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Ieri venerdì 16 dicembre su sollecitazione del sindaco Monica Sabatino sono scesi in campo i vigili urbani sanzionando i cittadini che anno abbandonato la linea di una corretta raccolta differenziata annullando gli sforzi della maggior parte dei cittadini.

 

Un intervento necessario per ritornare alle altissime percentuali di raccolta differenziata che la città aveva saputo raggiungere e che fa onore alla civiltà che Amantea sa esprimere

Ci auguriamo che il comando della polizia municipale continui in questa direzione sanzionando anche per educare.

 

Ci sono pervenuti molti commenti positivi sul lavoro dei Vigili Urbani e due soli negativi.

Il primo è quello relativo alla episodicità degli accertamenti.

Il secondo che è quello che solo una parte del territorio è stata messa sotto la lente di ingrandimento così che le sanzioni sono state a macchia di leopardo…..

 

Questa la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino.

«Lo avevamo anticipato – dichiara il sindaco Monica Sabatino – e manteniamo fede al nostro impegno.

Il sistema di raccolta differenziata deve poter operare a pieno regime se vogliamo che la città sia ancora più piacevole sul fronte del decoro urbano.

Metteremo dunque in atto tutte le misure possibili per raggiungere questo obiettivo, con onestà intellettuale e nel puro spirito di servizio che un’amministrazione deve avere nei confronti della comunità.

Partendo da questo presupposto abbiamo dato seguito, di concerto con il Comando di Polizia Municipale e con la collaborazione degli addetti ai lavori della Lamezia Multiservizi, ad un controllo capillare per verificare quale sia il riscontro tra il pattume raccolto e quello effettivamente da differenziare.

 

Prima di entrare nel merito dei risultati è bene chiarire le motivazioni di tale atto.

Abbiamo avviato un tavolo di confronto con i vertici della società impegnata nella raccolta dell’immondizia per comprendere quali siano le carenze del servizio e come è possibile rimediare ad essi( leggi esse).

Una delle problematiche si manifesta nella giornata di venerdì quando si dà seguito allo stoccaggio dell’indifferenziato.

Con questo termine si suole indicare quella categoria di rifiuti che non possono essere riciclati, ma un’ampia porzione dell’utenza amanteana utilizza il venerdì per gettare tutto ciò che non è umido, compreso vetro, plastica e carta che invece seguono percorsi di riuso completamente diversi. Abbiamo cercato di stroncare tale abitudine sul nascere, specificando in più occasioni non solo i turni di passaggio dei mezzi di raccolta, ma anche i metodi di riciclo, ma evidentemente le cattive abitudini sono difficili da modificare.

Ecco perché i Vigili Urbani, nel corso della giornata di venerdì 16 dicembre, hanno effettuato un controllo seguendo gli operatori ecologici e verificando alcune tra le principali vie della città, come via Margherita, via della Libertà, via Stromboli e parte di via Baldacchini.

E purtroppo gli illeciti non hanno fatto difetto: dal mancato uso dei mastelli ad un conferimento di indifferenziato che, per usare un eufemismo, risulta alquanto approssimato».

«Complessivamente – spiega Emilio Caruso, comandante della Polizia Municipale – abbiamo elevato una quarantina di verbali, sanzionando non solo singoli cittadini, ma anche interi condomini. In questi casi si configura un doppio reato: il primo riguarda il mancato uso del contenitore preposto, il secondo si riallaccia invece al mancato conferimento.

Sul fronte pecuniario il totale dell’infrazione è circa 150 euro.

Tale operazione segue il posizionamento delle microcamere nelle zone periferiche della città che ha già prodotto ottimi risultati sul fronte della repressione dell’abbandono selvaggio dei rifiuti».

«I controlli – conclude il sindaco – proseguiranno anche nelle prossime settimane: lo scopo è abituare la collettività al rispetto delle regole, soprattutto in casi di questo tipo che si riconnettono direttamente alla salvaguardia ambientale.

Rivolgo un invito a coloro che vivono ad Amantea e a Campora San Giovanni: impegniamoci tutti e meglio.

Il territorio che ci ospita è una risorsa che lasceremo ai nostri figli: impariamo dunque a perdere cinque minuti del nostro tempo per fare in modo che le nostre strade e le nostre piazze siano più pulite, ma facciamolo non perché la legge lo prescrive, ma per quel senso civico che vale la pena coltivare e incrementare».

NdR. Vogliamo segnalare al comune che le foto mostrano che nei grandi sacchi neri si conferisce anche umido!!

comune-amantea-01“Alcuni organi di stampa riportano la notizia, del tutto infondata, che sia pronto, insieme ad altri colleghi di giunta, a lasciare la maggioranza e soprattutto l’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino. Nulla di più falso.

 

 

Prima cosa di tutto c’è il mandato degli elettori che bisogna rispettare, ma soprattutto c’è un percorso politico e amministrativo che merita di essere portato a compimento. In questa prima metà di consiliatura, a prescindere dalle deleghe che mi erano state assegnate, ho cercato di far lievitare il peso politico della frazione in seno alla stessa maggioranza, lavorando a prescindere dai ruoli e dalle responsabilità.

 

 

La mia storia personale mi ha insegnato che se uno ha voglia di fare non ha bisogno di attendere l’illuminazione divina o l’incoronazione: fa e basta.

Con il riassetto delle deleghe che il primo cittadino ha varato di recente mi sembra di poter dire che Campora San Giovanni ha una propria dignità e rappresentatività che certamente saprà farsi sentire da qui alla fine del mandato. Proprio sul territorio della frazione, ad iniziare dall’area industriale dei Pip per giungere al comparto dei lavori pubblici, le novità da qui a breve si faranno sentire, nella consapevolezza che è la città di Amantea nel suo insieme che deve crescere, evitando campanilismi che la storia, in altre circostanze, ha già bocciato”.

“Sgombro dunque il campo da ogni dubbio: resto ben ancorato a questa maggioranza che nei prossimi mesi saprà fornire le giuste risposte ai camporesi e di conseguenza a tutta la comunità. Mi auguro che le voci e le illazioni che mi vedono un giorno di qua e un altro di là possano, con questa mia presa di posizione chiara e netta, cessare all’istante, consentendomi così di concentrarmi sul compito istituzionale che intendo portare avanti con costanza e determinazione”

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PIAZZA FALCONECertamente tutti i cittadini di Amantea ricorderanno benissimo le foto di gruppo e i volti sorridenti di Sindaco e accoliti che, nel luglio scorso, si sono fatti immortalare dalla stampa durante l’inaugurazione della targa Intitolata a Falcone e Borsellino nella piazzetta che porta il loro nome, posta su Via Dogana. Si ricorderanno certamente anche le note della banda e la presenza delle forze dell’ordine in alta uniforme.

In quel giorno il Sindaco e la sua giunta, hanno voluto dare prova di grande operosità e senso civico, scoprendo una bellissima targa monumentale in ceramica maiolica -così riportava il comunicato diramato dall’amministrazione comunale- e offrendo ai presenti la vista di una piazzetta finalmente ripulita e degna di suscitare in tutti noi la memoria del sacrificio ultimo che i due magistrati siciliani hanno fatto per difendere la legalità e lo stato di diritto dalla protervia della mafia, in una parola per difenderci tutti!!

Ebbene, dopo quella giornata felice, il buio è calato inesorabile e la situazione è tornata ad essere incresciosa e irrispettosa. Basta fare capolino su quella strada per capire che la Piazzetta è stata di nuovo abbandonata a se stessa, così come è stato abbandonato quel senso di rispetto che la Sindaca diceva di avere voluto recuperare a luglio. Pochi mesi e tutto è stato azzerato, anzi paradossalmente peggiorato, visto che dalla targa è venuta via anche l’immagine di Falcone. Come se lo stesso Falcone, mi si perdoni questa deviazione intellettuale irriverente, avesse voluto segnalare il suo disappunto e non volesse più assistere allo scempio della memoria sua e del suo amico e collega Borsellino.

E’ voluto andare via Falcone, per non vedere l’erba alta che ormai impera incontrastata a fare da monito a chi si riempie e si è riempito troppe volta la bocca di parole come “lotta a tutte le mafie”, “lotta alla corruzione”, ”lotta alle inefficienze”.. ma poi non riesce nemmeno a tenere il decoro di una piccola aiuola e di una targa, che pure avrebbero un significato profondo.

A nulla sono servite le tante segnalazioni dei cittadini che risiedono su via Dogana che hanno a cuore la piazzetta; come purtroppo succede sovente, nessuno li ha mai ascoltati.

A questo punto, vista la situazione incresciosa, il Sindaco deve correre immediatamente ai ripari e ripristinare i luoghi, evitando a questa città un altro esempio di mala amministrazione e, soprattutto, di scarso senso civico e di appartenenza.

Auspichiamo che entro il prossimo Natale, venga ripulita la piazzetta e la targa ripristinata, e soprattutto, ne si abbia cura in futuro. E’ un dovere ineludibile verso la Città e verso i residenti di via Dogana.

foto piazza 2

                                                                                                       Vincenzo Lazzaroli

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polo scolasticoNello scorso mese di maggio raccoglievamo le dimostrazioni di alcuni studenti, soprattutto pendolari del Polo Scolastico, che ci palesavano le loro preoccupazioni riguardo alla scarsa presenza di pensiline adeguate all’alto numero di alunni che raggiungono giornalmente il plesso.

 

La preoccupazione degli studenti era legata ad un forte disagio vissuto durante i giorni di pioggia a causa della coincidenza di più fattori: l’arrivo largamente anticipato degli autobus provenienti dal comprensorio; la mancata accoglienza degli studenti da parte dell’istituzione scolastica, anche in caso di maltempo, prima del suono della campanella d’entrata; la carenza di aree coperte a servizio degli alunni. In un incontro, tenutosi nel mese di maggio con il Sindaco, i Giovani Democratici avevano segnalato il grave stato in cui si trovavano gli studenti del Polo Scolastico, ricevendo la disponibilità dell'Amministrazione ad un intervento volto a risolvere tale problematica per l’inizio del nuovo anno scolastico.

 

Ad oggi ancora nulla si è mosso e purtroppo continuano ancora a persistere tutti i fattori negativi che contribuiscono ad aumentare il disagio.

Crediamo fermamente che garantire il diritto allo studio passi anche dal porre gli studenti nelle migliori condizioni durante il percorso formativo, partendo proprio dai disagi che devono affrontare per raggiungere i luoghi di apprendimento.

Pertanto, visto la stagione invernale ormai alle porte, chiediamo formalmente all’Amministrazione Comunale di intervenire nel breve periodo attraverso l’installazione di un numero congruo di pensiline in relazione alla popolazione scolastica che frequenta il Polo. Inoltre crediamo che attraverso uno studio della zona, potrebbe esserci una soluzione stabile e dignitosa a tale problematica che preveda la creazione di un’area coperta antistante il plesso scolastico per la fermata degli autobus ed annessi luoghi di riparo per gli studenti.

 

Inutile tornare sugli errori del passato rispetto alla scelta poco felice di ubicazione del plesso, tuttavia è impensabile che un luogo che accoglie centinaia di studenti sia sprovvisto di tale area.

Infine ci appelliamo anche al buon senso dell’istituzione scolastica in quanto sembrerebbe che, nel corso dell’anno scolastico precedente, dinnanzi a tale problematica non venisse consentito l’ingresso anticipato agli studenti per poi accoglierli, qualche minuto più tardi, “inzuppati” d’acqua. Un atteggiamento decisamente inusuale per una comunità civile che speriamo non venga perpetrato anche quest’anno.

Siamo certi che il futuro della nostra terra passa anche dalla tutela di quei ragazzi che investono nel loro futuro attraverso la conoscenza e la cultura. Per tali ragioni speriamo vivamente che venga trovata al più presto una soluzione concreta da parte delle istituzioni.

GD AMANTEA

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Gli amici ci telefonano per chiederci come mai il nostro sito non pubblica la nota del sindaco Monica Sabatino sui migranti.

 

Semplice. L’ufficio stampa del comune di Amantea, pagato con i nostri soldi, per un qualche motivo, sulla cui legittimità chiederemo formalmente di indagare, interrompendo anni di rispettosa attenzione alla informazione, non ce le invia.

 

Siamo così costretti ad accedere sui altri siti web per proporle agli amanteani ed ai nostri lettori.

Insomma la vergogna non è nostra!

Comunque sia ecco la nota che il sindaco di Amantea ha inviato alla Prefettura:

«L'emergenza legata all'accoglienza degli esuli provenienti dal continente africano e da altre zone interessate dalla guerra non può pesare indistintamente sulla collettività amanteana che ha saputo, fin dal 2011, stringersi attorno a questi ragazzi.

Occorre adesso individuare altre soluzioni per fare in modo che gli equilibri che si sono venuti a creare con i residenti non vadano ad incrinarsi.

Partendo da questo presupposto ho inviato una missiva alla Prefettura di Cosenza affinché ne tragga le opportune conseguenze.

L'istanza prende forma e sostanza dalle segnalazioni di alcuni cittadini che hanno appreso da fonti certe che una cooperativa che si occupa di accoglienza è in procinto di manifestare alla Prefettura il proprio interesse ad ospitare un congruo numero di immigrati.

Al prefetto intendo sottolineare che la città di Amantea e l'ente municipale che lo rappresenta ha sempre dato massima disponibilità nell'accogliere queste persone, tant'è che al momento ve ne sono ospitati in varie abitazioni e/o strutture alberghiere più di un centinaio: una prassi che si ripete dal 2011.

Evidenzio tale circostanza perché non vorremmo essere classificati come "razzisti", ma purtroppo assistiamo sempre più spesso ad episodi di microcriminalità, tanto che si ripetono sempre più di frequente arresti di extracomunitari intenti nello spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Di questo bisogna dar merito al grande lavoro che svolgono le forze dell'ordine presenti sul territorio: è solo grazie a loro se il fenomeno viene tenuto a freno.

Purtroppo tali sforzi vengono vanificati sia per l'ampiezza del territorio su cui devono vigilare, sia per l'esiguo numero di militari impegnati giornalmente.

I disagi non mancano.

Molti cittadini non possono recarsi in un qualsiasi supermercato o altra attività commerciale della zona che puntualmente vengono assaliti da uno o più extracomunitari che chiedono l'elemosina.

È diventata una situazione a dir poco incresciosa ed imbarazzante che, con l'arrivo di nuovi esuli, andrebbe ancor di più ad accentuarsi»

«Chiedo dunque al Prefetto di Cosenza di fare in modo che l'arrivo di nuovi immigrati venga scongiurato, soprattutto in considerazione dell'alto valore turistico della città. Come purtroppo è risaputo tale "attività" è un business per chi riesce a mettere a disposizione un qualsiasi locale dove ospitare questi giovani. Siamo vicini alle problematiche di coloro che fuggono dalla propria casa per sperare in un futuro diverso, ma come amministratori prima e cittadini poi abbiamo il dovere di garantire sicurezza, ordine e tranquillità: elementi imprescindibili del vivere civile».

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FOTO V 2Non vengono mantenute e questo non fa altro che aumentare il senso di disagio che i cittadini di Amantea continuano a provare nel vedere tanta inadeguatezza e altrettanta incoerenza.

 

Al Sindaco vorremmo ricordare, infatti, che stiamo ancora aspettando che venga convocato il promesso incontro pubblico in cui dovrebbe essere illustrata la situazione debitoria, denunciata dall’Ex Assessore Tempo, con il MEF ed anche la geniale soluzione che il Sindaco affermava di avere già trovato.

 

Noi siamo pronti e curiosi di capire, per il bene di Amantea, chi è stato l’artefice di questa situazione debitoria, chi l’ha gestita tenendola dolosamente nascosta, chi sarebbe in grado di risolverla e come.

 

Visto che il Sindaco ha promesso, mantenga l’impegno e venga allo scoperto una volta per tutte a confrontarsi democraticamente con trasparenza con la cittadinanza.

Alla data attuale non è dato sapere come questa Amministrazione intende gestire  a livello di bilancio questo peso enorme, né sappiamo se il Volontario Civico ha avuto una parte importante in tutta la vicenda e se ancora sta mettendo le mani in pasta.

Un altro invito, infine, volgiamo farlo all’ex assessore Tempo, perché ci dica se e cosa vuole fare per ristabilire un minimo di verità in quella che è stata la storia della gestione economica di questa città negli ultimi 10 anni.

Caro Dott. Tempo, ha deciso cosa andare a dire alle autorità preposte in merito alla gestione familistica che ha inteso denunciare e usare come motivazione per defilarsi e togliere le mani dalla mischia?

 

Ci domandiamo, a questo punto, che credibilità possano più vantare Sindaco, Volontario ed Amministrazione in genere, visto che ormai non riescono nemmeno più  a presentarsi in pubblico dopo averlo promesso.

Il rimpasto delle deleghe è solo un contentino da offrire a qualcuno per mantenere ancora in vita questa maggioranza, di sicuro interessa poco ai cittadini di Amantea che arrivano alla fine del mese con difficoltà; altro che nuovo slancio con la riorganizzazione dei ruoli delle “incompetenze”, se ci sarà uno slancio questo sicuramente porterà solo dei benefici alle tasche dei componenti dell’esecutivo.

Quando ci si prende in carico la guida di una città o si fa fronte con coscienza alle responsabilità del ruolo o si va a casa a fare altro, una volta per tutte!!

Vincenzo Lazzaroli

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Caterina Ciccia vince anche il Tempo

Di fronte alla macchina fotografica il mastrogiurato 2016, al secolo la consigliera comunale Ciccia Caterina, si apre in un largo sorriso.

 

Sembra voler anche dire: Visto? Ieri pioveva e non siamo potuti uscire, ma oggi abbiamo vinto il Tempo, quello cattivo che ci impedisce di fare quanto abbiamo deciso.

Ed infatti un bel sole accompagna la cerimonia di rievocazione della Fiera di Amantea.

Non è una cerimonia prettamente storica quanto folclorica.

Ed infatti c’è di tutto.

Dagli onnipresenti marinai d’Italia nelle loro belle divise, ai Carabinieri in congedo con gli alamari , alla Croce Rossa.

E non mancano i rappresentanti delle Forze dell’ordine ( manca da tempo la GDF che non si spende per eventi similari: che abbia altro da fare?) con i sindaci ed i relativi labor comunali.

Presenti anche gran parte degli amministratori comunali di Amantea.

E poi i figuranti.

 

Alcuni, in verità, molto belli, con splendidi vestiti che stimolano un obbligatorio e piacevole tuffo nel passato della nostra terra di SUD, più che della nostra Amantea.

Senza dimenticare gli straordinari Sbandieratori di Cava dei Tirreni la cui storia è giunta al 45° anno di vita, né i gruppi folclorici.

Uno spettacolo, come dice Sergio Ruggiero, i gruppi in vestiti d’epoca, con uomini e donne, soprattutto, di straordinaria capacità rappresentativa oltre che belli.

Compreso, ovviamente, la nostra associazione Klampete.

Insomma di tutto e di più.

E poi, non solo una occasione per mostrarsi ma soprattutto per dimenticare ,sia pure per un giorno, i tanti problemi della nostra città.

Ma diamo la parola alle foto scusandoci per la pochezza della nostra macchina fotografica( e della scarsa  abilità del fotografo, ovviamente)

Amantea 24.10.2016.

 

 

 

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Dobbiamo ringraziare Webiamo ( IL VECCHIO CANCRO DEL WEB) per aver subito subito pubblicato il comunicato sindacale diffuso nientemeno che dall’ufficio stampa del comune di Amantea.

 

Un ufficio stampa , se tale, pagato evidentemente con i soldi della comunità ma quantomeno parziale o comunque distratto e mono diretto, palese dimostrazione di un comportamento generalmente familistico e non certamente democratico!

 

Sicuramente non è stata la sindaca a non inviarci il comunicato ed a LEI affidiamo comunque il compito di capire chi lo ha partecipato e perché non è stato inviato a Tirrenonews.It!

Ecco, comunque, il duro comunicato stampa del sindaco Monica Sabatino sulle dimissioni dell’assessore al bilancio Sergio Tempo:

«Ho saputo nella tarda serata di sabato che Sergio Tempo mi riconsegnava le deleghe assessorili assegnategli dopo che aveva digerito con difficoltà il risultato elettorale che non lo vedeva il primo della classe.

 

Il mio rapporto con lui non è stato mai idilliaco.

Nel corso di questi mesi, complessi e difficili, mi ha sempre rimproverato di essere troppo autonoma e indipendente, di non coinvolgerlo nelle decisioni e nelle scelte.

Probabilmente quando Sergio Tempo ha deciso di candidarsi nella mia lista ha pensato che avrebbe avuto la possibilità di condizionare l'operato di un sindaco donna e inesperto, ma ancora una volta ha fatto male i suoi conti.

Le accuse lanciate da Tempo, soprattutto sulla gestione “familiare” dell’ente municipale, sembrano parte integrante di un copione smentito dai fatti.

Su questo particolare aspetto non accetto lezioni da nessuno, soprattutto da Sergio Tempo.

Invito l’ex assessore ad indicare un solo atto che possa aver dato vantaggio alla mia persona o a quella di mio padre.

 

Se così fosse, come dovrebbe fare un cittadino responsabile ed ancor di più un amministratore, Sergio Tempo dovrebbe indirizzare il suo dire alla magistratura e agli organi d’indagine competenti.

La gestione familiare, se con essa si vuole indicare il ricercare vantaggio a discapito della città, non è cosa che mi appartiene.

Lo ha confermato già in passato una sentenza del giudice e lo stesso, sono sicura, avverrà in futuro. Evidentemente l’assessore Tempo è avvezzo ad un sistema che conosce bene.

Intanto mostreremo in un incontro pubblico, e siamo convinti che i cittadini avvertiranno le stesse sensazioni che abbiamo provato sulla nostra pelle, ciò che è venuto fuori da semplici controlli nell’ultimo mese, in assenza della stessa persona che per 10 anni ha gestito l'ufficio tributi.

La polemica innescata dall’oramai ex assessore al bilancio, avvenuto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, è sintomo di un grave atteggiamento non perché Tempo avrebbe detto una verità che non doveva dire, ma per il modo in cui l'ha fatto.

Come sua abitudine, per non assumersi la responsabilità delle sue azioni, Sergio Tempo ha preferito tradire la fiducia del sindaco e di tutta la maggioranza.

 

Del resto gli eletti della lista Rosa arcobaleno che sostengono l’azione di governo, nel corso di una riunione che ha avuto luogo la scorsa settimana, mi hanno consegnato un documento dove ne chiedevano la sfiducia.

Sia chiaro: nessuno vuole nascondere i problemi ma, come un buon padre di famiglia dovrebbe fare e come la responsabilità del potere impone, bisognerebbe ricercare la soluzione al problema prima di scaricarsi dalle colpe.

Questo è ciò che denota un atteggiamento maturo e responsabile.

Ma così non è stato. Sergio Tempo ha preferito individuare un capro espiatorio, cancellando il suo operato e allontanandosi da ogni responsabilità e soprattutto, ed è questa la cosa più grave per una persona che dovrebbe prendere decisioni, non si è per nulla attivato nella ricerca di una soluzione per la problematica che si è presentata.

Soluzione che, naturalmente, abbiamo trovato noi, confrontandoci ed informandoci, e che presto attueremo dandone conto alla collettività».

Ufficio Stampa comunale

Amantea 24-10-2016

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Lista Rosa arcobaleno sul problema della rete delle acque piovane.

 

“Non è possibile stare in silenzio mentre il Movimento 5 stelle, nella persona del consigliere comunale Francesca Menichino, infanga continuamente e in maniera reiterata la città di Amantea.

L’ultima, in ordine temporale, è la vicenda legata agli scarichi delle acque bianche che, in diversi punti della città, così come accade in tutti i comuni costieri sversano in mare.

Nei giorni scorsi la Menichino è stata accompagnata dal referente del settore manutentivo dell’ente sui luoghi in cui insistono tali scarichi.

In quella sede, con pazienza e competenza, è stato spiegato da dove provengono le acque e come agiscono i sistemi di raccolta.

Ed è bene evidenziare su questo aspetto alcune cose.

Ad Amantea il sistema fognario è separato dalla raccolta delle acque piovane.

Ma non si può pretendere che le acque piovane che vengono immesse nei tombini e successivamente nelle vasche di smistamento siano “acque da bere”.

Si tratta di acque che provengono dalla strada e che stagnano per lungo tempo nelle condotte.

 

Tecnicamente vengono definite “acque marce”.

Sono acque non inquinanti che vengono sversate a mare o lungo i corsi fluviali, così come accade in natura.

Se piove e l’acqua si accumula lungo una strada, grazie alla naturale pendenza verso il mare, tale accumulo di acqua prima o poi raggiungerà sempre il mare, portando con sé ciò che incontra lungo il cammino.

Ecco perché non si può parlare di inquinamento.

Basta con le menzogne.

 

Non si può mistificare la realtà agli occhi della cittadinanza per raggranellare qualche consenso a destra e a manca.

La verità dei fatti è che si preferisce distogliere l’attenzione dal confronto politico, spostandolo su fatti certamente meno rilevanti.

Nel corso di questi mesi abbiamo “apprezzato” l’approccio della Menichino nella gestione della cosa pubblica che ha puntualmente attaccato e criticato dipendenti comunali, amministratori di maggioranza e minoranza, operatori dell’informazione e forze dell’ordine, spostando il dibattito sullo scontro personale.

 

Non una soluzione, non una proposta. Non è questo che merita Amantea.

E non è questo il piano sul quale vogliamo costruire il futuro della comunità, nostro e delle generazioni che verranno.

Il Movimento 5 stelle, e principalmente Francesca Menichino, dovrebbero imparare il senso di alcuni vocaboli che in Politica sono di primaria importanza.

Ci riferiamo al confronto e al dibattito.

Ma lo abbiamo appreso che non è così da ciò che è accaduto di recente a Roma: i pentastellati adottano due pesi e due misure a seconda delle circostanze.

Invocano lo streaming salvo poi rintanarsi nelle trattorie vicine al Campidoglio; chiedono trasparenza e poi omettono notizie e informazioni; si professano liberi e poi obbediscono a chi invia loro un messaggio o una mail.

E questo nessuno lo può smentire.

La Politica è un’altra cosa.

Lista Rosa Arcobaleno

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Lettera aperta dei Segretari GD e PD Amantea al Sindaco della città.

 

Caro Sindaco, è arrivato il momento di uscire da questo intollerabile immobilismo, invertendo la rotta e tentando di recuperare il necessario rapporto con la città e i cittadini.

 

Continuiamo a rilevare, infatti, un profondo malcontento – da parte di cittadini, commercianti, turisti – e tanti dubbi vengono sollevati su diversi aspetti che incidono sulle prospettive della città (le potenzialità del bilancio e la consistenza dell’organico comunale, giusto per fare qualche esempio, su cui la città si interroga).

 

Preme sottolineare che in data 31 maggio hai pubblicamente assunto impegni precisi rispetto a puntuali proposte/richieste elaborate nel Partito.

 

Tra queste, tre priorità - che a parole hai condiviso - per provare a connotare un progetto di sviluppo per Amantea e Campora:

1) Lungomare (ripristino delle risorse per l’esecuzione dell’opera - anche in linea a quanto richiesto dalle centinaia di persone firmatarie di una petizione popolare - per dare avvio alle procedure per la realizzazione di un’opera capace di far leva sulle politiche turistiche e, conseguentemente, sulla nostra economia e sul nostro sentiero di sviluppo);

2) Centro storico (riqualificazione delle vie d’accesso, messa in evidenza dei percorsi storici, cura degli spazi, programmazione di eventi culturali e di rievocazione storica);

3) Decentramento dei servizi comunali (anagrafe, protocollo e tributi) e interventi specifici su Campora San Giovanni (messa in sicurezza di un accesso al mare e riqualificazione dell’area mercato).

Sono passati oltre cento giorni – termine naturale per un primo consuntivo – e constatiamo che davvero nulla è stato fatto in questa direzione.

In politica gli atti hanno la stessa valenza delle precise volontà.

 

E se una voce non trova orecchio attento per essere ascoltata, va da se che il dialogo diventa una sterile formalità senza benefici per i cittadini e la città. Che è ciò che invece ci sta più a cuore.

Non si fa un torto a nessuno dicendo che il Partito e la Città si aspettano atti di concreta discontinuità ed azioni volte a modificare una situazione che sta generando insofferenza e insoddisfazione.

Con i più cari saluti

Amantea, 28 settembre 2016

Enzo Giacco – Segretario PD Amantea

Stefano Spina – Segretario GD Amantea

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I Racconti

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