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franco iacucci
"Quella di oggi è una giornata storica per la città di Cosenza".

"Con la sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Cosenza-Centro storico” di importo pari a 90 milioni di euro, si compie un primo significativo passo, condiviso e sostenuto da tutte le istituzioni, verso il recupero di una realtà storico-monumentale di rilevante valore".

 

Un ringraziamento va al ministro Dario Franceschini che ha voluto fortemente l’intervento di recupero e riqualificazione del Centro storico di Cosenza. Inizialmente eravamo abbastanza pessimisti, la partenza non è stata delle migliori, a un certo punto non abbiamo più avuto alcuna notizia sul CIS. Oggi dobbiamo riconoscere al ministro e a questo Governo di aver avuto la lungimiranza di portare avanti questo progetto affidando la delega di funzioni al sottosegretario Anna Laura Orrico. A febbraio è così partito l’iter di concertazione tecnico-istituzionale con l’obiettivo di individuare gli interventi da attuare nel quadro del Cis. Da allora sono passati sette mesi: in breve tempo e attraverso la giusta sinergia tra tutti gli attori in campo oggi siamo qui per la firma del Contratto istituzionale di sviluppo”.

 

È quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che oggi ha partecipato al Tavolo istituzionale permanente per la sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS). 

 

Alla Provincia vanno oltre 31 milioni di euro. Gli interventi di recupero proposti dall’amministrazione provinciale, grazie al lavoro del settore Edilizia guidato dal dirigente Claudio Carravetta, e ammessi al Cis sono quattro: lavori di adeguamento strutturale e restauro dell’edificio Chiesa S. Teresa D’Avila annessa all’ex Convento dei Padri Carmelitani Scalzi noto altresì come ex orfanotrofio Vittorio Emanuele II° in Via Gravina attuale sede dell’I.I.S. “Mancini – Tommasi” (importo euro 3.660.000,00); ristrutturazione e riuso funzionale dell’edificio sede del Liceo statale “L. Della Valle” di Cosenza (Importo euro 7.700.000,00); lavori adeguamento strutturale e restauro del “Convitto Nazionale - B. Telesio” per utilizzo a Scuola Superiore con annesso convitto ed area a destinazione incontri e convegnistica e realizzazione Incubatore culturale in sinergia con UNICAL ed Associazioni presenti sul territorio  (importo euro 15.000.000,00); adeguamento/miglioramento strutturale e restauro del Conservatorio “S. Giacomantonio” (importo euro 4.930.000,00).

 

“Gli interventi di recupero proposti dalla Provincia di Cosenza, dal Convitto Nazionale al Conservatorio Musicale, dalla Chiesa di Santa Teresa d'Avila all'edificio ospitante il Liceo magistrale Lucrezia della Valle, rappresentano, indiscutibilmente, le tracce indelebili – sostiene il presidente Iacucci - della storia e della cultura cosentina, gli elementi dell’architettura locale, i luoghi della formazione delle coscienze e di quelle generazioni che ancora oggi continuano ad essere punto di riferimento della Calabria e dei calabresi.

 

Le risorse rese disponibili e destinate alle opere di recupero proposte, oltre 31 milioni di euro, costituiscono solo una parte di quelle richieste relativamente ad un più ampio parco progettuale, candidato dalla Provincia di Cosenza, nell'ambito del CIS - Cosenza Centro Storico. Altro ancora, infatti, si ritiene di realizzare attraverso l’utilizzo delle risorse derivanti dalle economie delle procedure di gara come, ad esempio, l’immobile adiacente l’edificio scolastico di via Gravina, Casa Telesio, la chiesetta del Convento delle Canossiane, il Ricovero Umberto I, il Convento delle Vergini. Un articolato intervento, del valore di oltre 70 milioni di euro, finalizzato a restituire ai calabresi un patrimonio storico e monumentale non solo da visitare e frequentare occasionalmente, ma da vivere e valorizzare con una presenza costante, organizzata e vitalizzante”.

 

“Siamo arrivati a un primo, importante risultato: si è scelto – sottolinea Iacucci - il metodo del processo democratico, un lungo e impegnativo lavoro di analisi e proposte, sviluppatosi con un’intensa e proficua interlocuzione istituzionale, si conclude oggi con la firma del Cis Cosenza-Centro storico. La concertazione ha coinvolto oltre alle amministrazioni anche i cittadini, le associazioni, le realtà produttive del territorio: un lavoro di squadra che ha permesso di evitare una contrapposizione degli interventi, ma di condividere i progetti e portare avanti interventi complementari in modo da fornire una risposta efficace ai fabbisogni del centro storico di Cosenza. Ora un’altra sfida ci attende, il nostro lavoro continua ed entro il 31 dicembre 2021 bisogna assumere tutti gli impegni giuridicamente vincolanti”. 

Pubblicato in Cosenza

Amantea 1- Cosenza 0.

Un punto a favore della amministrazione comunale di Amantea rispetto a quella di Cosenza deve essere riconosciuto e dato per il fatto che mentre Occhiuto ( ora) ed il PD (ieri) hanno visitato il centro storico

del capoluogo di Provincia , ieri ed oggi, in gravi condizioni di dissesto al punto che le case cadono da sole, senza , poi, nulla fare, mentre l’amministrazione comunale di Amantea sta operando la demolizione d’ufficio delle prime case in condizioni di pericolo di crollo.

Quello che Occhiuto sta ipotizzando Monica Sabatino sta facendo.

Anzi il comune di Amantea (anche se occorre dirlo) finalmente, dopo moltissimi anni di chiusura di alcuni vicoli del centro storico che sono rimasti inibiti alla visita da parte di turisti e di cittadini( proprietari compresi) , ha intimato ai proprietari la messa in sicurezza ed in caso di inottemperanza ha intimato la esecuzione da parte del comune con successivo addebito dei costi.

In verità il comune ha utilizzato la soluzione innovativa di acquisire compensativamente al patrimonio pubblico l’area di sedime del demolendo fabbricato al fine del suo utilizzo per interesse pubblico.

Proprio per tale possibilità sarà certamente cura dell’amministrazione comunale, come è stato fatto in occasione dell’intervento di restauro della chiesa di San Francesco d’Assisi , conservare le pietre con le quali erano stati realizzati gli antichi manufatti in via di demolizione.

I tecnici potranno approfittare dell’ascensore a suo tempo realizzato per imprigionare il Collegio gesuitico e portare in sito le pietre fatte cadere a fianco all’antico mulino della famiglia Fava .

Del resto parleremo in un altro articolo.

Finalmente il governatore Mario Oliverio ha trovato quell’occasione di visitare il centro storico di Cosenza che non ha avuto per un decennio quale presidente della provincia pur essendovi stato quasi ogni giorno.

Così dice il comunicato stampa regionale chiarendone le ragioni: “Sopralluogo del presidente della Regione, Mario Oliverio, nel centro storico di Cosenza, per verificare lo stato dei luoghi dopo i crolli verificatisi nelle ultime settimane e che hanno riguardato alcune strutture fatiscenti della città antica”.

E non era solo il governatore. Affatto. A fargli da corte , dice sempre il comunicato stampa regionale, anche “l’assessore regionale alla Pianificazione Territoriale, Franco Rossi, diversi tecnici della Regione, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, la parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio, i segretari regionale, provinciale e di circolo del Pd, Magorno, Guglielmelli e Covelli e diversi consiglieri regionali, provinciali e comunali”

Ed il presidente della Regione rispondendo alle sollecitazioni dei giornalisti ha detto “Ho accettato l’invito del Circolo del Pd perché ritengo che il centro storico di Cosenza sia la più bella e la più grande risorsa di questa città. Una risorsa che merita di essere adeguatamente valorizzata e posta al centro dell’ attenzione convergente di tutte le istituzioni pubbliche e private. Su questo grande patrimonio bisogna investire, credendoci, assumendolo come priorità.

L’ obiettivo della nostra programmazione regionale prevede il “Consumo Zero” del suolo, che non significa bloccare o paralizzare le attività edilizie, ma spostare l’asse degli investimenti e, quindi, delle attività edilizie sul recupero e la riqualificazione dei centri storici e dei quartieri periferici.

In questo quadro un centro storico come quello cosentino deve avere la sua giusta considerazione e attenzione. Siamo convinti che anche qui, nella nostra regione, possiamo realizzare quello che è stato realizzato altrove, dove i centri storici sono diventati luoghi di attrazione culturale e turistica, sede di esercizio di funzioni di qualità e di grandi servizi. Per far questo, però, occorre effettuare scelte precise, adeguando innanzitutto gli strumenti di pianificazione. Per questo motivo, subito dopo la pausa estiva, costituiremo un tavolo tecnico per mettere in campo un progetto di coordinamento che abbia obiettivi chiari e individui strumenti precisi per la realizzazione di quanto vogliamo realizzare. Dopo di che sottoscriveremo un Accordo di Programma Quadro nel quale definiremo le risorse con le quali agiremo e gli strumenti attraverso cui utilizzeremo queste risorse (Contratti di Quartiere, Programmazione 2014/2020, fondi residui che possono essere riutilizzati per quanto riguarda il 2007/2013)”.

Difficile non essere d’accordo ed impossibile non richiamare l’attenzione del segretario del PD Enzo Giacco , del sindaco Monica Sabatino , di tutti i consiglieri comunali e di tutti coloro che ad Amantea  “prendono voti”  sulla necessità che Oliverio venga a vedere anche il centro storico di Amantea per inserirlo nell’Accordo di Programma Quadro con il quale aiuterà Cosenza.

Pubblicato in Politica

Riceviamo la seguente nota di Damiano Covelli Segretario del I Circolo PD del Centro Storico- Frazioni di Cosenza.

Covelli titola che : “Cosenza si salva se salviamo il suo Centro storico”

Poi continua evidenziando che “ Il sopralluogo e il successivo incontro istituzionale che il Presidente della Regione Mario Oliverio effettuerà lunedì 10 agosto a partire dalle ore 10 nel Centro Storico di Cosenza è solo il primo risultato di una intensa iniziativa politico-istituzionale che il nostro circolo, d'intesa con il PD provinciale e cittadino, hanno avviato nelle scorse settimane per affrontare l'emergenza in cui versa la parte antica di Cosenza.

Dopo i crolli di palazzi storici, segno di un degrado che certamente viene da lontano, l'interrogazione parlamentare dei deputati del PD con la conseguente dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Comune e della Giunta Regionale hanno avuto il merito di porre il Centro Storico di Cosenza sotto i riflettori dell'opinione pubblica. Ora si tratta di agire e in fretta.

Salvare il Centro storico di Cosenza, uno dei più antichi e culturalmente significativi d'Italia, non è solo un doveroso atto di tutela della nostra storia ma anche una importante opportunità di sviluppo per la nostra città nel contesto di una crisi che qui ha fatto sentire più che altrove i suoi effetti. La presenza di Mario Oliverio a Cosenza in pieno agosto vuole plasticamente rappresentare questa attenzione e questo impegno.

Perché oggi è chiaro a tutti che Cosenza si salva se saremo in grado di salvare il suo Centro Storico”

Fermo restando che i centri storici( come dice la stessa parola) sono la nostra storia e che laddove possibile occorre tentare di salvarli, ci chiediamo perchè mai debba essere salvato il solo centro stoico di Cosenza e non tutti gli altri centri storici altrettanto, se non più, importanti e belli.

E per questo chiediamo all’amministrazione comunale, ai parlamentari votati ( anche) ad Amantea e al PD locale di interessarsi per il centro storico di Amantea , quello che crolla rovinosamente( e non solo fisicamente).

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Politica

Sappiamo che lunedì 10 agosto alle ore 10.00 il governatore Oliverio visiterà il centro storico di Cosenza per verificare lo stato dei luoghi dopo i crolli registratisi nelle ultime settimane e per predisporre le misure consequenziali allo Stato d'emergenza richiesto al governo per la grave situazione strutturale che interessa la parte antica della città.

Alle 11.30, poi, presso la Casa delle culture, in Corso Telesio, ci sarà un incontro pubblico in cui studiare gli interventi da realizzare.

Poi l'incontro pubblico per rilanciare l'area urbana.

Il segretario della Federazione provinciale Luigi Guglielmelli dichiara che «Sarà una giornata importante per Cosenza; per la prima volta si affronteranno due temi cruciali per il futuro di Cosenza e dell'intera provincia cosentina: la messa in sicurezza e la valorizzazione del più grande centro-storico del mezzogiorno e lo sviluppo strategico della città su tutte le direttrici e soprattutto partendo da un'idea nuova che pone Cosenza al centro di una vasta area metropolitana. Su questi temi non vogliamo fare campagna elettorale per questo inviteremo tutti i parlamentari, i consiglieri regionali, i consiglieri provinciali, il sindaco, anche presidente della Provincia, e i consiglieri comunali di Cosenza di ogni schieramento politico. Riteniamo infatti che la sfida sia troppo importante per ridurla a un fatto marginale e di parte mentre siamo convinti che debba diventare patrimonio permanente di tutti i soggetti interessati allo sviluppo e al futuro della città di Cosenza e dell'intera provincia».

Ovviamente non comprendiamo quale utilità ne possa derivare per il centro storico di Amantea che versa in condizioni ancora più precarie di quello di Cosenza.

Per questo chiediamo direttamente ad Oliverio di visitare il centro storico di Amantea

Al segretario della sezione PD di Amantea chiediamo di sollecitare tale presenza del governatore.

All’amministrazione comunale chiediamo di sollecitare Oliverio a visitare il centro storico di Amantea per accertare de visu la grave situazione.

Ovviamente non accetteremo due Pesi e due PD!

Ha ragione la deputata Enza Bruno Bossio.

Non possiamo non condividerne le preoccupazioni e le ragioni della sua sollecitazione.

La deputata cosentina chiede che : Il Governo dichiari lo stato di emergenza per il Centro Storico di Cosenza.

Si tratta dice la deputata di : “una misura straordinaria ed eccezionale al fine di promuovere una efficace azione di tutela e valorizzazione di un bene unico in Italia, dal punto di vista storico e culturale, che affonda le sue radici nel IV secolo avanti Cristo.

I crolli che si registrano sempre più frequentemente sono un forte segnale di allarme del rischio elevato che minaccia la sicurezza del patrimonio edilizio e la vita delle popolazioni.
L'incuria e l'abbandono hanno accentuato soprattutto il grado del rischio sismico e di quello idrogeologico. Sono richieste immediate misure emergenziali funzionali ad interventi strutturali ed organici. Non è più rinviabile una opera di bonifica e di messa in sicurezza di interi comparti della città antica. Non si può subire passivamente un processo di depauperamento galoppante e far finta di non vedere quanto siano ormai inefficaci e depotenziate le stesse ordinanze di sgombero e demolizione. Mai come in questo caso sarebbe necessario che la dichiarazione dello stato di emergenza si attuasse prima e non dopo il verificarsi di qualche evento tragico e disastroso. Prevenire costa meno che intervenire dopo l'accadimento del danno. Finora abbiamo registrato inerzie e pigrizie amministrative locali.”

E’ esattamente la situazione di Amantea, forse con ancora più storia di Cosenza, forse con una situazione di crolli di vecchi fabbricati ancora più grave, ai quali si aggiunge anche il pericolo di crolli di costoni rocciosi e dello stesso castello.

A questo punto invitiamo l’amministrazione comunale a sollecitare la attenzione della deputata Bossio sui problemi del centro storico di Amantea così da sollecitare l’attenzione del governo centrale anche su Amantea

E sollecitiamo l’amministrazione comunale a segnalare il problema anche al presidente della regione Calabria Mario Oliverio contestando al medesimo che può legittimamente creare abnormi differenze tra Cosenza ed Amantea posto che sia vero la sua “ dichiarata volontà ad assumere il Centro Storico di Cosenza come un polo di interesse strategico nel processo di sviluppo e di crescita della Calabria”.

Che il sindaco Sabatino, la delegata Arone, e qualsivoglia amministratore,anche di minoranza, sussurrino alla deputata Bruno Bossio che “ nella interpellanza urgente tesa a sollecitare il Governo Nazionale a valutare la sussistenza dei termini per decidere la dichiarazione dello stato di emergenza per il Centro Storico di Cosenza” sia aggiunta anche Amantea..

Pubblicato in Cronaca
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