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A Belmonte Calabro l’ultimo libro di Rocco Giuseppe Greco.

Rocco Giuseppe Greco è uno scrittore e saggista nato nel 1944 a Bocchigliero (CS) ma che vive e lavora a Cosenza.

La sua ultima opera è L’Aquila e la cetra , la storia dell’abate Gioacchino da Fiore, «singolare e affascinante figura del Medioevo cristiano», attraverso una rivisitazione delle sue opere più importanti.

Il suo messaggio è straordinariamente attuale, perché illumina e riveste di senso le speranze e le attese di un mondo migliore.

Nel corso dei secoli il suo pensiero ha segnato profondamente diversi movimenti filosofici, teologici e religiosi ed è stato fonte di ispirazione per poeti e scrittori, tanto da essere universalmente considerato «un maestro della civiltà contemporanea».

Sarà presentato il 30 agosto, ore 19.00, presso la Biblioteca comunale.

Lì incontro sarà presieduto dal dr Giancarlo Pellegrino capogruppo consiliare del gruppo Insieme si può.

Porgeranno i saluti il dr Francesco bruno, sindaco del comune di Belmonte Calabro e la professoressa Giovanna Ruggiero presidente della Pro Loco belmontese.

Gli interventi saranno resi dalla professoressa Olinda Suriano, dalla dirigente scolastica Concetta Smeriglio e dal dr Giuseppe Riccardo Succurro, presidente del centro internazionale degli studi gioachimiti

Sarà presente l’autore

Pubblicato in Belmonte Calabro

Ecco il comunicato della minoranza di Belmonte Calabro:

Si allega la pregiudiziale integrale della Consigliera Olinda Suriano al Consiglio Comunale, convocato dopo diffida del Prefetto di Cosenza per il 19/04/2017 del Comune di Belmonte Calabro, per l'approvazione del bilancio di previsione 2017/2019.

Si aggiunge che, la maggioranza sollecitata  per rinviare i punti in Consiglio , per una più attenta ed esaustiva informativa da parte dei Consiglieri di minoranza , ha bocciato la proposta ed i Consiglieri di minoranza Pellegrino Giancarlo, Suriano Olinda e Furgiuele Alessio hanno abbandonato i lavori del Consesso.

Si prega di voler pubblicare Grazie .Dott. Giancarlo Pellegrino.

“Al Sig. Sindaco del Comune di Belmonte Calabro Dott. Francesco Bruno

Al Segretario Comunale Dott. Fedele Vena

e p.c. Al sig. Prefetto di Cosenza

Pregiudiziale

Oggetto: Richiesta rinvio Consiglio comunale per il mancato rispetto dei termini prescritti dal Tuel ex art. 174, dallo Statuto del Comune di Belmonte Calabro e dal Regolamento di contabilità, per gli emendamenti al bilancio di previsione 2017-2019.

I sottoscritti Consiglieri, in qualità e nell’esercizio delle funzioni di Consiglieri Comunali del Comune di Belmonte Calabro rappresentano quanto segue.

Premesso che:

- con atto prot. N. 1665 del 6/04/2017 il Prefetto di Cosenza diffidava codesta Amministrazione a voler adottare gli atti di competenza ed approvare il Bilancio di previsione.

- Che con atto protocollo n. 1738 del 13/04/2017, notificato in data 14 Aprile 2017, veniva convocato il Consiglio Comunale in sessione straordinaria per il giorno 19/04/2017 alle ore 19.00, per l’approvazione del Bilancio di Previsione.

- Che in data 14/04/2016 il Capogruppo del Gruppo Politico “Insieme ..Si Può” dott. Giancarlo Pellegrino sollecitava verbalmente, il Sindaco, di provvedere all’invio ed alla consegna della documentazione completa, correlata dai pareri di legge, poiché, la stessa documentazione, di cui non vi era traccia, veniva dichiarata disponibile nella delibera n. 19 del 31.03-2017 al punto 7 (delibera con la quale la giunta approvava lo schema del bilancio 2017-2019 ed i suoi allegati).

-           Che in data 15 aprile 2016 i Consiglieri Comunali di Minoranza, si vedevano costretti ad informare per mezzo pec Il Segretario Comunale, il Sindaco, ed il Responsabile dell’ufficio di Ragioneria, nonché il Prefetto di Cosenza, di non essere ancora in possesso della documentazione richiesta.

-           Che gli stessi Consiglieri più volte hanno sollecitato il Sindaco ed il Consigliere delegato ad una convocazione coerente della competente Commissione Consiliare per la discussione in fase di redazione del bilancio di previsione così come previsto dal regolamento e così come più volte sottolineato in sede di consiglio comunale dallo stesso sindaco. Si specifica, a tal fine, che in data 23-01-2017 in risposta all’atto prot. N. 69 del 09-01-2017 a firma del Sindaco, si comunicava per iscritto la disponibilità per l’approntamento e la discussione dei dati di bilancio.

-           Che giorno 15 Febbraio 2017 i Consiglieri di Minoranza, convocati per la sessione di bilancio 2017-2019, si recavano dal sindaco per esercitare democraticamente il proprio mandato, ancorché privi di una pur minima documentazione contabile informativa della situazione dell’Ente, e lo stesso Sindaco ammetteva l’impossibilità a procedere ad una discussione perché “non era disponibile alcuna documentazione per poter avviare un confronto programmatico”.

-           Che i Consiglieri di minoranza si augurano a tal punto, che la convocazione della conferenza dei Capigruppo, non sia un pretesto formale che bel lungi dal voler promuovere il confronto democratico.

-           Che in data 18-04-2017 alle ore 11.30 veniva inviato al nostro Capogruppo per mezzo PEC dall’ufficio ragioneria del Comune di Belmonte Calabro la relazione dell’organo di revisione.

A tal fine gli stessi chiedono:

-           Se è stato convocato l’organo di revisione per l’odierno consiglio comunale?

-           di conoscere i contenuti della documentazione inviata in data 04-04-2017; 05-04-2017; 09-04-2017, 12-04-2017; 13-04-2017 all’organo di revisore ed i relativi rilievi mossi dall’Organo di controllo.

Si specifica che l’art.174 del d.lgs 267/2000 comma 1 dispone che “ Lo schema di bilancio di previsione, finanziario e il Documento unico di programmazione sono predisposti dall'organo esecutivo e da questo presentati all'organo consiliare unitamente agli allegati entro il 15 novembre di ogni anno secondo quanto stabilito dal regolamento di contabilità”

L’articolo 174 del Dlgs 267 del 2000 affida al regolamento di contabilità dell’Ente l’individuazione di un congruo termine per la predisposizione dello schema di bilancio, degli allegati e della relazione dell’organo di revisione, e per la sua presentazione all’organo consiliare che deve approvare il documento finanziario; inoltre la norma stabilisce che lo stesso regolamento di contabilità dell’Ente deve prevedere al suo interno i termini entro i quali possono essere presentati da parte dei membri dell’Organo Consiliare e della Giunta emendamenti agli schemi di bilancio. È appena il caso di evidenziare, per l’ennesima volta, che il nostro regolamento di contabilità, oramai datato, risulta superato dai diversi interventi del legislatore ed in alcuni aspetti risulta essere addirittura in contrasto con il novellato TUEL!

Ciò che vogliamo ribadire è che i termini in questione sono funzionali all’esercizio incomprimibile delle prerogative dei Consiglieri Comunali le quali, peraltro, debbono esplicarsi in un arco di tempo limitato - ma ragionevole - in quanto strettamente connesso ad un termine finale e ineludibile di approvazione. I Consiglieri di minoranza debbono essere posti in condizione di esercitare la indispensabile funzione di controllo sull’adeguatezza dell’azione politico amministrativa programmata da questa amministrazione che sostiene il Sindaco e l’esecutivo cittadino.

Alcune considerazione vanno fatte :

I Consiglieri Comunali hanno, invero, diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio (articolo 43 Dlgs 267/2000), e hanno pertanto diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato, i regolamenti di contabilità prevedono di regola che la Giunta approva lo schema di bilancio annuale di previsione e lo presenta all’Organo Consiliare unitamente agli allegati. A questi documenti viene allegata la relazione dell’organo di revisione. Solitamente viene fissano il termine per l'emendabilità da parte dei Consiglieri comunali dello schema di bilancio.

Il rapporto tra il termine di presentazione del bilancio e degli allegati all’Organo Consiliare e il termine per la predisposizione, da parte di singoli membri dell’assemblea, di emendamenti è costruito per individuare uno spatium deliberandi necessario e sufficiente allo scopo, in coerenza con il ricordato articolo 174 del Dlgs 267/2000. Tutto questo iter è ignorato dallo stesso regolamento comunale (non aggiornato). Ne consegue che i Consiglieri devono disporre effettivamente di tutta la documentazione finanziaria da esaminare in tempo utile, un tempo congruo (nel silenzio del regolamento) per la predisposizione degli emendamenti, ossia per la individuazione di criticità nelle scelte di programmazione dell’Ente, e dei possibili correttivi da apportarvi. E credeteci molti sarebbero i correttivi da apportare al Vostro bilancio……

Non può e non deve dunque accadere che un documento di evidente essenzialità, quale il parere dei revisori, ancorché il D.L. 113/2016 lo sgancia dal deposito del bilancio, venga messo a disposizione solo 24 ore prime della data fissata per la seduta in prima convocazione.

Una dinamica di questo tipo, infatti, contrasta irrimediabilmente con l’esercizio delle prerogative da parte del Consigliere Comunale, non potendo essere queste compresse sino al punto da manifestarle esclusivamente nella espressione di un voto contrario all’approvazione del bilancio di previsione.

Essendo in gioco la violazione della disciplina regolamentare preordinata a garantire l’esercizio incomprimibile delle prerogative dei componenti l’organo consiliare, e in particolare dei consiglieri di minoranza, i quali devono comunque essere posti nella condizione di esercitare la indispensabile funzione di controllo sull’adeguatezza dell’azione politico amministrativa programmata dalle forze politiche della maggioranza comunale, la conseguenza dell'inosservanza non può che far maturare a questo Consiglio la decisione di rinviare questa seduta, per consentire una discussione informata nell’interesse supremo della nostra comunità.

Considerato che gli atti relativi al suddetto consiglio non sono stati messi a disposizione dei Consiglieri nei tempi previsti dal TUEL e dal regolamento Comunale, gli stessi si ritengono non sufficientemente informati sui punti all’odg e richiedono il rinvio del Consiglio in seduta ordinaria, in modo da acquisire la documentazione necessaria per una discussione informata.   Qualora in questo Onorevole Consesso non si ritenesse utile il rinvio della seduta i Consiglieri di minoranza, per quanto su esposto, sono costretti ad abbandonare i lavori.

Belmonte Calabro 19/04/2017

I consiglieri di Minoranza

Dott. Giancarlo Pellegrino

Dott. Olinda Suriano

Sig. Alessio Furgiuele”

Pubblicato in Belmonte Calabro

La minoranza di Belmonte Calabro interviene sulla proposta di adesione al GAL. Ecco cosa scrive Olinda Suriano:

  

“Egr. Presidente del Consiglio Comunale, Egregi consiglieri comunali,

premettendo l’intenzione del gruppo Insieme… si può. a votare positivamente la proposta di adesione al GAL suggerita dalla maggioranza, per ovvie motivazioni, quali la condivisione e l’apprezzamento per le strategie di crescita cooperativa che trovano attuazione nel già detto approccio LEADER, oggi CLLD, fornire un aiuto concreto a tutti gli operatori pubblici e privati del settore, impedire che le risorse assegnate per lo sviluppo dei nostri territori vengano restituite, tuttavia dobbiamo ammettere, per onestà intellettuale, le nostre perplessità in merito, che brevemente cercherò di delineare.

 

L’adesione ha un costo per la comunità di 500€; risibile o meno non sono certo io a stabilirlo, ma a giudicare dalle enormi difficoltà che l’amministrazione evidenzia ad ogni nostra proposta di intervento immediato per decoro, pulizia, manutenzione, (vedi la comunicazione di riscontro nota n° 2975, nella quale si chiedeva di pulire l’immondizia dal lungomare Nord), evidentemente 500€, per l’amministrazione, sono una cifra di tutto rispetto. Ritengo, pertanto, da amministratore, doveroso fare una valutazione di coscienza.

 

Al di là degli aspetti economici di cui sopra, le nostre perplessità si manifestano innanzitutto nelle modalità di partecipazione e di condivisione, devo dire nulle, nei confronti della minoranza, e faccio un chiaro riferimento all’incontro del 26 Luglio tenutosi nella sala convegni del VAB per la costruzione del nuovo piano di azione locale, al quale hanno partecipato le amministrazioni dei comuni limitrofi senza però chiedere né la nostra partecipazione, ma, ancora peggio, neanche la partecipazione delle associazioni e degli operatori economici del nostro comune, che dovrebbero essere invece la fonte dei fabbisogni da valutare e proporre come linee di intervento coerenti.

 

Inoltre, le nostre perplessità, si manifestano prevalentemente nella probabile inefficacia dei progetti che verranno presentati e che dovrebbero spingere, di conseguenza, ad una maggiore riflessione, magari rivedendo la genesi del GAL stesso.

La nostra preoccupazione è che si colga l’ennesima occasione del finanziamento pubblico, senza un’attenta progettazione e visione del suo utilizzo, privo di una corretta acquisizione degli orientamenti socio-economici del territorio e dell’area di riferimento, mancante della consequenzialità tra le problematiche riscontrate in ambito locale (micro realtà produttive con enormi problemi con la normativa di settore, mancata strutturazione della filiera produttiva reale, limitatezza dei mercati di riferimento, lentezza nella collocazione dei prodotti, insufficienza di dati statistici ecc..) e gli strumenti messi in campo per risolverle, che è sintomo di una mancata visione strategica condivisa con tutti gli attori, pubblici e privati, che operano sul territorio.

E’ sotto gli occhi di tutti che negli anni è stata perpetrata la logica “dell’ultimo minuto”, ossia una corsa verso la redazione di documenti per poter accedere a delle risorse pubbliche, altrimenti negate(!), producendo danni gravi al nostro territorio. Noi vorremmo uscire dalla logica del “bisogna farlo per non perdere il finanziamento”. Non ci convince l’approccio di operare in ragione del finanziamento pubblico senza una attenta analisi dei bisogni e delle istanze che provengono dal territorio e dal tessuto produttivo. Non condividiamo la logica dell’impiego delle risorse pubbliche in quanto disponibili senza un progetto integrato che sappia ingenerare una spesa produttiva ed uno sviluppo di lungo periodo.

Non vorremmo che la partecipazione del nostro Comune al GAL diventasse l’ennesima offesa verso l’unico potenziale fattore di sviluppo che questo territorio dovrebbe cogliere, virando attraverso una rivisitazione frettolosa delle esigenze del territorio con l’unica finalità di non “perdere” i finanziamenti.

A tal proposito vi chiediamo:

  • La descrizione del processo di coinvolgimento della comunità nelle strategie di sviluppo partecipativo CLLD (richiamata nel punto 10 del foglio informativo dell’European network for Rural Development), in relazione alla Strategia Territoriale di Sviluppo Locale, tenendo conto della scadenza del 16 Settembre del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.
  • Quali siano le linee di intervento considerate e il relativo piano di ricaduta sul territorio.

Saremo noi vigili, affinché le prospettive di sviluppo provenienti dalla partecipazione al GAL possano essere fruibili da tutti, sempre se la maggioranza deciderà di renderci partecipi con i fatti e non solo con le belle parole ad effetto.

Con Osservanza         Consigliere Olinda Suriano

Pubblicato in Belmonte Calabro
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