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Il Presidente del consorzio Valle Lao, Davide Gravina, ha indetto un incontro con i quindici consiglieri dell'ente di via Fiume Lao per fare il punto della situazione sulla nota vicenda dell’annullamento delle recenti elezioni della terza fascia promosso dalla struttura di controllo della Regione Calabria.

 

Al vertice, tenutosi all’interno del palazzo consortile di Scalea, ha partecipato anche il sindaco di Orsomarso Antonio De Caprio in qualità di rappresentante dei trentasei sindaci del comprensorio consortile.

L’incontro si è svolto serenamente e responsabilmente.

Dopo lunga discussione sono emerse ed approvate le seguenti proposte operative per tutelare e difendere gli interessi dell’Ente consortile e dei suoi consorziati.

Un lettera alla struttura di controllo, con allegato il parere dell’Anbi, per chiedere la revoca delle decisioni assunte in merito alle elezioni della terza fascia.

La costituzione in giudizio presso il tribunale amministrativo regionale della Calabria nel caso in cui la richiesta non trovi accoglimento.

 

La richiesta da parte di tutti i quindici consiglieri dell’ente consortile di incontrare il presidente Oliverio per descrivere lo stato di profondo disagio e difficoltà in cui sono costretti a lavorare i dipendenti e gli amministratori del consorzio.

Una riunione informativa con i sindaci del comprensorio consortile.

Una assemblea con il personale dell’ente, che si terrà venerdì 27 novembre, per manifestare pubblicamente lo stato di preoccupazione.

Nell’importante incontro il presidente Gravina ha confermato tutte le deleghe assegnate ai consiglieri consortili:

Ciro Campilongo (vice presidente),

Tonino Miceli (membro della deputazione).

Deputati di zona:

Tonino D’Angelo (Paola);

Perrone Francesco (Buonvicino, Maierà, Diamante),

Aloise Francesco (Fiumefreddo, Longobardi, Belmonte),

Durante Marcello (S. Maria del Cedro, Grisolia),

Vadacchino Michele (Amantea, Cleto),

Bruno Elena (Cetraro, Bonifati, Sangineto),

Zicarelli Ottavio (Fuscaldo, Guardia Piemontese, Acquappesa),

Filippo Francesco (San Lucido, Falconara Albanese),

Elisa Guzzo Bonifacio (Aiello Calabro, Lago, Serra d’Aiello, S. Pietro di Amantea),

Licursi Gennaro (Scalea, S. Nicola Arcella),

Anselmo Sangiovanni (Orsomarso, Verbicaro, Santa Domenica di Talao),

Fortunato Agostino (Praia a Mare, Tortora).

Gravina ha sottolineato infine la vicinanza ed il sostegno concreto al Consorzio Valle lao di Scalea da parte di Coldiretti Calabria, dell’Urbi Calabria e dell’Anbi nazionale.

Pubblicato in Alto Tirreno

Il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Catanzaro di Forza Italia Domenico Tallini ironizza sul governatore Oliverio sostenendo che il dato caratterizzante la giuntacalabrese è la velocità( vedi andamento lento di Tullio De Piscopo) ed il cambio di passo (vedi Il passo del gambero di Günter Grass).

 

«Buon compleanno, governatore. Per chi non se ne fosse accorto, è passato un anno dall'elezione di Mario Oliverio a presidente della Regione Calabria.

Oggi, lunedì 23 novembre, soffierà la candelina.

È stato un anno ricco di soddisfazioni e di successi per l'uomo solo al comando che aveva promesso di rivoluzionare il mondo.

 

Sono talmente tanti i risultati ottenuti grazie al suo dinamismo che riesce perfino difficile elencarli.

Tra i principali ricordiamo che è riuscito, in un colpo solo, ad eliminare dal governo e dalla giunta regionale (e dalla politica) Maria Carmela Lanzetta, un tempo donna-simbolo "antindrangheta" del Pd calabrese.

Un partito che per le divisioni interne e per le sue devastanti guerre intestine si è guadagnato addirittura uno speciale di "Venerdì di Repubblica".

Ma anche la sua mancata nomina a commissario della sanità, nonostante le sue pressioni e i suoi presidi romani nei confronti del Consiglio dei ministri.

 

Per lui conta poco se la spesa sanitaria regionale continua a crescere in modo esponenziale e se i calabresi, a causa della pessima qualità delle prestazioni sanitarie, continuano a curarsi sempre di più fuori dalla Regione.

E che dire, poi, della sanzione comminatagli dal presidente dell'Anticorruzione Cantone, a causa della quale ha dovuto difendersi impugnando il provvedimento fino al Consiglio di Stato.

Il dato caratterizzante del primo anno di Oliverio è però la velocità, il cambio di passo.

Ci sono voluti sei mesi per fare la prima giunta e qualche ora per cancellarla, mentre non si ha traccia di bandi o utilizzazione di risorse per il lavoro e l'economia.

Nonostante ciò, il buon Mario gongola per i dati di Bankitalia.

La sua filosofia attendista, il suo continuo rinviare, il suo passo lento hanno attirato l'attenzione degli economisti.

Che sia questa la strategia giusta per fare uscire l'Italia dalla crisi?

Renzi prenda nota e rallenti un po' il suo ritmo.

E i problemi della Calabria?

E i risultati promessi?

E il rilancio dell'economia?

E la politica dell'occupazione?

E la politica dei trasporti?

E la cultura?

Il turismo?

L'ambiente e la depurazione?

Sono tutte questioni – conclude Tallini – che possono aspettare. Lucio Dalla diceva: "L'anno che sta arrivando, tra un anno passerà, è questa la novità". Buon compleanno, Mario»

Pubblicato in Calabria

Il primario milanese punta il dito sul sistema sanitario cala brese mettendo al centro del pro blema la continua guerra tra Olive rio e Scura.

 

Bernardo Misaggi, primario di chirur gia vertebrale all’istituto “Pini” di Milano, calabrese orgogliosamente attaccato alla sua terra , non ha peli sulla lingua e se la prende sia con il presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, sia con il commissario straordinario per l'emergenza sanitaria, Massimo Scura.

 

Ecco cosa ha dichiarato a Stefania Papaleo.

“La sanità calabrese sia ormai un caso nazionale, è la maglia nera delle Regioni in fatto di assistenza. La classifica stilata dal Ministero della salute è da rabbrividire. Se si aggiunge il pasticcio della legge regionale sulle autorizzazione e gli accreditamenti delle strutture pubbliche e private, bocciata dalla Corte Costituzionale, si avrà il quadro plastico del disastro.  

Siamo di fronte al un disastro.

 

Ma a preoccupare maggiormente è lo scontro di potere in atto tra il Governatore Oliverio e il commissario per il piano di rientro Scura che sta mettendo in ginocchio un comparto essenziale per la vita di due milioni di abitanti.

I due dovrebbero collaborare, ma non mi pare ne abbiano intenzione. Ci sono ospedali di frontiera che chiudono, i pronto soccorso che scoppiano, reparti allo sbando, sprechi incredibili.

Occorre aprire con il Governo una grande vertenza sanità e far capire a Renzi e Lorenzin che si può e si deve investire sulla Calabria, anche se i segnali che arrivano dal Governo non sono incoraggianti.

Il responsabile nazionale PD della sanità, Federico Gelli, parla di un commissariamento molto lungo, vuol dire che a Roma cercano di scrollarsi di dosso il problema Calabria.

 

Anche la Legge di Stabilità continua a privilegiare il contenimento della spesa e il blocco del turn-over.

Vedo nuvole nere addensarsi sulla sanità calabrese e tanti giovani medici andare all’estero per trovare lavoro”.

NdR. Tre le strade da seguire:

-          La prima è quella di denunciare i casi di mala sanità;

-          La seconda è quella di chiamare a responsabilità i dirigenti per i maggiori costi di cura che devono affrontare i calabresi;

-          La terza di impugnare davanti ai giudici tutti i provvedimenti adottati da Oliverio e Scura.

Pubblicato in Calabria

Dopo l'interdittiva prefettizia antimafia a Tecnis, che in Calabria dovrà costruire gli ospedali nuovi della Piana di Gioia Tauro e della Sibaritide, i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni, Francesco D'Uva e Riccardo Nuti hanno chiesto un incontro urgente al governatore della Calabria, Mario Oliverio, interessando anche il vicepresidente della Regione, Antonio Viscomi.

 

Hanno scritto i parlamentari M5s a Oliverio «In via ufficiale Le chiedemmo, purtroppo senza riscontro, una più attenta disamina in merito alla realizzazione dell'ospedale della Piana di Gioia Tauro.

Ella non ha dato alcun seguito, rifiutando tacitamente la nostra collaborazione, formalizzata nello scorso marzo, circa la vigilanza sulla costruzione di tutti i nuovi ospedali calabresi ».

«Ella – hanno aggiunto i parlamentari M5s a Oliverio – non rispose anche a precise domande, rivoltele in commissione parlamentare Antimafia nell'audizione del 22 giugno scorso.

 

Disse di non sapere che la moglie dell'allora direttore generale del dipartimento regionale per i lavori pubblici stava in Tecnis.

In quella sede tacque, poi, sulla nomina illegittima di Santo Gioffrè a commissario dell'Asp di Reggio Calabria, deliberata proprio dalla sua (prima) giunta regionale.

Inoltre, ristette alla domanda su chi, tra i suoi pochi assessori del tempo, le avesse proposto il nome dello stesso Gioffrè.

Riferì, quindi, di sapere che il Gioffrè fu assessore della Provincia di Reggio Calabria, ma non che in tale veste votò la delibera di anomala intestazione dei terreni su cui costruire l'ospedale della Piana» «Allaluce della prefata interdittiva nei confronti di Tecnis – hanno concluso nella loro lettera a Oliverio i parlamentari M5s – Le chiediamo con urgenza un incontro presso la Presidenza della Regione Calabria, per affrontare la questione, di massima delicatezza, sulle necessarie garanzie di legalità e pulizia in merito agli appalti »calabresi in mano all'azienda catanese .

Accetterà la proposta il governatore Oliverio o farà ancora una volta orecchie da mercante?

Pubblicato in Calabria

La rete della Salu te continua i suoi in contri fina lizzati alla predisposi zione di un documento unitario da presentare al Preside nte Mario Oliverio tramite il direttore generale del Dipartimento regionale della sanità dr Riccardo Fatarella onde la tutela del laboratorio di analisi cliniche , il potenziamento dei servizi ed il completamento delle attrezzature del Poliambulatorio e la istituzione della Casa della salute.

All’uopo la Rete ringrazia i sindaci e gli amministratori dei comuni che hanno già approvato in consiglio il documento del 21 ottobre ed i sindaci e gli amministratori che stanno accingendosi a farlo prima dell’incontro del 18 novembre prossimo in quel di Catanzaro.

Ovviamente la Rete sollecita gli altri sindaci a comprendere l’ importanza di questa epocale attività sociale che abbisogna della solidarietà di tutte le forze politiche di ogni ente , e si riserva di segnalare alla pubblica opinione eventuali difficoltà incontrate in tale comprensione.

beppe-grillo1"Giù le mani dalla sanità", sabato 14 dibattito pubblico del Movimento 5 Stelle a Rende.


Interveranno la portavoce alla Camera Dalila Nesci e il consigliere Domenico Miceli.

Rende  "Giù le mani dalla sanità". Questo il titolo del dibattito pubblico organizzato a Rende, sabato 14 novembre 2015, alle 17,30 alla Sala Tokyo del Museo del Presente, dal Movimento 5 Stelle per discutere della gestione del servizio pubblico nell'area urbana e in Calabria.

 

L'iniziativa è stata promossa dal gruppo consiliare del M5S del Comune di Rende e vedrà la partecipazione della portavoce alla Camera, Dalila Nesci, del portavoce al Comune di Rende, Domenico Miceli e dei consiglieri M5S ai Consigli comunali di Amantea, Celico e Corigliano.

Sarà presente anche l'avvocato Cono Cantelmi e il medico Norberto La Marca. Modererà l'attivista del Meetup di Rende, Fabio Gambino.
"Abbiamo atteso invano un Consiglio comunale ad hoc - spiega il capogruppo M5S al Comune di Rende, Domenico Miceli -, promesso e mai promosso dal sindaco Manna, per discutere del futuro del servizio sanitario nel nostro territorio.

 

Com'è noto martedì 17 si voterà in Consiglio una variante al Prg che è strettamente legata ad un progetto di sanità privata convenzionata, proposta dalla famiglia Greco al Comune di Rende.

Un progetto che meritava una discussione politica più articolata, al di fuori dei campanilismi, che tenesse in considerazione lo stato dell'arte dell'area urbana. Per questo abbiamo intesto organizzarlo noi questo incontro pubblico cui invitiamo a partecipare tutti i cittadini e gli amministratori interessati".

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende

Pubblicato in Calabria

Sembra che Mario Oliverio sia sul punto di sostituire Filippelli, dimenticando i rapporti di familiarità di cui si  parla sottovoce. Iacchitè dice che non ne può più.

Il commissario dell’ASP di Cosenzapagherebbe “ la sua vicinanza al gruppo de iGreco, peraltro testimoniata dalle dichiarazioni di Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, che ha illustrato al deputato di Alternativa Popolare Sebastiano Barbanti , i criteri di assegnazione dei budget per le strutture private”.

Noi, invece,il 24 ottobre scrivevamo che “ L’altra voce che corre è che il posto di direttore dell’Asp della provincia cosentina è oggetto di accordo finalizzato a definire gli appoggi necessari a garantire la elezione del nuovo candidato a sindaco di Cosenza”.

 

E concludevamo che “Proprio in ragione di tali necessità appare certo il defenestramento dell’attuale commissario Filippelli”.

E sempre Iacchitè aggiunge che “ Il direttore generale dell’assessorato, Fatarella, ora vuole vederci chiaro. Almeno così pare”.

E conclude che “L’oncologo cosentino, primario a Paola , dovrà anche difendersi in alcuni procedimenti penali in corso a Cosenza. Uno di questi è quello promosso dal medico Pasquale Gagliardi, incredibilmente estromesso da primario facente funzioni di Anestesia”.


Lui nell’incontro in Amantea non sapeva se sarebbe stato confermato o sostituito, indirettamente lasciando supporre un evento a breve.

Un mestiere difficile quello di responsabile provinciale dell’ASP; tutti quelli che hanno coperto questo incarico hanno avuto problemi.

Pubblicato in Paola

La vicenda è Kafkiana. E riguarda il fatto che dg della programmazione sanitaria nazionale, Renato Botti, ha respinto un decreto del commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, in quanto mancante della firma del subcommissario, Andrea Urbani.

 

Ma, insomma, chi comanda la sanità in Calabria?

Buh?

Forse l’unica cosa certa è che non comanda Oliverio e tantomeno Guccione

 

Ma ecco il comunicato di Dalila Nesci:

“La presidenza del Consiglio deve spiegare le ragioni per cui il dg della programmazione sanitaria nazionale, Renato Botti, ha respinto un decreto del commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, in quanto mancante della firma del subcommissario,  Andrea Urbani.

 

L’atto è stato arbitrario e stranamente immediato».

Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, a margine di un lungo incontro avuto con il commissario Scura negli uffici regionali di Catanzaro.

«C'è – aggiunge Nesci – un problema istituzionale gigantesco, con uno sbilanciamento verso Urbani da parte del Ministero della Salute, nonostante le competenze assegnate dal Consiglio dei Ministri e il ruolo di mero affiancamento per la predisposizione degli atti dato a Urbani».

 

«Ribadisco – precisa la deputata – l’illegittimità del commissariamento, ma nel frattempo non consentiremo a Urbani di fare ciò che crede, facendo leva sulla sua notoria vicinanza politica al ministro della Salute».

«A Scura – racconta la deputata M5s – ho proposto, poi, di uscire dalla commissione per l’integrazione tra gli ospedali catanzaresi Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, in modo da fare da arbitro e favorire una più equa definizione tecnica, che responsabilizzi l’Università, troppo abituata ad avere vantaggi e dare spintoni.

Al tavolo in questione devono esserci pari rappresentanze professionali, nella speranza che il dg Fatarella rappresenti appieno la Regione a tutela della salute dei calabresi».

 

«Nel silenzio tombale del governatore Oliverio – continua la parlamentare – ho inoltre chiesto a Scura l’impegno di eliminare il surplus di finanziamento illecito che la Regione Calabria continua a dare all’Università di Catanzaro. Si tratta di 12 milioni all’anno, senza un protocollo d’intesa, indispensabile. Il commissario ha promesso che se ne occuperà presto».

«Infine – conclude Nesci – abbiamo discusso dell’Asp di Reggio Calabria. Ho sollecitato il dovuto intervento del commissario Scura sulla perdurante assenza del vertice aziendale, che, tra l’altro, deve per legge avere un rapporto di lavoro esclusivo. È assurdo che un’Asp così disastrata continui da due mesi ad essere priva di guida»

Pubblicato in Calabria

La voce era circolata e circola. Sarà potenziata la sanità del centro nord del Tirreno cosentino. Il che tradotto in lingua volgare significa che sarà sempre più depotenziata la sanità del basso tirreno cosentino; una sanità, invero, già depotenziata senza che la politica sia intervenuta se non a parole.

Una ulteriore prova nella nota del sindaco di Praia Antonio Praticò il quale ha dichiarato che la Risonanza magnetica tornerà nella struttura di Praia a Mare.

Il rischio era quello di un possibile trasferimento a Paola. Per evitare questo rischio il sindaco Praticò aveva diffuso una lettera dura con la quale chiedeva maggiore attenzione per il territorio.

 

Il sindaco Praticò tenuto conto che l'ospedale di Praia a Mare era stato completamente svuotato dalla precedente gestione della Regione Calabria, e che ora torna ad essere presente nell'agenda del presidente Mario Oliverio, che ben conosce questa realtà territoriale, ha dichiarato “La politica regionale in questo momento è vicina al territorio e alla nostra cittadina.

Non posso che ringraziare il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e un suo collaboratore che ha sposato i problemi della nostra cittadina e continua a lavorare al mio fianco per portare a compimento i progetti per il territorio”.

 

Oliverio che ha disertato l’ incontro di Amantea sappia che questo comprensorio reagirà con tutte le sue forze ad ulteriori provocazioni ed al continua abbandono da parte della politica ad ogni livello.

Ricordiamo che poche sono state le voci intervenute a tutela dei diritti dei pazienti di Amantea e del suo Hinterland, tra questi il senatore Morra del M5s, i consiglieri regionali Guccione e Bevacqua , troppo pochi tra coloro che hanno pescato a piene mani nel bacino elettorale amanteano.

PS Amantea ha un apparecchio radiologico antidiluviano ( sic) che funziona per miracolo!

Le foto sono chiaramen te dimostra tive di una fortissima sensibilità delle popola zioni del comprenso rio di Aman tea per i gravissimi problemi di una sanità se non assente comunque fortemente carente.

 

Rarissimo vedere una sala così stracolma di gente, peraltro in un giorno di maltempo.

Tante altre occasioni stimolate ed organizzate dalla politica sono state un flop.

Non solo ad Amantea ma anche altrove, segno di un sempre minore credibilità da parte dei cittadini verso i politici.

Pur in presenza di tale diffidenza il problema della sanità ad Amantea è tristemente avvertito e questo ha indotto la forte presenza delle comunità del comprensorio.

 

Centinaia e centinaia i cittadini presenti.

Tra questi alcuni amministratori locali tra cui per Amantea Monica Sabatino, GB Morelli, Antonio Rubino, Emma Pati, Gianluca Cannata, Ciccia Caterina, Sergio Tempo, e poi il sindaco di Belmonte Calabro Francesco Bruno, il sindaco di Longobardi Giacinto Mannarino, il vice sindaco di Fiumefreddo Bruzio Teresina Cavaliere, il sindaco di Aiello calabro Franco Iacucci, il vicesindaco di Aiello Calabro Gaspare Perri, il consigliere provinciale Graziano Di Natale.

E poi anche vecchi amministratori come Franco La Rupa, Mario Pizzino, Giacinto Muto, ed altri.


Numerosi i dipendenti del Poliambulatorio di Amantea.
Numerosissimi i cittadini in rappresentanza delle varie associazioni aderenti alla rete.

Un popolo composito e variegato costituito da centinaia di persone della società civile venuti per sapere se il presidente Oliverio avrebbe preso le difese di Amantea come le ha prese per la “sua” San Giovanni in Fiore.

Ed invece pur avendo egli stesso stabilito la data dell’incontro non è stato presente, nel rispetto dell’adagio amanteano “ha promesso i certu ed ha mancato i sicuru”, ma offendendo così un popolo che in lui aveva posto fiducia.

Le ragioni? Palesi, evidenti.

 

Il dado è tratto. Amantea deve sanitariamente morire cominciando dal laboratorio di analisi cliniche e il governatore non voleva confermare la scelta già accettata di chiuderlo.

Se non fiosse così basterà un comunicato stampa inviato agli abitanti di questo comprensorio contenente l’impegno in tal senso

Basta una telefonata al suo addetto stampa e pochi minuti per redigerla

Ma vedrete che non arriverà.

Continua……..

 

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