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I deputati cosentini del Pd Ernesto Magorno , Enza Bruno Bossio , Ferdinando Aiello e Stefania Covello annunciano la presentazione di un’interrogazione parlamentare sul “caso Cosenza”.

 

Appena Occhiuto va via il PD scopre il marcio e scrive:

«Lo scioglimento del consiglio comunale non è solo la risultante del fallimento politico – amministrativo dell’amministrazione Occhiuto ma é innanzitutto un’azione interruttiva di un progressivo e crescente processo di degrado e degenerazione morale.

Al Comune di Cosenza l’illegalità è stata, di fatto, eletta a norma. 

Sono molteplici e numerosi gli indizi che connotano un contesto torbido e di intrecci politico-affaristici che caratterizzano l’azione amministrativa di Palazzo dei Bruzi».

 

Poi spiegano sempre i quattro deputati dem «Lo scioglimento del Consiglio non é solo la manifestazione di una volontà tesa a promuovere un progetto politico alternativo all’esperienza amministrativa guidata da Occhiuto ma é anche e soprattutto un atto di responsabilità finalizzata a tutelare l’istituzione comunale da possibili effetti devastanti conseguenti a numerose indagini che la magistratura ordinaria e la Direzione distrettuale antimafia, da come si evince dalla stampa, stanno conducendo.

Il segretario regionale del Pd aveva responsabilmente invitato il sindaco di Cosenza a dimettersi “prima che fosse troppo tardi”, ma ancora volta é prevalsa l’irresponsabile vanità. 

E per questo che lo scioglimento del consiglio comunale è da considerare atto salvifico e di bonifica sociale e morale».

Infine Magorno, Bruno Bossio, Covello e Aiello proseguono «O si va avanti verso un’intensa azione di rinnovamento e risanamento morale o la crisi della città di Cosenza è destinata ad essere irreversibile e a compromettere il futuro delle nuove generazioni.

A Cosenza bisogna voltare pagina: la città merita amministratori che elevino il prestigio e la credibilità dell’istituzione anche e soprattutto capace di valorizzare e promuovere l’identità di una comunità che è orgogliosa della propria storia e delle sue tradizioni per rilanciare la “cosentinitá” come un valore e non ridurla ad un immeritato disvalore».

 

Sembra che sia la risposta a Mario Occhiuto che , per difendersi, davanti alle telecamere del Tg3 della Rai ha parlato di «corruzione elettorale» in riferimento all’operazione politica sfociata nelle dimissioni di 17 consiglieri comunali.

Ma forse è la risposta anche Jole Santelli la quale ha dichiarato che

«La "congiura degli incappucciati" che ha portato alla sfiducia nei confronti di Mario Occhiuto è una pagina nera per la politica».

«Miopia, interessi personali e veleni hanno prevalso sull'interesse della città e dei cittadini e sulla stessa dignità delle persone. Chi ritiene di poter ritrascinare Cosenza nell'oscurantismo credo abbia fatto male i propri conti. Le firme di ieri sono uno schiaffo non al sindaco ma alla città. I cittadini oggi esigono rispetto dai propri rappresentanti, è evidente che si è deciso da tempo di confrontarsi con Occhiuto non in una corretta dinamica democratica ma attraverso giochi sporchi. Qualcuno ha molto timore del giudizio positivo che i cosentini hanno del proprio sindaco. L'immagine plastica è "il patto dei potentati" contro il "sindaco della gente". Per quanto riguarda Forza Italia non ci sono più alibi per nessuno, chi è in Fi è contro trasformismo, consociativismo e acquiescenza al potere sinistro».

«In nessun posto del mondo qualcuno si sarebbe permesso per logiche elettorali di arrecare un danno ad una amministrazione che, in un periodo di crisi con casse pubbliche a secco è riuscita a dare un buon contributo allo sviluppo della città. É una questione di rispetto ripeto per la città ed i cittadini. Ma questi politicanti sono cosi arroganti e sicuri del loro potere basato sul bisogno della gente . La prova elettorale che attende questa città stabilirà per sempre credo con un marchio indelebile se Cosenza è una città che vuole diventare moderna e dinamica oppure continuare con logiche feudali e senza speranza».

Pubblicato in Cosenza

Non è uno scherzo di carnevale.
E’ vero, Occhiuto è stato mandato a casa!
17 consiglieri comunali hanno firmato le dimissioni.

 

Il documento sarebbe stato firmato nello studio del notaio Anna Muto. Dimissioni altamente politiche. A soli quattro mesi dal voto.

Occhiuto parla di una «Squallida operazione politica»

 

Questi i dimissionari

I dimissionari sono Marco Ambrogio, Giovanni Cipparrone, Luigi Formoso, Mimmo Frammartino, Maria Lucente, Giuseppe Mazzuca, Sergio Nucci, Enzo Paolini, Giovanni Perri, Salvatore Perugini, Roberto Sacco, Cataldo Savastano, tutti eletti tra le file dell'opposizione nel 2011.

 

Hanno lasciato anche Raffaele Cesario e Franco Perri, da tempo dissidenti.

Poi l’apporto decisivo del gruppo di Ennio Morrone, cioè di Pino Spadafora, Roberto Bartolomeo e il presidente del Consiglio Luca Morrone. 

 

Probabilmente lunedì le firme saranno consegnate al segretario generale.

«Mi dicono che abbiano raccolto le firme necessarie per sfiduciarmi - ha detto Occhiuto - io continuerò a confrontarmi con la città con la serenità e la determinazione di sempre. Sono convinto che i cittadini sapranno premiare l'impegno profuso in questi quattro anni e mezzo e puniranno invece quanti hanno ordito questa squallida operazione politica».

Pubblicato in Cosenza

mario occhiutoMario Occhiuto sarà giudicato per diffamazione aggravata.
La vicenda ha preso le mosse all’epoca delle consultazioni provinciali.
E tutto è nato da un post pubblicato su facebook.

 

L'attuale sindaco nonché presidente della provincia di Cosenza Mario Occhiuto scriveva.

«Gentile adotta i suoi soliti metodi».

Poi specificava «i consiglieri non possono essere trattati come pedine da spostare da una parte all'altra mortificando la propria dignità di persone e di amministratori.

 

Bisogna opporsi ai sistemi di pressione mafiosa ... se si vuole il bene della Calabria si deve avere il coraggio politico di rifiutare per le elezioni regionali i voti della mafia e di Gentile".

Il messaggio, ovviamente, non piacque per nulla a Pino Gentile che querelò l'allora aspirante sindaco

Il processo inizierà il prossimo 13 maggio

Si tratta di diffamazione aggravata per essere stata arrecata con mezzo di pubblicità

Secondo il legale di Pino Gentile avvocato Guido Siciliano il suo assistito è pronto a costituirsi parte civile.

Pubblicato in Calabria

polo scolastico

Il Presidente della Provincia Mario Occhiuto si congratula con le classi quinte di Itc, Iti, Ipsia e Liceo scientifico di Amantea per la loro affermazione nel business game “Latuaideadimpresa”.

 

Il progetto presentato dai ragazzi di Amantea, infatti, è stato selezionato tra i 16 migliori del concorso 2014/2015 del business game ideato da Strategica Community e poi adottato da Confindustria, con il patrocinio del ministero dell'Istruzione, Università e ricerca.

 

In questa quinta edizione, nella quale si sono cimentati quasi un migliaio di studenti di 69 istituti, gli studenti di Amantea sono stati selezionati tra i primi 16 grazie all’idea del “Pril”, un sensore portatile che permette di rilevare i componenti di ogni alimento, che una volta visualizzato sugli smartphone grazie ad una app, segnalerà alimenti di cattiva qualità o ai quali si è allergici.

 

“Esprimo un grande apprezzamento per l’impegno e il talento di questi ragazzi e dei loro insegnanti per il progetto “Pril” – ha dichiarato il Presidente Occhiuto – che dimostra come la creatività e la conoscenza possano portare a raggiungere obiettivi ambiziosi. Ora attendiamo con fiducia la premiazione finale alla Luiss di Roma, augurandogli di poter essere tra i progetti migliori selezionati”.

La Fonte Della Notizia  http://www.provincia.cs.it

La deputata M5s Dalila Nesci ha scritto volutamente una lettera ironico-satirica alla Ennio Flaiano, indirizzata a Franco Iacucci, capo della segreteria della presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

Nella missiva la parlamentare ha chiesto al governatore Oliverio la revoca degli incarichi di Luca Mannarino, capo di Fincalabra, di Santo Gioffrè, commissario dell'Asp di Reggio Calabria, e di Antonio Belcastro, commissario dell'Aou Mater Domini di Catanzaro.

La parlamentare ha chiesto anche il recupero delle somme, da parte del presidente Oliverio, ironicamente ribattezzato 'Scopellerio', relative a tutti gli incarichi dirigenziali conferiti illegittimamente secondo la Ragioneria generale dello Stato.

«Parliamo – ha spiegato la deputata nella sua lettera – di oltre 15 milioni di euro; dati, direbbe Carlo Emilio Gadda, 'cinobalanicamente', fuori delle regole».

La deputata vuole che il presidente Oliverio provveda al «ritorno di quelle somme, che potrebbero essere utilizzate anche per mantenere a Vibo Valentia, spogliata per intero, la sede di Fincalabra».

Per Nesci, che accusa Oliverio di non aver mai risposto alle sue innumerevoli richieste, «un ennesimo mutismo del presidente della Regione sarebbe prova che è ormai un bandolero stanco, che su un cavallo bianco, col suo tormento lontano va, dov'è silenzio».

La lettera si caratterizza per il tono incalzante.

Per la parlamentare a Oliverio «manca il tempo di rispondere al telefono, che gli squilla a vuoto con la melodia di 'Fuori dal tunnel', di Caparezza.

«Dott. Iacucci, Lei e l'Avvocato Pignanelli – ha ironizzato Nesci – siete messaggeri importanti, per cui Le chiedo di riportare al medesimo, perché rappresenti all'Onorevole Oliverio, il fatto che da 5 mesi è stato eletto Governatore della Regione, non già Capo dell'opposizione, la quale appare scomposta e friabile, sorda e zitta, quando dovrebbe essere di ferro».

Inoltre, secondo la parlamentare Cinque stelle, piuttosto che dare risposte il governatore regionale sta perdendo tempo nell'esposizione pubblica «di disservizi, disavanzi e disfunzioni, cercando in tutti gli uffici e depositi della Regione, di modo da trovare anche 'il ragionier Patò' nascosto in una cantina».

Pubblicato in Politica

Ecco la civiltà e la democrazia. 
Un tempo quando si scontravano i poteri contrapposti si finiva inevitabilmente in guerra.


Oggi quando si contrano i “poteri politici” si finisce in Tribunale

La storia è semplicissima e la colpa è di facebook

Si! Proprio quel Facebook al quale in tanti ( tanti mostrando anche la loro grassa ignoranza) affidano il proprio pensiero , senza né punti e né virgole, spesso con eccessiva istintività e magari sollecitati da altri facebookisti e molto spesso senza punto rifletterci ( a proposito ricordiamo agli infelici stupidi ignoranti e pressappochisti culturali, non solo il carattere pubblico di face book- che non è una “riserva di caccia” per nessuno- ma anche la su pericolosità)

Mario Occhiuto “su Facebook aveva sparato a zero contro i "rivali".

Che cosa ha scritto Occhiuto?

Eccovi. «I consiglieri non possono essere trattati come pedine da spostare da una parte all'altra mortificando la propria dignità di persone e di amministratori. Bisogna opporsi ai sistemi di pressione mafiosa perché è proprio il loro ripetuto utilizzo che ha relegato la Calabria all'ultimo posto in Europa».

E poi continuando: «Le adesioni a un progetto e poi il voto, devono essere libere e spontanee e non frutto di coercizioni, false promesse e millanterie. Questa è soprattutto una battaglia di libertà contro le angherie, e per far superare la paura che ogni volta aleggia nell'aria quando scendono in campo questi "signori". Ora, se si vuole il bene della Calabria, bisogna avere anche il coraggio politico di rifiutare per le elezioni regionali i voti della mafia e di Gentile. E sono sicuro che in questo modo i voti invece aumenteranno».

È solo l’ultima querelle verbale tra i Gentile ed Occhiuto( come non ricordare la vicenda di Katia Gentile?)

Ed allora l’assessore Pino Gentile ha deciso di querelare Mario Occhiuto per le dichiarazioni «altamente diffamatorie e calunniose» postate ieri su Facebook.

L'assessore regionale ha dato mandato al suo legale, Guido Siciliano, di passare alle vie di fatto contro un sindaco che – forse complice il clima esacerbato delle elezioni provinciali – si è lasciato andare a un unpolitically correct da Gentile ritenuto non tollerabile.

Probabilmente ad Occhiuto non è andata giù la candidatura alla presidenza della Provincia concorrente alla sua di Marcello Manna, sindaco di Rende appoggiato apertamente dai Gentile.

Ma le province non dovevano essere chiuse?

Ora la parola ai giudici

Pubblicato in Cosenza

La Calabria è piena di famiglie povere e di evasori.

La conclusione è che molti calabresi non pagano i tributi ed in particolare la Tarsu.

Anche per questa ragione molti sindaci non pagano, o pagano in modo molto ridotto, il contributo di sversamento nelle discariche. L’altra ragione magari sono le feste per far contento il popolo.

Purtroppo il contributo di sversamento è altissimo perché la raccolta differenziata è stata, ed è, nella gran parte, fallimentare raggiungendo percentuali ridicolmente basse, mentre e per contro le quantità sversate in discarica sono altissime.

I titolari delle discariche pretendono dalla regione i pagamenti nelle quantità corrette ed usano tutti i “mezzucci”per indurre i sindaci ai pagamenti.

A tal punto il 9 ottobre 2013 :” L’Assessore Pugliano sollecita i Sindaci a un maggiore impegno sul sistema dei rifiuti” (vedi articolo 1) e dichiara di aver fatto ricorso ad Equitalia per la riscossione delle somme dovute dai sindaci inadempienti e di essere pronto a far ricorso alla legge regionale 18/2013 che prevede, per i Comuni inadempienti, la nomina di commissari ad acta.

Tutto inutile.

Pugliano da metà dicembre 2013 in poi tenta anche di attivare progetti scolastici di sensibilizzazione ambientale( vedi articolo 2). Soldi sprecati

In attesa che i progetti scolastici determinino una calabria rispettosa delle leggi e dell’ambiente la società che gestisce la discarica di Pianopoli pretende i pagamenti e guarda caso nascono difficoltà nel conferimento dei rifiuti e gli stessi restano per strada.

Non ci sta Mario Occhiuto sindaco di Cosenza il quale, di fronte alla nuova emergenza rifiuti a Cosenza, dichiara che :” Per agevolare infatti lo stato emergenziale di Reggio Calabria, si creano disagi altrove e in particolare nella provincia di Cosenza”(vedi articolo3). Una dichiarazione grave, anzi gravissima

Ma ecco la replica di Pugliano: “Il sindaco Occhiuto non butti la spazzatura in politica”. Allegato 4)

E poi insiste affermando che “Nelle difficoltà attuali, sia dal punto di vista infrastrutturale che dal punto di vista finanziario, il sindaco Occhiuto dovrebbe, invece, essere un tantino più serio nel fare il “mea culpa”, visto che la sua gestione poco responsabile del comune ha fatto maturare alla città che amministra un debito, nei confronti della Regione, di quasi 25 milioni di euro che non ha saputo sanare o gestire attraverso lo strumento del Decreto 35 del 2013, sul finanziamento dei debiti dei comuni attraverso la Cassa Depositi e Prestiti”.

11 gennaio 2014.

Articolo 1:” L’Assessore Pugliano sollecita i Sindaci a un maggiore impegno sul sistema dei rifiuti”

L’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano, nel corso della conferenza stampa convocata a sei mesi dal subentro della Regione nella gestione del sistema dei rifiuti, dopo 16 anni di commissariamento del settore, ha tracciato un primo bilancio sull’attività di programmazione già avviata e sul futuro a medio termine del settore. Alla conferenza – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – hanno preso parte, inoltre, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri e dirigente dell’unità di progetto Rifiuti  Antonio Augruso.

Gli investimenti programmati dalla Regione nel settore dei rifiuti ammontano a circa 16,4 milioni di euro relativi alla rimodulazione dei fondi UE (2007/2013), a cui si aggiungono 18 milioni recuperati da un Apq con il Ministero dell’Ambiente e 85 milioni di euro di premialità per gli obiettivi di servizio. Altri fondi, circa 119 milioni di euro, sono stati chiesti  nella programmazione comunitaria (2014/2020), da investire in infrastrutture. Inoltre sempre nella programmazione 2014/2020 è stata dedicata grande attenzione alle risorse da destinare ad una ‘misura’ relativa al finanziamento di attività imprenditoriali da far nascere in Calabria, per la trasformazione e la lavorazione della ‘frazione recuperata’ attraverso la raccolta differenziata.

“Abbiamo voluto presentare il bilancio consuntivo dei primi sei mesi di gestione regionale del sistema dei rifiuti – ha dichiarato l’assessore Pugliano – con particolare attenzione agli investimenti che la Giunta Scopelliti sta sostenendo per rimetterlo in ordine ed efficientarlo. Investimenti e programmazione che rischiano, però, di essere resi vani se non mettiamo in equilibrio la parte del bilancio che riguarda le entrate. La Regione non ha più risorse da anticipare ai comuni se questi non si organizzano, responsabilmente, a pagare il sistema dei rifiuti. Ho voluto lanciare questo grido di allarme – ha aggiunto l’Assessore Pugliano – perché stando così le cose tra qualche settimana la Calabria potrebbe ripiombare nella crisi e tornare alla paralisi. Credo che valga la pena che i Sindaci si sveglino e che comprendano che mentre ci adoperiamo, da un lato, ad abbassare i costi dall’altro abbiamo la necessità di garantire la copertura degli stessi attraverso la riscossione delle tariffe. Vorrei sollecitare i Sindaci manifestando tutta la preoccupazione per il servizio corrente che è già in grande squilibrio. Il sistema costa alla Regione circa 9 milioni di euro al mese con un corrispettivo di entrate pari circa 3 milioni di euro mensili. I Sindaci hanno già ricevuto le diffide ad ottemperare ai criteri e agli orientamenti contenuti nel decreto 35/2013.

Su 246 comuni – ha successivamente dichiarato l’assessore Pugliano – che hanno fatto richiesta di mutui con la Cassa depositi e prestiti per ottenere un finanziamento per estinguere debiti pregressi, solo 110 hanno versato qualche acconto. La Regione ha potuto incassare circa 10,6 milioni di euro, quando se ne attendevano almeno circa 110 milioni di euro. Mentre per i debiti pregressi abbiamo avviato il contatto con Equitalia, a cui è demandata la riscossione delle somme dovute, per il corrente siamo pronti a far partire l’uso della legge regionale 18/2013 che prevede, per i Comuni inadempienti, la nomina di commissari ad acta”.

10 ottobre 2013

Articolo 2 “Presentati nelle scuole i progetti di sensibilizzazione ambientale”

LAMEZIA TERME – L’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha partecipato alla presentazione dei progetti dedicati alle scuole calabresi legati ai temi della sensibilizzazione ambientale. La manifestazione si è svolta a Lamezia Terme presso l’Istituto comprensivo Statale “S. Gatti” , alla presenza, tra gli altri del Sindaco della città Speranza e del Dirigente scolastico Firetto. Si tratta del primo di 22 incontri in altrettante scuole calabresi, indicate dall’Ufficio Scolastico Regionale a seguito del protocollo d’intesa con l’Assessorato regionale Politiche per l’Ambiente, da realizzare in due anni per due linee di intervento del Por Calabria Fesr 2007/2013: “Azioni per sostenere la raccolta differenziata di rifiuti” e “Azioni di informazione e sensibilizzazione ambientale”. Per entrambi i progetti, promossi dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione  e Sial servizi Spa, sono previsti, inoltre, 7 workshop che si svolgeranno presso il Dipartimento regionale Ambiente. La giornata si è svolta in due momenti, durante la quale i giovani studenti dell’istituto comprensivo statale “S. Gatti” hanno avuto modo di confrontarsi sui temi della raccolta differenziata e della tutela ambientale, partecipando attivamente anche ad un gioco didattico. Il tema centrale dell’incontro è stato “le 4 R della gestione dei rifiuti: Riduzione, Riuso, Riciclaggio, Recupero energetico”.  I bambini hanno risposto positivamente a tutti i giochi, grazie anche al proficuo lavoro svolto dai docenti. “In Calabria c’è bisogno di una piccola rivoluzione culturale nell’approccio con l’ambiente ed in particolare con il sistema dei rifiuti – ha dichiarato l’Assessore regionale all’Ambiente Pugliano – per realizzarla non si può che partire dalla casa della cultura e dell’istruzione rappresentata dalla scuola. Con questa iniziativa facciamo partire due progetti che abbiamo attivato per raggiungere tutto il territorio calabrese, partendo da ventidue istituti scolastici rappresentativi. Riteniamo che oltre alle politiche di intervento strutturale nel campo dei rifiuti, c’è bisogno di politiche di sensibilizzazione ed educazione ambientale. Quello che non siamo riusciti a fare noi adulti nell’approccio uomo-natura – ha concluso l’Assessore Pugliano – ci auguriamo possano farlo in futuro questi bambini delle scuole. Sono fiducioso che sapranno fare bene

16 dicembre 2013

Articolo 3. Nuova emergenza rifiuti a Cosenza, Occhiuto: "è colpa della Regione"

COSENZA - Già da diverso tempo e ancora nei prossimi giorni, Cosenza sarà invasa da cumuli di rifiuti.

Nonostante l'avvio della raccolta differenziata porta a porta, a causa delle ultime disposizioni regionali comunicate all'Amministrazione comunale e alla ditta Ecologia Oggi, si verificherà l'ennesimo blocco del conferimento dei rifiuti nella discarica di Pianopoli, unica discarica privata che serve i Comuni dell'intera Calabria.

 "Questo tipo di gestione fallimentare da parte della Regione sta diventando insostenibile e non ci vedra' piu' passivi - dichiara il sindaco Mario Occhiuto - Non accettiamo di assistere a scelte scellerate che, per motivi che ci sfuggono, vanno puntualmente a penalizzare i cittadini del nostro territorio rendendo vani gli sforzi del governo locale. Per agevolare infatti lo stato emergenziale di Reggio Calabria, si creano disagi altrove e in particolare nella provincia di Cosenza. Non e' questa la strada giusta per risolvere i problemi".

 "La nostra citta' -prosegue il sindaco - e' l'unico capoluogo che, al di la' dei continui blocchi, ha raggiunto il 40% della raccolta differenziata, progetto che, dato lo stato delle cose, per la sua completa affermazione subira' adesso gravi conseguenze. Occorre prendere atto - aggiunge Occhiuto - che la politica attuata dalla Regione in questo settore ha fallito su tutti i fronti. Io, in particolare, ho il dovere di denunciare la pesante penalizzazione subita dalla citta' di Cosenza, a cui la Regione ha anche bocciato il finanziamento per il progetto di un Centro di riciclo presentato dall'Amministrazione comunale".

 A margine delle dichiarazioni del sindaco Occhiuto, e' utile precisare che nei quartieri cosentini in cui e' attiva la raccolta differenziata, non si registrano scene di strade o marciapiedi sporchi di rifiuti. I disagi si avvertono nelle zone non ancora interessate dal progetto, quelle dove si trovano gli ultimi cassonetti esistenti che straripano di sacchetti e/o ne vengono circondati. Il Comune di Cosenza, fra l'altro, dato il buon funzionamento della raccolta differenziata, ha necessita' di scaricare poche quantita' di rifiuti a Pianopoli.

10 gennaio 2014

Articolo 4: Occhiuto sia più serio e paghi i 25 milioni di euro di debiti verso la regione

L’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – replica al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. “La problematica ereditata dopo 16 anni di commissariamento è così grave che non è interesse di nessuno – dichiara Pugliano – mischiarla con la polemica politica in atto, ma bisognerebbe saperla selezionare e differenziare”.

“Strumentalizzare l’emergenza rifiuti – prosegue l’assessore Pugliano – indirizzandone maldestramente la responsabilità agli otto mesi di gestione regionale, che ha messo in campo una seria ed importante programmazione, o aprendo, irresponsabilmente, conflitti campanilistici non aiuta la Calabria e non serve a giustificare le proprie e gravi inadempienze. Cosenza ha ricevuto dal Governo regionale il massimo delle attenzioni, per come merita, nonostante non abbia un impianto a cui destinare la produzione dei rifiuti. Anche per domani, pur nelle difficoltà generali, la città di Cosenza, diversamente da quanto affermato dal sindaco Occhiuto, è stata autorizzata a conferire all’impianto di Lamezia”.

“Nelle difficoltà attuali, sia dal punto di vista infrastrutturale che dal punto di vista finanziario, il sindaco Occhiuto – afferma Pugliano – dovrebbe, invece, essere un tantino più serio nel fare il “mea culpa”, visto che la sua gestione poco responsabile del comune ha fatto maturare alla città che amministra un debito, nei confronti della Regione, di quasi 25 milioni di euro che non ha saputo sanare o gestire attraverso lo strumento del Decreto 35 del 2013, sul finanziamento dei debiti dei comuni attraverso la Cassa Depositi e Prestiti”.

“Si occupi – conclude Pugliano – di ripianare i debiti maturati che possono portare al tracollo la città di Cosenza e condizionare negativamente il sistema dei rifiuti in tutta la Calabria, più che recriminare sul mancato finanziamento del progetto di riciclo, visto che la Regione ha deciso di realizzarlo, dopo 12 anni dall’approvazione del Piano regionale, più responsabilmente e opportunamente, nel territorio del comune di Bisignano, anziché nell’area urbanizzata di Cosenza.

 

Pubblicato in Calabria

Siamo al parossismo.

Scopelliti viene ad Amantea e nel suo lunghissimo e drammatico elenco di debiti della regione calabria e dei suoi sub enti denuncia circa 150 milioni di debiti della Sorical che, come noto, è partecipata al 51% dell’ente regionale.

La Sorical è creditrice dei comuni che non pagano e ha un solo modo ( incredibile e vergognoso) per sollecitare i pagamenti quale è quello di ridurre la quantità di acqua erogata.

Lo avrebbe fatto anche con il comune di Cosenza( noto debitore) il cui sindaco “ denuncia una diminuzione del 50% rispetto agli altri anni”. E Mario Occhiuto scrive : «Questa Amministrazione ha accertato, già da qualche giorno, una riduzione della fornitura idrica di oltre il cinquanta per cento rispetto agli anni precedenti. Tale riduzione, eseguita senza alcun preavviso, limita in misura non tollerabile l’approvvigionamento idrico di tutto il Centro città con gravi pregiudizi per l’utenza pubblica (scuole, ospedali, caserme ecc..) e privata (circa 30.000 utenti)».

Conseguentemente il Comune di Cosenza ha invitato formalmente la società «a ripristinare la fornitura preesistente di 120/90 litri al secondo» ed ha anche avvertito la Sorical chein caso di reiterazione del denunciato “ inammissibile e non giustificato comportamento» adotterà tutti i provvedimenti, mirati «ad impedire la grave elusione del giudicato (ordinanza Tar Calabria Catanzaro numero 685/2012 e ordinanza del Consiglio di Stato numero 1672/2013) ed a garantire all’utenza l’esercizio di diritti insopprimibili».

Ben al di là di questa vicenda viene da chiedersi se in queste condizioni di omesso pagamento delle forniture da parte dei comuni la gestione pubblica dell’acqua sia realmente possibile.

Pubblicato in Cosenza

Escono Marina Machì, già assessore alla Formazione della coscienza civica e scuola, Alessandra De Rosa, già assessore alle Politiche sociali, Carmine Vizza, dimissionario, e Katya Gentile, sfiduciata dal sindaco.

Entrano,invece, Carmine Manna, Nicola Mayerà, Manfredo Piazza e Massimo Lo Gullo

Carmine Manna, consigliere comunale eletto nelle file del Pdl, 40 anni, laureato in Economia aziendale presso l’Unical, è stato giocatore e poi allenatore di pallanuoto, è presidente della società Cosenza Nuoto; Presidente e responsabile marketing della Co.Ge.i.s. (Consorzio cosentino Gestione Impianti sportivi); presidente della “T&GM” srl azienda di servizi.

Nicola Mayerà 39 anni, funzionario presso il dipartimento Internazionalizzazione della Regione Calabria è laureato in Economia aziendale all’Unical. Organizzatore d’importanti manifestazioni internazionali nel settore agroalimentare e in quello industriale.

Manfredo Piazza, 51 anni, è avvocato, patrocinante in Cassazione, con competenze in diritto del lavoro e delle imprese, diritto amministrativo, diritto civile. Manfredo Piazza è libero professionista, consulente giuridico per diverse pubbliche amministrazioni, patronati e sindacati; vicepresidente della Cooperativa “Delfino Lavoro”, docente presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Unical. Per la Provincia di Cosenza ha curato e pubblicato la “Guida normativa sull’edilizia scolastica”. Massimo Lo Gullo, consigliere comunale eletto con il Pdl, 50 anni, si occupa di commercio di prodotti informatici. Da sempre appassionato di politica, è stato prima nell’Udc e dal 2004 in Forza Italia. Ha iniziato il percorso di amministratore pubblico come consigliere della IV Circoscrizione cittadina. Attualmente è anche consigliere alla Provincia di Cosenza.

Ed ecco la nuova giunta:

Questa la composizione completa della Giunta con le deleghe assegnate:

Sindaco, Mario Occhiuto

Riqualificazione urbana e Rigenerazione della città antica, Creatività, Innovazione del ciclo dei rifiuti, Raccolta differenziata e riciclo dei materiali, Manutenzione e verde pubblico, Polizia Municipale, Capitale sociale e risorse umane, Piscine comunali, Igiene pubblica, Protezione civile

Vice sindaco : Luciano Vigna,

Bilancio e Tributi, Gestione e valorizzazione del Patrimonio, Strategie attive per il lavoro

Assessore Davide Bruno

Giovani e futuro (imprenditorialità e lavoro giovanile, Web 2.0) Legalità e Trasparenza Pianificazione urbana sostenibile

Assessore Geppino De Rose

Smart city e Social Innovation, Innovazione e Università, Agenda digitale, Formazione della coscienza civica, Scuola e cultura, Città a misura di bambino, Cittadinanza attiva

Assessore Martina Hauser

Sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili, Programmazione ed ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche, Efficientamento energetico, Qualità ambientale e controllo fonti inquinamento

Assessore Nicola Mayerà

Crescita economica urbana, Mobilità sostenibile, Economia dello sviluppo sostenibile, Internazionalizzazione e programmi di cooperazione

Assessore Carmine Manna

Fondi UE e nuova programmazione comunitaria, Qualità della vita e salute pubblica, Cooperative sociali e loro attività di manutenzione della città, Impianti sportivi ad esclusione delle piscine

Assessore Manfredo Piazza

Solidarietà e coesione sociale (anziani, famiglie, terzo settore, prevenzione), Emergenza casa, Politiche di integrazione ed inclusione delle minoranze

Assessore Massimo Lo Gullo

Decentramento e cura dei quartieri

Assessore Rosaria Succurro

Comunicazione, Turismo e marketing territoriale , Teatro e Spettacoli

Pubblicato in Cosenza

Una vicenda kafkiana quella che si snoda nella politica cosentina e che vede protagonisti , da un lato, Katia Gentile, già vice sindaco del comune di Cosenza, espulsa dal sindaco Occhiuto , e che non vuole rientrare nella compagine che governa la città brutia, e dall’altro i Giovani Udc che le replicano dopo la affermazione che l’UDC è un partito “estinto”. Ecco il testo:

''Siamo vivi e vegeti''.

“ Dalle critiche mosse dal vice sindaco Katya Gentile si denota una palese disinformazione del significato di estinguere. Infatti il partito che l'ex vice sindaco definisce estinto in realtà è presente sul territorio ed esiste A riprova di ciò vorremmo ricordare alla Gentile che ancora nonostante tutte le vicende che ci hanno indebolito, siamo presenti sul territorio calabrese e nazionale. Vorrei ricordare che nelle schiere dell'Udc vi sono ben assessori regionali e molteplici consiglieri regionali, sindaci di capoluoghi e non, un parlamentare europeo, senza considerare tutto il restante organico della penisola.

Premesso ciò il termine estinto non ci sembra del tutto esatto ed adatto alla circostanza, infatti vorremmo ricordare che il termine "estinto" fa riferimento ad una specie vivente che non esiste più, quindi di conseguenza non è il nostro caso e non è tantomeno un aggettivo appellabile al nostro partito.

La scelta operata dal nostro Sindaco è stata una scelta sofferta ma dovuta, sofferta perché l'operato dell'asse Pdl-Udc in Calabria e a Cosenza ha sempre funzionato e continua a funzionare in maniera eccelsa, ed l'ottimo lavoro svolto al Comune di Cosenza, dal Sindaco e dall'intera Giunta è stato riconosciuto universalmente dalla cittadinanza e non solo.

La difficile scelta di rimuovere il vice sindaco dal suo incarico è stata dettata da una mancanza di fiducia che si è venuta a creare con ripetuti atteggiamenti che hanno minato e scalfito irrimediabilmente il rapporto di fiducia che deve intercorrere tra Sindaco e Assessore. Ricordando che la normativa comunale in materia di composizione della Giunta specifica e sottolinea che il Sindaco deve nominare gli assessori tenuto conto soprattutto di un rapporto fiduciario.

Quindi si può dedurre molto facilmente che quando quest'ultima viene a mancare chiaramente ci si pone di fronte al problema di un eventuale rimozione dell'assessore nominato. Mentre per ciò che concerne i rapporti col Pdl, l'Udc ha sempre avuto un atteggiamento di collaborazione reciproca con gli amici del Pdl e abbiamo sempre riconosciuto l'ottimo lavoro e la professionalità svolto dal nostro Presidente Scopelliti, dei quali noi Giovani Udc abbiamo una profonda stima e speriamo anche in un futuro prossimo di poter continuare a lavorare insieme, anche perché questi disagi che si sono creati devono essere immediatamente ricomposti perché i cittadini non possono e non devono subire disagi per cause esterne. Infine siamo sicuri che il lavoro iniziato col partito di Berlusconi sicuramente avrà un prosieguo sia a livello regionale che cittadino. Giovani Udc Area Urbana Brutia.”

NdR: E se questa “speranza” di potere venisse delusa cosa resterebbe dell’UDC?

Pubblicato in Calabria
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