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Nei giorni scorsi ha piovuto molto. E’ vero.

E molte case e magazzini commerciali si sono allagati

Forse avranno costruito male le case.

O forse gli scantinati sono stati realizzati troppo in profondità.

 

Ma perché i sottopassi della SS18 si allagano?

Ma c’è un buon drenaggio?

O il mare è così alto che è stato impossibile realizzare uno o due pozzi per il drenaggio?

Ma se è così non si poteva mettere una pompa automatica?

O piuttosto il sottopasso di via Garibaldi si riempie dell’acqua che scorre sulla SS18 da Catocastro fino a Via Garibaldi?

Insomma un errore tecnico ben prevedibile.

E poi, lo scarico che esce sul lungomare lato Cristaudo quale acqua porta al mare?

La verità è che per diversi giorni il sottopasso è rimasto colmo di acqua e lo era anche avantieri.

E non solo acqua.

Ma di tutto e di più!

E’ la domanda chi mi è stata rivolta da due belle signore che venivano dal mare e dovevano attraversare la SS18.

Ovviamente avevano appena guardato il sottopassaggio di via Baldacchini che, come si vede nella foto, è ancora pieno di acqua,di buste di spazzatura e chissà cosa e quant’altro.

Ovviamente inutilizzabile.

Deve aver visto la mia faccia sorpresa , lievemente sorpresa, invero, perché cogliendo il mio mutismo ha aggiunto:

“ Ti starai chiedendo come mai lo chiediamo a metà settembre e non lo abbiamo chiesto ad agosto quando migliaia di persone al giorno invece di usare i sottopassaggi passavano sulla SS18 con il rischio di finire sotto un’auto od un TIR”.

“NO! Non ci siamo incontrati ad agosto e quindi la domanda non potevate farmela.

NO! La sorpresa è che qualcuno invochi la loro pulizia. Mi era sembrato che non interessasse a nessuno la loro pulizia. Ed invece mi sbagliavo!”

“ C’è del vero in quanto dici- aggiunge la moglie di un carabiniere- e poi sagacemente aggiunge- Ma di chi sarebbe la responsabilità nel caso un pedone finisse sotto un camion e magari morisse?” “Se attraversa con il verde a suo favore potrebbe lasciare una ricca eredità alla moglie od al marito, se, invece, attraversa con il semaforo lampeggiante, purtroppo, la responsabilità sarebbe sua ! Salvo- ovviamente- se riuscisse a dimostrare la impossibilità di fruizione del sottopassaggio! In tal caso potrebbe esserci un concorso di colpa del Comune di Amantea! Purtroppo questa situazione dura da oltre 50 anni , cioè dal tempo della realizzazione della statale.

Certo se piove ed il sottopassaggio resta pieno d’acqua questo vuol dire che manca qualsivoglia sfogo per le acque e cioè che è stato costruito senza regola.

In sostanza se anche venisse tolta l’acqua appena piove si riempiono ancora”.

SI,SI! Ma perchè i sottopassaggi non vengono puliti?

“Non glielo so dire. Ma per accontentarla, ecco scatto una foto e posto un articolo. Se qualcuno dell’amministrazione risponde sul sito lo leggerete direttamente, se mi risponde personalmente sarà mia premura farvi sapere la risposta!”

“Ma come era il mare?” chiedo.

“Bellissimo” , è la risposta accompagnata da un sorriso …. anzi due!.”.

Pubblicato in Cronaca

Ormai capita sempre più spesso di essere fermati in strada e di avere segnalato qualcosa che non va in questo paese.

 

E’ ovvio che se le cose vanno nessuno segnala!

Qualche giorno fa una anziana persona per bene di questa città ci ha pregato di andare a vedere lo stato pietoso del sottopassaggio di Via Garibaldi.

Così lo ha chiamato.

Ci ha detto che aveva provato a scendere le scale ma si era fermato davanti ai pannolini per signora sparsi anche sulle scale.

 

Purtroppo la necessità di documentare quanto abbiamo visto sulle scale ci ha imposto di andare oltre.

E così abbiamo visto anche altro.

Sacchi di spazzatura , altri pannolini ed escrementi umani.

Tanti escrementi umani!

Resti di bisogni lungo tutto il sottopassaggio distribuiti con accortezza onde evitare di sporcarsi le scarpe.

Resti vecchi di qualche giorno o settimana per fortuna.

Uno spettacolo talmente indecente che l’erba spontanea che vi cresce rappresenta un elemento di colore e di quasi bellezza.

Ieri c’è stato un dibattito sulla sicurezza stradale sulla SS18!

Non abbiamo potuto essere della partita per seri problemi fisici.

 

Avremmo voluto andarci e chiedere agli astanti se possa mai esistere sicurezza per i pedoni se lo stato dei sottopassaggi è quello che si rileva dalle foto.

Ed avremmo voluto chiedere, anche, se esista qualche responsabilità politica, sociale, penale se poi qualche pedone resta travolto dalle auto avendo dovuto passare sulla carreggiata, visto come sono mantenuti i sottopassaggi.

Ed avremmo voluto chiedere chi mai ha necessità dei sottopassi per i propri bisogni corporali.

Le poniamo adesso sperando che qualcuno le legga e ci risponda.

Chissa mai!!

 

Da via Dogana

 

Da mare

Pubblicato in Amantea Futura

Riceviamo e pubblichiamo:

“Amantea si colora della sua storia”. È questo il nome scelto dagli artisti e dal sottoscritto neo Assessore al Turismo Giovanni Battista Morelli per restituire ai turisti e ai vacanzieri l’immagine dell’Amantea passata, di quella che si ricorda nei racconti dei vecchi pescatori e che si respira in parte negli angoli più nascosti del centro storico.

L’idea è di trasformare luoghi comuni, anche in parte degradati, in aree artistiche, narrando attraverso la pittura, le tradizioni e gli usi di un popolo che ha sempre guardato con ammirazione e rispetto al mare. I ponti ferroviari sono i primi ad essere stati presi d’assalto da questa rivoluzione pittorica, orchestrata con maestria dal Direttore Artistico di questa prima iniziativa, Pedrito Bonavita, e portata avanti con colori e pennelli dagli artisti amanteani che, ancora una volta e in maniera del tutto disinteressata, non si sono tirati indietro e hanno fornito con gioia il proprio contributo.

Il ponte di via Margherita, così come quelli di via Baldacchini, via Garibaldi, ma anche di Coreca e Campora San Giovanni, si trasformano in gallerie d’arte a cielo aperto: dalle panoramiche del castello, alle scene di vita marinara, dai paesaggi bucolici al Tirreno blu intenso.

«Dobbiamo riportare al centro dell’azione politica e sociale la fierezza dell’identità amanteana e per fare ciò dobbiamo cooperare tutti e mostrare le nostre eccellenze in ogni campo e in ogni settore. Questa iniziativa, preludio a quello che sarà la stagione estiva, vuole essere un primo ma significativo passo verso questa direzione. Nell’arco di qualche settimana tutti i passaggi ferroviari e pedonali che dalla città conducono al mare saranno colorati dalla storia nepetina. Chiaramente abbiamo voluto dare spazio anche ai bambini e alla loro creatività. I fanciulli, con la guida attenta di alcuni volontari, hanno abbellito l’area giochi situata sul lungomare dedicato alla memoria del capitano di corvetta Natale De Grazia. Anche questa zona della Marina è stata ornata al meglio per accogliere l’estate e per offrire quella giusta nota di serenità. Siamo pronti a sostenere la collaborazione attiva dei cittadini nella riqualificazione delle aree urbane. L’auspicio e che questa sinergia possa rafforzarsi nel tempo contagiando un numero sempre maggiore di persone, trasmettendo così con fierezza quel senso di appartenenza territoriale più volte invocato nel recente passato».

Assessore al Turismo Città di Amantea – dott. Giovanni Battista Morelli “

Pubblicato in Cronaca

Murales Lungomare AmanteaSembrava un tira e molla destinare a finire nel dimenticatoio delle tristi vicende paesane, ma purtroppo la diatriba sul Murales di Sara Fratini alla fine è sfociato in un clamoroso episodio violento.

Come sta succedendo da settimane Amantea è invasa da artisti (amanteani e non) alle prese con pennelli, colori tanta buona volontà e non tanto tempo a disposizione letteralmente per strada a donare una loro opera alla città.
Ed ecco che i loro sogni, le loro opere migliori, i paesaggi preferiti le persone più care, gli scenari personalmente più emozionanti prendono forma a piano piano sui muri bianchi dei sottopassi ferroviari che conducono dalla statale 18 al Lungomare di Amanrtea.

Un murales, o meglio un opera, sgradita a qualcuno, quella presa di mira in Via Garibaldi, oggetto sin dalla prima ora di critiche talune velate, talune palesate pubblicamente ma che alla fine sembravano rientrate.
L’opera, realizzata da Sara Frattini, raffigurava alcuni noti personaggi di Amantea (titolari di attività commerciali, pizzaioli, artisti, estroversi ecce cc) che per un motivo o per un altro erano entrati in contatto con la giovane artista e gli erano entrati nel cuore.
Da qui la volontà di Sara di realizzare un Murales che li raffigurasse ognuno intento nel lavoro o vicino ad oggetti riconducibili alla loro vita in paese.
Ma da quanto sembra, dalle critiche per lo più virtuali si è passato alle manieri più rudi, con l’imbrattamento di parte del murales (lanciando ai lati dell’opera della pittura), ma per di più dalle parole si è passato a disdicevoli fatti, assolutamente incivili, come la rottura di alcuni attrezzi dell’artista fino a qualche sberla, il tutto sedato dall’intervento di Vigili Urbani e Carabinieri della Stazione di Amantea.

La vicenda che si trascinava da tempo e che verteva sulla disapprovazione di un ristoratore nei pressi del murales, di vedere vicino alla propria attività le sorridenti facce di noti compaesani, alcuni dei quali titolari di attività commerciali proprio ad Amantea. Da qui le parole di sofferenza espresse all’artista per una opera che da “fantasiosa” era divenuta per il titolare dell’attività nei pressi, una mera propaganda a favore di altre attività commerciali proprio vicino alla sua. Una cosa insopportabile più volte aveva dato sfogo dapprima su Facebook poi verbalmente, , un “ irrimediabile torto” a cui porre rimedio, ed sfociato in un brutto episodio conclusosi con la corrispettiva volontà di denunciarsi. Una Storia che Amantea poteva assolutamente risparmiarsi e che affonda le radici sull’incapacità di dialogo, di civiltà, di tolleranza e di aiuto reciproco, di cui Amantea ha maledettamente bisogno.

 

Riportate qui sotto le parole di rabbia e frustrazione, scritte sulla pagina personale di Facebook, da Giulio, presente alla triste vicenda:

<<"Venezuelana di merda, vattene al tuo paese".
"Vai a fare un lavoro serio che hai rotto i coglioni".
Queste sono alcune delle cose che gli hanno gridato a Sara mentre a me prendevano per il collo e calpestavano i suoi pennelli. Questo dopo ritrovarci il murales rovinato.
Sara ha pianto, ha tremato, era scioccata di tutta questa malignità, di tutta questa ignoranza trasformata in violenza.
"Ma che carabinieri, lassa stare su telefono" mi dicevano. Chi mi ha aiutato ha fatto a botte. Non vedevo fare a botte due adulti da tanti film fa. In mezzo al casino mi hanno chiamato a dirmi "di non fare più casino". Sara piangeva mentre tre ragazzi la insultavano, continuavano ad insultarla e i suoi pennelli per terra.
Ho ricordato Sara sotto 35 gradi di sole, a dipingere senza fermarsi, ho ricordato le parole di tutti quelli che mi avvertivano di non tornare nel mio paese, Amantea, perché, anche se il mio itagnolo vi fa venire alcun dubbio, sono di qua. Ho ricordato tutti i nostri sacrifici, ho ricordato tante cose e mi sono riempito di amarezza.
Ringrazio ogni messaggio di supporto ma in questo momento ho seri dubbi della mia decisione di avermi trasferito qui. Ho seri dubbi e un grande dolore perché mi sento responsabile del cuore di Sarita, spezzato come i suoi pennelli.>>

Uno nel sottopasso ferroviario di Via Garibaldi.

Una nel sottopasso ferroviario di Via Baldacchino

Ben sette( se non ne omettiamo qualcuno) nel sottopasso di Via Margherita

Nessuno( al momento) nel sottopasso di via Lava Gaenza pur predisposto per essere dipinto

Nessun pagamento, gli artisti si sono impegnati gratuitamente.

Al più il pranzo in un ristorante della città , limitrofo ai luoghi dell’impegno artistico, tenuto conto che l’impegno stesso è durato per la intera giornata.

Alcune opere sono state già ultimate, altre molto impegnative saranno completate nella giornata di oggi, altre ancora saranno iniziate nei prossimi giorni

Più artisti( ci pare) che writers

Ma è proprio una di queste opere che ci ha affascinato di più.

Parliamo dell’opera di Sara Fratini in corso di realizzazione nel sottopasso di Via Baldacchini.

Due ( almeno) le cose da segnalare .

La prima è che l’opera è realizzata utilizzando soltanto il nero su una parete bianca

La seconda è la bellissima invenzione del “sireno” .

Un omaggio all’arte amanteana e per essa ad una delle sue più straordinarie espressioni.

Parliamo del maestro Salvatore Tonnara al quale la giovane pittrice italo venezuelana ha voluto offrire il suo omaggio

Non sappiamo nemmeno se il pittore Tonnara ha avuto modo di cogliere questo omaggio che resta uno dei pochi( troppo pochi) che la città di Amantea gli ha offerto.

NdR Non sarebbe male che “qualcuno” approfittasse di questo invito per cogliere l’occasione di pensarci

Ah. Riportiamo anche un espresso invito pervenutoci da diversi cittadini di dedicare una forte attenzione anche ai sottopassi della Statale 18 che versano in condizioni di abbandono.

Ovvia la speranza che in questo modo ( e magari con qualche contravvenzione elevata dai Vigili Urbani) siano usati senza gli attuali rischi per la gente usa a passare sulla SS18 talvolta facendo lo slalom tra le auto.

Pubblicato in Primo Piano
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