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Arrestato dopo aver picchiato il padre e tentato di gettare dal balcone la madre.

 

Si tratta di un catanzarese di 33enne, Carmine Borrelli.

L'aggressione è avvenuta nell'appartamento di Cerva, nel catanzarese, dove l'uomo vive con i genitori.

Borrelli, secondo quanto si è appreso, soffrirebbe di disturbi psichici.

 

L'aggressione è avvenuta nella serata di ieri e, secondo la ricostruzione dei carabinieri, è scattata per futili motivi.

Borrelli ha colpito a più riprese con calci e pugni i genitori conviventi.

Il padre, adesso, è ricoverato all'ospedale di Catanzaro ed è in pericolo di vita.

 

Il 33enne prima ha tentato di gettare dal balcone della casa, posta al primo piano, la madre casalinga di 60 anni.

Poi si sarebbe accanito sul padre, Pietro, pensionato di 63 anni per due volte lasciandolo a terra in fin di vita.

E’ stato arrestato dai Carabinieri di Sersale e della Compagnia di Sellia Marina per duplice tentato omicidio.

Pubblicato in Catanzaro

La notizia non ha carattere di ufficialità, nel senso che non è stata emanata alcuna nota stampa, ma più voci la confermano. Sembra che ieri i carabinieri di Amantea abbiano acceduto al cimitero di Campora SG per effettuare controlli su alcuni lavori privati che si stanno ivi realizzando.

 

Sembrerebbe che detti lavori consistenti in una cappella privata siano in esecuzione fruendo dell’ energia elettrica prelevata illecitamente da un contatore comunale.

La stessa cosa per la fornitura dell’acqua prelevata illecitamente dalla rete comunale. Ovvie le conseguenze per la impresa. All’impresa potrebbe essere contestato il reato di furto di energia elettrica e di acqua. Salvo che tali prelievi non siano stati autorizzati in qualche modo da qualcuno dell’ente, politico o funzionario che sia.

Ovvie anche le conseguenze per l’ente. Nessuno ha controllato? Nessuno accede al cimitero per verificare come vengono eseguiti i lavori pubblici o privati?
Si ipotizza, quindi, una vera e propria omissione in atti d’uffici,o quale è configurabile nella ipotesi di mancato esercizio dei dovuti controlli.

In relazione a quanto sopra sembra addirittura ch il sindaco Monica Sabatino sia stata convocata in caserma per essere edotta di quanto occorso e probabilmente per le contestazioni di rito.
Una procedura probabilmente inusuale ma dettata dal fatto che l’Arma intende evidenziare alla amministrazione la propria costante attenzione al territorio ed a quanto in esso accade.

O forse una semplice ma forte sollecitazione alla amministrazione ad esercitare con puntigliosità i controlli sul funzionamento della macchina amministrativa, a cominciare dal personale e dall’uso dei beni dell’ente.
Un avviso coerente alla più recente ed intensa azione di vigilanza che la benemerita esercita sul territorio, quasi a dire come noi controlliamo voi ed è bene che voi controlliate il vostro sistema.
Peraltro non è difficile vedere i militi della locale stazione CC esercitare posti di blocco nella città ed elevare sanzioni alle quali gli amanteani non erano abituati.
Un comportamento in entrambe i casi finalizzato a rieducare la città al rispetto delle regole, anche le più semplici ed elementari.
Un comportamento che se seguito anche dalla Polizia Muniiale e da tutta l’amministrazione comunale porterebbe ad una città diversa e sicuramente migliore.

Pubblicato in Cronaca

È sera. Sono le 17.30 circa. Siamo sulla ss18 all’incrocio con via Monte Cocuzzo, la strada tra via Garibaldi e via Margherita.

 

Già su questa stessa via stamani un incidente con danni alle autovetture ma senza danni ai conducenti

E stasera ancora un altro incidente

L’Audi condotta da Carmine Chiappetta sta percorrendo via Monte Cocuzzo e si sta accingendo ad imboccare la SS18.

Ma sulla stessa statale proveniente da nord e diretta verso sud la Ford condotta da Francesco Siciliano da Longobardi ivi residente in Contrada S. Maria Di Mare.

L’impatto è inevitabile.

L’Audi urta con la parte anteriore destra e la Ford urta con la parte anteriore sinistra.

Immediato l’intervento dei militari della caserma dei carabinieri e del comando della Polizia Municipale che provvedono in particolare, questi ultimi, a garantire l’intenso il traffico auto veicolare

Intanto i Carabinieri ed altri agenti della Polizia Municipale provvedono alle rilevazioni dei luoghi dell’incidente.

Arriva il carro attrezzi che provvede al trasporto in officina della Ford del signor Francesco Siciliano.

Si provvede inoltre a fotografare le due auto sul punto di impatto.

I due conducenti consegnano alle autorità i documenti dell’auto e personali

Poi ambedue raggiungono il vicino ospedale di Paola senza bisogno di autoambulanza del 118

Ambedue lamentano lievi danni ma è bene, in via precauzionale, farsi dare una controllata .

Pubblicato in Primo Piano

Tenutosi il consiglio comunale straordinario dal tema “Discussione sui gravissimi atti intimidatori subiti dal sindaco e da alcuni amministratori”.

Un consiglio nel quale sono intervenuti il Prefetto Tomao, gli onorevoli Lanzetta, Lo Moro, Magorno, Bruno Bossio, ed ancora Vanda ferro, Mario Oliverio, Ennio Morrone.

Ma nella serata di sabato queste vicende erano già dimenticate.

La vita era ripresa normalmente

In Piazza Commercio il M5S parlava alla gente

In Via Margherita la Pro loco si preparava alle monacelle di domani approfittando del fatto che la principale via della cittadina era chiusa al traffico ed era diventata il regno di pedoni.

Dai bambini , ai ragazzi delle famiglie, ai nonni con i nipotini.

Anche il sindaco passeggiava su Via Margherita con marito e figlia in un meritato attimo di tranquillità

Affatto tranquilli invece i carabinieri della locale caserma che insieme ai carabinieri del gruppo cinofilo stavano eseguendo una lunga perquisizione di uno dei negozi di quella che sembra n vero e proprio centro commerciale all’aperto

La curiosità degli amanteani ha indotto molti ad osservare l’azione dei Carabinieri

Poi la quasi totalità ha ripreso la passeggiata di fine settimana, apparentemente indifferente

Ma non è affatto così .

amantea veduta

L’argomento della serata non era il calcio o l’innamorato. Affatto!

Ognuno riferiva di quanto stesse accadendo nella centralissima via

Ognuno si interrogava sulle ragioni della perquisizione.

Anche perché recentemente ne sono state effettate altre, alcune delle quali positive.

Forse sono state semplicemente le indagini di cui parlava anche lo stesso Prefetto e l’onorevole Lo Moro ?

Od invece i carabinieri cercavano altro vista l’unità cinofila? E cosa? Droga od armi ?

O piuttosto sono stati semplicemente gli effetti reattivi alle intimidazioni fatte nei giorni dal 31 ottobre al 3 novembre e di cui non tutto sembra emerso? Una sorta di messaggio a tanti, la riprova che lo Stato, come ha detto il sig Prefetto, c’è. E non soltanto sul palco del campus.

Nessun comunicato è stato emanato.

Pubblicato in Cronaca

14 maggio 2014. Operazione Chimera. In manette 26 persone appartenenti alla cosca “Cerra – Torcasio – Gualtieri”.

28 ottobre 2014 . Operazione Chimera Due . In manette “altre” 18 persone, sempre della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri.

Ad eseguire gli arresti il Nucleo investigativo dei carabinieri di Catanzaro, insieme alla Compagnia di Lamezia Terme.

16 le ordinanze di custodia cautelare in carcere

Una l’ordinanza di arresti domiciliari

Tutti sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, finalizzata alla commissione di estorsioni a danno di imprenditori e commercianti dell'area lametina, nonché all'illegale porto e detenzione di armi.

A finire in carcere esponenti di spicco della cosca, Cerra-Torcasio-Gualtieri, quali Pasquale Torcasio 45 anni e Cesare Gualtieri, 36 anni, ed inoltre vari componenti del gruppo di fuoco dell'omonima cosca.

L'indagine costituisce il prosieguo dell'operazione "Chimera" del maggio scorso e si è sviluppata grazie alla collaborazione di vari imprenditori.

Un ulteriore provvedimento in carcere è stato eseguito dalla Dia di Catanzaro.

I dettagli completi si avranno nella conferenza stampa convocata a Catanzaro per le ore 11, 30 presso il Comando provinciale dei carabinieri

Pubblicato in Lamezia Terme

Fiumefreddo Bruzio. Intensi controlli dei carabinieri.

Fiumefreddo Bruzio è un piccolo paese del Tirreno Cosentino, equidistante tra Paola ed Amantea un tempo noto solo per una Miss Italia o per il suo bel centro storico e la sua gastronomia.

Da qualche tempo, però, Fiumefreddo è venuto alla ribalta della informazione locale per vicende non liete.

Parliamo, tra l’altro, della scomparsa del pastore Carmine di Santo, dell’omicidio di Maria Vommaro , della scomparsa del presunto assassino Francesco Garritano, della morte per incidente stradale di due fratelli ottuagenari, di arresti vari per coltivazione e spaccio di droga.

Comprensibile, quindi, l’attenzione che su tale cittadina hanno le Forze dell’ordine, in primis i carabinieri di Paola che anche in questi giorni hanno effettuato intensi e produttivi controlli .

Per esempio presso la stazione ferroviaria è stata trovata una persona tale D.V.W., 38enne di Minturno (Lt), che è risultato essere pregiudicato sottoposto alla sorveglianza speciale e quindi con l'obbligo di non allontanarsi dal suo luogo di residenza. I militari dell'Arma hanno quindi proceduto al suo arresto. Poi l’uomo è stato giudicato per direttissima e condotto al carcere di Paola.

Denunciate altre 3 persone e 2 sono state segnalate come assuntori di sostanze stupefacenti

Due persone sono state denunciate per mancata ottemperanza alle prescrizioni imposte dalla legge per chi è colpito da un provvedimento come gli arresti domiciliari.

Un giovane paolano , 22enne, pregiudicato, è stato denunciato per porto abusivo di armi.

Rinvenute anche varie sostanze stupefacenti (cannabis e hashish).

Ai posti di blocco attuati dai 15 pattuglie e oltre 30 carabinieri, in divisa ed in borghese, hanno permesso di controllare oltre 30 mezzi e di identificare 90 persone.

Pubblicato in Basso Tirreno

I carabinieri di Fiumefreddo Bruzio sono costantemente alla ricerca del presunto assassino della povera Maria Vommaro, scomparso sin da subito dopo l’efferato omicidio

Ma non si distraggono da altri obiettivi

Ed infatti nei giorni scorsi hanno effettuato un rastrellamento mirato ad una zona boschiva del comune stesso.

E qui hanno rinvenuto5 alte piante di canapa indiana

Piante alte 1,5 metri e pronte per essere raccolte

Le successive indagini hanno permesso di risalire al proprietario dell’appezzamento di terreno

Si tratta di R.V., un 36enne di Falconara Albanese, pregiudicato e disoccupato che è stato dichiarato in arresto per il reato di detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti .

Nella successiva perquisizione domiciliare infatti venivano rinvenuti altri 60 grammi di Marijuana già essiccata e custodita in vasetti di vetro.

RV è stato condotto ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo previsto per oggi.

Pubblicato in Basso Tirreno

Ahi voglia di aspettare le lettere!

Il postino dell’agenzia Tnt aveva trovato un modo semplicissimo per ridurre il suo lavoro oberante

400 lettere le aveva poste in due sacchi vicino ai cassonetti della spazzatura

Non dentro, ma fuori.

Viene da chiedersi se nel comune di Crotone si effettua la raccolta differenziata.

Come mai allora il postino ha allocato la posta fuori dai cassonetti ed in vista a tutti anche ai carabinieri che passando da una via del quartiere Margherita sono stati insospettiti da due grossi sacchi, molto voluminosi, accantonati vicino i cassonetti della nettezza urbana.

Era posta di residenti del quartiere Margherita e del quartiere Gabella Grande.

Logico allora la perquisizione della abitazione del postino dove sono state trovate altre3000 lettere mai recapitate, principalmente risalenti al 2014( solo un centinaio di buste risalivano al 2012).

Da qui la denuncia per sottrazione e soppressione di corrispondenza commessa da persona addetta al servizio delle Poste ed interruzione di pubblico servizio.

Il postino S.A.  36enne aveva omesso di consegnare la posta attestandone falsamente l’avvenuta consegna, smarcando sul palmare in uso le singole lettere senza consegnarle ai legittimi destinatari.

Tutta la corrispondenza, dopo essere stata catalogata, è stata immediatamente restituita all’agenzia delle poste per la consegna ai legittimi destinatari.

Pubblicato in Crotone

Villaricca è un paesone della provincia di Napoli di oltre 30 mila abitanti

Recentemente venuto alla ribalta della cronaca per lì omicidio di un ventinovenne da parte di un settantacinquenne infastidito per il volume alto della Tv e per le sue docce di mezzanotte

Oggi ritorna alla ribalta per un blitz nel quale sono state bloccate tre persone, di cui sono state ,poi, perquisite le abitazioni.

Sono state trovate ben tredicimila polizze assicurative falsificate, emesse da tutte le più importanti società italiane e straniere.

Il loro prezzo sul mercato era di 100 euro

Insomma rivendute avrebbero fruttato circa 1.300mila euro

A compiere il blitz i carabinieri della compagnia di Marcianise che hanno anche sequestrato anche duemila tra certificati di proprietà e carte di circolazione: i documenti avrebbero consentito la immatricolazione di almeno mille autovetture.

Stando ai primi risultati investigativi i certificati sarebbero stati falsificati, mentre le carte di circolazione sarebbero state rubate in Sicilia.

Sono stati poi trovati anche mille supporti per carte d'identità false.

Insomma una centrale del falso

Ad effettuare l'indagine il comandante del nucleo operativo, tenente Paolo Cristinziano sotto la direzione del capitano Nunzio Carbone.

Si tratta di una delle più importanti operazioni degli ultimi dieci anni per la quantità del materiale sequestrato.

Si pensa che il materiale sequestrato fosse destinato anche al mercato di altre regioni oltre quello campano

E forse non tutti gli acquirenti delle polizze sembra fossero a conoscenza della falsificazione.

Pubblicato in Italia

Se i soldi muovono il mondo, sono “loro” da cercare e sottrarre

E non solo nel caso della ‘ndrangheta

Sottrarre i guadagni illeciti, ad ogni livello, significa evitare la reiterazione di quelle attività che distruggono la civiltà ed il bene comune

Per questo le attente indagini patrimoniali condotte ad ogni livello, in particolare per le cosche ‘ndranghetiste , anche se sarebbe, anzi è opportuno che siano indagati tutti coloro che hanno soldi e beni non dichiarati o comunque non confacenti con le dichiarazioni rese.

Nel caso de3i Serpa le indagini sono state coordinate dal procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo e dal pm Pierpaolo Bruni, ed hanno evidenziato una notevole sperequazione tra i bassissimi redditi dichiarati e il considerevole incremento patrimoniale registrato nell'ultimo ventennio Nella Serpa e del suo nucleo familiare.

Come si ricorda Nella Serpa al momento è in carcere in conseguenza dell'operazione "Tela di ragno" condotta dai carabinieri di Cosenza sotto la direzione dalla Dda catanzarese per associazione mafiosa, tentato omicidio, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi da fuoco, omicidio, furto ed estorsione in concorso.

In relazione a tanto la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Cosenza ha emesso i provvedimenti di sequestro sulla base delle indagini economiche condotte dalle Fiamme gialle e dai Carabinieri.

Tra i beni sottoposti a sequestro,:

-una ditta che si occupa di installazione di impianti idraulici e che negli anni è riuscita a ottenere appalti pubblici, anche dall'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza;

-15 tra magazzini di metrature considerevoli e appartamenti,

-cinque attività commerciali - tra cui un bar, due importanti strutture alberghiere e un frequentatissimo lido balneare situati a Paola

- 11 tra automobili e motoveicoli,

-diverse decine di rapporti bancari.

Gli investigatori hanno dichiarato che "La sottrazione di tali ingenti ricchezze priva la 'ndrina di preziosa linfa vitale per la sussistenza e il prosieguo delle attività criminose. Da qui il nome dell'operazione Tramonto"

Pubblicato in Paola

I Racconti

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