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Recentemente abbiamo ricordato quanto ripete il M5S e cioè che “il sindaco si trova in un enorme conflitto di interessi data la presenza del padre nel ruolo centrale di responsabile del settore finanziario e di vicesegretario generale dell'ente. E' intuitivo ma è anche stabilito dalla legge (art.61 comma 1 n.2, TUEL, d. lgs. 267/2000, che cita testualmente “Non può essere eletto alla carica di sindaco o di presidente della provincia coloro che hanno ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprano nelle rispettive amministrazioni il posto di segretario comunale o provinciale”

La vicenda era esposta nella lettera della consigliera Francesca Menichino alla segretaria Mercuri insieme al problema della “mancata collocazione a riposo del suddetto Dott. Giuseppe Sabatino, beneficiario di una proroga di venti mesi concessa dall’Ente con delibera di giunta n.81 del 26/6/2013 sulla cui legittimità si chiede alla S.V. una prudente valutazione, nonché la trasmissione degli atti agli uffici competenti per i dovuti controlli di legittimità”

Non solo ma il M5S ribadiva che “Quello che altresì impressiona è la scarsa cautela mostrata anche dal Segretario Comunale che è apparsa quasi quale difensore d'ufficio del sindaco Sabatino e la cui riflessione giuridica a parer nostro alquanto fragile è stata seguita da un applauso scrosciante che l'ha messa in evidente imbarazzo. Sarebbe stato forse più prudente rimettere di sua iniziativa la questione al Prefetto e non solo dietro richiesta della consigliera Menichino, che tra l'altro si è trovata a dover insistere per ottenere una trasmissione di atti cui- è nostro avviso- doveva procedersi d'ufficio”

Ed oggi sempre la consigliera Menichino insiste ricordando la “ apodittica risposta della segretaria con annesso di ovazione”, cui conseguì la convalida degli eletti votata dallo stesso sindaco Sabatino”

Certezze della segretaria a cui corrisposero dubbi del Prefetto il quale “ ha esperito apposita istruttoria chiedendo ufficialmente al sindaco di contro dedurre nell’immediatezza dei fatti”

Alla risposta immediata della segretaria i ritardi del sindaco così come dichiara il M5S” la risposta del sindaco si è fatta attendere e dopo essere stata sollecitata è giunta lunedì scorso( 21 luglio 2014!)”

E popi aggiunge sempre il M5S. “ in rapida successione la conclusione del Prefetto: il problema c’è e si pone, le funzioni di segretario titolare e di vicesegretario sono analoghe, la norma è integrata”

Ciònonostante non viene dichiarata la decadenza ma per prudenza viene interessato il ministero dell’Interno cui viene rivolto uno specifico quesito”

Ora aspettiamo che si pronunci il Ministero.

E successivamente non si esclude il ricorso al competente tribunale .

E vista la unanime posizione della minoranza non si esclude che a farvi ricorso sia tutta la opposizione e qualche cittadino al fine di ripartire le spese.

In quella sede la possibilità per l’attuale sindaco di chiedere la conferma della sua supposizione, quella ricordata sempre da Francesca Menichino quando dichiarò di avere rilevato il problema della ineleggibilità e di aver ricevuto la risposta ironica del sindaco "le elezioni si vincono con i voti e non con i cavilli giuridici".

Il prefetto, però, non li ritiene esattamente cavilli e ha chiesto ufficialmente il parere del Ministero dell’interno. Staremo a vedere.

Pubblicato in Politica

Nell’ azione amministrativa di un consigliere comunale del M5S se può, tra le tante cose, intravedersi una priorità questa è sicuramente rappresentata dalla tutela dell’ambiente.

E, riteniamo, non ci possano essere confini di competenza, per cui con forza denunciamo una situazione che riguarda solo indirettamente il territorio amanteano ma sulla quale riteniamo di non potere tacere.

Si tratta dei lavori di sistemazione idraulica del fiume Savuto appaltati dalla Provincia di Catanzaro, che tra le macerie del ponte crollato e quelle derivanti dalla demolizione delle briglie producono rifiuti che , pare, non siano oggetto di idoneo smaltimento: com’è facile osservare materiali tra cui catrame, ferro e cemento sembrano essere spalmati e sotterrati lungo il letto del fiume; inoltre si notano in diversi punti anche piccoli mucchi di residui di eternit. 

Sembrerebbe il solito tristissimo dejà vu: tutti conosciamo le vicende frequenti di fiumi usati come pattumiere,basti pensare al fiume Oliva e al recente sequestro di 30.000 metri quadri nel fiume Grande nel quale è presumibile vennero interrati i rifiuti derivanti dai lavori relativi all’autostrada.

Numerose segnalazioni sono già pervenute da parte di cittadini e di associazioni ambientaliste, aggiungiamo la nostra rivolgendoci alle autorità coinvolte per pretendere che situazioni così gravi e inaccettabili non abbiano più a ripetersi: interroghiamo dunque formalmente e a mezzo stampa il commissario Straordinario della provincia di Catanzaro Wanda Ferro, il sindaco di Nocera Rino Rocca ed il sindaco di Amantea Monica Sabatino, che non può certo dirsi estranea alla vicenda dal momento in cui nella zona del Savuto si trovano i pozzi dell’acqua potabile che servono gli abitanti di Amantea e Campora San Giovanni.

Vicino a questi pozzi , tra l’altro ,ci hanno segnalato campi trattati con diserbante, rispetto ai quali pretendiamo l’osservanza delle norme in materia e le rassicurazioni che necessitano riguardo alla tutela della salute.

Avevamo già fatto delle segnalazioni sia alla provincia di Catanzaro che al corpo del NOE, ma –a quanto sembrerebbe – nulla è accaduto.

Rimaniamo fiduciosi nell’intervento delle autorità responsabili, nella speranza di non dovere interessare la magistratura.

Pubblicato in Campora San Giovanni

sindaco sabatino miniLa Nota del Movimento 5 Stelle Amantea: 50 giorni di Amministrazione Sabatino visti da vicino

 

INELEGGIBILITA' DEL SINDACO

Il sindaco si trova in un enorme conflitto di interessi data la presenza del padre nel ruolo centrale di responsabile del settore finanziario e di vicesegretario generale dell'ente.

E' intuitivo ma è anche stabilito dalla legge (art.61 T.U.E.L.).

L'abbiamo rilevato e il sindaco in sede di consiglio ha ironizzato dicendo "le elezioni si vincono con i voti e non con i cavilli giuridici".

 

Il prefetto, però, non li ritiene esattamente cavilli... e ha chiesto ufficialmente al sindaco spiegazioni. Staremo a vedere.

 

TRASPARENZA

La città di Amantea è governata da un' amministrazione che fa della trasparenza un problema, continuando a rifiutare le dirette streaming . Perché? Cosa si vuole nascondere ?

Forse per evitare di palesare all'esterno l'ignoranza delle più basilari regole di svolgimento ed amministrazione della cosa pubblica? 

E si usa così la burocrazia a proprio comodo, anche ostacolando e ritardando la presa visione di documenti del comune.

O dobbiamo pensare che il dott. Sabatino chieda anche a tutti i consiglieri di maggioranza o al sindaco di protocollare la domandina per avere gli atti e glieli consegna(completi?) tre giorni dopo ?

 

DELEGHE E ASSESSORATI

Creare una lista per accontentare candidati e sostenitori non significa esattamente fare il bene di Amantea che ha bisogno di capacità, competenze, impegno disinteressato, lungimiranza e legalità.

E invece nel conferimento degli assessorati si sono scelte le logiche spartitorie e i contentini delle deleghe speciali che hanno mortificato tutti, gli stessi consiglieri, i cittadini di Campora che evidentemente non si sentono rappresentati dall'assessore Cannata e soprattutto le sorti della nostra città ancora una volta mortificata dalla politica del potere e non del servizio.

Abbiamo chiesto poi le immediate dimissioni dell'assessore Tempo fino a quando non si definiscano i suoi problemi giudiziari.

 

SEQUESTRO DEL PORTO

Il porto di Amantea inaugurato nel 2002 e costato 10 miliardi di lire non ha il collaudo, non ha la concessione demaniale marittima e sono dovuti al demanio 3.063.395,86 euro di cui, a dire il vero, sono stati versati circa 40.000 (bontà loro!).

Una situazione raccapricciante che ereditiamo dal passato amministrativo, in cui il sindaco era presidente del consiglio comunale , e gli assessori (tutti tranne uno) erano a vario titolo presenti in ruoli istituzionali , sedendo tra i banchi della maggioranza o dell'opposizione.

Ma il sindaco definisce la vicenda come "una mannaia piovuta dal cielo...senza alcun preavviso", e quando il M5S chiede di individuare precise responsabilità politico-amministrative anche per eventuali azioni risarcitorie lei replica "io non sono un organo inquirente". Chiediamo ancora ( ma nessuno risponde) la revoca dell'incarico appena rinnovato all'ing. Pileggi, coinvolto nelle indagini.

Il MoVimento 5 Stelle, nella persona del suo consigliere Francesca Menichino voterà sempre a favore di atti e provvedimenti che possano portare qualsiasi miglioramento a questa città ma, purtroppo, il bene di Amantea non è questa amministrazione che si presentava come una manna ma per ora c'è solo la mannaia....

 

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Riceviamo e pubblichiamo:

Amministrazione comunale: Palese ignoranza istituzionale

Ieri ci è toccato sentir dire ufficialmente dal Sindaco di Amantea e dagli Amministratori appartenenti al Consiglio Comunale nella precedente legislatura (tanto tra i banchi della maggioranza quanto tra quelli dell'opposizione) che sul Porto di Amantea per via delle loro deleghe e "dei loro interessi" non erano minimamente al corrente del mancato collaudo e dell'assenza totale per 2 anni e mezzo degli adempimenti che le Autorità preposte avevano richiesto (sin da Marzo 2012 in una "Commissione di Collaudo" tenutasi ad hoc).

Il sequestro del Porto pertanto è stato incredibilmente giustificato dal sindaco Sabatino come una "mannaia caduta dal cielo" invece di rilevare le pesantissime colpe politiche imputabili a tutti quanti loro in virtù della mancanza di attività di controllo e di sindacato ispettivo, rientranti tra i compiti primi di ogni Consigliere Comunale, sia di maggioranza che di opposizione.

Non si trattava infatti di una semplice questione tra le tante di tipo amministrativo che un Consiglio si trova ad affrontare nel corso di una legislatura ma di una delle opere pubbliche strategiche più importanti del territorio, già sottoposta a sequestro per infiltrazioni mafiose nel 2008 a seguito dell'operazione antimafia "Nepetia". Quello a cui abbiamo assistito è un livello sconcertante di ignoranza istituzionale che provoca solo sgomento e paura per le azioni future dell'attuale giunta. Adesso il problema è uno solo: se Amantea debba accontentarsi di tale livello dell’azione amministrativa o debba chiedere di più, nella convinzione che occorra restituire dignità ad una città mortificata da troppi anni di “malapolitica”. Con questo obiettivo il MoVimento 5 Stelle di Amantea attraverso l’azione del portavoce in Consiglio e di tutto il meetup a supporto ha chiesto al sindaco impegni precisi:

- ripercorrere tutta la vicenda che ha condotto al sequestro del porto, individuare responsabilità politiche e amministrative ed eventualmente agire a tutela dell’ente;

-mostrare quella serietà che possa restituire credibilità all’ Istituzione comunale partendo dalla revoca immediata dell’incarico all’Ing. Pileggi. Abbiamo chiesto anche le dimissioni dell’assessore Tempo titolare di due deleghe fondamentali (bilancio e lavori pubblici, oltre a contenzioso e società partecipate) perché risolva le sue pendenze con la giustizia per poi assumere senza ombre incarichi amministrativi così importanti;

- contemporaneamente bisogna impegnarsi e mostrare alla Procura e agli altri enti interessati tutta la solerzia e la competenza che un’amministrazione degna di Amantea dovrebbe avere, nel tentativo di sanare le problematiche che hanno condotto al sequestro di un opera costata 10 miliardi di lire e che produce lavoro e dovrebbe portare sviluppo. A questo fine abbiamo offerto ampia collaborazione dichiarando in Consiglio che “il MoVimento 5 Stelle si rende disponibile ad un dialogo aperto sulla questione, mettendo a disposizione il proprio impegno, la propria visione politica e le competenze di cui può disporre anche con l’ausilio dei propri portavoce al Parlamento italiano e al Parlamento europeo”. L'Amministrazione dinanzi ai rilievi giuridici e politici mossi risponde con sorrisini di scherno e distrazione (non potete vederli perché hanno nuovamente rifiutato la diretta streaming della seduta consiliare richiesta dal Movimento 5 Stelle), il MoVimento 5 Stelle va avanti per la sua strada e per il bene della città!

Ecco la nota di cui abbiamo chiesto l’allegazione agli atti del verbale.

Movimento 5 Stelle Amantea

NdR Ci permettiamo di porre in evidenza lo splendido quadro posto nella sala consiliare che raffigura quel “tempo felice” in cui Amantea mancava del porto e tutti questi “problemi attuali” non esistevano.

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menichinoeruggieroEcco il testo della interrogazione che il M5S ha inviato al sindaco Monica Sabatino

 

“Al sindaco del Comune di Amantea           Dott.ssa Monica Sabatino

Oggetto: Interrogazione relativa alla situazione conseguente al sequestro della struttura portuale.

La sottoscritta Francesca Menichino, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, con la presente interrogazione intende mettere in evidenza relativamente alla situazione del sequestro preventivo del porto i seguenti rilievi:

--La difficoltà di reperire gli atti necessari per l’esercizio istituzionale delle proprie funzioni di sindacato ispettivo per quanto richiesti anche formalmente: basti dire che siamo venuti in possesso di copia del decreto di sequestro del porto solo poche ore prima della presente seduta di Consiglio, con la conseguente difficoltà di avere quella consapevolezza necessaria alla trattazione dell’argomento. Continueremo, in ogni caso, nell’acquisizione degli atti e non accetteremo più che ci siano tentativi di ritardarla, come forse è accaduto sia nel settore finanziario che tecnico- manutentivo i cui responsabili, ci hanno costretto a richieste formali e protocollate a nostro avviso per nulla dovute. A meno di ritenere che le stesse formalità nell’acquisizione degli atti vengano imposte anche a tutti consiglieri di maggioranza e al sindaco medesimo.

--La situazione relativa al sequestro del porto mette in evidenza la situazione gestionale di una struttura importante come quella portuale in cui si rileva tutta l’inerzia degli amministratori che hanno gestito in passato le relative criticità: occorre cioè ricostruire la vicenda al fine di comprendere ed individuare la responsabilità politica dei precedenti amministratori incapaci di effettuare i minimi controlli di base atti ad accertare la regolarità sostanziale della situazione relativa alla struttura portuale e a mettere in atto i necessari adempimenti. Tra detti precedenti amministratori molti, provenendo tanto dai banchi della maggioranza quanto da quelli dell’opposizione del precedente consiglio comunale, oggi si ritrovano nei ruoli di Sindaco, Vicesindaco o Assessore. Oggi assicurano il proprio intervento per limitare i danni ma durante gli anni, i lunghi anni dei precedenti mandati, come svolgevano anche da semplici consiglieri o da assessori il loro fondamentale compito di sindacato ispettivo o, ancor più, i loro incarichi amministrativi ? Attendiamo dal Sindaco Monica Sabatino le relative risposte e le ricordiamo che non può e non deve sottrarsi quale responsabile legale dell’ente all’obbligo di individuare ipotesi di responsabilità civile penale o contabile in capo ai funzionari dell’Ente e/o amministratori della trascorsa consiliatura nell’ambito della quale Ella rivestiva il non secondario ruolo di presidente del Consiglio comunale, che -vale la pena ricordarlo- è organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente.

--In particolar modo si sollevano i seguenti quesiti:

- Perchè tutta la documentazione richiesta nell’ambito della Commissione di collaudo del 28/03/2012 non è stata in due anni e mezzo acquisita, come risulta da Verbale della Commissione di collaudo del 30/06/2014 ?

- Come mai non si è proceduto al calcolo relativo all’occupazione dell’area portuale e alla corretta individuazione degli indennizzi dovuti, si precisa indennizzi e non canoni in mancanza di un titolo legittimo di occupazione, eppure sarebbe bastato utilizzare le tabelle previste dalla legge (D.M.343/98 e L.296/2006 cioè la legge finanziaria 2007) facendo delle semplici moltiplicazioni;

-- Una situazione quella legata al recente sequestro che ha tristemente provocato danni ingenti alle famiglie che hanno fonte di reddito nell’economia legata all’attività portuale, a loro rivolgiamo la nostra solidarietà morale ma anche materiale proponendoci di mettere in atto tutte le iniziative che saranno necessarie anche con il sostegno dei nostri portavoce in Parlamento che già si sono attivati per reperire documentazione utile relativamente al settore della pesca. Per non parlare dei danni per le casse comunali già ampiamente mortificate da decenni di gestione per lo meno discutibile, e che oggi vengono appesantite non solo dall’ingente debito verso il demanio ma anche dalle prevedibili richieste di risarcimento del danno da parte dei diportisti. Amara poi la constatazione della risonanza nazionale della notizia che certo non innalza l’immagine della città di Amantea. Non possiamo non menzionare a questo punto che la delibera n. 83 del 20/06/2014 prevede di dare mandato al responsabile del servizio finanziario di predisporre gli atti necessari per l’assunzione di un “contratto di anticipazione” con la Cassa depositi e prestiti per il pagamento di debiti pregressi fino ad un massimo di Euro 4.500.000,00 per una durata di 30 anni.

-- Si chiede l’immediata revoca dell’incarico alle persone oggetto di indagine penale . Ed in questa sede si chiede altresì la revoca delle deleghe agli amministratori che abbiano pendenze giudiziarie in corso. Ci riferiamo in particolare all’assessore Sergio Tempo, chiedendo di volere uniformarsi a norme che se non trovano per tali rilievi fondamento giuridico, si sostanziano di un valore etico in cui tale ente riteniamo creda fortemente, data, tra l’altro, l’adozione in data12/3/2012 di un Codice etico.

Auspichiamo che il Sindaco voglia aderire ai nostri rilievi, che affronti la questione porto con tutta la serietà necessaria per potere in breve tempo porre rimedi efficaci e, al contempo, restituire dignità alla città di Amantea e credibilità all’Istituzione che rappresentiamo.

Il MoVimento 5 Stelle si rende disponibile ad un dialogo aperto sulla questione, mettendo a disposizione il proprio impegno, la propria visione politica e le competenze di cui può disporre anche con l’ausilio dei propri portavoce al Parlamento italiano e al Parlamento europeo.

Amantea, 04/07/2014                                                IN FEDE  Francesca Menichino”

NdR. Riteniamo opportuna una risposta e siamo disponibili alla dovuta pubblicazione.

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Si muove decisa tra gli uffici comunali la consigliera del M5S Francesca Menichino per ottenere copia del verbale della Commissione di Collaudo del Porto turistico di Amantea.

Viene rimpallata come una pallina di ping pong, ma non demorde.

Ed alla fine viene “costretta” a presentare anche una formale istanza regolarmente assunta al protocollo in conseguenza della quale finalmente riesce ad ottenere il verbale.

Due foglietti compilati per una pagina e mezzo dove si legge che:

“Sono presenti:

-per il comune di Amantea il sindaco Monica Sabatino, l’assessore all’urbanistica Gianluca Cannata, l’ingegnere Domenico Pileggi, responsabile del settore demanio, ambiente e protezione civile,l’ingegnere Francesco Lorelli, responsabile del settore urbanistica e LLPP;

-per la capitaneria di porto il comandante Paolo marzio ed il comandante della delegazione di spiaggia Fausto De caria;

-per l’agenzia del demanio Domenico Arnoni, responsabile dei servizi territoriali ST-CZ2 e l’ing Bellio;

-per il genio covile opere marittime l’ingegnere Barone e l’assistente tecnico Salvatore Scudiero

Pileggi illustra la situazione del porto allo stato attuale

La commissione prende atto che ad oggi la documentazione integrativa richiesta in data 28 marzo 2012 dalla stessa commissione di colludo non è tata ancora acquisita;

Il comune dichiara che rispetto alla situazione del 2012 è stato prodotto lo studio idraulico della vena delle Garrette a seguito di incarico conferito dal settore LLPP all’ingegnere Gaetano Sicoli;

Il comune si impegna a sottoporre alla Agenzia di Bacino Regionale una possibile soluzione relativamente alla sicurezza dell’asta fluviale con particolare riferimento al tratto terminare a valle della SS18 sebbene per l’area in oggetto non si applichi il vincolo PAI essendo l’opera stata realizzata in epoca precedente alla entrata in vigore delle norme stese

Gli enti intervenuti Agenzia del demanio, capitaneria e Genio civile per le opere marittime dichiarano che alla luce di quanto sopra resta in attesa che siano prodottogli atti di cui al verbale del 2012

La consigliera Menichino ha anche chiesto attestato dal quale si evinca come sia maturato il debito di 3 milioni di euro di cui alle affermazioni della stessa Capitaneria di porto

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5stelle”Sul porto di Amantea è necessaria la massima chiarezza".

 

Lo affermano i parlamentari M5S Dalila Nesci e Nicola Morra, insieme a Francesca Menichino, consigliera comunale Cinque Stelle del luogo. "Confidiamo - proseguono - nel lavoro dei magistrati della procura di Paola, che ha sequestrato la struttura, e auspichiamo pronta collaborazione da parte del Comune di Amantea e del suo sindaco, Monica Sabatino, cui chiediamo di mettere a disposizione tutti gli atti, proprio perché la

trasparenza è alla base di un cambiamento culturale in Calabria e

nella città tirrenica, in passato pure condizionata da forze criminali. La storia del porto di Amantea è lunga e caratterizzata anche da appetiti di tipo mafioso. C'è bisogno di accertare tutti i fatti e le responsabilità, ma senza perdere tempo. Il Movimento CinqueStelle di Amantea, sostenuto in parlamento, ritiene essenziale la rapida conclusione delle indagini, per avanzare proposte di gestione e rilancio della struttura". "Adesso, per dare un preciso segnale riguardo al porto - concludono Nesci, Morra e Menichino - è opportuno che il Comune di Amantea revochi gli incarichi a quanti fossero indagati. Intraprenderemo ogni azione utile in proposito".

www.amantea5stelle.it

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Ecco il comunicato del Movimento 5 Stelle di Amantea

“Il Meetup – Movimento 5 Stelle - di Amantea in conseguenza del sequestro del Porto marittimo della cittadina, in un’apposita riunione fissata precipuamente sul punto, ha dato pieno mandato alla consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Amantea, Francesca Menichino, di compiere tutti gli adempimenti necessari, nell’ambito delle competenze che le sono riconosciute, finalizzati all’acquisizione completa degli atti documentali relativi alla struttura sottoposta a provvedimento di sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Paola.

L’avvenimento scioccante del riscontro dell’occupazione arbitraria del suolo demaniale marittimo con conseguente verosimile realizzazione abusiva della struttura portuale, effettuata senza l’ottenimento preventivo della necessaria concessione, a cui si aggiunge una situazione debitoria con il demanio che ammonterebbe a 3 milioni di euro, produce sgomento e rende inevitabile che ci si domandi a chi appartengano le relative pesantissime responsabilità politiche e amministrative, al di là di quelle penali su cui sarà la giustizia a fare il suo corso.

Occorre cioè ricostruire la vicenda al fine di comprendere ed individuare la colpa politica dei precedenti amministratori incapaci di effettuare i minimi controlli di base atti ad accertare la regolarità sostanziale della situazione relativa alla struttura portuale e a mettere in atto i necessari provvedimenti. Tra detti precedenti amministratori molti, provenendo tanto dai banchi della maggioranza quanto da quelli dell’opposizione del precedente consiglio comunale, oggi si ritrovano nei ruoli di Sindaco, Vicesindaco o Assessore. Oggi assicurano il proprio intervento per limitare i danni ma durante gli anni , i lunghi anni dei precedenti mandati, come svolgevano anche da semplici consiglieri o da assessori il loro fondamentale compito di sindacato ispettivo o , ancor più , i loro incarichi amministrativi ?

Una cosa intanto è certa: l’ennesima umiliazione è stata inferta alla città di Amantea tutta, ingenti sono i danni arrecati alla collettività ed ai lavoratori del settore già pesantemente colpiti dalla devastante crisi economica, in sostanza un ennesimo disastro economico e d’immagine.

Suona urtante sentire il Sindaco, Monica Sabatino, parlare in maniera tranquillizzante di dilazione nel tempo della somma di 3 milioni di euro pari al totale del debito che il Comune di Amantea dovrà saldare con l’Agenzia del Demanio quasi come se quella somma anche se frammentata in più rate potesse magicamente sparire in maniera definitiva invece di constatare che quei soldi verranno comunque sottratti ad altri capitoli di bilancio in una situazione già disperata per la cittadinanza e l’ente Comune, dovendosi rilevare contestualmente la sussistenza di pesantissime responsabilità politiche ed amministrative che dovrebbe condurla già da ora a trarne immediate conseguenze, ammettendo con onestà intellettuale l’avvilente realtà, cioè il dilapidarsi dalle casse comunali dell’ennesima ingente somma di danaro, che va ad aggiungersi alla perdita dei quasi 400.000 euro di finanziamenti per il mancato avvio della raccolta differenziata su tutto il territorio.

Giova ricordare che nella precedente amministrazione non c’era di certo il Movimento 5 Stelle ma nomi e cognomi ben precisi che si aggiungono a quelli del Sindaco che ancora oggi siedono con giubilo tra i banchi di Corso Umberto I. E’ inevitabile poi riscontrare come il Vice-Sindaco Giovanni Battista Morelli nelle ore immediatamente successive al sequestro del Porto fosse intento ad osannare a mezzo Facebook le proprietà taumaturgiche per la collettività territoriale del “Ciuccio di San Giovanni” piuttosto che impegnarsi sin da subito ad argomentare in maniera esplicativa gli eventi drammatici che si stavano materializzando nel contesto cittadino. Ma ormai non ci meravigliamo di nulla.

Il Meetup – Movimento 5 Stelle - di Amantea esprime piena solidarietà nei confronti dei lavoratori tutti, incolpevoli vittime dell’ennesimo disastro della mala-politica, attivandosi in queste ore con i propri parlamentari presso la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica affinché il caso assuma caratura nazionale e possa portarsi a compimento una rapida azione istituzionale ai massimi livelli finalizzata a tutelare gli interessi economici ed occupazionali in ballo evitando che si producano conseguenze ancora più drammatiche per le famiglie ed i cittadini tutti.

A seguito dello studio degli atti documentali che verranno rilasciati alla consigliera Menichino a cui si stanno associando in queste ore quelle che il Meetup sta acquisendo attraverso altre fonti, apposite azioni di sensibilizzazione ed informazione a favore della collettività verranno attuate.

Dopo questo ennesimo gravissimo episodio, appare chiaro ed incontrovertibile che qualora permanga in carica l’attuale giunta, come Movimento 5 Stelle faremo quanto nelle nostre massime possibilità per evitare che l’attuale amministrazione erediti, come siamo portati a ritenere, da quella precedente gli stessi metodi e la stessa superficialità che hanno condotto a situazioni così gravi e dannose per l’intera collettività. E a proposito di eredità, da subito esprimiamo il nostro fermo dissenso relativo alla conferma nel suo incarico dell’ingegnere Pileggi quale responsabile dell’Ufficio tecnico manutentivo , incarico voluto dalla gestione commissariale che tanta parte ha e ha avuto in questa vicenda del porto come in altre tristi vicende della storia di Amantea, incarico confermato con delibera di giunta del 14 giugno scorso, ennesima proroga seppure a tempo determinato che mortifica la prospettiva pur sbandierata in campagna elettorale di una valorizzazione di professionalità scelte nell’ambiente amanteano.

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Catanzaro. AbolireEquitalia. Questo l’hashtag che ha animato i sit in di protesta del Movimento 5 Stelle per l’abolizione di Equitalia. Manifestazioni pacifiche che si sono svolte questa mattina in tutti i capoluoghi di provincia che ospitano una sede dell’agenzia.

Scopo principale dell’iniziativa promuovere e diffondere l’iniziativa legislativa depositata in Parlamento, la cui discussione d’emergenza è stata bocciata alla Camera.

Gli attivisti Calabresi di Catanzaro, Cosenza, Rende, Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Palmi e Locri hanno quindi informato i cittadini riguardo all’azione parlamentare intrapresa dai deputati del M5S e alle tante incongruenze riferibili all’agenzia di ricorsione delle imposte, dove i mali italici la fanno da padrone.

I pentastellati avevano proposto l’abolizione di Equitalia Spa e il trasferimento della raccolta tributi all’Agenzia delle Entrate; l’annullamento di more e sanzioni precedenti per ritardato pagamento; l’interesse pari a Euribor 12 mesi invece dell’8% di Equitalia; l’assunzione degli ex dipendenti presso l’Agenzia delle Entrate e la confluenza del capitale sociale nel fondo per abbattere il debito pubblico.

Ma la maggioranza alla Camera dei Deputati ha deciso che la discussione sul futuro di Equitalia non fosse urgente decretando con 279 voti contrari (Pd, Sel, Sc, Ncd e Fi) – contro i 101 voti favorevoli (M5S, Lega e Fdi) – la non calendarizzazione della proposta.

Altre iniziative sono in programma contro il “mostro”Equitalia, che saccheggia le nostre tasche tramite la gestione allegra delle sue casse: come spiegare altrimenti il passivo che supera gli 800 milioni di euro?

Come al solito si tagliano i costi del personale ma fioccano bonus e incentivi sulle riscossioni per dirigenti e funzionari!

Siamo convinti che solo una corretta informazione potrà convincere i cittadini delle tante bugie che l’attuale governo delle larghe intese sta propinando per mantenere in piedi un sistema clientelare e d’interesse della casta che niente ha a che fare con gli interessi della popolazione italiana.

Comunicato congiunto Meetup Catanzaro Cosenza Rende Crotone Vibo Valentia Reggio Calabria Palmi Locri

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del MoVimento 5 Stelle di Amantea

“Il MoVimento 5 Stelle di Amantea manifesta forte preoccupazione e sdegno politico pieno per i primi atti compiuti dall'Amministrazione comunale sin dal primo consiglio tenutosi nella giornata di ieri.

Dinanzi alla questione di ineleggibilità del neo-Sindaco di Amantea, presentata dalla Consigliera del Movimento 5 Stelle, Francesca Menichino, per gravi violazioni amministrative del TUEL, in ragione del ruolo del padre, Dott. Giuseppe Sabatino, quale Responsabile del Settore Finanziario nonché Vice-Segretario Comunale, le cui funzioni concretamente esercitate possono ricondurlo al ruolo di Segretario Comunale, avendo potuto effettuare dalla sua postazione con atti ed azioni un'eventuale "indebita influenza sulla libera manifestazione della volontà dell'elettore" durante la campagna elettorale e sul cui merito abbiamo presentato contestualmente apposito approfondimento di indagine al Prefetto di Cosenza nonché agli Uffici competenti del Comune di Amantea, il Sindaco di Amantea, Monica Sabatino, già indifferente ai problemi etici e morali afferenti a questa peculiare situazione, nella giornata di ieri derubrica il tutto a meri "cavilli giuridici", non rendendosi conto della gravità della questione posta o più presumibilmente considerandosi legibus solutus ovvero non sottoposta ai dettami di legge che avrebbero, al contrario, dovuta indurla ad impiegare maggiore cautela istituzionale e certamente dal punto di vista argomentativo.

L'istanza proposta, in definitiva, è stata rigettata dai Consiglieri di maggioranza che prevedibilmente si sono espressi a favore dell'eleggibilità del Sindaco ma l'aspetto alquanto singolare è che il Sindaco stesso ha votato in prima persona sull'istanza non rendendosi conto in quel frangente di star compiendo una violazione amministrativa del TUEL, art. 78, comma 2, che recita: "Gli amministratori (tra cui i Sindaci) devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado".

Quello che altresì impressiona è la scarsa cautela mostrata anche dal Segretario Comunale che è apparsa quasi quale difensore d'ufficio del sindaco Sabatino e la cui riflessione giuridica a parer nostro alquanto fragile è stata seguita da un applauso scrosciante che l'ha messa in evidente imbarazzo.

Sarebbe stato forse più prudente rimettere di sua iniziativa la questione al Prefetto e non solo dietro richiesta della consigliera Menichino, che tra l'altro si è trovata a dover insistere per ottenere una trasmissione di atti cui- è nostro avviso- doveva procedersi d'ufficio.

Per dovere di cronaca si è registrata la posizione unanime dell'intera minoranza, espressa con istanze distinte ma vertenti sullo stesso punto ovvero l'ineleggibilità del Sindaco Monica Sabatino per le stesse ragioni suesposte, che si è poi concretizzata nel voto contrario di tutti e 5 i consiglieri di opposizione.

Il Movimento 5 Stelle di Amantea coglie l'occasione per ribadire quanto già stanno facendo a livello nazionale i nostri deputati e senatori in sede parlamentare ovvero far fronte comune con le altre componenti e con i singoli nelle istituzioni per condurre insieme sacrosante battaglie di legalità e giustizia.

Alla questione di cui sopra si aggiunga l'ulteriore istanza presentata in data 6 giugno 2014 dalla stessa Consigliera M5S, Francesca Menichino, affinché il Sindaco provvedesse a concedere a favore della cittadinanza la diretta streaming della seduta valorizzando sin dalle prime battute i principi dell'integrale trasparenza e massima circolazione dell'informazione relativamente alle azioni amministrative assunte, offrendo come M5S la disponibilità di esperti informatici che gratuitamente avrebbero potuto provvedere all'effettuazione del tutto, nel rispetto integrale del diritto alla privacy dell'eventuale pubblico presente che in nessun caso sarebbe stato inquadrato dalla telecamera.

Il vergognoso diniego opposto dal Sindaco alla diretta streaming ammantato di mero formalismo giuridico palesa una realtà di fondo quale l'evidente assenza di volontà politica che poteva portare agevolmente a superare le ragioni che ha adottato a motivo del rifiuto delle riprese, della trasmissione e registrazione della seduta di consiglio, preoccupata probabilmente che emergessero su vasta scala le problematiche etiche e giuridiche sul suo conto nonché le prime forti fibrillazioni che si sono riscontrate in seno al Consiglio, seppur espresse negli interventi di taluni consiglieri di maggioranza con toni conciliativi ma dalla sostanza politica già ampiamente intellegibile. In tutta Italia, nel caso di Comuni, Province e Regioni, la diretta streaming è ormai un fatto assodato da tempo.

Il neo-sindaco di Amantea ha spiegato invece che la cittadinanza di Amantea e Campora, oltre a molte altre cose, non potrà avere neanche la diretta streaming. Non si ha di sicuro sulle questioni suesposte come Movimento 5 Stelle la certezza giuridica di essere dalla parte della ragione ma stiamo cercando di far capire di star compiendo ogni atto di sindacato ispettivo affinché tutti ed anche dunque chi ha votato in buona fede la maggioranza odierna possa ponderare la propria scelta, in senso confermativo o di revoca del proprio consenso qualora si scoprano vicende ed atti occorsi durante la campagna elettorale.

Al momento ci limitiamo a questo non azzardando ipotesi che arrivino a tratteggiare uno scenario nel quale si possa ritenere inequivocabile che il voto sia stato inquinato pesantemente da "certi ambienti" e da azioni che hanno potuto comportare la commissione di reati penali.

Nella riunione prossima del M5S Amantea verranno decise le ulteriori azioni da compiere quali:

1) il ricorso da presentare al Tribunale territorialmente competente in merito all'ineleggibilità di Monica Sabatino ed all'incompatibilità del padre, Giuseppe Sabatino, nel ruolo di Vice-Segretario Comunale e Responsabile Settore Finanziario;

2) l'istanza da presentare all'Autorità Garante affinché anche Amantea possa avere la diretta streaming delle sedute dei lavori del Consiglio Comunale, nonché iniziative di piazza quali volantinaggio informativo su tali aspetti e raccolta firme tra i cittadini.

Si va avanti con il sorriso sulle labbra e il coraggio di voler ardentemente contribuire a formare alto senso civico e vigilanza democratica collettiva.

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