BANNER-ALTO2
A+ A A-

Gare truccate per garantire la partecipazione di una sola società alla manifestazione di interesse dell’Afor, escludendo qualsiasi altro aspirante.

“Un accordo collusivo” per distrarre e appropriarsi di fondi pubblici.

 

 

 

Con le accuse, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti e peculato, il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Graziella Viscomi ha chiuso le indagini nei confronti di

Giuseppe Campanaro, 44 anni, di Cosenza, ex dirigente dell’ufficio legale Afor, Azienda forestale regionale in liquidazione (oggi Calabria Verde);

Paolo Furgiuele, 60 anni, Amantea, dirigente amministrativo Afor e

Ortenzio Marano, 49 anni, Cosenza, amministratore delegato della Cooperfin spa.

Secondo le ipotesi accusatorie, tutti e tre avrebbero turbato la gara, indetta attraverso la deliberazione commissariale numero 276 del 14 novembre 2013, per precostituire ed assicurare la proficua partecipazione della sola società Cooperfin spa, il cui contenuto era già conosciuto all’amministratore delegato Ortenzio Marano, tanto da essere in grado di presentare una candidatura, impedendo nello stesso tempo la partecipazione di altri concorrenti.

Gli indagati avrebbero deliberato di investire i fondi pubblici Afor, a breve-medio termine con l’obiettivo illecito di sottrarre le somme alle pretese creditorie, sottoscrivendo un avviso “funzionale alla detta selezione del tutto privo dei requisiti minimi per integrare validamente un bando pubblico, espressione dell’accordo collusivo”.

Un avviso, peraltro, privo dei criteri qualitativi e delle caratteristiche dell’offerta tecnica utili alla selezione dell’aspirante, della disciplina della fase di verifica delle domande e del codice identificativo di gara, senza alcun riferimento “alla capacità tecnica e finanziaria pur a fronte dell’affidamento di un servizio del valore di un milione cinquecento mila di euro pari al contributo da gestire”.

I singoli ruoli. Un meccanismo reso possibile per il ruolo di pubblici ufficiali ricoperto dai tre indagati.

In particolare,

Campanaro, sarebbe stato il latore dell’avviso per la manifestazione di interesse di cui alla deliberazione commissariale numero 276 del 14 novembre 2013, per la “gestione di un service finanziario secondo l’obiettivo individuato dall’Afor, ossia il deposito dei propri fondi in un istituto di credito selezionato, ai fini dell’ottenimento della migliore redditività possibile, in un ottica temporale di breve-medio termine”;

Furgiuele, era stato nominato, nel contesto di questa deliberazione commissariale, responsabile del “compimento di tutte le attività procedimentali prodromiche, accessorie e successive alla pubblicazione della manifestazione di interesse, compresa la stipula della convenzione contrattuale con il partner finanziario”;

Marano, amministratore delegato della Cooperfin spa (successiva aggiudicataria della manifestazione).

Per la Procura, Campanaro, Furgiuele, Marano, si sarebbero appropriati dei fondi Afor, distogliendoli dalle finalità istituzionali dell’Ente.

Gli indagati, difesi dai legali Massimiliano Carnovale, Antonio Feraco, Giuseppe Magarò e Marcello Manna, avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati, depositare memorie, compiere ogni atto utile all’esercizio del diritto di difesa, prima che la Procura proceda con una richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione.

Calabria 7 1 Agosto 2019 di Gabriella Passariello

Pubblicato in Belmonte Calabro

Una serie intensa di incontri e poi alla fine, oggi 16 novembre, finalmente è stato sottoscritto un importante accordo.

Cominciamo dal primo passo.

Per il Natale la locale associazione commercianti, rappresentata dal presidente Davide Marano, Da Giusi Perna e Mafalda Matera, si è impegnata ad abbellire con luminarie Via Margherita e via Vittorio Emanuele.

Saranno cioè i commercianti di queste due principali vie ad impegnarsi finanziariamente per pagare le luminarie stesse.

I commercianti di Campora San Giovanni, invece, hanno già provveduto autonomamente nella frazione amanteana.

Il Comune, rappresentato dall’assessore al Turismo Concetta Veltri, si è invece impegnato ad abbellire con alberi di Natale ed altro le principali piazze amanteane, a cominciare da Piazza Commercio, Piazza San Francesco, Piazza Cappuccini e pochi altri luoghi.

“Purtroppo- ha dichiarato l’assessore Veltri- la richiesta avanzata a Calabria Verde di assegnare al nostro comune almeno un paio di alberi di Natale non è stata nemmeno accolta. Calabria Verde ci ha dichiarato che da due anni non taglia più alberi”.

La proposta di mercatini natalizi ed altre iniziative di attrazione sembra non possano essere realizzate per mancanza dei necessari e propedeutici mezzi finanziari e delle attrezzature indispensabili alla bisogna .

Ma gli accordi stipulati stasera e di cui continueremo a parlare avranno realizzazione a breve, medio e lungo termine.

Alla fine dell’incontro il presidente dell’associazione commercianti di Amantea Davide Marano e l’assessore Concetta Veltri hanno visibilmente espresso la loro soddisfazione per questo accordo che sembra foriero di grandi e lusinghieri risultati

Pubblicato in Politica

Sia pure con 6 mesi di ritardo( sono troppi, sono pochi?) il comune, con determina del 5 giugno 2018, adottata dal responsabile del’Ufficio Affari generali dr Mario Aloe, rimborsa la somma di 1.473,60 anticipata al comune dalla associazione commercianti di Amantea per il contratto di sponsorizzazione del dicembre 2017 ma che non venne mai perfezionato.

Il rimborso andrà a gravare sul bilancio 2018

Chiariamo che si tratta del contratto di sponsorizzazione relativo agli eventi dai quali sarebbe conseguito l’ incarico provvisorio ad alcuni vigili.

Pubblicato in Politica

Si è svolto ieri sera un interessanti tavolo di confronto tra l’associazione commercianti di Amantea, “rinforzata” da un rappresentante dell’ associazione commercianti di Campora San Giovanni, e l’amministrazione comunale.

Per l’amministrazione comunale erano presenti il Sindaco Mario Pizzino, l’Assessore Concetta Veltri e l’assessore Luca Ferraro.

Un incontro di forte collaborazione nell’interesse della comunità amanteana e camporese.

Diversi i temi trattati.

Molti i punti di incontro, diversi quelli sui quali sono emerse distanze, non si sa quanto e se colmabili.

O commercianti hanno ricordato all’amministrazione di avere chiesto la possibilità di acquistare i ticket per le strisce blu da offrire gratuitamente ai propri clienti.

Una buona cosa per meglio fidelizzare i propri clienti evitando le contravvenzioni troppo tempestive

Una buona cosa per sterilizzare ogni forma di reattività, talvolta anche poco logica, da parte degli utenti del sistema commerciale amanteano ai quali le strisce blu garantiscono i parcheggi.

Lamentano i commercianti la mancanza di una positiva risposta

Un punto invece non accettato e fortemente contestato dai commercianti sono i tutor-autovelox posti sulla SS18 che dovrebbe essere percorsa alla risibile velocità di 50Kmh per garantire la sicurezza dei pedoni in particolare della località Acquicella.

Una velocità che rallenterebbe fortemente il flusso auto veicolare con creazione di inaccettabili file di auto.

Una velocità che comporterebbe il tempo minimo di 15 minuti per attraversare la SS18 amanteana!

Semafori a parte !

E senza capirne le ragioni!

Proprio per valutare le possibili forme di difesa , ad ogni livello, è stata chiesta al sindaco una copia del decreto Prefettizio e che non è stato pubblicato.

E non si esclude un formale accesso agli atti della Prefettura ai sensi delle legge 241/90.

Il traffico in buona sostanza è stato l’argomento principe della ampia, serena, approfondita e produttiva discussione.

La serenità e produttività dell’incontro è confermato anche dal fatto che l’associazione ha fortemente chiesto l’impianto di una attenta cartellonistica per la migliore conoscenza dei valori del territorio e per la migliore visitabilità della città

È stato sollecitato anche l’impianto della segnaletica d indicazione dei parcheggi di Via E Noto, eventualmente della scuola media così da permettere alla utenza extra amanteana un parcheggio prossimo a Via Margherita durante gli orari di isola pedonale.

Altri temi trattati sono stati la pulizia del territorio da garantirsi con sanzioni educative.

A tal proposito si è chiesto la attuazione di un fattivo sistema di videosorveglianza.

Altri argomenti trattati sono stati il bilancio sul quale sono state poste molte domande ed il turismo.

Il sindaco Pizzino e gli assessori veltri e Ferraro hanno offerto tutte le indicazioni utili ad un confronto costruttivo .

Si è svolto con rito abbreviato il primo grado del procedimento Robin Hood, istruito dalla Dda di Catanzaro contro la presunta distrazione di fondi pubblici destinati alle famiglie più bisognose con il progetto Credito sociale.

Una condanna e una assoluzione.

Assolto l’avvocato Masciari è stato assolto dall’accusa di rivelazione di segreti di ufficio perché il fatto non sussiste.

L’avvocato era stato accusato di avere rivelato a Ortensio Marano di essere indagato dalla Dda di Catanzaro.

L’avvocato Masciari è stato difeso dall’ avvocato Giovanni Merante.

Condannato con la pena a tre anni e sei mesi per l’avvocato Giuseppe Castelli Avolio

L’avvocato Castelli Avolio è stato condannato inoltre all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni

Ed è stata disposta ancora la confisca di beni fino a 825mila euro.

Giuseppe Castelli Avolio è accusato di peculato per essersi appropriato, in concorso con Bruno Dellamotta, 69 anni, originario di Genova, ma residente a Firenze, e Ortensio Marano (imputati nello stralcio del procedimento con rito ordinario) della somma di 825mila euro.

I soldi erano vincolati (ancor di più trattandosi di contributi comunitari) ma secondo l’accusa sarebbero stati utilizzati «per scopi personali e privati in investimenti sul mercato di rischio.

Di questi 825mila euro, 410mila, con un bonifico effettuato il primo aprile, 2016 sarebbero stati versati a favore della società W.B.T. West Bound Tecnologies Sarl, con causale Progetto Giubilare.

Tre giorni dopo è stato fatto partire un bonifico di 415mila euro con lo stesso destinatario e stessa causale.

Secondo l’accusa, rappresentata in aula dal pm Graziella Viscomi, Castelli e Dellamotta erano consapevoli della provenienza pubblica dei fondi vincolati al Credito sociale.

Da parte sua Ortensio Marano aveva il possesso e la disponibilità di questi fondi pubblici in qualità di amministratore delegato e legale rappresentante della Cooperfin spa, società che si era aggiudicata la gestione del fondo destinato al Credito Sociale, ossia a coloro che versano in condizione di temporanea difficoltà economica.

Per Dellamotta e Marano il processo, attualmente in fase dibattimentale, proseguirà il prossimo 14 giugno.

Il direttivo della Associazione Commercianti (ACA) prende decisamente le distanze dal comportamento del presidente Marano sul caso dei vigili precari di Amantea.

Ecco il comunicato stampa:

“In merito a quanto apparso sulla stampa riguardo il caso vigili precari di Amantea, essendo stati chiamati in causa come componenti del direttivo della Associazione Commercianti (ACA) è a nostro avviso doveroso intervenire nella vicenda al fine di chiarire alcune inesattezze e chiedere pubblicamente alcune risposte alla politica ed allo stesso presidente Marano.

Ecco i fatti: Premesso che l’assemblea dei commercianti iscritti, che verrà convocata a breve, dovrà pronunciarsi circa le sorti e sull’operato del presidente Marano, il direttivo dell’Associazione, venuta a conoscenza della “proposta di sponsorizzazione” protocollata in autonomia dal Marano, calpestando ogni sorta di regolamento, decise di chiedere un parere legale.

Il legale interpellato, analizzato il documento nella sua interezza ci informava del fatto che l’Associazione Commercianti non poteva richiedere un contratto di sponsorizzazione, in quanto:

a) non costituita con atto notarile e

b) della presenza nella documentazione di una serie di errori, omissioni e strane incongruenze che potevano avere conseguenze legali e determinare delle responsabilità oggettive nei confronti dei firmatari della proposta.

Tutto ciò avrebbe sicuramente screditato l’Associazione.

In conseguenza di questo, il presidente Marano, resosi conto della gravità della situazione, consultato un suo legale di fiducia decideva di annullare la richiesta di sponsorizzazione.

Sorgono, quindi, evidenti dubbi su come è stata gestita la vicenda e sull’operato dell’Amministrazione Comunale.

Ci si chiede se realmente si volesse impiegare i vigili o si cercasse un agnello sacrificale a cui attribuire la colpa della non assunzione.

Più si analizzano i fatti, più si arriva alla conclusione che invece di avere di fronte benefattori che hanno a cuore il destino dei vigili, ci si trovi davanti a degli ingannatori spregiudicati.

Troppi gli errori commessi, mascherati da semplici dimenticanze.

Evidentemente era solo un teatrino ed una messinscena ridicola.

Troppi gli interrogativi lasciati senza risposta: Per quale motivo hanno chiesto l’aiuto dell’Associazione commercianti?

Un’associazione di recente costituzione, che muove i primi passi e che non ha i requisiti necessari per richiedere una sponsorizzazione?

Forse per eliminare uno scomodo interlocutore?

Chi ha fatto i calcoli della somma da versare?

Come ha fatto a determinare la somma se non si conosceva il numero del personale necessario?

Infatti nella richiesta non veniva indicato nessun numero di personale necessario, ma si richiedeva solo una vigilanza aggiuntiva.

Perché molti della maggioranza avevano deciso di non andare al consiglio comunale e successivamente hanno cambiato idea?

Forse perché hanno trovato a chi dare la colpa?

Perché nella richiesta sono state inserite manifestazioni inesistenti, quando invece durante il mese di dicembre sono state organizzate e realizzate una serie di attività?

Perché questo personale non è stato utilizzato durante il periodo della Fiera?

Perché il segretario comunale e il Comandante dei vigili (proponente della deliberazione), non hanno firmato la proposta?

A queste richieste, a nostro parere, dovrebbe rispondere anche la politica.

Quella politica che si è definita competente e che Delibera l’approvazione di un contratto di sponsorizzazione con un’associazione che per la legge n.449/1997 deve essere costituita con atto notarile. Disconoscendo (o facendo finta) che per costituire un'associazione commercianti non è necessario l'intervento di un notaio.

Infatti per la sua regolare costituzione basta che gli atti, cioè l'atto costitutivo e lo statuto, siano registrati presso un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate (procedura "Registrazione atti privati") (l’intervento del notaio è necessario per quelle associazioni con patrimonio notevole o per quelle associazioni che necessitano di riconoscimento da parte delle prefetture).

A tutti gli amministratori i nostri vivissimi complimenti per la coerenza e la dignità che hanno saputo dimostrare. Il sindaco ha avuto tutto il tempo per studiare soluzioni efficaci e non lo ha fatto.

Anzi sì, lo ha fatto scrivendo una sceneggiatura dall’epilogo scontato.

Parliamo della inchiesta denominata Robin Hood.

L’operazione Robin Hood è quella che ha portato all’arresto di nove persone tra le quali l’ex assessore al Lavoro Nazzareno Salerno il quale avrebbe esercitato una pressione continua nei confronti dei dirigenti del proprio assessorato, per imporre scelte che gli avrebbero garantito ampia discrezionalità nella gestione del progetto Credito sociale e dei relativi fondi comunitari.

Questo anche grazie alla presunta complicità di Vincenzo Caserta, all'epoca direttore generale reggente del dipartimento di riferimento dell'assessorato, e di Pasqualino Ruberto, all'epoca presidente della fondazione Calabria etica.

Ora tre funzionari finiscono nel mirino della Dda di Catanzaro per le modalità di scelta della società deputata a gestire il “Credito sociale” per conto dell’agenzia guidata da Ruberto.

Ad essere indagati Maria Vincenza Scolieri, 41 anni, Cristiano Giacinto, 43, e Licia Soreca, 34 anni.

I tre nuovi indagati sono già stati convocati a rendere interrogatorio davanti al sostituto procuratore Graziella Viscomi.

Sono tutti accusati di abuso d’ufficio in concorso «in qualità di componenti la commissione esaminatrice nominata in relazione alla gara indetta dalla fondazione Calabria Etica, per conto della Regione Calabria, in relazione a un partner di service finanziario connesso alla gestione del fondo a favore di coloro che versano in una situazione di temporanea difficoltà economica di cui al progetto “Credito Sociale”, dunque di pubblici ufficiali o comunque incaricati di un pubblico servizio».

I magistrati della Procura di Catanzaro accusano che «nonostante la palese insussistenza dei requisiti per l’aggiudicazione della gara alla società Cooperfin spa e nonostante la specifica qualifica rivestita, che impone conoscenze e professionalità specifica», i tre componenti della commissione esaminatrice avrebbero omesso «ogni forma di controllo in relazione alla predetta società, unica partecipante alla gara e determinavano l’aggiudicazione del servizio in capo alla stessa».

La Cooperfin, secondo l’accusa, mostrava di non avere i requisiti per partecipare alla gara, in particolare di non avere ricevuto l’abilitazione ex articolo 107 Testo unico bancario e nonostante questo gli indagati «procedevano comunque all’aggiudicazione della gara» alla Cooperfin».

I militari del Nucleo investigativo di Catanzaro e le fiamme gialle del comando provinciale di Vibo Valentia hanno compreso che era necessario esternalizzare il servizio, sottraendolo all'ente in house della Regione, Fincalabra.

È sempre Salerno, rilevano gli investigatori, ad affidare la procedura per assegnare il servizio di esternalizzazione a Vincenzo Caserta, che gli inquirenti considerano la longa manus dell'ex assessore. A quel punto è Caserta ad affidare la gestione dello strumento di ingegneria finanziaria alla fondazione Calabria Etica (in realtà priva di competenze e dei requisiti per la gestione di uno strumento finanziario di microcredito).

In otto giorni da Calabria Etica il servizio passa alla esterna Cooperfin, grazie, secondo l’accusa e visti i recenti avvisi di garanzia, all’operato dei componenti della commissione esaminatrice.

In definitiva, per il giudice, la predisposizione del “bando” risulta “essere stato chiaramente il frutto di una collusione fra chi lo ha formulato (Ruberto), chi ne ha affidato indebitamente la predisposizione (Caserta), chi aveva interesse a che fosse la Cooperfin ad aggiudicarsi il servizio (Salerno) e chi ne ha beneficiato, non tanto aggiudicandosi il servizio, ma appropriandosi concretamente addirittura della maggior parte (ben l’80% circa) delle somme gestite (Marano).

Pubblicato in Belmonte Calabro

logo marano

Comunicato stampa

L’azienda di Amantea specializzata nella lavorazione dei fichi secchi coinvolta nell’operazione condotta dal Corpo Forestale dello Stato finalizzata al controllo delle tecniche di lavorazione dei prodotti non è in alcun modo riconducibile ai Fratelli Marano.

I referenti della prestigiosa ditta a conduzione familiare, che opera da più generazioni in questo settore, in una nota stampa hanno voluto rimarcare la propria estraneità ai fatti verbalizzati dagli agenti.

“Nelle scorse ore – spiegano i rappresentanti dell’azienda – abbiamo ricevuto messaggi di stima e di solidarietà da parte di amici e clienti che hanno appreso dell’indagine condotta dal Corpo Forestale dello Stato e che hanno erroneamente abbinato luoghi e circostanze, identificando la ditta di Amantea coinvolta con la nostra. Non è assolutamente così. La lavorazione fichi Fratelli Marano è costantemente attenta e scrupolosa nel mantenere elevati livelli di produzione e di conservazione dei propri prodotti. Non abbiamo dunque nulla a che vedere con le attività della Forestale che ringraziamo per l’opera di controllo sulla qualità a difesa dei consumatori, messa in campo giorno dopo giorno, unitamente alle altre forze dell’ordine. A loro va il nostro plauso”.

via Garibaldi 3

87032 Amantea (CS)marano

Tel +39 098241277

Fax +39 0982428926

Mob +39 3463034310

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.fichimarano.it

Gigi con la sua poetica riesce a rendere leggeri argomenti di grave importanza e, perfino, a colorare panorami di un grigiore mortale.

Usa la fantasia del regista per adattare ad ogni contesto l’evento storico più confacente

Ha avuto la ventura di percorrere ( forse il verbo non è adattissimo tanto più se lo leggiamo nel suo etimo per …correre ) una strada periferica di Amantea e vi ha trovato una buca ogni 2,5 metri.

E così la sua fantasia lo ha portato nel passato a quando tutte le strade erano piene di buche e la gente non aveva nemmeno le auto e tantomeno le macchine fotografiche

Anzi le strade erano poche e per arrivare alle cas si utilizzavano i tratturi e le mulattiere.

Ma oggi è diverso; oggi le strade sono tante, anche se tante, se non tutte, nelle condizioni descritte e fotografate dal buon Gigi.

Ma non solo in campagna. Anche in tante parti del centro abitato.

E pur tuttavia –su questo avrei voluto che Gigi scrivesse- invece di spendere le poche risorse che il comune ancora ha( seppur sottratte al lungomare) per manutenzionarle si inventano passerelle, ponti e nuove strade per amici, sodali e compari. Ma di questo ne riparleremo a breve. Intanto eccovi iìun nuovo , pregevole e romantico documento di El tarik:

“BUCA… BUCA… BUCA CON ACQUA!

Oltre 480 buche e crateri in meno di 1200 metri. Questa è via Marano, una strada comunale di Campora San Giovanni (Amantea). Qui il vento mormora e va/ Non è una selva oscura/ Neanche una strada incantata!/Oh, viandante stai attento alla caviglia!

Lasciata la statale SS 18 ho imboccato la provinciale che porta, dopo aver attraversato Campora San Giovanni, a Serra d’Ajello. Ho parcheggiato la macchina sulla strada maestra all’incrocio con Via Marano. Il mio itinerario del giorno era cambiato. Non più foto da scattare a Serra.

Con la macchina fotografica mi sono avviato a piedi per percorrere i 1200 metri che mi separavano dalla casa di due anziani contadini a me molto cari: la signora Ortensia e il marito Mario Guido. Fatti saltellando i primi 200 metri, decido di tornare indietro e ricominciare da capo la corsa a ostacoli. Non per una strana mania, ma per contare buche e crateri disseminati su questa strada nel Comune di Amantea. Sono bastati pochi passi, all’improvviso mi sono trovato proiettato nel passato. Al tempo della Seconda Guerra Mondiale. A contribuire a questo viaggio indietro nel tempo sono state le fosse e una canzone: “La strada nel bosco” di Cesare Bixio. La cantava Renato Salvatori nei panni di un camionista nel film “La Ciociara” di Vittorio De Sica. Dopo aver dato un passaggio a una madre (Sophia Loren) e a sua figlia, violentate poco prima da militari marocchini nel Frosinate, l’ignaro autista si rivolge alla giovane. Mentre le canta “vieni c'è una strada nel bosco, il suo nome conosco, vuoi conoscerlo tu?”, cerca di farsi strada tra le buche e i crateri prodotti da bombe e cannonate.

Le fosse di via Marano non sono state causate da una guerra, ma dalla negligenza delle Amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi 35 anni. Dopo essere stata costruita e asfaltata, questa strada è stata abbandonata a se stessa. Era il 1980, l’anno della strage alla stazione di Bologna, dell’omicidio di Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia e fratello dell’attuale Presidente della Repubblica.

Ortensia e Mario vivevano già in via Marano, ma oggi, a differenza di allora, non possono concedersi il lusso di farsi una passeggiata. Camminando tra le buche corrono il rischio di rompersi il femore. Se dovesse succedere, di chi sarebbe la responsabilità? Dell’amministrazione comunale, stando al codice civile. Il Comune è obbligato a custodire le strade, con la conseguenza che è responsabile dei danni cagionati a persone e cose. A meno che non vi sia l’impossibilità di governo del territorio, come in caso di guerra.

Al giocatore di golf Otto Hennie sono bastati 185 colpi per “coprire” 72 buche e vincere l’Open d’Italia 2014. Al Comune di Amantea suggeriamo di indire un open di Golf su Via Marano per porre fine all’annoso problema e smuovere il turismo fermo da decenni.

Gigino A. Pellegrini & G el Tarik”

BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy