
Redazione TirrenoNews
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Dopo venticinque anni rinasce la Festa dell’Unità.
Sabato, 29 Agosto 2015 19:16 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaQuesto il comunicato stampa del Circolo PD di Amantea che ha due parole d’ordine : riappropriarsi dei valori e stare accanto ai cittadini.
“Come annunciato sin dal giorno del congresso di fine giugno, il Circolo cittadino si è reso protagonista di una tre giorni di dibattiti, confronti, momenti culturali e intrattenimento eno-gastronomico e musicale, che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini.
Un successo straordinario che premia il ritrovato attivismo del Circolo - per lungo tempo mortificato, come ha sottolineato Franco La Ratta a Campora - che si sta caratterizzando per l’attenzione rivolta ai problemi della città ed alla vicinanza ai cittadini.
Durante la tre giorni, aperta con la presentazione dell’ultimo romanzo di Sergio Ruggiero “Alle soglie dell’ultimo giorno”, si è discusso di crescita e sviluppo- con la partecipazione di docenti universitari, consiglieri e assessori regionali, parlamentari e del presidente Mario Oliverio - ponendo particolare attenzione alle specificità del territorio.
<< Noi crediamo che per recuperare credibilità i partiti debbano stare sempre dalla parte dei cittadini e non dalla parte del potere. E’ questo il motivo per cui chiediamo, ad esempio, maggiore sicurezza sulla statale 18 e la revoca del decreto del Commissario alla Sanità Scura concernente la chiusura del Laboratorio di analisi del Distretto di Amantea.
Perché non si può tollerare- sostiene il segretario Enzo Giacco - che i cittadini di questo territorio vengano resi più fragili, più insicuri, più vulnerabili.
Ma per recuperare credibilità i Partiti devono soprattutto riscoprire la dimensione morale: imparare ad essere severi con gli altri e soprattutto con se stessi.
Su questo ci giochiamo tutto: è questo quello che vogliamo fare, questo è il metodo che vogliamo adottare >>.
Amantea, 29 agosto 2015 Circolo PD Amantea
NdR. Vincerà il PD amanteano questa scommessa?. Ci sembra difficile; in particolare che i partiti , nelle loro espressioni di potere ( vedi incarichi assessore Roccisano!) , possano cambiare la attuale pelle rugosa che mostrano con la sola invocazione di una nuova stagione di rigore morale. Ma saremo vigili e pronti a porgere la buona nuova.
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O più esattamente davanti al municipio, sempre se Corso Umberto Primo possa corretta mente essere inteso come parte del centro storico
Grande festa con un parterre di grandi cuochi che hanno rifocillato i presenti a prezzi bassissimi
Per primo un buon piatto di spaghetti con la mollica ormai diventato il piatto clou delle sagre amanteane, preparato per attrarre chi non vuole cenare a casa
Per secondo due pezzi di baccalà, in onore della tradizione calabrese di attenzione alla gastronomia del nord europa, (La maggior parte del merluzzo pescato nel mondo proveniva dai Grandi Banchi di Terranova (Grand Banks), una zona di bassi fondali situata nell’Atlantico settentrionale, e dalle coste del Labrador. Oggi il merluzzo rientra nella lista rossa di Greenpeace, che segnala le specie marine a rischio di estinzione a causa della pesca intensiva o i cui metodi di allevamento siano estremamente dannosi per l'ambiente), al posto delle sapide alici nostrane di cui Amantea poteva vantare una grande pesca , ormai solo un ricordo.
E per dolce- solo all’occorrenza- 2 monacelle.
Volendo con quanto sopra ci mangia in due
Abbiamo chiesto ad un ragazzo seduto sul ciglio di un gradino di Via Cavour : “Spaghetti alla mollica?. Come sono?” ed ottenuto un sorriso ed un “Ottimi”
Ad accompagnare la serata di conoscenza del centro storico un trio disallineato che cantava e suonava( ?) di tutto, un piccolo tamburello compreso.
Per gli amanti della storia locale un giro per i vicoli ancora praticabili del centro storico alla ricerca di quell’anima ormai sempre più nascosta del centro storico , evitando la più parte inavvicinabile e già crollata o prossima al crollo che vi faremo vedere a breve , tra cui il più antico forno amanteano, la più antica chiesa amanteana, la mitica sede del sedile di San Basilio, l’ingabbiato collegio dei Gesuiti e tanto altro. E tutto grazie a Giuseppe Sconzatesta uno “chaperon” d’eccezione ed alla sua mappa del centro storico.
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Presentato in San Bernardino il nuovo libro di Sergio Ruggiero
Sabato, 29 Agosto 2015 16:59 Pubblicato in Primo PianoUn folto ed attento pubblico ha partecipato alla “prima” de “Alle soglie dell’ultimo giorno”,la nuova opera di Sergio Ruggiero.
Intense ed applaudite le letture di Maria Cuzzilla,la introduzione di Enzo Giacco segretario del PD di Amantea e le relazioni di Roberto Musì e Giuseppe Marchese del circolo culturale “Lo Scaffale”.
Questo l’intervento di Marchese:
“Signore e signori, buona sera,il mio amico Sergio Ruggiero mi ha chiesto di parlare brevemente della sua ultima opera “Alle soglie dell’ultimo giorno”, un compito arduo al quale mi accingo con qualche difficoltà, non perché mi manchino le parole, ma perché è realmente molto difficile sintetizzare in poche righe le emozioni che a distanza di giorni dalla lettura di questo straordinario romanzo, ancora, conservo vivide ed intense .
Chiudendo delicatamente l’ultima pagina del nuovo romanzo di Sergio mi sono reso conto che era finito, che non potevo andare oltre; al più potevo cominciare a rileggerlo, questa volta, magari, più lentamente, piluccandolo, soffermandomi su personaggi, luoghi, momenti storici, vicende, fatti, amori; magari ritornando indietro all’inizio del capitolo per meglio apprezzarne l’essenza ed il significato che lo scrittore aveva voluto offrire alla nostra valutazione.
E così ho fatto, scoprendo di avere, con facilità, superato la iniziale difficoltà, incontrata nella prima lettura, ad entrare con pienezza nella conoscenza di un momento vitale ed importante, ma nel contempo poco conosciuto, della storia calabrese ed amanteana e nel corretto apprezzamento dell’opera.
Come in tutti i suoi precedenti romanzi ancora una volta Sergio Ruggiero intende colmare la generale scarsa conoscenza della nostra storia, anteponendo alla scrittura della sua opera una intensa ricerca che, sappiamo, lo ha fortemente impegnato, inducendolo a confrontarsi con cultori di storia medievale anche di altre regioni, con ricercatori e docenti universitari.
Ricordo, a me stesso , prima che a voi, che la presenza araba ad Amantea, finora, ha potuto avvalersi di pochi contributi tra cui “Gli Arabi ad Amantea: elementi di documentazione materiale” della professoressa Cristina Tonghini , lo studio sui termini arabi nel territorio di Amantea condotto da Giuseppe Staccioli, ricercatore del CNR, la ricerca della miniatura del Synopsis Historiarum” “scovata” dall’internauta Giuseppe Sconzatesta, e poi diffusa dal cenacolo “Lo Scaffale” (l’assedio bizantino di Niceforo Foca ad Amantea nell’anno 886 d.C.), gli studi di Enzo Fera, Francesco Amato ed una pregevole e completa relazione del professor Roberto Musì.
Ora Ruggiero ci permette, con il suo romanzo, non solo di conoscere una parte della storia della presenza saracena ad Amantea , ma di respirare la società amanteana di quegli anni e le modificazioni che la città ha subito dopo la conquista da parte degli “infedeli” e che comportò non solo la scomparsa della religione cristiana , ma anche forti modifiche del dialetto, degli usi , dei costumi e della stessa gastronomia .
In questo contesto storico nascono, si sviluppano e muoiono, dolcemente o drammaticamente, intense storie d’amore , di amicizia, odi, battaglie, guerre, .
Ma soprattutto, si snoda dalla prima all’ultima pagina la storia dell’angelo che muove alla ricerca dell’Arca dell’Alleanza, trionfo del Bene sul male , conferma della necessità della Speranza, quella che offre conforto nella disperazione, quella che aiuta a superare tutti i momenti difficili, quella che oggi spinge migliaia di profughi al giorno a lasciare le proprie terre verso luoghi dove poterla esercitare.
Potrei continuare a lungo ma mi fermo volutamente a queste brevissime considerazioni per non togliervi il piacere di leggere un grande romanzo che saprà avvincere e convincere il lettore ed imporsi nel panorama letterario italiano.
Chiudo ringraziando l’autore Sergio Ruggiero ed invitandolo a continuare, l’editore Mannarino per l’attenzione che ha verso gli scrittori Amanteani ed il PD per l’attenzione avuta verso l’autore e a sua ultima opera, acchè solleciti l’attenzione dell’ amministrazione verso la cultura, magari ridando alla nostra città la civica biblioteca della quale nulla si sa più ed aprendo in essa una sezione di storia e cultura locale dove poter leggere anche i libri degli scrittori locali.
Grazie per l’attenzione Amantea 25.8.2015 Giuseppe Marchese”