“Vuolsi così, colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”. Così diceva il Sommo Poeta per indicare che la scelta appartiene ai capi.
Ed i capi hanno deciso che nella giunta regionale deve entrare Occhiuto: troppo importante per perderlo. Niente da fare. Quindi per Alfonso Dattolo, destinato a restare capogruppo!
Che sia Scopelliti trovare la soluzione ai “suoi” problemi
Una soluzione non facile.
Solo la Ferro, e non sappiamo quanto abbia sofferto questa decisione, ha rinunciato al posto di assessore regionale.
Tutti gli altri no.
Ed ora Scopelliti deve trovare una soluzione per Arena
Gli esterni , lo abbiamo detto, sono già 3(Antonella Stasi, Giacomo Mancini e Mario Caligiuri)
Resta solo un posto( lo chiede lo Statuto regionale). E deve essere di Occhiuto.
Per fare posto a Demetrio Arena occorre modificare lo Statuto o cacciare uno dei tre esterni. Chi? Non la Stasi che è l’unica donna! Scopelliti può scegliere solo tra Mancini e Caligiuri.
Chi uscirà?
Ma preme per entrare anche l'ex aennino Giovanni Dima, rimasto fuori dalla Camera per via di un posizionamento in lista non proprio ottimale, spinto dallo stesso Alfano e che dovrebbe avere il poto di sottosegretario.
Chi uscirà? Non è dato per certo. Ma si parla del repubblicano Franco Torchia.
La cosa più facile sembra conservare l’equilibrio territoriale facendo entrare Nazzareno Salerno attuale presidente della commissione Sanità e coordinatore del Pdl vibonese sulla poltrona di Francescantonio Stillitani.
Ma forse è troppo ovvia questa soluzione pert l'alta politica!
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Si è svolto a Roma un vertice tra Cesa, Casini e Trematerra.
Dal vertice è uscito il nome di Occhiuto quale assessore per la regione Calabria.
Resta fuori il capogruppo del partito in consiglio regionale Alfonso Dattolo che era dato da tutti come il futuro assessore dell’UDC. Gli restano solo le parole di elogio per quanto fatto finora.
Ora però questa scelta crea grossi problemi a Scopelliti.
Fino a stamattina venivano dati per certi come nuovi assessori l'ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena, la presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro e l’ex onorevole Giovanni Dima.
Il problema era, ed è, che lo Statuto dice che la giunta regionale può avere al massimo quattro assessori “esterni”ed in giunta ce ne sono già tre (Antonella Stasi, Giacomo Mancini e Mario Caligiuri).
Praticamente a bocce ferme ( se restano, cioè, Stasi, Mancini e Caligiuri)c’è spazio SOLO per OCCHIUTO e pertanto resterebbero fuori sia Arena, che la ferro che Dima.
Ma sembra molto difficile. Soprattutto per Arena.
Ma se Arena deve, come sembra entrare, ad ogni costo, allora deve uscire uno dei tre assessori esterni. Si fa con forza il nome di Caligiuri, anche perché non ha certamente fatto una bella figura alle recenti elezioni politiche.
Ma fermo restando qualche capro espiatorio resta comunque il problema di Dima, vittima del Porcellum, e per il quale insistono da Roma
In questo modo però Cosenza avrebbe 4 assessori , cioè Pino Gentile, Michele Trematerra, Occhiuto e Mancini.
E resterebbe fuori Wanda Ferro la cui carica starebbe per scadere e che vanterebbe il posto del sacrificando catanzarese Caligiuri. Difficile, quindi, che la giunta si disequilibri a favore di Cosenza
Tanto più che dopo le dimissioni di Francescantonio Stillitani, Vibo è rimasta senza rappresentanza e sia Nazzareno Salerno che Alfonso Grillo, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore del Pdl vibonese, hanno fatto sapere di essere interessati ad avere un ruolo nella giunta che verrà ridisegnata.
Insomma la questione non è semplice. Vedremo
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