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Tutto ha un inizio ed una fine. Se l’inizio, in qualche modo, può essere nascosto, la fine si avverte con chiarezza, quasi sempre.

Parliamo di Scopelliti che ha mandato via un Loiero stanco e soprattutto circuito da un gruppo di pseudo amici che lo avevamo assicurato che tutto andava bene e che sarebbe stato rieletto. Non fu così!

Parliamo di uno Scopelliti che ha gestito come ha voluto la Calabria, forte di tante protezioni ad iniziare da quella di Berlusconi.

Poi la svolta.

Lui va con Alfano nel NCD ( un giorno, forse, scopriremo perché) ma gran parte dei suoi ex sodali e compagni di viaggio politico restano con il “Berlu” nella nuova Forza Italia.

Ed i neoforzisti non si fanno mancare le parate , né i messaggi chiari al governatore.

Le parate.

A Catanzaro la prima convention con la Scilipoti ,Jole Santelli, Pino Galati, Mancini , Occhiuto, Morrone, Abramo, Nino Foti, ex deputato . Mancavano solo il vicepresidente dell’assise regionale, Alessandro Nicolò e il consigliere regionale, Giuseppe Caputo.

A fare gli onori di casa è l’assessore Mimmo Tallini

I messaggi.

Obiettivo unico chiedere al governatore qualche postazione in giunta e magari anche qualche direzione generale.

Pare che tutto punti alla poltrona all’Ambiente di Franco Pugliano, lista Scopelliti. Forse non è un caso il recente ingresso di Diego Tommasi.

Pubblicato in Calabria

La notizia circolava da diversi giorni

Ed era fortemente attendibile per due distinte e complementari ragioni

Da un lato lo sgarbo di Cesa che aveva optato per la Calabria lasciando fuori dal parlamento Roberto Occhiuto, quasi come se i voti presi in Calabria fossero suoi o di Casini.

Dall’altro il rapporto poco felice con i gentiliani, fortemente concorrenti, così che appena Pino e Tonino sono passati con il NCD di Alfano e Quagliariello era gioco forza entrare in Forza Italia.

Per rendere pubblica la cosa i fratelli Occhiuto hanno dovuto attendere l’ incontro con Berlusconi che, ovviamente, non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione .

Fuori i Gentile dentro gli Occhiuto , fa quantomeno 2 a 2.

Scornati ovviamente Cesa-Casini ed i Trematerra il cui UDC continua a “squagliarsi” giorno dopo giorno; dopo la perdita di Tassone oggi anche quella degli Occhiuto.

E non sorprende la soddisfazione di Galati, Morrone e Foti

Giuseppe Galati, anche lui ex Udc ha dichiarato: «La scelta di Roberto e Mario Occhiuto assume un grande significato sul piano politico perché rappresentano personalità di indubbio valore che accrescono l’anima moderata del nostro movimento».

Soddisfatto anche l'ex parlamentare Nino Foti per il quale l’ingresso dei fratelli Occhiuto «sarà un apporto importante e significativo, essendo gli stessi persone valide e stimate. La loro scelta, unita a quella di tanti altri amministratori che in questi giorni hanno deciso di sposare la causa di Forza Italia testimoniano la validità del progetto politico di Forza Italia».

Felice anche Ennio Morrone, capogruppo di Fi in consiglio regionale, il quale ha espresso «vivo apprezzamento riguardo la scelta dei fratelli Occhiuto di aderire a Forza Italia». Non solo ma Morrone si è dichiarato « certo che, a breve, altri amministratori, dirigenti e simpatizzanti seguiranno la medesima scelta».

Nessuna dichiarazione, per il momento, da parte dell’UDC.

Pubblicato in Cosenza

È tutto avvolto nel mistero più profondo e probabilmente ci vorrà tempo o qualche corvo per sapere cosa è successo.

Quello che possiamo dirvi è che Gasparri ebbe ieri l’altro a dichiarare che «La Calabria con Berlusconi» e che ( i primi) 7 consiglieri regionali avevano”rinnegato”Scopelliti. Si trattava Morrone, anche Pacenza, Caputo, Albano, Tallini, Magno e Nicolò.

Una irruzione vera e propria quella di Gasparri nel frastagliato panorama calabrese dal clima teso, suggerendo al governatore suo ex collega di tempi di An: «I vertici regionali correggano gli errori di questo periodo».

Una dichiarazione che anticipava la riunione del gruppo regionale fissata del lune dì 4 novembre.

Scopelliti non ha replicato.

Ma dalla riunione svoltasi ieri lunedì 4 novembre è emersa la decisione di venticinque tra consiglieri e componenti la Giunta regionale della Calabria iscritti al Pdl di aderire convintamente al progetto di rinascita di Forza Italia.

Al termine dell’incontro è stato redatto il seguente documento : "I consiglieri ed componenti la Giunta regionale, iscritti al Popolo della Libertà confermano la loro convinta adesione al progetto di rinascita di Forza Italia come soggetto politico in grado di rappresentare il centro-destra italiano e che rafforzi, alla fine dell'attuale esperienza di Governo, le ragioni di un sistema bipolare fondato sull'alternanza di Governo. Auspicano che nel prossimo consiglio nazionale tale decisione venga assunta formalmente e all'unanimità dai delegati, superando così divisioni e contrapposizioni che hanno fornito un'immagine non veritiera e distorta del nostro movimento .'Lanciano un appello al presidente Silvio Berlusconi, al quale confermano incondizionato sostegno in questa drammatica fase in cui si vorrebbe eliminare l'indiscusso leader del centrodestra, e al segretario Angelino Alfano perché producano ogni possibile sforzo in modo che dal consiglio nazionale emerga un partito fortemente unito, sia pure in presenza di diverse sensibilità, capace di fare responsabilmente gli interessi del Paese anche di fronte alle posizioni incomprensibili del principale alleato di governo, il Pd, che si conferma partito giustizialista e vessatorio nei confronti dei cittadini. Confermano piena fiducia e sostegno leale al presidente Giuseppe Scopelliti, che in questi anni ha guidato con coraggio e determinazione sia il Governo regionale sia il Popolo della Libertà in Calabria, conseguendo importanti risultati che hanno rafforzato la presenza del centrodestra nella Regione, come dimostrano ampiamente tutti i riscontri elettorali degli ultimi anni''.

Un colpo alla botte ed uno al cerchio.

Immediata la dichiarazione Galati che si dichiara soddisfatto “della convinta adesione del gruppo consiliare regionale del Pdl calabrese al progetto di rinascita di Forza Italia in linea con le intenzioni del Presidente Silvio Berlusconi''.

E poi scoprendo le carte la dichiarazione finale: ''Esprimo soddisfazione per la fiducia ed il sostegno leale espresso dal gruppo regionale nei confronti del Presidente Giuseppe Scopelliti, il quale necessita della coesione necessaria per perseguire con fermezza e determinazione un processo virtuoso di cambiamento. La rinascita di Forza Italia certamente aiuterà questo percorso''

Come dire se Scopelliti si disallineava addio partecipazione alle elezioni regionale del 2015!

Pubblicato in Cosenza

La boutade di Alfano “Sarò diversamente berlusconiano” passerà sicuramente alla storia come le “Le convergenze parallele “ di Moro.

Difficile da intellegere ma forse basta quando dichiarata fedeltà alla linea di Alfano ma aggiunge : «No alle imposizioni del duo Verdini-Santanché».

Proprio per questo Scopelliti ha invitato in fretta e furia all'ora di pranzo nella sede romana della Regione, in piazza Campitelli, tutti i parlamentari calabresi.

L’unico assente era il senatore Domenico Scilipoti.

Tutti gli altri i due Gentile, D'Ascola, Galati, Caridi, Bianchi, Santelli e Aiello si sono trovati d'accordo sulla necessità di «evitare di aprire una crisi al buio» e di non dare l'assenso alla linea dura adottata ad Arcore e dettata dall'alto.

«La lealtà al capo è fuori discussione ma la linea di Forza Italia non possono dettarla Capezzone e Verdini», spiega al termine uno dei partecipanti al summit.

Cosa succederà, domani, è difficile sapere, ma sembra che tra falchi e colombe la guerra sia totale, una guerra per il comando del PDL-Forza Italia 2.

A noi piccoli e lontani dal potere sembra logico credere che appena Berlusconi perderà le prerogative parlamentari ( la sostanziale intoccabilità da parte dei PM) sarà posto agli arresti per una qualsiasi delle varie vicende che lo interessano ( Napoli?) e che questo potrebbe essere la fine del PDL-Forza Italia 2.

Ed allora chi si allontana eviterà di finire nel gorgo tombale.

Pubblicato in Italia

La strage dei “colpevoli” si potrebbe dire parafrasando quella più famosa degli innocenti!

Certo non c’è Erode( anche se ci sono i Re Magi pieni di doni) ed i “colpevoli” non sono certo bambini( anzi).

Qualcuno è scappato come Giuseppe e Maria per raggiungere altre liste e sfuggire alla strage.

Altri sono rimasti e le loro teste sono saltate.

Per esempio, in Calabria, quella di Luigi Incarnato non “garantito” nelle liste del PD

Ma soprattutto quella di Saverio Zavettieri per il quale, al contrario di Pino Galati che ha avuto assicurato da verdini un posto “blindato” nelle liste dl PDL, non c’è spazio.

Solo per i Cristiano Popolari si sono trovati posti garantiti.

Alla camera per Mario Baccini nel Lazio e Pino Galati in Calabria ; al Senato per Ciro Falanga in Campania. Ovviamente l'accordo trovato scontenta , per esempio, in Calabria alcuni assessori regionali come Mimmo Tallini e Antonio Caridi (appartenenti alla corrente politica di Galati) che non fanno mistero di puntare a una candidatura al Parlamento

Fuori i Riformisti Italiani di Craxi e Zavettieri.

Craxi e Zavettieri chiedevano ai vertici del Pdl era un “diritto di tribuna”, cioè significava un seggio blindato alla Camera e un altro al Senato. L'ex assessore regionale della giunta Chiaravalloti Saverio Zavettieri, infatti, diceva..«Non potevamo fare per un'altra volta i portatori di sangue senza avere un riconoscimento

Ma Verdini ed Alfano hanno negato l'apparentamento.

Ed era anche successo con “Popoli Liberi” di Elio Belcastro.

Probabili battaglie quindi durante le consultazioni elettorali

Le colpe infatti sono solo quelle degli sbarramenti le cui soglie sono fissate al 4% su base nazionale per la Camera e all'8% su base regionale per il Senato.

Pubblicato in Politica
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