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La domanda mi è stata posta da chi ci ha invito la foto con tre diversi manifesti della festa del primo, due e tre giugno a Passamorrone di Cleto.

Non siamo in grado di rispondere

E il nostro referente ci ha anche informato che stanotte( perché, poi, di notte) sono stati affissi circa 25 manifesti

E tutti recavano il bollo del comune

Prova che la tassa era stata pagata

E per questo la domanda è corretta

Se, cioè, la tassa di affissione è stata pagata deve essere evidentemente il comune ad affiggere i manifesti

E chi?

Se ancora non è stato affidato il servizio?

O è stato affidato e nessun ne sa niente, compreso il nostro referente che, al contrario, conosce bene il servizio in parola

È mai possibile che i manifesti siano stati affissi da chi ha chiesto il servizio e pagato le tasse?

Ma in questo caso il comune ha una pretesa non legittima.

Chi ci capisce è bravo!

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Una prima domanda. Ma qualcuno l’aveva previsto?

Sembra proprio di no, stando alle cartine trovate sul web che segnalano una assoluta normalità su tutto il basso tirreno cosentino .

E poi una seconda. Era stata avvertita la protezione civile locale?

 

Ovviamente è possibile che non sia stato allertato nessuno.

Sembra, quindi, che si sia ripetuta la stessa condizione del ciclone e della violenta mareggiata che ha colpito recentemente Amantea e la costa tirrenica.

Come è successo stamattina ad Amantea.

A meno che Amantea non sia diventata come Fantozzi con la sua nuvoletta di pioggia. In proporzione una grande nuvola.

Se vero, viene da chiedersi se esista un servizio di previsione e di allertamento in Calabria .

Se vero, i sindaci sono soli, disperatamente soli.

La foto mostra il sottopasso di Via Garibaldi totalmente allagato.

Non sappiamo quanti mm di acqua sia caduta in poche ore su Amantea, ma è da ritenere che sia stata una vera bomba d’acqua, cioè la maggiore piovosità di ogni tempo.

Almeno a giudicare dai tanti allagamenti di strade, sottopassi, scantinati e magazzini a piano terra.

E sembra che non fosse soltanto acqua ma anche fogna.

Ci hanno segnalato allagamenti e gravissimi danni:

-          Su via Dogana/incrocio Garibaldi dove si è allagato un magazzino commerciale;

-          Su Via Catania dove si sono allagati scantinati con gravissimi danni agli arredi;

-          Su Via Genova dove si sono allagati scantinati commerciali con gravissimi danni al materiale ivi depositato;

-          Su Via della Libertà dove si sono allagati scantinati commerciali con gravissimi danni al materiale ivi depositato

-          Su Via Trento dove si sono allagati scantinati con gravissimi danni al materiale ivi depositato;

-          Sulla traversa di via Achille Mazza( scuola elementare)

-          Su Via degli Stadi dove si sono allagati scantinati commerciali con gravissimi danni al materiale ivi depositato;

-          Su via Vittorio Emanuele dove si sono allagati alcuni negozi;

-          Su Via Baldacchini

Tantissimi i danni.

L’amministrazione comunale sta valutando se chiedere la dichiarazione di calamità naturale.

Certo qualcosa è da rivedere nel sistema di scarico delle acque bianche e nere!

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Gli ignoranti non cercano la verità.

Ma essa è inarrestabile.

La diciamo ai migliori, ai saggi, agli intelligenti, agli amministratori.

Parliamo di meduse.

Tutti sappiamo dei cambiamenti climatici.

Non tutti sanno che il Mediterraneo sta fortemente tropicalizzandosi.

E che si sta riempiendo di specie marine portate dalle navi, dalle acque di sentina, o che giungono dal canale di Suez e dallo stretto di Gibilterra.

Tra le tante specie anche le meduse.

La più pericolosa è la velenosissima Caravella portoghese, avvistata al largo della Sicilia, della Sardegna e recentemente anche a Villa San Giovanni o della Medusa nomade avvistata nel Canale di Sicilia, nello Stretto di Messina e lungo le coste della Sardegna, simile al nostro comune e innocuo Polmone di mare.

Angela Santucci, biologa marina ricercatrice dell’Istituto di Scienze Marine del Cnr di Lesina (Foggia) afferma «Ormai ogni estate siamo a rischio per varie cause»

Tra tutte «l’innalzamento delle temperature globali che favoriscono la migrazione, l’aumento della ricchezza di nutrimento nell’acqua, il depauperamento delle popolazioni di grossi pesci predatori, nonché competitori alimentari delle meduse; la costruzione di dighe per prevenire l’erosione costiera e di porti turistici, che sono habitat ideale per le meduse che all’inizio del loro ciclo di vita sono dei polipi».

Poi conclude sostenendo che in condizioni ambientali favorevoli queste masse gelatinose possono formare «massicce fioriture fastidiose e a volte anche pericolose per i bagnanti che vengono punti dai loro tentacoli provvisti di cellule urticanti»

Ma allora perché non munire i migliori lidi delle migliori spiagge di panne anti meduse ?

Una cosa, questa, possibile a molti lidi di Amantea

E perché non usare, finalmente, le panne in possesso del nostro comune per contribuire alla vigilanza anti meduse del nostro mare?

Almeno sperimentiamole.

Se ci chiamate vi ricorderemo il progetto fatto per conto del comune di Amantea quindici anni fa ed ancora chiuso nei cassetti ( forse).

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