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scuola piCarissimi alunni, cari Dirigenti, Insegnanti, personale non docente, carissima Comunità scolastica e carissime famiglie, desideriamo formulare in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico, a nome anche di tutta l'Amministrazione Comunale, i più sinceri auguri di buon lavoro.
Il primo giorno di scuola lascia sempre ricordi indimenticabili, e per questo un augurio speciale va ai più piccoli che affrontano il loro primo giorno di scuola con emozione e trepidazione. A loro auguriamo che l'inizio del nuovo anno scolastico sia un'esperienza appassionante e ricca di soddisfazioni.
La scuola è una palestra di vita, un luogo di crescita personale e culturale, un luogo dove i ragazzi imparano il rispetto delle regole per un sano vivere civile.
Tutti noi, amministratori, dirigenti e docenti, dobbiamo impegnarci affinché la Scuola possa garantire qualità, accoglienza e supporto necessario a formare gli adulti di domani.
Dobbiamo trasmettere ai ragazzi il piacere e la voglia di studiare.
Siate tenaci, ragazzi, e non abbiate paura di credere in voi stessi e di costruire sempre un mondo migliore.
Coltivate i vostri sogni e siate portatori dei nobili valori di unità, solidarietà, legalità, democrazia e rispetto dell'altro.
L'impegno degli uffici comunali, nel ricercare le soluzioni organizzative necessarie a garantire comunque quantità e qualità dei servizi scolastici e per fornire l'indispensabile supporto alle scuole, rimane massimo, pur consapevoli delle difficoltà e problematiche a seguito di provvedimenti, riduzioni del personale e tagli nei fondi.
Ai docenti vanno i nostri ringraziamenti per la professionalità e l'impegno profuso nel loro sempre più difficile e complesso lavoro di Maestri di vita dei nostri ragazzi.
Alle famiglie dei ragazzi rivolgiamo i nostri auguri e a loro diciamo che il nostro impegno sarà quello di lavorare per una scuola "sincera e creativa" in grado di essere vicina ai ragazzi ed alle loro esigenze.
Infine ringraziamo i Dirigenti Scolastici per la responsabilità di cui si fanno carico ogni giorno e per la dedizione e amore con cui dirigono le nostre Scuole.
Buon anno scolastico, un abbraccio e buon lavoro.
L'ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE
dott.ssa Caterina Ciccia

IL SINDACO
dott.Mario Pizzino

Pubblicato in Primo Piano

La stazione ferroviaria di Amantea è sempre più l’emblema della nostra città

Un grande passato, un presente incerto, un futuro senza luce.

E mi piace ogni tanto andare a visitarla. E qualche volta le sorprese non mancano.

L’altro giorno, per esempio, vicino alla vasca dei pesci rossi trovo un attempato signore dai lunghi favoriti che osservava con attenzione i pochi pesci rimasti dopo che qualcuno li aveva mangiati tutti.

Solleva lo sguardo e mi osserva con occhi attenti.

“A chi cacchio somiglia” mi domando?.

“Sembra uscito da un libro del XVIII secolo” mi dico, forse sentito da lui.

Poi insisto “ Ma state girando un film? “Può darsi” è la risposta.

Ed ecco l’intuizione giusta. “Ma lei mi sembra Alessandro Manzoni!”

Sorride , lievemente.

Ed è obbligatorio fare la domanda” Un film sui Promessi Sposi?. Ma perchè ad Amantea?”

Poi la risposta.

“Lei ha letto i Promessi Sposi? Conosce Lucia? Don Abbondio? Don Rodrigo? Fra Cristofaro?”

Il silenzio sembra durare tantissimo, ma non è affatto così.

Poi all’improvviso mi porge un libriccino dei Promessi Sposi con due segnalibro e mi dice “Apri!”

Al primo segnalibro trovo la storia di Don Abbondio ed i Bravi

“Signor curato, – disse un di que’ due, piantandogli gli occhi in faccia.

– Cosa comanda? – rispose subito don Abbondio, alzando i suoi dal libro,che gli restò spalancato nelle mani, come sur un leggìo.

– Lei ha intenzione, – proseguì l’altro, con l’atto minaccioso e iracondo di chi coglie un suo inferiore sull’intraprendere una ribalderia, – lei ha intenzione di maritar domani Renzo Tramaglino e Lucia Mondella!

– Cioè... – rispose, con voce tremolante, don Abbondio: – cioè. Lor signori son uomini di mondo, e sanno benissimo come vanno queste fac-ende. Il povero curato non c’entra: fanno i loro pasticci tra loro, e poi...e poi, vengon da noi, come s’anderebbe a un banco a riscotere; e noi...noi siamo i servitori del comune

– Or bene, – gli disse il bravo, all’orecchio, ma in tono solenne di comando, – questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai.

– Ma, signori miei, – replicò don Abbondio, con la voce mansueta e gentile di chi vuol persuadere un impaziente, – ma, signori miei, si degnino di mettersi ne’ miei panni. Se la cosa dipendesse da me... vedon beneche a me non me ne vien nulla in tasca

– Orsù, – interruppe il bravo, – se la cosa avesse a decidersi a ciarle, lei ci metterebbe in sacco

Noi non ne sappiamo, né vogliam saperne di più. Uomo avvertito... lei c’intende”.

Ritorna a guardarmi e sorridendo lievemente dice “ Ecco perché Amantea. Questa città è come Lucia . anche essa vuole sposare il suo uomo nuovo, per vivere il suo nuovo futuro, ma tanti glielo impediscono o tentano di impedirlo!”

Ma Amantea è piena di tantissimi don Abbondio…..

Con un dito mi indica di andare avanti

Il secondo passo è quello di padre Cristoforo che vuole indurre don Rodrigo a compiere un atto di giustizia e a far trionfare la forza del diritto e della superiore giustizia divina, di cui il frate profetizza l’infallibile trionfo.

Eccolo:

È meglio che abbiate parlato così, che abbiate fatta a me una tale proposta. Avete colmata la misura; e non vi temo più.

– Come parli, frate?...

– Parlo come si parla a chi è abbandonato da Dio, e non può più far paura. La vostra protezione! Sapevo bene che quella innocente è sotto la protezione di Dio; ma voi, voi me lo fate sentire ora, con tanta certezza, che non ho più bisogno di riguardi a parlarvene.

Lucia, dico: vedete come io pronunzio questo nome con la fronte alta, e con gli occhi immobili.

– Come! in questa casa...!

– Ho compassione di questa casa: la maledizione le sta sopra sospesa. State a vedere che la giustizia di Dio avrà riguardo a quattro pietre, e suggezione di quattro sgherri

Voi avete creduto che Dio abbia fatta una creatura a sua immagine, per darvi il piacere di tormentarla!

Voi avete creduto che Dio non saprebbe difenderla!

Voi avete disprezzato il suo avviso! Vi siete giudicato.

Il cuore di Faraone era indurito quanto il vostro; e Dio ha saputo spezzarlo.

Lucia è sicura da voi: ve lo dico io povero frate; e in quanto a voi, sentite bene quel ch’io vi prometto.

Verrà un giorno... “

“Si” disse Manzoni. “ Amantea non perda la speranza! Amantea non abbia paura di Don Rodrigo! Prima o dopo verrà il colera…… E prima o dopo verrà Fra Cristofaro”.

Non mi vedo ma capisco che sto sorridendo.

Già, penso “Amantea è piena di tantissimi don Rodrigo, uomini ( senza offesa per i veri uomini) malvagi, ma mediocri e di mezza tacca, uomini che fanno il male per sentirsi importanti, onnipotenti”.

Sembra avermi letto il pensiero ed ora è lui che sorride e dice “ …e prima o dopo anche questa antica città vedrà il suo fra Cristofaro. Auguri a questa città che conserva ancora un po’ della sua atavica bellezza”

Pubblicato in Amantea Futura

Il poeta cletese Franco Pedatella interviene  sul prossimo referendum in Lombardia e Veneto preoccupato della unità della nazione .

Eccovi il suo nuovo lavoro poetico:

 

 

 

 

 

 

Non sono degni figli di Manzoni

quelli che in nome dell’autonomia,

sia pure regionale o locale,

distruggon l’unità della nazione,

 

dimentichi che fummo calpestati

dagli altri europei e pur derisi,

quando non eravamo un popol solo

ma numerosi italici divisi.

 

Grandi Lombardi tesero le braccia

ad altri che da Napoli e Sicilia

per l’unità pensavano ed opravano,

per sé rischiando e i figli i duri ceppi

 

dentro prigioni oscure e prive d’aria.

Altri nei campi di battaglia il petto

offrivan generosi a questa Patria

unita, tricolore e popolare.

 

Oggi vorrebber tutto cancellare

con segno di matita su una scheda,

senza quei sentimenti caldi e forti,

vili i fautori della secessione,

 

che nelle scarpe il fango di trincea

non han sofferto o, peggio, ai piedi nudi

non han provato il freddo dell’inverno

nevoso, quando soffia Tramontana

 

o imperversa Orione sulla terra

con neve e gelo, ma in palazzi agiati

il caffelatte e zucchero filato

han gole lor gustato a colazione.

 

Odo ancor gridare da prigione

“Italia” Maroncelli e Silvio Pellico

ed invocar Manzoni quasi in priego:

“Liberi non sarem, se non siam uni”.

 

Questo richiamo mi colpisce al petto

ed ammonisce che l’autonomia

è il primo passo invèr la divisione

di un popolo che torna ad esser franto.

 

Perciò tornate ad essere fratelli

sotto itala bandiera che vi stringe

in un sol corpo, membri di famiglia,

ov’oneri ed onori son gemelli!

 

Cleto, 7 ottobre 2017           Franco Pedatella

 

Pubblicato in Basso Tirreno

 comune amanteaAmantea - Si è tenuta presso la sala consiliare di corso Umberto I un importante riunione tra Tiziano Grillo, referente del comitato genitori dei plessi scolastici intitolati alla memoria di Alessandro Manzoni e Giovanni Pascoli, e l’amministrazione comunale rappresentata dal presidente del civico consesso Ermelinda Morelli, che detiene la delega in materia di mensa e trasporti, e l’assessore Emma Pati responsabile del settore istruzione.

 

Il vertice, calmo e pacato nei toni, ma fermo e deciso nei contenuti, ha messo in luce da entrambe le parti la necessità d’investire sulla scuola, migliorando progressivamente quelli che sono gli aspetti strutturali e organizzativi dei singoli istituti.Grillo da parte sua ha messo in evidenza quelle che attualmente sono le priorità sui quali l’ente municipale è chiamato ad intervenire, come ad esempio la ristrutturazione dei locali che ospitano i refettori, considerato che tra qualche giorno, come da programma, partirà il servizio mensa.

Nelle prossime ore, infatti, si terrà l’apertura delle buste contenenti le offerte delle ditte che hanno inteso partecipare all’appalto. Il contratto di gestione del servizio durerà un anno.«Rispetto al recente passato – ha spiegato la Morelli – abbiamo preparato un bando che premia maggiormente le preparazioni a chilometro zero.

Il servizio mensa, infatti, prevede che l’azienda vincitrice dell’appalto cucini direttamente nella scuola. Qualora si dovesse verificare un problema di qualunque genere che impedisse l’uso dei locali scolastici adibiti a tale scopo o un semplice guasto agli impianti le stesse aziende sono tenute ad indicare una cucina che risponda ai requisiti di legge e che sia il più possibile vicino alla stessa scuola. Per dare forza a questa regola nel bando abbiamo garantito un indice di valutazione più alto quanto minore è la distanza dall’edificio che ospita la scuola.

Ciò chiaramente significa maggiore qualità e freschezza per i bambini che dovranno poi consumare questi piatti».«Siamo ben consapevoli – ha evidenziato la Pati – di quelle che sono le difficoltà operative con le quali dobbiamo confrontarci. Le richieste avanzate da Tiziano Grillo a nome dei genitori rappresentano per noi un impegno al quale di certo non vogliamo sottrarci. La scuola è il futuro di una comunità e come tale è necessario programmare gli interventi necessari. Nelle prossime ore, di concerto con l’assessore la bilancio Sergio Tempo, valuteremo il da farsi per ottimizzare le spese, ma soprattutto per minimizzare la tempistica di attuazione».«Riunioni di questo genere – ha poi concluso il sindaco Monica Sabatino – restituiscono agli occhi della cittadinanza il significato più vero del concetto di democrazia partecipata che abbiamo messo al centro del programma elettorale.

I problemi non sono certo pochi, ma se impariamo a cooperare e non a navigare contro ad ogni costo qualche risultato si potrà certamente ottenere».

Ufficio stampa comune di Amantea

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Pubblicato in Primo Piano

Ricordate Salomone, secondo la Bibbia, figlio di re Davide e terzo re d’Israele?.

Di lui si ricorda, in particolare, che due donne gli si presentassero dinanzi rivendicando ognuna la appartenenza dello stesso bambino.

E nessuna delle due donne defletteva dalla propria richiesta .

Allora Salomone si fece portare una spada e ordinò che il bambino vivente fosse tagliato a metà per darne una parte a ciascuna di esse. Allora la vera madre lo supplicò di consegnare il bimbo all'altra donna, pur di salvarlo. Salomone capì così che quella era la vera madre e le restituì il bambino. Fu così reso noto a tutti che Salomone era veramente un re buono e saggio.

Sembra la storia della Direzione didattica Manzoni e dell’istituto comprensivo A Longo.

Solo che due anni fa il comune non fu come Salomone e quindi tagliò l’ Istituto comprensivo A Longo e lasciò viva la direzione didattica Manzoni.

Allora l’altra madre ( Campora SG) ricorse ad un giudice superiore che mostrò la sua comprensione e dichiarò non legittima la decisione del comune di Amantea..

Ora si ripropone la questione e la provincia di Cosenza, prossima alla chiusura, ha inviato una lettera con la quale “invita il comune di Amantea ad adottare delibera nella quale formulare proposta ufficiale di accorpamento del proprio istituto comprensivo ad altro istituto”.

Chiarisce, poi, la lettera che in caso di volontà non concordante tra i comuni la provincia è disponibile ad incontri atti a definire soluzioni condivise.

Non solo, ma la lettera insiste invitando il comune di Amantea a produrre delibera in presenza di “scuole interessate all’accorpamento in un unico istituto” .

Quantomeno pilatesca se non incomprensibile. Forse è bene che le province siano chiuse!

Ed allora il comune di Amantea delibera salomonicamente e decide.

  1. La conservazione della Direzione Didattica Manzoni;
  2. La conferma dell’originario Istituto comprensivo A Longo ma con aggregazione dell’istituto comprensivo di Aiello calabro e che comprende anche Cleto e Serra d’Aiello,
  3. La conferma dell’istituto comprensivo Mameli con accorpamento dell’istituto comprensivo di Lago

Correttamente la delibera richiama gli indirizzi regionali approvati con delibera del consiglio regionale n 48 del 4.8.2010, ma senza richiamo di parametri numerici che non vengono riportati se non per l’IC Longo ( 502) e l’IC di Aiello ( 282), ma solo per ricordare che quest’ultimo non ha più i parametri numerici minimi!! E che, pertanto, obtorto collo, deve aggregarsi a Campora SG che ne ha ben 502.

Ma( è solo teoria) Aiello Calabro potrebbe deliberare la aggregazione con Malito. Che farà a tal punto il comune di Amantea?

Stranamente invece non vengono riportati i dati della Manzoni e della Mameli, ma viene giustificata la delibera sostenendo la necessità:

  1. Di mantenere la attuale localizzazione dei plessi al fine di non compromettere la frequenza scolastica. ( ma perchè qualcuno voleva delocalizzare i plessi?)
  2. Di salvaguardare il maggior numero possibile di istituzioni in considerazione delle possibilità di una migliore offerta formativa. ( come a dire che più sono e migliore è la istruzione?)
  3. Di salvaguardare il maggior numero possibile di istituzioni in considerazione del rilevante peso educativo in un contesto socio-economico abbastanza carente e con possibili rischi di devianza giovanile e di dispersione scolastica!( cioè più poveri siamo e più scuole dobbiamo avere?) Ma se questo fosse una legittima giustificazione perchè proporre la chiusura dell’IC di Aiello?

Ora i camporesi ( le camporesi) possono dormire sonni tranquilli, hanno avuto quanto era giusto!

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo la ultimissima nota del Comitato genitori Manzoni Longo in risposta alla nota del Comitato Pro Campora:

“Che peccato, che delusione, gentilissimo avvocato Cuglietta!

Leggo nelle sue parole un livore, un’acredine, un’astiosità talora eccessiva e gratuita.

Questi sentimenti non mi sono nuovi avendoli riscontrati parecchie altre volte, durante questo anno scolastico. Non ritenevo, pur tuttavia, potessero essere condivisi da persone del suo valore, della suo livello culturale e, immagino pur non conoscendola, della sua sensibilità d’animo.

La comprendo, però, e la giustifico: lei , come ex presidente dell’I.C. Longo, e tutta la comunità della frazione di Campora avete in animo la rabbia di chi ha subito un’ingiustizia, e bene avete fatto a reagire ( sul punto pensavo di essere stato chiaro). Il Comitato Genitori che all’epoca dei fatti non esisteva dovrebbe ringraziarvi, e vi ringrazia nella persona del sottoscritto, suo presidente tuttora in carica sia per il calendario delle decadenze (glielo rammento soltanto), sia per il peculiare meccanismo di autoregolamentazione per statuto di qualsiasi C.G., che non è disciplinato dalle stesse norme di funzionamento previste per il CdI (su questo non avendone esperienza diretta dovrà documentarsi).

Ma la rabbia andrebbe rivolta verso chi ha perpetrato tale ingiustizia, e qui uso il termine nell’accezione negativa da lei ricordatami, che però non è l’unica né l’originaria; le ricordo, a mia volta che “ il perpetrare, etimologicamente, non è che una sfumatura intensiva del compiere e solo l’uso forense vi ha scavato un connotato di illiceità”( aggiunga alla Treccani anche l’ Accademia della Crusca e quant’altro; la ringrazio comunque per l’appunto che consente a me e in questo caso soprattutto a lei di approfondire – non si finisce mai – la conoscenza della lingua italiana!).

In sostanza, come lei saprà bene essendo descritto quale depositario delle verità sul dimensionamento, l’unico protagonista negativo in questa triste vicenda è l’Amministrazione comunale. Quell’ Amministrazione che oggi si trova di fronte ad un bivio: o ricorrere al Consiglio di Stato, avendone la legittimazione (che non ho io, non essendo parte del procedimento come dovrebbe sapere), o fare finalmente ammenda e ottemperare tempestivamente alla sentenza del Tar, intervenendo sulla situazione di nocumento che tale sentenza ha lasciato: due scuole entrambe sottodimensionate, con una serie di conseguenze negative e con un futuro, allo stato, molto incerto.

Era su questo che, con il nostro intervento, volevamo sollevare l’attenzione.

Anzi ,approfittiamo di questo passaggio mediatico per suggerire al Signor Sindaco e alla delegata all’istruzione dott.ssa Sabatino di adoperarsi in via urgente, magari partendo da quella consultazione obbligatoria, seppur non vincolante, delle parti che all’epoca rimase inizialmente e poi sostanzialmente inevasa.

Sarebbe, riteniamo, la cosa giusta da fare, rimettendo eventualmente in gioco tutte le scuole del comprensorio, anche perché l’accorpamento Mameli-Lago, previsto dalla medesima delibera che il Tar ha annullata, se non è interessato dagli effetti di tale sentenza, potrebbe essere interessato dai ben più ampi effetti della sentenza 147/2012 della Corte Costituzionale, che ha consentito al Tribunale Amministrativo di accogliere il vostro ricorso. Ma sul punto lascio a lei a e alla sua sapienza giuridica ulteriori riflessioni ed approfondimenti.

Io mi fermo qui, aggiungendo solo una cosa : se l’ho provocata ad un grido, le chiedo scusa, non era mia intenzione. Gridi , comunque ,se deve. Ma si rivolga ad altri e non a me. E non mi dica ciò che posso o non posso permettermi: ritengo, pur nella mia semplicità ed umiltà, di riuscire a comprenderlo da solo. E la prego non insista né lei , né il dott. Ianni Palarchio, né altri sulla soluzione prospettata di accorpare la Direzione Didattica all’I.C. Longo, testimonierebbe che non appare chiaro l’assunto del giudice amministrativo il quale ha stabilito la nullità, alla radice, di tale accorpamento, per il venir meno dei criteri dell’ormai famoso art 19 comma4, e non la nullità dell’attribuzione della dirigenza alla D.D. A. Manzoni.

Capisco che tale soluzione salverebbe l’autonomia dell’I.C. Longo, che le auguro possa essere raggiunta diversamente, ma le ricordo che si sta facendo una battaglia di diritto, e questa soluzione non sarebbe conforme al diritto, né al buon senso, né soprattutto all’interesse dei minori.

Se vuole gridi ancora, come ha fatto, oppure se lo ritiene si unisca , senza gridare, all’appello che rivolgiamo all’ Amministrazione comunale.

La guerra tra di noi sarebbe una guerra tra poveri destinata ad impoverirci ulteriormente.

Nel salutarla, a conclusione di questa dovuta replica, ribadisco quanto già detto al dott. Ianni Palarchio: non amo il botta e risposta, per cui con la presente esaurirò per ciò che mi riguarda la polemica, augurandomi che non sia stata del tutto sterile ma che possa diventare, e sarebbe positivamente incredibile, foriera di qualcosa di buono. Per tutti.

Ad maiora semper! Comitato Genitori Manzoni-Pascoli Il Presidente Tiziano Grillo”

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente( ultima) nota del Comitato Genitori Manzoni-Pascoli:

Lei sembra voler omettere a tutti i costi che il comitato genitori è nato da soli 7 mesi e che quindi non ha partecipato a nessuna discussione in merito alla delibera in questione , certo questo non vuol dire che ora che ci siamo ce ne staremo zitti, zitti in un angolo , voi avete fatto e farete le battaglie per portare avanti le vostre istanze , noi faremo la nostra chiedendo di essere accorpati all'I.C. Mameli o di fare ,se possibile, un unico I.C. per tutto il comune ............... e visto quello che diceva "Facciamo parte dello stesso Comune " questa soluzione dovrebbe andarvi bene se a muovervi non è il campanilismo ma il bene della scuola e degli alunni , se l’unica battaglia che state facendo non è quella politica e di potere . Mi consenta solo un ultima rettifica in merito a quanto da lei detto , ovvero :

“• Ad Amantea esiste una direzione didattica formata da due gradi di istruzione materna ed elementare che secondo la legge citata in premessa non può esistere come istituto autonomo perché manca il terzo grado di istruzione ( la scuola media ) e per tale motivo deve aggregarsi con un'altro istituto che abbia il requisito mancante (scuola media) e il numero di alunni necessario per non essere considerato sottodimensionato”

“La Corte Costituzionale ha bocciato la norma varata dal Governo Berlusconi sul dimensionamento scolastico. La sentenza n.147  dichiara incostituzionale il comma 4 dell’art.19 della Legge 111/11 che dispone per il prossimo anno scolastico la creazione di istituti comprensivi di almeno 1000 alunni e la conseguente cancellazione – mediante accorpamento - delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1°grado.

I giudici hanno accolto il ricorso presentato da 7 Regioni (Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Sicilia, Puglia e Basilicata) che ritenevano la norma sul dimensionamento lesiva delle proprie prerogative. La Corte infatti riconosce che la norma sul dimensionamento viola l’art.117 della Costituzione (quello che definisce le competenze tra Stato e Regioni) perché interviene su una norma di dettaglio (i parametri per costituire gli istituti comprensivi) che avrebbe dovuto essere concertata con le Regioni perché rientrante in un ambito di competenza concorrente. ( fonte FLC CGIL)

Quindi non è vero che la Direzione Didattica non può esistere perche non ha il terzo grado di istruzione (la Scuola media ), nel nostro caso è solo una questione di numero di iscritti , i famosi 600………. Come del resto per voi ……………… eppure dovrebbe essere a conoscenza di tale abrogazione , è la stessa che vi ha permesso di fare ricorso al TAR ………………

Io purtroppo in questi sette mesi di presidenza del comitato genitori , ho visto da parte del comitato pro Campora e da molti membri del consiglio di istituto di Campora solo ostilità e voglia di contrapposizione a tutti i costi , nessuna voglia di costruire qualcosa insieme , solo la voglia di poter gridare in faccia tutta la rabbia che avevano , che in molti casi era anche giusta , ma era sbagliato gridarla in faccia a chi non aveva fatto altro che tendere una mano , a chi non aveva nessun’altro interesse che veder funzionare l’istituzione scolastica per il bene degli alunni , a chi soprattutto non aveva nessun interesse politico nella vicenda , a chi nei mesi a seguire l’istituzione del comitato genitori ha cercato di lavorare per tutti anche per chi ci ha sbattuto la porta in faccia senza fare distinzioni (vedi questione mensa ) …………………

Vede Dott. Andrea Ianni Palarchio in questi mesi io non l’ho mai vista e mai sentita ,in merito alle questioni di cui discutiamo oggi , non so il motivo , probabilmente è stata una mia distrazione , e non voglio dare retta a chi dice che probabilmente ora c’è più un clima politico elettorale che spinge gli animi , diciamo solo che non ci siamo incontrati , forse e dico forse se ci fossimo incontrati prima , se si fosse riusciti a creare un rapporto di collaborazione ed un dialogo aperto e trasparente le cose forse sarebbero andate meglio , oggi purtroppo si è detto troppo e male e ritengo che da parte mia non ci siano i margini per riprendere un discorso comune dialogando con le stesse persone o comitati che non hanno voluto mai cercare il dialogo , vede io non ho nulla contro Campora o i Camporesi , come ho detto mille volte ho svariati amici di Campora e credo che sia un territorio da valorizzare , pieno di potenzialità e di gente capace , volenterosa e soprattutto onesta e perbene ,tutto sta a fare emergere queste realtà , e credo che non sia facendo una sorta di guerra a tutto tondo con Amantea che si riesca a risolvere le cose ……………….. Questa sarà per noi l’ultima replica non ne seguiranno altre .       Distinti Saluti .

Comitato Genitori  Manzoni – Pascoli    Il presidente Tiziano Grillo

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