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foto sequestroCOSENZA 25 febbraio 2019 – Si intensificano i controlli dei Carabinieri Forestale al fine di prevenire e reprimere lo sfruttamento abusivo delle risorse presenti nell’area protetta silana. In particolare nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Parco di Lorica e Cotronei in collaborazione con la Polizia Provinciale di Cosenza, distaccamento di San Giovanni in Fiore, hanno posto sotto sequestro un manufatto in cemento realizzato abusivamente in località “Frassineto” di San Giovanni in Fiore. Il controllo effettuato ha evidenziato come la struttura era stata realizzata in zona vincolata senza le dovute autorizzazioni. In particolare in violazione alla normativa in quanto realizzata in assenza di titoli abilitativi sia di natura edilizia che di natura paesaggistico-ambientale e del parere dell’Ente Parco in quanto l’area in cui è stato realizzato il manufatto ricade in zona “2” del Parco Nazionale della Sila. Si è pertanto posto sotto sequestro il manufatto e deferito all’Autorità Giudiziaria il proprietario dello stesso, un uomo di San Giovanni In Fiore.

OLIVERIO-1140x620CATANZARO – “Il Presidente di Regione Mario Oliverio va sospeso dalla sua carica in virtù delle Legge Severino”.

Questo è quanto affermano i parlamentari calabresi del M5S Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato e Riccardo Tucci. “Abbiamo inviato un’istanza al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per gli Affari Regionali, al Ministro dell’Interno e al Prefetto di Catanzaro per chiedere l’acquisizione dal Tribunale Penale di Catanzaro delle copie dei provvedimenti con i quali è stata irrogata a Mario Oliverio la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di San Giovanni in Fiore per poter valutare, alla luce della misura cautelare restrittiva inflitta al Governatore, se vi siano i presupposti per l’adozione del provvedimento di sospensione di Oliverio dalla carica di Presidente della Giunta Regionale della Calabria”. I parlamentari 5 stelle specificano poi il perché si dovrebbe intervenire a norma di legge. “Dal 17 dicembre Mario Oliverio è stato attinto, a seguito di richiesta di arresti domiciliari da parte della Procura di Catanzaro, dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora presso il Comune di San Giovanni in Fiore adottata dal GIP del Tribunale di Catanzaro. Successivamente il Tribunale del Riesame ha confermato questa misura cautelare, che è personale, coercitiva e obbligatoria. Ma la sede della Giunta Regionale della Calabria si trova a Catanzaro mentre il Consiglio Regionale, di cui Oliverio è membro, si trova a Reggio Calabria. Il GIP e il Tribunale del Riesame disponendo l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, di fatto hanno vietato a Mario Oliverio di fare ingresso nelle due città dove dovrebbe svolgere il mandato elettorale”. Tutto ciò, secondo i pentastellati, andrebbe inquadrato con riferimento all’articolo 8 della Legge Severino che prevede la sospensione dalla carica del Presidente della Giunta Regionale quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il mandato elettorale. “Abbiamo chiesto di intervenire per far rispettare la legge - concludono Melicchio, Granato e Tucci – ma Oliverio avrebbe dovuto dimettersi immediatamente, se davvero avesse avuto a cuore la Calabria. Il governatore finge che la dimora obbligata a San Giovanni in Fiore non pesi affatto nella concreta gestione degli affari correnti, ma la sua vicenda giudiziaria non può compromettere il futuro della nostra regione. È giunta l'ora di far rispettare la legge e archiviare la sua fallimentare amministrazione, per il bene della Calabria”.

 
Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato, Riccardo Tucci

portavoce del MoVimento 5 Stelle

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo:

“Calabria: San Giovanni in Fiore (Cs), interrogazione dei 5stelle sull'affidamento dei parcheggi per oltre 500mila euro, "ipotesi di danno erariale"

 

Sull'affidamento in concessione quinquennale per oltre 500mila euro dei parcheggi nelle strisce blu da parte del Comune di San Giovanni in Fiore (Cs), avvenuto nel settembre 2017, i deputati M5s Francesco Sapia e Paolo Parentela hanno presentato un'interrogazione ai ministri dell'Interno e dell'Economia, chiedendo con urgenza «apposite verifiche, anche in relazione al dissesto finanziario dell'ente».

«La gara d’appalto – hanno ricordato i 5stelle – per la gestione delle aree di sosta nel Comune di Amantea (Cs), affidata alla stessa società che l'ha vinta a San Giovanni in Fiore, è finita nel calderone dell’operazione “Multiservizi” della Procura di Paola (Cs), con l'arresto del comandante dei vigili urbani, unitamente a imprenditori, a funzionari comunali e a un assessore».

Soprattutto, hanno aggiunto i deputati, «in un articolo giornalistico su tale operazione si legge, con riferimento a un ex amministratore della medesima società aggiudicataria, di presunte “pendenze in giudizio relative ad una estorsione in concorso con un esponente della criminalità organizzata del Cosentino”».

Peraltro, figura nell'interrogazione dei 5stelle, il titolare della stessa ditta è stato «arrestato nel giugno scorso nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Potenza relativa a una presunta truffa sull’uso degli autovelox e sulla gestione delle conseguenti multe».

Nell'interrogazione si obietta l'affidamento in concessione dei parcheggi a pagamento a San Giovanni in Fiore, perché «oltre ai dipendenti dell'organico il Comune, in stato di dissesto finanziario, dispone di più di 350 lavoratori di cui alla Legge regionale 15/2008, ai quali sono mensilmente erogate competenze per 320.465,52 euro».

Oltretutto, hanno riassunto i 5stelle, l'assegnazione in argomento reca la firma dell'allora responsabile della polizia municipale, che però non apparteneva «al corpo dei Vigili urbani ed era all'epoca dirigente del servizio Tributi del Comune di San Giovanni in Fiore».

«Negli atti consultati – è riportato nell'interrogazione – non figurano riferimenti a specifiche linee di indirizzo deliberate nel Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore né a valutazioni preliminari di carattere finanziario ed economico, tenuto conto dello stato di dissesto finanziario dell'ente, che al 31 luglio 2017 risultava in corso di adesione alla procedura semplificata di cui all'articolo 258 del Tuel».

Sulla vicenda i 5stelle annunciano un esposto alla Corte dei conti per verificare se vi sia danno erariale.

Pubblicato in Primo Piano

Abbiamo scritto delle “finte” del sindaco dimissioni Giuseppe Belcastro, dimissioni, poi, rientrate , sembra, perchè la parola d’ordine del PD, a San Giovanni in Fiore ed “altrove” –ne riparleremo a giorni per Amantea- occorre arrivare alle elezioni regionali senza spaccature, compatti ed in piena “forza”.

Ma ora si sono dimessi gli assessori Gerardo Longo, Milena Lopez, Marianna Loria, Biagio Oliverio e Luigi Scarcelli contestando la presenza «In Comune logiche spartitorie e personalismi»

Gli ex assessori hanno spiegato che «Il senso di responsabilità che ha sempre guidato l’azione di questa giunta ci impone, in questo momento, di presentare ufficialmente le nostre dimissioni al sindaco.

Il clima che si è creato non consente più un lavoro sereno e produttivo.

In questi mesi di crisi politica e di aspri confronti siamo rimasti al nostro posto a garantire continuità e stabilità, portando avanti e a conclusione tutti i progetti e le attività in itinere.

Abbiamo continuato a lavorare nel rispetto del nostro ruolo, consapevoli che la politica è servizio al cittadino, cercando di ottenere il meglio e mettendo da parte orgoglio e amor proprio, nella consapevolezza di essere anche accusati di attaccamento al ruolo.

In questo triennio abbiamo realizzato oltre l’80% del programma elettorale, ognuno per le proprie deleghe e con un fattivo spirito di squadra.

Tali risultati sono descritti sinteticamente nella pubblicazione “La politica giusta: la parola ai fatti”; documento che ci proponiamo di riportare quanto prima all’attenzione della Città che ha il diritto di ricevere delle spiegazioni rispetto a quanto accaduto».

Poi continuano i 5 ex assessori «Avremmo voluto essere giudicati sul nostro operato, consapevoli che il lavoro di una giunta è sottoposto inevitabilmente a valutazioni e critiche, anche per migliorarlo e, laddove necessario, correggerlo.

Il dibattito, invece, in questi mesi, si è consumato su argomenti effimeri, dettati da logiche spartitorie e personalismi che nulla hanno a che fare con la buona amministrazione della cosa pubblica e la politica a servizio dei cittadini.

Questo modo di fare non ci appartiene e non dovrebbe appartenere neanche ai partiti di cui facciamo parte.

Non volendo, quindi, contribuire a creare un modello negativo, come squadra e coesi come sempre siamo stati, liberiamo il campo con l’auspicio che si ritrovi quella pacificazione necessaria per portare avanti l’attuale esperienza amministrativa.

È giunto il momento che ognuno di noi, ovviamente rispetto al ruolo che ha ricoperto e che ricopre, assuma la piena responsabilità delle proprie azioni davanti alla comunità di San Giovanni in Fiore. Ringraziamo i nostri elettori, il sindaco per averci accordato la sua fiducia scegliendoci, le persone con cui in questo periodo abbiamo lavorato e collaborato, ma soprattutto, quei consiglieri che in questi mesi hanno portato avanti un confronto sano e costruttivo e che per senso di responsabilità e con imbarazzo non abbandoneranno la discussione cercando di portare a termine nel migliore dei modi questa difficile esperienza amministrativa»

Pubblicato in Cosenza

I sindaci, si sa, nello svolgimento del loro impegnativo lavoro politico sono spesso sotto pressione.

Poi se le cose vanno è tutto facile.

Se le cose non vanno pensano di dimettersi.

Poi magari ci ripensano.

 

È quello che sembra sia successo al sindaco di San Giovanni in Fiore Giuseppe Belcastro, legato politicamente al governatore Oliverio, che si era dimesso lo scorso 7 agosto dopo essersi ritrovato senza maggioranza in consiglio comunale.

Ora Belcastro torna sui suoi passi, prima della scadenza dei 20 giorni che avrebbe reso al sua decisione irrevocabile.

Belcastro ha fatto sapere che in questo periodo «di riflessione» ha ricevuto «centinaia di attestazioni di stima e inviti a proseguire l’attività amministrativa» da parte dei cittadini.

Il sindaco, eletto nel giugno del 2015 con una percentuale bulgara (ha sfiorato il 90%) e politicamente legato al presidente della Regione Mario Oliverio, ha spiegato anche di aver interloquito con le forze politiche che sostengono la sua maggioranza.

Le divisioni nello schieramento che lo sostiene erano nate all’indomani della sconfitta delle elezioni politiche del 4 marzo quando, nel feudo del governatore, l’M5S ha preso più del doppio dei voti del Pd, si era acuita la crisi con alcune sostituzioni in giunta che non erano state condivise da parte della maggioranza.

«Un sano confronto ed una dialettica corretta hanno determinato in me – ha scritto Belcastro nell’atto protocollato giovedì mattina – la volontà di continuare un lavoro impegnativo e difficile per mantenere fede al mandato affidatomi dai cittadini».

Fuori dalle formule del politichese, ora resta capire come sia stata sanata e quanto durerà la pax nel Pd locale, partito al cui interno era maturata la spaccatura che aveva portato il sindaco al passo indietro.

Durerà?

Vedremo. In politica nulla è scritto, nulla è eterno.

Pubblicato in Cosenza

San Giovanni in Fiore Si è dimesso il sindaco Belcastro, indicato dal governatore Oliverio ed eletto con il 90% dei voti.

Non c’è pace tra gli ulivi

Si è vero che biblicamente l’ulivo è sinonimo di pace tanto che la Domenica delle Palme,

i fedeli si presentano in chiesa con in mano un ramoscello di ulivo per farlo benedire in segno di pace.

Ed è Anche vero che Gesù scelse il Monte degli Ulivi, per intrattenere la sua conversazione intima con Dio, ma sul su viso trasparivano i segni del tormento e della oppressione.

E tormento ed oppressioni potrebbero apparire anche sul viso dei nostri “eroi” sangiovannesi dopo la palese una spaccatura, tutta interna al Pd locale, ma già evidente da tempo.

E così che il sindaco di San Giovanni Fiore, Giuseppe Belcastro, ha presentato le dimissioni dopo che una larga parte della sua maggioranza non si è presentata al consiglio comunale convocato martedì mattina per l’approvazione del Documento unico di programmazione.

Eletto nel giugno del 2015 con una percentuale bulgara (ha sfiorato il 90%), Belcastro è politicamente legato al presidente della Regione Mario Oliverio – che com’è noto viene dalla “capitale” della Sila – ed era stato indicato direttamente dal governatore quale candidato del Pd alla guida dell’amministrazione comunale.

Belcastro, avendo registrato l’assenza della sua parte politica – erano presenti in aula solo 3 consiglieri di maggioranza e 3 di opposizione –, non si è proprio presentato in Consiglio e ha protocollato le sue dimissioni al presidente del civico consesso e al segretario comunale.

La spaccatura nel Pd locale nasce dalla sconfitta delle elezioni politiche del 4 marzo: nel feudo del governatore l’M5S ha preso più del doppio dei voti del Pd.

Le successive dimissioni di un assessore hanno dunque aperto la crisi nella giunta Belcastro, e il nome scelto dal sindaco per sostituire il dimissionario non è stato condiviso da un pezzo di maggioranza consiliare.

Nella lunga fase di contrapposizione interna al Pd locale non è servito neanche l’intervento del segretario provinciale Luigi Guglielmelli e le rivendicazioni dei “dissidenti” non hanno evidentemente trovato nessuna sponda in Belcastro.

Che oggi si è ritrovato senza maggioranza e ha deciso di dimettersi: i prossimi 20 giorni, durante i quali il sindaco avrà la possibilità di ripensarci, diranno se ci siano margini per trattare e sanare le divisioni interne o se la spaccatura tra Belcastro e buona parte del suo partito sia irreversibile.

Pubblicato in Cosenza

San Giovanni in Fiore (cs) Continuano i controlli dei Carabinieri Forestali al fine di contrastare i reati riguardanti il comparto agroalimentare.

Ammontano a circa 7500 euro le sanzioni amministrative elevate dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Giovanni in Fiore durante controlli svolti nelle scorse settimane sul territorio cittadino ad alcune attività commerciali.

In particolare sono state rilevate inosservanze relative all’indicazione della quantità dei prodotti e in materia di etichettatura come disposto dal decreto legislativo 109/92.

I controlli oltre alle sanzioni amministrative previste hanno portato al sequestro cautelativo di 33 kg di prodotti dolciari e 95 confezioni di salumi per un totale di 75 kg di prodotto posto sotto sequestro.

Questi controlli rientrano in una attività di prevenzione e repressione di illeciti riguardanti l’agroalimentare a tutela dei consumatori messi in atto dal Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza.

 

Pubblicato in Cosenza

Sappiamo che la commissaria Greco sta cercando in tutti i modi di salvare la tenenza della Guardia di Finanza di Amantea.

 

Ha chiesto i dati del lavoro fatto dai militi della tenenza amanteana per mostrare la sua importanza, anzi la sua indispensabilità.

Ci riuscirà?

Non lo sappiamo. Ma l’importante è che ci provi con impegno e saggezza.

 

Mentre Amantea vive questa situazione leggiamo che Sparta –San Giovanni in Fiore ride.

Infatti è stata inaugurata, alla presenza di autorità civili e militari e della cittadinanza, la nuova caserma, sede della Tenenza della Guardia di Finanza di San Giovanni in Fiore (Cs).

"Un essenziale presidio di legalità - spiega una nota del comando provinciale delle Fiamme Gialle - al servizio dell'intero territorio silano intitolato alla memoria del sottobrigadiere Alfonso Gervasi, decorato con la Medaglia d'argento al Valor Militare per atto eroico compiuto durante la prima guerra mondiale.

 

L'inaugurazione della nuova caserma - e' scritto - ha costituito occasione per riaffermare il forte legame del Corpo della Guardia di Finanza con il territorio silano a tutela della legalità economico-finanziaria, motore e volano di sviluppo economico e sociale.

Il nuovo immobile, di proprietà comunale e concesso in comodato gratuito al Corpo, insiste su un'area complessiva di 1.520 mq. ed e' composto da un corpo di fabbrica, destinato ad uffici ed alloggi.

L'evento - si legge ancora - ha avuto il suo culmine nello scoprimento, da parte del Gen. Gianluigi Miglioli, comandante regionale della Guardia di Finanza, nonchè del Sindaco di San Giovanni In Fiore, S Giuseppe Belcastro, della lapide commemorativa tramite la quale il Corpo ha voluto sancire il suo perenne ricordo per l'atto eroico compiuto nel primo conflitto mondiale dal sottobrigadiere Alfonso Gervasi".

Ma se Amantea-Atene Piange non è vero che Sparta non rida.

Ride e come se ride!

Pubblicato in Cronaca

Bonaventura Ferri, segretario della Uil vigili del fuoco di Cosenza in una nota afferma:

 

"Il 20 settembre chiuderà il distaccamento dei vigili del fuoco di San Giovanni in Fiore. Il comprensorio silano non avrà più una squadra di soccorso dei 'pompieri' ed i cittadini dovranno nuovamente attendere l'arrivo dei soccorsi dalla città di Cosenza o di Crotone".

Poi prosegue "Dopo tante difficoltà si è riusciti ad ottenere, per questa stagione estiva, l'attivazione di questo importantissimo presidio di soccorso, situato al centro di un comprensorio di primaria importanza ed attraversato da una delle più trafficate arterie stradali della regione: la statale 107. L'attivazione della squadra di soccorso ha confermato la necessità del potenziamento del servizio dei vigili del fuoco, ma ora, nuovamente, la caserma chiuderà i battenti in assenza di un intervento decisivo della classe politica locale per ottenere l'apertura permanente del servizio di soccorso ai cittadini.

 

Non è migliore la situazione sul versante dello Ionio cosentino.

La catastrofe atmosferica che si è abbattuta ad agosto ha certificato che in casi simili, sul territorio, deve essere presente il numero massimo di soccorritori, vigili del fuoco, soprattutto nell'immediatezza dell'evento, poiché proprio le prime ore sono le più importanti ai fini del soccorso.

L'alluvione di agosto non è un caso isolato, infatti, a causa delle mutazioni del clima e della conformazione del territorio del basso Ionio cosentino, più volte all'anno, si verificano fenomeni alluvionali.

Al porto di Corigliano vi è un immobile idoneo ad ospitare una squadra di vigili del fuoco, già destinato ad una caserma dei pompieri e da poco ristrutturato e consegnato al Comando provinciale di Cosenza.

A tale proposito sollecitiamo l'attivazione di un distaccamento di vigili del fuoco a Corigliano.

In questo modo, in caso di necessità, i cittadini potranno contare su una squadra aggiuntiva di soccorritori".

Infine conclude "Dal territorio da tempo un gran numero di giovani si sono dichiarati disponibili per attivare anche una squadra di vigili del fuoco volontari al porto di Schiavonea.

Dopo l'ennesima e grave alluvione che ha interessato il territorio, questa disponibilità riveste un carattere di maggiore importanza per mettere in uso, da subito, un edificio pubblico ancora inutilizzato e, contemporaneamente, dare ai cittadini un servizio di soccorso migliore".

Pubblicato in Cosenza

E’ avvenuto a San Giovanni in Fiore

L’insegnante lavora in un istituto tecnico.

La porta d'ingresso dell'abitazione di un insegnante di un istituto tecnico a San Giovanni in Fiore è stata incendiata da sconosciuti nel corso della notte.

Al mattino dopo la brutta sorpresa.

E così alla vittima, dopo la scoperta del danneggiamento, non è rimasto che presentare apposita denuncia ai carabinieri del luogo.

Nella occasione l'insegnante ha riferito ai carabinieri di sospettare che l'incendio sia riconducibile a una ritorsione che potrebbe essere collegata alla l'esclusione di alcuni suoi studenti dai prossimi esami di maturità.

Pubblicato in Cosenza
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