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Dice il Presidente della Regione Mario Oliverio in relazione all’inchiesta aperta dalla Dda e dalla Procura di Catanzaro.

 

“Il quadro che emerge dalle indagini giudiziarie della Procura di Catanzaro che interessano Calabria Verde è grave e non può essere in alcun modo sottovalutato”.

 

Poi continua:

“Certamente non lo è da parte nostra che, vorrei ricordarlo a quanti fanno di tutto per sottacerlo o minimizzarlo”

Inoltre aggiunge” Non è a caso nei mesi scorsi abbiamo assunto la decisione di mettere alla guida di Calabria Verde una personalità autorevole e di indiscussa garanzia di legalità qual è il Generale Mariggiò, con il chiaro intento di avviare la necessaria opera di risanamento, di riorganizzazione, rilancio e recupero di legalità e trasparenza nella gestione dell’ente più importante della Calabria”.

E non basta.

 

Prosegue, infatti, il Presidente Oliverio:

“La Giunta Regionale guidata dal sottoscritto è impegnata in una opera di bonifica e di affermazione della legalità nella vita della Regione a 360 gradi.

In questa direzione sono state assunte in questi primi venti mesi di governo, concrete misure attraverso la riorganizzazione delle strutture della Regione, la realizzazione della rotazione nei ruoli di responsabilità, il commissariamento di tutti gli enti sub regionali, le società partecipate, le fondazioni, le società in house e l’avvio di un processo di riordino, di accorpamento e di messa in liquidazione di strutture inutili e spesso produttrici di clientele, sprechi, illegalità.

Anche per questo l’opera della Magistratura volta a fare luce e a colpire responsabilità e illegalità non può che essere incoraggiata e salutata positivamente”.

E conclude :“La Calabria cresce se si afferma la legalità, si recupera la fiducia nelle istituzioni, si affermano le regole e la trasparenza nell’utilizzazione delle risorse pubbliche”.

Una domanda ad Oliverio.

Perché le regole e la trasparenza devono essere affermate solo nell’utilizzazione delle risorse pubbliche e non anche e soprattutto nella gestione totale dell’ente regione?

Pubblicato in Calabria

Non tutto il futuro di Amantea è nero.

In fondo al tunnel si intravvede la luce.

E se anche non sappiamo quanto esso tunnel sia lungo vi è la certezza che alla fine del cammino c’è la luce, il positivo.

 

La conferma della Casa della Salute ad Amantea è giunta oggi in Catanzaro presso il dipartimento della Salute alla presenza del direttore generale Riccardo Fatarella , del Dott. Raffaele Mauro Direttore Generale ASP Cosenza dal 15 gennaio 2016 e del sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci.

 

Ad ascoltare la buona nuova il sindaco di Amantea Monica Sabatino, l’assessore alla sanità Emma Pati, ed un gruppo di cittadini in rappresentanza della rete “Difendiamo la salute” , tra cui Enzo Giacco, Peppe Marchese, Salvatore Amendola, Chiappetta Tonino, Domenico Vellone, Carmela Franco , Lauretta Pagliaro.

Finalmente, quindi, la giusta attenzione all’hinterland di Amantea che dopo essere stata addirittura una Azienda sanitaria, poi un distretto, era diventata un poliambulatorio sempre meno capace di erogare servizi.

 

Ora si inverte questo trend negativo e si comincia ad intravvedere questa nuova figura strutturata del servizio sanitario che sarà capace di offrire prestazioni 24 ore su 24 con l’assistenza di medici generici e specialisti.

Non solo ma il dr Fatarella, mentore della rete “Difendiamo la salute” nella lotta per l’ottenimento della casa della salute per l’hinterland di Amantea , ha anticipato che l’Atto aziendale adottato, con straordinaria lungimiranza dal dr Raffaele Mauro il 29 agosto, a breve riceverà l’approvazione del dipartimento e sarà rimesso al commissario Scura che sicuramente lo approverà per quanto riguarda Amantea.

Ringraziamenti sono stati espressi da tutti i presenti ed ovviamente al presidente Oliverio ad iniziare dal Sindaco per finire a tutti i componenti della rete.

….e non basta....segue…..

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Pomeriggio.

Passa da Amantea Alessandro di Battista.

E’ partito da Tropea e sta andando a Belvedere Marittimo dove stasera terrà un comizio

 

 

 

 

 

 

che è una delle tappe del Coast to coast che il deputato del M5s sta effettuando per sensibilizzare al voto NO sulle modifiche costituzionali.

Peccato sarebbe stato un bene che si fermasse anche ad Amantea dove nemmeno nel convegno provinciale del PD si parla del referendum.

Serata

Stasera ad Amantea si conclude la festa provinciale dell’Unità con gli interventi di un politico e di un cantante.

Provate ad indovinare chi è il cantante e chi è il politico tra le due foto sottostanti.

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Una contestazione dura:

“Il Presidente Oliverio sbaglia a tenere per sé la delega alla cultura e al turismo.

Deve rendersi conto che è finito il tempo dei finanziamenti a pioggia per accontentare gli amici degli amici.

 

È tempo di privilegiare la qualità e le eccellenze.

Le iniziative che muovono i primi passi e che non sono ancora rodate, devono essere aiutate in altro modo, ma non con lo stesso bando”.

“Non entro nella polemica sulle irregolarità, sui clientelismi e sul mancato rispetto delle regole del bando; a questo punto, se ci sono, toccherà ad altri accertarle.

Io voglio riflettere sul meccanismo del bando e sulle scelte che, a monte, ha fatto il Dipartimento alla cultura.

Non si possono sperperare sette milioni di euro per finanziare 77 eventi.

Non sono e non possono essere tutti di qualità.

Sarebbe stato più logico impostare una selezione a maglie strette e valorizzare una decina di eventi al massimo, quelli che negli anni hanno dato prestigio alla Calabria, quelli di cui si parla con entusiasmo in tutta Italia, quelli che effettivamente convogliano nella nostra regione consistenti flussi turistici.

 

Sono stato sindaco di Diamante per molti anni ed ho visto nascere e crescere il Peperoncino Festival.

Senza questa iniziativa Diamante non sarebbe oggi la “capitale” turistica della Riviera dei cedri. Senza questa iniziativa Diamante non sarebbe conosciuta in tutto il mondo come la “capitale” del peperoncino.

Viaggio in lungo e in largo per l’Italia e per l’Europa e ogni volta che negli alberghi esibisco il mio documento d’identità, immancabilmente mi sento dire “Diamante, dove si fa il Festival del peperoncino”.

 

Come calabrese e come cittadino di Diamante mi sono sentito mortificato nel vedere che al Festival di Diamante che si fa da ventiquattro anni la Regione dà lo stesso contributo di tante altre iniziative appena nate”.

 

In sintesi secondo Caselli sono stati danneggiati i Festival storicizzati e fra questi il Peperoncino festival.

Conclude Caselli “Per l’iniziativa di Diamante solo 100.000 euro, un terzo dei finanziamenti del 2012, 2013 e del 2014.

La stessa somma a decine di eventi di cui non ho mai sentito parlare e che certamente hanno poca o nessuna incidenza nella promozione dell’immagine della Calabria a livello nazionale”.

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Il CIPE ha approvato ieri il Piano di Azione e Coesione Complementare (Pac 2014-2020) che costituisce l’ultima tranche del Piano operativo nazionale 'Cultura e sviluppo' (Pon cultura) del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Presentato nel marzo 2016, per un valore di 133.622.878 euro, il Pac appena approvato completa un intervento strategico di circa mezzo miliardo di euro (i 133 milioni del Pac si sommano infatti ai circa 360 milioni del Pon cultura) con cui si finanziano, nel 2016, 88 cantieri, subito operativi, nelle 5 regioni del Sud: Basilicata Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

"I cantieri della cultura – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – sono un’ulteriore dimostrazione di come e quanto il governo stia investendo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e archeologico del nostro Paese. Dopo un decennio di tagli, queste scelte confermano che per il governo Renzi la cultura è la chiave per il rilancio economico dei territori e del Mezzogiorno'.

Ci prendono pure in giro dicendo “Franceschini: investiamo sul patrimonio per rilanciare l'economia”!

Ecco infatti i finanziamenti:

Calabria finanziati 6 interventi per 11.088.730 euro,

Basilicata finanziati 9 interventi per 26.448.242 euro,

Sicilia finanziati 19 interventi per 57.073.267 euro

Puglia finanziati 20 interventi per 68.297.141 euro

Campania finanziati 32 interventi per 137.816.723 euro.

Insomma la Calabria ha avuto UN CINQUANTESIMO!

Ovviamente nessuno vi dirà la verità!

Nella foto Oliverio si allena a far partire la calabria e comuncia dal treno della sila.

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Incredibile! Mario Oliverio da ragione a Nicola Gratteri. Il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri denuncia che i colletti bianchi sono diventati più pericolosi delle coppole.

In Calabria dipendenti pubblici più pericolosi della ’ndrangheta”.

Per il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, «prima ancora della politica e della ’ndrangheta, il problema della Calabria sono i quadri della pubblica amministrazione».

Dopo aver seguito gli ’ndranghetisti nelle boscaglie dell’Aspromonte durante la stagione dei sequestri di persona, ricostruito le rotte del narcotraffico fino al Sudamerica, ora il magistrato, che da quasi trent’anni vive sotto scorta, punta su chi siede sulle comode poltrone degli uffici appena inaugurati della Cittadella regionale.

«Ci sono direttori generali - ha spiegato intervenendo a una manifestazione a Reggio Calabria - che da vent’anni sono nello stesso posto, e da incensurati gestiscono la cosa pubblica con metodo mafioso».

Un centro di potere cresciuto sulle spalle di «una politica debole che non ha la forza e la preparazione tecnico-giuridica per affrontare il problema della gestione dei quadri.

Per amministrare la cosa pubblica basterebbe un po’ di buon senso - ha detto ancora Gratteri - ma la parte procedurale dei meccanismi di appalto è governata da un centro di potere che è lì da sempre.

Anche per questo quando mi hanno proposto di candidarmi ho detto di no».

Quello che è incredibile è la dichiarazione di Mario Oliverio, governatore della Calabria, il quale dichiara «Sottoscrivo convintamente la valutazione del procuratore Gratteri».

E poi, insiste ,dicendo che “Quello della burocrazia è un problema più che politico direi ( nientemeno) che di democrazia».

E poi aggiunge «Si avverte una pressione, una presenza che definirei un macigno, uno schema sempre uguale di burocrazia dominante. Sono dell’idea che questa struttura abbia avuto un peso tutt’altro che secondario nel ritardato processo di sviluppo della Calabria».

Insomma una dichiarazione di resa, quasi a dire che la Calabria è così indietro non per una politica sciatta ma per una burocrazia corrotta.

Ma, ci scusi “governatore”, chi ha nominato questi dirigenti, chi li gestisce, chi permette loro di bloccare il futuro della nostra terra?

Ma quello che appare incredibile è che LUI chieda una mano ai cittadini calabresi invitandoli a denunciare comportamenti scorretti e soprusi

Ed ancora più incredibile è che sempre LUI assicuri che dopo le invocate denunce “ noi e la magistratura saremo al loro fianco”.

Nessuno gli ha spiegato che la magistratura può indagare anche LUI se non garantisce una corretta gestione dell’ente ?

Sono due anni che è alla regione e non ha attivato nessuna forma di tutela della efficienza dalla burocrazia, nessun controllo sostanziale e nemmeno nominato una struttura anticorruzione.

La verità che nessuno dice è che questa burocrazia è così potente che nessuno si mette contro di essa , perché tutti per essere eletti hanno bisogno dei loro voti!

Pubblicato in Calabria

«L'enorme piazza 5 stelle di Lamezia Terme ha convinto il governatore della Calabria a ricorrere al capo dello Stato contro l'ultimo decreto commissariale sulla rete ospedaliera».

 

 

Lo afferma la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge: «Si tratta si una scelta tardiva, di un tentativo disperato di salvare la faccia davanti ai calabresi, che conferma l'asservimento, l'incapacità e il dilettantismo di Mario Oliverio e dei suoi cattivi consiglieri».

«Avevamo invitato Oliverio – ricorda la parlamentare 5 stelle – a ricorrere al Tar contro la rete degli ospedali decretata nel 2015 e poi nel 2016.

Il governatore è sempre rimasto immobile, di proposito dimenticando di essere il primo legittimato a impugnare i provvedimenti della struttura commissariale, spesso sganciati dai bisogni reali dei pazienti oppure utili a preservare rendite di potentati che in sanità fanno sempre grandi affari».

«Senza valutarne le conseguenze, Oliverio – incalza la parlamentare – ha scelto ogni volta di cucirsi la bocca e di aspettare Godot, dalla poltrona del suo ufficio limitandosi a fomentare la protesta dei territori contro i commissari Scura e Urbani, cui ha regalato spazi e prerogative della Regione, ricevendone il silenzio sulle diverse nomine illegittime e sull'allungamento abusivo della durata dei commissari aziendali».

«In ogni caso – conclude Nesci – nel suo ricorso al capo dello Stato Oliverio ha utilizzato, contro la nuova rete ospedaliera di Scura e Urbani, tutti gli argomenti che nel tempo gli ha fornito il Movimento 5 stelle, che il governatore non ha voluto ascoltare, da Cosenza a Reggio Calabria preferendo pagare le diverse cambiali firmate nella campagna elettorale per le regionali.

Appena sarà pronto, gli mostreremo il nostro filmato della sua esperienza di governo della Calabria, che ricorda le vicende di un ragioniere tanto sfigato della cinematografia italiana».

Pubblicato in Catanzaro

Chiariamo subito non di Mario Oliverio si tratta, ovviamente (figurarsi se si interessa di Amantea?), ma di Nicodemo Oli verio, il deputato PD di areadem.

Di seguito la interrogazione e le riflessioni di Mimmo Bevacqua e di Gianfranco Suriano che ha partecipato il tutto.

 

“Al Ministro dell’Interno e al Ministro dell’Economia e delle Finanze"

Per sapere, premesso che:

il Comando Generale della Guardia di Finanza – probabilmente per ragioni riguardanti la razionalizzazione delle proprie strutture – ha deciso la soppressione della Tenenza presente nel Comune di Amantea (CS);

la cittadina di Amantea è una nota località turistica di quasi 15.000 abitanti (per popolazione 10° Comune della provincia di Cosenza e 2° della costa tirrenica cosentina) e centro di un comprensorio più vasto che conta una popolazione di circa 30.000 abitanti; la sola cittadina di Amantea nel periodo estivo triplica la propria popolazione per l’arrivo dei turisti;

 

Nel territorio sono purtroppo presenti sodalizi criminali ormai radicati: la Guardia di Finanza ha dato un contributo determinante nell’ambito della recente operazione delle Forze dell’Ordine denominata “Nepetia”, che ha portato alla confisca di beni alla criminalità organizzata locale;

Amantea ad oggi può contare solo sulla presenza di una stazione di Carabinieri (con organico numericamente inadeguato), oltre che su quella della Tenenza della Guardia di Finanza; non esiste nella cittadina nessun Reparto della Polizia di Stato;

la Tenenza che si intende sopprimere, considerata l’esigua presenza numerica di forze dell’ordine, ha anche fornito un fondamentale supporto nel garantire l’ordine pubblico in occasione di eventi e manifestazioni che frequentemente si svolgono nel territorio;

per effetto della chiusura della Tenenza in questione, circa 70 chilometri di territorio costiero – dai Comuni a sud di Paola (CS) e fino a Lamezia Terme (CZ) – rimarrebbero senza alcun presidio della Guardia di Finanza, mentre nel tratto costiero a nord, altri 70 chilometri circa – da Paola (CS) a Tortora (CS) – sono attualmente presenti ben tre reparti della Guardia di Finanza: è palese lo squilibrio che si determinerebbe rispetto alla copertura territoriale della Guardia di Finanza sull’intera costa tirrenica cosentina;

 

è comprensibile quindi la fortissima preoccupazione già espressa dalla cittadinanza e dalle istituzioni cittadine circa la paventata chiusura della Tenenza e l’inevitabile maggior senso d’insicurezza che i residenti percepirebbero;

il solo irrisorio risparmio sul costo annuo dell’ affitto dei locali dove attualmente ha sede la Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea non può motivare una decisione che priverebbe il territorio di un indispensabile presidio di legalità e di contrasto alla criminalità.

Se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intendano adottare per mantenere la sede della Tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea garantendo alle comunità della costa tirrenica cosentina a sud di Paola un adeguato presidio di forze dell’ordine in grado di espletare in modo congruo le funzioni di ordine pubblico e di controllo del territorio.

Oliverio Nicodemo (PD) Deposito: 1° luglio 2016

 

Dichiarazioni Stampa del 1 luglio 2016- Interrogazione a risposta scritta dell’On. Nicodemo Oliverio (PD) al Ministro dell’Interno e al Ministro dell’Economia e delle finanze, depositata in data 1 luglio 2016. 

Consigliere regionale (PD) Mimmo Bevacqua:

“Voglio ringraziare l’amico Nicodemo Oliverio per aver fatte proprie le giuste preoccupazioni provenienti dal territorio di Amantea e relative alla possibile chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza, importante presidio di legalità che in ogni modo deve poter continuare ad operare in tutto il Comprensorio di Amantea.”

Gianfranco Suriano (ex assessore comunale di Amantea):

“L’impegno concreto e reale del Consigliere regionale Mimmo Bevacqua e dell’onorevole Nicodemo Oliverio spero tanto possa servire a scongiurare quest’ulteriore gravissima perdita per la nostra città. Intanto, ad entrambi va l’apprezzamento per la grande sensibilità mostrata nei confronti dei nostri territori.”

«Il fallimento definitivo del governatore Mario Oliverio e della sua maggioranza complice è comprovato dalla nullità della nomina di Santo Gioffrè al vertice dell'Asp di Reggio Calabria, dall'indagine per la nomina di Giulio Carpentieri alla direzione amministrativa dell'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria e dall'impugnazione, da parte del governo nazionale, delle due recenti leggi regionali volte a mantenere i commissari delle aziende sanitarie e a favorire alcuni dentisti».

 

Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge: «Benché il Movimento 5 stelle non abbia propri rappresentanti nel Consiglio regionale della Calabria, se queste falle stanno venendo alla luce è merito del controllo costante dei suoi parlamentari e di un pezzo dell'informazione che non ha paura di raccontare i fatti.

 

Ci troviamo in una situazione peggiore rispetto a quella della presidenza Scopelliti, perché Oliverio è assente e sordo, mentre i suoi lo lusingano con affermazioni ridicole e insipide, come chi lo paragonò a un maestro del pensiero dell'antica Grecia».

 

«Chi ha votato – prosegue la parlamentare – per questi soggetti, incollati alle poltrone come le cozze ai loro appigli, oggi deve chiedere il conto.

 

Sono loro, insieme ai commissari Massimo Scura e Andrea Urbani, che non ha mai voluto esercitare i poteri di revoca, i protagonisti dello sfascio della sanità, delle carenze nei servizi e della distruzione del sistema pubblico».

 

«I tempi sono maturi – conclude Nesci – perché il Movimento 5 stelle vada al governo regionale e imponga, una volta caduto Oliverio, un nuovo corso per il bene dei cittadini, che meritano una sanità efficiente e sicura».

Pubblicato in Calabria

M5S. Sulla vicenda del presunto utilizzo indebito dell’officina del centro di San Giovanni in Fiore (Cs) per la viabilità invernale della Provincia di Cosenza, i parlamentari M5s Dalila Nesci, Paolo Parentela, Nicola Morra, Laura Ferrara e Federica Dieni hanno presentato un esposto alla magistratura ordinaria e contabile, chiedendo al presidente facente funzioni della Provincia di Cosenza di avviare al più presto un’indagine interna.

Ieri il sito “iacchite.com”, supplemento della testata giornalistica “Cosenza sport”, ha pubblicato un articolo in proposito, con fotografie in cui si vedono sotto possibile riparazione mezzi di proprietà di una figlia del governatore in carica della Calabria, Mario Oliverio, e dell’autista del politico.

Il centro in parola dovrebbe invece servire esclusivamente per il ricovero e riparo dei mezzi della Provincia di Cosenza, al fine di garantire la viabilità invernale per le strade di competenza.

«Agli scriventi parlamentari – hanno precisato nell’esposto i 5 stelle – la vicenda appare molto grave, perché qualcuno, forse anche nella convinzione di essere coperto, potrebbe aver usato in modo improprio il predetto centro e avvantaggiato dei soggetti privati».

«Alla coscienza civile – hanno aggiunto i parlamentari 5 stelle – sorgono spontanee alcune domande.

Chi ha portato nell’officina del riferito centro le vetture di cui ha dato conto il ricordato servizio giornalistico?

Chi sapeva e ha taciuto?

A che titolo quelle automobili si trovavano sotto i ‘ferri’ dell’officina del centro antineve della Provincia di Cosenza? Il governatore Oliverio, che volle quel centro da presidente della Provincia di Cosenza, non ne era al corrente?

Chi avrebbe pagato le spese di presunte riparazioni alle vetture?

Chi ci avrebbe guadagnato?».

Al di là degli accertamenti della Procura di Cosenza, secondo i parlamentari 5 stelle «il governatore della Calabria, Mario Oliverio, ha il dovere di chiarire subito e pubblicamente, altrimenti deve dimettersi»

Da quando continuava questa storia?

Chi aveva chiesto ai meccanici di effettuare queste ( ed altre) riparazioni?

Pubblicato in Cosenza

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