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Un gruppo di ragazzi bianchi ha preso di mira un loro coetaneo e l’hanno coperto con la schiuma di una bomboletta spray al grido:- Sei un ragazzo nero, ora ti facciamo diventare bianco -. La vicenda si è verificata in un paesino della provincia di Bari e la vittima è un bambino di 8 anni, nato in Italia, che frequenta la scuola elementare, figlio di una mamma italiana e di un papà livoriano. Il bambino stava andando a casa di un professore per il doposcuola quando si imbatte in un gruppo di ragazzi che lui conosceva e frequentava che con lo spray si divertivano ad imbrattare le auto parcheggiate lungo la strada. Cercò di farli desistere. La reazione è stata violenta, non è stata quella che per lui era lecito aspettarsi. Non solo non hanno smesso di imbrattare le auto ma hanno incominciato ad apostrofarlo in dialetto barese:- Sei nero, ora ti facciamo diventare bianco -. Coperto di schiuma, tutto tremante e spaventatissimo, si è rifugiato presso lo studio della madre poco distante dal luogo dell’accaduto. La mamma ha cercato di tranquillizzarlo. Non ha denunciato l’accaduto. Ha una attività professionale e ha voluto in questo modo tutelare se stessa e suo figlio. Anche in passato si è verificato un altro episodio che definirei razzista più che bullismo. Questa volta però siamo in un’aula scolastica. Il bambino, come abbiamo visto, è nero e ha i capelli molto ricci. E in prima elementare i compagni, per questa sua particolarità, con le forbici tagliavano alcuni ciuffetti di capelli. La mamma ne ha parlato con la maestra e la risposta che ha avuto è stata davvero sconcertante:- Ne ha tanti di capelli, gli cresceranno -. Il bambino è stato costretto a cambiare scuola. Ora frequenta un’altra scuola in un altro paese vicino. Adesso va meglio, tranne l’episodio di pochi giorni fa.

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comune di Amantea sulle acque nere che hanno riempito il mare amanteano.

Ecco il testo integrale

“Comunicato l'esito delle analisi effettuate dall'Arpacal sui campioni prelevati presso il fiume Licetto

 

Carissime cittadine e carissimi cittadini, sono pervenute, in data odierna, le analisi effettuate dall'Arpacal sui campioni prelevati presso il fiume Licetto in data 7 ottobre 2017.

Dalle analisi effettuate è risultata una bassa concentrazione di metalli pesanti comunque al di sotto dei limiti previsti per i suoli ad uso verde pubblico e residenziale.

Gli altri inquinanti ricercati sono risultati assenti ad eccezione del fenantrene e del naftalene che si possono formare in occasione di processi di combustione.

Anche questi, tuttavia, risultano inferiori ai limiti di concentrazione per i suoli ad uso verde pubblico e residenziale proposti dall’Istituto Superiore di Sanità nella “Banca Dati Bonifiche”.

Per quanto riportato nel verbale di campionamento e per quanto visibile dalla documentazione fotografica acquisita in loco, infine, Arpacal rende noto l’evidenza di come il sedimento campionato fosse composto da fanghiglia di sedimentazione con aggiunta di materiali di colore scuro trascinati dalle acque del fiume, e che aveva conferito una colorazione scura al sedimento accumulatosi nel letto e sulle rive.

L’esito delle analisi effettuate dall’Arpacal appare, dunque, compatibile con l’ipotesi avanzata in prima battuta ovvero che si trattasse di un dilavamento di materiali combusti provenienti da una collina interessata da incendi nel corso della scorsa estate.

Le istituzioni sono sentinelle dell’ambiente ed hanno il dovere di operare in sinergia con le altre istituzioni e con le forze dell’ordine.

La responsabilità istituzionale ci imponeva di attendere l’esito delle analisi per informare.

Sulla vicenda, purtroppo, abbiamo dovuto registrare illazioni avventate che hanno prodotto solo un danno alla città.

La nota dell’Arpacal fa chiarezza e mette a nudo quelle improvvisazioni da impatto mediatico che hanno ottenuto quale unico risultato quello di offendere Amantea.

I nostri ringraziamenti vanno alle forze dell’ordine prontamente intervenute, al dott. Caruso Comandante dei Vigili Urbani, al Luogotenente Avolio dell’Arma dei Carabinieri Forestali, al Maresciallo Cianci della Capitaneria di Porto.

Con i più cari saluti.

Il Sindaco Mario Pizzino                             Il Portavoce dell’Amministrazione Enzo Giacco

Pubblicato in Politica
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