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Ignoti hanno fatto fuoco, la notte scorsa, verso mezzanotte e mezza, a Cosenza contro una tabaccheria e un negozio di alimentari.

Il fatto è avvenuto nella zona di via Popilia.

Presumibilmente è stato utilizzato un fucile caricato a pallettoni.

I colpi sarebbero stati esplosi da una moto, che aveva a bordo due persone, come si evince da alcune immagini degli impianti di videosorveglianza.

Secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi di una intimidazione a scopo estorsivo.

Se non è droga, è estorsione!

Ultimamente a Cosenza si è raddoppiato “il lavoro” in questi due settori.

Il fatto è accaduto dopo la mezzanotte, più precisamente a mezzanotte e mezza in via Fortunato la Camera, una traversa di via Popilia nei pressi della ragioneria.

Un colpo secco proveniente da un fucile.

Poi il silenzio più assoluto.

A fare la scoperta i proprietari all’apertura del negozio.

Il foro nella serranda metallica non ha lasciato spazio alla fantasia, così come i danni riportati alla porta di ingresso.

Inviata la richiesta di intervento, sul posto sono giunti gli agenti della squadra volante della questura, che hanno effettuato i primi rilievi.

Successivamente è toccato alla scientifica repertare le prove trovate sul posto per successive indagini riguardanti l’arma con cui è stato esploso il colpo.

L’indagine, affidata alla mobile, dovrà stabilire mandanti ed esecutori.

Al momento sembra che i filmati della videosorveglianza riprendano due centauri, con tanto di casco integrale sfrecciare davanti alla saracinesca del negozio, a bordo di una moto, e uno dei due esplodere il colpo dal fucile. Il segnale è chiaro, bisogna pagare.

Si ipotizza un avvertimento a qualche visita già effettuata ai proprietari, presso il negozio i quali, probabilmente avranno espresso disappunto, pagato con una visita notturna poco gradita.

Pubblicato in Cosenza

Grazie Floide e grazie Bruce

Sono i due cani antidroga che in uno scantinato di via Popilia il popolare e popoloso quartiere della città di Cosenza, hanno rinvenuto 370 grammi di eroina.

Insieme tre bilancini

 

Nell’intercapedine abusiva costruita in uno stabile condominiale sono stati ritrovati anche armi

L’accesso esterno, grande poco più di mezzo metro e di forma rettangolare, era occultato con dei bidoni di latta e altri materiali.

Ora gli agenti di polizia sono al lavoro per capire chi sia il proprietario di un vero e proprio arsenale d’assalto che è stato ritrovato in una palazzina di via Popilia,

Le armi erano perfettamente incellofanate e, secondo l’analisi degli artificieri, funzionanti.

Tra le armi trovate un kalashnikov, una mitragliatrice, un fucile di tipo “doppietta”, un revolver e tre pistole di diverso calibro.

Una di loro è una Beretta con montato un caricatore.

Da contorno 718 munizioni da calibro tarato per le armi sequestrate e un giubbotto antiproiettile leggero.

Non solo Cosenza

A Corigliano gli uomini guidati dal commissario Giuseppe Massaro hanno tratto in arresto due uomini, uno dei quali Daniele Cervino, era già noto alle forze dell’ordine.

Entrambi spacciavano droga nella cittadina ionica.

Il fermo è scattato dopo un lungo appostamento durante il quale i poliziotti hanno notato come l’abitazione usata come punto di smercio fosse particolarmente frequentata.

Fingendosi assuntori hanno provato anche loro ad acquistare la droga ma gli spacciatori carpito il pericolo hanno provato in tutti i modi a sgattaiolare agli uomini di legge.

A nulla è valsa la resistenza, in casa sono stati rinvenute nove dosi di hashish e un bilancino di precisione.

Dice il questore «Dobbiamo continuare con quest’azione di prevenzione.

Controllare la città instaurando con i cittadini un rapporto di fiducia, perché solo in questo modo riusciamo ad evitare che si possano commettere reati, soprattutto quelli gravi.

Un plauso per quest’operazione devo necessariamente rivolgerlo ai due cani, senza di loro non saremmo mai arrivati a trovare il nascondiglio e deposito delle armi».

Pubblicato in Cosenza

Pietrangelo Meduri, 35 anni, (vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, ndr) passeggiava con la fidanzata, quando due "demoni" in sella ad una moto, l'hanno affiancato e hanno iniziato a sparare, centrandolo alle gambe. Due proiettili di pistola calibro 7,65, lo hanno attinto.

Ed in via Popilia, a Cosenza, la paura è comparsa e la folla ha iniziato a fuggire.

Il giovane si è accasciato a terra gridando per il dolore. La fidanzata ha chiesto aiuto.

Il ferito è stato portato da alcuni conoscenti in ospedale dove è stato soccorso e non è in pericolo di vita.

Sul luogo della sparatoria sono intervenuti gli agenti della squadra Volante, diretti dal commissario capo Giuliana Ferrara, nonché i detective della squadra Mobile, coordinati dal commissario capo Antonio Miglietta.

I due sono stati ascoltati a lungo ma hanno riferito perfino di non aver visto i due sparatori e tantomeno di avere sospetti.

Ma gli inquirenti, nel corso di una minuziosa perquisizione domiciliare, hanno trovato nell'abitazione del 35enne dell'eroina.

Il ferimento, infatti, potrebbe essere legato a fatti di spaccio. Nei mesi scorsi, tre fratelli di Meduri erano stati arrestati in due operazioni antidroga, una in provincia di Reggio Calabria, l'altra a Cosenza. Proprio in quest'ultimo blitz, gli agenti della squadra mobile bruzia hanno collegato l'approvvigionamento degli stupefacenti ai canali reggini dei Meduri. Uno dei fratelli finiti in manette, infatti, avrebbe avuto contatti con la una famiglia di Africo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, uno dei trafficanti arrivava dalla jonica reggina a via Popilia per smerciare la roba

È proprio alla luce di questi precedenti che le indagini sul ferimento di oggi pomeriggio si rivolgono principalmente all'ambiente dello spaccio di stupefacenti.

Pubblicato in Cosenza
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