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Riceviamo e pubblichiamo :

“Ci consideriamo profondamente soddisfatti per essere riusciti ad intercettare un importante finanziamento regionale.

Infatti in questi giorni è stato pubblicato il D.D.G. n. 8720 del 3/08/2018 con il

 

quale sono state approvate le graduatorie relative all’ Avviso pubblico finalizzato alla redazione del Piano regionale triennale 2018-2020 di interventi in materia di edilizia scolastica".

Longobardi è inserito in questo piano al IX posto su centinaia di istanze pervenute per un importo di € 546.930,00 per il plesso scolastico di Longobardi Marina.

Risorse importanti per il mondo della scuola, se consideriamo che stanno per iniziare i lavori di adeguamento impiantistico, efficientamento energetico e messa in sicurezza dell’edificio scolastico Longobardi Centro, per un importo di 670.000 euro. I due interventi per un totale 1.216.930,00 € sono il più importante investimento nel secondo dopoguerra in materia di edilizia scolastica che viene fatto a Longobardi.

Un doveroso plauso va al Presidente della Giunta Regionale della Calabria Mario Oliverio e all’assessore ai lavori pubblici Musmanno che hanno confermato un’attenzione concreta verso il mondo della scuola.

Non meno importante è stato il contributo del gruppo consiliare di minoranza “Progetto Longobardi”, infatti tramite una letterina hanno invitato la giunta ad intervenire.

Peccato che, questa giunta non solo aveva programmato l’intervento nel piano delle opere pubbliche, in seguito ha anche redatto un progetto e poi ottenuto il finanziamento.

A parte la facile ironia, riteniamo doveroso rispondere ad un articolo apparso in questi giorni sulla stampa locale, infatti non senza sorpresa, abbiamo appreso come “Progetto Longobardi” sia determinante per la vita della nostra comunità,

Non solo le scuole, infatti: hanno sollecitato l’approvazione del PSC (però poi hanno votato contro senza proporre nulla); hanno sollecitato l’intervento al cimitero (denuncia ai vigili del fuoco), ma c’era già una ditta incaricata dal comune che stava realizzando i lavori; hanno sollecitato l’intervento al “ponte rupe” (ennesima denuncia ai vigili del fuoco), ma c’era già una ditta incaricata dal comune che stava realizzando i lavori;

Purtroppo ci troviamo di fronte ad un gruppo politico dicotomico e contraddetto, per esempio: chiedono sempre di diminuire le tasse (senza però spiegare “come” e “dove” trovare i soldi dei minori introiti…), e nel momento in cui riusciamo a diminuirle, votano contro…!!! (Bilancio di previsione 2017).

Chiedono l’istituzione della consulta su S Nicola e non partecipano alle sedute. Rivendicano propositività, ma poi votano contro a diversi nuovi finanziamenti, forse immaginando un colore politico delle opere da realizzare.

In merito all’intervento ai serbatoi, solita letterina abbinata all’esposto (ASP), la giunta trova le risorse aggiuntive 22.000,00 € circa oltre la manutenzione ordinaria e loro cosa fanno: votano contro.

Capitolo raccolta differenziata, in questo caso i nostri eroi si superano: rivendicano la << battaglia vinta >> della RD, nel caso di specie si tratterebbe di una vittoria postuma, infatti il progetto “cosa puoi fare aiutaci a riciclare”, prima giunta Mannarino, inizia nella consiliatura precedente alla nascita di “Progetto Longobardi”, poteri paranormali?

Loro si sono limitati alla solita denuncia, addirittura scomodando la prefettura e chiedendo una “commissione d’accesso”.

Poi una breve precisazione in merito al recupero della vecchia fontana: Con delibera di giunta n° 42 del 30/04/2018 il comune di Longobardi aderisce all’iniziativa di posizionare una “PANCHINA ROSSA”quale gesto simbolicoper la difesa dei diritti delle donne e contro i femminicidi.

Inoltre nella costante azione di rigenerazione urbana, abbiamo deciso di rendere il luogo più bello realizzando un bellissimo angolo verde di “macchia mediterranea” (lo inaugureremo a breve).

Considerato che, nella passata consiliatura si è deciso di recuperare la vecchia fontana, posizionata davanti alla sede municipale, ridotta dal tempo e da qualche episodio di vandalismo a vero e proprio ferro vecchio.

Una volta finito il recupero, abbiamo riposizionato la fontana per come promesso pubblicamente nel maggio 2014. Il merito di “Progetto Longobardi”: il solito esposto, in questo caso alla soprintendenza.

Aldilà delle considerazioni, come diceva Giulio Andreotti “Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia”.

IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Pubblicato in Longobardi

chiusaI nuovi media digitali sono portatori di immagini e suoni, piuttosto che parole e pensieri, e se si consultano in solitudine o in qualche versione di qualche comunità virtuale, è improbabile che possano fare molto di più qui che in Kosovo o in Los Angeles. A dire il vero, i nuovi media sono attualmente ancora basati su testi; ma il loro futuro è nelle immagini. Essi, in ultima analisi, sono un surrogato efficiente della televisione e del cinema, piuttosto che di libri e giornali. Lascia un po’ stupefatti ma non sorpresi nel vedere quanti computer-dipendenti usano i loro portatili per le proiezioni di film privati ​​sui loro nuovi dischi DVD! Man mano che si evolvono , i nuovi mezzi di comunicazione saranno destinati ad acquisire tutti i difetti politici preesistenti. Una successione di immagini in rapido movimento non è favorevole al pensiero, ma favorisce la pubblicità, la manipolazione e la propaganda, e queste sono le caratteristiche della moderna cultura del consumo e della privatizzazione dell’ideologia politica che sostituisce governi con i mercati. Il potere delle immagini non può essere sottovalutato. Pochi anni orsono, gli americani negli USA venivano trattati a colpi di orribili immagini televisive provenienti dal Corno d'Africa: l’immagine del corpo straziato di un soldato americano che veniva trascinato attraverso una piazza dove un elicottero americano era precipitato in fiamme. In un solo istante, quella immagine trasformò la politica estera americana nel portare a termine e in modo poco cerimonioso l'impegno strategico americano in quella parte del mondo. Le parole possono, naturalmente, anche ingannare, ma i film di Leni Riefenstahl colpiscono più dei testi di un Goebbels. Il film di Steven Spielberg Ilsoldato Ryan per esempio, può benissimo essere inteso come un rafforzativo del cinismo politico del nostro tempo, mentre Spielberg celebrava il coraggio quotidiano di alcuni individui ostinati, allo stesso tempo decostruiva la lotta globale del seconda guerra mondiale privatizzandone gli obiettivi e le motivazioni dei suoi protagonisti. Oliver Stone è un caso ancora più evidente, i suoi film sono colmi di uno scetticismo buio e anti liberal-democratico. E questo è evidente anche sia nel decostruire spiegazioni ufficiali sull’ assassinio di Kennedy o della guerra in Vietnam. Il regista statunitense realizza immagini di una storia diversa da quella ufficiale fornendo una verità diversa da quella ufficiale. Spielberg e Stone hanno ovviamente un diritto, anche un dovere nel fornire attraverso le immagini una versione diversa su come guardare alla guerra o all’amministrazione di Johnson. La tecnologia digitale migliora tale manipolazione. Come può trasformare forme e profili per creare un mondo di illusione convincente nei film, può trasformare sensazioni e sentimenti per creare un mondo di pregiudizi convincenti sul web. La nostra civiltà si è formata principalmente sulla parola e su documenti scritti la Bibbia, la Torah, il Corano, radicando nella ragione, la coerenza e la promessa di mantenimento (la consistenza delle parole della mutevolezza della personalità). Siamo sempre stati ancorati a ciò che Aristotele chiamava logos, che ci ha permesso di imporre ordine e significato al mondo attraverso il linguaggio e segni che hanno dato alla persona un discorso comune con il quale siamo in grado di mediare i nostri interessi e trovare un mezzo per collaborare, loro malgrado. La liberal-democrazia poteva essere definita, il governo del logos ed era il logos che legittimava regimi radicati originariamente solo nel potere e nell’ interesse. Se in principio "era" la parola, e alla fine ci saranno solo immagini, la democrazia, finalmente, potrà esprimere tutta la sua semi-nascosta mostruosa natura fatta di brutalità e inganno.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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