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indaggineRiceviamo e pubblichiamo.

COSENZA 30 gennaio 2020 - Nei giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano a termine di una complessa attività investigativa inerente la lottizzazione abusiva avvenuta a Rossano hanno proceduto a notificare i decreti di conclusione delle indagini e informazioni di garanzia a firma del Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari Dott. Luca Primicerio nei confronti di sette persone. Si tratta di imprenditori, direttori dei lavori, progettisti e pubblici dipendenti comunali i quali in concorso tra loro e a vario titolo sono accusati di aver realizzato opere di lottizzazione autorizzate con permessi a costruire illegittimi. Permessi che le indagini dei militari hanno accertato essere stati rilasciati in assenza dell’autorizzazione a realizzare interventi sui corsi d’acqua e in violazione del parere della Regione Calabria. In particolare la lottizzazione abusiva oggetto della confisca è stata realizzata in località “Varca S.Antonio” nel Comune di Corigliano-Rossano area urbana di Rossano interessata nello scorso agosto ad un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal GIP del Tribunale di Castrovillari. Le zone oggetto della lottizzazione erano inoltre già state interessate a provvedimenti di sequestro nel dicembre 2018 e ricadono in una area topografica che è risultata essere tra le più colpite dall’alluvione che interesso questo comune nell’estate del 2015 evidenziato lo stato di pericolo per il sottostante centro urbano in conseguenza dei massici lavori eseguiti a danno del reticolo idrografico presente avvenuti mediante il tombamento e in alcuni casi delle deviazioni degli stessi con opere ritenute inidonee alla corretta e regolare regimazione delle acque meteoriche.

Pubblicato in Alto Tirreno

ideeNon solo eventi, la Rete turistica propone un piano di rigenerazione della Città antica

CORIGLIANO-ROSSANO – Sabato11Maggio 2019 – In prossimità della stagione estiva 2019, la Rete Turistica Corigliano-Rossano, annuncia il suo calendario degli eventi. Quest’anno ad aprire il cartellone sarà un video spot che sarà lanciato in concomitanza con la conferenza stampa di presentazione del cartellone artistico. Un pacchetto di iniziative che non si limiteràalle sole manifestazioni che si svolgeranno nella nostra città ma le stesse saranno volte a dare valore ad un processo di promozioneintegrale del territorio. È quanto fa sapere Francesco Marino Scarcella, presidente della Rete turistica Corigliano-Rossano.

«Lavoriamo costantemente – dice Scarcella - tra mille difficoltà burocratiche, affinché si possa garantire ai cittadini, ma anche e soprattutto alle tante famiglie che ogni anno vengono a visitare il nostro magnifico territorio, momenti di puro divertimento e spensieratezza, con la consapevolezza di voler realizzare un brand di notevole caratura turistica. Ci sono tutte le condizioni ed i presupposti per poter raggiungere i nostri obiettivi e siamo certi che, sulla strada dell’unione, ci siano tutti gli ingredienti per un’offerta turistica degna di questo nome. Questa, tra l’altro, è l’unica via da poter perseguire, tenendo in considerazione che deve necessariamente esserci un forte anello di congiunzione tra noi e la futura amministrazione comunale».

«Un viaggio artistico-culturale – aggiunge - che si ramifica tra la storia, la cultura e le tradizioni. Dalla montagna, al mare, alla pianura, senza escludere le contrade. Ma in tutto questo percorso ci sarà certamente un occhio di riguardo verso i centri storici della nostra città. In particolare quello di Corigliano – precisa con n certo ottimismo il presidente della Rete turistica – che potrà essere interessato da una concreta ripresa. È molto più semplice di quanto si possa credere. Con alcune delle nostre associazioni aderenti alla rete, ci si potrà rapportare per far sì che riaprano, lungo tutto il corso di via Roma, tanti locali storici. Quella via che era il centro commerciale quasi all’aperto, il cuore pulsante dell’economia del centro antico, potrebbe ritornare a vivere. Tante piccole attività di souvenir e questo solo per il primo anno. In futuro l’idea è quella di sottoscrivere un protocollo d’intesa con importanti attività commerciali, chiedendo loro la disponibilità ad aprire proprio lungo Via Roma ed incentivandoli attraverso una detassazione dei tributi comunali».

«La rete turistica, inoltre, - precisa Scarcella - durante alcuni incontri ha sollecitato i candidati a sindaco, proponendogli alcune opere che potrebbero stravolgere in meglio la vita del Centro antico. Tutti quegli edifici di proprietà comunale e quelle strutture non utilizzate appieno, non possono essere lasciate nell’incuria, rischiando l’abbandono totale. Da qui l’idea di allocare dei poli distaccati di facoltà universitarie o della formazione, centri culturali e di servizi. Non è un’utopia, tutto questo potrebbe diventare realtà. Immaginate il Castello Ducale o palazzo Bianchi oppure i palazzi della zona del Pendino e tutto il cuore del centro storico funzionante con uffici e servizi. Immaginate turisti, studiosi e semplici visitatori, provenienti da ogni angolo d’Italia, girare per le vie del nostro centro. Il borgo antico nuovamente abitato e pieno di attività. Basta agire e far sì che questa si trasformi veramente nella terza città più grande della Calabria. Tanti sono i progetti in cantiere – conclude - , idee lungimiranti e proposte atte a tutelare il paesaggio, a valorizzare i rapporti umani, a custodire le tradizioni della nuova città di Corigliano-Rossano, ricca di centri storici che hanno risorse preziose da promuovere e far rivivere». ©CMPAGENCY

Pubblicato in Calabria

sequestro canile rossanoCOSENZA 9 maggio 2019. I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano hanno posto sotto sequestro una struttura adibita a canile rifugio realizzata in località Santa Caterina nel comune di Corigliano – Rossano. Il sequestro è avvenuto a seguito di un controllo effettuato dai militari unitamente al personale veterinario dell’Asp di Rossano nel quale si è accertato che all’interno della struttura, che ospita circa sessanta cani, erano state realizzate opere edili abusive senza alcun tipo di autorizzazione. L’area interessata al sequestro è stata occupata senza alcun titolo dall’associazione animalista onlus “Heidi una vita da cani”. Le opere edili, inoltre, sono state realizzate in area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. Il controllo ha consentito di accertare altresì, che il canile era privo di autorizzazione sanitaria per cui si è proceduto al sequestro cautelativo sanitario per i cani da parte del servizio veterinario. Nessuna tracciabilità documentale relativamente alla movimentazione degli animali è stata prodotta dal responsabile dell’associazione che non risulta convenzionata con liberi professionisti. Oltre al sequestro dell’area, circa 12mila metri quadri e degli immobili presenti al suo interno, con la facoltà d’uso esclusivamente al trattamento alimentare e benessere degli animali, si è denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari che ha coordinato l’attività, il legale rappresentante dell’associazione per la realizzazione all’interno del demanio fluviale delle opere edili in area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.

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Continuano i mirati servizi di controllo del territorio disposti dal Questore della Provincia di Cosenza, per la prevenzione e la repressione dei reati predatori a cura del personale della Polizia di Stato.

 

 

Nella trascorsa giornata, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Corigliano-Rossano, a seguito della segnalazione di un cittadino, ha tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato, due cittadini extracomunitari.

In particolare nella tarda mattinata, personale della Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. Corigliano-Rossano, veniva contattato da un cittadino residente in quel Comune, il quale denunciava la presenza furtiva di alcune persone all’interno di una sua abitazione sita in campagna.

Il personale operante giungeva immediatamente sul posto e sorprendeva all’interno di detta abitazione, due persone, poi identificate per M. A. nato in Marocco cl.63 e E. H. nato in Marocco cl.84, nel mentre, dopo aver divelto la porta d’ingresso, stavano asportando alcuni infissi ed alcuni attrezzi da lavoro.

Visti gli elementi di reità raccolti, i due cittadini marocchini venivano tratti in arresto in flagranza del reato di furto aggravato.

Le attività d’indagine continuano su altri analoghi furti perpetrati con le stesse modalità nei giorni scorsi, in altre abitazioni della zona.

Sempre nella giornata di ieri personale dell’U.P.G.S.P. della Questura di Cosenza ha effettuato controlli del territorio nel corso dei quali due persone: R.M. di anni 57 e D.E.R. di anni 53, sono stati arrestati, il primo per inosservanza agli obblighi di legge relativi alla sua sottoposizione alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale ed il secondo - già sottoposto agli arresti domiciliari - per evasione.

Si indicano di seguito alcuni dati relativi ai citati controlli effettuati unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Sett.le e unità cinofile della Questura di Vibo Valentia:

nr. 5 posti di controllo in area urbana;

nr. 2 arresti per violazione degli obblighi di legge;

nr. 1 persona denunciata in stato di libertà;

nr. 280 persone controllate ed identificate;

nr: 123 veicoli controllati;

nr. 13 perquisizioni effettuate;

nr. 2 persone segnalate per consumo di sostanze stupefacenti;

nr. 90 persone controllate perché sottoposte agli obblighi di legge;

nr. 1 veicoli rinvenuti.

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COSENZA 23 agosto 2018 – Scoperte e sequestrate dai militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Rossano e Corigliano, collaborate dalle Stazioni di Acri, Castrovillari e Cosenza strutture edilizie abusive all’interno di alcuni stabilimenti balneari di Rossano Scalo, in area sottoposta a vincolo paesaggistico.

I militari intervenuti tra il lungomare Momena e Sant’Angelo nel comune di Corigliano Rossano (CS) hanno controllato cinque stabilimenti, sotto la direzione del P.M. di turno Dott. Mauro Gallone, Sostituto presso la Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal Dott. Eugenio Facciolla.

Gli operatori hanno dapprima verificato le autorizzazioni riguardo la disciplina degli scarichi unitamente a tutto ciò che è stato installato nell’area oggetto delle concessioni demaniali.

Nelle verifiche, cui ha collaborato la locale P.M., sono state riscontrati diversi illeciti: un titolare di concessione per pedalò e windsurf aveva anche ombrelloni e sdraio, per altri si è riscontrata la realizzazione abusiva piattaforme in cemento armato, altri manufatti all’interno dei lidi che erano stati realizzati senza alcuna autorizzazione edilizia e paesaggistica.

L’attività, ha portato al momento al sequestro di plessi abusivi, di alcuni WC ed a deferire all’Autorità Giudiziaria, legali rappresentanti titolari delle concessioni di parte degli stabilimenti balneari, per violazione alle normative edilizie, paesaggistiche ed ambientali.

Sono in corso, anche accertamenti di eventuali responsabilità in seno all’Ente Locale.

Dopo l’operazione dello scorso giugno denominata “Flumen Luto” riguardante l’alluvione del 2015, proseguono i controlli dei carabinieri forestali per il contrasto alle violazioni in danno dell’ambiente e al demanio marittimo, al fine di tutelare e preservare gli habitat di particolare pregio naturalistico delle zone litoranee dell’arco ionico cosentino.

Pubblicato in Cosenza

Ma queste persone lo sanno che i responsabili della coltivazione di droga ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. 309/1990 che punisce chiunque produce, traffica o detiene sostanza stupefacente con la reclusione da un minimo di 6 ad un massimo di 20 anni, nonché con una multa da un minimo di 26.000 € ad un massimo di 260.000 €?

E’ vero che con la droga si guadagna moltissimo, ma si rischia anche moltissimo!

Addirittura ora la droga si coltiva in giardino.

I Finanzieri della Compagnia di Rossano hanno scoperto, nell’ambito degli ordinari controlli del territorio effettuati al fine di arginare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, una coltivazione di canapa indiana occultata all’interno del giardino di un’abitazione del rossanese, traendo in arresto il responsabile.

A condurre le Fiamme Gialle all’abitazione di V.D., 40 anni, sono state le informazioni raccolte nell’ambito della attenta e continua attività di controllo del territorio al fine di prevenire e contrastare ogni forma di traffico illecito.

Nell’abitazione, ispezionata dai Finanzieri sia all’interno che nell’ampio giardino di pertinenza, è stata rinvenuta una vera e propria serra per la coltivazione di 9 piantine di canapa indiana dell’altezza di circa 120 cm, molto ben curate, con tanto di attrezzatura completa per l’irrigazione e la cura degli arbusti.

La coltivazione era stata ricavata in un angolo del giardino, abilmente occultata da recinzioni in reti “ombreggianti” sia per fornire adeguato riparo dal sole alle piantine, ma soprattutto per evitare che le stesse fossero agevolmente individuate dall’esterno.

Le piantine sono state estirpate, poste sotto sequestro, ed avviate alla distruzione.

Il peso complessivo delle piante è risultato essere pari a 1,5 kg.

Tale quantitativo di sostanza stupefacente, una volta sottoposto a procedura di essiccazione, suddiviso in dosi e posto in vendita sul mercato clandestino,avrebbe avuto un valore pari a circa 14.000 €.

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Un detenuto di straniero, da poco tempo nel carcere di Rossano, aveva aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria provocandogli la frattura del setto nasale.

Il detenuto era stato trasferito a Rossano da Catanzaro, dove aveva anche tentato di aggredire un agente della polizia penitenziaria.

A Catanzaro era detenuto per lesioni personali ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Ci riferiscono- dicono il segretario generale aggiunto, Giovanni Battista Durante, ed il segretario nazionale Damiano Bellucci del Sappe- che sono frequenti i suoi atteggiamenti di sfida nei confronti della polizia penitenziaria».

I dati nelle carceri italiane fotografano una situazione particolare: nel 2016 ci sono stati 8.586 gesti di autolesionismo, 39 suicidi, 1.011 tentativi di suicidio, 6.552 colluttazioni e 949 ferimenti.

Nel 2017 i gesti di autolesionismo sono diventati 9.510, i suicidi 48, i tentativi di suicidio 1.135, 1.175 i ferimenti e 7.446 le colluttazioni

Sempre il Sappe fa sapere che : “Il detenuto, era stato convocato nell’ufficio della sorveglianza generale, dopo il ritrovamento, nella camera di pernottamento, di bastoni atti a offendere”.

Lì il detenuto ha aggredito l’assistente capo con calci e pugni, ma non contento di ciò gli ha anche lanciato addosso una stufa.

Il detenuto era stato trasferito a Rossano da Catanzaro, dove aveva anche tentato di aggredire un agente della polizia penitenziaria.

Parliamo di un detenuto di origine nigeriana.

Sempre Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale hanno evidenziato che nel carcere di Rossano ci sono 215 detenuti, dei quali circa 80 sono nel reparto media sicurezza e il restante nell'alta sicurezza; di questi 22 sono gli AS2, ristretti per reati di terrorismo internazionale.

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ludotecaAntoniotti: È una realtà sociale che appartiene alla storia del Centro storico

ROSSANO - Lunedì, 26 Marzo 2018 – Il Sindaco attui ogni azione possibile per evitare la chiusura della Ludoteca Il Sasso nello Stagno. Rossano ed il suo Centro storico non possono permettere che si perda un presidio educativo che negli ultimi trent’anni ha sostenuto la crescita di centinaia di ragazzi, togliendoli dalla strada e sottraendoli alle devianze sociali. Tutte le Amministrazioni comunali, dal 1987 ad oggi, hanno sempre sostenuto, anche con interventi straordinari, le attività proposte dall’associazione e sarebbe davvero imperdonabile per la nostra comunità, che si appresta ad aprire il nuovo ciclo politico e amministrativo della terza Città della Calabria, trovarsi senza un’entità così importante per il sostegno e la formazione dei giovani.

A dirlo è il capogruppo consiliare e massimo esponente del movimento civico Rossano Prima di Tutto, Giuseppe Antoniotti, che con preoccupazione, a seguito del recente annuncio del presidente dell’Associazione Il Sasso nello Stagno, Alfonso Sacchetti,promotore ed organizzatore della ludoteca civica, sulla prossima chiusura del servizio a causa di intoppi burocratici, lancia un appello al Primo cittadino affinché si impegni a continuare a garantire un servizio che da sempre è uno dei fiori all’occhiello della rete dei servizi sociali della Città di Rossano.

È giusta la promozione del territorio – commenta Antoniotti – ma a che serve spendersi per dare lustro alla Città se poi al suo interno inizia a cadere a pezzi a causa di un’azione amministrativa poco attenta o, in alcuni casi, del tutto assente. Le politiche per il sociale non possono essere delegate agli uffici, vanno seguite, incoraggiate e sempre ampliate. Lo dico da sempre. E l’annunciata chiusura della ludoteca civica non è altro che la punta di un iceberg di un sistema burocratico-amministrativo deficitario e che a Rossano sembra aver preso il sopravvento sugli organi deputati al governo. Le istituzioni non possono fermarsi di fronte alla fredda logica dei numeri e dei tagli, consigliati dai burocrati. Le istituzioni e la politica hanno il compito e il dovere di trovare soluzioni lì dove soluzioni sembrano non essercene. Da Sindaco e, ancor prima, da Assessore – aggiunge il Capogruppo di RpT - sono stato sempre attento affinché i ragazzi della nostra città potessero avere sempre uno spazio sociale nel quale confrontarsi, giocare, dialogare ed avere il conforto o il sostegno perenne degli educatori. Centinaia di bambini e giovani sono cresciuti all’ombra della ludoteca tanto che essa appartiene, senza ombra di dubbio, alla storia sociale della nostra Città. E non tollererò – precisa - che questa realtà cessi di esistere per l’inerzia dell'attuale Amministrazione comunale. Negli anni del governo del Centro Destra abbiamo fatto l'impossibile per reperire i fondi e finanziare l'attività formativa, ludica e di sostegno. Non solo, consapevoli dell’importanza del loro servizio, ci siamo impegnati affinché l’associazione potesse avere una sede più idonea e adeguata che poi trovammo nell’attuale sede di Villa Labonia. Oggi tutto questo potrebbe perdersi per i soliti intoppi e i cavilli che presentano i burocrati. La politica e le Istituzioni cittadine – si chiede in conclusione Antoniotti - che fanno?

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Rossano (Cosenza) - Ha ucciso il padre sparandogli con un fucile da caccia, al culmine di una lite che sarebbe scoppiata per futili motivi.

E' accaduto nel pomeriggio in un palazzo del centro storico di Rossano.

Un uomo di 35 anni Cesare Vitale , secondo le prime ricostruzioni, a seguito del diverbio con il genitore ha imbracciato il proprio fucile da caccia facendo fuoco contro il padre.

La vittima, Giuseppe Vitale, detto "Tonino", aveva 64 anni

Sul posto oltre alla Polizia di Stato del locale commissariato, che ha sottoposto a fermo il parricida, sono intervenuti anche i carabinieri.

Sgomento e incredulità tra gli abitanti del quartiere, dove la famiglia dell'omicida e della vittima è molto conosciuta e apprezzata, "assolutamente normale" dicono tutti in coro, e non aveva mai fatto parlare di sé.

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Il titolare di un frantoio di Rossano è stato nei giorni scorsi denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, realizzazione abusiva di una vasca su area vincolata e alterazione dello stato dei luoghi.

L’attività è stata effettuata dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano durante un accurato controllo di prevenzione del territorio.

In particolare i militari all’interno del demanio fluviale del Torrente Grammisato hanno rinvenuto una vasca in cemento contenente un ingente quantitativo di sanse umide e acque di vegetazione prodotte da un frantoio oleario.

A seguito del ritrovamento si è proceduto ad accurate indagini di osservazione e controllo che hanno dato la possibilità di individuare il responsabile di tale reato.

Lo stoccaggio di un ingente quantitativo di sanse umide e in maggiore entità di acque di vegetazione, veniva realizzato attraverso il trasporto tramite un autocarro dall’oleificio nella vasca posta all’interno del demanio fluviale senza alcuna autorizzazione e in violazione alla normativa vigente.

Tale attività veniva effettuata inoltre in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale.

Dai controlli è emerso anche che la vasca, posta sotto sequestro, era stata costruita abusivamente e che tale opera la cui altezza è di 2.50 metri e lunghezza di 30 metri non è dotata di nessun sistema tendente a garantire la necessaria sicurezza pubblica e privata essendo accessibile a chiunque.

Pubblicato in Cosenza
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