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Scrive il M5S: “Ancora una volta l'operato dell'amministrazione del Comune di Amantea diviene oggetto di sindacato ispettivo in Parlamento.

Lunedì scorso, nella seduta n.378, il Senatore Gaetti, vicepresidente della commissione Antimafia, e il senatore Morra hanno presentato un'interrogazione al Ministro dell'Interno e al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione per un doveroso approfondimento relativo alla vicenda dell'assegnazione di un incarico al ragioniere Giuseppe Sabatino, successivo alla collocazione a riposo avvenuta giorno 31 ottobre.

In effetti il riposo del funzionario, padre del Sindaco, si è limitato al week-end, mentre dal 3 novembre il ragioniere ha ripreso a frequentare le stanze del Comune con la consueta regolarità, prima come membro dello staff del Sindaco e poi come tutor della Segretaria di cui era stato fino al giorno prima vice.

Abbiamo chiesto all'esecutivo-afferma Nicola Morra- di verificare se l'incarico del dott. Sabatino sia solo di facciata e se questi svolga in realtà attività gestionali all'interno del Comune di Amantea".

Se davvero “qualcuno” ( ma chi? Certamente non il Prefetto “ forse incompetente” od il Ministero “ in tutt’altre faccende affaccendato” o gli investigatori “ in stand by “ per conosciute ragioni) andrà ad accertare che la segretaria comunale in 15 ore a settimana non può certamente fare la segretaria, la responsabile dell’ufficio tributi, la ragioniera comunale e che quindi firma atti ( probabilmente ? eh, eh) predisposti da altri ( ma da chi?) che non ne assumono la responsabilità, ne vedremo delle belle non solo per il ragioniere Sabatino ma anche per la segretaria ed altri.

Poi scrive Francesca Menichino: “ "Questo documento ci consente di fare alcune considerazioni importanti perchè la battaglia di legalità che stiamo combattendo quotidianamente contro la giunta comunale, non riguarda favole inventate per fare "ammuina" bensì fatti che meritano molta più chiarezza di quanto finora ve ne sia effettivamente stata, anche da parte del Prefetto."

l conflitto di interessi è probabilmente l'illecito meno percepito come tale, non solo ad Amantea ma in tutto il Paese, ma questa interrogazione ci rassicura sul fatto che, di fronte alla omertà diffusa, abbiamo ancora persone capaci di prendersi la responsabilità di fare le domande giuste nelle sedi opportune, sia nelle istituzioni locali che in quelle nazionali.

Continua Gaetti, vicepresidente della commissione antimafia :

"Quella che abbiamo iniziato quasi due anni fa ribadisce il portavoce è una battaglia per riportare l'onestà nelle istituzioni e per questo spesso siamo costretti ad ergerci in difesa della legalità a tutela di tutti i cittadini.

Quello di Amantea non sembra un caso isolato nella pletora di amministratori italiani, raramente all'altezza del compito assegnatogli, spesso nominati da un regime partitocratico sempre di più governato da segretari di circolo che usano le primarie come nero di seppia per confondere gli elettori.

Elezioni e nomine ormai non corrispondono più ad un criterio di merito, parola invocata con abuso e ignominia in Italia, come dimostra ancora da ultimo l'attuale premier Renzi che ha piazzato i suoi 'soldatini di latta' ovunque e come dimostra la tragicomica vicenda del Sindaco Sabatino alla disperata ricerca di un posto per occupare il padre pensionato ancora in comune.

Il Movimento 5 Stelle condanna apertamente queste operazioni di dubbia moralità e il comportamento di tutti quegli amministratori che ancora oggi pensano di essere al di sopra delle leggi, al pari dei tiranni di un tempo, o di sfruttare la loro posizione più per logiche personali che per il bene comune."

Poi conclude il MoVimento 5 Stelle locale:

“Noi ci stiamo battendo in tutte le istituzioni per fare chiarezza su questa assurda vicenda e su quelle che ci vengono continuamente segnalate da un numero sempre crescente di cittadini coraggiosi, ricoprendo sempre maggiormente il ruolo di "strumento" a disposizione della collettività”.

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Francesca Menichino scrive che “ Hanno corretto il bando” e dice:

“Attendevamo la risposta ed è arrivata. Ne diamo notizia chiedendo che venga data massima diffusione: hanno corretto il bando ,o meglio, l’hanno integrato. Facciamo riferimento all’Avviso Pubblico per la partecipazione alla   selezione di 80 soggetti disoccupati percettori di mobilità in deroga.

 

E’ stata infatti appena pubblicata la relativa integrazione al bando già pubblicato in data 15 gennaio sull’albo pretorio on line, che dice testualmente “ si rende noto che le domande di partecipazione al bando possono essere presentate dal 26 al 30 gennaio al Centro per l’Impiego di Paola, e nei giorni 29 e 30 gennaio anche presso l’Ufficio Locale Coordinato di Amantea”.

Prendiamo atto in tempo reale che il Centro per l’Impiego ha recepito la richiesta fatta ufficialmente due giorni fa, di ricevere anche ad Amantea le domande per la relativa selezione.

Seppure in extremis il Centro per l’impiego ha riconosciuto il buon senso delle richieste che non potevano che essere accolte. E che , anzi ,avrebbero dovuto formare autonoma determinazione del Centro sin dalla elaborazione del bando. Riconosciamo , in ogni caso, che si è saputo rimediare alla “svista”, nell’idea che unico obiettivo degli uffici del CPI debba essere e sia concretamente quello di andare incontro ai lavoratori, soprattutto se svantaggiati. Rimane la questione della divisione di compiti ed attribuzioni e del “coordinamento” tra le articolazioni di Paola e di Amantea del Centro dell’Impiego che meriterebbe di essere approfondita”.

Non solo.

Scrive anche il comune di Amantea e dice che:

“ I lavoratori che intendono partecipare all’avviso pubblico per la selezione di “80 soggetti disoccupati, percettori di mobilità in deroga da avviare in percorsi formativi e tirocini” non dovranno recarsi al Centro dell’impiego di Paola per presentare le domande di adesione.

Il Dipartimento numero 3 della Provincia di Cosenza, con una missiva inviata in data odierna all’ente municipale di Amantea, ha comunicato ufficialmente che “le domande di partecipazione al bando potranno essere presentate dal 26 al 30 gennaio al Centro per l’impiego di Paola e nei giorni 29 e 30 gennaio presso l’Ufficio locale coordinato di Amantea”. Viene accolta così una richiesta espressa dall’intero esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino per andare incontro alle esigenze di queste persone.

Nello specifico, per come confermato anche dal referente dell’organo locale nepetino Maria Concetta Zagordo che ha seguito l’intero iter procedurale, “gli aventi diritto potranno presentare una sola domanda scegliendo un solo percorso formativo tra i profili professionali richiesti: 41 operai generici, 2 autisti, 2 elettricisti, 2 idraulici, 2 muratori, 1 carpentiere, 5 addetti amministrativi, 10 operatori socio sanitari, 2 assistenti sociali, 13 educatori professionali”.

Per essere ammessi alla selezione è necessario rispettare i seguenti requisiti: essere soggetto disoccupato e percettore di mobilità in deroga decretato dalla Regione Calabria dal 4 giugno 2009 al 31 dicembre 2013; risiedere in uno dei comuni ricadenti nella competenza del Centro per l’impiego di Paola; non aver riportato condanne penali; godere dei diritti civili e politici; essere in possesso dei titoli di studio previsti per ogni singolo profilo professionale ricercato; non essere inserito in politiche attive di alcun genere alla data di pubblicazione dell’avviso.

Il periodo di tirocinio è pari a sei mesi, frazionato in venti ore settimanali. Il trattamento economico prevede un’indennità lorda pari a 400 euro mensili. La graduatoria degli ammessi sarà elaborata sulla base dei criteri individuati e posseduti dai richiedenti.

Noi di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. non vogliamo meriti.

E non ci vantiamo.

Ricordiamo solo di essere stati I PRIMI a segnalare la vicenda dopo essere andati all’ufficio locale di Amantea e, nell’articolo “  Per lavorare ad Amantea occorre andare a Paola” , di aver chiesto:

“A che serve l'ufficio del lavoro di Amantea?

Già ! Perché una semplice domanda non può essere presentata ad Amantea dove esiste un ufficio capace ed idoneo a tanto? Ce lo hanno chiesto numerosi lavoratori. Noi lo abbiamo chiesto a nostra volta ma non abbiamo avuto risposta .

Perché costringere persone ( il bando li chiama soggetti ma sembrano più oggetti) a spendere soldi per andare a Paola?.

Si vuole forse chiudere l’ufficio di Amantea?

Perché ancora una volta dobbiamo dare precedenza a Paola?

E che fa l’amministrazione? Dorme?

E che fa la politica amanteana? Dorme anche essa?”

Parlare di Amantea è nostro compito, nostro dovere e continueremo a farlo per Amantea e per gli Amanteani!

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La soluzione delle incertezze politico sociali relative al progetto di Coreca potrebbe trovarsi dal pronunciamento del Consiglio comunale, il massimo organo politico locale.

 

Questa, almeno, la speranzosa possibile soluzione invocata dalla consigliere comunale del M5S Francesca Menichino che ha pertanto inviato la seguente lettera a tutti i Consiglieri comunali ed alla segretaria comunale, Dott.ssa Mercuri, e p.c. al Presidente del Consiglio Comunale Dott.ssa Ermelinda Morelli ed p.c. al Sindaco Dott.ssa Monica Sabatino .

“ Io sottoscritta Francesca Menichino, in qualità di Consigliere in seno al Consiglio Comunale di Amantea, dopo la riunione sulla situazione relativa al progetto dei “Lavori a difesa del Litorale di Coreca” tenutasi a Catanzaro presso gli uffici della Regione Calabria il 19 gennaio scorso, chiedo a ciascuno di voi, colleghi consiglieri, in vista della convocazione della conferenza di servizi che dovrà avvenire necessariamente entro il 24 febbraio prossimo, di voler condividere la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale, come ci è consentito dal Regolamento dell’Organo di cui siamo membri.

 

L’attività consiliare che ha riguardato l’argomento “Coreca” è stata sinora affrontata in maniera ampiamente condivisa e coinvolgendo la società civile che prima di noi ha sollevato la questione. E’ doveroso concluderla alla stessa maniera, affidando l’ ultima parola all’Organo consiliare che ha già deliberato in materia, in cui ognuno di noi assumerà la responsabilità della decisione definitiva.

I tempi stringono ed è per questo che, con la presente missiva, nella sola copia destinata alla Segretaria, depositerò in segreteria una richiesta di convocazione del Consiglio, ai sensi dell’ art.24 del Regolamento.

Lascerò tale documento sino al prossimo lunedì 26 gennaio per ritiralo nella mattinata di martedì 27 gennaio, per cui chiunque di voi voglia potrà firmarlo, condividendo la richiesta. Affido alla dott.ssa Mercuri la custodia del documento allegato e la predisposizione delle condizioni necessarie per la firma degli altri consiglieri.

A ciascuno porgo distinti saluti. Amantea, Gennaio 2015.

Francesca Menichino

 

Ndr: Intanto durante l'iniziativa del Movimento 5 Stelle a Roma, "La Notte dell'Onestà" anche il leader Beppe Grillo ha lanciato il suo messaggio in favore della pronta risoluzione del problema di Coreca.

Ecco la foto con il cartello "#SalviamoCoreca"

BeppeGrillo SalviamoCoreca

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Rosario Cupelli cittadino attivista M5S scrive ancora sulla questione Coreca e dice:

“Il 19 gennaio si è svolto alla Regione Calabria un tavolo per la questione erosione a Coreca, presenti tecnici, associazioni e rappresentanti comunali. Riunione terminata senza decisioni”.

Poi esprime il suo parere e dice:

“Il mio parere” è che la “questione “Coreca” deve partire da alcuni punti fermi, che sono:

1)         i lavori di protezione vanno fatti, il finanziamento non va perduto, ma qualsiasi opera deve avere come obiettivo principale IL RISPETTO del paesaggio e dell’ambiente;

2)         NON va utilizzata la sabbia del Fiume Oliva, abbiamo diritto come cittadini alla bonifica del fiume, NO all’utilizzo della sabbia inquinata, anche se trattata, per qualsiasi opera. Poi, quali garanzie abbiamo sull’efficacia di questi trattamenti? Nè vale la risposta “tanto fra 3 o 4 anni la sabbia andrà ugualmente in mare”. Intanto perché andandoci gradualmente, ha un impatto diverso rispetto ad una massa enorme posizionata in breve tempo. Poi perché il concetto PRIORITARIO è che va risolto il problema generale, in altre parole l’inquinamento del fiume Oliva”

Poi l’attivista contesta l’amministrazione ed in particolare il sindaco la quale ha dichiarata di essere in difficoltà nell’assumere la decisione che vorrebbe condivisa , la quale cosa appare difficile se non impossibile. Ecco le sue parole:

Su questi temi serve una chiara presa di posizione della Giunta, come emerso dalla riunione la decisione spetta al COMUNE, mi sorprende che il Sindaco dichiari al tavolo tecnico in Regione “che è in difficoltà” nella decisione.”

Poi insiste e chiede al Sindaco di precisare quali sono queste difficoltà.

Ed insiste chiedendo se le difficoltà ” dipendono dalla persona che era seduta di fronte, Suriano, proprietario dell’Hotel “la Scogliera”, che come tutti sanno spinge per la realizzazione di questo dannoso progetto, progetto che voglio ricordare usa soldi pubblici, quindi questi soldi vanno usati per realizzare finalità pubbliche, non per favorire privati”.

Ricordiamo che il sig Suriano ha diffidato l’amministrazione ad operare per evitare danni al suo albergo.

Poi Cupelli insiste e chiede se :” Corrisponde al vero che l’Assessore all’ambiente, Rubino, non si è espresso, così come gli altri della maggioranza comunale presenti al tavolo?” e porge un altro attacco politico chiedendo se sia “ vero che l’assessore Tempo Sergio si è invece dichiarato FAVOREVOLE, come il consigliere di minoranza Ruggiero Sergio fece in consiglio? “, affermando di notare “ che non hanno solo il nome in comune, ma un grande e gentile inciucio”.

Insiste, inoltre, sostenendo che “ Il Comune non deve avere tentennamenti, non può averne, la decisione può essere una sola, un nuovo studio su soluzioni alternative, barriere sommerse, massi lavici, geotubi, ecc. ecc., meno costosa e meno impattante dal punto di vista ambientale”.

Conclude infine affermando che “Di fronte alla mancanza di volontà del Comune di farsi carico dell’affidamento di una nuova progettazione, SERVE un’iniziativa popolare per:

a)         raccolta fondi per assunzione nuovo progettista;

b)         manifestazione popolare o raccolta firme verso la Regione per bloccare il finanziamento fino alla redazione e all’approvazione del nuovo progetto;

c)         altre proposte da parte dei cittadini che devono sentire il problema, basta ignavia, basta girarsi dall’altra parte per convenienza.

Al più presto devono partire iniziative pubbliche su questi argomenti, agli uomini e alle donne responsabili spetta farsi promotori e promotrici dell’organizzazione, di farsi carico dell’onere delle proposte.

Non si può permettere che per incapacità o per interessi venga distrutto un simbolo storico di Amantea.

Inoltre, ritengo sia opportuno legare la vicenda Coreca al problema lungomare, al territorio di Amantea in generale, che va difeso e valorizzato, perché diventi finalmente volano di incremento turistico ed economico. La salvaguardia del territorio deve diventare una fonte di sviluppo e una risorsa, in particolare per le future generazioni. Rosario Cupelli cittadino attivista M5S”

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Il M5S invia un comunicato con il quale interviene sulla vicenda della selezione di 80 soggetti disoccupati percettori di mobilità in deroga.

 

Scrive M5S:

“In data 15 gennaio il Comune di Amantea pubblica sull' albo pretorio on-line l'Avviso Pubblico per la selezione di 80 soggetti disoccupati percettori di mobilità in deroga.

La pubblicazione degli atti che per legge deve durare 15 giorni, in questo caso si compie il 30 gennaio come indicato chiaramente in calce all'atto.

Ma leggendo nell'avviso notiamo che la presentazione delle domande di partecipazione dovrà avvenire tra il 26 ed il 30 gennaio a Paola presso il Centro per l'Impiego.

Notiamo l'irregolarità e la evidenziamo chiedendo al Comune di provvedere al più presto.

In sostanza com' è possibile che la presentazione delle domande scada prima che si perfezioni la pubblicità dell'atto?

Si tratta di una tutela non formale come qualcuno ci dice dal Comune, ma di una tutela assolutamente sostanziale dell'utenza rispetto alla quale le informazioni derivanti dalla pubblicazione degli atti devono essere utili ed efficaci per tutto il periodo della pubblicazione.”

E di seguito il M5S Amantea si chiede :

“Di cosa si tratta? Una disattenzione, uno dei tanti refusi, o è forse che la segretaria responsabile della pubblicazione degli atti, oltre che del controllo di legittimità, oltre che responsabile della prevenzione della corruzione, nonché responsabile del servizio di Ragioneria e dell'Ufficio Tributi, il tutto in 15 ore settimanali, è inevitabilmente "oberata" di lavoro?”

Un duro e continuativo attacco alla segretaria comunale dalla quale si pretende in 15 ore settimanali un mare di lavoro tale che appaiono ampiamente giustificati eventuali errori, refusi, dimenticanze , tanto più non avendo quasi collaboratori.

E Poi il movimento grillino continua affermando che:

“O forse, e sarebbe peggio se possibile, è che il Comune di Amantea oltre ad esser pasticcione è anche poco attento alla tutela dei propri cittadini, come si evince dal fatto che i soggetti utilizzati nel corso delle ultime politiche attive (anno 2014) ancora attendono il pagamento di gran parte delle borse lavoro.

Anche a questo proposito abbiamo presentato un'interrogazione che ancora attende risposta per sapere quali azioni istituzionali il sindaco abbia posto in essere presso la Regione Calabria, tenuta ai pagamenti suddetti.

Eppure il Comune ha utilizzato questi cittadini senza tra l'altro riuscire a garantire nessuno sbocco occupazionale, e non appare nemmeno molto interessato alle tutele che sarebbero dovute”

Fa bene M5S a ricordare il ritardo del comune ( solo il comune od anche la regione od anche Calabria lavoro- vacci a capire!) nei pagamenti. Provate ad immaginare disoccupati che per 400 euro lordi da aversi chissà quando,debbono anche recarsi ogni giorno ad Amantea dal loro paese di residenza!.

Infine M5S seguendo un filone è già aperto da Tr-News.it, si chiede a cosa serva l’Ufficio Locale Coordinato di Amantea e dice:

“Abbiamo infine fatto un accesso agli atti per capire come mai le domande di partecipazione alla selezione debbano essere presentate a Paola, essendo presente ad Amantea un'articolazione periferica del Centro per l'Impiego. Attendiamo risposte nella certezza che spesso, troppo spesso, sia tradito il principio costituzionale del buon andamento delle pubbliche amministrazioni”.

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Scrive Rosario Cupelli, cittadino attivista del Movimento 5 Stelle e dice:

“Nei giorni scorsi l’Associazione “Insieme costruiamo” ha posto alcune questioni riguardo le cooperative e l’Amministrazione comunale si è ben guardata di rispondere nel merito.

Si è limitati ad un trafiletto di poche righe “il bando pubblicato a cura del responsabile Ing. Pileggi per le coop. è a norma di legge”, la risposta mi è apparsa come uno scarico di responsabilità da parte del sindaco verso chi dirige l’ufficio interessato e questo ha accresciuto una certa preoccupazione.  

Sarà veramente tutto a posto???

Pileggi chi??

Il super tecnico che ad Amantea si occupa di quasi tutto, che si è occupato e si occupa del problema Porto e del problema Lungomare, Coreca, problema rifiuti?

Questa “mannaia” che ci è “caduta dal cielo” durante il triste periodo commissariale, che di rinnovo in rinnovo, con la complicità di tanti, alcuni trombati ed altri che oggi siedono sui banchi sia della maggioranza che della minoranza, tanto ha fatto per la città, sicuramente influenzando le casse comunali, sopperendo alla nota mancanza di tecnici capaci amanteani.  

Fortuna volle che qualcuno ha trovato nel lametino il Gentile Pileggi.

Fra qualche giorno scade il contratto, sarà veramente sostituito??

Ricordo che il M5S, ha più volte chiesto la revoca dell’incarico del sopra menzionato ingegnere, in quanto indagato dalla magistratura proprio per motivi attinenti alle sue funzioni e perché ritiene che il suo operato non sia del tutto soddisfacente, almeno per gli interessi dei cittadini comuni.

Cosa chiedeva l’associazione “Insieme costruiamo”?

Lo ripeterò sperando di avere maggiore fortuna:

Sono stati raggiunti gli obiettivi di reinserimento lavorativo per i lavoratori delle cooperative sociali? Quanti soldi sono destinati alle coop per il 2015?

Quanta parte delle tasse pagate dai cittadini è riservata alle coop?

La cifra rispetto al 2014 è aumentata?

I lavoratori sono adeguatamente retribuiti e tutelati?  

I lavoratori sono utilizzati in base alle loro capacità e professionalità?

L’utilizzo delle coop soddisfa i criteri di efficienza/efficacia ed economicità sempre riguardo agli interessi della collettività?Quali sono i criteri di aggiudicazione dei progetti e quali sono i progetti obiettivo dell’avviso pubblico ?

L’amministrazione comunale, anche per sfatare l’idea di qualche malpensante che queste coop., siano strumento di interessi clientelari, di interessi diretti o indiretti di qualche amministratore, oppure che questi operai siano solo utilizzati come supporto alla macchina comunale, dovrebbe rispondere alle domande poste.

Intanto, aggiungo io, potrebbe anche dire quanti sono gli operai dipendenti del comune, basta chiedere la pianta organica e in caso di difficoltà consiglio di richiedere una ricognizione dei carichi di lavoro, onde sapere le mansioni svolte e gli incarichi assegnati ad ogni dipendente.

Chi è preposto al controllo degli operai?

Quante persone sono assegnate all’ufficio tecnico/manutentivo e i compiti svolti da ognuno.

Solo così la cittadinanza potrà avere la possibilità di valutare la convenienza di queste decisioni.

Chi vuole capire quanto e dove servono le coop. e proporre soluzioni alternative a favore dei lavoratori ma anche dell’interesse comune?

Propongo un pubblico dibattito sul tema.

Questo mio intervento a sostegno delle giuste questioni poste dall’Associazione sopra citata, va inteso come una disponibilità a confronti seri, pubblici, fattivi, orientati al bene dell’intera collettività, naturalmente con quelle associazioni ed esponenti politici che hanno dimostrato di volere disinteressatamente il bene comune.

La condivisione che proponiamo deve avvenire nel rispetto delle identità di ciascuno.

A questo proposito da tempo avevo proposto che partisse un’iniziativa volta consultare tutta la cittadinanza sulla distrazione, da parte della Giunta, del mutuo ottenuto per la ristrutturazione del lungomare verso altre opere di minore importanza, una decisione che appare inspiegabile, non posso credere alle voci che per meri interessi personali si possa danneggiare un’intera comunità.

Il commercio e il turismo sono stati e devono essere il motore dell’economia del paese, un lungomare accogliente, comodo, bello, inserito nel vicino centro del commercio locale può rappresentare un mezzo di crescita economica.

Concordo di iniziare da subito a raccogliere le firme dei cittadini, io e altri attivisti del M5S saremo in prima fila, un’ottima iniziativa politica volta a dimostrare a questa sorda Giunta il reale volere del popolo amanteano.

Insieme a questa consultazione va iniziato un confronto che porti ad una volontà unanime di tutto il Consiglio per l’approvazione del regolamento per le consultazioni referendarie abrogative.

Inoltre per diversi aspetti vanno inoltrate informative alla Procura, al Demanio, alla Corte dei Conti e la Capitaneria di Porto. Chi è disposto a firmarli con il M5S?

                                      Rosario Cupelli cittadino attivista Movimento 5 Stelle.

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porto

Riceviamo e pubblichiamo

Continuano le favolette sui giornali per far stare “tranquilli” i cittadini,  ma risposte serie…. zero.

Oggi leggiamo che a breve il porto sarà riaperto, benissimo, con i costi a carico della collettività.

Ma il problema non è risolto, all’assessore Cannata, sempre “abberrato” di lavoro, sfugge che a breve ci sarà la sentenza del ricorso in cassazione del procuratore della repubblica di Paola, che potrebbe chiudere definitivamente il porto fino all’esecuzione dei lavori prescritti e al pagamento dei canoni demaniali.

E’ sempre distratto, Cannata, quando dimentica che, riguardo al “fiume Garrette”,  non basta protocollare un progetto, ma bisogna adempiere alle prescrizioni dell’autorità di bacino,

Dopo tutto questo, poi, forse,  ci sarà il collaudo.

Si distrae quando dice che “la Giunta Sabatino si sta adoperando per concludere l’iter amministrativo per il collaudo, passaggio mai compiuto prima”, infatti dimentica che il super tecnico che doveva occuparsene in passato è sempre lo stesso ovvero l’indagato Pileggi, per cui il timore che siano solo fantasie è più che lecito. Inoltre nella Giunta attuale siedono l’assessore Tempo e il sindaco Sabatino, con incarichi anche nella precedente amministrazione comunale. Anche il responsabile del servizio di ragioneria, Sabatino …padre,  era lo stesso e questo fino a due mesi fa ed ora AIUTA la segretaria e il sindaco.

I protagonisti di questo fantasy appaiono  sempre gli stessi.

Ci sono stati calcoli errati che hanno portato alla sanzione triplicata dei canoni dovuti, da un milione di euro a 3 milioni di euro, una grave colpa e la Corte dei Conti, spero, chieda il risarcimento di questo grave danno, chi ha sbagliato paghi e non ricada solo  sui  cittadini l’onere della sanzione.

A proposito è stata fatta una richiesta di transazione con il Demanio?  Risposta, fino a ieri, NO. Le solite vane promesse.

Leggo inoltre dell’affidamento dei lavori di pulizia per tutta l’area, che sicuramente avrà un costo, allora mi chiedo quante sono le spese per il Comune rispetto alle entrate?

Questa gestione mista non è assolutamente conveniente per le casse comunali. Infatti si è concessa la gestione ad una cooperativa pagata dal Comune ma solo per i servizi, mentre le spese di gestione generale e la manutenzione straordinaria sono ancora a carico dell’Ente, come le responsabilità. Questo nuovo affidamento toglierà altri margini di convenienza per le casse comunali.

Allora penso che sarebbe logico affidare completamente ai privati la gestione del porto, ricavandone un canone e garantendo contrattualmente le tariffe agevolate per i residenti, oppure che il Comune gestisca direttamente il porto, basterebbe una ricognizione della pianta organica del personale comunale e l’applicazione di corretti carichi di lavoro al personale dipendente, inoltre si potranno sfruttare  le agevolazioni in materia d’assunzioni che  il governo nazionale amico della Giunta sta predisponendo.

Ma il mega progetto del mega porto, che fine ha fatto? Spero che si sia insabbiato definitivamente, così come gli sponsor di questa mega idea.

                                                                      Rosario Cupelli, cittadini attivista Movimento 5 Stelle

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Dal blog di Grillo leggiamo la seguente nota: “S.O.S. CORECA M5S.

 

Amantea CERCA professionisti specializzati in progetti a difesa delle coste, disposti a fornire un'idea progettuale per la salvaguardia dello "scoglio di Coreca"

“Segnalo il caso di Amantea in provincia di Cosenza.

In questa località è presente uno degli angoli più belli della Calabria, "lo scoglio di Coreca".

Questo paesaggio unico rischia di essere rovinato da un progetto assurdo, al fine di frenare la forza dei marosi sono stati progettati dei lavori, probabilmente efficaci ma incompatibili dal punto di vista ambientale.

Un muro di cemento armato, posizionato in mare, lungo 100 metri e che fuoriesce dalla superficie del mare per 3 metri, parallelamente alla linea di costa.

La soluzione sicuramente più semplice, ma che principalmente garantisce maggiori guadagni.

Peraltro la sabbia per la costruzione dovrebbe essere prelevata dal fiume "Oliva", i terreni di questo fiume sono altamente inquinati e oggetto d'indagine da parte della magistratura.

Quindi questi lavori non solo rovinerebbero uno scorcio di paesaggio unico ma costituirebbero fonte d'inquinamento del mare.

Come M5S insieme a diverse associazioni ci siamo opposti a questo progetto, chiedendo una sospensione dell'iter, dobbiamo però al più presto proporre una soluzione alternativa.

Per questo cerchiamo progettisti esperti, amanti della natura, disposti a redigere un progetto alternativo, uno studio di fattibilità rispetto a soluzioni diverse ed ecocompatibili ((barriere sommerse, geotubi, ecc.) in tempi brevi, da sottoporre al Comune e alla Regione.

Per quest'opera c'è un finanziamento regionale di 900.000 euro.

Il M5S continuerà ad opporsi allo spreco di fondi pubblici tesi a proteggere i privati, danneggiando le bellezze del territorio.

Gli interessi privatistici e clientelari non possono avere la meglio sul fine pubblico.

Per contatti Rosario Cupelli attivista: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Francesca Menichino consigliere comunale di minoranza Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

scoglio di coreca

NdR. Siamo intervenuti sul problema di Coreca con un nostro articolo molto letto e contestato solo da pochissimi - QUI IL LINK DELL'ARTICOLO

, nel quale senza tema di smentite abbiamo ricordato che :

Il progettista ha suggerito di prelevare il misto del fiume Oliva

Si è alzato un grido fortissimo :NO!!!! L’Oliva è inquinato!

Sempre lo stesso progettista ha ricordato che il fiume Oliva naturalmente porta a mare il misto. Non poco, almeno20 mila mc all’anno.

Ma se l’Oliva è inquinato allora tutto il misto che giunge a mare è inquinato ed inquina anche il mare. Ed allora come è possibile far mangiare i pesci di Campora GS e far fare i bagni a Campora SG?

E se è vero che l’Oliva è inquinato , allora nemmeno si può usare, come hanno suggerito gli ambientalisti, il misto che si deposita a nord del porto : quel misto viene proprio dall’Oliva!.

Secondo questa logica , altro che prelevare il misto dall’Oliva, qui occorrerebbe impedire che il misto giunga al mare!.

Secondo questa logica , bisognerà fare una grande diga che trattenga il misto. Poi ci vorranno tanti camion che prelevino il misto inquinato e lo portino in discarica, magari sui carri ferroviari che lo portino in Germania od in Olanda. Altro che a Coreca! Ed è una cosa semplicissima! Bastano 160 carri merci per trasportare 20 mila mc di misto.

Per l’acqua , se inquinata, esiste invece una soluzione semplicissima

Basterà impermeabilizzare il letto del fiume garantendo alle acque un percorso non inquinante.

In giallino la zona a ripascimento artificiale.

 

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Scrive il M5S: “Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni dell’Assessore Tempo che dice “i lavori sul lungomare li faremo, tranquilli”.

 

Questo invito alla tranquillità genera invece in noi notevole preoccupazione, ricordando l'analoga rassicurazione che fece Renzi a Letta dicendogli “stai sereno”.

In sostanza secondo il M5S Amantea “Tranquillo ha fatto una brutta fine, come il lungomare”, così come “stai sereno” alla fine ha significato tutto il contrario!

E poi continua si chiede M5S nella nota stampa: “Tanta sicurezza deriva forse dal fatto che l’assessore al bilancio e ai lavori pubblici ha deciso di usare il “risarcimento” ricevuto per la ristrutturazione del lungomare?

Magari può chiedere un aiuto a Vadacchino, Carratelli, Ruggiero, Mazzei, Cappelli, e al sindaco Sabatino che non avrà problemi a rinunciare ai soldi visto che si era resa già disponibile in tal senso per l’acquisizione del castello. Parliamo di due milioni di euro circa, anche se attendiamo ancora di conoscere precisamente le cifre percepite. Ricordiamo che sono soldi pubblici che arricchiscono le tasche personali, mentre le casse del comune sono “svuotate” e si continuano a contrarre mutui anche trentennali.

Come intendere dunque le rassicurazioni di Tempo che parla “per un futuro immediato di creare tanto verde (mentre il PSA aumenta le aree fabbricabili), cambiare l’arredo, l’illuminazione e la viabilità, e di non accantonare l’idea di investire sul lungomare”.

Ma l’assessore Tempo sogna o sono le solite false promesse dei soliti politici che pensano ancora di illudere i cittadini?

Adesso basta: riteniamo che non sia più rinviabile la richiesta ai cittadini di esprimersi, di dire se ritengono o meno indispensabile il rifacimento del lungomare o se come pensa l’assessore Tempo e l’attuale giunta, sia più opportuno “pontificare”, cioè fare ponti, passerelle e stradine che non sembrano affatto rispettare alcun ordine di priorità e di interesse pubblico. Ci sono forse fini ulteriori e diversi dall’interesse pubblico?

Notiamo anche una certa ritrosia dell’assessore Tempo verso la cultura, quando sostiene che si può fare a meno di un “anfiteatro”.

Ma la dichiarazione più eclatante è che finalmente “il Comune acquisirà l’area del lungomare al proprio patrimonio”.Ma allora cosa si è dichiarato per avere il mutuo? E perché non è stata già regolarizzata la situazione concessoria? E a quanto ammontano i canoni/indennizzi per il periodo pregresso? O anche il lungomare deve avere la stessa sorte del porto, prima sequestrato, oggi insabbiato? Ma chi pagherà mai per questi danni che oggi ricadono sulle spalle dei cittadini ed in particolare dei pescatori, e per i tanti danni causati dalla cattiva amministrazione dell’ente? Pagherà forse il dirigente Pileggi che, indagato per il sequestro del porto, continua ad essere confermato di tre mesi in tre mesi nell’incarico piuttosto che essere rimosso.

Nella seduta di consiglio comunale del 24 ottobre avevamo chiesto all’assessore Tempo un confronto pubblico avente ad oggetto il tema del lungomare e l’assessore aveva offerto la propria disponibilità, mostrando una sensibilità politica diversa rispetto alla maggioranza di cui fa parte. Rinnoviamo l’invito e attendiamo una rapida risposta nella convinzione che una decisione, che come questa riguardi il futuro, della citta debba essere largamente condivisa e non imposta , soprattutto da chi afferma di volere interpretare un governo fondato sulla partecipazione democratica.

All’associazione Spirito Libero che dice “troppi sprechi e troppi falsi proclami, è il momento di dire basta”, al gruppo consiliare “Insieme per la città” che cerca “coscienze libere”, diciamo che siamo d’accordo: a loro e a tutti i cittadini chiediamo di passare ai fatti condividendo un’azione forte a difesa della città e del suo futuro.

Il M5S è pronto e invita tutti , compresa l’amministrazione, ad un confronto pubblico e ad una discussione seria sull’argomento.”

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Il ministero apra un tavolo di crisi nazionale

"Dopo la crisi estiva si registra un nuovo stallo per l’azienda calabrese Infocontact.

L’imminente scadenza di importanti commesse e l’esclusione della società, ora a regime commissariale, dai bandi gara delle medesime, pone seri dubbi sul suo futuro.

Come Movimento 5 Stelle facciamo nostro l’appello dei 1800 dipendenti che da troppo tempo vivono sulla loro pelle la condizione di precarietà e che ora annunciano azioni eclatanti".

E' quanto affermano in una nota stampa Sebastiano Barbanti – M5S, Cittadino eletto alla Camera e Francesco Molinari – M5S, cittadino eletto al Senato.

"Crediamo sia arrivato il momento che il Governo dia risposte certe a questa categoria e pensiamo che il Mise (Ministero per lo sviluppo economico) debba aprire immediatamente un tavolo di crisi nazionale per fare il punto della situazione e prospettare soluzioni imprenditoriali a lungo termine. Non possiamo più assistere a speculazioni economiche sulle spalle di dipendenti che giornalmente lottano per far girare quel poco di economica che ancora si riscontra in Calabria - affermano Molinari e Barbanti -.

Da Lamezia a Rende passando per le sedi periferiche, i lavoratori sono in apprensione. Ed è un allarme che ormai coinvolge la maggioranza della popolazione calabrese, se è vero che il 93,5% dei nostri corregionali non ha più alcuna fiducia nel futuro e ha paura di perdere il posto di lavoro (dati Demoskopica 2015).

È una percentuale altissima che indica il vero male della nostra terra e dell’Italia tutta: la cattiva politica della clientela, degli affaristi e dei lobbysti, dell’inciucio e del malaffare.

Porteremo nelle sedi opportune - conclude la nota dei Cinque stelle - il caso Infocontact e scriveremo al Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano per sapere quali azioni intendono intraprendere per cercare al più presto una soluzione a questa odissea lavorativa che coinvolge 1800 lavoratori”.

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I Racconti

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