
Redazione TirrenoNews
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Il 28 maggio 2016 alle 18.00 l’asso ciazione di volontariato “Silvia” pre senta a Longo bardi, presso i locali dell’Ho tel Gaudio, il Convegno me dico scienti fico “LE LEUCEMIE”, dedicato ad un’analisi spe cialistica ma accessibile del la malattia e dei relativi me todi di cura.
L’evento, promosso in collaborazione con AIL-Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma e ADMO-Associazione Donatori Midollo Osseo, si pone come obiettivo la sensibilizzazione all’iscrizione nel Registro dei donatori di midollo osseo, migliorando la comune consapevolezza nei confronti di uno strumento terapeutico in molti casi decisivo che ha nella solidarietà e nella gratuità le sue cifre distintive.
Il meeting sarà introdotto dal presidente dell’associazione organizzatrice Wanda Farnese.
A seguire, gli interventi di natura tecnica:
la dott.ssa Francesca Ronco, dirigente medico di II livello presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, parlerà di leucemia acuta non linfoide;
la dott.ssa Ida Provenzano, ematologa presso il Policlinico Tor Vergata di Roma, tratterà di linfomi;
il dott. Giuseppe Console, dirigente medico del Centro Trapianto Midollo Osseo di Reggio Calabria, illustrerà i protocolli trapiantologici e spiegherà l’importanza della donazione di sangue midollare in favore dei malati ematologici.
A prendere la parola sarà poi Simona Fiorillo, in rappresentanza dell’associazione “Il paese di Gertrude”, che opera per promuovere la cultura della donazione di midollo osseo come scelta di vita a sostegno del prossimo.
Testimoni di speranza saranno, infine, Jessica Nigro e Marino Arlia, raccontando la propria esperienza di persone che hanno sconfitto il male.
Il convegno si svolge con il patrocinio del Comune di Longobardi e vedrà la presenza delle Istituzioni, con i saluti del sindaco di Longobardi dott. Giacinto Mannarino e del consigliere regionale on. Domenico Bevacqua, che chiuderanno i lavori.
Nell’auspicio di chi ha pensato l’evento, quello in programma dovrebbe essere solo il primo di una serie di incontri suscettibili di raggiungere un pubblico più vasto, passando magari per il coinvolgimento delle scuole, per promuovere anche presso i giovani e giovanissimi il valore solidaristico della donazione come atto totalmente anonimo, volontario e non retribuito.
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Calabria. Gratteri. M5s. Nella sanità una dilagante certezza di impunità.
Lunedì, 23 Maggio 2016 18:19 Pubblicato in CalabriaNon c’era certo biso gno di un’altra prova della forza e del coraggio del M5s in Calabria nel denun ciare le co se che non vanno,
ma domani Martedì 24 maggio, alle ore 10,45 davanti all'ingresso del palazzo della Giustizia, i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela terranno a Catanzaro una conferenza stampa sulla «gestione mafiosa nella sanità calabrese».
Prima dell'incontro con i giornalisti, i due parlamentari saranno ricevuti dal nuovo procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, al quale avevano scritto, in una recente lettera pubblica di auguri per l'insediamento: «Nella sanità e in materia ambientale ci sono stati e continuano troppi abusi, intanto per la dilagante certezza dell'impunità.
La nostra piccola esperienza ci ha mostrato addirittura un fare sfacciato e compiaciuto di non pochi responsabili della gestione sanitaria, evidentemente protetti da alte sfere o collegati ad apparati di insabbiamento della verità, che in Calabria coincide con la legge, con la voce del più forte».
All'insigne magistrato, Nesci e Parentela avevano anticipato nella missiva: «Ci sono diverse questioni che, sulla base dei nostri numerosi esposti alla Procura di Catanzaro, desideriamo affrontare con lei, procuratore Gratteri, nella consapevolezza che la sua coscienza di uomo, prima che di magistrato, è una garanzia per il rispetto della legge, nella nostra terra calpestata come la dignità del suo popolo».
Durante una operazione di controllo del territorio gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di San Pietro in Guarano hanno posto sotto sequestro in località “Gidora”nel comune di Luzzi (cs) una area di circa 2500 metri quadri in cui è stato realizzato uno sbancamento.
I lavori sono risultati eseguiti senza alcuna autorizzazione ed erano finalizzati secondo gli investigatori alla coltivazione di una cava.
Durante il controllo è emerso anche che tali lavori, realizzati in area soggetta a vincolo idrogeologico e paesaggistico-ambientale erano stati eseguiti senza alcun nullaosta previsto dagli organi competenti.
Lo sbancamento del terreno che ha interessato anche lo sradicamento di varie ceppaie di cespugli ed essenze forestali, e la realizzazione di cinque gradoni, un piazzale di 500 metri quadri ed una pista di circa 90 metri di lunghezza è stato realizzato su un’area adiacente, e quindi inferiore ai 150 metri dai corsi d’acqua, limitrofi al torrente Gidora iscritto nel registro delle acque pubbliche.
Lo sbancamento iniziale è stato realizzato ai margini di una strada interpoderale che costeggia l’argine del torrente e si estende all’interno di un fondo privato.
I lavori finalizzati all’apertura e alla coltivazione di una cava ex novo, rientrano tra quelle attività che comportano una trasformazione urbanistica del territorio e quindi soggetta al rilascio del permesso di costruire.
Per tali lavori sono stati deferiti all’autorità giudiziaria un uomo di Luzzi, proprietario del fondo e un uomo di Rose esecutore materiale dei lavori effettuati con l’ausilio di mezzi meccanici.
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