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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del Rotary di Amantea.

Arriva Camper della Salute del Rotary Club Amantea al servizio del territorio.

Il camper eseguirà esami M.O.C. e SPIROMETRIA.

 

 

Le prestazioni saranno effettuate sabato 12 gennaio 2019.

La postazione del camper sarà come al solito in Piazza Cappuccini ad Amantea.

Il funzionamento è previsto dalle ore 09.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00.

Si tratta come al solito di prestazioni gratuite.

Non è necessaria prescrizione medica.

Per maggiori info e prenotazioni, telefonare:

a G. Pellegrino 339 4447861

ad A. Morelli 335 7761354.

Si tratta di un informazione di utilità sociale da condividere.

Grazie.

Il Rotary di Amantea continua i suoi incontri ed i suoi convegni.

 

Domani 8 maggio alle ore 20:00 c/o i Saloni dell'Hotel La Tonnara una Conversazione a Caminetto su un tema attualissimo.

Il Dr. Vincenzo Settembre, Direttore Unità Operativa Anestesia e Rianimazione - Ospedale San Paolo Napoli parlerà della "Terapia del Dolore".

Supponiamo (e speriamo) che l’incontro serva per sensibilizzare i cittadini sul loro diritto ad accedere alla terapia del dolore, come stabilito dalla Legge 38 del 15 marzo 2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, e di informarli sulla rete di assistenza locale, a cui si possono rivolgere per avere soluzioni contro il dolore.

Dobbiamo purtroppo segnalare che per la lotta al dolore, l’Italia risulta tra le ultime nazioni europee, insieme a Grecia e Portogallo.

 

Come evidenziato anche dal Ministero della Salute, nel nostro Paese esiste un vuoto assistenziale nelle tematiche riguardanti il dolore.

Si tratta di una problematica fortemente trascurata, come testimoniato anche da questionari su autopercezione del dolore e conoscenza della normativa veicolati ai cittadini in occasioni similari.

E questo, nonostante l’innovazione portata dalla legge 38/2010 che è una legge di progresso, ed è considerata a livello mondiale una legge ‘modello’ a tutela del cittadino.

La rete calabrese di terapia del dolore è stata articolata in una serie di Spoke (una rete di servizi territoriali che opera in regime ambulatoriale) individuati presso le strutture ospedaliere di Vibo, Lamezia, Crotone, Catanzaro e Reggio (questi ultimi due di secondo livello, cioè più strutturati rispetto ai servizi ambulatoriali degli altri Spoke).

 

L’Unità operativa complessa di Terapia del dolore e cure palliative dell’Azienda ospedaliera di Cosenza diretta dal Dottor Francesco Amato, è attualmente in funzione nel presidio ospedaliero di Rogliano, è invece l’Hub di riferimento per la terapia del dolore in Calabria.

Ma siamo molto lontani da quella necessaria capillarità sul territorio della cura della cronicità del dolore che deve essere assicurata da medici di medicina generale adeguatamente formati nelle aggregazioni funzionali previste dalla legge ed in particolare nelle istituzioni territoriali.

Al Rotary il merito di cominciare a parlarne.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Rotary Club di Amantea

“Nella serata di sabato 8 aprile si è svolto, presso il Centro Congressi del Mediterraneo Palace Hotel di Amantea, un pubblico Convegno dal titolo “I Riti Pasquali in Calabria: Fragellanti, Affruntata, Caracolo, Chiamata, Varette.

La Settimana di Passione secondo gli usi e costumi dei territori”.

Si è trattato di un appuntamento organizzato dal Rotary Club di Amantea, che rientra nel Progetto denominato “Studi Storici”, che il Club organizza ogni anno e che ha come scopo precipuo lo studio e l’organizzazione di iniziative tese alla valorizzazione della storia e delle tradizioni della collettività locale e calabrese.

Dopo i rituali saluti, il Presidente del Club, Dott. Salvatore Basso, ha illustrato alla platea il progetto, mentre il Relatore, Antonio Cima, Direttore del sito Webiamo, ha offerto una dettagliata analisi degli argomenti a lui affidati, supportata dalla proiezione di foto e filmati, redatti accuratamente dallo stesso Cima.

La sua relazione ha esaminato gli aspetti cultuali e popolari dei Riti della Settimana Santa della Calabria.

Ad integrare l’intervento di Antonio Cima, è stato il Prof. Franco Ferlaino, illustre studioso ed esperto di antropologia, autore di un lungo excursus sui Riti della Settimana Santa in Calabria.

Anch’egli, come Cima, ha tenuto a precisare che tali orgomenti non sono da intendersi di natura religiosa.

Il Cammino della Passione ed i Riti della Settimana Santa, un incontro a più voci, incentrato sulla valorizzazione dello splendido patrimonio immateriale che le nostre comunità, assieme ad altre poche nel mondo, custodisce e vuole tramandare alle nuove generazioni.

Custodire, valorizzare e tramandare, infatti, sono stati i concetti su cui si sono soffermati più volte i relatori.

Le Processioni del Venerdì e Sabato Santo, quindi, non solo come espressione della pietà popolare, ma anche come tradizioni millenarie nelle quali si fortifica il senso di appartenenza alla comunità e per le quali la nostra Calabria può concretamente divenire luogo di attrattiva turistica, un ulteriore filone su cui puntare che può dare ossigeno socio-economico alla ns. collettività.

In sintesi, valorizzazione delle origini guardando al futuro, coniugazione di tradizioni e innovazione per promuovere un turismo di qualità, senza mai rinunciare ad affermare i contenuti religiosi che inevitabilmente le processioni penitenziali del Venerdì e Sabato Santo contengono, ci si augura possano essere nuove formule di specifici momenti attrattivi, tali da indurre gli emigrati calabresi ed una significativa massa di turisti a venire in Calabria, per rivedere, o scoprire, la storia o il significato che c’è dietro ogni statua che attraversa il paese.

Una bella serata quella che si è svolta ieri sera nella sala incontri del Mediterraneo Hotel stracolma di una umanità composita ed intensa.

 

Bambini delle scuole elementari e medie, mamme e genitori, soci del Rotary Club di Amantea e dei paesi vicini, ed a completare il parterre il professor Rosario Rossi Cardiologo della università di Modena e Reggio Emilia giunto appositamente insieme alla sua famiglia per ritirare l’ambito riconoscimento.

 

Nel rispetto dell’articolo 2 dello statuto del premio professionalità esso viene assegnato allo scopo di promuovere i valori e le capacità professionali riconoscendo a premiando quelle persone che abbiano dimostrato doti di elevata professionalità accompagnate a comportamenti di vita ispirati ad alti principi morali e sociali.

 

Un premio giunto alla XIX edizione e che ha visto nel tempo sul proscenio rotariano uomini ed aziende straordinarie.

Ne ricordiamo alcuni quali, tra le aziende , Colavolpe , Ganci e Spadafora

Il pittore Fiume ed i giudici Greco Renato ed Eugenio Facciolla.

E poi tra i medici Enzo Cavallo, Remo Naccarato ed oggi il professor Rosario Rossi. Tre espressioni della più intensa calabresità fatta di riscatto sociale, di professionalità, ma soprattutto di signorile ed incondizionato rispetto del paziente, ed amore per colui che soffre.

 

Si tratta di calabresi doc, amanteani ed ajellesi che si sono affermati in Italia ed in Europa e che costituiscono un punto di onore per la nostra regione ed una sicurezza per gli ammalati che non riescono trovare soluzione ai loro problemi in una regione dove sicuramente esistono indiscusse qualità mediche, ma forse non gli stessi alti principi morali ed etici che costituiscono il punto di forza di questi straordinari figli della nostra “terra di calabria” che stranamente trovano fuori dalla nostra regione l’elemento per la loro crescita non solo professionale.

 

Non vogliamo lodare il professor Rossi apparendo suo decantatore, ma la straordinarietà dell’uomo si nota dalla semplicità e ricchezza del suo sorriso che espone lieto a quanti lo hanno celebrato ieri.

Ai complimenti al prof Rossi aggiungiamo anche quelli più che opportuni, necessario al Rotary ed ai suoi protagonisti dal presidente pro tempore Giampaolo De Luca ( un altro grande medico calabrese) , al past presidente Ciccio Socievole ed all’indimenticato, indimenticabile e grande amico Franco Morelli al cui nome è legato il premio professionalità.

Pubblicato in Cronaca

Amantea è stata famosa in Calabria per gli esami di osteodensitometria ossea calcaneare, per la prevenzione dell’osteoporosi, eseguiti dal dr Michele Scialis.

 

Erano tempi, quelli, in cui il Poliambulatorio di Amantea riusciva a servire un territorio notevolmente più ampio del suo distretto naturale.

I pazienti giungevano da lontano, anche da fuori provincia.

Ora non più e non solo per la MOC.

Per fortuna però dove manca ingiustificatamente la sanità pubblica sopperisce quella privata

 

E’ il caso del camper della Salute che per tutta la giornata è stato parcheggiato in Piazza Cappuccini servendo gratuitamente un centinaio di donne amanteane che pazientemente hanno anche atteso il loro turno per accertare lo stato delle loro ossa.

Si chiama “Camper della Salute” l’unità di diagnosi mobile realizzata grazie ad una sovvenzione della Rotary Foundation, al contributo di nove (9) Club Rotary del Distretto 2100 - Amantea, Catanzaro Tre Colli, Cropani Rita Levi Montalcini, Lamezia Terme, Nicotera Medma, Reventino, Rogliano Valle del Savuto, Soverato, Vibo Valentia - e di alcuni Rotary Club esteri, tra i quali Etobocoke (Canada).

 

Il Camper - consegnato lo scorso dicembre all’AVIS Regionale della Calabria, per condividerne l’utilizzo e le finalità - consente ai Club Rotary promotori del progetto di realizzare screening di prevenzione relativi a molteplici malattie di grande incidenza e rilevanza sociale.

All’interno del Camper, infatti, è possibile eseguire tali procedure diagnostiche, direttamente presso i centri abitati interessati dall’attività dei Club, realizzando, così,  un grande progetto di prevenzione pubblica che permette al Rotary, anche attraverso l’azione professionale dei suoi soci, di dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini.

Il Camper è partito per la sua missione da qualche settimana, e fino a giugno 2016 , effettuerà le MOC

Gli screening sono stati effettuati grazie al lavoro operoso dei soci dell’AVIS.

Pubblicato in Cronaca

La iniziativa rotaryana del Camper della Salute pone rimedio ad una sostanziale inefficienza del sistema sanitario calabrese.

 

Questo il comunicato :

“Un camper attrezzato capace di fare prevenzione sul territorio calabrese.

 

E’ quanto prevede il Camper della Salute, un progetto co-finanziato dalla Fondazione Rotary, che, su iniziativa del Rotary Club del Reventino, ha avuto origine il 03 agosto 2013 ed è stato fortemente sostenuto dal Rotary Club di Amantea e da altri 8 Club Rotary della Calabria, nonché da 4 Club e 4 Distretti esteri.

 

L’iniziativa prevedeva l’acquisto di attrezzature biomedicali da installare su un automezzo sanitario attrezzato, con la finalità dell’esecuzione di diagnosi a domicilio sulla popolazione anziana, a rischio, con scarsa mobilità e con residenza distante dai locali presidi sanitari, o soprattutto in zone collinari.

Si tratta, insomma, di un laboratorio mobile sul quale viaggerà personale medico ed infermieristico altamente qualificato, capace di effettuare screening di assoluta affidabilità. In pratica, un progetto umanitario a sostegno del territorio.

Il “Taglio del Nastro” ha avuto luogo in città domenica 15 novembre u.s., alla fine del Seminario Distrettuale della Rotary Foundation, svoltosi presso i saloni dell’Hotel Village La Principessa, alla presenza delle massime Autorità Rotariane.

La consegna ufficiale del camper, invece, è prevista per il prossimo 12 dicembre.

Nella fase di start up saranno presi in esame quei pazienti affetti da osteoporosi.

 

Il Camper della Salute rappresenta l'esempio tangibile dell'azione sinergica fra Club, Distretto e Fondazione Rotary, che ha permesso la realizzazione di un importante progetto umanitario a favore delle proprie comunità.

Il Rotary Club di Amantea, da anni attivissimo nel dare sostegno al prossimo, conferma, ancora una volta, uno dei suoi principali obiettivi: SERVIRE – DONARE – AGIRE !”

Se la montagna non viene a Maometto è Maometto ad andare verso la montagna, dice un antico proverbio, a significare un miracolo voluto.

Se il sistema sanitario non va dagli ammalati ci pensa il Rotary con i camper!

E’ con estremo piacere che leggiamo e socializziamo la nota del Rotary Club amanteano con la quale si evidenzia la sensibilità del sodalizio rotariano sul problema nato dal progetto di difesa del litorale in località Coreca.

 

Apprezziamo soprattutto due cose.

La prima è uso del condizionale, in questa vicenda assolutamente indispensabile.

La seconda è la manifestata volontà di compiere ulteriori e qualificate riflessioni attraverso un convegno di livello nazionale al quale spetterà intanto la ricerca delle verità, soprattutto di quelle conosciute e non dette e di quelle nè conosciute, né cercate.

Ma ecco la nota :

“Nella giornata di lunedì 02 febbraio si è svolta l’assemblea dei soci del Rotary Club amanteano. Oggetto dell’incontro molto partecipato la tematica che sta tenendo alta l’attenzione della pubblica opinione della città: il progetto di difesa del litorale in località Coreca.

 

L’analisi dell’argomento è stata preceduta da giorni di approfondimento svolto da alcuni soci che hanno offerto alla platea i diversi tagli critici legati alle varie competenze presenti, tecniche e mediche.

 

All’esito dell’incontro le considerazioni emerse sono state ampiamente condivise e hanno, in ultima analisi, evidenziato le forti perplessità rispetto ai contenuti di questo progetto di cui si parla da anni e che da anni suscita diffusa contrarietà.

I rotariani non solo scongiurano una deturpazione del paesaggio che si può facilmente immaginare visionando il progetto, ma sono soprattutto preoccupati per i rischi che possano derivare alla salute.

La relazione geologica, infatti, prevede il ripascimento delle spiagge di Coreca attraverso il prelievo di 43.000 metri cubi di sabbia del fiume Oliva, su cui ci sono sospetti precisi di forte inquinamento ( diossine, idrocarburi policiclici,arsenico, cadmio, mercurio , berillio ) oggetto tra l’altro di un procedimento penale nel quale il Comune di Amantea si è costituito parte civile.

 

Riguardo a questi aspetti è molto forte la preoccupazione dei soci del club amanteano che in maniera unanime hanno deciso ieri di dire la loro pubblicamente attraverso il presente comunicato stampa.

 

Non solo: annunciano la ferma volontà di compiere ulteriori e qualificate riflessioni e a tale scopo intendono organizzare un convegno di livello nazionale che si occuperà, sotto i diversi aspetti, della vicenda che ormai ha raggiunto proporzioni ben più ampie del nostro Comune.”

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