Ormai i nostri supermercati sono presidiati da profughi che prima ti dicono buongiorno e poi, o comunque, ti chiedono insistentemente l’elemosina, magari sostenendo che hanno fame, che “loro” non sono della Ninfa e che quindi non hanno un posto dove andare e mangiare.
Qualcuno dice, anche in un buon italiano, che è uscito dal programma di assistenza e che non ha un lavoro.
Ormai il posto per l’elemosina non è più davanti alle chiese.
Insieme a loro qualche zingara o rumena che vende calze e comunque chiede anche l’elemosina.
Una di loro una certa Rupa di 29 anni è stata fermata stamattina da una pattuglia di Vigili urbani di Amantea.
Ai vigili i complimenti della redazione.
Anonimi ( per quanto si conoscano i loro nomi) perché il comando della polizia municipale non ha emanato apposito comunicato.
La giovane Rupa sembra avesse rubato nientemeno che un rubinetto alla Brico ma era stata registrata dalle telecamere interne.
Portata in caserma è stata identificata.
Ora la competenza passa alla magistratura.
E chissà che successivamente la polizia non emani un foglio di divieto di raggiungere la nostra cittadina.
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Stamattina il personale del Brico ha notato che la ringhiera che garantisce la sicurezza dell’accesso al retro dell’esercizio era completamente distrutta.
La cosa è stata notata da chi è passato dal centro commerciale.
Ed un nostro collaboratore ci ha segnalato la questione invitandoci a valutarla ed evidenziando di aver saputo che erano stati chiamati i carabinieri per valutare eventuali immagini delle telecamere.
Effettivamente i danni sono apparsi rilevanti.
Ma abbiamo scartato subito l’ipotesi suggeritaci di un tentato furto.
Intanto le porte non presentavano alcun segno di scasso.
Poi l’allarme non è scattato.
Infine sul punto di impatto alcuni catarifrangenti segnalavano semmai un urto con un automezzo.
Tutt’al più un urto casuale tra un automezzo in retromarcia e la ringhiera.
Comunque sembra che il proprietario del negozio o dell’immobile abbia esposto denuncia chiedendo ai carabinieri di valutare eventuale fotogrammi registrati dalle fotocamere
Anche se saremmo in grado di esporre una nostra ipotesi affatto inverosimile sull’accaduto, riteniamo di dover aspettare eventuali comunicati da parte dell’arma dei carabinieri che ci appare l’unico soggetto deputato a fare le opportune valutazioni in merito.
Vi faremo sapere….
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Era ormai da mesi avanti alla porta del punto vendita Lidl.
Seduto per terra aspettava le monetine dai clienti del supermercato.
Era uno dei due europei che chiedono l’elemosina ad Amantea, l’altro sta davanti alla farmacia Morelli con il suo famoso cartello “Sono diabetico” con il quale invoca la solidarietà dei passanti
Tutti gli altri sono profughi africani.
Era un polacco residente in Campania che non ha mai infastidito nessuno.
Poi un giorno rivolge la sua attenzione ad un altro supermercato amanteano dal quale asporta una torcia
La nasconde all’interno di una borsa schermata antitaccheggi
Ma sembra che la commessa abbia visto il furto (il supermercato è dotato di telecamere interne) ed abbia rivendicato l’oggetto trafugato.
Vistosi scoperto il polacco ha estratto un coltello ed ha proferito frasi minacciose tentando di fuggire.
Sono stati avvertiti i carabinieri di Amantea che sono prontamente intervenuti e rintracciato il polacco lo hanno immobilizzato e perquisito.
Aveva ancora in mano il coltello e la torcia.
E nello zaino aveva altri due coltelli
Il polacco è stato tratto in arresto.
Ora sarà giudicato dal tribunale di Paola.
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