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il Consiglio si svolgerà mercoledì 12 Marzo 2014 alle ore 17.30, oggetto della discussione "Realizzazione della discarica in località Cozzo Giani"

Convocato il 5 marzo, protocollo 684, il Consiglio Comunale in sessione straordinaria con il seguente ordine del giorno:

1° Discussone realizzazione discarica località Cozzo Giani comune di lago a richiesta di un quinto dei consiglieri di minoranza

La convocazione è fatta ai sensi dell’articolo 125 comma 3° del TU n 148/1915 e dell’art 11 comma 4 dello Statuto.

La riunione è fissata per il giorno 12 marzo ore 17.30 in prima convocazione e per il giorno successivo, stessa ora, in seconda convocazione

Sedici sono i consiglieri che costituiscono il consiglio comunale,  oltre al sindaco Cupelli.

La giunta è rappresentata dal Sindaco Vittorio Cupelli, dal Vicesindaco Elio Filice, dagli assessori Giovanni Barone, Sonnino Bruni, Angelo De Simone e Fiorenzo Scanga

Fanno parte del Consiglio Aldo Barone, Pasquale Barone, Mario Bilotta, Alessandro Cherubini, Francesco Corrente, Gabriella Luciani, Sandro Mazzotta, Giocondo Muto, Elio Nesi, Maria Assunta Palermo( Presidente del Consiglio) , Mario Sacco

Pubblicato in Basso Tirreno

Tanti gli elementi a rendere “storica” la delibera adottata stasera

Cominciamo dalle presenze dei consiglieri. Mancavano solo Antonio Carratelli, Gianfranco Suriano, Franco Chilelli.

Continuiamo con la presenza del segretario comunale, o meglio della segretaria comunale che mancava da molti anni.

Proseguiamo ancora con la presenza di un folto ed inusuale pubblico( vedi foto)

Andiamo avanti con il voto unanime favorevole , anche questo piuttosto raro.

Ma la cosa più sorprendete che rende più che storica, anche “unica” la delibera è condanna della discariche: mai più discariche, non solo quella di Giani. Questa è la decisione assunta dal consiglio comunale di Amantea.

Ovviamente una pronuncia politica di una straordinaria intensità.

Non dimentichiamo che stiamo parlando dello stesso comune che ha dato luogo a tre mostri ambientali quali la dimenticata discarica di Cannavina, la micidiale discarica di Grassullo e la terribile discarica nel letto del Fiume Oliva, tutte e tre discariche ancora presenti ad infangare il territorio amanteano e di cui le ultime due liberano nelle falde micidiale percolato che piano , piano è arrivato al mare con le logiche negative conseguenze ambientali.

La storicità non sta tanto e solo nella inversione di tendenza, quanto nel fatto che la delibera è stata adottata da persone che portano dietro la responsabilità delle due ultime discariche richiamate.

Ma potremmo andare avanti.

Per esempio richiamando la notizia che in queste ore di drammatica situazione ambientale per la chiusura della discarica di Pianopoli esistono due volti della nostra città. Uno positivo in quel di Campora dove si effettua la raccolta porta a porta ed uno negativo nel capoluogo dove ancora sono presenti i cassonetti

In sostanza si è preso e dato atto che rispettare l’ambiente significa effettuare la raccolta porta a porta.

Ed ancora il presidente del consiglio Monica Sabatino ha evidenziato la illogicità di una regione che si attiva con immediatezza per togliere al nostro comune il contributo per la raccolta porta a porta che come evidenziato è “la soluzione positiva ” e che al contrario dispone il finanziamento per la ennesima negativa ed inutile discarica.

Insomma una svolta.

Una svolta perché si è assunto l’impegno ad iniziare il porta a porta anche ad Amantea per fine febbraio od al massimo per i primi di marzo.

Storica, infine( ma non è realmente tutto), perché è stato chiesto alla unanimità la bonifica della discarica abusiva realizzata ed usata dal comune di Amantea ( e non solo, forse) nel letto del Fiume Oliva.

Un cambiamento radicale da comune che inquina a comune che pretende le bonifiche.

Pubblicato in Politica

Va controcorrente Liscotti e lo fa per amore di Amantea; per evitare che si trovi piena di rifiuti. Ma ecco la sua nota:

“In relazione all’articolo relativo “alla guerra dei rifiuti”, riferito alla chiusura se così possiamo definirla, vista che è parziale, in quanto vieta agli altri comuni fuori del circondario lametino a conferire nella discarica di Pianopoli “il surplus” dei rifiuti previsti, vorrei ritornare sull’argomento:

Giorni addietro, avevo espresso un parere su quanto si dovrebbe realizzare in agro del comune di Lago, per il trattamento dei rifiuti, ma probabilmente anche in tal caso, e chiedo venia, sono stato interpretato in forma errata.

Voglio precisare che, il sottoscritto non voleva avvalorare l’idea della discarica da realizzare nella località stabilita, che non è di mia competenza riferire se è idonea a ricevere i rifiuti o no, ma avvaloravo l’iniziativa dell’Amministrazione di lago che ha avuto l’idea di portare avanti un progetto che fatto a norma (ricordiamoci che siamo nel 2014) sicuramente gli consentirà non solo dei ritorni economici, ma anche meno problemi per la concentrazione dei rifiuti nel proprio circondario, considerando che, anche i comuni limitrofi qualora autorizzati a depositare rifiuti in tale luogo, spero già differenziato, dovranno pagare l’amministrazione Laghese per questo servizio.

Ecco perché a mio avviso, ogni comune dovrebbe tornare a trattare i propri rifiuti a norma delle leggi vigenti, (152/2006 e ss,mm) che gli consentirebbero meno oneri da versare ad altri istituzioni e/o aziende, oltre a poter creare pur se miseri, alcuni posti di lavoro (differenziata – spazzamento strade – trattamento rifiuti nel sito – vigilanza del sito ecc…).

Se si prende in considerazione quanto anche il nostro Ente versa alla discarica di Pianopoli in termini di conferimento dei rifiuti non differenziati, certamente saremmo in grado di poterli meglio gestire localmente, ribadendo, sempre in modo corretto ed adeguato, iniziando da noi cittadini.

E’ vero che i rifiuti nessuno li vuole sotto casa, visti anche i cassonetti trasferitisi lungo la SS 18, ma purtroppo è un argomento che va affrontato in modo serio e concreto. Oggi e per i prossimi giorni, ci ritroveremo ad avere la nostra Amantea certamente invasa da rifiuti, sino a che il Sindaco di Pianopoli non decida di poter far accedere gli altri comuni in quella discarica, oltre i limiti singolarmente stabiliti.

Allora, noi cittadini prendiamo atto di tutto ciò e iniziamo a differenziare, obbligando gli amministratori a tale forma di smaltimento, pensando anche al fatto che, una conferenza di servizi e/o piani extracomunali (finanziare progetti seri e concreti a realizzare il corretto smaltimento di rifiuti in ambito di siti comunali di proprietà) si potrebbero realizzare non dico e ribadisco discariche, ma altri sistemi di smaltimento (es: i temovalorizzatori o altri sistemi più sicuri), che consentirebbero ritorni economici (energia elettrica – biogas – concimi – ecc…) che potrebbero essere utilizzati in ambito locale e perché no, venduti ad altri.

Mi è doveroso esprimere un ulteriore parere personale, pur se il sottoscritto non è un tecnico del settore in senso stretto della parola: “….oggi non esistono sistemi di smaltimento rifiuti, che possano consentire il 100% di non inquinamento. Tutti i sistemi di smaltimento, chi per un verso, chi per l’altro, producono emissioni inquinanti, ma comunque essendo riduttori di tali agenti sicuramente aiutano a mantenere un ambiente più sano….”. Non sta a me stabilire quale sia quello migliore, ma se ne può parlare. Cav. Giovanni LISCOTTI”

Riceviamo e pubblichiamo la forte presa di posizione dei Giovani Democratici di Amantea sulla nuova discarica di Lago. Una nota, ci sembra, che nel dare spessore alla convinzione che “ la stagione delle discariche deve terminare”, indica nella ““raccolta differenziata spinta su base regionale” la unica strada da seguire per affrontare e risolvere il problema dei rifiuti in Calabria, e solo a seguire “ impianti di trasformazione e lavorazione del rifiuto o impianti di recupero dell’energia”.

Praticamente gli stessi obiettivi fissati dal Governo al tempo del Commissariamento della Calabria e mai raggiunti né dai governi regionali di Centro destra che da quelli di centro sinistra.

In quindici anni l’unica cosa cambiata è la consapevolezza del popolo sul fatto che si sia stati presi per i fondelli e quella di pochi che noi si sia lasciati fare: in Calabria come in Campania, dove nessuno ha mai visto ed oggi si grida questa verità .ma ecco la nota:

“In questi giorni si è sollevata la giusta preoccupazione delle popolazioni del Basso Tirreno Cosentino per la scelta del Comune di Lago (CS) di realizzare una discarica di RSU con capienza di 400 mila metri cubi. Riteniamo che la scelta fatta dalla Regione Calabria, insieme agli enti locali consenzienti, di aprire nuove discariche (avvenuta contestualmente in altre località) sia scellerata ed incomprensibile. La discarica dovrebbe sorgere in località “Cozzo Giani” non lontano dalla Vallata del fiume Oliva. Un territorio già colpito da un gravissimo inquinamento (proprio tra Cozzo Giani, Foresta e Carbonara) dovuto all’illecito smaltimento di circa 140 mila metri cubi di materiali tossici e nocivi, e una problematica tutt’ora aperta per la quale nel 2009 migliaia di persone sono scese in piazza a manifestare. Una zona che andrebbe bonificata e non ulteriormente danneggiata. I finanziamenti per la realizzazione di questa discarica, arriveranno da un "a.p.q." e dai fondi FAS, che dovrebbero finanziare opere pubbliche utili ed innovative e non opere per le quali siamo già stati “condannati” dall’Unione Europea. Un progetto il cui “Piano di monitoraggio e controllo”, utile per ottenere le necessarie autorizzazioni, riportava il frontespizio di un impianto poco simile del crotonese (notizia riportata dalla stampa regionale), e che fa pensare ad una clamorosa opera di “scopiazzatura”. In questo periodo, mentre la nostra bellissima terra veniva utilizzata come pattumiera contestualmente i cittadini calabresi pagavano profumatamente quindici lunghi anni di commissariamento (tra indennità e consulenze) per progettare come exit strategy nuove discariche..?? No grazie! Se questa è la “vera” politica ambientale della Regione, sicuramente “tamponerà” per qualche anno l’emergenza, con ulteriori costi ambientali, ma di certo non risolverà il problema dei rifiuti in Calabria. Noi Giovani Democratici siamo convinti che la stagione delle discariche deve terminare. Oggi è utopistico pensare ad un cambiamento sostanziale immediato, ma è un dovere invertire la rotta gradualmente investendo con convinzione nella “raccolta differenziata” spinta su base regionale, e solo dopo questo passo affiancare impianti di trasformazione e lavorazione del rifiuto o realizzare impianti di recupero dell’energia. Un piano regionale chiaro e lungimirante, unito ad un piano di investimenti a lungo termine che rispetti e non aggiri le direttive europee. In quanto giovani calabresi siamo presenti in tutti i presidi che si preoccupano di favorire l'innovazione ed il rispetto del territorio, collaborando e facendo rete nei diversi territori assediati da iniziative poco chiare, come nel crotonese, nel comprensorio Acri-Bisignano, nella Presila cosentina, e nel territorio di Donnici. Pertanto saremo presenti anche nel basso Tirreno Cosentino con i nostri circoli ed amministratori locali, per evitare ulteriori scempi ambientali e per confrontarci con gli enti e le popolazioni locali su investimenti innovativi nel ciclo dei rifiuti.GD Calabria – Forum Ambiente -GD Circolo di Amantea”

Pubblicato in Basso Tirreno
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