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Le foto sono chiaramen te dimostra tive di una fortissima sensibilità delle popola zioni del comprenso rio di Aman tea per i gravissimi problemi di una sanità se non assente comunque fortemente carente.

 

Rarissimo vedere una sala così stracolma di gente, peraltro in un giorno di maltempo.

Tante altre occasioni stimolate ed organizzate dalla politica sono state un flop.

Non solo ad Amantea ma anche altrove, segno di un sempre minore credibilità da parte dei cittadini verso i politici.

Pur in presenza di tale diffidenza il problema della sanità ad Amantea è tristemente avvertito e questo ha indotto la forte presenza delle comunità del comprensorio.

 

Centinaia e centinaia i cittadini presenti.

Tra questi alcuni amministratori locali tra cui per Amantea Monica Sabatino, GB Morelli, Antonio Rubino, Emma Pati, Gianluca Cannata, Ciccia Caterina, Sergio Tempo, e poi il sindaco di Belmonte Calabro Francesco Bruno, il sindaco di Longobardi Giacinto Mannarino, il vice sindaco di Fiumefreddo Bruzio Teresina Cavaliere, il sindaco di Aiello calabro Franco Iacucci, il vicesindaco di Aiello Calabro Gaspare Perri, il consigliere provinciale Graziano Di Natale.

E poi anche vecchi amministratori come Franco La Rupa, Mario Pizzino, Giacinto Muto, ed altri.


Numerosi i dipendenti del Poliambulatorio di Amantea.
Numerosissimi i cittadini in rappresentanza delle varie associazioni aderenti alla rete.

Un popolo composito e variegato costituito da centinaia di persone della società civile venuti per sapere se il presidente Oliverio avrebbe preso le difese di Amantea come le ha prese per la “sua” San Giovanni in Fiore.

Ed invece pur avendo egli stesso stabilito la data dell’incontro non è stato presente, nel rispetto dell’adagio amanteano “ha promesso i certu ed ha mancato i sicuru”, ma offendendo così un popolo che in lui aveva posto fiducia.

Le ragioni? Palesi, evidenti.

 

Il dado è tratto. Amantea deve sanitariamente morire cominciando dal laboratorio di analisi cliniche e il governatore non voleva confermare la scelta già accettata di chiuderlo.

Se non fiosse così basterà un comunicato stampa inviato agli abitanti di questo comprensorio contenente l’impegno in tal senso

Basta una telefonata al suo addetto stampa e pochi minuti per redigerla

Ma vedrete che non arriverà.

Continua……..

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

Sanita Oliverio AmanteaAmantea 21 ottobre 2015. Un buon lavoro ed una buona salute sono le cose primarie della vita di ognuno.

Se un buon lavoro dipende da mille cose diverse, una buona salute dipende sempre da una buona sanità.

 

Purtroppo il comprensorio di Amantea non ha più né buon lavoro , né buona sanità, anzi chi governa la sanità continua a “rubare” servizi sanitari alla popolazione del nostro comprensorio.

 

Per questo è venuto, chiamato dalla rete civica da poco costituita, il governatore Mario Oliverio al quale oggi viene presentata la proposta di istituzione della Casa della Salute , un sistema avanzato di medicina preventiva del territorio, grazie al quale non occorreranno mesi per una visita cardiologica o per un ecocardiogramma.

 

Chiamato anche il direttore dell’ASP Filippelli perché provveda come è suo dovere ad equilibrare i servizi sanitari nella provincia di Cosenza evitando che Amantea ed il comprensorio siano la Cenerentola della sanità calabrese.

La rete ha sollecitato la presenza dei sindaci del comprensorio perché approvino nel rispettivi consigli la piattaforma sanitaria proposta

 

Oggi è l’occasione per capire quali forze politiche vogliono per Amantea ed il suo comprensorio i giusti e necessari servizi sanitari e chi userà al contrario la presente occasione per fare passerelle come sono state fatte finora.

Oggi è anche lì occasione per sapere quali forze politiche tutelano e tuteleranno il nostro comprensorio.

Vi faremo sapere……

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

Pubblicato in Primo Piano

E’ il caso di sfoderare il classico proverbio: “ Se la montagna non viene a Maomet to, Mao metto va alla monta gna”.

Prodi scende in Calabria ma ignora Oliverio.

Ed allora Oliverio va a salutarlo, non già a Locri, dove il professore Prodi a dieci anni dall’uccisione di Fortugno ucciso dalla ‘ndrangheta ha tenuto una lectio magistralis su "Il quadro mondiale e la politica mediterranea", ma a Bonifati, piccolo paesino del tirreno cosentino.

E poi emana il seguente comunicato :” Romano Prodi ha assolutamente ragione: o si stabilisce una strategia comune tra l’Europa, l'Italia e il Sud del Paese o lo sviluppo del Mezzogiorno tarderà ancora a lungo”.

Poi ha proseguito : “Il Mezzogiorno affronta e risolve i nodi storici che si sono accumulati nel corso di questi anni e che sono alla base del suo ritardato sviluppo soprattutto se le regioni del Sud trovano un terreno comune sul quale costruire un rapporto fecondo con l’Unione Europea, con il Governo del Paese e se saranno capaci di mettere in campo idee, strumenti e progetti comuni.

Io credo che mai come in questo momento storico il Mezzogiorno possa pesare e proporsi come risorsa per un Paese e per un’Europa che hanno assolutamente bisogno di un Sud capace di diventare motore della crescita e dello sviluppo sfruttando al massimo la sua proiezione nel Mediterraneo per aprire relazioni con i paesi della sponda sud di questo mare che è la nuova frontiera dello sviluppo e, soprattutto, per intercettare il volume di traffico che, anche a seguito del raddoppio del Canale di Suez, nei prossimi anni subirà un incremento esponenziale”.

E conclude affermando che “In questo senso Gioia Tauro può giocare un grande ruolo strategico per l’Europa e per l’Italia se trova, innanzitutto, la strada dell’unità e della progettualità.

Noi ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a lavorare a tutti i livelli e con determinazione in questa direzione”. f.d.

Ecco perché il Mezzogiorno non ha sviluppo!

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Pubblicato in Alto Tirreno

“Mandiamoli a casa adesso” è l'iniziativa dei parlamentari M5S contro il governatore e i commissari alla sanità.

Ecco il testo del comunicato stampa:

«MandiamoliacasaAdesso» è il titolo dell'iniziativa promossa per lunedì 5 ottobre dai parlamentari M5s calabresi, che per l'occasione con una lettera di fuoco hanno convocato addirittura i sindaci dei comuni della regione, con appuntamento a Catanzaro, in piazza Prefettura dalle ore 17,30.

Insieme agli attivisti, alla società civile e ai deputati M5s Luigi Di Maio, Riccardo Nuti, Alessandro Di Battista, Giulia Grillo e Mattia Fantinati, i parlamentari calabresi del Movimento 5 stelle parleranno dell'immobilità della Calabria per causa della lotta intestina nel Pd, dello scandalo 'Rimborsopoli', delle nomine illegittime dei vertici sanitari e della gestione fallimentare del piano di rientro, affidato ai commissari governativi Massimo Scura e Andrea Urbani.

«Sarà un'adunata – precisano in una nota i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra, Laura Ferrara, Paolo Parentela e Federica Dieni – dell'altra Calabria, quella lontana dalle camarille di palazzo, dagli illeciti nell'amministrazione della cosa pubblica, dai ricatti del governo Renzi e dai silenzi imbarazzanti del presidente della Regione, Mario Oliverio, blindato nel suo cerchio magico».

«Per Oliverio – continuano i parlamentari M5s – chiedemmo al governo la mera applicazione della legge, in base alla quale doveva gestire la sanità regionale.

Umiliato da Renzi, benché eletto a maggioranza, Oliverio non ha poi mosso un solo passo giusto, incaponendosi per le poltrone di Nino De Gaetano, di Santo Gioffrè e di Domenico Pingitore, accettando senza impugnazione la rete clientelare dell'assistenza ospedaliera decretata da Scura e Urbani e i loro deliri di onnipotenza; dalla mancata riapertura degli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce all'assegnazione arbitraria dei nuovi budget, contestata perfino dal Tavolo ex Massicci. Oliverio, che si era presentato in discontinuità col passato, ha seguito passo per passo il predecessore Scopelliti e confermato ingiustificabili concentrazioni di potere come quella del dirigente generale dei Lavori pubblici, Domenico Pallaria».

«Oggi – concludono Nesci, Morra, Ferrara, Parentela e Dieni – il Movimento 5 stelle gli chiede il conto anche per aver permesso, con la sua palese ambiguità, lo sfascio della sanità da parte dei commissari governativi.

Per conto dei calabresi il Movimento 5 stelle manderà a casa Oliverio, Scura e Urbani, espressione di un sistema identico, marcio e nemico del bene comune».

Pubblicato in Calabria

sportAmantea - Domenica pomeriggio, nel corso di una visita nel Tirreno Cosentino, il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto, accompagnato dall’On. Franco Laratta, ha onorato l’Asd Beach&Volley Amantea di una visita allo Sport Village Amantea e di una chiacchierata informale.

 

Nel corso del pomeriggio Vincenzo Pugliano insieme allo staff dell’associazione ha presentato la struttura ed i risultati ottenuti dall’Asd Beach & Volley Amantea nei precedenti anni di attività e nel 2015, sottolineando come il beach volley e la pallavolo siano diventati per Amantea elementi chiave di attrazione turistica e coesione sociale. A rafforzare le parole del promotore dello Sport Village, i complimenti del Sindaco di Amantea, Monica Sabatino, che ha voluto sottolineare come lo sport e l’azione di questa ed altre associazioni stia supportando la crescita sociale e la promozione turistica della città, impegnandosi inoltre a supportare sempre con maggiore forza e convinzione l’azione di quegli attori sociali ed economici che portano benefici evidenti al comprensorio.

 

Al Presidente Irto è stato mostrato un video nel quale i dirigenti nazionali FIPAV, hanno espresso le loro valutazioni per lo svolgimento della tappa di Amantea del campionato italiano; Irto ha, quindi, potuto ascoltare le importanti parole spese dai dirigenti FIPAV per l’organizzazione e la qualità dell’evento amanteano. E’ stato presentato un progetto per far in modo che lo sport e le associazioni sportive di ogni genere possano, anche in Calabria, impattare in maniera significativa sulla qualità della vita, della salute dei cittadini e sull’inclusione sociale. Come dimostrano molte realtà del nord (soprattutto), oggi sport vuol dire valore economico e benefici sociali per tutta la cittadinanza. Il Presidente del Consiglio Regionale, infatti, ha mostrato un vivo interesse ed apprezzamento sia per l’operato dei ragazzi dell’Asd Beach Volley Amantea, che per la proposta mostratagli e per la possibilità di supportare attività sportive che aiutino a far crescere i territori rendendo lo sport una risorsa importante nel pacchetto turistico e culturale della Calabria.

Il Centro Federale Sport Village Amantea è ormai una realtà di eccellenza in Italia, e le visite in questi mesi delle massime istituzioni del Comune di Amantea, del Coni, della Fipav, della Regione Calabria con la presenza del Presidente della Giunta Mario Oliverio, del Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, dell’Assessore regionale Federica Roccisano, della Deputata Enza Bruno Bossio rappresentano sicuramente la volontà di tutelare il patrimonio sportivo, turistico e sociale costruito grazie alla passione dei volontari dell’ASD Beach Volley Amantea, cercando di sostenere anche le iniziative future in modo da promuovere più convintamene l’immagine della Calabria.

Il merito-indirettamente , ovvio- è di Pasqualino Ruberto e della “sua” Calabria Etica, della quale è stata avviata la “soluzione” quale condizione per spegnere un fuoco che avrebbe potuto incendiare , come in parte ha fatto, la stessa regione ed in particolare l’assessorato al lavoro ed al welfare

Da qui la decisione di Oliverio di commissariare la fondazione Calabresi nel Mondo di Pino Galati con l'obiettivo di semplificare le procedure tese alla liquidazione dell'ente entro dicembre.

Ricordiamo che Pino Galati “dal 24 gennaio 2011 è presidente della Fondazione dei Calabresi nel Mondo che ha lo scopo di affiancare la Regione Calabria nella promozione di azioni finalizzate alla crescita ed alla competitività del sistema economico, produttivo e sociale regionale attingendo alle tante opportunità derivanti dal network delle eccellenze calabresi residenti nel mondo”.

Ricordiamo ancora che ad aprile scorso la Fondazione dei Calabresi nel Mondo aveva “solo 16 collaboratori , ovvero quelli strettamente necessari ad assicurare le attività inderogabili di rendicontazione e gestione ordinaria (che a quella data non percepivano stipendio dalla scorsa estate)”.

Un commissariamento deciso «al fine di assicurarne la certa liquidazione entro il termine del 31 dicembre 2015. Con questa decisione, la Giunta - si legge in una nota dell’Ufficio stampa - ha inteso completare il processo di commissariamento del sistema delle fondazioni in house, come prima e propedeutica fase di un generale riordino degli enti strumentali, destinato a ridefinire ruoli, competenze e responsabilità».

Da parte sua il presidente della Regione ha chiarito che «l'intervento sulla Fondazione Calabresi nel Mondo non significa certo una ridotta attenzione per la situazione degli emigrati, di oggi e di ieri, e per la loro valenza strategica in una azione cooperativa di sviluppo sociale, culturale ed economico, ma al contrario consentirà di rafforzare l’intervento diretto dell’amministrazione regionale nella promozione e valorizzazione dell’identità e dell’esperienza dei calabresi dispersi nei cinque continenti».

Nessun intervento dell’on.le Pino Galati , al momento.

Due domande.

La prima. Il personale sarà stabilizzato a cura dell’assessore Roccisano?

La seconda.Un giornalista che parla di calabresi “dispersi” nel mondo, pretende di essere anche pagato?

Pubblicato in Calabria

Davide Gravina : “Lasciateci lavorare” Tutti i nostri atti sono trasparenti.

Protesta il presidente del consorzio Valle del lao ed afferma “Così come il presidente Mario Oliverio produrrà i massimi sforzi affinchè i propri consiglieri regionali possano liberamente svolgere il proprio compito istituzionale, chiedo che anche il sottoscritto possa svolgere liberamente, nel rispetto della legge, il proprio compito affidato dai consorziati attraverso le elezioni tenutesi nel settembre del 2014»

Poi afferma che “…, non c’è un fogliettino di carta prodotto dall’amministrazione consortile che non sia stato verificato in questi anni dagli organi di controllo regionali”.

Non solo, ma , in merito alle dimissioni e alla contestuale riassunzione del direttore generale, Pasquale Ruggiero, ricorda che : «Il Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea, attraverso i propri organi, ha rinnovato legittimamente fino al proprio mandato elettivo (ottobre 2019) il contratto di lavoro al proprio direttore generale Pasquale Ruggiero. Un atto amministrativo legittimo e trasparente che rinnova in tal modo la fiducia ad un dirigente il quale ha servito con capacità e professionalità l’ente consortile».

Ed infine prosegue: «Rimango sorpreso e sbalordito che un naturale e consequenziale atto amministrativo abbia potuto suscitare l’attenzione di due consiglieri regionali. Onestamente pensavo che le priorità da segnalare al Presidente della Giunta regionale fossero di ben altra natura e consistenza.

Comunque invito i consiglieri regionali Giuseppe Aieta e Orlandino Greco a recarsi personalmente all’interno della sede del consorzio di bonifica di Scalea per approfondire meglio le capacità progettuali raggiunte in questi ultimi anni.

Mi consentiranno di illustrare con maggiore attenzione i servizi dati al territorio, la regolarità dei pagamenti degli operai forestali, le numerose iniziative promosse a tutela e valorizzazione del comprensorio consortile, la politica energetica messa in campo, l’autonomia finanziaria programmata dopo aver risanato l’ente consortile da tante anomalie, e tantissime altre cose.

Non ritengo opportuno parlare di qualche forza politica locale la quale è sempre pronta a strapparsi le vesti quanto si parla di Consorzio di Bonifica, ma assolutamente silenziosa ed assente per i gravi problemi che vive la comunità scaleota. Il comportamento assunto parla da solo”.

Considerato che in tutti gli altri consorzi il direttore è nominato e non assunto con un concorso continuiamo a ritenere che tutto finirà in una bolla di sapone e che qualcuno farà una brutta figura!

Pubblicato in Alto Tirreno

Lo scorso 2 agosto alcuni docenti calabresi hanno chiesto al governatore della Calabria Mario Oliverio un incontro per partecipare una mozione per sollevare la questione di legittimità della riforma della scuola di cui alla Legge 107/2015 che, a loro giudizio, presenta evidenti profili di incostituzionalità.

Una richiesta rimasta senza il positivo esito sperato

E così ieri , giorno di ferragosto, i docenti calabresi hanno depositato ufficialmente la mozione in Consiglio Regionale perché sia adita la Corte Costituzionale contro la Riforma della Scuola del Governo Renzi.

Ed hanno anche chiesto al presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, di inserire il punto all’ordine del giorno della seduta del 31 agosto.

Sostengono infatti che la mozione debba essere inserita con urgenza, poiché il 13 settembre 2015, scadranno i termini per la proposizione del ricorso da parte della Regione Calabria.

I docenti proseguono che “Questa Riforma della scuola lede le competenze regionali ed è un oltraggio alla Costituzione, di cui tradisce numerosi principi.

In particolare si individuano violati gli articoli 3 e 33 della costituzione laddove non viene garantito il diritto allo studio e la libertà di insegnamento nel momento in cui tale diritto dipenderà dalle disponibilità economiche degli enti locali, sui quali graverà parte della gestione delle attività scolastiche, e dagli orientamenti dei dirigenti scolastici, che proprio in virtù dei “super poteri” di cui saranno investiti, potrebbero anche essere portati a scavalcare i ruoli e le competenze delle stesse amministrazioni regionali.

Ma la riforma avrebbe ripercussioni notevoli anche sul piano sociale ed economico della regione, laddove l’esodo di massa al quale sono di fatto stati costretti i precari con il ricatto dell’immissione in ruolo, genererà un disfacimento dei nuclei familiari, specie ove vi siano casi di disabilità non più tutelati dalla 104, e una notevole perdita di gettito fiscale e contributivo andando di fatto a ledere le competenze regionali in materia di "coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali", di cui all'art. 117 della Costituzione”.

Saprà Oliverio aiutare gli insegnanti andando contro Renzi ? Disperiamo che sia possibile!

Pubblicato in Calabria

Riceviamo la seguente nota di Damiano Covelli Segretario del I Circolo PD del Centro Storico- Frazioni di Cosenza.

Covelli titola che : “Cosenza si salva se salviamo il suo Centro storico”

Poi continua evidenziando che “ Il sopralluogo e il successivo incontro istituzionale che il Presidente della Regione Mario Oliverio effettuerà lunedì 10 agosto a partire dalle ore 10 nel Centro Storico di Cosenza è solo il primo risultato di una intensa iniziativa politico-istituzionale che il nostro circolo, d'intesa con il PD provinciale e cittadino, hanno avviato nelle scorse settimane per affrontare l'emergenza in cui versa la parte antica di Cosenza.

Dopo i crolli di palazzi storici, segno di un degrado che certamente viene da lontano, l'interrogazione parlamentare dei deputati del PD con la conseguente dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Comune e della Giunta Regionale hanno avuto il merito di porre il Centro Storico di Cosenza sotto i riflettori dell'opinione pubblica. Ora si tratta di agire e in fretta.

Salvare il Centro storico di Cosenza, uno dei più antichi e culturalmente significativi d'Italia, non è solo un doveroso atto di tutela della nostra storia ma anche una importante opportunità di sviluppo per la nostra città nel contesto di una crisi che qui ha fatto sentire più che altrove i suoi effetti. La presenza di Mario Oliverio a Cosenza in pieno agosto vuole plasticamente rappresentare questa attenzione e questo impegno.

Perché oggi è chiaro a tutti che Cosenza si salva se saremo in grado di salvare il suo Centro Storico”

Fermo restando che i centri storici( come dice la stessa parola) sono la nostra storia e che laddove possibile occorre tentare di salvarli, ci chiediamo perchè mai debba essere salvato il solo centro stoico di Cosenza e non tutti gli altri centri storici altrettanto, se non più, importanti e belli.

E per questo chiediamo all’amministrazione comunale, ai parlamentari votati ( anche) ad Amantea e al PD locale di interessarsi per il centro storico di Amantea , quello che crolla rovinosamente( e non solo fisicamente).

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Politica

Scrivono i parlamentari M5s calabresi Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Laura Ferrara che :”Il parto della nuova giunta della Calabria dimostra che il governatore Oliverio e la sua maggioranza sono commissariati dal Pd nazionale, intervenuto d'imperio e a scoppio ritardato”

Poi commentano :”Sul piano politico Oliverio ne esce cucinato. È ormai un ricordo lontano il suo trionfo alle primarie con la vecchia guardia del Pd calabrese, dagli Adamo-Bruno Bossio ai De Gaetano. Oliverio avrebbe fatto prima a lasciare, riconoscendo d'aver sbagliato tutto”

E proseguono :”La nuova giunta calabrese parte con un netto sbilanciamento politico nei rapporti di forza tra Roma e il territorio. Questo complica il futuro, dato che la Calabria è rimasta ferma per otto mesi, senza alcun intervento nel contrasto della collusione, nelle emergenze lavoro, sanità, trasporti, dissesto idrogeologico, rifiuti e inquinamento ambientale”

Ed infine incalzano “La particolare situazione politica venutasi a creare aumenterà la consapevolezza che la partitocrazia è il primo male della Calabria, in cui i poli tradizionali hanno agito allo stesso modo, senza pulizia, senza coraggio e senza perseguire il bene comune”

Poi una affermazione che sembra una profezia: “È soltanto una questione di tempo. Accettando di essere commissariato, Oliverio ha rimandato di poco il suo pensionamento politico, di cui non è ancora cosciente”

Pubblicato in Reggio Calabria

I Racconti

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