Redazione TirrenoNews
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Raramente credo di aver letto un articolo che offra un quadro così preciso della politica calabrese. Ritengo di dovervelo segnalare:
“«Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati». Facendomi scudo della massima di Bertold Brecht lo annuncio subito: io sto con Berlusconi.
Meglio lui che Dorina Bianchi, al suo sesto cambio di casacca nel corso di una carriera politica che non lascia altra traccia se non le repentine militanze su tutti i fronti purchè vincenti: esordio in Forza Italia, passaggio ai Ds, poi al Pd, poi all’Udc, poi al Pdl ed ora ai “Popolari”. Peccato per lei che il record di destrezza e rapidità nell’abbandono della nave gli è stato strappato da una giovanissima concorrente che per cambiare casacca ci ha messo appena 152 giorni.
Meglio il Berlusca che Pietro Aiello, immortalato nelle riprese televisive dal Senato appollaiato proprio nel banco sottostante quello del decaduto Cavaliere, sorridente e pettinato come un Gagà, libero di pensare all’intonazione camicia/cravatta che tutte le altre cose le decidono gli altri e poi lo informano.
Meglio il Nano di Arcore che Antonio Caridi, fino a ieri alla caccia disperata di un autografo del Cav per parenti ed amici e steso a tappetino davanti all’uscio del capogruppo Schifani per entrare in Commissione antimafia (che lui di certe cose ne capisce e come se ne capisce…) e ora portabandiere del dissenso targato Scopelliti.
Meglio “Papi” che Jole Santelli, anche se lei più che Papi ha dimostrato (vedi foto su Corriere.it) di saper far di conto e ora potrà sistemare la testa impagliata di Berlusconi tra quelle di Cesare Previti e di... Pera.
Meglio il Caimano che non l’avvocato di Tarantini e collega di studio del “penultimo utilizzatore finale” Niccolò Ghedini. Ma non era il senatore D’Ascola il responsabile del dipartimento Giustizia di “Forza Italia”?
Meglio Mister B che non il capo degli “Scopelliti Boys” Giovanni Bilardi, uno che di salti della quaglia se ne intende come pochi.
Ma soprattutto meglio Berlusconi con il suo impresentabile seguito di stallieri, escort, faccendieri, pitonesse, falchi, lecca-lecca, arrampicatori sociali, cornuti raggianti, imbonitori, azzeccagarbugli che non quel monumento vivente all’ipocrisia incarnato dal senatore Tonino Gentile, vicecoordinatore regionale del Pdl calabrese.
Io sto con Berlusconi, certo.
La peggiore delle condanne si sta abbattendo su di lui che schiatterà di fuoco “amico”. Così impara ad osservare se non le regole degli antichi greci (“chi tradisce per te tradirà anche te...”) almeno quelle della cabala: sarà una coincidenza ma chiunque ha fatto del bene all’eterno giovanotto della politica calabrese, quello che parla del lavoro altrui senza aver lavorato neanche un giorno in vita sua, ha il destino segnato. Prima arriva il tradimento e subito dopo l’oblio.
Non fu così anche per Gianfranco Fini?
da Il Corriere della calabria
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Amantea. Lettera aperta ai prossimi candidati a consigliere comunale
Mercoledì, 02 Ottobre 2013 21:24 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaE’ noto che gli Italiani ( e perché no, gli Amanteani) siamo “quasi tutti” convinti di poter guidare la nazionale di calcio, solo perché da giovani abbiamo tirato quattro calci ad un pallone, mentre, senza eccezione, tutti siamo convinti di poter essere buoni pubblici amministratori, ad iniziare dal ruolo di consigliere comunale, e solo perché il senso comune che ci aiuta nella vita è considerato sufficiente anche nella gestione di una macchina complessa come è quella comunale.
Nessuno dei due casi è vero per antonomasia.
Ma se da allenatore possiamo perdere una partita, da pubblici amministratori il rischio è ben maggiore. Talvolta, forse, senza nemmeno immaginarlo e/o saperlo.
Provate a leggere la delibera 151 del 12 settembre scorso, dall’oggetto: Proroga contratti di lavoro in essere di n 1 agenti di polizia urbana cat C part-time ed a tempo determinato.
Nella premessa si legge:
“che al fine di poter dotare in modo stabile ed importante(?) il comando di polizia urbana di un organico atto alla bisogna sono in corso le prove selettive volte all’avviamento al lavoro con contratto a tempo part-time e indeterminato di 6 “Agenti di polizia urbana”(?????????????????)”
Ma come?
Il 12 settembre “sono in corso le prove selettive”?. Ma se la graduatoria finale è stata pubblicata il 25 luglio scorso, cioè quasi 50 giorni prima di questa?
Che cosa può essere successo?
E’ probabile che si sia copiata la delibera precedente ( la numero 108 del 9 luglio 2013) approvata davvero prima dell’espletamento del concorso senza curarsi di correggerla: il famoso copia ed incolla!
Ma vivaddio, possibile che nessuno legga che cosa scrive e soprattutto che cosa firma?
E che si tratti di un copia ed incolla sembra dimostrato dal fatto che si richiama ancora la nota del 22 maggio redatta dal comandante che partecipa la necessità nonché l’urgenza(????) di procedere al potenziamento dell’organico di settore.( Ma viene da chiedersi una nota del 22 maggio si attua il 12 settembre? Alla faccia della tempestività!)
Ed ancora più che si tratti di un copia ed incolla lo dimostrerebbe il fatto che sempre nelle premesse si legge :” che vivendo in piena stagione estiva si avverte oltremodo l’esigenza oggettiva di rafforzare il servizio di vigilanza esterna sulla circolazione stradale ed altre funzioni di vigilanza l fine di favorire il più possibile condizioni di sicurezza attraverso il maggiore controllo della viabilità e dell’ordine pubblico” ?????
Ma come a metà settembre siamo ancora nel pieno della stagione estiva? Magari! E se non lo siamo perché si proroga un contratto scaduto? O meglio perché non si è assunto questo vigile come gli altri?
Noi non vogliamo sostenere alcunchè in ordine alla legittimità e congruenza di siffatto atto politico ma certo chiunque legga questa delibera non può non meravigliarsi( e forse anche oltre!), ed è davvero impossibile non chiedersi se sia possibile che gli amministratori la firmino assumendosi la responsabilità di quanto vi è scritto.
Ma nessuno ormai al comune legge gli atti? Non li legge chi li scrive, chi li redige, chi li conferma e chi li approva?.Tutti bocciati, allora!.
Non vi sembra che ci sia bisogno almeno di un buon segretario per evitare cose di questo genere che potrebbero anche essere intese dal contenuto inattendibile se non pericoloso?
Un buon segretario certamente la annullerebbe e la sostituirebbe con un’altra corretta!
Allora chi sta pensando di candidarsi farà bene a capire in quale luogo sta andando a cacciarsi! Come dire “uomo avvisato………”
Giuseppe Marchese
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La Corte d’Assise ammette il “Natale De Grazia “ nel processo sull’Oliva
Mercoledì, 02 Ottobre 2013 20:00 Pubblicato in CosenzaPerviene e ne diamo pubblicazione il seguente comunicato del Comitato “ Natale De Grazia”
“Cosenza, 02/10/2013. Il comitato civico “Natale De Grazia” è stato ammesso come parte civile nel processo sull’inquinamento del fiume Oliva.
La decisione è stata assunta dalla Corte d’assise di Cosenza che durante l’udienza di oggi ha sciolto la riserva anche sulle altre richieste di parte civile avanzate da enti locali, associazioni ambientaliste, rappresentanze sindacali e soprattutto dai familiari delle vittime.
La Corte ha cosi deciso di rigettare le eccezioni sollevate dagli avvocati dei cinque imputati -l’imprenditore di Amantea Cesare Coccimiglio e i quattro proprietari dei terreni risultati contaminati - che a vario titolo dovranno rispondere dell’accusa di disastro ambientale, avvelenamento delle acque e discarica abusiva di rifiuti contaminati da metalli pesanti, che avrebbero favorito la diffusione di malattie tumorali nella zona provocando la morte di un pescatore e lesioni gravi ad un suo amico.
I familiari di Giancarlo Fuoco, il pescatore deceduto, sono tra le parti ammesse nel procedimento giudiziario che si aggiungono ai familiari di un operaio della ditta Coccimiglio e di alcuni abitanti dell’area dell’Oliva.
«Essere parte civile nel processo – ha dichiarato il presidente del comitato Gianfranco Posa – ci permetterà di seguire da vicino l'evolversi di una vicenda sulla quale ci stiamo battendo da anni. Il nostro auspicio è che emerga al più presto tutta la verità sull'inquinamento della valle dell'Oliva e le responsabilità di chi ha causato questo enorme disastro del nostro territorio, che si dovrà far carico della bonifica dei luoghi contaminati».
Tra le parti ammesse anche il Ministero dell’Ambiente e la Regione Calabria che appresenteranno i pubblici interessi insieme ai comuni di Amantea, San Pietro in Amantea e Serra d'Aiello, questi ultimi già ammessi dal gup di Paola nell’udienza preliminare. La Corte d’Assise ha ammesso anche la Cgil di Cosenza, che ha presentato oggi la sua richiesta, il Wwf Italia, la Legambiente Calabria, il Forum Ambientalista, l'associazione Anpana e i Vas. Comitato civico Natale De Grazia”
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