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È la domanda che si è posto e ci ha posto una delle persone che, tra le prime, ci ha informato di quanto sta succedendo nella zona del sottopasso del vialone del poliambulatorio.

Il perché della domanda è semplice.

Stamattina ha fatto quattro gocce d’acqua.

Siamo nel vialone che dal poliambulatorio conduce alla statale, quello di cui abbiamo segnalato uno strano fenomeno di perdita di aderenza.

Una dopo l’altra, tre auto raggiunto il sottopasso della SS18 perdono improvvisamente aderenza appena accennata la curva a sinistra e cominciano lo slalom.

Solo per miracolo non sono andate fuori strada.

Probabilmente solo perché aveva cominciato a piovere da poco.

E come hanno fatto in tanti, le auto sono andate via ed i loro conducenti ed occupanti, sorpresi, si sono interrogati su cosa fosse successo.

Nemmeno noi lo sappiamo ma, certamente, quel posto deve essere esaminato dai tecnici specialisti.

Poi altri si sono accinti a percorrere questo maledetto tratto di strada ed è successo un dramma.

Quattro auto sono rimaste coinvolte in un tamponamento di massa.

Anzi, l’ultima auto che procedeva pianissimo avendo scorto le auto ferme più avanti non è riuscita a frenare come se non avesse la benché minima aderenza e per evitare un tamponamento si è buttato sulla destra uscendo dalla carreggiata e sbattendo contro il muro, ma riuscendo in qualche modo a frenare sul cemento della cunetta.

Sangue freddo ed abilità.

Ma la terza auto non è riuscita a frenare ed ha tamponato violentemente quella che la precedeva e che a sua volta era stata fermata dalla prima auto che era riuscita a bloccarsi grazie alla aderenza delle ruote sulla cunetta.

Due degli infortunati ci hanno anche detto che appena messo i piedi per terra sono scivolati e non sono riusciti a mantenere l’equilibrio.

Non solo le gomme delle auto, quindi, ma anche le scarpe.

Quattro auto danneggiate , di cui una portata subito in officina

Per mera fortuna nessun ferito.

Solo molta paura per la constatata e denunciata impossibilità di frenare.

Ma perché su questo tratto di strada alle prime gocce d’acqua non si riesce a frenare , perché si perde totalmente aderenza e si sbanda?

E che cosa sarebbe successo ad un ciclomotore o motorino se avesse perso l’aderenza e fosse andato a sbattere violentemente contro il muro o contro una delle auto che avevano tamponato?

E soprattutto cosa sarebbe successo al suo conducente od al passeggero .

Tra l’altro questa strada è percorsa anche dalle autoambulanze del 118!

Che si aspetta, il morto?

Sono comunque intervenuti i vigili urbani che hanno provveduto agli accertamenti del caso ed invitato gli infortunati presso il vicino Comando di Polizia Municipale.

Ne parliamo e ci vengono segnalati altri casi anche di due anni fa e perfino autodistrutte.

Ed allora la domanda è spontanea .

Si tratta di un difetto del bitume?

Si tratta di un difetto di costruzione della strada ?

Si tratta di particelle oleosi che scorrono sulla carreggiata e si depositano sul bitume nella parte bassa della strada rendendola scivolosa?

Si tratta magari solo della carenza di una griglia che allontani le acqua prima che riempiano la conca della strada

Come nel caso del pane rosso non è compito nostro trovare le cause ma non possiamo esimerci dal segnalare a chi di dovere il caso.

Anche perché appare probabile che presa consapevolezza di quanto succede gli infortunati citino per danno il comune che ha realizzato l’opera.

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foto grottaAmantea  Pubblicato il bando del concorso Grotta dei desideri 2015.

Per i giovani fashion designer che vorranno concorrere nella prestigiosa kermesse borse di studio e shooting fotografici.La Grotta dei desideri, organizzata dall’associazione culturale CP Produzioni, con il patrocinio dell’assessorato al Turismo della Provincia di Cosenza e del Comune di Amantea e di Banca Mediolanum (rappresentata dal family banker Fabio Redavide), giungerà nel 2015 all’undicesima edizione. Il progetto nasce dall’idea di celebrare e approfondire la relazione tra la moda, l’arte e la cultura. L’evento è realizzato con il supporto dello studio di comunicazione Emmedia (www.emmediaonline.com), di Agc Agency, del blog Modi di Moda (http://modidimoda-mapi.blogspot.it) e dello studio di consulenza legale dell’avvocato Ilaria Dolores Lupi. Lo spettacolo, uno dei pochi esempi in Italia, è stato istituzionalizzato dal comune di Amantea nel 2010 ed è stato dichiarato “evento di eccellenza” dalla Camera della Moda Calabria. «Nell’ambito di tale progetto – spiegano gli organizzatori – è indetto un concorso per fashion designer che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere i giovani talenti emergenti del mondo della moda e dar loro una possibilità di confronto, formazione, crescita professionale e visibilità. I partecipanti al concorso possono esprimere la propria espressività in massima libertà, senza temi fissi. Il concorso è indirizzato a giovani stilisti diplomati, agli studenti degli istituti superiori pubblici e privati, alle accademie di design, moda e modellistica, alle università e alle scuole professionali. Possono partecipare altresì gli stilisti che abbiano già aperto un proprio atelier da meno di cinque anni. L’evento si svolgerà ad Amantea dal prossimo 1 al 4 agosto, secondo un preciso calendario di serate e di eventi. La commissione esaminatrice delegata dalla direzione artistica sceglierà i concorrenti ritenuti, a suo insindacabile giudizio, più meritevoli di partecipare all’evento, sulla base di criteri di scelta predefiniti quali: stile, fattibilità, originalità, innovazione e sperimentazione. I prescelti dovranno partecipare al concorso presentando gli abiti proposti, realizzati su taglia 42.La giuria proclamerà i tre stilisti primi classificati. Lo stilista primo classificato riceverà una borsa di studio di 1.300 euro, il secondo classificato si aggiudicherà una borsa di studio di 700 euro, mentre i primi tre stilisti classificati conquistano il diritto a partecipare gratuitamente ad uno shooting fotografico che si terrà in autunno con modelle e fotografi professionisti».I nominativi degli stilisti prescelti ammessi alla fase finale verranno pubblicati online sul sito lagrottadeidesideri.wordpress.com e sulla pagina Facebook www.facebook.com/lagrottadeidesideri entro e non oltre il prossimo 28 febbraio 2015.

Per essere sempre informati basta collegarsi al blog ufficiale dell’evento http://lagrottadeidesideri.worpress.com o consultare la pagina Facebook ufficiale www.facebook.com/lagrottadeidesideri.

Ufficio Stampa

La Grotta dei Desideri

Maria Francesca Calvano

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sala tributiAmantea  “Un altro piccolo, ma importante tassello del programma elettorale della lista Rosa Arcobaleno è stato aggiunto.

Il sindaco Monica Sabatino e i componenti della giunta procedano senza indugi nella gestione del mandato, affrontando con intensità e determinazione tutte le problematiche che gli si presenteranno loro davanti”. I consiglieri di maggioranza che sostengono l’attuale esecutivo intendono sottolineare l’ennesimo, piccolo ma significativo traguardo che l’ente municipale ha “tagliato” nelle scorse ore. Dopo anni di vane speranze e di illusioni è stata finalmente aperta la sala d’attesa adiacente all’ufficio tributi che consentirà agli utenti di aspettare il proprio turno in tutta tranquillità, evitando di sostare sulle scale.L’ufficio tributi, infatti, è situato in posizione intermedia tra il piano terreno ed il primo piano, proprio a ridosso della tromba della scale. Una posizione quanto meno scomoda che mostrava tutta la propria inadeguatezza nel momento in cui i cittadini avevano necessità di confrontarsi con gli addetti allo sportello. Le file lungo la rampa, con gli anziani che si arrabattavano alla meno peggio per cercare un minimo di comodità, non sono certo passate nel dimenticatoio, tanto che sono state innumerevoli le istanze prodotte in passato per risolvere o quanto meno alleviare tali disagi.«Anche su quest’aspetto – spiega il primo cittadino – non ci siamo tirati indietro. Con il supporto dei dipendenti abbiamo modificato la dislocazione degli arredi interni allo stesso ufficio tributi, liberando un’area che è stata abbellita con alcune poltroncine rosse che consentiranno ai contribuenti di aspettare con calma il proprio turno. Anche in questo caso, senza se e senza ma e soprattutto senza alcuna perdita di tempo abbiamo risposto alle esigenze della comunità, eliminando un disservizio che ha condizionato per troppo tempo il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione».L’apertura della sala d’attesa non è l’unica novità di queste ultime ore. Presso la sede municipale di Campora San Giovanni, infatti, sono in fase di completamento i locali che ospiteranno gli incontri della Commissione per le pari opportunità, presieduta dal delegato del sindaco alla comunicazione Giusi Osso. La decisione della Osso di rendere operativa anche la sede comunale della frazione ricade nel progetto di maggiore integrazione tra Amantea e Campora San Giovanni che i consiglieri eletti della lista Rosa Arcobaleno intendono portare avanti.Proseguono, infine, i lavori di manutenzione programmati dall’assessore all’ambiente Antonio Rubino. Attualmente gli operai hanno avviato la pulizia e la sistemazione dei terreni situati ai lati delle rampe di accesso tra la Ss 18 e l’area che ospita il distretto sanitario nepetino.

Gruppo di maggioranza lista Rosa Arcobaleno

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musicaAmantea: RICCO WEEKEND ALL’INSEGNA DI DIBATTITI, CONCERTI, SHOWCASE, JAM SESSION

 

Un weekend da non perdere per tutti i calabresi amanti del jazz e della buona musica in generale sta per iniziare.
Da oggi (venerdì 3) a domenica 5 ottobre, infatti, si svolgerà ad  Amantea la prima edizione del “CALABRIA JAZZ MEETING”, evento di assoluto rilievo che per tre giorni trasformerà, simbolicamente, la bella cittadina tirrenica nel cuore jazzistico della Calabria.
Ideato da Sergio Gimigliano e organizzato dall’Associazione culturale Picanto con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Amantea diretto da Giovanni Battista Morelli e in stretta sinergia con il jazz club LA PECORA NERA nell’ambito della XIII edizione del PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL (rassegna itinerante nelle più belle località calabresi confermatosi anche quest’anno tra i primi festival jazz d’Italia nella classifica dei “JAZZIT AWARD” all’esito del prestigioso referendum – Readers Pool- indetto dalla  rivista specializzata nazionale Jazzit), il Meeting nasce dalla esigenza di realizzare un appuntamento annuale sul jazz in Calabria che sia una occasione di incontro e di confronto tra tutti gli operatori del settore (musicisti, organizzatori di festival e rassegne, direttori artistici di jazz club, docenti di jazz presso Conservatori e scuole di musica, titolari di etichette discografiche, titolari di studi di registrazione, negozi di strumenti musicali, giornalisti ecc.) e costituisca, nel contempo, un momento di riflessione attorno all’attività produttiva, concertistica ed organizzativa della nostra regione.

Il Calabria Jazz Meeting, che sarà strutturato in una intensa “tre giorni” ricca di conferenze, dibattiti ma anche di concerti, showcase e jam session, costituirà, altresì, un contenitore ricco di eventi ed un concentrato di appuntamenti da non perdere anche per tutti i jazzofili e gli appassionati di jazz della nostra regione che avranno l’occasione di reperire i programmi dei festival e dei locali, conoscere musicisti ed organizzatori e assistere a interessanti convegni e tanti momenti musicali di altissimo livello.
Faranno da cornice all’evento il nuovissimo teatro-campus cittadino intitolato al compianto Sindaco Francesco Tonnara, in cui, per l’occasione, sarà allestita una vera e propria cittadella del jazz, visitabile gratuitamente a partire dalle ore 17:30 fino alle ore 22, e l’attivissimo jazz club cittadino diretto artisticamente da Davide Marano, che dalle 22 fino a tarda notte ospiterà entusiasmanti jam session che coinvolgeranno i migliori musicisti calabresi ed altri eventi da non perdere.

Passando in rassegna il programma nel dettaglio, il meeting sarà inaugurato oggi pomeriggio (venerdì 3 ottobre) alle ore 18:00 dal convegno volto a lanciare le basi per l’istituzione dell’Orchestra jazz della Calabria: un “collettivo” che riunisca sotto lo stesso nome i migliori talenti della regione e che possa poi essere un efficace strumento per veicolare il messaggio musicale della nostra terra anche a livello nazionale ed internazionale.

Alle 20, invece, sul palco dello splendido auditorium che sorge all’interno della nuovissima struttura amanteana, salirà il “Plays Gardel Duet” formato dal fisarmonicista di Buonvicino Salvatore Cauteruccio (che da leader ha inciso “Tangout”, disco che ha ricevuto la nomination Orpheus come “Miglior cd per fisarmonica jazz” nel 2008) e dal contrabbassista (qui in veste di chitarrista) di Castrovillari Sasà Calabrese (già collaboratore di grandi nomi del jazz italiano, nonché di artisti del calibro di Mariella Nava, Mario Venuti, Joe Amoruso, Gegè Telesforo, Jenny B. ecc.).
In occasione del Calabria Jazz Meeting, i due musicisti, in anteprima nazionale, presenteranno al pubblico “In Milonga”, lavoro discografico di prossima uscita per la Picanto Records, provando a raccontare eseguendo la sua meravigliosa musica Carlos Gardel, mito argentino del tango, cantante, attore e compositore, la cui voce nel 2003 è stata dichiarata dall’Unesco “Patrimonio Culturale dell’Umanità”.
Dopo questo coinvolgente showcase all’insegna del tango, sarà la volta del trio Exsir capeggiato da Giorgio Caporale (chitarrista lametino che ha tra le sue ispirazioni riconosciute le icone Wes Montgomery e Pat Metheny, utilizzati per mettere a fuoco una propria originale  cifra stilistica), che, accompagnato dal bassista Filippo Scicchitano (che vanta collaborazioni di rilievo sia in ambito jazzistico che pop) e da Sandro Benincasa (batterista che dopo aver accompagnato molte star della musica leggera italiana si è dato alla fusion formando il proprio gruppo "Xenia”), proporrà alcuni contenuti nel disco omonimo del trio, uscito la scorsa primavera.

Dalle ore 22, infine, un altro indiscusso talento pianistico del jazz calabrese, Francesco Scaramuzzino (che ha alle spalle l’incisione di due dischi e collaborazioni con TinoTracanna, Marco Tamburini, Ares Tavolazzi, Achille Succi, Pietro Condorelli, Max Ionata), guiderà la  jam session alla Pecora Nera.

Domani (Sabato 4 ottobre), invece, dopo aver discusso (dalle ore 18) sull’opportunità di costituire un’associazione che riunisca tutti i musicisti jazz calabresi (“A.M.J.CI”), che possa aiutare a tutelare gli interessi dei singoli con più forza, alle ore 20 sul palco dell’auditorium salirà l’ospite internazionale del Meeting: il norvegese Trygve Seim, uno dei musicisti più rappresentativi della scuderia della prestigiosa casa discografica “ECM". Il giovane sassofonista di Oslo, su espressa commissione del direttore artistico Sergio Gimigliano e in esclusiva nazionale, proporrà il suo sax solo in acustico, dando vita ad un concerto davvero intimo e suggestivo.In certa misura influenzato dal grande Jan Garbarek, tanto che, come lui, suona il soprano ricurvo, Trygve ha un bel fardello di esperienze alle sue spalle con due dischi da leader e una decina da co-leader, oltre ad un’iconfondible presenza come sideman in diverse produzioni che lo hanno visto al fianco, tra gli altri, di Manu Katchè, Iro Haarla, Kenny Wheeler, Motorpsycho.

Dopo di lui, sarà di scena il chitarrista paolano Alex Guido (chitarrista, compositore e sound engineering di grande talento), che con il suo quartetto, composto dal trombettista Rocco Riccelli, dall’organista Fabio Gagliardi e dal batterista Alessio Sisca, in anteprima assoluta darà un assaggio del cd “Inner Circle”, lavoro di grande pregio sia a livello compositivo che esecutivo, anch’esso di prossima pubblicazione con l’etichetta calabrese Picanto Records.
La serata proseguirà poi, come di consueto alla Pecora Nera, laddove, dopo la proiezione dell’interessantissimo documentario sul jazz “Walnut Street  Station”, girato lo scorso autunno tra New York e il famoso Trumpets Jazz Club di Montclair (New Jersey) dal video editor cosentino Gianluca Bozzo e la jam session guidata da Danilo Blaiotta (pianista di formazione classica - laureato con 110 e lode in Discipline Pianistiche a indirizzo solista al Conservatorio di Cosenza, vincitore di svariati concorsi nazionali e con una intensa attività concertistica alle spalle - poi “rapito” dal jazz), verrà dato spazio al reggino Alex Perdido, che presenterà il suo progetto “Funk Machine”, un dj set a tema rigorosamente in vinile nato dalla voglia di selezionare i propri dischi preferiti e condividerli con la gente.
Nell’ultima giornata dell’evento (domenica 5 ottobre), infine, dopo il dibattito (al quale parteciperanno anche rappresentanti politici) sugli “Stati generali del Jazz in Calabria”, presenteranno la loro produzione discografica i Kumè, formazione nata dall’unione di tre studenti della classe di jazz del Conservatorio cosentino: Paolo Presta (fisarmonica), Daniele Nicoletti (basso elettrico) e Giacinto Maiorca (batteria). Piazzatisi sul podio di diversi concorsi regionali e nazionali (tra cui il “Jazzup New Gereration” di Viterbo, dove si sono aggiudicati il primo posto nella sezione “Instrumental Revelation of the Year” e il Concorso Internazionale per giovani musicisti “Città di Paola” assegnato dall’Associazione Musicale Stillo), il loro sound spazia dalle melodie etniche al groove rock, dai ritmi latini alle sfumature jazz.
 A seguire, sarà la volta di Velia Ricciardi, cantante cosentina diplomata in Musica Jazz (vanta collaborazioni con artisti quali Lee Konitz, Eddie Gomez, Mark Soskin, Danilo Rea e Paolo Damiani) ma anche finalista al Festival di Sanremo nella sezione “Giovani”, che darà un assaggio del suo disco, al quale parteciperanno, tra gli altri, il chitarrista Massimo Garritano, il contrabbassista Attilio Zanchi e un super ospite internazionale, che per l’occasione sarà affiancata sul palco dall’ospite nazionale del Calabria Jazz Meeting di quest’anno: il cantante e pianista Walter Ricci, artista vincitore del “Premio Massimo Urbani” nel 2006 e finalista lo scorso anno del prestigioso Montreux Jazz Competition nella categoria “Voce”, definito dalla critica "il più talentuoso cantante del jazz italiano” e accostato da molti a Michael Bublè.

La prima edizione del Meeting Jazz calabrese si chiuderà, come sempre, alla Pecora Nera con la jam affidata ad uno dei gruppi calabresi più affiatati del momento: i F.A.R., trio in cui militano il chitarrista Roy Panebianco (con all’attivo numerose collaborazioni, tra cui quelle con Marcello Rosa, Daniele Scannapieco, Fabio Accardi, Leo Corradi, Max Ionata, Gianluca Renzi, Marcello Surace, Antonio Onorato, Gegè Telesforo, Jenny B ecc.), il bassista elettrico Alessio Iorio (attualmente bassista e arrangiatore nel coro gospel “Soul Sighs Gospel Choir”, un ensemble di 40 persone) e il batterista Fabio Lizzani, versatile ed interessante musicista, formatosi attorno alla scena jazzistica salernitana.

Questa intensa “tre giorni” ottobrina dedicata all’incontro di tutti gli operatori del jazz calabrese chiuderà in grande stile una strepitosa edizione (la XIII) del Peperoncino Jazz Festival (evento organizzato con il contributo della Regione Calabria - Fondi Europei
POR CALABRIA FESR 2007/2013 Asse V Linea di intervento 5.2.3.1. - degli Enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di una trentina di amministrazioni comunali, di C.C.I.A.A. e Confindustria Cosenza, AGIS e ANEC Calabria e di importanti sponsor privati e con l’Alto Patrocinio della Ambasciata degli Stati Uniti d’America, dell’Ambasciata del Brasile e della Reale Ambasciata di Norvegia), che  dopo aver percorso in lungo e in largo tutta la Calabria (con oltre 50 concerti in 30 paesi della regione), si è confermato anche quest’anno uno degli appuntamenti culturali e turistici più importanti della Calabria.

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Si infittisce il mistero del pane rosso ( alias frese, fresine e crostini rossi)

Abbiamo chiesto di effettuare indagini su nuovi campioni di frese, fresine e crostini delle stesse ditte produttrici che sono risultati positivi alle prime analisi( nessun pane è prodotto ad Amantea).

Bene! La novità è che queste frese, fresine e crostini bagnati con acqua distillata non solo non sono diventati rossi ma dalle analisi non è emersa la presenza di Serratia marcescens.

Ovviamente si trattava di nuovi campioni acquistati cioè in giorni diversi dai primi acquisti, ma sempre dove sono stati acquistati i primi.

E come detto sono stati bagnati con acqua distillata.

Lo abbiamo chiesto alle stesse persone che hanno esaminato i primi campioni.

Parliamo della d.ssa Adriana Perri, Tossicologa dell'Ambiente, Consulente in Sicurezza Ambientale e Alimentare che ha effettuato i prelievi, e che , ovviamente, ringraziamo a nome del sito e della comunità camporese ed amanteana

E parliamo del Laboratorio Consulchimica s.r.l. sito in San Vincenzo La Costa (CS), laboratorio accreditato, il cui direttore di laboratorio è il dott. Emilio Cribari e che ha eseguito scrupolosamente le prove richiestegli e delle quali abbiamo fornito alcune foto. Anche al dr Cribari ed al suo personale dipendente i ringraziamenti del sito e della comunità camporese ed amanteana.

Niente. Nessun segno del rosso che abbiamo visto prima.

Certo è vero che le temperature sono cambiate e probabilmente sono diverse ( più fresche) di quelle dei primissimi giorni di settembre.

Si tratta dell’acqua, allora?

Non sappiamo, ma è certo le analisi condotte dal laboratorio ha escluso la presenza di Serratia nell’acqua di Campora ed Amantea con cui frese, fresine e crostini sono stati bagnati.

Non sappiamo, invece, come sia l’acqua dei comuni nei quali sono stati prodotti frese, fresine e crostini.

Oh, non quella dell’impasto visto che la Serratia non esce “viva” dal forno, ma di quella con cui si lavano persone ed attrezzature.

L’acqua, come noto, deve essere controllata dai comuni che oggi devono abituarsi a ripetere con costanza ovviamente pubblicandone i risultati le indagini sulle acque urbane in esse rilevando la eventuale presenza di E. Coli, di batteri coliformi a 37°C e di enterococchi patogeni.

Altri dubbi in via generale potrebbero emergere da farine, lieviti ed additivi del pane

Ed anche in questo caso la soluzione dei dubbi è lasciata all’ASP cosentina che sicuramente provvederà a disporre gli opportuni prelievi e gli opportuni controlli.

I tecnici invece sono orientati a ritenere che il fenomeno incontrato possa trovare una facile origine nella insufficiente pulizia degli ambienti e delle attrezzature

La Serratia ( e non solo) infatti è spesso presente nei laboratori di produzione di prodotti alimentari nei quali cose e persone n sono sufficientemente disinfettati e puliti.

E spesso la Serratia è portata nei laboratori da vettori diversi

Parliamo delle scarpe con le quali si viene dall’esterno mantenendole ai piedi senza cambiarle( similmente ai vestiti)

Parliamo dei topi le cui feci possono contenere tali batteri, delle blatte ( vedi ) (http://www.biocity.it/blatte.php) , degli uccelli.

Ci è stata segnalata la presenza di Serratia già alcuni anni fa, trovata sui banchi di lavorazione

Un evento poi rimasto nella conoscenza di pochi ma che ha indotto, come ci hanno riferito, la abitudine all’auto produzione del pane.

Difficile credere che questa sia o debba essere la risposta

Noi riteniamo, invece, che l’ASP prima ancora dei NAS e dei comuni debbano esercitare controlli preventivi molto più accurati ed intensi.

Aspettiamo allora gli effetti di questi controlli che abbiamo sollecitato e che ci dicono essere in corso

Riceviamo e pubblichiamo con viva attenzione e qualche nota di piacere la voce dell’architetto Filippo Vita sul problema del Lungomare di Amantea, segnalando che si tratta di una delle poche voci “libere” in un silenzio sociale diffuso ed in una pletora di venduti ed imbecilli che dicono la loro capendo meno della metà di uno che non capisce niente.

Ma eco la voce di Vita:

“Sono venuto a conoscenza per mezzo di FB che l’amministrazione comunale di Amantea ha rinunciato alla realizzazione del progetto lungomare per destinare i fondi verso alcuni non precisati interventi di riqualificazione.

Non mi esprimo mai sull’operato e le scelte di intervento nel territorio da parte dell’ amministrazione comunale.

È un errore. E’ un errore perché sono un professionista di questa materia. Non ho compromessi con nessuno ed ho l’obbligo di far conoscere la vicenda a coloro che ne sono all’oscuro.

E naturalmente esprimere il mio punto di vista.

L’obbligo e il diritto di opinare su questo argomento, mi viene dal fatto che ho lavorato su questo progetto come capogruppo insieme ad altri colleghi, da più anni.

Gli amministratori non conoscono il progetto né le problematiche. E parlano. Decidono. Si auto approvano. (Intendiamoci sia maggioranza che opposizione).

Dunque ho deciso di spiegarvi cosa era il progetto del lungomare di Amantea.

L’idea originaria l’aveva avuta il compianto Franco Tonnara che aveva fatto di questa opera un sogno . Avevamo parlato di rendere questo spazio a misura d’uomo. Di rinverdirlo, di strutturare spazi per grandi eventi. Di creare una grande isola pedonale dove gli anziani ed i bimbi potessero passare pomeriggi tranquilli ( parole sue) a passeggiare, socializzare. In altri termini di fare del lungomare di Amantea qualcosa di speciale, un punto di aggregazione per le attività più varie.

Da li siamo partiti.

Mi piace ricordare che nell’elaborazione del progetto abbiamo coinvolto alcuni giovani, entusiasti e bravi laureati.

Vorrei esporre la prima versione del progetto. Ne abbiamo avute molte altre successivamente, ma dal punto di vista urbanistico come sempre la prima è sempre la più pura ed è la migliore. Le versioni successive di solito passano attraverso il filtro della politica e spesso snaturano l’idea originale. Questi vincoli prodotti nella maggior parte dei casi da interessi elettorali forse servono a questa politica rachitica ma certamente non allo sviluppo razionale della città.

La ristrutturazione del lungomare si basava su poche ed essenziali idee.

1-      Creazione di una grande isola pedonale con la rigida separazione del traffico pedonale da quello carrabile.

Per ottenere questo si era pensato a sviluppare la viabilità carrabile a ridosso della scarpata della ferrovia, creando in più punti aree di parcheggio per un totale di 415 posti macchina tutti rigorosamente distanti dalla zona pedonale e collegati ad essa con percorsi fino all’arenile adatti anche ai portatori di handicap.

I parcheggi naturalmente sarebbero stati gestiti da cooperative o società ad hoc.

2 – Realizzazione area verde dal Lido Azzurro fino al ponte di Via Garibaldi, con percorsi pedonali, area gioco bimbi, panchine (lo spostamento della viabilità carrabile a ridosso della ferrovia prevedeva lo spostamento del monumento religioso e quello marinaro in questa zona). L’area era caratterizzata da un’alberatura fitta, specchio d’acqua, camminamenti in mezzo al verde, aree di relax. Ci eravamo riuniti con specialisti botanici per la selezione delle essenze adatte all’ambiente marino. Era prevista la realizzazione di una decina di micro chioschi per la vendita di prodotti locali e gadget turistici. Parte dell’area poteva essere coperta con struttura trasparente per un utilizzo invernale. Questa doveva essere la zona tranquilla, di sosta e di socializzazione.

3 – Percorso dal Lido Azzurro al parcheggio “Il Gabbiano”.

Sarebbe diventato un percorso pedonale alberato, attrezzato con soluzioni tecnologiche (illuminazione e supporti a scomparsa) per esposizioni temporanee.

4 – Area parcheggio “Il Gabbiano” e arenile di fronte.

Uno dei grandi problemi di Amantea (centro) è quello di non avere uno spazio di aggregazione adeguato alla dimensione della città. Non abbiamo una vera e propria piazza per eventi adeguati alla nostra dimensione.

Il progetto del lungomare forniva anche questa opportunità. Sfruttando il parcheggio esistente ed ampliandolo nell’arenile si sarebbe creato una piazza con lo sfondo sul mare con la capacità di circa 700 posti a sedere e 2000 in piedi. Con tutto l’occorrente per manifestazioni di grande prestigio.

Circa 30 anni fa progettai un anfiteatro a Castiglione Cosentino. È una struttura di circa 2500 posti. Ogni anno questo piccolo paese presilano ospita artisti e manifestazioni prestigiose semplicemente perché ha la struttura adeguatamente dimensionata. Le manifestazioni più grosse ad Amantea si fanno a piazza Cappuccini. Ma vi rendete conto?

E torniamo al lungomare.

Dunque l’ultima parte, il lato sud sarebbe diventata una passeggiata pedonale con una pista ciclabile (che attraversa tutto il lungomare) separata opportunamente dal traffico pedonale. Tutta questa grande area sarebbe stata fruibile con degli assi di collegamento in prossimità dei ponti con il centro della città. Alcuni esistenti, altri da creare. (uno particolarmente interessante era quello che avrebbe collegato piazza stazione con il lungomare).

Senza entrare in noiosi ma importanti dettagli tecnologici (tipo di illumitazione, videoproiezione, web, punti di informazione turistica, ecc) diciamo che questo era un progetto, un idea strutturata.

I problemi della sua realizzazione erano legati alla pluriennale inadempienza dell’amministrazione comunale di pagamento della concessione demaniale. Non è vero quello che ho letto si Fb che non si può realizzare niente in quell’area demaniale, Io stesso sono stato all’ufficio del demanio e il funzionario è stato chiaro. Si può realizzare tutto a condizione che il comune si metta al giorno con i pagamenti con il demanio. Del resto se il demanio lascia passare il piano spiaggia che invade l’arenile non si capisce perché non dovrebbe approvare un progetto di valorizzazione di un km di percorso stradale.

    

Per terminare la riflessione sulla riqualificazione della marina, a titolo personale e professionale suggerirei che anziché invadere in modo pesante e antiestetico il litorale (almeno al centro del paese) con lidi di dubbia qualità, l’amministrazione comunale dovrebbe prodigarsi per far sfruttare i terreni siti sul lungomare, consentendo un servizio tipo lido e sgombrare l’arenile da queste brutture. Pensateci. Non riescono a far utilizzare i terreni privati ma si a mettere impiastri nell’arenile.

Il problema è che in queste bisogna programmare. Gli Amministratori di Amantea devono prendere coscienza che non siamo un paesello di 2000 abitanti. Siamo una cittadina importante e dobbiamo pensare a progettare il futuro.

Tutto quello che ho letto sull’articolo sui progetti alternativi è aria fritta. Come si fa il collegamento a Campora con la spiaggia? Un cavalcavia? Da dove? Quanto costa? Esiste uno studio di fattibilità?

Per realizzare il ponte sul Colongi, opera sulla quale sono assolutamente favorevole non bastano 400 mila euro di sola progettazione. Quando leggo che ascoltiamo le richieste della collettività mi viene la depressione. Un amministratore che si rispetti deve programmare lo sviluppo del territorio, non accontentare i bisogni dei compari e grandi elettori.

La verità è che questi soldi si spenderanno a cambiare qualche lampadina, asfaltare qualche stradetta e tutto il resto rimarrà come prima.

Per finire vorrei dire una cosa. È una questione di stile. Come dicevo in questo progetto abbiamo lavorato molto tempo. In silenzio. Garbati e sempre disponibili al dialogo. Forse avremmo avuto il diritto di essere informati.

Amantea 3 ottobre 2014.                                                             Filippo Vita

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Pochissimi lo hanno scoperto , fin’ora , probabilmente perché la gente non si guarda intorno, con la dovuta attenzione.

Ma, forse, anche perché, tutto sommato, questo UFO ha caratteristiche fisiche molto simili ad alcune persone che vivono in mezzo a noi e che sono diventate molto comuni anche se sono purtroppo una triste realtà di questa società.

Comunque la notizia è certa.

Due gli elementi fisici che ne permettono la identificazione a vista.

Le gambe corte, molto corte, ed il naso lungo, molto lungo.

Senza offesa per i nani, ma, come loro, con le gambe piccole che si ritrova, non andrà molto lontano( speriamo), e prima o dopo sarà riconosciuto, preso e portato in un luogo chiuso dove potrà trascorrere tutti gli altri giorni della sua vita.

Non può correre stante le gambe piccolissime.

Ha le gambe corte come le bugie che racconta.

E poi ha un naso lungo, anzi lunghissimo, e ci sembra che ogni giorno diventi più lungo.

Pinocchio gli fa un baffo!

Con lui, l’UFO, in giro, Pinocchio diventerà una persona perbene e le frottole che è abituato a raccontare, come tanti politici odierni, saranno una quasi verità.

O quantomeno diverranno così lievi da non cogliersi più.

E questa sua caratteristica fisica gli rende difficile la corsa e soprattutto gli impedisce di nascondersi.

Anzi, addirittura anticipa la percezione della sua presenza.

Quando si avvicina ad un incrocio il poverino deve alzare il naso verso l’alto per evitare di sbattere contro le persone e le auto che circolano sulla strada perpendicolare all’incrocio al quale si sta avvicinando.

Poi quando arriva all’altezza della strada trasversale deve fare marcia indietro su questa, abbassando il naso e poi riprendendo il cammino fino al prossimo incrocio.

Ma prima o dopo è probabile che tocchi qualche filo della pubblica illuminazione rischiando se non di bruciarsi quanto meno di arrostirsi i tanti peli che gli riempiono il naso fino a spuntargli fitti ed abbondanti.

Una terza caratteristica fisica è la bocca da trota che gli permette di modulare parole dolci e mielose come quelle che usa il diavolo quando ti tenta.

Ed è così , con questa voce , che l’UFO tenta di accattivarsi la simpatia dei fessi che gli credono o dei finti fessi che lo usano.

E’ bene avvertire tutti che l’UFO se non sarà preso e portato in un luogo buio e lontano( magari qualche segreta di antico castello), abiterà tra di noi e continuerà ad inondarci di bugie delle quali è perfino artefice, più o meno consapevole

Per questo è bene che in tanti si cominci o continui a dire le verità

Diversamente saremo inondati di UFO.

Riceviamo e pubblichiamo

Amantea.Il consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio dello scorso 30 settembre ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. Si trattava di un civico consesso quanto mai atteso, considerato che tra gli argomenti in discussione c’era anche l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno in corso.

In un clima sereno e costruttivo il confronto tra le forze politiche presenti in aula si è aperto sul tema relativo all’utilizzazione dei fondi derivanti dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni pecuniarie in materia di urbanistica. «Si tratta – ha spiegato l’assessore al bilancio Sergio Tempo – di circa 250 mila euro che verranno utilizzati, per come prevede la legge, per migliorare la sicurezza ed il decoro urbano di diversi punti della città». Su questo preciso aspetto la maggioranza ha votato compatta. Spazio poi all’illustrazione del piano triennale delle opere pubbliche per il periodo 2014/2016 e per quello dell’anno in corso. Il piano triennale prevede la conclusione dell’iter procedurale del project financing che riguarda l’ampliamento del porto turistico, per un importo complessivo di circa 80 milioni di euro, diluiti nel biennio 2015/2016. Parallelamente l’attenzione dell’ente municipale si concentrerà sulla sistemazione degli acquedotti, sulla ristrutturazione dell’ex mattatoio comunale, sulla difesa costiera e su altre opere più localizzate come il rifacimento del campo di calcetto a Campora San Giovanni e l’adeguamento della rete fognaria.

«Nell’immediatezza – ha aggiunto lo stesso Tempo che riveste anche il ruolo di assessore ai lavori pubblici – vogliamo attuare la devoluzione del mutuo di 2 milioni 500 mila euro destinato originariamente alla ristrutturazione del lungomare che, a nostro modo di vedere, non può avere luogo in quanto l’Agenzia del Demanio, con una nota pervenuta nello scorso mese di aprile, ha certificato la proprietà dell’area in questione. Considerando che dal 2011 il mutuo in questione è andato in ammortamento e che fino a questo momento l’ente ha già pagato oltre 600 mila euro tra quota capitale e interessi, è certamente più utile dare seguito alla realizzazione di altre opere non certo meno importanti, come la costruzione dell’accesso al mare a Campora San Giovanni, il ponte sul fiume Colongi e la sistemazione di via Po e via Neto che insistono nelle immediate vicinanze del ponte sul fiume Santa Maria».

Il sindaco Monica Sabatino ha richiamato all’assise i valori fondanti che hanno ispirato la nascita della lista Rosa Arcobaleno: pragmatismo e concretezza. «Le opere elencate – ha spiegato il primo cittadino – sono tutte riportate nel programma presentato agli elettori. Al momento non è possibile procedere ai lavori di ristrutturazione del lungomare, è preferibile dunque utilizzare queste somme per creare nell’immediato nuove occasioni di sviluppo, coinvolgendo diversi punti della città». Anche in questo caso la maggioranza ha dimostrato compattezza, votando a favore.

La discussione sull’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2014 è stata introdotta sempre dall’assessore al bilancio Sergio Tempo che ha annunciato, come già comunicato in sede di commissione, il ricorso ad una recente normativa varata dal legislatore che consente di “spalmare” in poco meno di trent’anni i debiti maturati dall’ente. «Ancora oggi – spiega Tempo – nonostante abbiamo fortemente ridotto le spese correnti, dobbiamo affrontare debiti regressi ereditati da precedenti consiliature. L’accesso a questa rateizzazione, per giunta ad un tasso decisamente agevolato, consente di non interferire più di tanto sulla capacità di gestione dell’ente e soprattutto di evitare problematiche maggiori nel prossimo futuro. Sono moltissimi i comuni che hanno aderito a questo sistema che del resto è stato anche avallato dal revisore dei conti». La discussione si è poi spostata sul merito del documento contabile che è stato approvato all’unanimità, considerando che al momento del voto i cinque componenti della minoranza hanno preferito abbandonare l’aula.

Monica Sabatino – sindaco città di Amantea (Cs)

Sergio Tempo – assessore al bilancio e ai lavori pubblici città di Amantea (Cs)

Pubblicato in Primo Piano

lungomare 632La somma destinata originariamente alla ristrutturazione del Lungomare di Amantea verrà utilizzata per la realizzazione di altre opere per il rilancio dell’immagine turistica e della riqualificazione urbana del territorio.

 

Elemento che rappresenta il primo passo da compiere per restituire alla città la dignità che merita, ma soprattutto per renderla competitiva rispetto ad altri centri. Siamo ben coscienti di queste difficoltà ed abbiamo avviato una programmazione del territorio a trecentosessanta gradi: la gestione e la manutenzione delle aree verdi e di quelle rurali, l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti anche nel capoluogo, così come la calendarizzazione organizzata degli eventi rappresentano le diverse facce di una stessa medaglia. La maggioranza tutta è concentrata su questo obiettivo che inevitabilmente induce a prendere decisioni per il bene della collettività e a rapportare le stesse alle esigenze di un bilancio che non consente voli pindarici o viaggi di fantasia. Da qui la decisione di attuare la devoluzione di un mutuo da 2 milioni 500 mila euro, destinati originariamente alla ristrutturazione del lungomare, alla costruzione di altre opere.«Dopo aver effettuato le dovute analisi – aggiunge l’assessore al bilancio Sergio Tempo – abbiamo convenuto sulla necessità di dare priorità ad alcune opere che interesseranno tutti i quartieri della città. Siamo ben coscienti del fatto che la via Marina rappresenta un sito su cui è necessario investire, ma allo stesso tempo siamo stati felici nell’accogliere le istanze della comunità che da anni (per non dire decenni) attende la costruzione di opere infrastrutturali di fondamentale importanza. Del resto il lungomare, per come evidenziato dalla comunicazione che il Demanio ha inoltrato al comune di Amantea nello scorso mese di aprile, è di proprietà dello Stato. Appare dunque anacronistico investire su di un bene di cui non si è titolari. Nonostante ciò ritengo che per il lungomare sia possibile raggiungere risultati apprezzabili, partendo da ciò che già esiste. Il potenziamento dell’illuminazione, il miglioramento dell’arredo urbano, una maggiore cura del verde pubblico e del manto stradale rappresentano interventi significativi, ma dai costi assai contenuti. L’adozione del Piano spiaggia, di cui si attende solo l’emissione del bando, congiuntamente al Piano strutturale associato, forniranno utili strumento di cooperazione con i privati che si indirizzeranno anche nel settore manutentivo».«Finalmente – rimarca lo stesso Tempo – verrà realizzato l’accesso a mare a Campora San Giovanni: un’opera che i residenti della frazione (e non solo) attendono da circa trenta anni e che potrà supportare la crescita dell’economia locale. Senza dimenticare il discorso legato alla sicurezza: coloro che vorranno recarsi in spiaggia eviteranno di transitare sulla Statale 18, frequentata sempre di più da camion e automezzi pesanti. Daremo forma e sostanza ad un ponte sul fiume Colongi, creando così i presupposti per garantire un nuovo impulso ad un quartiere in rapido ampliamento, sia dal punto di vista geografico, sia da quello demografico. Idealmente faciliteremo i collegamenti anche tra Amantea e Campora San Giovanni, sempre più vicini grazie all’espansione urbanistica che insiste su questa particolare zona della città. Attuando la devoluzione del mutuo, inoltre, abbiamo creato le condizioni per dare seguito all’adeguamento della passerella sul Catocastro e soprattutto consentiremo al ponte sul fiume Santa Maria di essere utilizzato a pieno regime, riqualificando via Po e via Neto. Del resto la costruzione del ponte è iniziata durante la scorsa consiliatura: giusto dunque dare seguito a ciò che serve per fare in modo che questa opera pubblica non venga usata in maniera parziale».«Ancora una volta – conclude il sindaco Sabatino – intervenendo in maniera tempestiva e senza remora alcuna, rispondiamo con i fatti alle richieste degli abitanti di Amantea e Campora San Giovanni, dal centro alle periferie: sono loro il nostro unico interesse».

Monica Sabatino – Sindaco Città di Amantea (Cs)

Sergio Tempo – assessore al bilancio città di Amantea (Cs)

Ufficio stampa comune di Amantea

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Pubblicato in Primo Piano

Sono le 9.30 circa di stamattina 30 settembre

Siamo sulla Statale 18 nei pressi dal negozio di Maurizio Motolese, tra gli incroci di Via Baldacchino e di Via Lava Gaenza.

Il traffico è notevolissimo.

Le code ai semafori sono lunghe.

Una Fiat 500 targata CN 946 MW si ferma in coda alle atre ferme per il semaforo rosso.

A bordo madre e figlia.

Un’altra Panda targata CP 647 YT si ferma dietro la prima.

A bordo una intera famiglia.

Ma arriva una terza Fiat targata AJ 214 WB con a bordo due ragazze che per qualche ragione non riesce a fermarsi e tampona la Panda la quale, a sua volta tampona la 500 che è ancora più avanti.

Attimi di panico.

I viaggiatori scendono dalle auto per controllare i danni a persona e cose.

La viaggiatrice della seconda auto è pallida, accusa forti vertigini e conati.

Scende prende un po’ d’aria. Viene soccorsa dagli altri coinvolti che le offrono un po’ di acqua.

Più tardi sarà accompagnata in ospedale per accertare il suo stato di salute.

Anche nella prima auto una ragazza accusa vertigini.

A stare peggio la conducente della terza auto che appare sconvolta.

Non chiamano i carabinieri.

Né i Vigili urbani.

Né il 118.

Fanno da soli

Si scambiano tagliandi assicurativi e documenti vari.

Poi il foglio sul quale la terza conducente dichiara la propria responsabilità .” Io sottoscritta …… nata a…………residente a……..via………dichiaro che oggi 30 settembre alle ore 930 circa ho tamponato la Fiat CP 647 YT la quale, a sua volta, ha tamponato la Fiat CN 946 MW”

Un modo efficace ed elegante per evitare di perdere tempo e di permettere di dare soccorso agli infortunati

La civiltà si fa strada anche negli incidenti.

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I Racconti

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