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E’ noto come con determina n 890 del 27 settembre 2019 sia stato affidato al dr Carmine Piluso di Lago l’incarico di valutare i campioni di acqua prelevati alla fine del lungomare di Amantea

Si tratta non delle acque del lungomare sud ma del lungomare nord, lato Cristaudo dove forse è più facile fare i prelievi

 

 

 

Lo sversamento è avvenuto il 10 settembre e i prelievi sono stati effettuati dalla Guardia Costiera e dalla Polizia Municipale e consegnati giorno 11 settembre all’amministrazione comunale

Con immediatezza, lo stesso giorno il responsabile del servizio ha adottato la determina n 890 di affidamento dell’incarico al dr Piluso

A distanza di un mese non è dato sapere che cosa sia stato trovato nelle acque prelevate, né se i prelievi siano stati effettuati con rispetto della normativa di legge.

Abbiamo certezza nel dr Piluso e speranza che nel tempo Guardia Costiera e dalla Polizia Municipale faranno anche i prelievi del lungomare sud!

Pubblicato in Campora San Giovanni

Anche nella nostra cittadina di Amantea questa mattina intorno alle ore 6 la Guardia Costiera e i Vigili Urbani hanno effettuato un blitz sulla nostra spiaggia, forse dietro segnalazioni e proteste di alcuni cittadini, sequestrando sdraio e ombrelloni che abusivamente erano stati piazzati sul bagnasciuga restituendo tutti gli spazi alla libera fruizione e disponibilità dei cittadini e dei turisti.

 

 

 

 

Gli ombrelloni e le sdraio venivano lasciati sul bagnoasciuga anche di notte, pronti per essere riaperti e utilizzati il giorno dopo senza dover cedere la priorità acquisita ad altri bagnanti.

Questa mattina, i furbetti della spiaggia libera, che credevano che la spiaggia fosse di loro proprietà, non hanno trovato nulla dei loro oggetti perché erano stati portati via dalla Guardia Costiera ponendo fine all’occupazione abusiva di luogo pubblico e degli spazi di spiaggia libera.

Alcuni hanno protestato, però non hanno chiesto la restituzione dei loro averi altrimenti avrebbero dovuto pagare una contravvenzione di 200 euro prevista per legge.

Al termine dell’operazione è stato riempito un camion del Comune di ombrelloni e sdraio.

Pubblicato in Campora San Giovanni

tonnoContinua incessante l’attività di contrasto alla pesca illegale, alla detenzione ed alla vendita di prodotti ittici illegalmente catturati ed immessi sul mercato condotta dalla Guardia Costiera.

A latere della consueta attività a tutela della balneazione e della sicurezza della navigazione, i militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia, hanno effettuato puntali verifiche nei punti di sbarco ed agli esercizi commerciali adibiti alla vendita di prodotti ittici che hanno portato, nel corso del mese di giugno, alla contestazione di n. 6 sanzioni amministrative per un ammontare di circa 10.000 euro.

Nel corso di tali verifiche è stata posta sotto sequestro anche una partita di tonno rosso, per un peso di circa 120 kg, priva di tracciabilità e pertanto avviata alla distruzione per la salvaguardia della salute del consumatore finale.

A tutela dei consumatori ed anche degli esercizi commerciali che lavorano nell'alveo della legalità, continueranno nei prossimi giorni le attività di controllo da parte della Guardia Costiera, sia via terra che via mare, finalizzate al contrasto della pesca illegale e dell’immissione del frutto di tale pesca sul mercato

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sequestroLA GUARDIA COSTIERA SEQUESTRA OPERE ABUSIVE

Nell’ambito dell’attività di contrasto all’abusivismo demaniale e ambientale, nell’area di competenza della Guardia Costiera di Vibo Valentia, è stata condotta una rilevante attività di polizia giudiziaria, frutto di una attenta azione investigativa avviata nei mesi scorsi, conclusasi con il sequestro di manufatti realizzati abusivamente lungo una delle località più suggestive della “Costa degli Dei”, precisamente in località Grotticelle del Comune di Ricadi (VV).

La suddetta attività ha portato a porre i sigilli ad un manufatto realizzato su base in cemento avente struttura in muratura con sovrastante manto in lastre in cemento ondulate e una tettoia per ombreggiatura con struttura in legno costituita da paletti e stuoie in cannucciata, il cui sequestro è stato convalidato dalla Autorità Giudiziaria.

I proprietari sono stati denunciati penalmente alla competente Procura della Repubblica di Vibo Valentia per i reati di cui all’art. 55 Cod. Nav. per aver realizzato nuove opere entro la zona dei trenta metri dal confine con il demanio, art. 31, 44 D.P.R. 380/2001 per aver realizzato le opere in assenza di permesso a costruire, art.181 D.lgs 42/2004, perché senza autorizzazione venivano eseguiti lavori su territorio costiero compreso nella fascia di profondità di 300 metri dalla linea di battigia.

L’intervento condotto dai militari della Guardia Costiera ha quindi consentito l’accertamento dell’ennesimo reato commesso ai danni dell’ambiente costiero, in totale spregio delle pertinenti norme vigenti, in un’area, tra l’altro, sottoposta al vincolo paesaggistico-ambientale.

Tale attività rappresenta un ulteriore epilogo di quella già effettuata lungo il litorale di Vibo Valentia e Tropea nei mesi passati, finalizzata alla tutela dell’ambiente costiero calabrese minacciato da condotte indiscriminate e senza scrupoli da parte dei ”nemici” dell’ambiente .

L’attività di tutela dell’ambiente da parte della Guardia Costiera, proseguirà senza soluzione di continuità al fine di salvaguardare e preservare lo stesso garantendone la fruibilità per la collettività

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guardia costieraProsegue l’attività di contrasto e repressione degli abusi edilizi commessi lungo la costa vibonese.

Nell’ambito di specifica attività diretta a contrastare il fenomeno dell’abusivismo costiero il personale della Guardia Costiera di Vibo Valentia ha effettuato numerosi controlli nella frazione di Vibo Marina; da tali controlli è stato accertato che su alcuni immobili erano in corso lavori di manutenzione straordinaria senza le necessarie autorizzazioni previste in materia di demanio marittimo; dalla analisi della documentazione i militari della Guardia Costiera hanno altresì appurato che tali opere erano state edificate in violazione della normativa urbanistica.

I committenti dei lavori, venivano quindi denunciati a piede libero alla competente Procura della Repubblica di Vibo Valentia perrealizzazione di strutture in assenza del permesso di costruire in zone sottoposte a vincolo paesaggistico; gli immobili interessati dai lavori sono stati posti sotto sequestro penale.

L’attività della Guardia Costiera mirata al contrasto dell’abusivismo indiscriminato lungo la costa del Circondario Marittimo di Vibo Valentia continuerà senza sosta al fine prevenire e tutelare la fascia costiera, garantendo nel contempo una migliore fruibilità del demanio marittimo da parte della collettività.

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pesca reteContinua l’attività di contrasto alla pesca illegale portata avanti dagli uomini e dalle donne della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina. Nel corso della giornata odierna, nell'ambito degli ordinari controlli sulla filiera della pesca, con particolare riferimento alla pesca illegale dei prodotti ittici, i mezzi navali della Guardia Costiera hanno sequestrato svariati attrezzi da pesca professionale utilizzati in maniera illegittima, presumibilmente da pescatori senza regolare licenza nelle acque antistanti il litorale del Comune di Amantea.

Tra gli attrezzi sequestrati una rete da posta del tipo “imbrocco”, lunga circa 1500m, era priva delle targhette identificative che la legislazione vigente richiede di apporre agli attrezzi utilizzabili dai soli pescatori professionali, sulle quali vanno indicati i dati dei pescherecci su cui sono imbarcate; Per tali violazioni l’attuale normativa, oltre al sequestro, prevede sanzioni amministrative fino ad un massimo di € 12.000.

Le attività di controllo da parte della Guardia Costiera continueranno nei prossimi giorni, sia via terra che via mare, al fine di garantire il contrasto della pesca illegale, l’immissione del pescato sul mercato e la tutela dei consumatori.

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porto amantea

Con determina n 301  del 29 marzo la apposita commissione ha affidato alla cooperativa Gente di mare i servizi portuali per l'importo di euro 161749 Oltre Iva al 10 per cento e quindi per un totale di 177924 euro annui. Dopo una breve pausa quindi il porto ritorna alla cooperativa amanteana

IMMAGINE 2Prosegue incessante l’attività di controllo a tutela del demanio marittimo e dell’ambiente marino costiero, effettuata dai militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia.

In particolare nella giornata di ieri, due pattuglie impegnate in attività di controllo sull’abusivismo edilizio e demaniale, hanno esperito apposito controllo presso un immobile ubicato nelle immediate vicinanze dell’ambito portuale di Vibo Valentia e come tale area di pregio paesaggistico.

Dall’esito di approfondimenti investigativi, gli uomini della Guardia Costiera hanno accertato che l’immobile ricadeva interamente su proprietà privata, ma i lavori erano in corso di esecuzione senza che il proprietario avesse ottenuto le autorizzazioni previste in materia urbanistica e demaniale marittima.

Il responsabile, veniva, quindi, denunciato a piede libero alla competente Procura della Repubblica di Vibo Valentia per la violazione del Codice della Navigazione (artt. 55 ed 1161) e del Testo Unico in Materia Edilizia ( artt. 31 e 44) e l’intera area oggetto di ampliamento con relativa scala in cemento armato posta sotto sequestro penale.

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Alcuni titolari di lidi balneari hanno avuto un incontro con l’ amministrazione comunale per una valutazione sulla possibilità automatica di attuare le solite dune artificiali a tutela delle loro opere evitando i gravissimi danni che talvolta le forti mareggiate vi apportano con il rischio della loro mancata attivazione nell’anno successivo e quindi una risposta insufficiente alle esigenze dei turisti ed un aumento delle tariffe

Amantea come tanti altri paesi turistici ha diversi lidi balneari annuali al fine di ridurre le tariffe do servizio che sono aumentate dai costi di smantellamento e riproposizione annuali.

Anche in tante altre parti d’Italia la prima e più semplice risposta è la realizzazione di dune artificiali atte a spezzare l’effetto dei marosi ribaltando l’onda e così ripetendo il positivo effetto che realizza il nostro lungomare che infatti si mantiene da tempo mentre altri( vedi Campora San Giovanni) sono stati interamente distrutti.

Per esempio la intera spiaggia di Santa Maria del cedro interessata dalle dune artificiali che tutelano sia i lidi che terreni ed opere, pubbliche e private.

Per non parlare di tante spiagge dell’Adriatico

Ora proprio a conferma della ricerca europea che afferma come la Calabria sia l’ultima regione italiana e la terzultima europea per risposta burocratica alle esigenze della comunità i titolari dei lidi hanno evidenziato la mancanza di certezza comportamentale.

In ragione di questa grave condizione di inefficienza e di incertezza è emersa la possibilità ed opportunità di integrare il piano spiaggia con un micro codicillo che permetta automaticamente la realizzazione di dune artificiali di tutela dei lidi usando la sabbia presente nella stessa area della concessione demaniale che a fine periodo invernale sarà ridistribuita sulla spiaggia.

Un codicillo da sottoporre ad apposita conferenza di servizio.

Un codicillo che permetterà allo stesso comune di realizzare sue dune a tutela del lungomare e della pista ciclabile che molto spesso vengono invasi dalle onde e riempite dalla sabbia da esse trasportata.

Basta evidenziare che si tratta di interventi storicizzati che hanno garantito una efficace risposta ai marosi e senza alcuna negativa incidenza ambientale.

Basterà quindi una semplice comunicazione all’ente comune in fase di realizzazione della duna ed una in fase di eliminazione con dichiarazione se sarà usata soltanto la sabbia presente nella concessione o se essa dovrà essere integrata da apparto esterno; in tal caso sarà necessario una preventiva valutazione della compatibilità della nuova sabbia.

La comunicazione permetterà al comune di esercitare i controlli che esso riterrà opportuni.

E’ un necessario processo di semplificazione amministrativa e che permette la riduzione di danni e di inutili costi.

Ora spetta al comune di operare per dare risposta ai titolari di lidi ed alle proprie necessità forse nemmeno interamente percepite.

Ma domani ci saranno novità……………….( vi faremo sapere)

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Sequestrati 45 tonni rossi sottomisura

Nell’ambito della costante attività di vigilanza sulla filiera della pesca, personale della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, ha accertato ieri mattina, presso un esercizio commerciale

 

cittadino, la presenza di 45 esemplari di tonno rosso (Thunnus Thynnus) allo stato giovanile e privi della documentazione idonea a garantirne la rintracciabilità e la legittimità della cattura.

Vietare la pesca di esemplari di misura inferiore alle taglie minime individuate per le diverse specie è particolarmente importante per la tutela delle risorse biologiche, in quanto significa consentire loro di raggiungere lo stadio di crescita nel quale possono riprodursi ed incrementare così la loro diffusione nei mari, a beneficio dell’ecosistema, ma anche dei pescatori e dei consumatori.

La normativa vigente regolamenta in maniera particolarmente rigida la pesca del tonno rosso, non permettendone, tra l’altro, la cattura al di sotto di una specifica taglia minima (fissata in 115 centimetri o, alternativamente, in 30 chilogrammi di peso).

Questa specie di tonnide è infatti da tempo minacciata dall’eccessivo sfruttamento degli stock presenti nel Mediterraneo e negli Oceani, ed è, pertanto, particolarmente tutelata dall’Ordinamento internazionale tramite l’lCCAT (International Commission for Conservation of Atlantic Tuna), un’organizzazione internazionale di cui è parte anche l’Unione Europea.

Il tonno rosso, a differenza delle altre specie simili più comuni nel mediterraneo (alalunga, alletterato, palamita, tombarello) se lasciato crescere, può arrivare a superare i quattrocento chili di peso ed i tre metri di lunghezza.

Al trasgressore vibonese è stato elevato un verbale amministrativo per l’irrogazione della sanzione amministrativa di 24.000 euro, la chiusura al pubblico per otto giorni lavorativi ed il sequestro dei tonni.

Dopo gli accertamenti di rito da parte del personale sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano, il prodotto ittico è stato devoluto in favore di un ente benefico che opera sul territorio.

La Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina coglie l’occasione per ribadire che l’attività di controllo mirata a contrastare la pesca abusiva del tonno rosso e di altre specie proseguirà in maniera costante sia in mare, sia tramite le verifiche condotte a terra, a partire dallo sbarco, lungo tutta la filiera della pesca.

I Racconti

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