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La domanda si impone dopo la lettura dell’appassionata lettera pubblicata da Il Corriere della Calabria, scritta da un gruppo di docenti, dirigenti e operatori della scuola calabrese, dl titolo «Un errore l’esonero di Federica»

 

La rimozione dell’assessore Federica Roccisano, che tra le sue tante pesantissime deleghe aveva anche quella della scuola, pesa come un macigno sui destini della scuola calabrese.
Mai come in questi anni noi docenti avevamo finalmente potuto sentire una presenza così sinceramente vicina.

Capace di ascoltare, di mettersi veramente alla pari con tutti: dirigenti, operatori, docenti, alunni!

Sì, proprio così: Federica (per questo era per noi, senza titoli e sottotitoli) era riuscita a svelare un volto nuovo, un volto veramente umano del fare scuola e del fare politica. Come lei amava ripetere, la centralità della formazione, della lettura, dell’istruzione e dell’educazione alla cittadinanza stavano finalmente prendendo spazio, riuscendo a dare fiducia a chi ormai si aspettava ben poco dalla politica regionale.

Questa è stata la prima irrinunciabile lezione che Federica Roccisano ha saputo dare a noi tutti: “restiamo umani”! Poi, solo dopo, vengono le “cose”, i fatti, le iniziative, i finanziamenti, le opportunità. Mezzi, mai semplicemente fini, della sua azione politica.

Federica ha saputo in questi anni riconoscere con indipendenza il merito, le responsabilità, la qualità.

Ha saputo dare spazio a quel tanto di buono, di propositivo e di bello, che la scuola calabrese sa offrire e mettere in campo ogni giorno, in termini di inclusività, accoglienza, dialogo, cittadinanza. Valori fondanti della nostra società, che il suo modo gentile ed accogliente di operare e di “essere” ha saputo alimentare e incoraggiare. Le sue sollecitazioni erano costanti: nella creazione di reti, di progettualità, di idee. Una gestione competente e “creativa” che si era fatta spazio anche a livello nazionale, in occasioni importanti, con la presenza delle più alte istituzioni scolastiche e di grandi personalità. Con Federica Roccisano la scuola calabrese stava faticosamente imparando ad uscire dal letargo, a proporsi: a partire dalle “positività”, ma senza nascondere mai al contempo le criticità e gli affanni.

Ma evidentemente non è bastato il consenso e l’entusiasmo che la presenza di Federica aveva saputo generare, nei più diversi contesti in cui operava instancabile, non risparmiando viaggi, trasferte, entusiasmo, partecipazione sempre sincera e attiva, mai di circostanza. Non è bastata la sua autenticità umana e professionale…

E il suo triste “esonero” ci dice l’amarezza di questa breve ma bellissima “utopia” che ha attraversato - come un’anomalia, come uno strano “errore” diceva qualcuno - i cieli sempre grigi della politica regionale calabrese.

Un’utopia feconda, che ha saputo aprire spazi davvero infiniti, di dialogo, di speranza, di energie positive, che sarà veramente dura soffocare con una fredda e insensata nota stampa.

Gli attestati di stima che da più parti della scuola calabrese sono venuti fuori sui media e sui social e che si susseguono instancabili stanno a testimoniare che, laddove il bello e il buono emerge, anche in politica, alla fine sarà sempre e comunque destinato a vincere, nonostante tutto.

È questo ciò che ogni giorno ancora ci impegniamo a insegnare ai nostri figli e ai nostri alunni. E in questo, cara Federica, sappiamo di poter contare ancora, sempre e comunque, su di te.

Seguono le firme:
Maria Salvia (Dirigente scolastico)
Massimo Iiritano 
Evangelos Alexandris
Antonella Rotundo
Francesco Bevilacqua
Francesco Cuteri
Felice Foresta
Valentina Femia
Raimonda Bruno
Maria Vittoria Avolio
Luna Renda
Chiara Milano
Cristina Iannuzzi
Andrea Mamone
Elisa Calascione
Rosarina Anello
Maria Rosaria Russo
Silvana Amodeo
Sandra Barberi
Monica Abussi
Maddalena Scolieri
Annunziata Volpe
Angela Petrassi
Angela Tramontana
Barbieri Angela
Marisa Catania
Carmela Riso
Maria Cavallaro
Marina Dedeo
Cristina Falcomatà
Saveria Scordamaglia
Costanza Maria La Gamba
Isabella Puntoriero
Lidia Pullella
Iolanda Mustacchio
Mario Muscia
Carmela Campisi
Maria Rosa Porretta
Antonella Rubino
Domenico Stella
Adriana Barbi
Massimo Campisano
Simone Gentile
Patricia Musco
Valeria Tredici

NdR Non conosciamo chi ha redatto la lettera, né chi l’ha sottoscritta, né le ragioni, né crediamo che in tal modo si pensi di far tornare Oliverio sui suoi passi.

Ed allora è facile credere che si voglia fare una lista per le prossime elezioni regionali, a capo della quale porre proprio Federica Roccisano e tanti dirigenti, docenti, personale vario e magari genitori di alunni.

Pubblicato in Calabria

In verità ci aspettavamo una difesa spasmodica alla sua persona ed al suo lavoro politico , ma non ci sembra , ciò, sia avvenuto.

Oliverio ha dichiarato che “Nei mesi scorsi su alcune problematiche di particolare rilevanza sociale sono emersi limiti ed insufficienze nella conduzione dell’assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali che hanno contribuito ad alimentare, in diverse circostanze, un clima di tensione sociale”. 

Una affermazione in verità non sorretta da alcuna indicazione puntuale, specifica.

Ma nemmeno la difesa della Roccisano può essere definita puntuale, specifica.

La Roccisano definisce le motivazioni, quelle di Oliverio, “poco coerenti, ingiuste e pesanti da diversi punti di vista”

Poi continua “In questi due anni ho dedicato tutte le mie energie per portare avanti il progetto politico del Presidente.

In questi due anni mi sono stati attribuiti padrini e padroni che in realtà non ci sono mai stati.

Non ho avuto padrini politici ma non smentisco le mie origini.

Sono stata chiamata senza aver chiesto nulla, mentre facevo un lavoro che mi piaceva e avevo solo sostenuto il presidente Oliverio durante le primarie perché credevo nel suo progetto.

Poi mi sono dedicata in tutto e per tutto alla mia terra che amo come una figlia ama sua madre, nonostante tutte le criticità.

Non sono stata un assessore politico a disposizione, probabilmente non lo sono stata nella misura in cui qualche partito politico voleva, ho lavorato però in maniera efficace e tutte le cose fatte sono state frutto di tavoli di condivisione”.

Poi dichiara che “E’ stata ordinata una macchina del fango nei miei confronti anche con il programma Report, ma ho sempre avuto dalla mia parte chi credeva nel progetto  figlio del programma del presidente Oliverio che avevo sposato sin dall’inizio”.

Infine le conclusioni “Motivazioni ingiuste perché ad una persona sono state scaricati quasi tutti i mali della Calabria.

Il due gennaio sono stata chiamata e c’è stato un confronto leale e pensavo non distruttivo e in questo dialogo mi è chiesto di dimettermi, non l’ho fatto e l’avrei potuto fare prima, pensando che si sarebbe trovato uno stile più adeguato per la politica che merita questa regione, non uno scarica barile”.

Una qualche ragione ce l’ha l’ex assessore che, dopo aver vinto un concorso pubblico per fare l’assessore regionale, ora si vede sbarcata dalla nave di Oliverio senza vere motivazioni o con motivazioni che sicuramente conoscono solo loro ma che a non è dato sapere!

Ma questa è la politica in Calabria!

Pubblicato in Lamezia Terme

Mercoledì 13 settembre Amantea si è pregiata di ospitare la giornata conclusiva dell’Assemblea regionale del coordinamento calabrese di “Crescere al Sud”, la rete che ha l'obiettivo di porre all'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica la condizione di svantaggio in cui vivono i minori nel Mezzogiorno.

La riflessione che ha chiuso i lavori – dal titolo “I diritti degli adolescenti Calabresi nel nuovo sistema di welfare” – ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Portavoce regionale del Forum del Terzo Settore Gianni Pensabene, del Referente regionale di Libera Don Ennio Stamile, dell’Assessore regionale al welfare e all’istruzione Federica Roccisano e del Sindaco di Amantea Mario Pizzino.

Si è trattato di un incontro particolarmente utile per prendere ulteriore consapevolezza delle difficoltà che spesso incontrano i nostri giovani e per confrontarsi sulle politiche da porre in essere per agevolare il percorso di crescita degli adolescenti al Sud.

È stato proprio il Sindaco Mario Pizzino ad evidenziare come “fare rete” tra Terzo Settore, Associazioni, Istituzioni scolastiche, Autonomie locali, Regione Calabria rappresenti lo strumento più efficace per disegnare un quadro strategico di interventi atti a definire un contesto economico e sociale capace di fornire ai giovani eguali opportunità di crescita delle altre realtà regionali.

«Se ognuno fa la propria parte – ha dichiarato il Sindaco Pizzino – allora riusciremo davvero ad eliminare i tanti elementi che penalizzano i percorsi di crescita dei nostri ragazzi.

Certo, compito delle istituzioni è anche quello di trasferire consapevolezza dei problemi e di stimolare la partecipazione alla vita pubblica.

Anche per questo, come Amministrazione, nelle prossime settimane avvieremo l’iter per istituire il Consiglio Comunale dei ragazzi, affronteremo il tema della riapertura della biblioteca che da troppi anni manca in città e, più in generale, potenzieremo i centri di aggregazione sociale ove possano germogliare i semi dell’etica, della moralità, della legalità e di tutti i migliori sentimenti comunitari.

Perché il nostro desiderio più grande è quello di migliorare la qualità della vita dei nostri giovani e le loro aspettative future e vogliamo che loro stessi possano essere protagonisti di questo miglioramento.

Se è necessario, infatti, che nuove e più efficaci leggi vengano scritte ed approvate per colmare gli atavici divari regionali, allo stesso tempo è però doveroso tradurre le norme vigenti in politiche capaci di agevolare il desiderio di futuro delle tante giovani intelligenze e sensibilità di Calabria».

Il Sindaco Mario Pazzino

Il Portavoce dell’Amministrazione Enzo Giacco

Dice la Roccisano:«Da oggi anche in Calabria gestione sussidiaria e partecipata. Si apre la fase di reale programmazione. Non lasceremo soli gli enti capofila di distretto»

Che avrà voluto dire?

 

 

 

Guccione anticipando la Roccisano ebbe a scrivere che “I Comuni finiranno per fare solo i pagatori per conto della Regione, aggravando i problemi di funzionalità delle strutture, senza possibilità di poter incidere sulla qualità e sulla distribuzione territoriale dei servizi stessi”

Aveva ragione anche quando scriveva che “c’è da aspettarsi dunque un nuovo ennesimo rinvio?”.

Ed infatti siamo al 1 luglio 2017 e non certo al 1 gennaio2017.

Intanto la Roccisano insiste sostenendo che “Da oggi anche in Calabria le politiche sociali hanno una gestione sussidiaria e partecipata. In seguito alla delibera di giunta regionale numero 449 del novembre 2016 , oggi 1 Luglio 2017 le competenze in materia di politiche sociali sono passate ai Comuni. Questo significa da un punto di vista formale dare finalmente applicazione alla legge nazionale 328/2000 e alla legge regionale 23/2003. Da un punto di vista sostanziale, con la data di oggi si apre la fase di reale programmazione delle politiche sociali tenendo conto di fabbisogni reali dei territori e delle necessità degli utenti (minori, disabili, anziani) ai quali il sistema delle politiche sociali si rivolge».

Già formale mica sostanziale!

Ed infatti la riprova sta nella successiva affermazione che «Di fatto, questo giorno, atteso da 14 anni, determina il passaggio della gestione della spesa e delle autorizzazioni nei Comuni capifila di distretto. A tutela degli utenti, prima del passaggio formale, è spettato al livello regionale la verifica del completamento dei passaggi essenziali per il trasferimento: costituzione dell'ufficio di Piano, nomina del referente, approvazione in consiglio comunale dello schema di costituzione dell'ufficio di Piano, istituzione del codice univoco per la fatturazione».

E poi la conclusione che «È importante sottolineare che la Regione, come previsto dall'articolo 9 della legge regionale 23/2003, in seguito al passaggio, non lascerà soli i Comuni, al contrario, avrà un ruolo ancora di maggiore responsabilità, dal momento che dovrà programmare, coordinare e indirizzare gli interventi sociali, verificandone l'attuazione.

Regione, Comuni, terzo settore e organizzazioni sindacali, attraverso lo strumento della redazione dei Piani di zona, inoltre, concorreranno alla programmazione e al coordinamento degli interventi mettendo al centro le necessità degli utenti.

Inoltre la formazione realizzata da FederSanità a beneficio degli uffici dei Comuni da un lato, e l'aggiornamento degli standard e dei requisiti da parte delle strutture socio assistenziali, permetteranno un innalzamento della qualità dei servizi, che sono già appositamente censiti, grazie all'iscrizione e autocertificazione da parte delle strutture nella piattaforma regionale, e trasferiti ad ogni ambito. Nelle prossime settimane, così come concordato con il tavolo del terzo settore che ha accompagnato tutto il processo di redazione della riforma, si apporteranno nuove modifiche migliorative al regolamento che disciplina il nuovo ordinamento al fine di semplificare le procedure, garantire una maggiore condivisione tra le parti interessate e, quindi, una migliore applicazione».

E poi da ultimo due incredibili affermazioni:

La prima è che “questo passaggio di competenze (è stato) fortemente voluto dal presidente della giunta Oliverio.

La seconda è che “questo passaggio di competenze permetterà un alleggerimento della macchina regionale con conseguenti benefici per i cittadini calabresi”.

Ecco questa è la sostanziale verità, e cioè che meno intervene la regione e maggiori benefici avranno i calabresi.

Pubblicato in Calabria

Calabria: Report, (M5S) chiede le dimissioni di Roccisano, "colpevole ignoranza”

 

«La performance a Report dell'assessore regionale Federica Roccisano è un danno d'immagine per tutta la Calabria.

 

Davanti alle telecamere Roccisano ha mostrato una mediocrità politica assoluta, pertanto dovrebbe tornare a casa e nascondersi».

Lo affermano in una nota i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, con riferimento al servizio sul trasporto scolastico per i disabili calabresi andato in onda nella puntata di Report dello scorso 31 ottobre.

«Le risposte singhiozzate e imbarazzanti di Roccisano al giornalista di Report sono lo specchio di una Calabria che va al contrario, in cui l'ignoranza, l'arroganza e l'incoscienza politiche prevalgono a discapito dei più deboli».

«Il Movimento 5 stelle, che pure non ha propri consiglieri regionali, aveva denunciato – ricordano i due parlamentari – il gravissimo immobilismo dell'assessore Roccisano e della Regione Calabria in materia di trasporto scolastico per disabili, come al solito senza ricevere alcuna riposta.

A tutto c'è un limite; in qualsiasi altro posto il governatore regionale avrebbe fatto dimettere un assessore così dannoso e perfettamente inutile come Roccisano.

 

Oliverio, però, non può cacciarla, avendo debiti politici coi big del Pd reggino, cioè Sebi Romeo e Nino De Gaetano».

«Ringraziamo la trasmissione di Milena Gabanelli – concludono Nesci e Parentela – per aver raccontato in modo oggettivo l'inquietante incompetenza nella gestione della cosa pubblica in Calabria, di cui Roccisano è l'emblema.

La colpevole ignoranza di palazzo colta dalla Gabanelli è oggi la rovina dei calabresi, costretti a subire ingiustizie e disagi voluti, di cui il governatore Oliverio, che si vantava di essere la svolta, è il primo responsabile politico»

Valesini: «Questa è una competenza vostra. Assessora, questo dice la legge».

Roccisano: «Sì, questo dice la legge e sono d'accordo. Però, di fatto nella sostanza, come posso

dire...».

2)Report : Il colloquio

V: «Cioè la regione non è stato in grado di organizzarlo il servizio? Questo mi sta dicendo?».

R: «Il passaggio delle competenze dalla regione alle province ancora non si è

perfettamente chiarito. Tant'è vero che...».

V: «Ma su questo sì però: dal primo gennaio del 2016 in base alla legge di stabilità questo

tipo di competenza è passata dalla provincia alla regione».

R: «Sì».

V: «Quindi i fondi c'erano, ma il servizio non è partito».

R: «Sono d'accordo. Sono assolutamente d'accordo».

V: «Allora mi chiedo. È d'accordo. Mi chiedo: cosa è successo?».

R: «Mi chiami un attimo Pietro? Allora, le competenze ce le abbiamo ancora noi o ce le

hanno le province?».

Il dipendente conferma: «La competenza sul comma 947 è della regione Calabria».

V: «La responsabilità è la vostra?».

Dipendente: «È ineccepibile».

R: «Scusami, mi fai capire per quale motivo, perché non vorrei aver detto qualche

cazzata. Scusate».

V: «Prego. Si immagini».

R: «E per quale motivo non le abbiamo passate noi?».

Dipendente: «Perché non conoscevamo nulla. Della storia».

Insomma, la Regione non sapeva nulla pur in presenza di una competenza che le appartiene. La chiusa di Gabanelli è feroce: «Esiste anche l'ignoranza colpevole. Per dire: nel 2015 la regione Calabria ha dovuto restituire allo Stato i soldi destinati agli studenti con disabilità – e parliamo di una cifra che raggiunge i 550.000 euro – perché, scrive la Corte dei Conti, "la regione non è stata in grado di gestire le risorse". E intanto i ragazzini restano a casa. Ecco, pretendiamo che da domani questa vicenda sia risolta». Vedremo

3)La verità di Roccisano.

L'assessore Roccisano, però, questa mattina, è tornata sulla questione. In primis per «specificare come il servizio andato in onda sia stato frutto di una serie di tagli e montaggi che hanno dato, volutamente, un’immagine falsata della realtà, danneggiando l’immagine mia e della Regione Calabria» e poi per fornire ulteriori precisazioni sulla vicenda.

«La questione dell’inclusione degli studenti disabili, a differenza di come appare nel servizio, è un pilastro della mia azione di assessore e sulla quale ho iniziato a lavorare sin da subito - dice la Roccisano - e senza alcuna timidezza rivendico la prima delibera di giunta regionale a mia firma approvata il 4 agosto 2015 all’interno della quale, nel programmare le risorse per il diritto allo studio 2015/2016 , si riservava il 70% delle risorse per investimenti a favore dell’inclusione scolastica (trasporto, assistenza per disabili, acquisto di sussidi didattici).

E su questa scia sono state messe in campo diverse azioni mirate».

A dicembre arriva la legge di stabilità e il trasferimento delle competenze dalle province alla Regione «e in tal senso - aggiunge la Roccisano - a partire dal 7 gennaio le province garantivano i servizi, in continuità con l’attività di dicembre, e la Regione le avrebbe finanziate.

Salvo qualche caso sporadico, risolto in alcuni casi con l’intervento della Prefettura a carico delle province, tutto si è concluso in maniera positiva con giugno e la chiusura dell’anno scolastico».

«Come dichiarato anche al giornalista di Report, evidentemente nella parte tagliata dal servizio, prima della pausa estiva abbiamo fatto un incontro con le cinque province calabresi e con i comuni capoluogo per organizzare il servizio di trasporto ai disabili per le scuole superiori.

Abbiamo avuto problemi e disservizi solo sulla Provincia di Catanzaro per la quale, insieme agli uffici regionali, ci siamo subito attivati per individuare le soluzioni.

Ho chiamato il mio collaboratore, mentre mi era stato detto di non essere registrata, per affrontare e dimostrare al giornalista la serietà (non l’ignoranza) con la quale abbiamo deciso di affrontare il problema specifico e il mio interesse verso la questione.

Come previsto, a breve, convocherò il tavolo sulle disabilità per affrontare ogni possibile problematica e assumerci anche le responsabilità del caso, come giornalmente avviene per le diverse criticità».

«Ribadisco quanto scritto e detto anche durante uno dei tanti tagli dell’intervista: i fondi persi sull’inclusione dei disabili sono fondi che sarebbero dovuti essere impegnati entro il dicembre 2014. Pertanto, aggiungendomi allo sdegno per la gravità della vicenda, sottolineo l’estraneità del Governo Oliverio. Questo è quanto io ho cercato di spiegare in mezz’ora di intervista, della quale ho in mio possesso testimonianza audio.

Dal risultato finale, però, si evince che piuttosto che fornire un servizio utile all’utenza, si è cercato di screditare l’azione mia e del governo regionale che rivendico con forza perché finalizzata a dare, finalmente e come mai era stato fatto, il giusto spazio al welfare e ai servizi per i disabili, come quotidianamente chi opera nel settore può testimoniare».

Pubblicato in Calabria
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