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arresto-carabinieriBrillante operazione dei carabinieri della locale caserma di ąmantea diretta dal vice comandante Fabio mandato che si è avvalso anche della preziosa collaborazione della polizia municipale di amantea ed il particolare del vigile Davide casalinuovo che ha collaborato ad individuare con le benedette telecamere del comune di ąmantea la targa dell'auto usata per la rapina. L'auto è stata trovata a fuscaldo dove i carabinieri hanno arrestato il rapinatore che è stato tradotto per ordine del giudice nelle carceri paolane.

Si tratta di un giovane campano dell'età di circa 25 anni. Un giovane pluripregiudicato. In corso la ricerca del Second o rapinatore. I nostri complimenti si cc della locale caserma che pur in pochi riescono ad avere buonissimi risultati(ne parleremo a breve). Complimenti anche alla polizia municipale di amantea ed in ispecie a casalinuovo. Trovata anche parte della refurtiva.

L.F. è la 43enne che, dopo una continua lotta contro la burocrazia per avere un alloggio che da sola non può pagarsi, stasera, vinta dalla disperazione, si è incatenata alle scale del municipio

 

 

 

 

E’ la storia di una italiana che è stata dimenticata insieme al figlio 23enne da uno Stato che pensa che i problemi li abbiano solo i migranti ed i ROM ed i SINTI.

Un donna che vive in un garage prestatole dalla bontà amanteana e che con coraggio ha affrontato una guerra contro chi l’ha dimenticata.

Una allocazione assolutamente inidonea per chiunque ed ancor più per un invalida civile ed un giovane ragazzo

E stasera sembra che L.F.abbia vinto almeno la prima battaglia

Il sindaco Mario Pizzino pochi minuti fa ha firmato l’ ordinanza numero 50 per la sistemazione temporanea di L.F. e del figlio in un albergo locale.

Purtroppo L.F. non è l’unica ad Amantea ad avere bisogno di un alloggio popolare.

Altri ce ne sono, altri ce ne saranno.

Il problema è che da anni ad Amantea non si costruiscono più alloggi popolari per gli aventi bisogno.

Ed inoltre il problema è che l’amministrazione comunale da anni tenta di liberare gli alloggi popolari detenuti senza titolo.

Ora sembra si sia giunti all’epilogo, al punto che sono stati emessi i primi sgomberi.

La strada dello sgombero però può avere due soluzioni.

La prima è l’allontanamento bonario, così che l’alloggio ritorni nella disponibilità del comune che potrà provvedere alla sua assegnazione.

La seconda è che esiste anche la possibilità del ricorso amministrativo, ricorso che allungherebbe i termini entro i quali il comune potrebbe assegnare l’alloggio.

E così stasera il sindaco Pizzino ha rotto ogni indugio ed ha deciso che nelle more che si liberi qualche alloggio popolare la signora L.F. ed il figlio devono avere una risposta da parte dello Stato e della sue espressioni sul territorio

Ad assistere l’amministratore il ragioniere Gaetano Vigliatore ed il comandante della polizia Municipale Emilio Caruso

Hanno concorso inoltre alcune unità della P:M. ed Alcuni militi della locale caserma dei carabinieri guidati dal comandante Fabio Mandato.

Qualche dignitosa lacrima ha solcato il viso della amanteana al momento di essere accompagnata dagli stessi Vigili Urbani nell’albergo locale

Domani sarà un altro giorno, soprattutto per queste due persone

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Stamattina si è tenuto ad Amantea un consiglio comunale per deliberare l’encomio solenne al Comandante e ad altri coraggiosi carabinieri che il 22 agosto scorso intervenivano in uno dei tanti incendi di questa estate e mettevano al sicuro 30 persone facendole allontanare dalle loro abitazioni messe in pericolo dalle fiamme, nell’attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco e dei mezzi aerei.

Sappiamo bene come in questo anno l’Italia tutta è stata messa in ginocchio dagli incendi e la nostra regione è stata tra le più colpite. Solo in Calabria sono stati incendiati 413 kmq di zone boschive, equivalenti a 60.000 campi di calcio.

Amantea e zone limitrofe non sono state risparmiate ed anche noi abbiamo visto andare in fumo intere colline e campagne.

A tal proposito durante il consiglio di stamane abbiamo presentato un’interrogazione per fare presente la grave situazione di totale abbandono e mancanza di pulizia dei terreni e della politica di prevenzione che un amministrazione deve attuare a tutela della incolumità dei cittadini, delle proprie abitazioni e dell’ambiente.

Ecco la interrogazione

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta e orale in Consiglio Comunale. Art.23 del Regolamento del   Consiglio Comunale. Prevenzione incendi.

PREMESSO:

   Che l’estate 2017 verrà certamente ricordata tra le peggiori degli ultimi decenni sul fronte degli incendi boschivi in Calabria ma anche sul territorio della città di Amantea (è il caso di ricordare l’incendio che oggi ci porta ad encomiare dei rappresentanti dell’ Arma dei Carabinieri) e vorrei ricordare anche i tanti volontari;

   Che è dato riscontrato una grave carenza di azioni di prevenzione del Comune di Amantea sul piano della gestione e cura del patrimonio boschivo (tra l’altro con tutte le implicazioni eventuali in tema di protezione civile e politica forestale) nonché su quello della predisposizione di misure di mitigazione del rischio o anche sul piano delle misure di deterrenza per gli incendi;

   Considerato che i mezzi aerei possono essere un ausilio allo spegnimento, mai lo strumento primo o principale e soprattutto rischiano di divenire inefficaci se non coadiuvati da azioni di bonifica (cioè l’intervento a terra per lo spegnimento dei focolai residui) nell’area colpita dagli incendi;

   Accertato che le mancate o inadeguate bonifiche hanno come conseguenze che un incendio che viene “spento” di giorno riprende durante la notte, perché, dopo il passaggio aereo, non sono state svolte tutte le altre attività necessarie per il suo definitivo spegnimento;

   In tema degli incendi boschivi è rappresentato dalla legge 21 novembre 2000, n. 353, nota come “legge-quadro in materia di incendi boschivi”, sulla cui base le regioni hanno l’obbligo di adeguare le norme di riferimento ed il contestuale Piano Regionale Antincendio;

   La legge di cui sopra è finalizzata alla conservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale quale bene insostituibile per la qualità della vita e costituisce, nel suo insieme, un principio fondamentale dell’ordinamento ai sensi dell’art. 117 della Carta Costituzionale;

   La legge 24 febbraio 1992, 225 designa il Sindaco quale Autorità di Protezione Civile a livello comunale, nel modello organizzativo regionale i comuni concorrono nell’organizzazione generale dell’attività di spegnimento degli incendi mediante:

– costituzione e gestione di unità di intervento comunale o convenzioni con squadre di intervento appartenenti alle Associazioni di Volontariato;

-supporto tecnico-logistico alle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi;

-attivazione delle unità di intervento nel comprensorio di appartenenza;

-attivazione delle funzioni specifiche richieste in caso di incendio di interfaccia (procedura di cui al modello d’intervento manuale operativo di cui all’art. 3 comma 1° del decreto n. 1 del Commissario Delegato di cui all’O.P.C.M. 22 ottobre 2007 n. 3624);

-attivazione del Presidio Operativo e del Presidio Territoriale.

Tanto premesso lo scrivente Consigliere Comunale,

INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE DELEGATO ALLA PROTEZIONE CIVILE

per sapere:

   Quali iniziative l’Amministrazione Comunale ha assunto a sostegno di una efficace azione continuativa di prevenzione incendi, prima o dopo la stagione estiva 2017, anche attraverso la pulizia del sottobosco comunale e nelle aree siano esse cittadine che rurali a rischio;

   Se è stato predisposto dall’Amministrazione Comunale un piano antincendio, in sinergia con la Regione Calabria, che possa far fronte in maniera adeguata alle emergenze;

   Se si intende predisporre per la stagione estiva 2018 servizi di presidio del territorio con personale della Protezione Civile Comunale o da parte del volontariato in modo da rafforzare l’attività di prevenzione e ridurre il tempo di intervento in caso di incendi;

   Se ci sono idranti posizionati sul territorio comunale e , se si, se sono stati oggetti di verifica e di manutenzione.

La scrivente, infine, chiede del Signor Sindaco l’impegno:

   a creare presidi antincendio con idranti a colonna nelle zone periferiche e contrade al confine con fasce boschive;

·         alla realizzazione, dove la morfologia del territorio lo consenta, di sentieri tagliafuoco;

·         a porre le condizioni per la presenza di un presidio ad Amantea dei Vigili del Fuoco, percorso già promosso da alcune associazioni locali ma mai portato a buon fine per il mancato interessamento delle diverse amministrazioni.

·         alla predisposizione prima dell’inizio dell’estate e molto per tempo di un’apposita ordinanza di prevenzione incendi e pulizia dei terreni come avviene in tanti comuni virtuosi.

Si rimane a disposizione per ogni collaborazione istituzionale.

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

Gruppo consiliare MoVimento 5 stelle Amantea

Se i carabinieri potessero raccontare le loro storie riempirebbero intere biblioteche.

Qualcuna ve la raccontiamo noi.

Oggi tocca a Fabio Mandato vice comandante della stazione dei carabinieri di Amantea intervenuto insieme al comandante Tommaso Cerza, sì proprio quello della bombola di gas spenta insieme al maresciallo Enrico Caporaso, per via di un incendio scoppiato tra i canneti a monte dell’ex ufficio del Giudice di Pace, nei pressi della SS18.

Come abbiamo scritto i Vigili del Fuoco erano tutti impegnati in altri incendi e si sono dovuti dar da fare loro, i carabinieri di Amantea e tra questi il vice comandante Mandato.

Ma l’incendio ha avuto una terribile ed inattesa conseguenza.

Un filo dell’alta tensione sotto l’effetto del fuoco si è sciolto ed è violentemente caduto colpendo il maresciallo ad una gamba.

Un dolore intenso, terribile che lo ha lasciato frastornato

Per il forte dolore il carabinieri ha avuto una specie di flashback post traumatico rivedendo la sua famiglia e chiedendosi se fosse ancora in vita.

Il dolore lo ha richiamato alla realtà.

Il filo di rame che lo ha colpito però poteva avere ben più tragica conseguenza se per un mero caso il personale dell’Enel non avesse poche ore prima staccato la corrente per via di un altro incendio scoppiato nella mattinata.

Un caso che gli ha salvato la vita.

“Siete nato oggi” ha detto il personale dell’Enel ad un incredulo carabiniere che coraggiosamente si era avventurato, per vivo senso del dovere, a spegnere l’incendio che aveva già intaccato la statale 18 e poteva raggiungere le abitazioni vicine.

Tanto più che i Vigili del Fuoco non erano giunti impegnati altrove.

Segnaliamo il fatto non solo per dovere di cronaca ma per profondo rispetto verso chi si impegna per aiutare gli altri andando ben oltre il proprio dovere come spesso avviene nell’Arma dei carabinieri e dei CC di Amantea in particolare.

Al maresciallo Fabio Mandato i nostri ringraziamenti e le felicitazioni per essere ancora tra noi

All’Arma di ricordarsi dei suoi “figli”

All’amministrazione comunale di non attendere mesi ed anni per mostrare la sua sensibilità verso gli atti di coraggio da chiunque offerti per la gente della nostra comunità!

Ah. A chiunque interessi: non sarebbe ora di togliere quei fili così pericolosi da non essersi potuta aprire la strada che dalla SS18 porta all’ ufficio del Giudice di pace.

Pubblicato in Cronaca
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