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Può essere questa in estrema sintesi il senso della risposta della amministrazione comunale alla sveglia che il PD ha suggerito alla giunta Sabatino.

 

Toni, comunque, sempre formalmente ineccepibili, ma distanze mantenute, anzi ampliate.

Giacco viene, infatti, contestato per “il modo superficiale” con il quale analizza la situazione amanteana.

Sempre a Giacco viene contestato di non essere concreto ma di poggiare la “sua” politica non già su “confronti ed iniziative” , quanto su “lettere aperte e post”.

Per questo la Giunta “ribalta al mittente l’accusa di immobilismo”.

E di seguito l’elenco di quanto fatto.

Certo, afferma il sindaco, “Siamo concordi nel dire che si può fare meglio e di più”, ma non dimentica di ricordare “le grosse difficoltà di liquidità del comune”.

Comunque sia, conclude l’amministrazione comunale, “ha fatto tesoro dei suggerimenti di Giacco” , e” lo ringraziamo per aver suonato la sveglia”.

Ma ed è qui che scatta la reazione della Giunta “ daremo le risposte non al Partito democratico, ma alla società civile”.

In sostanza il PD nulla c’entra con la Giunta.

Poi il temibile suggerimento “all’amico Enzo” ,una specie di “sfida all’OK corral”, “pensi ad affrontare la campagna referendaria per iniziare a cambiare questo paese offrendo il nostro contributo attraverso iniziative che diano la possibilità di confrontarsi guardandosi negli occhi”.

 

Ed ecco la nota sindacale:

“Amantea, la risposta del sindaco Monica Sabatino alle accuse del segretario del Pd Enzo Giacco.

«Non si può confondere – evidenzia il sindaco Monica Sabatino – l’analisi per una valutazione coerente e corretta della situazione con l’immobilismo paventato in modo piuttosto superficiale dal segretario del Partito democratico Enzo Giacco.

Con molta onestà non solo io, ma anche i componenti della giunta abbiamo serie difficoltà nel capire l’azione politica di Giacco che non passa da atti concreti, da confronti o da iniziative, ma si basa sul “lancio” di lettere aperte alla comunità e di post sulle reti sociali.

Se c’è un’accusa che rispediamo al mittente è propria quella dell’immobilismo.

 

Siamo l’amministrazione che, almeno negli ultimi anni, ha valorizzato i servizi sociali in favore della cittadinanza.

Abbiamo avviato la ricomposizione degli uffici comunali, in primis quello dei tributi.

Ciò ha consentito di individuare e colpire evasori totali e parziali che fino ad ora hanno campato sulle spalle del comune.

Abbiamo investito sulla scuola, inaugurando nuovi asili, ma soprattutto intervenendo sugli aspetti strutturali ove necessario.

Abbiamo aperto la pista ciclabile e avviato l’allargamento di via Neto.

L’apertura dell’antica chiesa di San Francesco e l’intervento di urgenza al parco della Grotta sono segni tangibili del nostro impegno verso il patrimonio culturale ed artistico del territorio.

Come dimenticare poi la conclusione dei lavori in piazza San Francesco a Campora San Giovanni e gli interventi di manutenzione su tutto il territorio.

Abbiamo creato sinergie con i privati per la gestione degli impianti sportivi e attendiamo dalla Provincia di Cosenza l’uso del palazzetto dello sport.

Siamo concordi nel dire che si può fare meglio e di più.

 

Stiamo lavorando per la ristrutturazione del lungomare per il quale abbiamo acquisito il parere della sovrintendenza e dove siamo intervenuti ricaricando le barriere a mare a protezione delle opere che andremo a realizzare.

Tutto questo senza dimenticare le grosse difficoltà di liquidità del comune e sottolineando quello che è un dato nazionale che vede gli enti ingessati dal nuovo codice degli appalti che ha rivoluzionato l'approccio e le regole determinando uno smarrimento dei funzionari che sono rallentati dall'incertezza dell'affrontare nuove regole.

Abbiamo fatto tesoro dei suggerimenti di Giacco, lo ringraziamo per aver suonato la sveglia e daremo le risposte non al Partito democratico, ma alla società civile alla quale rivolgiamo quotidianamente la nostra attenzione.

All'amico Enzo dico di rivolgere l’attenzione più alla sostanza che all'apparenza, di pensare ad affrontare la campagna referendaria per iniziare a cambiare questo paese offrendo il nostro contributo attraverso iniziative che diano la possibilità di confrontarsi guardandosi negli occhi».

AcquaSporcaForti le proteste per la mancanza del’acqua potabile nella zona di Catocastro, Acquicella e Camoli.

 

A Camoli poi l’acqua quando ritorna arriva rossiccia , sporca di terra o fango.

Imbevibile, inutilizzabile, forse anche pericolosa per la salute.

Né il comune emana la opportuna ordinanza.

E nemmeno una informativa.

 

E così ecco sul web una lamentela con un filmato che mostra lo stato dell’acqua.

Il messaggio dice: Donatella arrabbiata con Emma Pati e Monica Sabatino.

“Questa è la situazione di Camoli. Vogliamo prendere provvedimenti o promettiamo e basta?

È vergognoso.

Chiamate su chiamate per sollecitarvi senza risultati.

Non possiamo lavarci, cucinare,ecc ecc a meno che vogliamo prendere qualche bella infezione!”

Qualcun altro, invece, non scrive ma parla e si lamenta .

Quasi a dire che “L’acqua arriva sporca e noi non vi paghiamo il canone”.

 

Qualcun altro aggiunge:” Meno male che conserviamo ancora qualche sorgente dove possiamo andare ed attingere acqua; se non fosse per queste benedette sorgenti non avremmo nè acqua da bere, né acqua per cucinare”

Poi Renzi parla del Ponte sullo Stretto di Messina ed a Camoli non hanno nemmeno l’acqua nelle case!

 

Ecco il Video:

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Sono passati i giorni della Festa provinciale del PD, sono andati via i politici nazionali e regionali ( provinciali non ce ne sono) che vi si sono affacciati, è tornato a casa il pubblico di fan che ha frequentato Piazza Calavecchia.

E si è spezzato anche il filo che in quei giorni, e solo in quei giorni, ha stretto lievemente la giunta comunale con la segreteria del partito, un filo da ragnatela che potrebbe essere resistente per trattenere o meglio imprigionare i moscerini che provano a volarvi attraverso, ma che è di alcuna utilità per gli Pterodattili che incontrano la ragnatela solo per distruggerla ed in questi casi è una fortuna se il ragno riesce a salvarsi.

Evidentemente ben lo sapeva Enzo Giacco, il segretario del Partito ad Amantea che vinto da questo timore si è defilato ed ormai parla esclusivamente su face book, ma attaccando solo il M5s.

Ed è questa inusuale posizione che da la stura alle ipotesi più diverse.

Tra tutte c’è quella di chi pensa addirittura di sostituirsi a Giacco nella gestione della segreteria del PD. ( per ora non fateci dire chi)

Una pretesa assurda perché per avere la segreteria occorre avere almeno la metà più uno dei voti degli iscritti.

Parliamo di circa 200 voti.

E non li ha nessuno, nemmeno mettendo insieme il diavolo e l’acqua santa.

Ma forse l’obbiettivo non è la segreteria oggi, quanto la segreteria domani, se la voce di Giacco futuro sindaco di Amantea dovesse diventare realtà.

Non una lotta, quindi, od un afflato mortale, ma una specie di celeste dichiarazione di amorosi sensi come quella di Foscolo quando dice “Celeste è questa corrispondenza d'amorosi sensi,

celeste dote è negli umani”. Ma siamo nei Sepolcri, e non è un caso!

Una corrispondenza rinvenibile dappertutto o comunque in tanti, ma solo a bocce ferme.

Misteriosi sono i nemici, misteriosi sono gli amici, misterioso è il futuro del PD ad Amantea, misterioso è il futuro della giunta comunale ad Amantea, ancor più misterioso è il futuro dei rapporti tra partito ed amministrazione.

Il problema principale però è la identificazione della natura politica della amministrazione comunale di Amantea.

E’ una giunta del PD? Ma se lo è perché non si lascia collaborare, perché qualsiasi cosa suggerisca il PD non viene tenuta in conto?

Se invece la giunta non è del PD ma è espressione di una perdurante scelta civica ed anche per questo il partito non è tenuto in alcuna considerazione, perché questa passiva accettazione da parte di Giacco e dei maggiorenti della segreteria del partito delle scelte politiche ed amministrative per la città?

Non è un bel gioco. E non è un gioco che può durare ancora per molto.

Inevitabilmente una delle due parti perderà la faccia.

Chi delle due?

O il sindaco Sabatino che sarà costretta a far entrare nella giunta almeno due assessori esterni, tra cui forse lo stesso Giacco, per dare forza alla giunta e mostrare la coerente e non soltanto passiva accettazione del diritto del PD a contribuire al governo del paese, sposando, così, il destino della attuale amministrazione.

O il PD che dovrà uscire dalla tana nella quale si trova e dimostrare alla comunità amanteana che esiste e che sa fare politica, che sa contribuire al reale sviluppo del paese.

L’unica cosa da non fare è stare passivamente vicini, tanto vicini che se la giunta dovesse chiudere anticipatamente la sua esperienza il PD sarebbe attratto nel vortice dell’inevitabile Buco Nero che verrebbe a determinarsi.

Lo hanno ben capito i maggiorenti del partito che stanno a guardare le umane vicende locali, senza mai dimenticare , come avviene al buon Enzo, di ricordare a se stessi la frase di Publio Terenzio Afro “Homo sum, humani nihil a me alienum puto” con cui Cremète risponde quando viene invitato da Menedemo a non impicciarsi in affari che non lo riguardano.

Gli affari della amministrazione comunale interessano tutti gli amanteani, perché mai non dovrebbero interessare l’unico partito esistente in città?

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Lo abbiamo detto, lo ripetiamo.

E’ difficile fare il sindaco a Roma, ma forse molto di più ad Amantea.

Non dimentichiamo che Amantea è, infatti, il paese dei refusi.

L’elenco sarebbe lungo, molto lungo.

Potrebbe cominciare dai voucher per spalare la neve e senza chiudersi mai.

Avremmo potuto finire con il bando per l’addetto stampa , anche quello scopiazzato e male ( vedi articolo), ma ormai anche quello è superato dalle oscillazioni della carica di sindaco.

Questa ce la segnala Andrea Ianni Palarchio che richiama la delibera di Giunta n 176 del 13 settembre avente ad oggetto: Richiesta di proroga servizio di tesoreria comunale.

Nel testo della deliberazione si leggeva: “ Assume la presidenza il vicesindaco Monica Sabatino..”

Ed il dr Ianni Palarchio si chiede : “Ma se la D.ssa Sabatino è il vicesindaco chi è il Sindaco ???

Solita refusite o lapsus froidiano ????”

Chiaramente Andrea ha usato il termine "lapsus froidiano" in luogo di “ lapsus freudiano”, forse proprio per dare potenza al refuso che , consciamente o meno, non sappiamo, nascondeva la volontà di distorcere la realtà.

Qualcuno ha pensato che si stesse leggendo non futuro, ma non era così.

Questa volta, infatti, sul sito è scomparso il refuso ed è apparsa la nuova delibera che cancella con le XXXX il vice e ridà la carica di sindaco al sindaco in carica! ( Eh, eh!)

Un passo avanti nella buona abitudine alla lettura degli atti e nell’autocorrezione.

Bene!

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Amare Amantea è un dovere per chi ha la fortuna di esserci nato, di abitarci, di conoscerla.

 

La sua storia, il paesaggio, i valori culturali, per quanto talora poco noti ai suoi stessi ospiti temporanei , per chi sa “sentirli” e farli propri, sono elementi di estrema sintesi della bellezza di questa città.

Certo, signor Sindaco, ci sono tante cose che sono suscettibili di valutazioni non ascrivibili tra quelle positive , cominciando da una sempre minore attenzione alle leggi, alla cultura, all’etica, come la approssimazione delle scelte politiche , come l’inaccettabile tolleranza dei comportamenti sociali, come gli abusi , anche minori, diventati ordinarie stranamente tollerati forse per evitare reazioni.(L’elenco sarebbe troppo lungo).

Ma esistono anche persone, ed i loro valori umani e sociali, che appaiono meritevoli di essere portati all’attenzione della società, e non solo amanteana.

Parlo del presidio di legalità costituito dai militi dell’arma dei carabinieri operanti in Amantea.

Non voglio fare i nomi, per quanto potrei ben farne alcuni, ma soltanto ricordare che i carabinieri di Amantea, giornalmente si lasciano apprezzare per la continuità del loro operato.

Uno per tutti , ricordo il caso dell’intervento per lo spegnimento della bombola in un appartamento di Santa Maria . Se non fosse stata girata la manopola del gas , l’evento avrebbe potuto dar luogo a ben altre conseguenze devastanti per l’edificio e per le persone in esso presenti.

Ed invece sono rimasti vestiti e mani bruciacchiate ed un significativo atto di coraggio troppo facilmente dimenticato.

Ma mi piace, altrettanto, sottolineare il defatigante impegno posto quotidianamente in essere dai carabinieri della locale caserma, talora con la collaborazione di quelli della compagnia, per la lotta allo spaccio della droga, la cui presenza ed il cui consumo nella nostra città sono diventati inaccettabilmente preoccupanti.

 

Probabilmente la attuale posizione politica di futura tolleranza al consumo ed addirittura alla produzione di marijuana, giustificata (?) da una pseudo lotta alla ‘ndrangheta che la produce e la spaccia, sta facendo dimenticare che anche per le droghe si sta verificando un improprio sfilacciamento della attenzione sociale alla salute dei giovani e meno giovani.

Un fenomeno psicologico molto strano come quello della foderina che riporre il pacchetto di sigarette e così non far vedere gli avvisi di pericolo di danni e di morte che sono apposti sugli stessi.

E’ come chiudere gli occhi per non vedere, tapparsi le orecchie per non sentire, mordersi le labbra per non parlare. Una sorta di "Mizaru” sociale.

Un popolo, quello amanteano, che somiglia sempre più alle tre scimmie giapponesi, che nella loro originaria interpretazione erano rappresentative del principio proverbiale del "non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male".

 

Un principio insignificante se non unito alla quarta scimmia , la "Shizaru" che simboleggia il principio del “non compiere il male”.

E non è certamente un caso che, invece, nel Sud Italia le tre scimmiette hanno un significato negativo associato all'omertà.

Non è raro, infatti, associare l'espressione "non vedo, non sento, non parlo" ad una situazione in cui si ignora deliberatamente qualcosa o si evita di parlarne, facendo finta di nulla.

Ecco non mi è possibile non vedere e non parlare di quei pochi uomini che operano per il bene, portatori, loro e le loro famiglie, di valori umani scarsamente espressi dalla nostra società.

Non mi è possibile non vedere e non parlare di chi quotidianamente si impegna per Amantea e per gli Amanteani.

Da qui la presente.

 

A lei sindaco che rappresenta la città oggi e la cui figura è il simbolo della Amantea futura, l’onere e l’onore di proporre un encomio solenne se non una ricompensa al merito civile per coloro che ogni giorno operano silenziosamente per la nostra città e che con i loro comportamenti sono esempi per tutti noi.

La ringrazio per quanto farà!

Amantea 7.9.2016

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Stamattina due notizie contrastanti.

La prima quella inviata, alle 4,43 di stamattina 1 settembre, da Enzo Giacco ( contestualmente Segretario comunale del PD) alla Rete Difendiamo la salute e nella quale si legge; “ Mi scuso per l’ora tarda.

 

Trovo utile, però, comunicarvi che stasera durante la Festa Provinciale dell’Unità, è stata comunicata la firma della delibera di programmazione della casa della salute di Amantea.

Giorno 7 al tavolo tecnico andremo ( come Rete) a ratificare questa decisione. Auguri a tutti noi”.

Chi era alzato o quasi come Pasquale Bonavita è saltato in piedi.

Gli altri hanno dovuto attendere la mattina di oggi per cogliere la straordinarietà della notizia e plaudire.

Ma occorre anche ricordare che è stato lo stesso sindaco Monica Sabatino ad annunciare ieri sera , sempre durante la Festa Provinciale dell’Unità, svoltasi ad Amantea, che il direttore Mauro aveva già adottato la delibera con la quale si inizia il pur lungo e non facile processo per la costituzione della auspicata ed invocata casa della Salute in Amantea.

Una sorpresa evidentemente, visto che stamattina sulla locandina di un quotidiano locale si leggeva che ad Amantea “La casa della salute non si farà”.

Almeno per il vicesindaco GB Morelli, perché il delegato alla sanità Franco Pacenza , non a tutti, in verità, aveva anticipato la notizia già un paio di settimane fa, anche se raccomandandosi di non renderla pubblica.

La notizia però era attesa, perché il dr Fatarella aveva invitato già da alcuni giorni la Rete Difendiamo la salute proprio per giorno 7 settembre, come richiama correttamente e puntualmente Enzo Giacco.

Una anticipazione che si sposava con la Festa Provinciale dell’Unità che andava a svolgersi ad Amantea e con la presenza del Governatore Mario Oliverio.

Possiamo iscrivere questa dicotomia della comunicazione nel fatto che i quotidiani ormai hanno fatto il loro tempo, in specie in tempi di internet.

Comunque sia auguri ai pazienti della sanità amanteana e grazie a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato e che continueranno a lavorare per la attivazione della Casa della salute.

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Possiamo parlare di guerra dei numeri? Certamente.

Scrive il Quotidiano di oggi 21 agosto che il sindaco Monica Sabatino e l’assessore Sergio Tempo all’unisono avrebbero commentato:”

Da dove è venuta fuori questa cifra , non è dato saperlo. Che abbiamo un debito per la depurazione è un dato di fatto oggettivo, incontestabile, ma lo stesso non supera i 500 mila euro”

Una cifra 500 mila euro molto, molto lontana dai 2milioni e settecento mila euro di cui abbiamo sentito parlare.

Quale mai sarà la verità?

A questa affermazione risponde la sindaca di Nocera con il seguente post :Leggiamo sulle pagine del Quotidiano della Provincia di Cosenza che il Sindaco di Amantea Monica Sabatino, nel mentre ci invita a denunciare gli scarichi a mare, riconosce finalmente anche se per cifre molto diverse da quelle reali, di essere debitrice nei confronti del nostro comune”

 

Un innegabile avvicinamento delle posizioni dei due comuni.

E non solo.

La sindaca Sabatino, per come riportato dal Quotidiano, avrebbe dichiarato che “ alla sottoscritta non sono mai giunte immagini che dimostrano lo scarico abusivo di reflui da parte di nessuna abitazione. In alcuni scatti si vede solo dell’acqua sporca( se ne trovano a milioni sul web). Se la Gigliotti era certa di quello aveva visto, bene avrebbe fatto a chiamare l’unica autorità preposta a fare giustizia per i danni ambientali: la procura. Non è sicuramente con un post che si risolve il problema. Fare la guerra tra poveri non giova a nessuno. Si deve fare in modo di attirare l’attenzione della regione per riuscire a trovare una soluzione che risolva questo problema”.

Un bel passo avanti, anzi più di uno.

 

Il primo è la affermazione che il problema esiste e non è quindi una invenzione della sindaca di Nocera.

Il secondo è che il problema non si risolve tra i poveri ma con i finanziamenti della regione che non può restare inerte e silenziosa su una vicenda storicamente difficile .

Onore al sindaco Sabatino.

Non solo ma il terzo passo avanti è il richiamo a far tesoro della presenza della procura di Paola il cui PM dr Giordano bruno è sempre stato attento agli aspetti igienico sanitari ed alla tutela del mare.

Sulla stessa linea anche la sindaca di Nocera che nel post di oggi pomeriggio dichiara: “Affidando agli uffici amministrativi dei nostri rispettivi comuni il calcolo delle somme complessivamente spese a titolo di gestione del depuratore, corrente elettrica, acqua, spese straordinarie, smaltimento fanghi ecc.ecc, e a ripartirle correttamente e proporzionalmente fra tutti i comuni aderenti al depuratore consortile” continua dichiarando di prendere “ atto dell'apertura del Sindaco Sabatino e la invitiamo a comunicarci la Sua disponibilità per un sopralluogo congiunto presso tutti gli scarichi abusivi e inquinanti censiti e fotografati, per i quali abbiamo sempre provveduto ad informare la Capitaneria di Porto, e quindi venire con noi presso la Procura di Paola per sporgere formale querela verso coloro che saranno individuati come responsabili” per concludere “Attendiamo fiduciosi e intanto godiamoci il mare che, grazie alle sue grandi capacità autorigeneranti, si é ripulito e da giorni ormai ci ha fatto dimenticare gli speculativi e gli sporcaccioni criminali che sversano liquami a mare anche solo miserabilmente per evitare il costo di un autospurgo o di un intervento manutentivo”.

Due cose vogliamo dirle anche noi di Tirrenonews.

La prima è che il mare più che rigenerarsi si muove e porta verso sud quanto viene immesso a nord.

La seconda è quanto dichiarato e non contestato da Tanzi sulle responsabilità dei sindaci dei comuni che gestiscono malamente ed insufficientemente proprio gli impianti di depurazione.

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Sergio Ruggiero , Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera”, scrive al Sindaco prof.ssa Monica Sabatino ed a tutti i Consiglieri Comunali una nota avente ad oggetto Depurazione. Rapporti con Nocera Terinese.

 

 

Ecco il testo:

“La Sindaca Gigliotti di Nocera Terinese, dopo avere diffuso sui social immagini del mare inquinato, entra a gamba tesa nella questione della depurazione, e con una nota parla di un incontro tecnico scrivendo tra l’altro: “Il comune di Amantea non ha partecipato benché invitato e malgrado che lo sversamento di liquami e le esalazioni moleste di cui é denuncia, si sono registrate nel suo territorio, all'altezza di località La Principessa, presumibilmente a seguito dell'avaria di qualche stazioni di sollevamento, ovvero a causa di qualche sversamento diretto a mare da parte di qualche abitazione non collegata alla fogna”.

La Sindaca di Amantea, previo chiarimento reso a suo dire della Delegazione della Capitaneria di porto che invece confuta quanto affermato dall’avv. Gigliotti, rappresenta di aver monitorato il territorio tramite il proprio personale, senza riscontrare quanto lamentato, valutando infondati i rilievi mossi, tanto gravi da giustificare un ricorso legale contro il sindaco ed il Comune di Nocera terinese per il danno d’immagine arrecato al comune di Amantea.

A questo punto occorre domandarsi se, come postato da alcuni avversari noceresi della Gigliotti, la stessa sia stata colpita da un delirio di protagonismo assolutistico alla “Erdogan”, fino a sostenere prove insostenibili e a rischiare sconsideratamente uno scontro istituzionale nocivo alla soluzione della problematica, oppure, sentendosi distante dalle logiche di una politica che non affronta i problemi con il dovuto vigore, e localizzando effettivamente le fonti dell’inquinamento, decide di smuovere le acque entrando nella questione a gamba tesa.

 

In quanto Consigliere d’opposizione di Amantea posso e devo dire qualcosa al nostro Sindaco e alla nostra Giunta Comunale.

-Occorre dare corso a quell’impegno che chi scrive aveva invano tentato di propiziare sin dall’inizio

della Consiliatura (rammento una commissione finita nel nulla), cioè la mappatura della rete fognaria e degli scarichi al fine di individuare i punti critici del sistema (collettazione, scarichi, commistioni acque bianche/nere, grigliature…) e di avviare un’azione di programmazione/gestione organica ed efficace. A tal fine si ripropone un’apposita seduta di Commissione.

-Amantea deve costruttivamente recuperare la sua centralità rispetto ad una problematica

necessariamente sovra comunale, riunendo le Amministrazioni interessate e procedendo alla progettazione esecutiva territoriale del masterplan (Comuni interni e rivieraschi da san Lucido a Nocera) presentato dalla precedente Amministrazione Tonnara alla Regione Calabria per l’approvazione ed il finanziamento. Val la pena di rammentare l’enorme costo di gestione dell’attuale impianto a carico dei cittadini, l’enorme massa debitoria che ha creato ad Amantea e la sua preoccupante vulnerabilità.

-Contestiamo la scelta di adire alle vie legali contro il Comune di Nocera e la Sindaca Gigliotti (non conosciamo gli esatti contorni degli ultimi accadimenti, e in ogni caso due torti non fanno una ragione), evitando di gravare la Comunità di costi ulteriori (parcelle d’avvocati e spese giudiziarie) e di compromettere un rapporto istituzionale che deve semmai essere ricucito per il bene di tutti.

-Contestiamo la tendenza ad evocare in ogni circostanza il danno d’immagine, stigmatizzando come

eversiva e falsa ogni voce dissonante, anche quelle che tentano di comprendere i problemi e proporre soluzioni. La partecipazione critica, si rammenta, è un patrimonio di cultura e di educazione civica, due cose che procedono a braccetto.

Chi ha contezza delle attività del Consiglio comunale di Amantea, sa che lo scrivente, benché all’opposizione, ha sempre manifestato interesse fattivo alla questione e segnalato in forma scritta e verbale il problema degli sversamenti rilevati al limite nord del Lungomare e presso il torrente santa Maria, a testimonianza dell’inaffidabilità di un sistema depurativo che dev’essere assolutamente riveduto e fatto oggetto, a parere di chi scrive, di un tenore d’attenzione e progettualità che ancora francamente non s’è visto, e di una propensione all’indispensabile aggregazione sovra comunale che quest’Amministrazione ha evidentemente difficoltà a perseguire”.

Non ha perso tempo il comune di Amantea per rispondere al sindaco di Nocera Terinese avvocato Fernanda Gigliotti.

 

Una risposta dura e decisa, data con la delibera di Giunta n 168 del 16 agosto adottata alla unanimità dalla intera giunta municipale dal titolo “ Post pubblicitari su face book.

 

Liquami sversati in territorio di Amantea. Determinazione a tutela dell’immagine dell’ente. Nomina legale.”

Le ragioni stanno nella “pubblicazione avvenuta il 15 agosto alle ore 14.02 di un post sulla pagina face book del comune di Nocera Terinese e alle ore 14,56 un altro post su face book nel profilo dell’avvocato Fernanda Gigliotti, attuale sindaco di Nocera Terinese, trasmesso a vari indirizzi tra cui anche ad un indirizzo Email del comune di Amantea”, così si legge nella delibera appena pubblicata sul sito del comune di Amantea.

 

Il post recitava “ in allegato invio foto riproducenti i liquami sversati e fotografati in territorio di Amantea, Campora San Giovanni all’altezza del Trevi Village e della Principessa, nonchè della spazzatura che è già arrivata davanti alle coste di Nocera” .

Si legge ancora sulla Delibera “Il sindaco di Amantea presa visione dei citati post telefonava immediatamente alla Delegazione della Capitaneria di porto di Amantea che invece confutava quanto indicato nei predetti post rappresentando che la stessa, per il tramite del proprio personale, aveva monitorato il territorio senza riscontare quanto lamentato dal sindaco di Nocera”

Ed allora richiamato l’articolo 2043 del codice civile la giunta municipale ha deliberato di dare mandato all’avvocato Nicola Carratelli di valutare i fatti e di esprimere parere pro veritate per adire le vie legali, in sede civile, ed eventualmente anche penale, contro il sindaco di Nocera terinese avvocata Fernanda Gigliotti e contro il comune di Nocera terinese per il danno arrecato al comune di Amantea derivante alla pubblicazione dei post su facebook.

 

Ora la palla passa nelle mani dell’avvocato Carratelli.

Il suo parere potrà portare ad una “guerra civile e penale” tra il comune di Amantea e quello di Nocera e tra il comune di Amantea e l’avvocato Gigliotti.

O diversamente potrà chiudere una querelle che comunque sul campo lascerà almeno un ferito.

Od il comune di Nocera ed il suo sindaco od il comune di Amantea e la sua giunta, ove fosse valutato che il sindaco Gigliotti ha inteso semplicemente difendere il proprio paese ed i suoi abitanti e turisti mostrando un inquinamento proveniente da nord.

Nella vicenda comunque avranno un grosso peso i ruoli e le dichiarazioni della Polizia Municipale di Nocera, da un lato, e della guardia costiera di Amantea, dall’altro.

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crollocs2Poche righe per ribadire quello che tutti i cittadini, e i malcapitati che passano da Amantea, patiscono ogni giorno e in ogni angolo della città.

 

Strade dissestate, molte delle quali impercorribili, piene di buche, alcune delle vere e proprie voragini, molte prive di illuminazione.

Il pericolo per le persone, automobilisti e pedoni, è all’ordine del giorno, oltre i danni ai mezzi. A Catocastro come al Centro Storico, a Campora come ad Acquicella, nelle contrade tutte, la situazione è la medesima: abbandono, degrado, incuria, ad iniziare proprio dalla viabilità oltre che dalla carenza di servizi primari per i cittadini.

 

A questo bisogna aggiungere il fatto, non meno rilevante, che il traffico è sempre in tilt, in particolare su Via Stromboli (SS 18) dominata ormai dai TIR che la preferiscono all’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Eppure le soluzioni ci sarebbero eccome. Ma l’Amministrazione Sabatino, oltre ai proclami, a distanza di oltre un anno non ha provveduto neppure a redigere un Piano Traffico per risolvere la situazione della viabilità. Quindi non solo non si provvede alla manutenzione delle strade, con disagi e malcontento ormai diffuso nella popolazione, ma neppure si pensa a fare di Amantea una città degna di questo nome. Ovunque regnano degrado, abbandono ed emarginazione sociale. Una “strada” se così si può chiamare, che esprime pienamente questa triste situazione è stata asfaltata l’unica volta nel 1982. Da allora è stata dimenticata da tutti gli Dei e da questa inscusabile Amministrazione. E’ un luogo che giace nell'incuria e che si presenta scarsamente accogliente e percorribile per i suoi abitanti, i loro familiari e gli stessi spericolati cittadini che si avventurano nel percorrerla. Si tratta di una stradina comunale che collega, la strada che conduce a Serra di Ajello, alla contrada Marano. Il degrado e le oltre 500 buche, è ben visibile. Dalla sporcizia, dalla vegetazione non curata, dal dissesto e dall’assenza totale di manutenzione. Si rende dunque necessario un intervento urgente per ridare ai cittadini, che vivono in questo chilometro disastrato, il sacrosanto diritto di fare due passi, senza rompersi le gambe, su quella che una volta era chiamata strada e per rendere fruibile e dignitoso questo straordinario luogo fatto di campi coltivati, di vigneti e uliveti. Il degrado in città è sotto gli occhi di tutti e sotto il naso di tutti. In aggiunta, basta recarsi sul lungomare e dare una sbirciatina a ciò che galleggia indisturbata sul mare di Ulisse. Solo un breve accenno ai “cerotti” che coprono il corpo del paese. Dalle ex carceri, al palazzo Florio in pieno centro, ecc. E’ una storia infinita di ostacoli, incuria ma anche di scelte che hanno portato il Comune a privilegiare altri interventi e a lasciare indietro la parte alta del centro storico i cumuli di immondizia, ratti e pericolosi ciuciuli rossi. L’area del cosiddetto Centro storico costituisce, per la rilevante presenza di elementi storico-architettonici, il fulcro dell’identità cittadina e al tempo stesso rappresenta una delle zone con maggiore capacità di condizionare la trasformazione della città. Senza considerare che: la città storica evidenzia da tempo dei trend allarmanti: riduzione di nascite e invecchiamento di quella popolazione che rimane, abbandono di una parte del patrimonio edilizio, terziarizzazione e successivo decadimento delle attività commerciali. Altre problematiche incidono fortemente su questa grave situazione: la mancanza di segnali stradali e la loro vetustà o ad esempio il verde urbano non curato dall’amministrazione che in occasione di eventi meteorologici provoca spessissimo danni a cose e persone. Non solo il centro storico: le realtà periferiche ed ancor più quelle delle frazioni lamentano lo stato di totale abbandono in cui sono state lasciate dall’amministrazione. Marciapiedi inesistenti o totalmente inagibili, verde pubblico lasciato a se stesso. Politiche, quelle di questa inverosimile Giunta comunale, che hanno impedito un’equa distribuzione su tutto il territorio delle risorse e quindi degli interventi, provocando danni, che i numeri sopra elencati dimostrano senza alcun alibi per il governo cittadino.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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