
Redazione TirrenoNews
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Cetraro insiste per la riapertura del posto di Polizia: Amantea no!
Venerdì, 15 Gennaio 2016 18:02 Pubblicato in CetraroIl sindaco di Cetraro Angelo Aita, in relazione alla intimidazione subita da Mario Castiglia, presidente del movimento “Unità delle Contrade” di Cetraro, per il vile atto intimidatorio occorso all’indomani della sua denuncia pubblica di una certa recrudescenza criminale nel cetrarese , dichiara che il fatto è “spia rilevatrice di una mentalità mafiosa che rischia di far precipitare nuovamente la città nel buio degli anni ‘80”.
Questa vicenda diventa l’occasione per ricordare la inopinatezza della soppressione “tout court” del Posto Fisso di Polizia di Cetraro.
Da qui l’intervento del Siulp, che auspica l’inizio del procedimento di riapertura del soppresso Ufficio o della nuova istituzione di un Posto Fisso di Polizia.
Qualora, però, nei prossimi giorni dovesse persistere il disinteresse dei vertici della stessa Polizia di Stato verso tale ipotesi, il Siulp, ad esclusivo interesse del territorio cetrarese, formalizzerà e renderà pubblica una nota al Prefetto ed alle Autorità politiche calabresi, affinché si possa almeno potenziare l’organico della locale Caserma dei Carabinieri, per consentire ai militari dell’Arma di esplicare, su Cetraro, il servizio con maggior numero di pattuglie e rendere maggiormente visibili le attività di prevenzione sul territorio.
Cetraro non demorde e richiamando il bisogno di sicurezza del territorio insiste per potenziare la presenza di Forze dell’ordine, che siano poliziotti o carabinieri in fondo poco importa.
Amantea invece no!
Ad Amantea va tutto bene.
Amantea si accontenta della presenza saltuaria della Polizia di Stato compresi i 4 agenti delle Digos che sono venuti a garantire la sicurezza durante il concorso per la stabilizzazione dei vigili urbani.
Eppure tutti sanno che con un organico ridottissimo di Carabinieri ed insignificante di Polizia municipale non sarebbe disdicevole un posto fisso di Polizia nella vicina Campora SG od in alternativa come sollecita Cetraro un potenziamento della dotazione dell’organico della locale caserma dei carabinieri.
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Inaugurata la nuova sede del PD a Serra d’Aiello.LE FOTO
Venerdì, 15 Gennaio 2016 09:58 Pubblicato in Campora San GiovanniMadrina d’onore l'assessore regionale al “Lavoro” Federica Roccisano, giunta in abbondante ritardo per causa della lunga intervista televisiva, ma fattasi immediatamente giustificare con un largo e dirompente sorriso ampiamente diffuso tra gli iscritti ed partecipanti alla inaugurazione della sede serrese del partito.
Padrino discreto ma incisivo il segretario provinciale del PD cosentino Luigi Guglielmelli.
Dopo il taglio del nastro alla presenza dell’ex sindaco di Serra d’Aiello avvocato Antonio Cuglietta e dell’Anfitrione Sergio Isabella del Roxi bar, oltre che del vicesindaco del Comune di Aiello Gaspare Perri in arte “ Zaccagnini” , l’assessore Roccisano , il neo segretario del PD serrese Avvocato Cuglietta, il segretario provinciale Guglielmelli e tutti gli astanti sono entrati nella sede del partito per una breve celebrazione.
Il neo segretario locale ha presentato la costituzione della sezione del PD come momento di rinascita del paesino noto quale sede del Papa Giovanni XXIII di cui tutti ricordano le tristi vicende, tra cui la perdita di centinaia di posti di lavoro, ed orgogliosamente ha evidenziato all’assessore Roccisano gli storici natali ausoni e greci della antica Temesa omerica che proprio in serra trova la sua massima espressione condensata nell’unico parco archeologico del tirreno cosentino ed il museo temesiano nato per l’impegno delle precedenti amministrazioni comunali , del gruppo Alybas e dei fondi del POR regionale
E’ seguito l’ intervento del segretario provinciale Gugliemelli che si è congratulato con gli iscritti serresi che hanno così voluto mostrare la loro fiducia nel PD e nell’opera di Mario Oliverio offrendo un esempio di speranza nel divenire della Calabria e del paese di Serra d’Aiello.
Atteso ed applaudito il breve intervento dell’Assessore Roccisano che era attesa ad Amantea per partecipare all’incontro sul welfare promosso dalla CGIL ed al quale ha partecipato anche l’onorevole Enza Bruno Bossio.
Quasi commossa l’assessore regionale quando ha ricordato che quella di Serra d’Aiello è la prima sezione da lei inaugurata nel breve ma impegnativo lavoro politico a servizio dei calabresi , chiarendo di essere felice quando le occasioni come questa la portano sul territorio, a contatto con la gente vera, con i loro bisogni ma anche con la loro fede , la loro speranza e le qualità che aspettano soltanto il momento giusto per essere mostrate e colte.
Non ha nascosto la sua sorpresa e la sua commozione quando ha ricevuto uno splendido bouquet offertole dalla ex first lady del paesino di Serra d’Aiello.
Compiaciuta per la breve cerimonia di saluto a suon di torte e di spumante che gli iscritti hanno voluto offrirle
Al momento di andare via costretta da altri impegni la Roccisano comunque si è impegnata ad essere nuovamente presente in Serra d’Aiello in altre occasioni, anche a breve, ed ove possibile con la presenza del presidente Oliverio
Un intenso applauso ha salutato l’assessore Roccisano partita alla volta di Amantea.
Tra glii iscritti la certezza che Serra ed il PD serrese non saranno più soli.
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Da un esposto della minoranza condanne per sindaco e 3 assessori
Giovedì, 14 Gennaio 2016 22:49 Pubblicato in CosenzaIl Tribunale di Cosenza ha condannato gli ex amministratori del Comune di Aprigliano.
Le pene inflitte sono: tre anni di carcere per l’ex sindaco Gabriele Perri ( nella foto) (attuale consigliere comunale, a cui e’ stata comminata anche un’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni).
Gli altri imputati, tutti ex assessori, dovranno scontare: un anno di reclusione Roberto Lucente; un anno e due mesi Giulio Lepera; un anno e otto mesi Mario Curcio; e sei mesi Mauro Mele.
Il reato contestato e’ di abuso d’ufficio e gli episodi risalgono al 2012.
Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Antonio Cestone, gli ex amministratori avrebbero affidato illecitamente incarichi a professionisti esterni.
Sotto la lente della Procura, ad esempio, l’incarico affidato a una stagista o a un elettricista.
Ma, per la difesa all’epoca dei fatti non c’era al Comune nessun dipendente che possedesse i requisiti necessari, come la laurea, per svolgere quelle funzioni.
E – sempre secondo la difesa – gli incarichi sarebbero stati affidati a personale esterno non potendo fare progressioni verticali in base a quanto prevedeva la legge Brunetta.
L’inchiesta prese il via da un esposto presentato dall’allora consigliere di minoranza Franco Vigna, che si rivolse anche alla Corte dei Conti.
Nessun problema, ovviamente, là dove la minoranza manca o tace.
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