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Riceviamo e Pubbliohiamo la seguente nota dell'Amministra zione comunale:

"Un volantino anonimo sta girando per la città convocando, in massa, i camporesi domani 10 gennaio presso l’auditorium parrocchiale in Piazza San Francesco.

 

Apparentemente un incontro per “decidere insieme come meglio agire”.

In realtà è anche un invito ad “agire in fretta se vogliamo risollevarci e recuperare la dignità di Campora”.

Non solo ma i fautori dell’incontro dicono che “Ora più che mai dobbiamo essere uniti e agire con forza e determinazione”

Nel volantino si segnala una comunità che “non riesce ad aprire gli occhi davanti a tutto ciò che non va intorno a noi e ribellarsi alla indifferenza ed all’incompetenza di un’amministrazione che ci ha abbandonato a noi stessi e ci emargina sempre più”

Qualcuno ci ha detto che la gente è arrabbiata( ha usato un termine più forte) e che andrà” con i forconi” al comune.

Altri ci hanno detto che si tratta di una manifestazione simile a quella iniziata in Francia e che si è connotata con il colore giallo dei gilet.

Noi sappiamo che non è affatto così.

Per diverse ragioni.

La prima è che ad Amantea non è la Francia.

La seconda è che Pizzino non è Macron.

La terza è che le manifestazioni dei gilet gialli hanno referenti ben noti che assumono a se medesimi le responsabilità personali della loro organizzazione.

La quarta è che la nostra amministrazione è consapevole di star facendo tutto che ciò che è umanamente possibile per affrontare i problemi di Amantea, alcuni dei quali sono talmente antichi da far apparire tardiva, intempestiva, anacronistica, se non faziosa, qualsiasi manifestazione venga ad essere promossa da chi finora ha avuto la bambagia agli occhi ed è stato dimentico e passivo, in particolare quando esistevano maggiori mezzi finanziari ed un organico comunale ben maggiore di quello attuale.

Non sappiamo chi ci sia dietro questa azione politica, né le vere ragioni personali che non sono ancora emerse.

Ma sapremo tutto e ci faremo carico di riferirlo se qualcuno ponesse in essere azioni ingiustificabili.

Un certo tasso di malessere sociale ci appare comprensibile ma sarebbe gravissimo se camuffate tra le pieghe di questa vicenda si nascondessero pretese inaccettabili ed ingiustificate come talune di quelle che ci sono pervenute e che non abbiamo potuto accettare perché a nessuno può essere chiesto di andare contro od oltre la legge.

Noi continueremo a lavorare alacremente e con passione, pronti a dare ogni risposta che ci sarà possibile con un organico palesemente insufficiente e con mezzi economici altrettanto insufficienti.

Saremo sempre pronti al dialogo ed al confronto, ma non tollereremo richieste “improprie” che comportino responsabilità penali, contabili od amministrative a carico dei dirigenti e/o degli amministratori.

Pretendiamo, però, rispetto e lo daremo a tutti, ma non sopporteremo atteggiamenti arroganti e/o faziosi.

Buon anno ad Amantea ed agli Amanteani.

L’Amministrazione comunale

Pubblicato in Cronaca

Macron ha deciso: moratoria sull’aumento della benzina.

Ma se vuole prendere in giro il popolo forse non gli conviene.

Oggi il primo ministro francese Edouard Philippe in un incontro con i deputati di En Marche annuncerà una moratoria sull’aumento della benzina per raffreddare le tensioni viste nelle ultime settimane

Dopo tre settimane di tensioni, sfociate negli scontri di sabato a Parigi, il governo francese fa marcia indietro.

Slitterà di alcuni mesi quindi l’aumento del carburante, una tregua per far calare la tensione che in queste settimane ha provocato quattro morti e centinaia di feriti nelle varie manifestazioni di piazza.

L’ultradestra cavalca la protesta. L’ultradestra rappresenta il popolo?

Sì perché la protesta dapprima pacifica è stata cavalcata da frange di ultradestra che stanno mettendo a ferro e fuoco la Francia.

Povera Francia!

L’incontro che Edouard Philippe doveva avere con i rappresentanti del movimento è saltato per motivi di sicurezza. Infatti alcuni dei leader del movimento spontaneo come Jacline Mouraud – la signora bretone divenuta uno volti più noti del movimento – hanno denunciato di aver ricevuto minacce dalle frange più oltranziste per impedire il dialogo con il governo.

Le scene viste sabato sugli Champs Elysées hanno mostrato plasticamente le due piazze.

Da una parte i cittadini che protestavano pacificamente, dall’altra gruppi di facinorosi che erano in piazza solo per creare disordini.

Sempre Francia era! Ma qualcuno un po’ più incazzato.

Ad attaccare il governo ci ha pensato la leader di FN Marine Le Pen che sulla moratoria, che “non è che un rinvio” ha commentato: “Evidentemente il governo non è all’altezza delle attese e della precarietà in cui si dibattono i francesi”.

I sindacati di polizia chiedono di vietare la manifestazione

Chi si dice esausto sono i sindacati di polizia.

Tanti giorni di tensione hanno pesato soprattutto su di loro. La guerriglia di sabato li ha costretti ad azioni che li hanno messi a dura prova.

Intervistato dalla tv francese David Le Bars, segretario generale del sindacato di polizia Scpn ha commentato: “Non è stata una bella riunione di famiglia all’Arco di Trionfo.

Avevamo sicuramente a che fare con una nebulosa dell’ultradestra, i metodi erano quelli, le forze dell’ordine sono state aggredite e costrette a ritirarsi”.

Pubblicato in Mondo
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