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carnevale 2020Desideriamo esprimere un sincero senso di gratitudine nei confronti dell’Associazione Commercianti ViviAmantea, del Consorzio degli Albergatori Isca Hotel e del Comitato Carnevale “G. Brusco” per quanto stanno facendo al fine di garantire l’edizione 2020 del “Carnevale Città di Amantea”.
È grazie a questo sostegno, infatti, che – seppur tra mille difficoltà – i carristi e tutti i volontari stanno lavorando senza sosta all’evento, ed è grazie al loro impegno ed al loro coordinamento che ad Amantea potrà sfilare il Carnevale.
Un atteggiamento di grande generosità verso la città che merita sostegno e riconoscenza, anche in considerazione del fatto che queste realtà associative stanno sopperendo a quel vuoto di promozione e di valorizzazione del nostro territorio; elementi fondamentali per qualsivoglia strategia di rilancio e di sviluppo. Senza considerare il fatto che garantire l’edizione di quest’anno rappresenta la migliore garanzia per rinnovare anche in futuro la tradizione dei carri allegorici, offrendo concrete prospettive di rilancio del nostro carnevale negli anni a venire.
Un ringraziamento sincero va a tutti i giovani carristi e volontari che con generosità, altruismo e dedizione stanno lavorando giorno e notte per restituire dignità ad un evento prezioso per la vitalità e l’economia della nostra cittadina. A loro va tutta la nostra riconoscenza.

Segreteria PD Amantea

Circolo “Moro-Berlinguer”

Pubblicato in Primo Piano

bandieraUna licenza durata 2 anni e mezzo, che i cittadini di Amantea hanno democraticamente concesso al Sindaco Pizzino ed al suo staff, nella speranza che le promesse elettorali potessero essere mantenute, almeno in parte.

Il Sindaco, come alibi per la sua rinuncia, assume la situazione precaria dell’Ente, il dissesto finanziario, la scarsità del personale e tutti gli annessi. Sono tutti elementi oggettivi, ci mancherebbe. Ma sono tutti elementi ben conosciuti e ben analizzati durante la campagna elettorale del 2017, quando lo stesso Sindaco si “riprometteva”, sulla base della sua conclamata capacità gestionale ed amministrativa, di poter affrontare e risolvere. Addirittura, se la memoria non ci inganna, il Sindaco in pectore, durante alcuni comizi elettorali, aveva affermato che il Dissesto finanziario sarebbe stato un’opportunità di cambiamento per l’Amministrazione della res pubblica di Amantea.

Non era facile certamente il compito del Sindaco, non c’è dubbio; ma nessuno ci toglie dalla testa che la complessità della sfida e le difficoltà elencate da Pizzino nel suo comunicato di mercoledì, siano solo un velo di copertura delle reali motivazioni che lo hanno portato a gettare la spugna. Però, un comandante che abbandona la nave prima che affondi non è mai una bella scena da vedere.

Meglio avrebbe fatto Pizzino a rimanere con i piedi per terra e a circondarsi di persone davvero innamorate di Amantea e di un progetto di rinascita. Male ha fatto, invece, a pensare che l’appoggio di alcuni personaggi sarebbe stato utile a raggiungere gli obiettivi nobili che si prefiggeva e che ancora ha richiamato nel suo comunicato stampa. Un errore imperdonabile.

Dunque, la realtà dei fatti è diversa; la realtà è che la licenza è scaduta ed i cittadini di Amantea hanno approfittato delle ultime elezioni regionali per notificare lo sfratto a Sindaco &Co.

La débâcle dell’Ass.Giusta, sponsorizzato fortemente dalla maggioranza, è stato il segnale principale, l’avviso ai naviganti che i cittadini di Amantea hanno consegnato al Sindaco ed ai suoi uomini. Ecco perché Pizzino ha, questa volta in modo coerente, capito l’antifona e rassegnato le dimissioni. Lo strappo si è consumato all’interno della compagine di Governo, ma avuto origine nelle urne e dal popolo, finalmente libero di esprimere il loro parere, sebbene in modo indiretto.

Non ci sono dubbi su questo; ad Amantea la maggioranza dei cittadini non ha apprezzato il lavoro svolto finora ed è stanca di aspettare soluzioni che non arrivano mai. Né si fida più di persone e personaggi improbabili, adusi al “tiriamo a campare” ed al raggiungimento dei loro soli ed esclusivi obiettivi personali!!

Il popolo di Amantea ha, democraticamente, indicato al Sindaco di farsi da parte e spera che qualcosa all’orizzonte si intraveda.

Da parte nostra, come di consueto, ci assumeremo la responsabilità di offrire ai cittadini di Amantea, un progetto serio da cui ripartire, con l'umiltà che ci ha sempre accompagnato in questi anni.

Vogliamo trasmettere un messaggio di speranza per il futuro; investiremo sulle nostre capacità che metteremo in campo, con un lavoro che faremo partire da subito.

Spero vivamente che la città dica basta a questa lunga parabola discendente che dura almeno da vent'anni e che ci ha portati al disastro totale.

È arrivato il momento di cambiare; il paese ha necessità di esprimere una classe dirigente capace e soprattutto libera da legami pericolosi.

Noi lavoreremo per questo, solo per il bene del nostro paese e per tale ragione chiediamo un sostegno a tutta la città per quello che determineremo nei giorni a seguire.

Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Politica

sindaco pizzinoDopo due anni e mezzo di mandato amministrativo, nei quali mi sono adoperato affinché anche la nostra Città potesse uscire dal blocco amministrativo causato dal dissesto finanziario e potesse avere quei servizi minimi  essenziali ed indispensabili e dopo aver tentato di ottenere che Amantea avesse una sua immagine positiva riacquistando la sua specificità e centralità di attrattore economico e sociale per un vasto comprensorio,  vi comunico la mia decisione di rinunciare all’incarico a suo tempo ricevuto dal popolo sovrano amanteano in data 12 giugno 2017, perché fermamente convinto che il ruolo del sindaco vada circoscritto in un ambito di relazioni e di alta funzione Istituzionale e non debba essere, invece, quello di assicurare l'ordinarietà e le giornaliere emergenze rincorrendo da solo i pochissimi dipendenti rimasti in forza all'ente a seguito dei pensionamenti. 

Ho usato solo il cuore e tanto lavoro per cercare di iniziare a far uscire la nostra amata Città dall'oscurantismo non solo del dissesto ma della profonda crisi, soprattutto occupazionale, che attanaglia, purtroppo, anche molte realtà della nostra Regione.

Far quadrare i conti e garantire i servizi essenziali con pochissime risorse finanziarie, e soprattutto con un terzo del personale del passato, è un'arte difficile.

L'obiettivo principale è stata la garanzia della trasparenza e dell'equità ricondotte alle norme vigenti ed in ossequio alle direttive ministeriali, evitando frammistioni tra il potere politico e quello gestionale dei pochi funzionari e dipendenti ormai in forza all'Ente.

Un grazie di cuore a quei consiglieri di maggioranza e assessori che hanno condiviso con me la linea dell'onestà e dell'equilibrio per l'unico fine che è il bene comune e senza secondi fini personali.

Un impegno politico amministrativo sin dal primo giorno gravoso ed immane, osteggiato spesso da critiche sterili di chi ha visto il nostro Comune come una realtà ancora florida come nel passato, erogatrice di mondanità.

E' stato un continuo interfacciarsi con altri enti per ottenere finanziamenti e dare sollievo alle nostre casse comunali, risparmiando anche in termini di spesa corrente,per garantirne l'equilibrio finanziario e l'approvazione dell'ipotesi di bilancio da parte del Ministero dell'Interno in primis e del consequenziale bilancio riequilibrato.

E' stato uno sforzo dell'intera squadra di governo teso al risanamento ed a guadagnare quella luce alla fine del tunnel.

Sono orgoglioso del coraggio datomi da molte persone e cittadini <onesti e laboriosi> che mi sono stati accanto, e che ringrazio, che hanno sposato la mia forma mentis della chiarezza, della correttezza e della trasparenza in ogni atto e azione amministrativa.

Il modus operandi è stato improntato sul brocardo che il bene vince sempre sul male e sulla legalità, che se realmente assimilata nel cuore e nell'animo, dà sempre frutti eccellenti, anche se si coniuga e viaggia con la lentezza delle azioni amministrative.

Ho sempre creduto e continuo a credere nelle Forze dell'Ordine e nella Magistratura che rimangono sempre dalla parte del debole, di chi ha bisogno, dell'oppresso e delle persone perbene, e costituiscono i veri ed unici baluardi e punti di riferimento della vera democrazia e della stessa legalità.

Ci siamo assunti responsabilità politiche enormi, sacrificando gli affetti familiari, i giorni di festa ed anche la salute, operando in condizioni di forte precarietà per il quasi azzeramento del personale interno ma soprattutto esterno, ossia di chi materialmente agisce sugli impianti, sulle infrastrutture e sul patrimonio dell'Ente.

Il dissesto finanziario con una massa passiva di oltre 43 milioni di euro, la mancata approvazione del rendiconto 2016 (a seguito delle carenze documentali giustificative), non hanno permesso il ricambio delle risorse umane, per la consequenziale necessità delle prescritte  e stringenti autorizzazioni ministeriali.

Un Ente, dunque, che sarà gravato verosimilmente di un ulteriore peso finanziario di oltre 600 mila euro annuo per 20 anni, qualora si dovesse scegliere la modalità semplificata richiesta dalla Commissione Straordinaria di Liquidazione,  ingesserà ulteriormente i margini di manovra per garantire i soli servizi pubblici essenziali.

A tal proposito abbiamo sempre pensato all'essenziale, senza distrarre l’opinione pubblica con lustrini e paillettes.

Ho preteso che l'intero agire politico dell'ente fosse improntato al senso dello Stato, al rigore morale ed etico, senza cadere in sterili populismi come propinati da individui simil politici a mezzo stampa ma anche social.

Ho cercato di attuare nel mio piccolo una rivoluzione culturale, nel senso di far capire che qualunque Ente locale non può essere considerato come un'entità dei favori, facendo passare diritti per aiuti.

È chiaro che chi ha la schiena dritta non se la farà mai spezzare, né si farà mai intimidire politicamente da alcuno, né arriverà a compromessi. 

Ho cercato di  incentivare con altri amministratori un contatto ed una comunicazione con molte associazioni, ma soprattutto con gli studenti e docenti delle scuole per favorirne un processo di cittadinanza attiva, funzionale, cioè, a promuovere comportamenti di cooperazione verso le Istituzioni per un vero risveglio della coscienza civile. 

Una comunicazione volta, quindi, a costruire una rete di fiducia ancora troppo poco diffusa nei nostri territori, "ove è profondamente radicato l’erroneo convincimento che vivere onestamente sia inutile e che sia sforzo inane quello di ribellarsi al giogo opprimente dei poteri politici clientelari".

Un peso ed un impegno enorme che viene contrastato dalle difficili condizioni di lavoro in cui quotidianamente si esercita il proprio mandato per la inadeguatezza della pianta organica, per l'insufficienza del personale amministrativo e della scarsità delle risorse in genere.

È un momento particolare di fermo della crescita economica della nostra Città e del nostro comprensorio, che si riversa anche in quella sociale, e che viene aggravata dalla scarsità di risorse finanziarie ed umane dell'Ente locale, che non permette una risoluzione immediata delle molteplici problematiche afferenti il territorio e le esigenze della comunità, ma presuppone un raccordo costante con altre Istituzioni, e non può essere oggetto di comportamenti politici denigratori scorretti anche a mezzo stampa e social.

Occorre salvaguardare la dignità personale, del gruppo operante di governo e dell'intera Città, e quindi la funzione Istituzionale, da attacchi,  comportamenti e modi di intendere il valore della Politica, e di conseguenza il confronto politico, che sono inconciliabili  con la mia visione di gestire la res pubblica.

Lascio dunque con la presente nota la carica di Sindaco della Città di Amantea.

Una decisione che ho  assunto con molto dolore e rammarico, ma con la massima serenità, con la certezza di aver agito per il solo bene comune, in modo imparziale e trasparente, e con la consapevolezza che le scelte operate, alcune criticate da un'opposizione sterile,  produrranno nel medio termine benefici e risultati positivi per la comunità.

Purtroppo in questo momento, per <varie ragioni politico - amministrative>, non c'è una convergenza di veduta ed una sicurezza e tranquillità nella squadra di governo, oltre che le condizioni oggettive, per proseguire con quel progetto ambizioso di svolta, contenuto nelle linee programmatiche di inizio mandato, capace di incidere nello sviluppo economico e sociale del contesto territoriale di Amantea.

Ho fatto il possibile ed ho dato il massimo di me stesso dedicando tutto il mio tempo al "risveglio", nella massima equità, delle attività dell'ente e delle coscienze, cercando di fare squadra, di coinvolgere tutti, stimolando l'impegno a dismisura, inteso come gesto d'amore per la nostra Amantea, per un cambiamento reale in linea con il risanamento dei conti.

Il mio unico fine e' stato quello di portare avanti una “missione”: cambiare la mentalità politica del servire senza secondi fini, rispettando in modo egualitario i diritti di tutti, rafforzando le aspettative della comunità di Amantea e sforzandomi di renderla migliore e ricca di opportunità per i nostri giovani, implementando sinergie per incentivare una forza culturale attiva sul territorio.

Ho agito in questo periodo col pensiero di potermi guardare allo specchio, senza avere nulla da rimproverarmi ed addormentarmi con la coscienza a posto, allontanando quel clima, per certi versi rigido  e che è andato ad aggiungersi a una questione morale che mi pare non si voglia far emergere al nostro interno, condiziona il sereno operare dell'azione politica, mina la credibilità degli amministratori, isola ancora di più tutti coloro che sono impegnati a dare un senso vero a questa nobile missione.

Ho orientato sempre il mio agire politico praticando le scelte con alto senso del dovere, giustizia e rettitudine morale, veri ideali di bellezza e nobiltà, consapevole che ciò metteva al loro giusto posto tutti i valori fondanti che devono caratterizzare un Ente locale e l'amministrazione corretta di una comunità.

Ringrazio di cuore tutti coloro i quali hanno creduto in me e nel progetto che avevamo messo in piedi. E mi scuso con quelli tra di loro che erano convinti della necessità di proseguire e con i tantissimi cittadini che mi fermono per strada o mi scrivono ogni giorno mail incitandomi ad andare avanti. Io ce l’ho messa tutta fino all’ultimo giorno. Non mi dimenticherò del loro affetto e della loro vicinanza. 

Un caloroso e forte abbraccio alla Città.

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carnevale-amantea2020Nei giorni scorsi, com’è stato annunciato dall’amministrazione comunale, sono stati stanziati 20.000 euro per sostenere le iniziative del Comitato G. Brusco per il prossimo Carnevale di Amantea.

In gergo calcistico si direbbe che Sindaco &Co hanno agito in zona Cesarini, all’ultimo minuto…quasi a tempo scaduto!!

Per carità, “meglio tardi che mai”, è giustissimo contribuire alla riuscita dell’evento, masinceramente parlando, penso che sarà difficile, se non impossibile, per i nostri amati carristi riuscire a preparare in tempo utile le loro fantastiche opere.

Si tratta di un finanziamento intempestivo, sicuramente molto “strano” e, certamente, molto lontano da quella che dovrebbe essere una programmazione seria di questa importante iniziativa, peraltro sbandierata già l’anno scorso dal “giusto” esperto della materia, dopo la “brutta figura” rimediata per il Carnevale 2019.

Sono arrivati troppo tardi!!

In più, nessuno ci toglie dalla mente che questa “elargizione” sia collegata (lo dice lo stesso comunicato stampa del Comune) alla candidatura alle regionali del nostro Assessore di punta, Rocco Giusta che, giustamente, mi si perdoni la licenza, ha inteso cavalcare questa “prebenda” elettorale per farne “campagna politica personale e di gruppo”!!

Perché di “prebenda elettorale” si tratta, mascherata da impeto culturale e azione, sentite bene, inserita all’interno di un Piano Strategico…. si, un piano strategico per Giusta e per la sua campagna elettorale; se è per questo, lasciatemelo dire, trattasi di strategia geniale!!

Ma “accà nisciunu è fesso” ricordatevelo sempre cari amici Amministratori. Se il Carnevale del 2020 non si fosse svolto in concomitanza delle elezioni regionali e non ci fosse stato, tra i Candidati, uno della maggioranza, probabilmente la storia scritta sarebbe stata un’altra, molto simile a quella che abbiamo vissuto l’anno scorso.

In più, questa Amministrazione, con il suo comportamento “partigiano”, ha palesemente dichiarato che ad Amantea esistono figli di un Dio minore e figli privilegiati; non ci risulta che nessuna altra Associazione, in concomitanza di proposte di manifestazioni portate a questa Giunta, abbia mai ricevuto alcun tipo di contributo o sostegno, se non qualche timido “ringraziamento” o “applauso” per l’attaccamento dimostrato alla città e alle sue sorti.

Sto parlando del fatto che, alla luce di questa “prebenda”, ora bisogna dare il giusto riconoscimento a tutte le altre associazioni attive sul territorio che si spendono periodicamente per allietare i nostri giorni senza il necessario sostegno.

Ricordiamo, se abbiamo onestà intellettuale, gli sforzi delle tre associazioni bandistiche di Amantea, la Banda Mario Aloe, la Banda Francesco Curcio e l'Orchestra dei Fiati Mediterranei che, nel periodo natalizio, hanno regalato alla città dei concerti fantastici. Allo stesso modo non possiamo non citare la Pro Loco di Amantea, con l'organizzazione del presepe vivente, l'Aics di Campora S. Giovanni, l'Unitalsi, le associazioni teatrali e delle rievocazioni storiche, le associazioni di volontariato e tutte le scuole di ballo che notoriamente continuano a essere presenti, nonostante verga loro riservato scarsissimo supporto economico!!

Se Amantea è ancora viva culturalmente lo si deve a tutte queste “belle” realtà che, con notevoli sforzi e senza il necessario sostegno, operano sul nostro territorio con passione e amore.

Ecco perché ora portiamo all'attenzione dell'amministrazione comunale il tema legato alla programmazione dei contributi perché non ci devono essere figli di un Dio Minore e perché, se si vuole parlare di piano strategico, non lo si può fare ad orologeria, aspettando il momento opportuno per raggiungere i propri risultati personali, brandendo l’arma dei soldi pubblici.

Certamente per noi, questo metodo gestionale della pubblica amministrazione è distante anni luce dalla nostra idea di politica, di amore per la propria città e per il bene comune!!

A ogni buon conto, il nostro vivo auguro è che Amantea, avrà in ogni modo, la possibilità di festeggiare quest’anno il suo Carnevale!!

  

                                                                                                                                 Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Politica

regionaliQuando si vota per le comunali chi viene eletto è sicuramente vincente. Gli altri scompaiono nell'anonimato e di lui non si parla più.  Ma la politica offre sempre altre occasioni. È il caso ,in particolare, delle regionali dove si candidano politici spesso poco conosciuti od addirittura sconosciuti. E questi hanno fortemente bisogno di essere "portati". Ed ecco la occasione nuova per i politici locali di mostrarsi.  Di farsi i selfie.  Di sentirsi.vivi.  di mostrare i propri muscoli, la propria forza . Una gara nella quale se vince il regionale vince anche lui.

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FAUSTOSiamo curiosi di sapere intanto se giusta andrà a chiedere il voto al prof Perri e poi posto che possa sapersi cosa lui gli dirà .

Il problema peraltro non sono solo i rifiuti.  C'è ben altro! C'è il sogno o forse solo la speranza di una città migliore.il sogno o forse solo la speranza di servizi pubblici ben più efficienti. Il sogno forse la speranza di minori tasse. Il sogno o forse la speranza di una diversa e maggiore attenzione al centro storico. Ed infine il sogno o forse la speranza di una comunità che fortemente  partecipa alla vita della città con la CONSAPEVOLEZZA CHE SOLO INSIEME SI PUÒ FARE BENE E MEGLIO

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell’amministra zione comunale

“Non abbiamo potuto fare a meno di leggere alcune discutibili deduzioni apparse sulle pagine dei blog locali!

 

 

 

 

Riteniamo che, quando ci si riferisce ad aspetti delicati che riguardano il Comune e che hanno riflessi importanti sulla vita collettiva, bisognerebbe quantomeno essere informati.

Approfittiamo però dell’occasione per far conoscere alla città alcune questioni rilevanti.

Proprio recentemente, infatti, l’Organismo Straordinario di Liquidazione - che opera in Comune per via del dissesto - ha avanzato all’Amministrazione, interessando il Ministero dell'Interno, una richiesta di anticipazione pari a 35 milioni di euro, per coprire i debiti maturati in passato dall’Ente.

Ed il rischio è quello di non trovare i fondi per restituire l’anticipazione che dovrà essere estinta in 20 anni!

Ne stiamo già valutando la sostenibilità.

A tal riguardo, è forse utile ribadire che proprio al fine di ovviare ad un ulteriore aggravio per il contribuente nel futuro abbiamo, checche' se ne dica, preso di petto la situazione.

E qui le chiacchiere stanno a zero. Perché a parlare sono i fatti.

Nel rispetto delle leggi e seguendo le indicazioni del competente Ministero, infatti, abbiamo messo ordine ai conti ed alle dinamiche finanziarie del Comune, con particolare riferimento alla gestione delle entrate e delle uscite.

E siamo consapevoli del fatto che tenere la barra dritta abbia creato malumori.

Ma la responsabilità nei confronti di tutta la collettività questo prevede.

Responsabilità che ci prendiamo pienamente.

Oggi, infatti, stiamo lavorando per chiudere il consuntivo dell'anno 2016, con la serietà di chi si è assunto un compito gravoso.

Potremmo nominare un Commissario ad acta, dopo aver interloquito con Ministero dell'Interno, Prefettura e Corte dei Conti e lavarcene le mani.

Ma siamo convinti che la politica non può assumere posizioni "ponziopilatesche".

A breve consegneremo con apposito provvedimento giuntale i residui attivi e passivi, ossia i debiti e crediti alla data del 31.12.2016, alla Commissione Straordinaria di Liquidazione.

Non ultimo stiamo per approvare il Regolamento che recepisce la legge nazionale per contrastare l'evasione dei tributi comunali per le attività commerciali, già in parte esaminato dall'apposita Commissione Consiliare permanente.

Questi i fatti.

Le responsabilità sul passato saranno individuate dagli organi competenti.

Noi continuiamo a lavorare con serietà e nel rispetto degli organi che hanno sotto analisi l'Ente.

Mario Pizzino Sindaco di Amantea

Rocco Giusta Assessore al Bilancio

Amministrazione Comunale

Ormai l’Italia non esiste più.

Una altra ennesima prova è quella del gravissimo, inaccettabile ritardo del ministero dell’interno nell’invio degli atti relativi all’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato per l’anno 2017.

Abbiamo parlato di vergogna.

Ma forse è più esatto dire che si tratta di omissione di atti d’ufficio se non di abuso vero e proprio.

Possibile che qualcuno del ministero il 3 luglio scorso, quasi immediatamente dopo il parere espresso dalla commissione, “ad horas”, si sia preoccupato di telefonare al sindaco per comunicare che il bilancio era stato approvato ed ancora non siano arrivati i relativi atti?

E possibile che, sempre con immediatezza, il 5 luglio sia stata inviata la prima comunicazione scritta, quale è quella nella foto, dalla quale si rileva che il bilancio è stato approvato con prescrizioni ed ancora ad oggi l’amministrazione disconosca le citate prescrizioni?

Come può il comune approvare il bilancio del 2018 se non si conosce l’esito finale e conclusivo del bilancio 2017?

Ritenendo inaccettabile questo ritardo la domanda sul perché .

C’entrano forse le ferie 2019?

E che fine ha fatto la commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali?

E’ in sciopero?

E’ stata sciolta?

E perché il sig Prefetto non sollecita la risposta?

Possibile che dopo 2 mesi e mezzo nessuno sia intervenuto per rimediare ad una così assurda situazione?

Ora sembra che l’assessore Giusta autore di questo quasi miracolo della approvazione del bilancio stia aspettando di conoscere le prescrizioni ministeriali.

Se davvero “ad horas” arriverà la attesa nota non sarebbe male portarne a conoscenza non solo la giunta, non solo il consiglio, ma anche la cittadinanza.

E come mai nessuno parla del bilancio, delle prescrizioni, del ritardo ministeriale?.

Nemmeno la minoranza.

Posto che ad Amantea la minoranza ancora esista.

O piuttosto occorrerebbe dire “Posto che ad Amantea la politica esista ancora”.

Cosa si nasconde dietro questi silenzi e questi ritardi?

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Fra pochissimi giorni saranno 2 mesi che la commissione ministeriale per la stabilità finanziaria degli enti locali alla unanimità ha espresso parere favorevole all’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato per l’anno 2017.

Ne abbiamo parlato nel nostro articolo del 18 luglio scorso

Ma il parere è stato reso nella seduta del 3 luglio( cioè 54 giorni fa) , comunicato telefonicamente lo stesso giorno ed inviato nella dovuta forma scritta il successivo 5 luglio.

Un grande risultato per l’amministrazione comunale e soprattutto per l’assessore Rocco Giusta.

Un risultato positivo ed inatteso.

 

Ma ecco le stranezze!

La prima è che nella nota si legge comunque che il parere è stato espresso con prescrizioni.

La seconda è che le prescrizioni non sono note, nemmeno- come ricordato-a distanza di 54 giorni.

Possibile che al Ministero siano andati tutti in ferie?

Come si concilia una estrema tempestività nella comunicazione amichevole e verbale con il comportamento omissivo nella significazione delle ragioni anticipate nella nota che disponeva “Segue provvedimento ministeriale”.

Che abbiano mandato un corriere a piedi che sta facendo Roma-Amantea a piedi?

E poi come mai nessuno della minoranza ne parla.

Posto che ad Amantea tale minoranza ancora esista.

O piuttosto occorrerebbe dire “Posto che ad Amantea la politica esista ancora”.

Cosa si nasconde dietro questi silenzi e questi ritardi?

giusta roccoL'assessore giusta comunque ha sentito gli esperti della Unical i quali hanno espresso la convinzione che il ministero possa approvare il bilancio. Speriamo sia così. Una non approvazione tra l'altro non sarebbe una soluzione, porterebbe allo scioglimento del consiglio ed a nuove elezioni. Il problema reale è sempre lo stesso :occorrono meno uscite e più entrate.

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