BANNER-ALTO2
A+ A A-

Si sono svolte le votazioni della RSU del comune di Amantea

Solo 54 i votanti

Tre le liste presentate.

La CISL,la CGIL, la UIL.

 

 

 

 

 

Questi i risultati :

La CISL voti 28 ,la CGIL voti 9 , la UIL voti 4.

Questi i risultati dei candidati:

CISL voti totali n 41:

Aurelio Staccuneddu voti 15

Giacomino Bazzarelli voti 8

Giancarlo Socievole voti 3

Pietro La Vergata voti 2

CGIL voti totali n 9

Giuseppe Curcio voti 9

UIL voti totali n 4

Franca Aloe voti 4

Simulare, fingere, falsare, mentire, mistificare, imbrogliare, ingannare, dire il contrario della verità, sembrano gli sport popolari che sono praticati in Calabria, e ad Amantea in particolare, per descrivere una realtà non reale, una verità finta.

Uno sport praticato scientificamente da chi detiene il potere( ogni forma di potere) e da chi non vuole essere giudicato per quanto fatto

Uno sport fatto per non far impaurire il popolo, per non far reagire la comunità, per evitare rivoluzioni di ogni tipo, armate, fisiche, od anche etiche, morali, sociali .

Praticamente è lo stesso sport delle belle parole che vengono dette al moribondo perché muoia il più possibile tranquillo, parole che lo invitano a pensare di poter continuare a vivere, ad avere un futuro, a progettare il suo domani.

E la cosa più strana è che lui stesso, il moribondo, fa finta di crederci; che gli costa, infatti, tanto è ormai quasi morto!? E gli amanteani, similmente, fanno finta di credere ai politici locali!’

Ma come fanno i vivi, i giovani, a crederci?

Come fanno a sperare che la regione possa assumerli se ha una situazione finanziaria ed economica così drammatica che se vengono meno i fondi europei può chiudere totalmente?

Come fanno i precari, che sopravvivono con fondi sempre più inesistenti, a credere ad una politica che li ha usato, che si sfrutta, che li illude?

Possibile che nessuno si chieda perché ormai sempre più persone non rinnovino la seconda rata semestrale dell’assicurazione, e girino senza, con il rischio che, in caso di incidente stradale, passeranno i guai loro?

Amantea non fa certo eccezione , anzi.

Possibile che nessuno si chieda perché mai la gente non paghi tributi e le tasse, rischiando la vendita all’asta della unica casa, il blocco dell’auto ( che già manca di assicurazione), ed il prelievo forzoso del quinto dello stipendio o della pensione?

Ma se non fosse disperata credete che si comporterebbe in questo modo? Certamente no!

Tasse, tasse, tasse, tributi, tributi, tributi , ormai non si parla di altro.

Quel poco di lavoro che si trova, ormai, è obbligatoriamente nero, disperatamente nero. Né lo stato combatte questa piaga. Anzi.

E se i calabresi e gli amanteani si rifiutano di lavorare per pochi euro e senza assicurazioni, è proprio lo stato, che dovrebbe difenderne i diritti, che, invece, riempie l’Italia di manodopera a basso costo, proveniente da tutte le parti del mondo: dalla Romania, dall’Africa, dall’Asia!

Uno stato che poi si spaccia di sinistra, che dice di difendere i lavoratori ! Si ma solo i migranti!

Non sembri strano!

Siamo o non siamo sotto elezioni?

Ma li vogliamo o no i voti?

Ma ecco i fatti.

Il commissario del Consorzio di bonifica ex Valle del Lao non piace alla GIL sindacato.

 

 

Le motivazioni per cui il commissario Leonardo Pier Luigi Celiberto non piace alla Flai-Cgil e ai lavoratori le spiega in una lunga nota il segretario generale Flai - Cgil di Castrovillari, Silvano Lanciano.

“Per tante innumerevoli motivazioni di mala gestione del Consorzio di Bonifica il Sindacato, nella persona del segretario generale della Flai-Cgil di Castrovillari, Silvano Lanciano, con la totalità dei lavoratori dipendenti dell'Ente Consortile ha richiesto con forza l'immediata rimozione, ovvero l'allontanamento, da commissario straordinario di Leonardo Pier Luigi Celiberto, ovvero di non prorogarne assolutamente il mandato in scadenza tra qualche giorno e per nessuna ragione.

Alla Regione Calabria il sindacato, e con la totalità dei lavoratori dipendenti dell'Ente consortile, richiede di mettere in campo adeguate politiche per affrontare e risolvere i problemi derivanti anche da precise responsabilità dell'amministrazione pubblica regionale, non ultimo ben tre commissari straordinari che si sono avvicendati in un periodo di due anni e con gravi danni per il Consorzio di Bonifica e per le famiglie di lavoratori, impiegati ed operai.

I beni comuni non possono essere lasciati alla mercé di una burocrazia inetta e parassitaria della Regione Calabria, ed i lavoratori non sono carne da macello di una politica incapace di governare la Calabria”.

Tutto è dipeso dall’ incontro si è svolto nell'ufficio del Dirigente generale Carmelo Salvino, richiesto e sollecitato dalla Flai-Cgil di Castrovillari fin dallo scorso mese di novembre, al dipartimento agricoltura della Regione Calabria e con il consigliere delegato all'agricoltura Mauro d'Acri.

Il problema è la vertenza occupazionale del Consorzio di Bonifica del Lao di Scalea.

Ed ecco l’attacco della CGIL: “Alla riunione, presieduta dall'Ing. Carmelo Salvino, si è registrato uno scontro durissimo tra la delegazione della Flai Cgil di Castrovillari, guidata dal segretario generale Silvano Lanciano, ed il commissario straordinario dell'ente consortile, Leonardo Pier Luigi Celiberto che assumeva a più riprese atteggiamenti sprezzanti e di sfida nei confronti del sindacato e dei rappresentanti dei lavoratori.

Il sindacato ritiene che la Regione Calabria non possa continuare a sperimentare sulla pelle delle circa sessanta famiglie di lavoratori, dipendenti dell'Ente Consortile di Scalea, questi campioni di burocrazia inetta e parassitaria che ormai governa la Calabria”.

Pubblicato in Alto Tirreno

La Cgil sta organizzando il suo D-day, fissato per sabato 2 dicembre

Un D-day che si terrà in contemporanea in 5 città italiane – Roma, Torino, Bari, Palermo, Cagliari.

Un mobilitazione nazionale che “non riguarda solamente le pensioni, ma il futuro di questo Paese”.

 

Lo dice Massimiliano Ianni

E dice anche : Basta!

Occorre cambiare il sistema previdenziale.

Occorre sostenere sviluppo e occupazione.

Occorre garantire il futuro dei giovani.

I Conti non tornano.

Ed allora è necessaria la Mobilitazione continua.

Non solo pensioni, però.

Ma una mobilitazione a 360 gradi sui problemi sociali italiani.

“Non scorgiamo le minime misure per acuire le disuguaglianze, per il sistema pensionistico e per il futuro dei giovani, anche a livello di pensioni”.

Basta! In Italia ci sono 111 miliardi di evasione all’anno, ma il piano del governo vuole recuperarne solo 3,9.

L’Italia ” è il paese in Europa che investe meno di tutti gli altri , in paragone al Pil, sul suo Ssn.

E tutto mentre nel 2016 ci sono stati 13 milioni di italiani che nel 2106 hanno rinunciato a curarsi.

Basta occorre più giustizia sociale, più futuro per i giovani.

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo la interessante nota di Mimma Iannello ,Responsabile Cgil del Tirreno

“I dati Istat sull’occupazione condannano la Calabria all’ultimo posto su base nazionale. Nonostante la lieve crescita di occupati di 7.867 unità tra il 2015 ed il 2016, la Calabria registra, per periodo 2007-2016 una perdita di 69.093 unità lavorative ed un tasso di disoccupazione giovanile, al 2016, del 58,7%.

L’Alto Tirreno cosentino paga il prezzo più salato della crisi occupazionale. Nell’ultimo decennio si è sfaldato un intero sistema industriale ed è crollata l’edilizia che insieme integravano l’economia turistica e dei servizi.

Il risultato è l’impoverimento del territorio, tanta precarietà lavorativa e imprenditoriale e l’eredità di una fugace industrializzazione che ha lasciato dietro di se uno strascico di morti e veleni come la Marlane di Praia a Mare a cui l’azione rigorosa della Magistratura si auspica possa assicurare verità e giustizia.

L’area di Cetraro con il 28,8% registra fra i più alti tassi di disoccupazione nazionale contro il più basso tasso in provincia di Bolzano del 2,4% e dietro solo a percentuali di disoccupazione come Bagheria (PA) col 39,1% e di Rosarno col 31,4%.

A seguire, dopo Cetraro (28,8%), Praia a Mare (27,4%) e Scalea rispettivamente 2°, 5° e 9° fra le aree a più alto tasso di disoccupazione.

A fronte di un quadro così allarmante non si intravedono misure in grado di creare un vero e proprio shock allo sviluppo locale capace di rimettere in moto il circuito sano dell’economia e del lavoro.

L’unico shock conosciuto è il caos turistico, gli incendi, i tratti di inquinamento marino, i tanti abusi nell’utilizzo del patrimonio pubblico e demaniale, i mille disservizi a cui si fatica a dare risposta.

 

Così il territorio è destinato al graduale depauperamento e non basta se singole amministrazioni si distinguono sulle altre. Serve una visione ed una strategia di sviluppo di sistema in una cornice regionale che guarda ad ogni suo territorio con pari attenzione.

Ad oggi sono sul campo solo pannicelli caldi bastevoli a stemperare la febbre non certo a curare la malattia della disoccupazione e la piaga del lavoro nero e sommerso che consuma generazioni di lavoratori e lavoratrici sfruttati e sottopagati alimentando evasione ed elusione fiscale ed interessi criminali.

Le soluzioni che si propongono non possono essere i tanti e lenti bandi per tirocinanti col rischio di generare nuove sacche di precariato, illudere le attese di intere generazioni e nutrire i vari Enti della pseudo-formazione.

Governo, Regione e sistema delle Autonomie locali devono assumere la portata del disagio e concertare soluzioni di sviluppo e di crescita in grado di ridare linfa ad un territorio esangue che ha bisogno di qualità di investimenti, qualità della spesa pubblica, qualità dei servizi, qualità di infrastrutture, qualità dell’ambiente e qualità del lavoro.

Non è più tempo di passerelle politiche dove la parola LAVORO è taciuta. Questo territorio non può essere la dependance ad vitam di sbandieratori di promesse o di chi non sa guardare ai veri bisogni dei cittadini.

La CGIL dell’Alto Tirreno è impegnata a portare il disagio di quest’area nel quadro delle rivendicazioni comprensoriali e regionali che troveranno sbocco nelle prossime mobilitazioni per sollecitare un cambio di passo alle politiche nazionali e regionali per lo sviluppo, la crescita ed il lavoro.

Lì 5.10.2017 Mimma Iannello                       Responsabile Cgil Tirreno

NdR Abbiamo chiesto all’autrice i dati di tutto il tirreno cosentino ed appena ci perverranno li pubblicheremo…

Pubblicato in Alto Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo

“Dunque, la struttura sanitaria di Praia a Mare, per i contenuti del decreto del Commissario Sciabica, l’informativa data dai sindaci del territorio e il roboante timbro apposto dal Ministero della Salute, dovrebbe presto avviare il percorso per traguardare l’attuazione della sentenza del Consiglio di Stato.

E’ un risultato atteso da cittadini, lavoratori e pensionati che soffrono da tempo per il depotenziamento dei servizi del territorio.

Un impegno messo nero su bianco che premia la lungimiranza e la tenacia delle amministrazioni locali e dei soggetti sociali che vi hanno fortemente creduto.

Un risultato decretato che occorrerà conoscere nel dettaglio degli impegni e che deve ora trovare cogente attuazione e armonizzazione nel quadro della programmazione della rete ospedaliera aziendale il cui Atto è approvato con DCA 117/2017.

Il ricostituendo Presidio ospedaliero di Praia a Mare, dentro una logica equilibrata e funzionale dell’offerta sanitaria del distretto tirrenico, offre dunque occasione per calibrare la mappa sanitaria del territorio che non può vivere nella precarietà di posti letto, reparti, strumenti, attrezzature, personale e dirigenze che vanno e vengono da un presidio all’altro in rapporto a emergenze contingenti, all’instabilità di decreti e interessi che nulla hanno a che spartire con un sistema sanitario improntato a garantire quale unico scopo i livelli essenziali di assistenza.

La ripartenza dell’Ospedale di Praia a Mare dunque, oltre a contribuire a rimarginare la ferita sanitaria subita dall’Alto Tirreno in attuazione di una lunga e caotica programmazione commissariale, può essere elemento strategico per rafforzare l’offerta assistenziale sulla fascia tirrenica e le aree interne, frenare l’emorragia della migrazione sanitaria oltre confine e attivare un possibile attrattore di mobilità attiva.

Alla CGIL non sfuggono i rischi e le resistenze che potrebbero frenarne il percorso attuativo.

C’è la consapevolezza che la palude sanitaria di inadeguatezze, burocrazie e interessi vari possa ingoiare ogni attesa se non prevale la precisa volontà di predisporre un cronoprogramma attuativo del processo di riconversione della struttura praiese che definisca con certezza obiettivi, compatibilità, tempi, risorse umane, finanziare e strumentali ed una appropriata governance.

Dentro tale quadro è evidente la necessità che la direzione Aziendale Provinciale, il Commissario ad Acta e la direzione distrettuale aprano un celere confronto con le OO.SS. affinchè venga assunto e data soluzione allo stato di sofferenza dell’intera filiera sociosanitaria del territorio che lamenta evidenti criticità:

-      dall’inefficacia funzionale dell’offerta ospedaliera alle risonanze magnetiche ferme,

-      dalle postazioni di 118 mai attivate alle poche ambulanze medicalizzate,

-      dalle piscine riabilitative pediatriche chiuse ai reparti, agli strumenti e al personale che si spostano alla bisogna da un presidio all’altro,

-      dalle liste d’attesa incontrollate allo squilibrio dell’offerta privata convenzionata,

-      dall’uso smisurato di straordinario alla mancanza di personale o al suo impiego,

-      dalla scarsa integrazione socio sanitaria al servizio di continuità assistenziale,

-      dalla tortuosità dell’accesso alle cure alla qualità dell’accoglienza ospedaliera o alla sicurezza degli edifici sanitari e così in avanti.

E’ tempo quindi di guardare a tali emergenze dentro una visione organica della sanità territoriale slegata da campanilismi, clientele, lobby sanitarie ed interessi opachi che la CGIL ha sempre denunciato.

E’ tempo di cogliere il malessere dei cittadini nell’accesso al diritto di cura e rifuggire da un’autoreferenzialità interna al sistema e dall’invadenza politica di nominifici e protettorati.

La CGIL dell’Alto Tirreno, unitamente alle categorie interessate e alle rappresentanze aziendali, è impegnata a sollecitare un coerente e partecipato percorso di rilancio e cambiamento della sanità convinta della funzione inclusiva e solidaristica del SSN quale pilastro fondante della cittadinanza.

Uniche coordinate di tale percorso, in un contesto regionale e territoriale di fragilità economica e sociale delle famiglie e di prevaricazione di fenomeni corruttivi e di illegalità, sono per la CGIL, la centralità del bisogno sociosanitario dei cittadini e la valorizzazione del lavoro dentro una governance trasparente ed efficace della sanità capace di garantire qualità della spesa, dei servizi e del lavoro.

L’Alto tirreno cosentino ha oggi in mano l’opportunità di giocarsi un riposizionamento sanitario importante che deve rappresentare una sfida responsabile e unitaria nel guardare agli interessi generali di salute del territorio.

Giuseppe Guido                                                       Mimma Iannello

Segretario Generale CGIL                                     Responsabile Cgil Tirreno

Comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno

Lì 23.09.2017                                                        

Ecco il comunicato stampa pervenutoci:

Si annulli delibera nomina direttore sanitario Cesareo, Ospedale di Praia a Mare è struttura sanitaria di confine non di “confino”.

Le anticipazioni di stampa di questi giorni hanno annunciato il provvedimento di nomina da parte del DG dell'Asp di Cosenza del nuovo direttore sanitario del presidio di Praia a Mare con il mandato di rendere attuativa la sentenza del Consiglio di Stato n. 2576/2014.

Tale incarico risulta affidato al dirigente V. Cesareo verso cui la Cgil Comprensoriale e Regionale ha già avuto modo di denunciare anni fa l'inopportunità della nomina a Direttore sanitario dello Spoke di Cetraro-Paola per le gravi opacità che gravavano sulla sua "figura" e gli ambienti, richiamati anche in un recente libro del Procuratore Nicola Gratteri.

Non fossero già quelle bastevoli, ad esse si aggiunge, oggi, il giudizio di merito sull'operato del dirigente sanitario dello Spoke territoriale improntato ad una gestione inadeguata, autoritaria e discrezionale.

La sanità del Tirreno, i cui deficit sono sotto gli occhi di ogni cittadino e degli operatori del servizio, non può essere soggetta alla dirigenza sine vita di uno stesso dirigente, tanto meno l'Ospedale di Praia che necessita di competenze ben accreditate e ambientalmente neutre ed adegua­te a guidare una delicata fase di rilancio strategico e organizzativo.

La struttura sanitaria di Praia a Mare è sempre stata raffigurata nel suo potenziale di presidio pubblico di confine e catalizzatore di domanda assistenziale del territorio ed extra regionale. Giammai avremmo pensato che da ospedale di confine dovesse assolvere alla funzione di ospedale di "confino" per dirigenti "ingombranti".

La Cgil e la Fp Comprensoriale, unitamente alla Cgil dell'Alto Tirreno, chiedono al DG dell'Asp di Cosenza Dott. Raffaele Mauro ed al Commissario ad Acta Ing.Massimo Scura di annullare la recente delibera di nomina del Direttore sanitario di Praia a Mare e di provvedere a nuova nomina confacente agli obiettivi di rilancio della struttura sanitaria del Tirreno come attendono da tempo la popolazione, le istituzioni locali e le rappresentanze sociali.

   Giuseppe Guido                             Vincenzo Casciaro                          Mimma Iannello

Segr. Gen.le CGIL CdLT               Segr. Gen.le FP- CGIL CdLT         Resp.le CGIL Alto Tirreno

Pubblicato in Alto Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo la nostra stampa del segretario del PD Enzo Giacco.

 

Eccola:

 

“Sul tema del lavoro la pensiamo come la Cgil e lo Spi.

Abbiamo letto la nota dell’incontro tra i rappresentanti del Sindacato ed il SubCommissario prefettizio, dott. Ghionna, e ci sentiamo di ribadire le preoccupazioni – già espresse più volte negli ultimi mesi – per la perdita del posto di lavoro di diversi nostri concittadini.

Timori che oggi riguardano anche i lavoratori impegnati nella raccolta differenziata, in vista della scadenza del contratto di appalto nel mese di giugno.

 

Sottoscriviamo in pieno le istanze presentate dalla Cgil e dallo Spi: il fatto che il Sindacato abbia dato parere favorevole a riprendere la vecchia delibera di stabilizzazione dei Vigili urbani (poi non stabilizzati) rappresenta un’ipotesi che ci auguriamo la delegazione prefettizia possa approfondire dal punto di vista della fattibilità.

 

Ci uniamo, inoltre, alla richiesta di riassunzione dei lavoratori impegnati per conto del Comune nell’accertamento e nella riscossione dei tributi minori.

È da mesi che invochiamo la tutela e la salvaguardia per questi lavoratori.

Auspichiamo che presto possano essere loro restituite la tranquillità e la serenità che solo la dignità di un lavoro è in grado di garantire.

 

Amantea, 8 febbraio 2017                             Enzo Giacco Segretario PD Amantea

Amantea. La Cgil incontra il commissario prefettizio.

“Ieri la CGIL ha incontrato il subcommissario prefettizio dr Ghionna per fare il punto su alcuni problemi legati alla città”.

 

Lo dice Massimiliano Ianni della Cgil di Amantea.

Un confronto al quale hanno partecipato Massiniliano Ianni , segretario della CGIL di Amantea, e Salvatore Amendola, segretario dello SPI di Amantea, ed i lavoratori impegnati nella raccolta differenziata del comune di Amantea.

Continua lanni dichiarando che “ Proprio su questo tema si è discusso, in particolar modo, anche in previsione della scadenza dell’appalto prevista per iòl prossimo mese di giugno.

 

Abbiamo chiarito che per la CGIL la salvaguardia dei posti di lavoro e l’applicazione del contratto nazionale sono priorità assolute.

Abbiamo chiesto inoltre la riassunzione dei due lavoratori impegnati per conto del comune nell’accertamento e nella riscossione dei tributi minori.

Così come riteniamo opportuno la verifica della vertenza dei vigili urbani mai stabilizzati e degli operatori delle strisce blu scaricati dopo la gara d’appalto.

Per quanto riguarda gli ex vigili riteniamo si possa riprendere la vecchia delibera di stabilizzazione.

Oltre questo crediamo che ad Amantea siano presenti altre criticità che vanno affrontate con determinazione e coraggio.

L’evasione dei tributi rappresenta uno dei temi chiave per ripristinare un minimo di legalità in questa città.

 

Quando diciamo questo non pensiamo alla povera gente che non riesce a sbarcare il lunario, ma anche ai tanti imprenditori e professionisti che avrebbero la possibilità di pagare quanto dovuto.

Non sappiamo se le’ente sia a rischio dissesto, ma partire dal recupero di queste ingenti somme sarebbe un buon inizio per evitarlo.

In questo senso riteniamo che un apporto importante lo potrebbero dare alcuni dipendenti messi in disparte forse perché non rispondevano ad alcune logiche di palazzo.

In cinque mesi sappiamo ben che diventa proibitivo dare risposte a tutte queste criticità.

Ma i commissari chiamati a guidare questo municipio dovranno riscattare la pagina più buia che ha avuto Amantea da quando altri loro colleghi la fecero deridere davanti a tutta l’opinione pubblica”.

Poi Ianni conclude con un plauso al commissario evidenziando che :” Il confronto con il commissario è stato cordiale e promettente. Sono state recepite le nostre perplessità. Un buon inizio per correggere sin dove possibile, anomalie verificatesi in passato”.

Pubblicato in Politica

Diciamolo con chiarezza: la valanga di No è stata un voto per difendere la Costituzione unitamente a una critica esplicita alle politiche sociali messe in atto dal governo in questi anni”.

 

Questo è quanto dice Maurizio Landini il popolare segretario generale della Fiom, i metalmeccanici della Cgil, uomo di punta del sindacato nelle battaglie sociali e di questa, ultima, referendaria. Ora gira le fabbriche spiegando ai lavoratori il nuovo contratto delle tute blu, il primo unitario dopo anni.

 

Poi continua “ La vittoria referendaria dimostra che per i cittadini italiani la Costituzione è una questione molto importante. In dieci anni l’hanno difesa in ben due referendum con governi di diverso segno. Ma non solo conta il risultato, eccezionale, ma anche il fatto che sia andata a votare una quantità impressionante di persone”.

E fra poco, dopo il parere della Consulta che giorno 11 febbraio 2017 deciderà sull'ammissibilità delle richieste relative ai tre referendum popolari abrogativi in materia di lavoro e jobs act promossi dalla Cgil raccogliendo oltre 3 milioni di firme, tre nuovi referendum.

 

In caso di risposta positiva della Consulta, il governo dovrà fissare una data per il voto, tra il 15 aprile e il 15 giugno. A meno che in quel lasso di tempo non venissero indette le elezioni: in qual caso slitterebbe tutto di un anno.

I tre quesiti mirano sostanzialmente al ripristino dell'articolo 18, alla cancellazione dei voucher e al ritorno della responsabilità in solido di appaltatore e appaltante in caso di violazioni nei confronti del lavoratore.

Il primo quesito riguarda la materia degli appalti, e prevede che in caso di violazioni nei confronti del lavoratore rispondano sia la stazione appaltante che l'impresa appaltatrice.

Si tratta, sostanzialmente, di intervenire sulla legge Biagi, così come modificata dalla legge Fornero e ripristinare le garanzie per i contributi dei lavoratori delle aziende che subappaltano lavori.

Il secondo quesito, "Abrogazione delle norme che limitano le sanzioni e il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi", chiede un ripristino dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori abrogando la norma del Jobs Act che ha liberalizzato i licenziamenti economici.

Il terzo e ultimo quesito, infine, riguarda la questione "voucher", ossia il lavoro accessorio, definito dalla Cgil la "nuova frontiera del precariato".

Volete voi l'abrogazione degli articoli 48, 49 e 50 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81, recante "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183"?

Pubblicato in Italia
Pagina 2 di 5
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy