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ponteOggi ,finalmente ,alla presenza dei tanti sindaci interessati, alle amministrazioni pubbliche e soprattutto del Presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo è stato dato il via ai lavori sul ponte del Savuto. 

Ponte che ricordiamo a tutti era andato distrutto  13 anni fa a seguito dell'alluvione del 2007. L'opera avrà un costo di poco superiore ai due milioni di euro e impiegherà circa 600 giorni per essere ultimato. 

Un plauso per questa importante opera va ricercata innanzitutto ai vari comitati che non hanno mai perso  la speranza e soprattutto all 'amico Giuseppe Ruperto, vero motore di sollecitazione mediatica e civile e presidente dell'associazione" Ponte sul Savuto". 

In tutti questi anni, in varie occasioni ha cercato di portare  la Regione Calabria e la stessa Provincia oltre ai sindaci del territorio ad un tavolo di concertazione per l'attuazione del progetto. 

Lo stesso ha sentito il dovere di ringraziare l'ex presidente Wanda Ferro assieme ad Enzo Bruno, l'amico Armando Orlando membro del comitato ponte, per il sostegno e l'incoraggiamento, il consigliere Marziale Battaglia, che è  stato  il  nostro  riferimento in provincia, e soprattutto la stampa ed in particolare l'amico Peppe Marchese ,che non è più tra noi, il quale in questi anni, attraverso Tirreno news, ha sostenuto con entusiasmo e passione la nostra battaglia .

Un momento di gioia e di liberazione per tutto il territorio, un'infrastruttura determinante per la popolazione e per le attività agricole e commerciali sul territorio, un'opera "normale" che agli occhi di tutti sembra "un miracolo in un deserto" come ha chiaramente detto il Sindaco di Cleto.

«Ritengo che il presidente Oliverio debba fornire precise spiegazioni rispetto al contenuto della delibera di giunta regionale, la n. 344 del 25 luglio scorso, con la quale viene aumentato in maniera notevole il costo del conferimento dei rifiuti per i comuni virtuosi, cioé per quelli che hanno raggiunto la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata».

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Wanda Ferro.

Poi prosegue «La nuova tariffa, di 165 euro a tonnellata penalizza proprio quei Comuni che si sono impegnati in questi anni, con notevoli sforzi organizzativi e finanziari e la collaborazione dei cittadini, a raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata.

Proprio su questi comuni la Regione pensa di far gravare il costo del servizio per il 2018, con un aumento della tariffa rispetto allo scorso anno del 54 per cento, che si traduce in un aumento del costo medio per abitante di oltre 20 euro.

La “premialità”, per questi Comuni, sarà affidata ad eventuali bandi futuri.

Ad essere premiati sono, invece, i comuni meno diligenti, che ancora devono raggiungere gli obiettivi ottimali di raccolta differenziata, e per i quali è previsto un minore aumento dei costi, solo il 21 per cento, ad esempio, per chi non ha ancora raggiunto il 25 per cento di differenziata.

Una vera e propria beffa, oltre alla stangata, quella che la giunta Oliverio ha riservato ai Comuni che hanno avuto le migliori performance sulla raccolta differenziata».

«Le uniche vere premialità previste dalla delibera - sostiene ancora Ferro - riguardano l'aumento delle royalty destinate ai comuni che ospitano gli impianti di trattamento in prossimità di aree di particolare valore paesaggistico, naturalistico e ambientale e per i comuni confinanti. Segno di una politica della gestione del ciclo dei rifiuti che non segna alcuna rottura con il passato, e non favorisce quelle comunità che da tempo ormai hanno fatto un salto di qualità, anche culturale, per tutelare l'ambiente anche attraverso la collaborazione per il corretto smaltimento e il riciclo dei rifiuti.

In questo scenario, la Regione, con la sua ormai consueta indolenza, sembra non voler dare soluzione alla vertenza che riguarda i lavoratori della discarica di Alli, che continuano ad avanzare diverse mensilità dalla Daneco, oltre al riconoscimento di altre spettanze come i buoni mensa, e che da tempo denunciano l'insostenibilità delle condizioni lavorative all'interno dell'impianto.

La Regione Calabria, quale ente committente, deve assumersi le proprie responsabilità - conclude il consigliere regionale - senza perdere altro tempo nelle pastoie burocratiche, per assicurare la dignità e la serenità a decine di famiglie che vivono di quello stipendio, scongiurando un fermo dell'impianto che avrebbe conseguenze gravissime per il territorio della provincia di Catanzaro».

Pubblicato in Catanzaro

Ecco cosa scrive Wanda Ferro consigliere regionale del Gruppo Misto.

“La decisione del presidente Oliverio di nominare un nuovo Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica ex Valle Lao di Scalea ha suscitato diverse perplessità e, a partire da quelle dei sindaci di sei comuni: Orsomarso, Belvedere Marittimo, Santa Maria del Cedro, Grisolia, San Nicola Arcella e Cetraro.

Perplessità legate soprattutto alla scelta di sostituire la guida dell’ente consortile dopo l’intenso lavoro di concertazione con le organizzazioni sindacali Cisl e Uil messo in campo dal commissario Macrì, che in una dettagliata relazione ha portato alla luce la gravissima situazione finanziaria del Consorzio, che non può che ripercuotersi sui diritti dei lavoratori.

Nella relazione del Commissario, di cui immagino sia al corrente il governatore, si parla di una ”progressiva ingravescenza dei conti” di cui non è mai stata data “corretta informazione agli Uffici Regionali né mai particolari forme di controllo sono state esercitate sull’Ente.

Sicchè come conseguenza automatica e scontata si è determinato il blocco degli stipendi per mancanza di cassa”.

Secondo il commissario “le cause del complesso stato contabile sono da ricercare in molteplici fattori.

Tra questi occorre fare necessario riferimento per importanza e quantità allo stato elefantiaco del contenzioso, di cui neppure gli uffici hanno fornito un’esatta determinazione.

Attraverso condotte amministrative censurabili e continue cause si è determinato un quadro di inesigibilità dei diritti sindacali dei lavoratori”.

Più avanti nella relazione il commissario descrive “uno stato deficitario delle finanze che ha portato alla lenta ma progressiva erosione di ogni risorsa per l’insopprimibile esigenza di pagamento degli stipendi” ed evidenza “la completa erosione delle risorse accantonate come TFR dei dipendenti e delle somme derivanti dalla forestazione.

Ciò depone per un quadro reale di bilancio particolarmente allarmante unito alla sostanziale incapacità di determinare i debiti fuori bilancio”.

Mentre qualche sindaco parla addirittura dell’ipotesi di portare in tribunale i libri contabili del Consorzio, i lavoratori chiedono chiarezza sul loro futuro e sul destino di un ente che ha un ruolo importantissimo nella salvaguardia del territorio e nel sostegno all’economia agricola.

Non entrando nel merito delle polemiche e delle posizioni delle diverse sigle sindacali, ritengo necessario che il presidente Oliverio faccia chiarezza, come chiedono i sindaci del comprensorio, sullo stato finanziario ed economico del Consorzio di bonifica, chiaramente ereditato dalle precedenti gestioni, e chiarisca le ragioni che lo hanno spinto a decidere per un nuovo commissariamento”.

Pubblicato in Alto Tirreno

Mario Oliverio giunge in ritardo all’incontro per il SI ma la folla presente nemmeno rumoreggia quando si sparge la notizia della soddisfazione espressa dal governatore in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale resa nota questo stesso pomeriggio:

 

“La decisione della Corte Costituzionale sancisce definitivamente la piena legittimità delle elezioni del Consiglio regionale della Calabria, ponendo fine alle reiterate ed ingiustificate tesi giuridiche di imminente scioglimento del Consiglio regionale.

 

Non abbiamo mai avuto dubbi sulla legittimità dell'esito elettorale ed ora l'autorevole legittimazione della Corte Costituzionale restituisce maggiore vigore al nostro diuturno impegno per lo sviluppo della Calabria.

 

Ora il TAR dovrà decidere a quale dei Consiglieri regionali dovrà subentrare Wanda Ferro, candidata non eletta a Presidente, cui comunque rivolgo gli auguri di buon lavoro”.

Contenta anche Wanda Ferro la quale in una nota scrive :”La decisione della Corte Costituzionale non rappresenta una mia vittoria personale - nonostante abbia affrontato questa battaglia di legalità con un forte senso di solitudine - e non è soltanto la vittoria delle migliaia di cittadini che mi hanno votato e che si sono visti negare il diritto di essere rappresentati in Consiglio regionale, ma è la vittoria dei Calabresi tutti, che hanno il diritto ad essere amministrati da organismi pienamente rispondenti ai principi di legalità costituzionale, e che soprattutto hanno interesse ad avere una opposizione capace di essere controllo e stimolo di chi governa, e ciò può essere garantito soprattutto dalla presenza nell'organismo consiliare di chi ha guidato la coalizione arrivata seconda, come avviene in ogni regione d'Italia.

 

Sono felice che la forza della Carta Costituzionale abbia prevalso sui giochi di palazzo, restituendo dignità e valore alla volontà popolare. Oggi la Consulta ha confermato l'illegittimità della legge elettorale nella parte in cui escludeva incredibilmente il miglior perdente dal Consiglio regionale, in palese violazione del principio democratico che affida al leader della coalizione sconfitta la responsabilità di guidare l’opposizione.

Voglio ricordare che è quello l'unico punto della legge che ho voluto impugnare, avendo scelto di non contestare l'intera norma per senso di responsabilità verso una Regione che ha bisogno di essere governata e per rispetto della chiarissima volontà popolare di affidare questo compito a Mario Oliverio.

Mi dispiace che il governatore abbia deciso di costituirsi contro di me con i legali della Regione, su una questione che riguarda la composizione dell'opposizione in Consiglio.

Ringrazio comunque Mario Oliverio per la cortese telefonata di auguri che mi ha fatto questa sera, appena appresa la notizia della decisione della Consulta. Un ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto devo rivolgerlo agli avvocati Francesco Saverio Marini e Angelo Clarizia, che mi hanno rappresentato davanti alla Corte Costituzionale, e agli avvocati Valerio Donato e Francesco Pullano, che mi hanno difeso davanti al TAR della Calabria. Oggi mi sento ripagata dei sacrifici di una campagna elettorale faticosa ma entusiasmante, che due anni fa mi ha portato in ogni angolo della Calabria ad incontrare migliaia e migliaia di cittadini perbene, che credono ancora nella possibilità di una Calabria diversa. La loro fiducia è stata la mia più grande forza. Nel loro nome ho combattuto questa lunga battaglia, e soprattutto a loro spero di riuscire a dare voce e rappresentanza. Con lealtà e trasparenza, dedicando tutta me stessa, senza risparmiarmi, come ho dimostrato di fare in tutta la mia storia politica e amministrativa”.

Uno solo quello scontento ed è quello che uscirà per far posto alla Ferro.

Pubblicato in Calabria

Il problema del Ponte sul Savuto è sempre di attualità.

 

Forse non soltanto perché è un servizio indispensabile per coloro che abitano la zona agricola di interesse, ma anche perché collega facilmente Nocera Terinese con Amantea, la relativa stazione ferroviaria e la frazione Campora San Giovanni e, soprattutto, perché se “Dio ce ne liberi” una forte mareggiata dovesse interrompere la SS18 mancherebbe il collegamento nord-sud della costa tirrenica calabrese e, virtualmente, in caso di forte nevicata che interrompa la A3, perfino il collegamento con e dalla Sicilia.

 

Ed allora eccovi una lettera aperta diretta ai candidati al governo della regione Cono CANTELMI,  Nico D’ASCOLA, Wanda FERRO,  Domenico GATTUSO, Mario OLIVERIO.


“In qualità di promotore del “Comitato Ricostruiamo il ponte Savuto” e a nome di migliaia di cittadini che hanno firmato la relativa petizione, chiedo ai candidati alla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria di voler inserire la ricostruzione del ponte tra i loro programmi, prendendo contatto con il territorio interessato per avere l’esatta percezione del significato dell’opera.


La ricostruzione del ponte sul fiume Savuto riveste importanza prioritaria per un vasto territorio a cavallo tra le province di Catanzaro e Cosenza. Posto sulla strada provinciale 163/1 tra Nocera Terinese e Campora San Giovanni e trasferito dall’Anas all’Amministrazione provinciale nel 2000, il viadotto è stato prima danneggiato dal maltempo nel 2006 e poi definitivamente distrutto da un’alluvione del 2008.


Il crollo ha creato problemi di ordine economico, finanziario e produttivo a centinaia di imprenditori che lavorano nei comparti dell’agricoltura, dell’edilizia, del commercio e dell’artigianato. Basti pensare che ci sono aziende che hanno terreni ed interessi sia nel versante cosentino che nel versante tirrenico del fiume Savuto, e l’assenza di una struttura viaria adeguata penalizza e costringe gli operatori a percorsi alternativi lunghi e costosi. Esso, inoltre, è necessario per garantire sul versante tirrenico i collegamenti Nord-Sud della regione, interrotti di frequente nella zona Campora S. Giovanni a causa delle continue erosioni marine della statale 18.


Le informazioni di stampa ci dicono che la Giunta regionale ha approvato, con la delibera pubblicata sul Burc del 19 giugno 2014, la rimodulazione delle risorse Cipe del Piano per il Sud. Vi preghiamo pertanto di prendere nella debita considerazione il problema e farci conoscere le vostre modalità per accelerare i tempi di realizzazione dell’opera, al fine di porre fine ai disagi dei cittadini e delle tante attività economiche e produttive presenti sul territorio.

Rimango a vostra disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e incontri, e Vi ringrazio a nome dei numerosi cittadini che hanno firmato l’appello per la ricostruzione del ponte. Giuseppe Ruperto”.

 

Pubblicato in Lamezia Terme

caligiunoRiceviamo e pubblichiamo

“Il mio impegno quale rappresentante istituzionale del territorio sarà prevalentemente incentrato sulla difesa e la valorizzazione di tutti quei presidi indispensabili per la salute e la sicurezza delle popolazioni dei piccoli comuni del basso jonio cosentino (Bocchigliero, Cropalati, Longobucco, ecc.) che meritano di ricevere il giusto ascolto e le adeguate risposte in termini di salvaguardia dei diritti più elementari per ogni cittadino”.È quanto afferma Maria Josè Caligiuri, candidata al Consiglio Regionale della Calabria nella lista “Casa delle Libertà – Ferro Presidente” a sostegno di Wanda Ferro.  “Massima priorità dovrà essere garantita nei confronti dei cosiddetti “ospedali di frontiera”, ossia di quelle strutture ospedaliere la cui presenza – dichiara Caligiuri – si rende a dir poco utile e necessaria per soddisfare i bisogni più urgenti ed impellenti dei cittadini-utenti, altrimenti privi di qualsivoglia assistenza sanitaria. Non è un caso che il candidato Wanda Ferro, sensibile a questa problematica, abbia inserito tale questione nell’agenda politica del Centrodestra che andrà a governare la Regione Calabria, e per la quale assicuro fin d’ora il mio personale impegno poiché ben conosco le esigenze e le aspettative di questa ampia fetta di territorio della provincia cosentina”.“Altra priorità della massima importanza – spiega Caligiuri – è costituita dalle cosiddette “aree interne” che rappresentano una grande risorsa per il nostro territorio, come è dimostrato dalla programmazione europea 2014-2020. Come sostenuto recentemente anche dal neo-Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto, una valorizzazione adeguata di tali aree, per troppo tempo bistrattate, delle loro risorse naturalistiche e paesaggistiche, delle opere dell’uomo integrate nel territorio, della cultura locale, può consentire nuove e significative opportunità di produzione e di lavoro nei comparti del turismo, dei servizi sociali, dell’agricoltura, della rivitalizzazione e valorizzazione degli antichi mestieri, dove possono combinarsi sapere stratificato e innovazione. Nel contempo, tali azioni, se coerenti con la storia e la cultura dei luoghi, contribuiscono a riscoprire e rafforzare un’identità condivisa, vera anima del territorio. Per fare tutto ciò, è indispensabile dotare tali aree di infrastrutture e di servizi pubblici, affinché sia garantito il miglioramento delle condizioni di vivibilità di crescita. La programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 offre l’opportunità di costruire una strategia che, muovendo da azioni private e pubbliche e unendosi a politiche nazionali, dia loro forza ed efficacia”.

4 novembre 2014

Maria Josè Caligiuri – Ufficio Stampa

Pubblicato in Calabria

Se c’era qualcuno che pensava che Bassolino non fosse ancora un potente politico si sbagliava.

Ha deciso di scendere in Calabria per presentare il suo libro “Le Dolomiti di Napoli – Racconti di politica e di vita” e c’è una ode a suo nome.

A Catanzaro raramente si è visto un parterre del tipo di quello presente all’appuntamento di presentazione del libro di Bassolino, un appuntamento coordinato dal commissario della Provincia Wanda Ferro a cui sono intervenuti il segretario del Circolo Centro Enzo Lauria del Pd Pasquale Squillace, l’ex preside del Liceo Giannasio “Pasquale Galluppi” Armando Vitale, il segretario della Cgil Calabria Michele Gravano e il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, i rappresentanti sindacali Alfredo Iorno, Tonino Meliti, Luigi Veraldi, Michela Avenoso, Bruno Talarico, Daniele Carchidi, gli esponenti Democratici Enzo Bruno, Pino Maida, Nuccio Iovene, Rosario Olivo, Mario Paraboschi, Michele Drosi, Pino Franzé, Pino Soriero, Lino Puzzonia, Roberto Galiano, Elena Bova, Emanuela Neri e Piero Caprari ed ancora per i partiti e dei movimenti della sinistra catanzarese Tonino Cimino, Carla Silipo ed Eugenio Occhini.

A Cosenza un incontro, moderato dalla giornalista Rai Annarosa Macrì, introdotto da Giovanni Donato, segretario della Cgil di Cosenza con la partecipazione di Matteo Cosenza, direttore del Quotidiano della Calabria, Michele Gravano, segretario della Cgil Calabria, e Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza.

Ma la cosa più importante è stata la presenza a sorpresa del vescovo Nunnari il quale ha dicharato: “'Sono venuto a salutare il mio amico Antonio Bassolino e non ho esitato per questo a rinviare una Messa. Non potevo mancare a questa occasione anche se l'ho saputo per caso leggendo un manifesto''

Non si sono però comprese le ragioni della presenza a sorpresa.

Insieme a tanta stima, anche tanta disistima da parte dei Campani

Non riportiamo per mera decenza le email postate dai campani, ma solo gli esiti del sondaggio de Il Mattino: Come giudichi l'operato di Bassolino in Campania?

Ecco i risultati:

 

Ottimo

6.3%

         
       

Soddisfacente

13.7%

         
       

Fallimentare

80.0%

         
       
           
Pubblicato in Calabria

Tanto tuonò che piovve! Dice il vecchio adagio. Altri dicono invece che si tratta del miracolo della politica. In sostanza la presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro annuncia di aver inserito l'opera nel piano triennale e che da parte della Regione è pronto il finanziamento.

E Minculpop non manca di utilizzare frasi roboanti e ridondanti nell’annuncio.

Si parla infatti di importante sinergia tra provincia ( un mero adempimento amministrativo- cioè niente-) ed il finanziamento della regione.

L’annuncio lo da l’assessore all’urbanistica Piero Aiello , ma i soldi li ha messi l’assessorato ai Lavori Pubblici.

Insomma eccolo: «Grazie ad una importante sinergia tra Provincia di Catanzaro e Regione, si potrà presto dare il via alla ricostruzione del ponte sul fiume Savuto, distrutto da un’alluvione nel dicembre del 2008».

Ne danno notizia il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro e l’assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello «che hanno partecipato ad una serie di incontri tenuti con il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l'assessore ai Lavori Pubblici Pino Gentile ed il dirigente generale del Dipartimento Giovanni Laganà e hanno individuato il percorso per ottenere il finanziamento dell’opera tramite fondi Cipe».

«Per la sua ricostruzione – afferma il presidente Ferro – è stato già redatto il progetto preliminare, inserendolo tra gli interventi prioritari da realizzare nel programma delle opere pubbliche. L’opera era stata già inserita nella programmazione regionale dalla precedente giunta e dall’allora assessore Incarnato, ma senza copertura finanziaria, circostanza che ha causato il mancato avvio dell’intervento. Con il recupero delle risorse necessarie alla ricostruzione del viadotto, si risolverà una problematica che sta causando gravi disagi ai cittadini e alle attività economiche e produttive, soprattutto dopo che le recenti mareggiate hanno provocato danni alla statale 18, che rappresenta la via alternativa verso il litorale tirrenico cosentino, rendendo ancora più difficoltosi i collegamenti».

Insomma la paura dell’isolamento tra il nord e sud della Calabria ha fatto il miracolo. Tardivo quanto vuoi, ma comunque miracolo. Ora aspetteremo qualche altro anno per averlo, ovviamente!

Pubblicato in Catanzaro
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