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ladro 3

Torna la paura ad Amantea, la segnalazione di un "buon cittadino" ai suoi amici viene da Acquicella, zona isolata, a nord di Amantea, ma in piena statale 18, dove dei ladri, secondo il nostro cittadino, hanno preso di mira un’abitazione.

Per entrare all’interno dell’appartamento pare che i malviventi si siano arrampicati, come acrobati ben addestrati, su una canaletta per lo scolo dell’acqua piovana ed abbiano forzato una finestra al primo piano.

 

 

Una volta all’interno dell’appartamento pare che abbiano rovistato ovunque per poi arraffare dei monili in oro e in argento e del contante.

Ad accorgersi di quello che stava succedendo sono stati dei vicini che hanno immediatamente contattato i Carabinieri di Amantea.

Indagheremo per capire se hanno portato via altra refurtiva ed i sono stati in altri appartamenti, infine chiederemo ai militari se abbiano tracce o segnalazioni da fornire alla popolazione.

 

Comunque rimane l’allarme in città, dove pare che un residente diversi giorni fa, si sia accorto di una persona che stava per scavalcare una rete di recinzione di un giardino riconducibile ad una proprietà privata.

 

Alla vista dell’uomo, questa persona, pare si sia allontanata di gran carriera, facendo perdere putroppo le proprie tracce.

Comunque l’appello del cittadino sui social, che ci ha avvisato del tentato furto, invita i suoi amici e concittadini ad avere gli occhi aperti.

Vi invitiamo anche noi, con immediatezza, nel caso vediate persone sospette a contattare le forze dell’ordine, vi invitiamo inoltre a non intervenire personalmente, poichè i ladri potrebbero essere armati.

Vi aggiorneremo nel caso ci siano novità.

Pubblicato in Cronaca

san giuseppe2020Paura ad Acquicella, frazione del Comune di Amantea, sulla strada comunale, che collega la frazione al paese antico, strada che passa direttamente sotto la chiesetta di San Giuseppe, per la caduta di un grosso masso che ha invaso la carreggiata.

Fortunatamente in quel momento non vi erano auto in transito, altrimenti si sarebbe davvero potuta verificare una tragedia.

La frana è avvenuta, poco meno di settimana fa, per un distacco dalla montagna che sovrasta gran parte della frazione, frutto probabilmente dei diversi incendi che negli anni passati hanno interessato questo promontorio e causato quindi questa friabilità del terreno.

È bastata mezz’ora di pioggia battente per fare ripiombare forte il senso di impotenza misto ad angoscia ed amarezza.

Dai terribili incendi dolosi degli scorsi anni, che in forma più o meno vasta si ripetono ogni anno, sulle colline che sovrastano la frazione di Acquicella.

La collina è sempre più fragile ed il rischio di caduta massi non è più ipotetico ma è diventato certezza. 

Ogni volta non ci rimane che ringraziare il Signore perché non c’è mai scappato il morto. 

La nostra Città, già da diverso tempo, sembra sgretolarsi ogni giorno di più, oggi raccontiamo il frantumarsi del costone di Acquicella, ieri abbiamo raccontato la chiusura della Villa Comunale per caduta massi, nel periodo dopo Natale abbiamo raccontato la chiusura del tratto della statale in prossimità di Coreca e per non parlare dello scivolamento a valle dell'intero quartiere piazza, importante centro storico della città.

E le amministrazioni passate e presenti, ordinarie e straordinarie che cosa hanno mai fatto? 

Solo chiudere la strada, la zona o la spiaggia.

Oggi il problema principale è il coronavirus e questo non si discute, ma non dobbiamo dimenticare gli atavici problemi della nostra città, problemi mai risolti, che non solo sono problemi lontani da noi, ma sono problemi che ci coinvolgono tutti in prima persona. san giu 2

Amantea ha bisogno di una classe politica seria e che soddisfi le necessità della città, Amantea ha bisogno del suo "Risorgimento" che deve necessariamente passare verso una nuova classe politica e deve passare da una nuova classe dirigenziale, slegata da ogni passato glorioso, con la mente aperta alle necessità del futuro e l'occhio cinico ai conti economici.

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

“Ci rivolgiamo di nuovo al lettore non troppo distratto, per onore di chiarezza e verità.

Dopo le nostre giustificate lamentele riguardanti la disattenzione dell’Ente rispetto al rischio idraulico ad Acquicella,

dopo avere spalato fango per ben tre volte nelle ultime settimane, abbiamo raccolto la piena disponibilità del Sindaco e dell’assessore Ianni Palarchio i quali, in prima battuta, hanno emesso una Ordinanza finalizzata al ripristino e manutenzione dei fossi di guardia su tutto il territorio Comunale.

Aggiungiamo che, all’esito di ulteriori contatti, su invito dei suddetti Amministratori, data l’urgenza e la particolarità della situazione di cui parliamo, stiamo fornendo ulteriori e specifiche elaborazioni ai fini di una Ordinanza specifica mirata a risolvere efficacemente le compromissioni del sistema idraulico di Camoli inferiore che hanno causato le alluvioni di maggio, del 20 e 21 agosto, e tutte quelle precedenti, alcune delle quali veramente disastrose.

Accogliamo dunque con soddisfazione la disponibilità di Pizzino e di Ianni Palarchio a procedere con la dovuta urgenza e determinazione, atteso peraltro che la questione va avanti oramai da circa venti anni, aggiungendo che l’auspicato riordino del sistema idraulico di Camoli inferiore assume carattere di imprescindibilità considerato che riguarda un’area interessata da un movimento franoso noto all’Istituzione.

Esprimiamo pertanto la speranza che l’intervento incida effettivamente e induca chi di dovere a:

•          Ripristinare i fossi di guardia preesistenti e comunque opportuni, secondo la planimetria che Noi di Acquicella sud abbiamo elaborato all’esito di recenti incontri tra proprietari di terreni e persone interessate;

•          Realizzare cunette con griglie all’incrocio tra fossi e stradelle in modo da consentire una facile manutenzione degli apprestamenti;

•          Manutenere i fossi di guardia come imposto dalla Legge e dal buon senso;

•          Mantenere desta l’attenzione circa il rischio idraulico che incombe su Acquicella sud;

•          Integrare i sistemi di sicurezza idraulica, in riferimento alle diffuse tecniche di coltivazione ove queste richiedano approcci adeguati.”

NdR.

La correttezza ed onestà del comunicato stampa sono assolute.

Lo sono quando ricordano che si tratta di una questione che va avanti di oltre venti anni. Forse di più, secondo quanto è nella mia memoria, e che sottolinea una disattenzione totale della politica degli ultimi 4 lustri almeno e che oggi emerge più fortemente od è avvertita più intensamente.

Ma, se ci è lecito ricordarlo, questa disattenzione è assoluta se si evidenzia che il problema viene affrontato con una ordinanza!

Perché non il classico regolamento di Polizia Rurale?

E poi il comune ha mai avuto un regolamento di Polizia Rurale?

No. Ve lo dico io. Ed infatti non ha nemmeno mai avuto un vigile dedicato esclusivamente alle zone collinari e di campagna magari per contestare i contadini quando sversano terra nelle cunette o nei fossi di scolo tra i poderi o quando non li puliscono.

Che serve emanare una ordinanza se nessuno poi la fa rispettare?

Caro Sergio è tempo di cambiare tante cose, forse tutto!

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Amantea Futura

Possibile che gli incidenti alla fine risultino essere “simpatici”?

Provate a leggere.

Siamo ad Acquicella davanti al pontino che porta al mare nei pressi della piazzetta realizzata sull’ex terreno delle FFSS

 

 

Nemmeno il tempo di arrivare ma non troviamo più niente.

Solo piccoli resti dello scontro.

Non passa nessuno, nè la stradale, né i carabinieri, né la polizia municipale.

Nemmeno il 118 e tantomeno i Vigili del Fuoco.

Ovviamente i due litigano ognuno accusando l’altro della responsabilità dell’incidente.

“Mi devi pagare e spese!” dice uno all’altro!.

“No, la colpa è tua. Sei tu che devi pagarmi le spese!”.

“Ma come ? La tua auto è piena di botte. Ti vuoi fare la macchina nuova?”.

Insomma i toni diventano accesi, ma sembra che i due giochino!.

“Va bene! Chiamiamo i Carabinieri e vediamo che ha torto e chi ha ragione!”.

“NO! I Carabinieri no. Non ho l’assicurazione!”.

L’altro lo guarda tra il sorpreso ed il rassicurato.

Poi si mette a ridere ed esclama “ Manco io”

“Eh culli caxxi!” Ribatte il primo.

Poi conclude “ Ia, iamuninni ca si passe ancunu e si ferme ni pijjiamu puru una bella contravvenzione!”.

Un istante ed i due spariscono!

Pubblicato in Cronaca

Gli abitanti di Acquicella sono fortemente preoccupati per i rischi di incidenti stradali correlati all’alta velocità degli automezzi che circolano sul tratto di statale 18 che corrisponde al quartiere a nord di Amantea.

Non sono stati mai diffusi i dati reali degli incidenti al fine della percezione della supposta e denunciata alta incidenza.

E tantomeno le ragioni di tali incidenti.

Se, cioè, siano dovuti tutti o in gran parte alla velocità od anche al traffico talora eccessivo, od anche al modo di guidare, precario ed inaccettabile anche se non ha dato mai luogo a sanzioni “educative” , od alla distrazione, magari indotta dall’uso di cellulari, od all’eccesso di pubblicità che distrae chi guida, od agli accessi stradali palesemente incongrui per non dire fuori legge, eccetera

Il problema esiste. Eccome se esiste. In questo tratto di SS18, in modo particolare.

Ma non possiamo sottovalutare , solo per dare un esempio di quello che vogliamo segnalare, il problema dei TIR e dei grossi camion, anche con rimorchio, che usano la statale a dispetto delle ultraventennali ordinanze sindacali che lo vietano.

Né possiamo dimenticare che la SS18 era ed è, secondo il codice, una Strada extraurbana secondaria e che fuori dai centri abitati, come delimitati ai sensi dell’articolo 4 del codice, le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a 30 m, ben sufficienti per la realizzazione duna complanare ad uso specifico dei residenti .

Ed anche per una Strada extraurbana secondaria fuori dai centri abitati, ma all’interno delle zone previste come edificabili o trasformabili dallo strumento urbanistico generale, la distanza minima era ed è di 10 metri, anche essa sufficiente alla realizzazione di una complanare.

Ed invece sono ben poche le case realizzate con rispetto di tali distanze che avrebbero garantito piena scurezza agli abitanti di Acquicella e di altri luoghi della SS18.

Ora quello che è difficile capire è se l’uso dei tutor o degli autovelox sarà capace di garantire la invocata sicurezza.

Non bisogna essere un’arca di scienza per capire che non ci sarà questo effetto. Affatto.

Ma secondo voi un tutor od un autovelox la cui rilevazione è certamente immediata ma la contestazione differita di giorni e mesi può davvero indurre gli automobilisti a rallentare?

E peraltro a meno di 50 kmh?

O piuttosto appena avvertito il rischio di una contravvenzione salata si vedranno frenate improvvise e tali da creare possibili tamponamenti ripetuti?

Ma poi, e questa è da ridere, siamo andati sul posto ed abbiamo visto che l’ANAS ha installato la tabella di fine Amantea prima del tutor od autovelox , che dir si tratti, come se il tutor od autovelox siano posti nel comune di Belmonte Calabro e non in quello di Amantea.

Una apposizione coerente, comunque, con i gemelli segnali di velocità che sono esattamente dall’altro lato della stradae nei quali si legge fine limite 70 kmh inizio limite 50 kmh!

E questo fatto creerà un mare di ricorsi al giudice di pace!

Ma c’è di peggio.

Una delle disposizioni più disattese da parte delle Amministrazioni Comunali è quella della delimitazione del proprio centro abitato.
L’articolo 4 del decreto legislativo 30/04/1992 n° 285 (Codice della Strada) aveva previsto che entro il 30 giugno 1993 i comuni attuassero, con provvedimenti della giunta, una delimitazione del centro abitato o dei centri abitati presenti sul territorio comunale.
Per agevolare l’operato della giunta il Codice offriva una esauriente definizione del centro abitato e cioè:
“Insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada”.

E’ stata mai fatta?

Peraltro il Codice della Strada stabilisce che tutte le strade situate all’interno dei centri abitati relative a comuni con più di 10.000 abitanti( Amantea lo è!) ed indipendentemente da chi ne sia proprietario, sono considerate a tutti gli effetti comunali; il comune ha quindi l’obbligo per le stesse di curare la segnaletica, sia orizzontale che verticale.

Ma se è stata fatta e quindi la SS18 di località Acquicella è comunale perché i segnali stradali sono stati apposti dall’ANAS?

Ed infine se per aversi un centro abitato devono esserci “ non meno di venticinque fabbricati ed aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada”, ovviamente consecutivi e senza soluzione di continuità , perché mai dove non ci sono queste condizioni si insiste per riconoscere la strada ricadente in centro abitato con limite automatico di 50 kmh.

In siffatte condizioni sarà necessario esporre il tutto al sig Prefetto perché rimedi ed ove il Prefetto non intervenga segnalare il tutto al Ministero dei Lavori Pubblici, al quale spetta il compito istituzionale di vigilanza e di coordinamento sulla rete stradale italiana.

Peraltro proprio il Ministero è intervenuto con varie direttive per una corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione.

Ed il Ministero ha anche affermato testualmente che “numerosi sinistri stradali, infatti, derivano dall’assenza di segnaletica, dall’inadeguatezza della stessa rispetto alle condizioni della strada e del traffico, dalla sua tardiva o insufficiente percepibilità, dalla sua collocazione irregolare, dall’usura dei materiali o dalla mancata manutenzione, ovvero dall’installazione in condizioni difformi dalle prescrizioni del regolamento”.

Pubblicato in Cronaca

Brutto incidente stamattina ad Acquicella

Le foto sono emblematiche,

Una Fiat travolge la piazzola dei fiori che divide la SS18 dalla variante S18

Un urto talmente forte che l’auto si è ribaltata andando a finire quasi dentro lo studio dell’architetto Sergio Ruggiero che fortunatamente al momento era assente.

Due i feriti.

L’autista della Fiat portata dal 118 al vicino nosocomio di Paola.

Ed il suo cane, un pastore tedesco, soccorso dal veterinario dr Osso.

Questo è quanto ci è stato riferito ufficiosamente.

Sempre ufficiosamente il cane potrebbe essere stata la ragione prima dell’incidente avendo potuto distrarre la conducente.

La seconda auto, un furgone per il trasporto del Pane, presenta danni solo nella parte anteriore sinistra

La Fiat invece è sostanzialmente distrutta

Air bag scoppiati.

Tetto ammaccato come quando l’auto si ribalta.

Parte anteriore sostanzialmente distrutta.

Ammaccature anche a tergo come da un lieve tamponamento.

Presenti sul posto i carabinieri di Amantea guidati dal maresciallo Tommaso Cerza, immediatamente intervenuti.

Presenti anche due vigili urbani che hanno regolato il traffico.

Tra le poche indicazioni colte sul luogo dell’evento ed utili per capire come sia successa l’incidente importante ci sembra quella che le due auto provenivano da sud il che rende ancora più difficile definire cosa sia avvenuto

Gli investigatori infatti hanno rinviato ad un successivo momento dopo aver sentito le parti

La ipotesi più attendibile è che la Fiat abbia tamponato il furgone sbandando sulla destra, travolgendo e distruggendo la piazzola antistante e finendo alla casa dal lato opposto.

E per poco non ha bussato alla porte del noto scrittore amanteano.

Pubblicato in Cronaca

Erano le tre di stamattina 18 febbraio quando una Panda viene lanciata contro una vetrina sfondandola.

Così hanno rubato nel negozio di scarpe di Acquicella di IGI&co e Primigi

 

 

Hanno rubato solo la cassa, non la merce

La telecamera ha registrato tutto

I carabinieri hanno acquisito le immagini

I ladri avevano il volto coperto

Due stranezze

La prima è che sopra il negozio ci sono appartamenti i cui abitatori avrebbero potuto svegliarsi ed allertare almeno le forze dell’ordine

Ma gli appartamenti sono disabitati

Non è che i ladri lo sapessero , magari per essere abituali frequentatori di Amantea?

La seconda è che la panda che ha sfondato la vetrina sarebbe di proprietà del comune di Amantea e sarebbe stata rubata a Campora San Giovanni.

E’ come se qualcuno sia giunto a Campora ( magari da sud, magari da Lamezia terme) , abbia lasciato l’auto parcheggiata e si sia diretto verso Amantea con una auto pulita, come può essere pulita una vecchia auto del comune di Amantea

Salvo che i ladri non si siano divisi per fare più furti

I Carabinieri indagano

E c’è molto da indagare!

Forse se si fosse data più attenzione alle strade amanteane questo incidente non sarebbe avvenuto.

 

Gli abitanti della parte nord della contrada Acquicella per venire ad Amantea potrebbero usare la SS18 che passa sopra il vecchio Ponte Azzurro per scendere , poi, su via Dogana

Ora possono farlo ma a rischio degli ammortizzatori.

Se si fosse pensato ad un po’ di bitume la giovane conducente della Punto non sarebbe stata costretta ad azzardare una manovra a rischio come quella compiuta oggi e che ha concorso a determinare l’incidente.

 

Un incidente che per fortuna è finito bene ma che avrebbe potuto avere anche esiti meno felici.

 

In sostanza solo danni agli automezzi.

La ragazza portata a Paola dal 118 infatti è tornata a casa quasi incolume per quanto sicuramente scossa dall’ incidente.

Choccato anche il conducente del furgone pubblicitario che procedendo verso nord sembra si sia trovata dinanzi la Punto non riuscendo a fermarsi per tempo e tantomeno ad evitarla.

 

Immediato l’intervento della Polizia municipale che ha provveduto ai rilievi del caso ed a garantire il lusso possibile ed ordinato del traffico.

Sul posto gli istruttori Franca Aloe e Franco Policicchio e gli agenti Mendicino Rosario e Amendola Andreas.

Pubblicato in Primo Piano

Sono quasi le 22 di oggi 18 aprile.

Un forte rumore sollecita l’attenzione degli abitanti di Aquicella e ne sveglia anche qualcuno.

Purtroppo per loro sono abituati agli incidenti gli abitanti della ridente località a nord di Amantea.

Per la sorpresa di quanto visto ad uno di loro sul balcone a fumare cade perfino la sigaretta.

Immediatamente sono tutti in strada a vivere l’ ennesimo incidente che avviene davanti alle loro case.

Arriviamo con immediatezza e troviamo una pattuglia della polizia Stradale di Paola ed una dei Carabinieri di Amantea.

Sono presenti anche due autoambulanze di cui quella del 118 di Amantea e l’autoambulanza della Croce Blu.

Più tardi arriva la seconda ambulanza del 118.

Una Fiat parcheggiata tra la statale ed il rilevato ferroviario è semidistrutta .

E’ stata impattata dalla Ford guidata da Gianluca Veltri

Una ford che per un gioco incredibile delle forze in campo alla fine risulterà essersi posata sopra la Fiat ma ruote all’aria

La Ford come si rileva dalla foto è incastrata tra la Fiat ed il muro del rilevato ferroviario

Nessuno a bordo della Fiat.

Quattro ragazzi a bordo della Ford.

Venivano da Belmonte calabro dove avevano giocato una partitella di calcetto

Sconosciute le cause, ma sembra che la Ford condotta dal giovane Gianluca Veltri comincia a sbandare.

Inutilmente il fratello maggiore Antonio cerca di tenere in strada l’auto

La Ford sbanda verso destra, cioè verso il rilevato ferroviario, ed impatta contro il marciapiedi che alla fine presenta diversi metri di abrasione

Più avanti verso il luogo dove poi l’auto si è fermata si notano profonde abrasioni della carreggiata.

Si suppone trattarsi di incisioni provocate da un cerchione od altra parte dell’auto( vedi foto)

Poi per una strana ed incompresa dinamica la Ford si trova a testa in giù e ruote all’aria

Antonio Veltri ed una delle ragazze che si trovavano sui sedili posteriori riescono ad uscire dall’auto con facilità e senza danni evidenti.

Un’altra delle ragazze, invece, ha immediato bisogno del soccorso sanitario.

Gianluca è ancora dentro l’auto e devono arrivare i Vigili del Fuoco di Paola per estrarlo

E’ vigile e lucido.

Con mestiere ed abilità i pompieri estraggono Gianluca dall’auto e lo adagiano su una barella .

Viene immediatamente assistito dal personale del 118.

Poi le ambulanze partono alla volta dell’ospedale di Paola

Intanto arriva anche il mezzo dell’Anas.

Piano, piano la gente comincia ad andare via e sul posto restano la Polizia Stradale, i Carabinieri di Amantea ed i Vigili del Fuoco.

Provvedono alle necessarie rilevazioni indispensabili per la redazione dei verbali

…segue ulteriore aggiornamento…

 

Pubblicato in Cronaca

cIl Comando della Polizia Municipale di Amantea ha pubblicato il comunicato riportato a fine articolo (ringraziamo la nostra lettrice che ce ne ha fatto omaggio segnalandoci la cosa).

 

Nello stesso si legge che gli abitanti di Acquicella hanno chiesto che sia garantita la loro sicurezza stradale .

E per aderire a questa impellente ed inderogabile richiesta di soccorso il Comando ha disposto un calendario di controlli della velocità che durerà fino al 10 marzo.

 

Questo il calendario orario nei vari giorni.

-Martedì 21 febbraio controlli dalle 08.30 alle 13.30

-Venerdì 24 febbraio controlli dalle ore 14.00 alle ore 19.00

-Martedì 7 marzo controlli dalle 08.30 alle 13.30

-Venerdì 10 marzo controlli dalle ore 14.00 alle ore 19.00.

Si sente dire che gli abitanti di Acquicella intendano elevare una forte protesta, e non si escludono anche azioni eclatanti, per garantirsi la sicurezza anche negli altri giorni.

Se si tratta di sicurezza perché mai a giorni alterni e ad ore alterne ?.

 

Non è possibile che gli abitanti di Acquicella debbano rischiare la propria incolumità soltanto perché il comando non riesce a garantire la presenza continua dei Vigili urbani proprio ora che il comune si è dotato di propri strumenti di accertamento.

Ricordiamo, infatti, che il comune ha provveduto a quanto disposto dall’art 120 della legge n 61 del 2010 “Modalità di accertamento delle violazioni al decreto legislativo n. 285 del 1992 da parte degli enti locali”

L’articolo prevede che “Agli enti locali è consentita l’attività di accertamento strumentale delle violazioni al decreto legislativo n. 285 del 1992 soltanto mediante strumenti di loro proprietà o da essi acquisiti con contratto di locazione finanziaria o di noleggio a canone fisso, da utilizzare ai fini dell’accertamento delle violazioni esclusivamente con l’impiego del personale dei corpi e dei servizi di polizia locale, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 5 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 1999, n. 250”.

Pubblicato in Politica
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