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I Carabinieri della Stazione di Amantea, capitanata dal Maresciallo Munafò, nel corso di un servizio di controllo e pattugliamento del territorio cittadino, in particolare nella frazione di Campora San Giovanni, salita nell’ultimo periodo alla cronaca provinciale per ritrovamenti e sequestri di armi e droga, hanno tratto in arresto un giovane di Campora San Giovanni per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.

 

I militari, impegnati a perlustrare la statale tirrenica inferiore, hanno intimato e subito fermato una macchina di grossa cilindrata ed a velocità sostenuta su cui viaggiava il giovane vent’ottenne Amanteano.

 

Sin da subito, raccontano i militari, pare che il ragazzo abbia dato evidenti motivi di sospetti per una alta insofferenza e nervosismo, pertanto, i Carabinieri hanno approfondito il fermo con un attento controllo della vettura.

Di fatti sul sedile posteriore, ben nascosto tra alcuni indumenti, sono stati trovati due panette contenenti quasi 1 chilogrammo di cocaina.

 

Le analisi condotte dal Laboratorio dell'Arma dei Carabinieri di Cosenza hanno permesso di accertare che dal quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata - 963 grammi lordi - sulla base del principio attivo contenuto nello stesso, avrebbero potuto essere ricavate più di 3.500 dosi.

Il valore dello stupefacente sequestrato si attesterebbe intorno ai 200.000,00 mila euro.

 

A conclusione delle attività condotte, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, il ragazzo è stato condotto presso la locale casa circondariale di Paola.

Dopo la convalida dell’arresto, il 28enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio immediato.

 

In città comunque si percepisce una preoccupazione più che ovvia per il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, come dichiarato in conferenza stampa dagli inquirenti in città la domanda di stupefacenti è elevata e di conseguenza l’offerta si adegua e si organizza per eludere i controlli e le attività di contrasto.

Dal canto nostro, continuano gli inquirenti, dando risposta a un impegno assunto con la cittadinanza, stiamo battendo in modo sistematico le zone in città in sinergia con tutte le forze dell’ordine presenti ad Amantea, e qualche risultato l’abbiamo ottenuto.

Posso assicurare che la situazione è costantemente monitorata e continueremo a dare alle organizzazioni filo da torcere.


Ciò potendo contare anche su nuovi agenti, anche in borghese, per il controllo del territorio, da poco entrati in servizio ad irrobustirne le articolazioni, in particolare nella prevenzione e contrasto dei reati sul territorio e nell’investigativa, una crescita di organico che speriamo proseguirà gradualmente nel tempo.

Pubblicato in Campora San Giovanni

ercolanoCiro Russo, l’uomo originario partenopeo, evaso dagli arresti domiciliari di Ercolano, che la mattina del 12 marzo ha dato fuoco all’ex moglie in una via di Reggio Calabria finalmente è stato rintracciato ed arrestato. Martedì scorso l’uomo evaso dagli arresti domiciliari di Ercolano si era recato a Reggio Calabria dove vivono l’ex moglie e i due figli per compiere una strage. E quella mattina verso le 9 mentre l’ex moglie era ancora all’interno della sua vettura dopo aver accompagnato i propri figli a scuola, l’ex marito ha aperto lo sportello della macchina, l’ha cosparsa di liquido infiammabile e poi ha dato fuoco alla vettura. La signora è stata fatta uscire dalla vettura in fiamme, però ha riportato gravi ustioni in tutto il corpo. Subito ricoverata in rianimazione presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria per le gravi ustioni al viso e agli arti è stata poi trasportata con un Falcon dell’Aeronautica Militare nel Centro gravi ustioni di Bari. Ciro Russo, dopo l’agguato fulmineo e criminoso, si era dato alla fuga, ma la macchina era stata ritrovata nelle vicinanze. Gli inquirenti pensavano che fosse rientrato con qualche mezzo di fortuna o col treno ad Ercolano, sua città di residenza, invece era ancora a Reggio Calabria. E ieri sera verso le 22, dopo 36 ore di ricerche senza sosta da parte delle Forze dell’Ordine è stato rintracciato in una pizzeria in pieno centro storico che tranquillo mangiava una pizza non lontano dal luogo dell’agguato. E’ stato subito arrestato e portato in Questura. Ora dovrà rispondere di tentato omicidio pluri aggravato e di altri reati molto gravi. Finirà in galera o il sig. Ciro troverà qualche giudice compiacente che gli darà ancora una volta gli arresti domiciliari e così tranquillamente potrà compiere altri reati? C’è da aggiungere che la coppia si era separata da più di un anno e che l’ex moglie aveva denunciato l’ex marito già in passato per maltrattamenti. Su Chi l’ha visto RAI 3 il Direttore della struttura medica barese ha così dichiarato:- La paziente è in prognosi riservata. Al momento è vigile. Le sue condizioni sono stabili ma le ustioni possono degenerare da un momento all’altro. Le infezioni possono creare uno shock settico. Nella notte è stata sottoposta ad un intervento innovativo di escarectomia per consentire una guarigione migliore -Auguriamo alla sfortunata signora una pronta guarigione e che possa al più presto ritornare a vivere tranquillamente a Reggio Calabria in compagnia dei suoi cari.

Pubblicato in Italia

arresto-carabinieriBrillante operazione dei carabinieri della locale caserma di ąmantea diretta dal vice comandante Fabio mandato che si è avvalso anche della preziosa collaborazione della polizia municipale di amantea ed il particolare del vigile Davide casalinuovo che ha collaborato ad individuare con le benedette telecamere del comune di ąmantea la targa dell'auto usata per la rapina. L'auto è stata trovata a fuscaldo dove i carabinieri hanno arrestato il rapinatore che è stato tradotto per ordine del giudice nelle carceri paolane.

Si tratta di un giovane campano dell'età di circa 25 anni. Un giovane pluripregiudicato. In corso la ricerca del Second o rapinatore. I nostri complimenti si cc della locale caserma che pur in pochi riescono ad avere buonissimi risultati(ne parleremo a breve). Complimenti anche alla polizia municipale di amantea ed in ispecie a casalinuovo. Trovata anche parte della refurtiva.

Lamezia Terme - E' stato trovato in casa con cocaina e marijuana nascosti in una credenza e sotto i cuscini del divano.

Per questo motivo gli agenti del Commissariato di Lamezia Terme hanno arrestato S.G., 33 anni, per detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli Agenti di Polizia, nel corso dei servizi di prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacenti, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, hanno deciso di effettuare una perquisizione personale nei suoi confronti, estesa anche all’auto e ad un’abitazione nella sua disponibilità, con l’ausilio delle unità cinofile della Polizia di Stato di Vibo Valentia.

Il cane antidroga “Floyd” ha trovato in una credenza e sotto i cuscini del divano del soggiorno 19,4 gr. di cocaina già divisa in 20 involucri, pronta per la vendita, e gr. 11,6 di marijuana.

S.G., che è risultato avere già precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti dopo essere stato foto segnalato, è stato tratto in arresto e accompagnato presso la Casa Circondariale, cosi come è stato disposto dal Sost. Proc. della Repubblica di Lamezia Terme, Emanuela Costa, che, avvisata dal Commissariato, ha immediatamente diretto le indagini.

Pubblicato in Basso Tirreno

Lamezia Terme - Notte di paura per una ragazza su corso Nicotera a Lamezia.

La giovane, di nazionalità marocchina, stava passeggiando in centro, quando un suo connazionale, A.C. di 21 anni, ha cominciato a seguirla.

 

 

Il ragazzo, in preda ai fumi dell’alcol, ha tentato un approccio ma di fronte al rifiuto della giovane, prima l’ha strattonata, poi l’ha bloccata, mettendole le mani alla gola e iniziando a palpeggiarla.

Lei ha tentato di divincolarsi ma poi è stata scagliata al suolo dal giovane che ha cominciato a picchiarla selvaggiamente.

Dopo essere stati allertati al 112 da alcuni passanti, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme, sono arrivati sul posto cogliendolo in flagrante.

Nel frattempo anche un altro carabiniere che si trovava per caso nelle vicinanze, sentendo la pattuglia sfrecciare si è precipitato sul posto.

Il giovane alla vista dei militari si è scagliato verso i carabinieri aggredendoli violentemente.

I tre militari, quindi, sono riusciti ad immobilizzare l’uomo che è stato arrestato per “violenza sessuale, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale” e trasferito nella casa circondariale di Catanzaro.

Pubblicato in Basso Tirreno

Pescara. Ha rubato un cellulare e aggredito la commessa di un centro Vodafone, ma è stato arrestato a tempo di record.

 

 

È accaduto a Pescara, al centro Vodafone Store di corso Vittorio Emanuele dove un 27enne ivoriano, alla presenza dei commessi ha afferrato uno smartphone tentando inutilmente di strapparlo dal cavo di sicurezza.

Poi, impossessatosi di un cellulare Iphone 8 lasciato dalla commessa sul bancone, ha tentato di allontanarsi.

Nel riprendersi il cellulare, la commessa è stata poi afferrata per il collo dall'extracomunitario che ha poi spintonato con violenza la giovane per poi uscire dal negozio, inseguito da un commesso.

Il giovane ivoriano è stato poi bloccato e tratto in arresto per rapina aggravata dagli agenti della Squadra Volante subito intervenuti. (ANSA) -

Pubblicato in Italia

Arrestato un ventenne maliano profugo con oltre due chili e mezzo di droga

Reggio Emilia, 15 maggio 2018 – In due valigie riposte sotto il letto dell’alloggio di fortuna ricavato in un area dismessa delle ex Officine Reggiane custodiva un’ingente partita di droga destinata ai giovani.

A scoprirlo i carabinieri di Santa Croce che, con le unità cinofile del nucleo cinofili di Bologna, hanno “battuto” i casolari abbandonati nel quartiere Santa Croce.

Con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio, i militari hanno arrestato un cittadino maliano di 20 anni, Yankuba Barrow, con precedenti specifici, risultato “abitare” in un area dismessa delle ex Reggiane, già da tempo al centro di polemiche per insicurezza e degrado.

Al giovane richiedente asilo i carabinieri hanno sequestrato oltre due chili e mezzo di marjuana detenuti ai fini di spaccio. Il controllo ieri pomeriggio.

E’ stato notato uno straniero seduto vicino a un capannone dismesso, mentre fumava uno spinello. Ha tentato di disfarsi della droga, spegnendo il cellulare.

Atteggiamento che ha insospettito i militari. Addosso aveva dieci grammi di marjuana e un centinaio di euro in contanti.

Ma nelle vicinanze c’era un alloggio di fortuna con i documenti del giovane.

E sotto un letto le due valigie con 2,078 kg di marijuana e uno zainetto con all’interno ulteriori grammi 511 della stessa sostanza.

Negli stessi locali i carabinieri rinvenivano anche un bilancino di precisione. Lo straniero è stato arrestato. Pubblicato il 15 maggio 2018

Ultimo aggiornamento: 15 maggio 2018 ore 12:49

Da IlrestodelCarlino

Pubblicato in Italia

Lui era già stato allontanato dal tetto coniugale dalla moglie.

Una storia, la loro, che non funzionava più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lei era stanca e tormentata dalle continue minacce e dai continui comportamenti violenti del marito nei suoi confronti.

La donna, proprio a causa del verificarsi dei primi episodi di violenza, aveva deciso di separarsi dal marito, decisione non accettata da quest’ultimo il quale ha reiterato i comportamenti in un escalation di violenza sempre maggiore.

Le violenze si sarebbero manifestate con una serie di lesioni personali procurate alla donna, minacce di morte e addirittura in un caso con un coltello da cucina puntato alla gola.

Tutti comportamenti che, oltre la moglie, avrebbe visto coinvolti anche i figli minorenni, vittime dei soprusi dell’uomo.

L’ultimo episodio si è verificato circa una settimana fa quando l’indagato, approfittando dell’assenza da casa della moglie, si è fatto trovare all’interno dell’abitazione.

Al rientro della donna l'avrebbe ancora minacciata: si sarebbe vendicato nel caso avesse proseguito con l'interruzione della convivenza coniugale.

La donna ha così raccontato il proprio dramma familiare ai carabinieri della Stazione di Diamante.

Con il coordinamento del comandante della compagnia di Scalea, Tenente Daniele Nardone, e della Procura della Repubblica di Paola, ha permesso al Gip di emettere l’ordinanza di misura coercitiva ai danni dell’uomo.

L’ uomo è un incensurato, originario di Diamante

E così il Gip del Tribunale del centro paolano ha emesso l’ordinanza di misura cautelare nei confronti del 53enne.

L’uomo è stato così tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Paola.

Pubblicato in Alto Tirreno

La Spagna ha emesso una nuova euro-richiesta di arresto ed estradizione per l'ex-presidente catalano in esilio Carles Puigdemon

E la polizia tedesca lo ha fermato mentre attraversava in auto la frontiera fra la Danimarca

e la Germania, proveniente dalla Finlandia e diretto in Belgio, dove risiede.

Erano le 11.19 quando Puigdemon viaggiava su un'autostrada dello Schleswig Holstein mentre procedeva in direzione sud proveniente dalla frontiera danese

Lo ha confermato alla Efe un portavoce della polizia tedesca.

L'ex presidente catalano è trattenuto in un commissariato tedesco, ha detto il suo avvocato.

Puigdemont, che ha lasciato venerdì sera la Finlandia, aveva intenzione di mettersi a disposizione delle autorità belghe non appena rientrato a Bruxelles.

Il leader indipendentista è stato formalmente incriminato per presunta 'ribellione' venerdì con altri 24 dirigenti catalani dal tribunale supremo spagnolo, che ha riattivato l'euro-richiesta di arresto ed estradizione nei suoi confronti e di altri 5 riparati in Europa.

Rischia, con gli altri incriminati per 'ribellione', una condanna fino a 30 anni di carcere per avere portato avanti pacificamente il progetto politico dell'indipendenza e per la proclamazione della 'repubblica' il 27 ottobre scorso.

L'ex presidente catalano Carles Puigdemont è stato portato nella prigione di Neumunster, in Germania.

E' quanto riferisce l'agenzia di stampa tedesca Dpa, citata da diversi media tedeschi.

Una decisione sulla durata della custodia in carcere dell'ex presidente regionale durante il procedimento per l'estradizione arriverà "con una certa probabilità solo domani", ha riferito il vice procuratore generale dello Schleswig-Holstein Ralph Dopper, sottolineando che "siamo all'inizio dell'esame".

Migliaia di persone sono scese in piazza a Barcellona per protestare contro l'arresto in Germania dell'ex presidente Carles Puigdemont.

I manifestanti si sono radunati davanti all'ufficio della commissione europea e intendono raggiungere in corteo il consolato tedesco.

Pubblicato in Mondo

Bellissimo. Arresto per violenza sessuale sul bus della linea 64. M.F.J, un 39enne di origine congolese, si è avvicinato ad una donna ed ha iniziato a palpeggiarla nelle parti intime con morbosa insistenza, appoggiandosi a lei. 

L’uomo in questione di certo non immaginava di aver scelto come vittima un’assistente capo della Polizia di Stato in servizio alla squadra mobile, proprio nella sezione reati contro le violenze sessuali. 

La poliziotta, che stava rincasando al termine del turno di lavoro, con decisione si è prima qualificata e poi ha intimato più volte all’uomo di fermarsi.

Nonostante ciò questo ha continuato a toccarla tentando anche di baciarla. 

A quel punto la donna ha reagito e, dopo averlo immobilizzato con fermezza, lo ha arrestato ed è scesa con lui alla fermata della stazione Termini. 

Nonostante l’uomo cercasse di divincolarsi, l’agente ha chiamato il NUE 112 per avere l’ausilio di una pattuglia delle volanti che è subito intervenuta sul posto. 

Nello stesso momento una cittadina polacca si è avvicinata timidamente alla poliziotta e, probabilmente incoraggiata dalla scena a cui aveva appena assistito sul 64, ha trovato il coraggio di denunciare di aver subito, qualche minuto prima, gli stessi terribili abusi da parte dell’uomo.  

Al termine degli accertamenti, M.F.J è stato arrestato per violenza sessuale. 

Dimostrazioni di coraggio sempre più frequenti, nell'agire e soprattutto nel denunciare, anche grazie anche al progetto della Polizia di Stato “….Questo non è amore” e la presenza del “Camper Rosa” in varie province d’Italia dove, sempre più donne denunciano episodi di violenza sia fisica che psicologica.

Efficaci i momenti d’ incontro per rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere e per offrire il supporto di un’equipe di operatori specializzati: oltre a personale di Polizia anche.

Ndr Se prima li arrestate è meglio e risparmiate i costi del personale . Meglio poliziotti che medici, psicologi e rappresentanti dei centri antiviolenza.

Pubblicato in Italia
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