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scippo-600x424Se nel nostro Paese la persona più lucida e rivoluzionaria è stato un uomo di 92 anni, Mario Monicelli, il Paese non ha nessun futuro!!

Intorno alla mezzanotte la pioggia cessò, le nuvole scomparvero e il cielo si popolò ancora una volta con incredibili lucciole. Il vento smise di ululare cupamente e non si udiva nessun rumore eccetto la goccia d'acqua che attraverso fessure raggiungeva il pavimento esterno per perdersi sul mio terrazzo che 24 ore fissava e fissa il Mare di Ulisse.

Dal mio albero di limoni, foglia dopo foglia, si adagiavano sulla roccia color ferro. L'aria era fredda, umida, e limpida; e anche il fischio del treno era indifferente. Me ne stavo rannicchiato sul mio letto con mia madre nella mente e nelle narici, mentre lo scorrere del fiume si allungava sulla superficie dell’Ulisse, palmo dopo palmo.

L’orlo della battigia divenne una striscia fosforescente che avanzava minuziosamente, insieme alla grande ondata dell’alta marea. A tratti la limpida acqua rispecchiava il cielo terso e le luminose costellazioni. La linea di luminescenza sporgeva sui granelli di sabbia e sassolini; poi improvvisamente li accolse con una sillaba non udibile e proseguì il suo andare ondulato. All’improvviso il mio pensiero venne depistato da una voce che sommessamente mormorava: “Una costellazione è ognuna delle 88 parti in cui la sfera celeste è convenzionalmente suddivisa allo scopo di mappare le stelle. I raggruppamenti così formati sono delle entità esclusivamente prospettiche, a cui la moderna astronomia non riconosce alcun reale significato”.

La striscia lattiginosa che tagliava il cielo, e che noi sappiamo essere la nostra galassia, per i greci rappresentava del latte, perso da Era mentre allattava Ercole, che versandosi si sparse nel cielo. Quest'ultimo infatti, era figlio di Zeus ed Alcmena la quale, per paura di ritorsioni da parte della consorte del re degli dei, lo abbandonò subito dopo la nascita.

Zeus, che teneva molto al neonato, fece in modo, con la complicità di Atena, che la moglie stessa lo trovasse fra i campi, la quale inteneritasi prese immediatamente ad allattarlo rendendolo immortale.

Molti corpi ed oggetti celesti conosciuti in antichità, sono stati protagonisti di leggende mitologiche. Infatti, presso i greci, la maggior parte di essi era stata battezzata con i nomi delle loro divinità, che poi successivamente furono importati ed adattati dai romani alle loro tradizioni e mantenuti sino ai nostri giorni. Il culto dei pianeti risale invece ai babilonesi che si dedicavano allo studio ed alla previsione delle configurazioni planetarie, convinti com'erano che tutto ciò influenzasse il destino dell'uomo.

Sdraiato sulla sabbia mi sentivo sereno ed appagato perché avevo assolto ai miei doveri con serietà e scrupolo. Mi restava quel pizzico di ossessione derivante dal desiderio della perfezione. Il carattere riservato mi impediva di mostrare i miei veri sentimenti nei confronti del mondo intero.

A volte provavo persino paura di questo mio sentimento. Intimamente però, avevo bisogno di lui e delle sue colline, dei suoi mari e montagne e dei suoi esseri umani. Sentii un fruscio. La donna più bella dei mortali, con la sua chioma color ebano e rossi, gli dei la stavano rapendo per portarla in cielo perché servisse da coppiere a Zeus in eterno.

Un famoso astronomo, prendendo un gruppo di stelle amorfe (come si chiamavano quelle non era raggruppate in costellazioni), costituì una nuova costellazione, spiegando ai concittadini che i capelli color ebano e rossi erano finiti lassù, in cielo, portati da alcuni Dei che, non avendo mai visto nulla di più bello, li volevano sempre vicini a loro sottraendoli al mio viso, ai miei occhi e alle mie dita.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik, in collegamento dal Mar Nero

Pubblicato in Cronaca

Verso le ore 20:10 di ieri, la polizia è intervenuta nei pressi delle Poste Centrali, dopo la segnalazione di due ragazze che avevano subito il furto di un telefono cellulare da parte di due extracomunitari che, dopo aver consumato il furto, si sarebbero poi riavvicinati alle vittime chiedendo il codice di sblocco del cellulare e, al rifiuto, con un pugno ne avrebbero rotto il display.

Personale della questura di Crotone ha tratto in arresto due cittadini stranieri, A.F.A. di 24 anni e M.J. di 25 anni, entrambi nati in Bangladesh, ed accusati di furto con strappo.

Una volta bloccati i due soggetti sono stati accompagnati in Questura per gli adempimenti di rito e, poco dopo, su disposizione dell’A.G. competente, tradotti in carcere.

Pubblicato in Crotone

Amantea come Napoli.

Non solo Napoli, s’intende.

Usiamo la città di Napoli come simbolo di una situazione sociale degradata e forse senza soluzione, la città della disperazione, della violenza, dove può capitarvi di tutto, che siate turista straniero o visitatore proveniente dalla Calabria, la città delle emozioni, dove vi possono rubare il cellulare, la borsa, la catenina.

Era tempo che non avvertivamo questa brutta sensazione di insicurezza.

Amantea città perbene, Amantea città controllata e sorvegliata nientemeno che da 31 postazioni di videosorveglianza comunale che vigilano sulla città h24.

Amantea la città della musica e del teatro.

Ed invece può capitare che due balordi ancora da individuare vi scippino la borsa e vi sbattano per terra se tanto, tanto vi permettete di resistere loro.

Balordi che magari e come sembra vengono da fuori.

Non importa se siano italiani o meno ( già ma poi che significa italiani?) . Sono tanti gli extracomunitari, in particolare dell’est Europa, come sembra siano classificabili gli scippatori di stasera, che vivono nella precarietà sociale , pronti a riempire le patrie galere italiche ed a vivere a spese dello Stato italiano.

Né importa se, come appare probabile dal fatto che hanno agito a viso scoperto, sembra siano giunti nella città con un’ auto e solo per fare scippi e rapine.

Importa che la comunità non è stata nemmeno allarmata.

Importa che le nostre donne, anche giovani come quella alla quale è stata scippata la bors,a camminino nelle strade deserte di domenica sera senza preoccupazione e senza nemmeno il senso di allarme di eventi già occorsi.

Lo scenario è il mercato nuovo dove sono aperti solo due esercizi commerciali e dove l’illuminazione è scarsissima.

Così scarsa che anche se ci fosse stata( come dovrebbe esserci) una delle postazioni di videosorveglianza non si riuscirebbe, con ogni probabilità a vedere nulla.

E sono nemmeno le 19.00, praticamente in prima sera.

Immediato l’intervento dei carabinieri della locale caserma che hanno sentito i pochi testimoni e che con ogni probabilità stanno conducendo le indagini e probabilmente girando la città alla ricerca di questi extra comunitari .

E certamente il comando dei CC non mancherà di verificare , posto che funzionino, le 31 postazioni di videosorveglianza 24h, alla ricerca dell’auto con la quale è scappato lo scippatore del mercato e che lo aspettava nei pressi del luogo dello scippo

Omettiamo le generalità della giovane scippata che si accompagnava alla figlia e le formuliamo l’augurio di superare immediatamente il trauma vissuto.

E contestualmente anche per l’approssimarsi delle feste natalizie invitiamo la gente a stare attenta, cominciando a chiudere per bene la borsa, tanto più se è vero che ci sarebbe stato un tentativo di furto poco dopo sulla SS18.

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