La situazione finanziaria di Paola era ed è talmente evidente che non si può sfuggire a qualche amara riflessione.
Una la fa Cambia Paola con una sua nota stampa sul mancato pagamento degli scrutatori:
“Scrutatori non pagati: Il Comune lascia, anzi raddoppia. Arrivano i decreti ingiuntivi.
Se l'amministrazione, anzichè tentare una puerile prova di forza, avesse ascoltato i cittadini e le forze politiche che, come Cambia Paola, chiedevano il pagamento degli scrutatori, adesso non andrebbe incontro al raddoppio del debito dovuto alle spese legali. E' vero che, finchè durerà il dissesto, questi crediti non potranno essere riscossi. Ma perchè fare di tutto per aumentare il passivo? La buona amministrazione prevede che i debiti si paghino in ordine di maturazione. E allora perchè, da mesi, il Comune si inventa sempre nuove occasioni di spesa, "dimenticando" gli scrutatori, i lavoratori di Lofram, Ecopa, Agorà e Cooperativa San Francesco? Perchè invece di aumentare a dismisura gli incarichi di consulenza esterna non mette mano al portafoglio per pagare puntualmente i dipendenti del municipio e per consentire ai bambini della scuola elementare di Baracche di mangiare nella loro sala mensa i pasti caldi cui hanno diritto? Davvero al Sant'Agostino pensano di aver esaurito il loro compito verso l'infanzia installando quattro giostrine al lungomare e gridando per un mese "W i bambini"? La casistica è ormai talmente ampia che non è più possibile parlare di inesperienza, incapacità o sfortuna: questi il Comune lo vogliono sfasciare deliberatamente! La giunta Perrotta è riuscita ad accumulare otto milioni di debiti. Di altri, proprio, non se ne sente il bisogno”.
La colpa è di uno Stato che non fa mai pagare ai politici ed ai tecnici i costi delle loro cattive gestioni economiche . Già ma se il primo cattivo pagatore è proprio lo Stato!
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