LISTA: Sosteniamo Serra
CANDIDATO SINDACO: Antonio Cuglietta
CANDIDATI CONSIGLIERI
1. Filippo Aloe
2. Raffaele Camastra
3. Gaetano Cappelli
4. Eleonora Iachetta
5. Piero Longo
6. Margherita Perri
7. Gianluca Posteraro
8. Flavio Roppo Valente
9. Ferdinando Stella
10. Domenico Vellone
LISTA: La Svolta 1.2
CANDIDATO SINDACO: Giovanna Caruso ( già presente nell’ultimo consiglio comunale)
CANDIDATI CONSIGLIERI
1. Vanessa Berardone
2. Raffaele Falsetto
3. Nicola Ianni
4. Maria Innocenti
5. Guerino Mendicino ( già presente nell’ultimo consiglio comunale)
6. Luana Orrico
7. Vincenzo Paradiso ( già presente nell’ultimo consiglio comunale)
8. Walter Pirillo ( già presente nell’ultimo consiglio comunale)
9. Saverio Rizzo
10. Simone Carini
Questo il consiglio comunale ultimo, eletto il 27/05/2013:
Consigliere Comunale
Giovanna Caruso , sindaco
Mendicino Guerino Consigliere Comunale
Fascetti Massimiliano Consigliere Comunale
Giovanni De Lorenzo Consigliere Comunale
Innocenti Fabio Consigliere Comunale
Vincenzo Paradiso Consigliere Comunale
Walter Pirillo Consigliere Comunale
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Basso Tirreno
Il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri - Polo Museale della Calabria - aderisce alla Giornata mondiale dell’acqua,istituitadalle Nazioni Unite nel 1992, con una interessante iniziativa.
Questo, di seguito indicato, il programma disposto.
Ore 9.30: raduno piazzale Museo Archeologico Nazionale di Locri;
Ore 9.45: avvio passeggiata archeologica su strada san Cono;
Ore 10.15: visita Ninfeo di Grotta Imperatore;
Ore 11.00: visita teca di Pirettina;
Ore 11.15: passeggiata da piazzale Teatro a contrada Milligri, Casino Macrì;
Ore 12.00: rientro al piazzale del Museo e breve conversazione sul significato dell’acqua oggi e nell’antichità con Francesca Pizzi, archeologa.
Interverranno: Rossella Agostino, direttore del Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri; Arturo Rocca, presidente Osservatorio Ambientale; Nicola Monteleone, presidente Archeoclub; Tiziana Romeo, vicepresidente Archeoclub; Rocco Luglio, sindaco di Portigliola e la già citata Francesca Pizzi, archeologa.
Il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, guidato dall’intraprendente e volitiva Rossella Agostino, afferisce al Polo Museale della Calabria diretto da Angela Acordon.
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Giornata mondiale dell’acqua
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri
SS106, c/da Marasà Locri (Reggio Calabria)
Mercoledì 22 marzo 2017 – Ore 9.30
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone (responsabile)
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
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Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri
Direttore: Rossella Agostino
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Calabria
Il Polo museale regionale di cui all'articolo 34 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171 comprende gli istituti ed i luoghi della cultura e altri immobili e/o complessi che rappresentano la cultura calabrese.
Il Polo Museale della Calabria ha comunicato i musei ed i parchi che resteranno aperti fino al 6 gennaio 2017.
Nessuno si illuda.
Il museo ed il parco archeologico di Serra d’Aiello resteranno chiusi
Ad aprire saranno solo:
Chiesa di San Francesco d’Assisi – Gerace (Reggio Calabria)
Galleria Nazionale di Cosenza (Cosenza)
La Cattolica – Stilo (Reggio Calabria)
Le Castella – Isola Capo Rizzuto (Crotone)
Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” – (Vibo Valentia)
Museo Archeologico Nazionale di Crotone (Crotone)
Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide – Cassano all’Ionio (Cosenza)
Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria)
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna(Crotone)
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri – Locri (Reggio Calabria)
Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium – Roccelletta di Borgia (Catanzaro)
Museo Statale di Mileto – Mileto (Vibo Valentia)
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E’ bello quando un piccolo comune di questa lontana e vituperata Calabria salta agli onori della cronaca nazionale. Vero?
Ma questa volta non è così!
(Inaugurazione)
Ecco cosa scrive, infatti, Manlio Lilli giornalista ed archeologo su “Il Fatto quotidiano” del 22 dicembre.
“Serra d’Aiello custodisce gelosamente la sua storia anche nel suo museo archeologico dove è possibile scoprire teche ricchissime di corredi funebri provenienti dalle ventisei tombe della necropoli del IX-VIII secolo a.C recentemente rinvenuta sul terrazzo sabbioso di Chiane: corredi ceramici, arnesi da lavoro e da guerra, un ricchissimo corredo metallico, un incensiere di eccezionale valore e bellezza e monili in ambra sono solo alcuni degli oggetti che potremo ammirare”.
Sul sito online del piccolo comune calabrese, in provincia di Cosenza, l’Antiquarium non è un elemento trascurabile.
Anzi è proprio lì che la storia prende forma, è raccontata attraverso i materiali esposti. Sembra una bella storia.
Quella di un centro di poco più di cinquecento persone che ha investito sulle sue origini. Già, perché oltre all’Antiquarium, inaugurato nel maggio 2007, esiste anche, dallo stesso, anno un’area archeologica, a Cozzo Piano, sulla parte sud-occidentale della vasta spianata sommitale del colle. Un vasto complesso residenziale della seconda metà del IV sec. a.C. che si imposta sui resti di un abitato di capanne di VII e VI sec. a.C., coevo all’ampia e ricca necropoli di località Chiane, indagata negli anni precedenti.
Un Parco Archeologico realizzato con un finanziamento di 500 mila euro sul POR Calabria 2000/2006, nell’ambito dell’APQ Beni Culturali SPA 14, con delibera CIPE 20/2004. Così la città antica di Temesa, nota dalle fonti letterarie trova conferme.
Tutto bene quindi? Sfortunatamente no. Antiquarium e area archeologica sono chiusi, da tempo. Niente visite, nessuna manutenzione. Non si hanno notizie di come si trovino i materiali esposti nello spazio museale.
La vegetazione che impedisce ormai perfino di raggiungere il sito, sta provocando danni anche ai resti sotto la tettoia e un incendio ha decretato la morte delle essenze che vi erano nei pressi. Tutto fermo da gennaio 2016.
Da quando l’amministrazione comunale ha revocato al Gruppo archeologico Alybalos, che aveva in vario modo contribuito alla loro realizzazione, la gestione e la manutenzione di Antiquarium e Area archeologica, di cui si occupava rispettivamente dal maggio 2007 e dal maggio 2009. Contratti che permettevano al Comune di liberarsi di ulteriori incombenze e al Gruppo archeologico di assicurare l’apertura almeno durante il fine settimana e a entrambi i siti di essere una visita obbligata per le scuole, anche dei centri vicini.
Per il parco archeologico il Comune avrebbe dovuto corrispondere 2.500 euro all’anno.
Impegno rispettato solo per i primi due anni. Poi, niente.
Così al Gruppo archeologico non sono rimasti che i proventi del biglietto d’ingresso cumulativo di 4 euro. Una soluzione in ogni caso condivisa. Almeno fino alla decisione dell’amministrazione comunale di interrompere il rapporto. Di cercare nuovi partner per la gestione. Magari per migliorare i servizi offerti, la fruizione. Erano in molti a coltivare questa speranza. Però a distanza di un anno dalla chiusura qualche dubbio sull’intera operazione si fa strada. Modalità e tempistiche finora utilizzate dall’amministrazione comunale indiziano che si procede in maniera incerta. Conferma in qualche modo questa impressione anche l’unico atto compiuto. L’affidamento ad una azienda agricola locale della pulitura del Parco archeologico “almeno due volte l’anno al fine di renderlo sempre fruibile”.
A parte questo nulla. Mancanza di risorse? E’ possibile.
Ma a essere assenti sembra siano soprattutto le idee. Una strategia d intervento complessiva.“La possibilità di evidenziare l’organizzazione di un villaggio protostorico anche mediante ricostruzioni basate sui dati scientifici che gli scavi mettono a disposizione, il buono stato di conservazione delle strutture ellenistiche…, le possibilità di musealizzazione offerte da corredi funerari di straordinario interesse fanno ritenere necessaria la realizzazione di un progetto complessivo di valorizzazione che preveda la sistemazione e dunque la possibilità di visita delle aree archeologiche e la creazione di un locale Antiquarium che possa… offrire al pubblico, la testimonianza del proprio passato”. Diceva così nel 2008 Luigi La Rocca, responsabile di zona della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.
Di quel progetto ambizioso sembra rimanere ben poco.
Sembra proprio che la questione dell’area archeologica e dell’Antiquarium non sia prioritaria a Serra d’Aiello. Almeno per chi l’amministra.”
Signora Giovanna Caruso vuole fare una dichiarazione per il nostro sito?
La ringraziamo anticipatamente e le auguriamo Buon Natale.
Ai nostri lettori anticipiamo che a breve torneremo sul problema dell’antiquarium …
...il parco oggi...
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