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La notizia la avevamo letta anche noi, ma solo la acutezza dell’amico Francesco Gagliardi ci permette di cogliere la parte negativa del fatto aprendo la via ad un dubbio atroce terribile, anzi, forse, terrificante.

Un furto per messe nere!

Ecco la nota di Gagliardi:

“Miei carissimi amici di Tirreno News oggi voglio portare a conoscenza di ciascuno di voi e dell’intera comunità religiosa del Basso Tirreno cosentino di un fatto molto grave, di un furto vile, blasfemo, sacrilego.

Alcune persone nottetempo si sono introdotte nella chiesa parrocchiale “San Vincenzo Ferrer” di Trebisacce, cittadina a Nord di Cosenza bagnata dal Mare Jonio, e hanno rubato una cassettina piena di Ostie Consacrate.

Le Forze dell’Ordine sono state immediatamente avvertite ma fino ad oggi non si sa nulla che fine hanno fatto le Ostie.

Per noi cattolici le Ostie Consacrate dai sacerdoti durante la Messa contengono il Corpo e il Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo.

Quindi chi ha rubato le Ostie non solo ha commesso un sacrilegio ma ha sottratto ad ognuno di noi il Corpo del Signore che riceviamo nel nostro cuore quando durante la Comunione riceviamo l’Ostia Consacrata.

Ed è una cosa molto grave.

Nell’apprendere questa notizia ci sono rimasto molto male.

Dalle nostre parti un così vile e vigliacco atto non si è mai verificato.

Debbo dire, però, che i furti nelle chiese di Ostie Consacrate sono in continuo aumento.

Dietro le peggiori delle ipotesi c’è sempre l’ombra del satanismo.

Ma forse, a Trebisacce, i ladri penetrati nella chiesa da una finestra posta nella parte retrostante del Sacro Edificio erano alla ricerca di denaro.

Infatti hanno messo a soqquadro tutte le cassettine delle offerte e portato via la cassettina contenente le Ostie consacrate.

Volevano i soldi.

Per il Vescovo della Diocesi di Cassano allo Jonio è stato compiuto un atto ignobile e rivolgendosi direttamente ai responsabili del gesto sacrilego li ha pregati affinché sotto l’azione dello Spirito Santo la cassettina con le Ostie Consacrate venga al più presto restituita alla Chiesa.

Ma perché vengono rubate le ostie e che fine fanno?

Vengono rubate dagli appartenenti alle sette sataniche che poi le usano per compiere atti e rituali satanici.

Vengono rubate per celebrare le cosiddette messe nere nelle quali si adora e si esalta il Demonio e si offende Nostro Signore con orge e profanazioni orrende e bestemmie contro Dio.

Coloro i quali rubano le Ostie Consacrate e le usano per riti satanici incorrono alla scomunica.

Le messe nere sono celebrate il più delle volte nelle chiese sconsacrate da piccoli gruppi e vengono usate parole tratte dalla nostra liturgia e segni esterni con un significato opposto a Dio.

Il Sacerdote officiante indossa paramenti blasfemi, un crocifisso rovesciato, un altare rappresentato da una donna nuda possibilmente vergine, la quale, una volta compiuto il rito, viene violentata a turno da tutti i partecipanti al rito.

Pubblicato in Calabria
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