BANNER-ALTO2
A+ A A-

Riceviamo e pubblichiamo:

Un imprenditore di Montalto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato e deturpazione di bellezze naturali.

 

 

Sono stati i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto a seguito di un controllo in località “Coretto”del medesimo Comune a trovare l’uomo mentre con l’ausilio di un escavatore ed un autocarro sistemava materiale inerte da poco prelevato dall’alveo del Torrente Mesca affluente del Fiume Crati per trasportarlo nel piazzale del suo deposito.

 

Dal controllo si è accertato che tali lavori sono stati eseguiti senza avere alcuna autorizzazione in merito da acquisire presso gli organi competenti in materia.

Oltre alla verifica dei cumuli di materiale sul piazzale, veniva eseguito un accurato sopralluogo dell’area dalla quale era stato prelevato il materiale, accessibile da una strada in terra battuta la quale conduce al piazzale dove sono stati rinvenuti mezzi e materiale.

 

L’attività di prelievo di materiale ha comportato una modifica dello stato dei luoghi a causa dell’ingente quantitativo estratto di materiale inerte dall’alveo.

Si è pertanto proceduto alla denuncia dell’uomo e al sequestro dei mezzi e del materiale inerte depositato sul piazzale.

Cosenza 18 ottobre 2017

Pubblicato in Cosenza

L’Emergenza idrica induce alla denuncia della Sorical . Ecco il testo della denuncia:

Illustrissimo Sig. Procuratore,

scrivo in qualità di consigliere comunale, a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, nonché di quelli di cui alla normativa specifica di settore, per segnalare e denunciare l'interruzione continua, costante e reiterata nel tempo, dell'erogazione di acqua per uso domestico e per uso igienico, in vaste aree della Città di Lamezia Terme, nessuna esclusa, in particolare nelle ore serali e notturne. Situazione venutasi a creare in modo allarmante soprattutto durante l'attuale periodo estivo, ma che è stata frequente anche negli ultimi mesi con enormi disagi per i cittadini.

Al di là dei continui proclami risolutivi, puntualmente disattesi, i cittadini (specie quelli virtuosi) ai nostri giorni non si vedono garantiti i servizi essenziali nonostante l'esosità delle bollette dell'acqua.

Questo vale per i cittadini e a maggior ragione per quanti tra loro appartengano alle categorie protette (anziani, malati e bambini, portatori di handicap) cosi come per gli operatori economici della ristorazione e della somministrazione di bevande e alimenti.

Da mesi la SORICAL Spa (Società concessionaria delle risorse idriche calabresi) continua a ridurre improvvisamente e senza alcun preavviso la portata idrica al Comune di Lamezia Terme arrecando notevoli disagi alla popolazione costretta a rimanere senza un goccio d'acqua talvolta intere giornate e ignara ad attendere il ripristino del pubblico servizio.

E' gravissimo e inestimabile il disagio che viene pedissequamente arrecato alla cittadinanza lametina per effetto dell'interruzione del servizio idrico e dal conseguente e pericoloso intorbidamento dell'acqua che, com'è noto, comporta rischi igienico sanitari per la salute pubblica e rilevanti danni economici ai cittadini e agli operatori economici.

Il servizio di erogazione idrica costituisce notoriamente un servizio pubblico essenziale e la sua improvvisa quanto ingiustificata interruzione da parte del concessionario o del gestore del servizio configura gli estremi del reato perseguibile penalmente.

Appare palese che l'interruzione della pubblica fornitura ha turbato la regolarità del servizio stesso: l'entità dell'interruzione peraltro, è stata oggetto di ridondanti articoli di stampa e forti lamentale sui social network e può essere verificata con chiunque sia residente nella città di Lamezia Terme; il turbamento nella regolarità del servizio non è stato in alcun modo né motivato né giustificato; l'interruzione è disposta con la perfetta consapevolezza degli effetti negativi che essi hanno sull'intera comunità.

Per questi motivi si chiede a Codesta Procura della Repubblica di voler accertare la sussistenza di eventuali responsabilità - ex art. 340 c.p. - nella vicenda innanzi descritta al fine di individuarne gli autori ed applicare le dovute, quanto necessarie, sanzioni penali.

Chiedo sin d'ora di essere informato, ai sensi dell'art. 408 comma 2 c.p.p. dell'eventuale richiesta di archiviazione, nonché ai sensi dell'art.406 comma 3 c.p.p. dell'eventuale proroga delle indagini”.

Una situazione, quella della carenza di acqua presente un po’ dappertutto, anche ad Amantea.

Ora aspettiamo che questa prima Procura , ed eventualmente le altre adite, accertino la ricadenza del reato, le ragioni ed i responsabili.

Pubblicato in Calabria

Kafkiana abbiamo detto essere la vicenda della provincia di Cosenza.

Ed oggi si aggiungono alla tragicommedia due nuovi atti.

 

Come noto il TAR Calabria si è recentemente pronunciato per la decadenza di Mario Occhiuto da presidente dell’ente provincia.

Lui ha accettato la decisione ma si è riservato di proporre ricorso al Consiglio di Stato.

Intanto il PD, in una nota del segretario regionale del Pd Ernesto Magorno e di quello provinciale di Cosenza Luigi Guglielmelli, ha espresso la propria soddisfazione.

“Auguriamo buon lavoro a Graziano Di Natale, che oggi si è insediato alla guida della Provincia di Cosenza, dopo la pronuncia del Tar che ha annullato il decreto con cui Mario Occhiuto in maniera illegittima aveva indetto i comizi elettorali per le elezioni di secondo grado del consiglio provinciale di Cosenza e non per l’elezione del presidente”.

“Inizia per l’amministrazione provinciale di Cosenza una pagina di trasparenza e legalità, che da tempo il Pd ha invocato in tutte le sedi politiche e anche in quelle giurisdizionali.

 

Grazie al pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale e all’insediamento odierno di Di Natale l’ente può finalmente rientrare nei canoni della correttezza amministrativa e della legittimità amministrativa, ponendo fine alle strumentalizzazioni politiche e agli atti abusivi che sono stati perpetrati fin qui da Mario Occhiuto.

D’altro canto, la linea del Pd sulla vicenda è sempre stata chiara, a sostegno di un immediato ripristino delle regole e di ritorno alla normalità in un’amministrazione pubblica a servizio dei cittadini e non di una parte politica”.

Forti proteste, invece, da parte del centrodestra.

In una nota diffusa dal movimento “Lista per Cosenza” si legge: “Questa mattina con un blitz susseguente a un incontro svoltosi in Prefettura a Catanzaro, il nuovo segretario generale della Provincia di Cosenza ha consentito al consigliere Graziano Di Natale, genero di Mario Pirillo, di insediarsi come presidente facente funzioni”.

“Un atto gravissimo che viola il comma 78 dell’art 1 della legge 56 del 2014 e il principio che regola la vita democratica degli organismi.

(Comma 78. I seggi che rimangono vacanti per qualunque causa, ivi compresa la cessazione dalla carica di sindaco o di consigliere di un comune della provincia, sono attribuiti ai candidati che, nella medesima lista, hanno ottenuto la maggiore cifra individuale ponderata. Non si considera cessato dalla carica il consigliere eletto o rieletto sindaco o consigliere in un comune della provincia).

Quel posto spetta al consigliere Di Nardo.

Presenteremo domani alla Procura della Repubblica di Cosenza denuncia per abuso di ufficio nei confronti del segretario generale e di tutti i responsabili di questo scempio”.

Pubblicato in Paola

Si tratta di un attacco frontale.

Dopo la consegna dell'esposto-denuncia al Procuratore della Repubblica di Castrovillari sulla grave situazione sanitaria che si è venuta a creare in tutta l'area del Pollino che ha subito la riconversione dei presidi ospedalieri di Lungro e Mormanno nell'aprile del 2012 in centri di assistenza primaria territoriale, il sindaco, Domenico Lo Polito, il deputato Franco Laratta ed il consigliere regionale Carlo Guccione, del Pd, hanno tenuto una conferenza stampa nel corso della quale hanno sottolineato «la gravità della situazione» dell'ospedale della cittadina del Pollino.

Nel corso dell'incontro è stato sottolineato, tra l'altro, che «la determinazione dei posti-letto per acuti avvenuta con il decreto 103 del 5 luglio 2012 prevedeva per l'ospedale “spoke” di Castrovillari l'assegnazione di 223 posti-letto da distribuire nei vari reparti mentre, per effetto del criterio previsto dal Piano di rientro, che fissava in 2,5 posti letto per acuti ogni mille abitanti, alla città di Castrovillari e al Pollino ne dovevano toccare 259. Non solo, quindi, lo “spoke” di Castrovillari ha subito una forte penalizzazione (36 posti-letto in meno) ma, addirittura, i posti-letto per acuti attualmente attivi presso il nosocomio di Castrovillari sono soltanto 114 rispetto ai 223 previsti (109 in meno). Una situazione sanitaria, dunque, che vede quest'area fortemente penalizzata e che rischia di mettere seriamente in pericolo l'incolumità dei cittadini negando, di fatto, il diritto costituzionale garantito ai cittadini alla salvaguardia della salute e alla cura». «Più volte, in coerenza con il nostro ruolo istituzionale - hanno sostenuto i tre esponenti del Pd - abbiamo interessato il Parlamento, il consiglio regionale, il ministro Balduzzi e il presidente della giunta regionale Scopelliti, a cui abbiamo rappresentato la grave situazione di emergenza che si è venuta a creare a Castrovillari, in tutta l'area del Pollino e nell'intera regione. Abbiamo dimostrato, con atti e fatti documentati, che in questi anni, anziché potenziare i servizi territoriali e ospedalieri, sono stai effettuati solo “tagli” indiscriminati e che i decreti del commissario Scopelliti sono rimasti solo belle parole scritte sulla carta cha hanno avuto il pregio di creare una rete sanitaria ed ospedaliera “virtuale”, lontana anni-luce dalla realtà, in cui non vengono garantiti nemmeno i livelli minimi di assistenza. Alle nostre denunce non è seguita alcuna risposta e l'inerzia consapevole di chi aveva la responsabilità di porre rimedio a tale situazione non ha consentito che fossero assunti una serie di provvedimenti amministrativi necessari ad impedire l'insorgere di una vera e propria emergenza sanitaria». «Di fronte a questa situazione drammatica - hanno sostenuto ancora Lo Polito, Laratta e Guccione - il governo centrale non può più continuare a far finta di non vedere. Né può accontentarsi di evidenziare, attraverso il Tavolo Massicci, le numerose criticità ed i ritardi nell'applicazione del Piano di rientro scaduto il 31 dicembre del 2012 che hanno determinato il blocco dell'erogazione delle risorse destinate alla Calabria che verranno erogate soltanto dopo la risoluzione di tutte le criticità emerse nel corso della riunione del Tavolo Massicci svoltasi il 7 novembre del 2012». Guccione, in particolare, ha sostenuto che «non è più tollerabile, e ci auguriamo che ciò non accada, che il presidente Scopelliti, che non ha raggiunto gli obiettivi previsti nei tre anni di attuazione del Piano di rientro, possa ancora continuare a gestire la sanità calabrese come Commissario dal 2013 al 2015».Quicosenza

Pubblicato in Calabria
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy