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2020 2018 francesca-lagatta

In Calabria abbiamo ottimi giornalisti, spesso di frontiera, una di questi è a nostro parere sicuramente Francesca Lagatta di Praia a Mare.

La seguiamo spesso sul suo profilo social media di facebook, ci permettiamo di pubblicare un suo post di ieri che ci ha colpito per l’analisi e la veridicità delle sue affermazioni che sposiamo a pieno.

Vi proponiamo il testo integrale per una lettura attenta da parte dei nostri assidui lettori.

 

“Avviso: se siete impressionabili, cambiate post. Se volete sapere ciò che sta accadendo, continuate pure a leggere. Non so da voi, ma in Calabria la situazione è sfuggita di mano. Il sistema dei tracciamenti è fallito, non certo per colpa dei medici. Stanno finendo reagenti e tamponi. I risultati arrivano ma sono parziali e fuorvianti. Medici e infermieri sono allo stremo. Per il secondo giorno consecutivo sul Tirreno cosentino ci sono zero contagi, che ovviamente non corrisponde al vero. Si stanno processando i tamponi a zone. Si sta facendo confusione tra tampone molecolare (l'unico affidabile), test rapido del tampone e test rapido del sangue. Essere positivi a questi ultimi due non vuol dire essere positivi al Covid. Le persone hanno cominciato a rivelare la propria positività anche via social, cosa che sarebbe proficua se supportata dalla comunicazione istituzionale, che andrebbe veicolata. Senza, si creano confusione e allarmismo (prendo in presito un termine caro a tanti). Ricordo prima di tutto a me stessa che le principali autorità sanitarie di una comunità sono i sindaci. La sanità calabrese è quella che è e ora la conoscete tutti, la politica è più incapace di quel che dice, le isituzioni locali o dormono o sono sopraffatte dagli eventi. I sindaci, per capirci, o non sono capaci di gestire la situazione o sono lasciati soli e senza contributi. Non si amministra con i voti e le vittorie, con polso, coraggio e competenza. La popolazione si divide in due, tra chi è in quarantena o chi va in giro senza rispettare le regole o senza rispettarle come dovrebbe, aumentando il propagarsi del virus. Le famiglie sono lasciate senza lavoro e senza sussidi. C'è chi veramente sta assaggiando la fame e per vergogna o pudore non riesce a chiedere aiuto. Se non lavori e non sei affiliato alla 'ndrangheta, dubito che qualcuno venga a portarti soldi a casa. C'è chi attende l'esito da 15, 20, 30 giorni, le vite sono sospese, tra l'ansia di sapere se si è stati contagiati e la paura di non farcela, di perdere il lavoro. La gente si sta ammalando di depressione, c'è chi non reggerà alla pressione. Nel frattempo, il virus balla. Le scuole che dovevano essere il luogo più sicuro del mondo, sono diventati covi di contagi. Ci sono intere famiglie cadute nella disperazione e bambini traumatizzati da dieci centimetri di tampone ficcato nel naso. Senza contare chi deve rinunciare alle cure e alle visite ambulatoriali. C'è chi ha un tumore e lo saprà tra sei mesi, forse. Questa è la situazione che si presenta ai miei occhi in questi giorni. Faccio un appello a tutti voi a seguire le regole e usare i dispositivi di protezione. Non possiamo che fare affidamento sul buon senso. La situazione è degenerata e abbiamo poco tempo per provare a risalire la china. Evitate situazioni a rischio ed evitate di uscire per cose inutili. Più che un appello è una preghiera".

 

La stessa giornalista dal luglio del 2017 compare nell’elenco nazionale dei giornalisti minacciati stilato dall’autorevole sito Ossigeno per L’informazione. Nella sua breve carriera ha già ricevuto cinque premi per le sue inchieste giornalistiche, assegnati da tre diverse regioni del sud Italia: Sicilia, Calabria e Basilicata. Si occupa in prevalenza di 'ndrangheta, sanità, massoneria, politica, pedofilia e corruzione, ma il suo tarlo è la denuncia sociale.

Pubblicato in Tirreno Cosentino

Il malaffare dilaga dappertutto.

Scrive Iacchitè:

La corruzione dilaga in tutta la Calabria ma quanto sta accadendo nei centri del Tirreno cosentino va oltre ogni previsione.

Da quando si è insediato a capo della procura di Paola, il magistrato Pierpaolo Bruni, proveniente dalla Dda di Catanzaro e quindi già molto informato sulla marea di reati che si commettono nelle pubbliche amministrazioni, ha portato a termine un numero impressionante di operazioni contro i sindaci di questo singolare Tirreno corrotto.

Sono addirittura otto le amministrazioni sotto inchiesta: Amantea, Guardia Piemontese, Acquappesa, Aieta, Buonvicino, Fuscaldo, Maierà e Belvedere.

E non è ancora finita…”

Che si sappia questa ultima affermazione è la più vera.

Od almeno dovrebbe esserlo.

La comunità tirrenica infatti ha fiducia nella magistratura e spera che le Forze dell’Ordine indaghino con maggiore impegno e maggiore attenzione su tutte le vicende di cui si parla .

Anche quelle minimali ma che segnalano abusi della politica.

A parte droga ed altro!

carabinieri-campagnaLa scorsa estate una famiglia francese composta da padre, madre e figlio di 23 anni, che abita in un piccolo paese di appena 150 abitanti nel centro della Valle della Loira, ha trascorso la villeggiatura nella nostra regione. Poi mamma e papà sono ritornati in Francia, lasciando il figlio ancora in Calabria. Sarebbe dovuto tornare per il nuovo anno, ma così non è stato. I genitori si sono preoccupati e hanno incominciato a fare delle telefonate, ma il suo cellulare è risultato sempre spento. Allora si sono rivolti alle autorità e hanno sporto formale denuncia e subito in Calabria sono iniziate le ricerche. Le ricerche, grazie ai Carabinieri e ai Vigili del fuoco del Basso Tirreno Cosentino, sono state fruttuose. Il camper su cui viaggiava il giovane francese è stato trovato in una zona periferica di Longobardi, ma del ragazzo nessuna traccia. La zona è stata perlustrata in lungo e in largo dalle forze dell’ordine, ma fino al momento che stiamo scrivendo questa nota, nessuna traccia, nessun indizio del perché il ragazzo abbia abbandonato il camper e sparire nel nulla. Nessuno ha visto niente di strano, nessuno sa dire esattamente da quanto tempo il camper è parcheggiato in quella zona. Le ricerche continuano senza sosta. Cosa faceva il ragazzo a Longobardi? Perché si è fermato in quella zona periferica? Doveva incontrare qualcuno? O era soltanto di passaggio dalla nostra provincia di Cosenza? Forse è stato costretto da qualcuno a fermarsi? Gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi per trovare almeno un piccolo indizio utile per capire il perché il ragazzo abbia abbandonato il camper e poi sparire nel nulla.

Pubblicato in Longobardi

Leggiamo che “Le riserve idriche, in Calabria, non sono ancora in situazione di allarme, ma le criticità potrebbero emergere nel corso dell'estate.

La siccità incombe sia sull'agricoltura sia sulle risorse idropotabili.

L'approvvigionamento della regione è assicurato da 25 invasi, fra grandi e di media e piccola dimensione, la cui gestione è ripartita fra i Consorzi di bonifica, cui fanno capo 9 dighe; Enel e Sorical, la società mista a cui è demandata la distribuzione dell'acqua ad uso potabile.

La capacità è di 898 milioni di metri cubi d'acqua, ma le riserve sono già sottodimensionate sebbene non ancora in rosso.

Dice il presidente regionale della Coldiretti, Pietro Molinaro:"Al momento non ci sono situazioni critiche, grazie all'esistenza di una rete di invasi e infrastrutture, realizzate anche negli ultimi anni, che, se potenziata, consentirebbe alla Calabria addirittura di esportare l'acqua".

Preoccupa ciò che potrebbe avvenire nei mesi estivi, quelli più caldi ma anche quelli in cui la presenza dei turisti lungo le coste calabresi determina un incremento notevole dei consumi d'acqua. Il problema deriva innanzitutto dalle scarse nevicate dello scorso inverno sugli altopiani, in particolare sul massiccio della Sila.

Per questa ragione la Sorical sta per inviare una lettera ai Comuni, invitandoli a gestire al meglio l'acqua disponibile, evitando in primo luogo gli sprechi derivanti da un utilizzo improprio ma anche a vigilare sul fenomeno sugli allacci abusivi e a individuare e sanare eventuali perdite lungo le condotte.

La Sorical prevede possibili criticità sulla fascia costiera cosentina e nell'Alto Ionio cosentino e, per quanto riguarda l'acqua destinata al consumo civile, la zona del Crotonese, dove invece dovrebbe essere sufficiente quella destinata all'agricoltura.

Migliore la situazione di Catanzaro e del Vibonese; nel primo caso grazie al duplice uso dell'acqua di alcuni invasi, come quello del Passante, attrezzato sia a scopo irriguo sia per alimentare la rete idrica cittadina; nel secondo grazie alla diga dell'Alaco che garantirà acqua a sufficienza, mentre per quanto riguarda la città di Reggio ed il suo hinterland sta per entrare in esercizio la diga del Menta. In ogni caso, nel complesso, la disponibilità d'acqua in tutta la regione potrà accusare un calo compreso fra il 30 ed il 50%.

"A preoccupare - dichiara Sergio De Marco, ingegnere e direttore dell'area operativa di Sorical - sono soprattutto le sorgenti, fiumi e pozzi in particolare, che rischiano di rimanere asciutti. Sarà un'estate difficile e per questo si rende necessario allertare i Comuni".

Qualche riflessione:

Il tirreno cosentino (noi) non avendo grandi invasi, sarebbe a rischio , ma la cosa grave è che sempre noi( come altri, invero) perdiamo, grazie (?) ad una rete “fracumata”, gran parte dell’acqua immessa. Bene allora che la Sorical richiami i comuni ad essere più seri.

Soprattutto Amantea!!!!!!

Pubblicato in Amantea Futura

I Carabinieri di Paola acquisiscono documenti in nove comuni del tirreno cosentino.

 

Esiste sempre più la speranza che la procura di Paola si ponga all’avanguardia della azione penale nei confronti della Pubblica amministrazione.

Quella Pubblica amministrazione che si è supposta onnipotente, intangibile, o quantomeno al di sopra della legge, se non peggio.

 

Un fenomeno che poi si è riverberato a cascata sul popolo che man mano si è considerato figlio della stessa logica e si è convinto che tanto anche lui sarebbe stato non emendabile.

 

In questa nuova visione della legge non sorprende che stamattina i Carabinieri della Compagnia di Paola, su disposizione della Procura della Repubblica di Paola, si siano recati in diverse sedi comunali ricadenti nella territorio della Compagnia al fine di acquisire della documentazione finalizzata a verificare l’affidamento del servizio pubblicitario e la regolarità nella costruzione di maxi impianti pubblicitari che insistono nei territori dei comuni interessati.

 

Si tratta del prosieguo investigativo dell’attività condotta dai carabinieri di Guardia Piemontese della Compagnia di Paola e relativa al sequestro preventivo d’urgenza, operato lo scorso 18 marzo, di tutti gli impianti pubblicitari che insistono nei territori dei Comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa e più specificamente di 17 impianti pubblicitari di grosse dimensioni (6 metri per 3 metri).

 

A seguito di tale attività d’indagine il sostituto procuratore presso il Tribunale di Paola, Anna Chiara Fasano, iscrisse nel registro degli indagati 12 soggetti tra i quali anche amministratori comunali, tecnici e funzionari comunali.

Il PM contestò i reati di : turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, depistaggio, concorso di abuso d’ufficio, rifiuto di atti d’ufficio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

Pubblicato in Paola

Stamattina è stata eseguita nell’Alto Tirreno Cosentino una vasta operazione antidroga.

 

A condurla i carabinieri del comando provinciale di Cosenza con il supporto di velivoli dell'8° nucleo elicotteri carabinieri e unità cinofile dei carabinieri del gruppo operativo Calabria di Vibo Valentia.

Arrestate 25 persone, tra cui 6 donne, accusate di gestire lo smercio di stupefacenti nella movida dell'Alto Tirreno cosentino tra Diamante e Scalea.

 

I reati contestati sono estorsione e detenzione illegale di armi, oltre allo spaccio continuato di sostanze stupefacenti.

Le indagini lampo, sono condotte dai carabinieri della compagnia di Scalea e sono state coordinate dal sostituto procuratore di Paola Anna Chiara Fasano.

Lo di cocaina, hashish e marijuana avveniva nelle più note località turistiche dell'alto tirreno cosentino in particolare nei comuni di: Scalea, Santa Maria del Cedro, Belvedere Marittimo, Diamante, Buonvicino e Sangineto.

 

Le donne trasportavano lo stupefacente, nascondendolo , normalmente, nelle parti intime.

La pericolosità dei soggetti che ha indotto a emettere tempestivamente il provvedimento di fermo ha trovato riscontro nei numerosi legami di amicizia e parentela con esponenti del potente clan di 'ndrangheta dei muto di Cetraro.

I dettagli dell'operazione saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 al comando provinciale carabinieri di Cosenza.

Pubblicato in Cronaca

La realizzazione delle T in corso doperaL’assessore al bilancio Gianluca Cannata, che ha seguito l’iter burocratico che ha condotto all’apertura dei cantieri mostra il proprio compiacimento per il rispetto dei tempi di marcia delle scogliere artificiali a “T” che dovranno garantire non solo la formazione della spiaggia, ma anche protezione alla Ss 18 nel tratto a Sud del porto turistico di Amantea.

 

«Giorno dopo giorno – sottolinea Cannata – le barriere frangiflutti che dovranno agevolare il processo di ripascimento costiero si mostrano in tutta la propria fierezza. Grazie a quest’opera una delle aree più belle del comprensorio nepetino tornerà a nuova vita, per la gioia degli imprenditori turistici ed agricoli che operano nella zona.

Sulla base di questo presupposto non posso che rivolgere un sentito ringraziamento al governatore Mario Oliverio per aver spinto sull’acceleratore al momento giusto, aprendo un cantiere che rappresenta un’iniezione di fiducia per tutto il territorio.

 

 

Una volta che l’arenile si sarà riformato sarà possibile avviare il rilancio dell’intera area.

Località Principessa è la parte della città più vicina al nodo ferroviario di Lamezia Terme, allo svincolo autostradale di Falerna e all’aeroporto internazionale che ha sede nella città della Piana. Si tratta dunque di un avamposto naturale che può contribuire in maniera decisiva allo sviluppo economico e sociale non solo di Amantea e Campora San Giovanni, ma anche dei comuni collinari più vicini, come Aiello Calabro, Serra d’Aiello e Cleto. Per rafforzare tale ragionamento basta volgere lo sguardo al passato e verificare la gestione di alcune aziende che, per sopravvivere ai mancati introiti derivanti dal calo radicale dei visitatori, hanno dovuto ricorrere ai licenziamenti.

 

I lavori di ripascimento costiero sono propedeutici anche alla messa in sicurezza della Statale 18 che, se la tabella di marcia non subirà variazioni, sarà perfettamente percorribile per la prossima estate.

Da questo punto di vista il merito del rispetto dei tempi è da ascrivere in toto all’ingegnere Salvatore Siviglia, preciso e puntuale nel dirigere la squadra di operai presenti in loco e pronto ad agire nell’eventualità che si rendesse necessaria una modifica dei piani.

Senza timore di smentita posso affermare che la professionalità messa in campo dal comparto pubblico in questa occasione dimostra come sia possibile raggiungere gli obiettivi prefissati. Possiamo ora attendere la prossima estate con la consapevolezza che tutto è stato fatto nel migliore dei modi».

Bene! Forse è la prima volta che le Forze dell’Ordine non si limitano a “scoprire” i rifiuti ma accertano i responsabili con una serie di azioni positive. Cioè sorvegliando il sito fino a “pizzicare” il responsabile.

Una serie di appostamenti, svolti anche in orari notturni, infatti, hanno consentito di individuare i mezzi di trasporto utilizzati da una ditta individuale intestata ad un imprenditore che ripetutamente raccoglieva rifiuti e resti di attività industriali e li depositava illecitamente.

Da qui la denuncia all’A.G del responsabile. per violazione dell’art. 256 del D.lgs. 152 del 2006.

Insieme al trasportatore denunciato anche il proprietario del terreno.

Rischiano l’arresto da 1 anno a 3 anni, un’ammenda fino a 52.000 euro vista la notevole pericolosità dei materiali abbandonati e saranno obbligati alla bonifica del terreno smaltendo i rifiuti accumulati tramite soggetti abilitati dalla legge

Di tutto c’era nella discarica bombole di gas, bottiglie in plastica e vetro, alluminio, bidoni di carburante vuoti, resti di autovetture abbandonate e materiali ferrosi in avanzato stato di ossidazione.

L’area si trovava nella zona collinare di una nota località turistica del tirreno cosentino

La GdF ha ovviamente sequestrato la discarica

Pubblicato in Alto Tirreno

guardia costaSTANNO OPERANDO DA MARTEDì SCORSO I SOMMOZZATORI DEL TERZO NUCLEO SUBACQUEI DELLA GUARDIA COSTIERA DI MESSINA, CHE IMBARCATI SULLA MOTOVEDETTA CP 2096 DIPENDENTE DAL SERVIZIO OPERATIVO DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO, ESEGUIRANNO CAROTAGGI DEI FONDALI ALLE MASSIME PROFONDITA’ CONSENTITE AI SUB LUNGO LA FASCIA COSTIERA COMPRESA TRA AMANTEA E TORTORA.

L’ATTIVITA’ E’ COORDINATA CON APPOSITA DELEGA D’INDAGINE DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PAOLA, IL CUI PROCURATORE CAPO, DR. BRUNO GIORDANO, HA RICHIESTO ALLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO DI IMPIEGARE I SUB DELLA GUARDIA COSTIERA PER VERIFICARE LO STATO DEI FONDALI E SCONGIURARE EVENTUALI PRESENZE DI MATERIALI INQUINANTI.

L’ATTIVITA’ INVESTIGATIVA NASCE DALLA NOTIZIA APPARSA SU ALCUNI SITI DI INFORMAZIONE ON LINE, RELATIVAMENTE ALLA CATTURA, DA PARTE DI ALCUNI PESCATORI NON PROFESSIONALI, DI ESEMPLARI DI TONNO MALFORMATI.

DA QUI’ LA RICHIESTA DEL COMANDANTE DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO, ALLA DIREZIONE MARITTIMA DI REGGIO CALABRIA, CHE L’HA INOLTRATA AL TERZO REPARTO DEL COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO.

IMMEDIATO IL DISPOSITIVO DI IMPIEGO DA PARTE DEL TERZO REPARTO DEL COMANDO GENERALE DI ROMA CHE HA FATTO INTERVENIRE CON ORDINE DI OPERAZIONI I SUB DEL TERZO NUCLEO SUBACQUEI DELLA GUARDIA COSTIERA DI MESSINA SUL LITORALE TIRRENICO COSENTINO PER L’ESECUZIONE DELL’ATTIVITA’.

I CAROTAGGI ESEGUITI DAI SOMMOZZATORI IN QUATTRO GIORNI, VERRANNO CONSEGNATI ALL’ARPACAL DI COSENZA CHE LI SOTTOPORRA’ AD ANALISI. A BORDO DELLA MOTOVEDETTA DELLA GUARDIA COSTIERA, INOLTRE, DURANTE LE MISSIONI SARA’ PRESENTE ANCHE PERSONALE TECNICO DEL PREDETTO ENTE, CHE PROVVEDERA’ AD ESEGUIRE, ALTRESì, CAMPIONAMENTI DI ACQUE DI SUPERFICIE E DI PROFONDITA’ ANCHE QUESTI DA SOTTOPORRE AD ANALISI.

NEI PROSSIMI GIORNI, SARANNO, ALTRESI’, PRESI CAMPIONI DI PRODOTTO ITTICO PESCATO E SBARCATO DALLE UNITA’ DA PESCA PROFESSIONALI NEI PORTI DEL TIRRENO COSENTINO, CHE VERRA’ ANALIZZATO PER EVENTUALI PRESENZE DI AGENTI INQUINANTI, OVVERO EVENTUALI MALFORMAZIONI.

E’ DA SPECIFICARE, INOLTRE, CHE NON SONO, INFATTI, MAI STATI CONSEGNATI, AD OGGI, AI VARI COMANDI GUARDIA COSTIERA PRESENTI LUNGO LA FASCIA COSTIERA TIRRENICO COSENTINA, CAMPIONI DI PRODOTTO ITTICO MALFORMATI.

CI VORRANNO CIRCA DUE MESI PER AVERE LE RISULTANZE DELLE ATTIVITA’ DI CAMPIONAMENTO DELLE ACQUE, DEI FONDALI E DEL PRODOTTO ITTICO SOTTOPOSTO AD ANALISI.-

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