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La deputata del Pd, intervenuta riunione della Direzione provinciale del partito di Cosenza “Oliverio ha fatto tanto per la Calabria con dei cambiamenti importantissimi contro tutto e tutti”.

La replica di Oddati “triste e grave che si ricorra a questi metodi per alzare polveroni. Gratteri non ha suggerito nulla a nessuno”

Non accettiamo imposizioni, rivendichiamo l’autonomia e siamo pronti al dialogo.

 

Dalla partecipata riunione della direzione provinciale del Pd cosentino nel mirino è finita la segreteria nazionale e il commissario Graziano, ma anche l’assoluta necessità di uscire dall’empasse del partito che a 60 giorni dalle elezioni, non ha espresso ancora un nome.

O meglio, per la direzione provinciale del Pd cosentino un nome c’è ed quello di Mario Oliverio che sarà comunicato allo stesso Graziano.

E a sostenere la ricandidatura del governatore uscente anche la deputata Enza Bruno Bossio, presente alla riunione che ha spiegato quale sarebbero i motivi del veto su Oliverio “come si fa a mortificare così un dirigente nazionale? – ha detto la Bossio – devono dare una spiegazione razionale.

Anzi, ve la dico io.

È Gratteri che ha ordinato a Zingaretti di non ricandidare il Presidente uscente.

Proviamo a resistere per la nostra dignità, la nostra forza e quei piccoli cambiamenti che abbiamo fatto.

In questi 5 anni, contro tutti, il governatore Oliverio ha fatto dei cambiamenti importantissimi: dalle infrastrutture, alla ferrovia jonica, alla velocizzazione del treno verso Roma, agli aeroporti fino alle scuole.

L’unica cosa dove il presidente non è riuscito a intervenire è la sanità perchè sia con il Governo precedente, poi con quello gialloverde e ancora con quello in carica l’unica cosa che sono riusciti a fare è quello del Commissariamento”.

Oddati “Gratteri non ha suggerito nulla a nessuno”

A replicare alle affermazioni della parlamentare cosentina è Nicola Oddati della segreteria nazionale Pd “vorrei dire all’Onorevole Bruno Bossio che il procuratore Gratteri ovviamente non ha suggerito nulla a nessuno.

Ed è molto triste e grave che si ricorra a questi metodi per alzare polveroni e fuggire dalla realtà. È stato semplicemente il buon senso e l’amore per la Calabria a suggerire un processo di cambiamento e un rinnovamento della proposta politica del Partito Democratico”.

Pubblicato in Cosenza

Primo. Oliverio ‘assume’ telefonicamente 287 lavoratori

Il presidente della Regione Calabria ristretto a San Giovanni in Fiore con obbligo di dimora ha partecipato attraverso collegamento telefonico alla cerimonia della firma dei contratti di 287 lavoratori ex legge 28/08. Novità per ex lsu – lpu

“Avevo assunto un impegno con voi ed è stato mantenuto. L’obiettivo non è solo il raggiungimento del lavoro, ma è quello di svolgerlo con dignità e certezza”.

Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio intervenendo telefonicamente, oggi – riporta un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale – “durante la cerimonia con la quale i 287 lavoratori ex legge 28/2008 hanno firmato i contratti con cui transiteranno dal 1 gennaio 2019 nei ruoli di Azienda Calabria Lavoro grazie alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.

Si tratta di un altro importante passo nel percorso di stabilizzazione dei precari calabresi in linea con gli impegni assunti dal presidente Oliverio e dall’assessore regionale al Lavoro Angela Robbe”. “Ho sempre dichiarato – ha aggiunto Oliverio – l’impegno ad affermare il superamento della precarietà a difesa del lavoro stabile. Quest’obiettivo lo stiamo perseguendo concretamente giorno dopo giorno. Non ho mai mollato l’impegno per realizzare questo. La bussola che mi ha sempre guidato è l’affermazione del diritto al lavoro e della dignità e tranquillità nel suo esercizio. Per questo sono contento di avere messo voi lavoratori nelle condizioni di stabilità e di fuori uscita dalla precarietà”.

“Auguri dunque – ha concluso Oliverio – per essere stati messi finalmente in uno stato di certezza del lavoro. Mi dispiace non essere potuto essere con voi ma è come se ci fossi stato”.

Secondo. Enza Bruno Bossio risolve il problema degli LSU che non aveva risolto in passato. Ecco come.

“Grazie alla circolare della Regione di questa mattina, quegli ex Lsu Lpu calabresi che i Comuni non sono ancora in grado di stabilizzare, potranno avere la proroga del loro contratto a tempo determinato anche per il 2019, fino ad aprile, ovvero fino a quando si potranno coprire le esigenze finanziarie con i 39 milioni stanziati dalla Regione”.

Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. “Mi auguro che nelle prossime settimane – prosegue Bruno Bossio – questi irresponsabili del governo nazionale gialloverde saranno in grado di correggere l’articolo della legge di bilancio e definire con certezza risorse e percorso per tutti i 4500 ex Lsu/Lpu calabresi”.

Terzo. Luce per gli ex Lsu-Lpu, circolare della Regione “proroga” i contratti

Una luce a fine anno per gli ex Lsu-Lpu della Calabria: un proroga dei contratti a tempo determinato dei lavoratori almeno fino al 31 di ottobre del 2019.

Una circolare della Regione - firmata dall'assessore al Lavoro Angela Robbe e sottoscritta dal dirigente generale del Dipartimento competente, Fortunato Varone - inviata agli enti interessati, illustra infatti leprocedure da seguire per la proroga previstanella nuova Legge di Bilancio.

Il Governo ha inserito appunto delle disposizioni relative alle procedure di stabilizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e nelle more del completamento di queste procedure sono previste le proroghe dei contratti.

Quanto a quest’ultima possibilità, la circolare della Regione ha confermato anche e “sin da subito” la disponibilità di risorse previste e inserite nel bilancio 2019, 39 milioni di euro.

L’ente rimane comunque in attesa del decreto ministeriale o di un altro provvedimento analogo “funzionale all'individuazione e quantificazione delle risorse assegnate” alla Calabria per la proroga.

Quanto agli enti in dissesto o in riequilibrio finanziario, viene specificato che non sono sottoposte al controllo preventivo della Commissione competente per la stabilità finanziaria degli enti.

La circolare, infine, detta istruzioni operative, spiegando come gli enti possano provvedere alle proroghe dei contratti degli Lsu-Lpu, con la scadenza al 30 aprile 2019, estensibile al 31 ottobre dello stesso anno, “subordinatamente all'adozione del decreto attuativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali” e attraverso una serie di modalità come l’adozione di una delibera di Giunta di presa d'atto della stessa circolare regionale.

Pubblicato in Calabria

Se lo è chiesto Paolo Pollichieni suscitando la nostra curiosità

Una curiosità ancora più forte atteso che il grande giornalista calabrese ha ricordato che la Calabria aveva due del PD nella precedente commissione, cioè Enza Bruno Bossio e Magorno.

 

E così abbiamo indagato scoprendo :

-che la commissione è composta da 25 deputati e 25 senatori.

Questo l’elenco completo dei Deputati: Davide Aiello, Piera Aiello, Stefania Ascari, Vittoria Baldino, Giusi Bartolozzi, Gianluca Cantalamessa, Andrea Caso, Andrea Dara, Wanda Ferro, Paolo Lattanzio, Maurizio Lupi, Carmelo Miceli, Luca Migliorino, Dalila Nesci, Andrea Orlando, Erasmo Palazzotto, Luca Rodolfo Paolini, Nicola Pellicani, Antonio Pentangelo, Erik Umberto Pretto, Angela Salafia, Jole Santelli, Gianni Tonelli, Walter Verini, Pierantonio Zanettin.

Questo l’elenco completo dei senatori: Teresa Bellanova, Giacomo Caliendo, Antonella Campagna, Margherita Corrado, Giovanni Endrizzi, Antonella Faggi, Laura Garavini, Mario Michele Giarrusso, Pietro Grasso, Antonio Iannone, Elio Lannutti, Alessandrina Lonardo, Giuseppe Mangialavori, Franco Mirabelli, Enrico Montani, Nicola Morra, Marco Pellegrini, Pasquale Pepe, Antonio Saccone, Christian Solinas, Raffaele Stancanelli, Dieter Steger, Valeria Sudano, Francesco Urraro, Luigi Vitali.

-che Deputati e senatori sono stati scelti dai rispettivi partiti.

-che il Partito Democratico, infatti, ha indicato i nomi dei suoi membri per la Commissione Bicamerale Antimafia: si tratta dei senatori Franco Mirabelli (Lombardia) Vicepresidente del Gruppo PD al Senato, già componente della precedente Commissione Parlamentare Antimafia,Valeria Sudano (Sicilia), Teresa Bellanova (Puglia) e Laura Garavini (Circoscrizione Estera) e dei deputati Walter Verini (Umbria), Andrea Orlando (Liguria), Carmelo Miceli (Sicilia) e Nicola Pellicani (Veneto).

 

Pubblicato in Politica

Il risultato del PD in Calabria è la somma di una serie di scelte sbagliate.

Tante e da parte di tanti.

Da parte dei Teorici della politica

Da parte dei parlatori della politica

Da parte di chi esprime la cultura comprata, ipocrita e bugiarda

 

Ma la maggiore responsabilità la portano coloro che non hanno compreso i mille problemi dei calabresi.

Dei giovani calabresi che nel 2018 devono, per dignità, emigrare, anche se vorrebbero lavorare per i calabresi nella loro Calabria.

Degli LSU ed LPU che Oliverio vorrebbe stabilizzare a spese dei comuni che se non sono già in dissesto lo saranno tra poco.

Delle famiglie calabresi che hanno il reddito più basso d’Italia, penultimi in Europa.

E potremmo continuare a lungo.

Una Calabria che governa con un non governo, illudendo i “non politici” di esserlo e creando forti ed ipotizzabili reazioni da parte dei politici che lo sono ed ai quali viene vietato di esserlo.

E magari, poi, si contesta il M5s che propone un governo senza politici!

Una Calabria alla quale si mente, nascondendo, non tanto e solo, la verità, ma, perfino, gli elementi che normalmente supportano la qualità dei giudizi sociali, economici e politici.

Una Calabria dove si ricevono incarichi professionali o di lavoro a secondo non della professionalità e nemmeno della quantità di voti che potrebbero portare alla causa, ma della fedeltà al padre –padrone.

Un PD ed una Calabria che esporta nelle marche il suo miglior politico quale è stato certamente Marco Minniti, trombato nel collegio di Pesaro, e che si è stato sacrificato per lasciare spazio ad altri onestamente impresentabili.

Non solo lui è stato sacrificato, ma, per esempio, anche la Covello. Sacrificio che pure ci stava

Non poteva Minniti essere tutelato con i famigerati listini bloccati che hanno salvato , come sembra, Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio ed Antonio Viscomi?.

Aspettiamo che Mario Oliverio, Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Antonio Viscomi, Filippelli ed altri ci spieghino come mai il PD in Calabria sia passato dal 22 ed il 23 % delle politiche del 2013 ai risultati attuali.

Ed aspettiamo che Mario Oliverio ci spieghi la sua debacle personale.

E personalmente aspettiamo che qualcuno ci spieghi questo PD che passa alla Camera dal 19,3% di Vibo Valentia all’11,8% del collegio di Castrovillari.

Che anche per il PD sia un problema di candidati?.

Diceva la vecchia canzone di Modugno :

“Siamo rimasti in tre, tre somari e tre briganti, sulla strada longa longa di Girgenti.

Sì, ma se stasera, se incontriamo la corriera, uno balza sull’arcione, uno acciuffa il postiglione,
due sorvegliano di fuori, uno spoglia i viaggiatori e ce ne andiam”.

Pubblicato in Alto Tirreno

«Il chiarimento della Funzione pubblica sulla possibilità di prorogare i contratti degli Lsu-Lpu conferma in pieno le osservazioni in materia già espresse da sindaci, segretari comunali e Movimento 5stelle».

Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, in replica alla deputata del Pd Enza Bruno Bossio.

«Primo, la Funzione pubblica – prosegue la parlamentare 5stelle – ha esplicitato che sono prorogabili i contratti per i soli lavoratori stabilizzabili, cioè per quelli che rientrino nel fabbisogno ufficiale degli enti territoriali e che gli stessi enti possano stabilizzare con le proprie risorse.

Secondo, i 50milioni trasferiti dal governo alla Regione per il 2018 sono la quota parte dello Stato per il completamento del percorso di stabilizzazione di quegli Lsu-Lpu che potranno essere assunti dagli enti territoriali a tempo indeterminato.

Quelli che rimarranno esclusi, cioè la maggioranza, rientreranno nel bacino regionale di provenienza, per cui la Regione dovrà indicare se potrà stabilizzarli, come potrà stabilizzarli, quando potrà stabilizzarli e con quali risorse».

«In sintesi – precisa la parlamentare 5stelle – la proroga dei contratti a tutti i lavoratori, anche a quelli non stabilizzabili, espone gli amministratori locali al rischio di danno erariale da risarcire in proprio.

Invece, il futuro dei lavoratori esclusi dalle stabilizzazioni è del tutto incerto e la Regione di Oliverio, che ha spinto molti sindaci a prorogare i contratti, non ha ancora un piano per evitare un dramma sociale di proporzioni enormi e per risolvere un precariato che non può essere perpetuato, ogni volta, con la Legge di Stabilità».

«A questo punto – conclude Nesci – lasciando a Bruno Bossio e al governatore Oliverio le loro evidenti fake news, è fondamentale che i sindacati esercitino pressione e che le forze politiche, tutte, prendano coscienza della realtà e della necessità di provvedimenti risolutivi».

Della serie#s’odeadestraunosquilloditrombasinistrarispondeunosquillo#. O cacchio!

Pubblicato in Amantea Futura

Abbiamo assistito ieri al duro confronto ( preelettorale) tra Dalila Nesci ed Enza Bruno Bossio sul grave problema degli LSU ed LPU.

Un duro confronto che in realtà avrebbe dovuto vedere esposti la Ministra Madia ( guarda caso candidata in Calabria)

il cui ministero emana una nota di cui ad oggi non si riesce a trovare traccia ufficiale ( alla faccia della trasparenza e della democrazia) ed il presidente Oliverio.

Un duro confronto che alla fine potrebbe trovare i più o meno incolpevoli responsabili nei sindaci che hanno ubbidito all’invito del presidente Oliverio , il quale a fine 2017 invitava i sindaci ad un «gesto di buon senso» spingendo i sindaci calabresi a «procedere subito con le delibere di proroga dei contratti» degli ex lsu-lpu.

Cosa che molti sindaci hanno fatto

Pochi sono stati quelli che hanno dubitato ed hanno sollecitato il pronunciamento del ministero che è intervenuto con la famosa introvabile circolare .

In attesa di leggere la circolare ecco un altro intervento tratto da IlCorrieredellaCalabria nel cui articolo di Sergio Pelaia troviamo questi passi:

“Il documento inviato da Roma ricorda dunque che (come dispone l’articolo 4, comma 8, del d.l. 101/2013) per arrivare alla stabilizzazione dei lavoratori ex lsu-lpu «le Regioni predispongono un elenco regionale dei suddetti lavoratori secondo criteri che contemperano l’anzianità anagrafica, l’anzianità di servizio e i carichi familiari».

Gli enti locali «che hanno vuoti in organico», dunque, «nel rispetto del loro fabbisogno e nell’ambito dei vincoli finanziari di cui al comma 6» dello stesso decreto procedono «all’assunzione a tempo indeterminato, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, dei soggetti collocati nell’elenco regionale indirizzando una specifica richiesta alla Regione».

Il dipartimento Funzione pubblica specifica dunque che se gli enti non procedono alla stabilizzazione, e ciò vale già da gennaio 2018 in caso di mancata proroga, «i lavoratori interessati, alla scadenza del contratto di lavoro a tempo determinato, rientrano nel bacino» dei lavoratori ex lsu-lpu.

In questo caso, insomma, si tornerebbe punto e a capo”.

Era come appariva logico.

I comuni possono stabilizzare SOLO in presenza di vuoti in organico.

Cioè si creerebbe un canale speciale per LSU ed LPU senza necessità di ricorrere ad altre modalità di individuazione del personale.

La domanda da porsi ora è questa. Se un comune ha adottato la delibera di stabilizzazione su suggerimento di Oliverio di chi sarà la responsabilità?

Il seguente passaggio del richiamato articolo sembrerebbe poter ascrivere direttamente al presidente Oliverio questa responsabiltà:

“Benché implicitamente, dunque, si parla di un percorso di stabilizzazione che giustificherebbe la proroga, ma il fatto è che molti Comuni hanno rinnovato i contratti per il 2018 senza poter dare per certa una successiva stabilizzazione.

Una formula usata in molte delibere comunali e che, evidentemente, contrasta proprio con quanto disposto dalla legge Madia.

Anche perché è molto difficile che piccoli Comuni che hanno in servizio decine di ex lsu-lpu possano poi inserirli tutti nelle loro piante organiche.

«Sotto quest’aspetto, tuttavia, le conferme e le rassicurazioni – specifica infatti la circolare – possono essere date dalla competente Regione Calabria».

E ancora: «In riferimento alle presunte responsabilità derivanti dalla proroga dei contratti – specifica in maniera eloquente il dipartimento – si rinvia alla ricostruzione di cui sopra».

Un riferimento, questo, che non dovrebbe far dormire sonni tranquilli ai sindaci che hanno prorogato nell’incertezza della possibilità di stabilizzare”.

Mah!

Pubblicato in Politica

Venerdì 2 febbraio, alle ore 19.00, nella sala convegni del Mediterraneo Palace Hotel si terrà la presentazione delle candidature dei Capilista ed ai collegi uninominali del Partito Democratico. L’iniziativa sarà introdotta dal Segretario del locale Circolo PD Enzo Giacco e prevede gli interventi dei candidati

Enza Bruno Bossio,

 

 

Ernesto Magorno,

Capilista alla Camera ed al Senato

Sonia Ferrari,

Luigi Incarnato

Candidati ai collegi uninominali

e del Presidente della Provincia di Cosenza

Franco Iacucci.

L’incontro - al quale parteciperanno Segretari di Circolo, Dirigenti provinciali e regionali PD, Sindaci ed amministratori del Comprensorio – sarà utile anche per fare il punto riguardo alle istanze provenienti dal territorio che dovranno rappresentare un impegno delle future azioni di governo.

Proprio a tal riguardo, ci teniamo a sottolineare come la credibilità delle liste del Partito Democratico sia testimoniata - oltre che dalle competenze, dall’esperienza e dalle sensibilità messe in campo – dal valore rappresentato dal forte radicamento territoriale che i candidati del PD esprimono.

È indubbio, infatti, che la traduzione dei problemi in politiche per la loro soluzione passi da una profonda conoscenza dei luoghi, dei contesti e delle criticità che questi esprimono.

E riteniamo che in questo senso il Partito Democratico nella selezione della classe dirigente abbia lavorato nel verso giusto.

L’invito è a tutti i cittadini del Comprensorio di partecipare.

Circoli PD Comprensorio Amantea

Pubblicato in Amantea Futura

Lo dice Enza Bruno Bossio nel suo comunicato:

“Sono due le motivazioni fondamentali per rendere possibile l’utilizzo dell’innovazione tecnologica per quanto riguarda la bigliettazione elettronica.

 

Su questo tema interviene oggi la deputata del Pd Enza Bruno Bossio sottolineando come il modello sia stato realizzato dai governi Renzi/Gentiloni.

Con il regolamento attuativo del decreto del MIT 255/2016 arriva una normativa utile per la bigliettazione elettronica che rivoluziona il trasporto pubblico in Italia.

Le disposizioni contenute nel decreto servono “al fine di incentivare l'uso degli strumenti elettronici per migliorare i servizi ai cittadini nel settore del trasporto pubblico locale, riducendone i costi connessi”.

“Questo modello – dichiara la Deputata PD Enza Bruno Bossio - oggi è concretamente possibile per due motivi fondamentali, entrambi realizzati in questi tre anni di governi Renzi/Gentiloni”.

Uno di ordine legislativo poiché con il regolamento attuativo del decreto MIT 255, per gli operatori del trasporto si rende trasparente un’informazione che riguarda, secondo i dettami dell’open data, l’elenco dei titoli di viaggio, le modalità di acquisto, gli orari della rete e dei propri servizi.

Il secondo motivo, sempre secondo la Bruno Bossio, riguarda invece l’aspetto telematico, ovvero la diffusione della banda ultra larga.

“I dati oggi ci indicano che il 71,8 per cento della popolazione è coperta da reti, in fibra, molto veloci. Attraverso i fondi europei dal 14% nel 2012 oggi le reti in fibra Vdsl2 (fibra ottica fino agli armadi stradali) hanno fatto aumentare di molto la popolazione coperta superando anche la popolazione francese.

“In particolare - conclude l’on Enza Bruno Bossio - è proprio la diffusione della fibra ottica che genera la possibilità della realizzazione della tecnologia mobile 5G, l’unica concreta possibilità per andare sempre più verso la quarta rivoluzione industriale di internet, di conseguenza avvicinandoci sempre più verso le Smart Road e le Smart City”.

NdR. Ecco una buona notizia, finalmente.

Se arriverà anche nella sanità cosentina la fibra veloce , forse il CUP di Amantea potrà fare le prenotazioni in tempo reale.

Nessuna illusione però sui tempi di evasione delle prenotazioni che saranno sempre lunghissime tanto da costringerci ad andare fuori della Calabria.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Ma che succede a questa nostra Calabria?

Oliverio annuncia che si incatenerà davanti al Parlamento se il governo non manderà via Scura.

Non è tanto per Scura quanto perché andando via la sanità passerà nelle sue mani.

Stanno arrivando le elezioni politiche e senza potere si resterà fuori.

A dargli man forte anche Enza Bruno Bossio (che ora vede il bicchiere mezzo vuoto!) e che non si incatena ma proprio oggi dichiara:

“La giusta e sacrosanta protesta degli amministratori e dei cittadini dell’alto Ionio cosentino, è una ulteriore dimostrazione di quanto sia necessario il superamento dell’attuale gestione commissariale della sanità calabrese”

Secondo la parlamentare “il commissario Scura è omissivo e inadempiente due volte: la prima verso la sentenza del Consiglio di Stato del 2015, la seconda verso il decreto 30 del 2016 da egli stesso emanato”.

Poi prosegue “Entrambi gli atti dispongono la riapertura del presidio ospedaliero di Trebisacce su questa vicenda il Consiglio di Stato ha fatto addirittura ricorso alla diffida nei confronti del commissario Scura.

Infatti attraverso una specifica ordinanza pubblicata il 25 ottobre u.s. ha dovuto prescrivere i termini entro i quali il commissario regionale dovrà provvedere all’attivazione di un efficace procedimento di riapertura dell’ospedale.

Scura è obbligato a procedere al ripristino dei servizi ospedalieri risalenti allo status quo ante e ad attivare in tempi rapidissimi, un efficiente pronto soccorso h 24. D’altra parte il Consiglio di Stato evidenzia una clamorosa pratica di malagestione amministrativa che non può passare inosservata e non essere valutata nella sua gravità dalla ministra Beatrice Lorenzin”.

“Non è possibile che, ancor più alla luce dei diversi pronunciamenti del Consiglio di Stato, il Governo continui ad attardarsi dal prendere atto del fallimento della gestione commissariale. Le sentenze dell’organo extragiudiziale, a partire da quelle relative agli ospedali di frontiera di Praia a Mare e Trebisacce, infatti danno corpo alla richiesta avanzata dal tavolo interministeriale al Governo nazionale di attivare la procedura di sostituzione del commissario per non aver realizzato gli atti indicati nel Piano di rientro e nel mandato commissariale e per le difficoltà registratesi in sede di verifica e monitoraggio nell’attuazione del piano stesso”.

Che si tratti di un effetto delle prossime politiche?

Nessun problema per il Poliambulatorio di Amantea al quale ormai hanno tolto quasi tutto( speriamo non ci tolgano anche il laboratorio di analisi cliniche).

A Lamezia Terme, invece, il sindaco di Paolo Mascaro ha annunciato lo sciopero della fame per protestare contro l’avvio dell’iter di scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose all’indomani del lavoro della Commissione d’accesso. Mascaro lamenta di essere stato ignorato nel momento in cui ha chiesto di chiarire la sua posizione e passa dunque a questa clamorosa protesta. Che sembra chiaramente rivolta al ministro degli Interni Marco Minniti, il quale evidentemente sta cercando di fare l’indiano.

Ecco il testo del suo comunicato stampa.

Ad oggi è risultata vana ogni richiesta di essere sentito a chiarimento su qualsivoglia atto, provvedimento o comportamento che possa aver destato dubbi su possibili infiltrazioni o condizionamenti da parte della criminalità organizzata.

Non può, però, essere calpestato il diritto del rappresentante di una comunità a fornire il proprio contributo nell’ambito di attività ispettiva e di indagine che ha riflessi di straordinaria importanza sul territorio.

Ritenendo ingiusto il comportamento ad oggi tenuto, ed avendo la responsabilità di tutelare in ogni modo la mia città cercando di impedire che a causa del detto mancato contributo possano essere in ipotesi frustrate le legittime aspettative di una collettività ad essere governata dai rappresentanti democraticamente eletti, da lunedì 20 novembre attuerò sciopero della fame sino al momento della mia audizione, assumendo in tale periodo solo sostanze liquide.

NO! Scura in questo caso non c’entra niente. Le prossime elezioni invece si!

Pubblicato in Calabria

Scrive Francesca Menichino:

“Venerdì scorso nella sala consiliare del Comune di Amantea abbiamo assistito all'ultima puntata di una serie che si chiama "Casa della Salute di Amantea", inserito nella rassegna "La Salute in Calabria".

 

La proiezione è stata affidata al sindaco di turno che faceva l'equilibrista tra dirigenti regionali e provinciali della Sanità, il presidente della provincia "Evergreen Iacucci" e niente popò di meno la deputata Bruno Bossio.

La visione è stata raccapricciante innanzitutto per l'arroganza dei due esponenti PD che si sono sentiti in diritto di maltrattare dei cittadini amanteani:

la Bruno Bossio se l'è presa con Peppe Marchese, e Iacucci ha interrotto bruscamente Salvatore Amendola, che richiamava il tema fondamentale dell'ambiente accanto a quello della salute, e che sono quindici anni che fa battaglie civiche per la nostra città.

I cittadini non si trattano così, altro che "onorevoli", voi con questi comportamenti disonorate la Calabria e i cittadini che devono essere ascoltati.

Quello della deputata poi un intervento penoso, elettoralistico e vuoto, in bilico tra il vecchio e il nuovo sindaco come a dire "ndo cojo cojo" adesso che andiamo a votare.

Ha persino negato di avere detto pubblicamente "dal primo gennaio i commissari di fuori non ci saranno più”, frase pronunciata un anno fa a Diamante che mi sono permessa di ricordarle e che ha puntualmente negato. Quale novità...

La verità è che i faccendieri della politica vengono nelle nostre città, si permettono di maltrattarci o esplicitamente, come è successo, o implicitamente come succede ogni qualvolta ci promettono quello che puntualmente sono incapaci di realizzare.

O di cui non gli importa nulla.

L'ultima è la barzelletta di Oliverio, che ha detto che si incatenerà se non gli restituiranno la gestione della sanità in Calabria.

La cosa più grave e inaccettabile è quando questo avviene sul tema della salute e della sanità che in Calabria è trattata come una fetta da spartirsi tra potentati politici ed imprenditoriali e come un bacino da utilizzare nelle competizioni elettorali. Ed è grave che si faccia passare per “straordinario” ciò che è ordinario per chi si assume una tale responsabilità acquistando la gestione della Res Publica.

Quanto alla fetta da spartirsi, poi, magari è successo pure alle ultime elezioni ad Amantea perchè pare, così si dice in giro, che in una vicina clinica qualcuno avrebbe consigliato uno specifico voto tra i vari candidati.

E mentre loro parlano noi ci siamo abituati a vedere la struttura del Poliambulatorio eternamente incompiuta, mentre si pagano da decenni affitti in appartamenti magari inadeguati come quello che hanno destinato al Centro di Salute Mentale, siamo abituati a farci minacciare tagli e chiusure tra radiologia, mammografia, laboratorio analisi e servizi vari.

E soprattutto ci siamo abituati a farci prendere in giro da amministratori ai quali, ovviamente, non crediamo più ma che, puntualmente, scegliamo di mettere lì a governarci.

Buona serata a tutti.

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