BANNER-ALTO2
A+ A A-

„È molto meglio, per la salute dell'anima sua, restituire l'altrui, che far limosina alle Chiese.“

Così diceva San Francesco di Paola

Richiamiamo questo aforisma che oggi San Francesco avrebbe probabilmente usato per “le limosine” che il Comune di Paola chiede con i tutor posti prima del santuario.

I segni caratteristici di San Francesco sono stati sicuramente la “ Misericordia ed il perdono”

“Un biografo anonimo di S. Francesco diceva che era austero con se stesso e molto umano con gli altri.

E diceva ancora che San Francesco ha dimostrato questa umanità soprattutto nell’esercizio del perdono cristiano.

Nella sua vita ha dovuto sperimentare opposizioni di ogni genere, attacchi personali, calunnie e insulti.

Molti medici ridevano dei suoi miracoli e delle ricette date a chi gli chiedeva la guarigione.

Alcuni suoi concittadini si dimostravano diffidenti nei suoi confronti.

Anche da parte della Santa Sede ci furono riserve e inchieste.

Il re di Napoli non lo sopportava perché era molto critico verso la sua politica contro la povera gente “

Ed è per questo che scriviamo che San Francesco perdona e il tutor di Paola NO!

Il Santo paolano avrebbe molto da ridire sul tutor che somiglia ad un bancomat .

Della serie: “Chi siete, siete, dove andate, cosa portate : due fiorini”

Speriamo che almeno quando arrivano le salate contravvenzioni la gente non si arrabbi e non bestemmi.

Tantomeno il santo del comune di cui porta il nome.

Pubblicato in Paola

Il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, in qualità di presidente della commissione Ambiente e trasporti, chiede un’audizione straordinaria e invita il responsabile Anas e il sindaco di Rende

“Di fonte allo strazio delle giovani vite spezzate nel tragico incidente verificatosi nella notte di sabato sulla statale 107 all’altezza del bivio per Rende, nella frazione di Saporito, lo sgomento e il dolore impongono il silenzio e la preghiera.

Ma, per chi ricopre incarichi istituzionali, si manifesta anche il dovere di cercare soluzioni per evitare che eventi simili si ripetano”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Mimmo Bevacqua.

“Per questo – prosegue – in qualità di presidente della commissione Ambiente e trasporti, inserirò un’audizione straordinaria nella prossima seduta prevista prima di fine mese, invitando il responsabile Anas e, trattandosi di tratto afferente il centro abitato, il sindaco di Rende.

In quella sede, chiederò di vagliare l’opportunità di considerare l’implementazione di tutte le misure atte a ridurre i fattori di rischio, a cominciare dall’attivazione del Sistema Tutor nel tratto interessato e in quelli potenzialmente forieri di eventi similari, anche in ordine alla idoneità del manto stradale.

So bene che una maggiore efficienza dei controlli della velocità media degli autoveicoli non è l’unico fattore da sottoporre a maggiore controllo: le statistiche dimostrano che la distrazione e la disattenzione rappresentano cause sempre più impattanti sulla sicurezza della guida.

Il Sistema Tutor, però, ha comunque dimostrato una efficacia manifesta, in ragione del fatto che, purtroppo, la velocità in sé non viene adeguatamente percepita come radice di tremende tragedie.

Ecco perché, accanto alle adeguate campagne di informazione e di sensibilizzazione, l’utilizzo dei mezzi che la tecnologia offre deve essere perseguito nella maniera più ampia possibile”.

“Nessuno – conclude Bevacqua – restituirà alle famiglie quei giovani, nessuno colmerà quell’indicibile vuoto. Forse, però, si può agire per prevenire altri abissi di lacrime e di dolore”.

Quicosenza

Ndr. Ed adesso chi spiega a Bevacqua che i tutor sono “un Sistema Informativo per il controllo delle velocità (SICVE) e permette di rilevare la velocità media dei veicoli in un tratto (autostradale) di lunghezza variabile?”

Ed ancora chi spiega sempre Bevacqua che “Il Tutor è gestito completamente dalla Polizia Stradale che si occupa di programmare l’attivazione e di accertare le violazioni del Codice della Strada?”.

Pubblicato in Calabria

Dice Luigi Rubino: “Abbiamo fatto una guerra contro i photored di Amantea che, se è vero, portavano utili economici al comune, disabituavano, però, i nostri storici ed affezionati utenti commerciali a venire il più possibile nella nostra città ed a servirsi del nostro sistema commerciale.

 

Anzi, del “loro” sistema commerciale, visto che Amantea ha sempre avuto fortissima attenzione e grande ospitalità per i propri clienti ed operato perché non perdessero la bellissima abitudine ed il piacere di venire a fare acquisti nella nostra cittadina.

Avevamo totalmente ragione.

Piano, piano, infatti i nostri utenti si sono stancati di pagare le salate contravvenzioni per ogni lieve disattenzione nel rispetto delle indicazioni semaforiche.

Bastava una frazione di secondo.

Ed ora tutto il sistema economico amanteano, ad iniziare da quello commerciale, ne paga le conseguenze.

Fatta eccezione, in qualche modo, per il sabato e la domenica, Amantea non è più ricercata dai clienti cosentini, lametini, paolani per la innegabile qualità dei suoi prodotti commerciali, per l’ottimo rapporto qualità prezzo, per i suoi servizi di ristorazione, per il suo centro storico e per gli altri innegabili attrattori.

Ed in gran parte tutto questo è stato dovuto ai photored.

Ed ora che sono stati tolti è difficile riabituare alla frequentazione della città e del suo sistema commerciale.

Ed Amantea sta morendo, i suoi negozi stanno chiudendo o soffrono fortemente.

La stessa cosa sta per succedere a Paola per colpa dei Tutor che se portano utili economici al comune, disabituano, però, gli Amanteani e gli utenti del Basso Tirreno cosentino a frequentare la città del Santo.

Stanno arrivando centinaia di contravvenzioni agli automobilisti amanteani.

Quello che fa rabbia è che la gran parte di loro è gente che viaggia in direzione dell’ospedale di Paola e che si vede poi arrivare la contravvenzione magari per aver superato di pochissimo l’incomprensibile ed inaccettabile limite di settanta kmh, anche quando la strada è totalmente libera.

Invitiamo il comune di Paola ad eliminare i tutor, l’Anas a revocare la autorizzazione al loro impianto, il Prefetto a prendere atto che tutor piazzati poco prima dell’ospedale non appaiono certamente una cosa giusta per chi sta andando a trovare i propri cari per portare loro aiuto.

E poi sono di una disparità inaccettabile per la utenza che abita a nord di Paola.

Perché i tutor sono stati piazzati a sud e penalizzano solo chi viene da Amantea?

Non finisce qui.....

Pubblicato in Amantea Futura

Stanno arrivando le prime contravvenzioni dei tutor di Paola

Che botte!

Impossibile, allora, non richiamare alla mente il bellissimo romanzo ed il bellissimo film di Troisi e Benigni “Non ci resta che piangere” di cui ci sovviene sempre la famosa tassa di transito,

quella dell’esattore che dice ““Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate? Un Fiorino!” ad ogni minimo passaggio della dogana.

Sembra la stessa cosa a Paola!

Il tutor sembra chiedere “Da dove venite? Dove andate? A quanto andate? Un Fiorino!”

Il problema è che il tutor non è al confine della Signoria fiorentina, ma della Signoria paolana.

Un confine che occorre passare per andare all’università di Rende, per andare a Cosenza, per andare a prendere il treno alla stazione di Paola, per andare all’ospedale di Paola, per andare alle terme luigiane, per andare all’ospedale di Cetraro, per andare all’ospedale di Praia a mare, per andare a nord e sud del Tirreno Cosentino.

Ma il problema è anche quello che il limite di velocità è fissato in 70 kmh , un limite ingiustificato o quanto meno non giustificato.

Sfido chiunque a fornirmi copia della ordinanza dell’Anas che stabilisce il limite di 70 kmh

Eh si perché il tutor è stato apposto dal comune di Paola, che prende i soldi delle contravvenzioni, ma la strada è statale e la ordinanza è dell’Anas.

Ma si sa che i comuni hanno bisogno di soldi e tutti i modi sono buoni.

Anche i tutor.

Ed allora non resta che evitare di andare a Paola o di passare da Paola.

Salvo se non siete proprio obbligati.

Dispiace solo per San Francesco di Paola

Trovatevi un santo alternativo!

Evitate di prendere il treno da Paola ed usate la stazione di Lamezia Terme

Evitate le Terme Luigiane ed andate a quelle di Lamezia Terme.

Se dovete andare a Cosenza prendete l’autostrada

E comunque se proprio siete obbligati ad usare il confine della signoria mettetevi dietro un pullman o dietro un tir o dietro ad una autoambulanza od alle auto delle istituzioni, così da non essere ripresi dalla videocamere( credo)

E comunque non pagate mai, resistete in tutti i modi, fino ad ogni grado di giudizio, chiedete copia delle foto di transito,copia degli atti all’Anas, al Prefetto, al comune.

Ci dicono che non solo rischiate di non pagare le contravvenzioni ma di farvi anche tante risate.

Pubblicato in Paola

Grandi novità dal Consiglio dei Ministri n. 9 del 06 Luglio 2018

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, venerdì 6 luglio 2018, alle ore 14.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.

Il prefetto di Cosenza TOMAO dott. Gianfranco da Cosenza, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Livorno

A Cosenza arriva da Benevento la dottoressa GALEONE dott.ssa Paola nota per la sua umanità nei confronti con i cittadini

Il neo prefetto ha già operato in Cosenza quando svolse l'incarico di vicario del prefetto (dal 31 marzo 2008 al 26 luglio 2009, ha ricoperto l'incarico di dirigente reggente dell'Area I - Ordine e sicurezza pubblica - e, dal 29 luglio 2010, quello di reggente dell'Area II, Raccordo con gli Enti Locali e consultazioni elettorali).

Sempre il neo Prefetto ha svolto le funzioni di Commissario straordinario nei Comuni di Crispiano, Statte, Fragagnano, Manduria, Castellaneta, Corigliano Calabro e Cerzeto.

Ed ha presieduto, inoltre, le Commissioni straordinarie per la gestione provvisoria dei Comuni di Platì e di San Ferdinando , in provincia di Reggio Calabria, di Casapesenna , in provincia di Caserta, sciolti per ingerenze della criminalità organizzata .

L’unica domanda che ci poniamo è se andando via il Prefetto Tomao saranno eliminati i tutor che distruggono l’economia commerciale , agricola e turistica del tirreno cosentino ,dove chi deve portarsi verso( o ritornare) uno degli ospedali della costa rischia salate contravvenzioni essendo costretto a viaggiare a 50, o quando va bene a 70 km all’ora, sulla unica strada che collega i 120 km di costa cosentina?

Tutor che ci appaiono soltanto bancomat comunali.

Non ci credete?

Chiedetevi allora se le sanzioni finissero allo Stato( cosa logica , visto che si tratta di una statale) quale comune chiederebbe i tutor e gli autovelox?

NESSUNO!

E chiedetevi anche quali comuni hanno installato tutor ed autovelox sulle strade comunali?

NESSUNO!

Pubblicato in Primo Piano

Oggi 12 giugno sono stati tarati i TUTOR di Paola.

Tecnicamente chiamati “ dispositivi di misurazione della velocità media sulla SS18.

Da domani 13 giugno, festa di sant’Antonio, quindi, saranno attivi.

 

Ne diamo notizia, nell’intento di ridurre ( non certo di evitare) quella che supponiamo sarà una falcidia per gli automobilisti in transito sul tratto paolano della SS18.

Falcidia della quale gli automobilisti si accorgeranno SOLO DOPO.

Quando cioè arriveranno le contravvenzioni.

La cosa più micidiale , infatti, è che nessuno contesterà niente subito.

La contestazione sarà “remota” , cioè, mesi, dopo, che sei passato, così che non ne avrai nemmeno consapevolezza, nemmeno se sei del posto.

Figurarsi se sei in transito.

Ricorderai solo che in Calabria hai preso una pesante contravvenzione.

Al massimo che a Paola hai preso una contravvenzione.

Certamente che sulla SS18 hai preso una contravvenzione.

Una strada da evitare.

E tutto per una finta sicurezza.

Noi, invece, supponiamo che sia un vero e proprio bancomat!.

I tutor sono 3 e sono stati allocati alle progressive chilometriche 318+214, 318+911, 318+957

Aberrante , ci sembra, che i tutor siano allocati a 46 metri l’uno dall’altro!.

Si rischia a lungo termine di creare un terribile tappo sulla SS18.

Della attivazione del servizio è stata data informativa:

-alla procura della repubblica di Paola;

-alla questura di Cosenza;

-al commissariato di PS di Paola;

-alla compagnia-stazione CC di Paola;

-Alla Guardia di finanza di Paola.

-Alla polizia penitenziaria di Paola.

-Alla Polizia stradale di Paola.

-Al comune di Fuscaldo.

-Al comune di san Lucido.

Pubblicato in Paola

Se qualcuno osa dire che i calabresi non amano e non rispettano i propri ospiti abbia la consapevolezza che sta dicendo una aberrazione.

Dieci, cento, mille, le prove contrarie.

E’ che spesso questo amore e questo rispetto non vengono compresi.

 

Magari, perché segnali di benvenuto sono nel tempo cambiati.

Una volta, infatti, potevi leggere “BENVENUTI” all’ingresso di ogni paese anche piccolo, senza distinzione nativi e turisti.

Oggi questi segnali di amore e rispetto sono cambiati .

Oggi si chiamano autovelox, tutor, e, fine a qualche tempo fa, anche photored.

Si badi.

Questi autovelox e tutor non sono bancomat dei comuni, sono BENVENUTI per i turisti.

Anzi servono a dare il benvenuto anche agli accedenti delle cittadine calabresi ed in particolare ai frequentatori dei sistemi commerciali, dei ristoranti, pizzerie, rosticcerie, stabilimenti balneari.

E poi, come dicono tutti coloro che li attuano, servono per garantire la sicurezza quando si “procede” sulla Statale 18.

Questo se il verbo procedere può, nel caso, essere usato, visto che si cammina a 50 kmh.

Insomma quanto si deve fare per la sicurezza dei signori turisti o di coloro che transitano sulla SS18 magari scendendo verso la Sicilia o salendo dalla Sicilia.

Certo in questo modo resta il problema che da Praia a Mara ad Amantea si possono impiegare 2 ore per non essere contravvenzionati e da Praia a mare e Villa San Giovanni quasi 5 ore!

Ma viene fatto tutto per il turismo calabrese.

A 50 kmh si avrà modo di ammirare i paesaggi, i tramonti.

Ecco i sindaci ed il prefetto lo sanno.

Tutor ed autovelox sono garanzia di sicurezza per chi viaggia sulla SS18.

Devono solo capire due cose..

La prima è che è solo per amore e per rispetto verso i turisti che vengono posti autovelox, tutor

La seconda è che in Calabria le leggi si rispettano, senza lamentarsi.

 

Pubblicato in Paola

Ricorderete il nostro articolo “Amantea .Pronti i tutor/autovelox sulla Statale 18 “

Un articolo nel quale chiarivamo che gli abitanti di Acquicella erano fortemente preoccupati per i rischi di incidenti stradali correlati all’alta velocità degli automezzi che circolano sul tratto di statale 18 che corrisponde al quartiere a nord di Amantea.

Una preoccupazione sorretta non già dai dati reali degli incidenti onde percepire la supposta e denunciata alta incidenza di eventi, quanto dal fatto che, obiettivamente, il traffico sulla SS18 è spesso intenso e rende difficile immettersi sulla stessa, tanto più superando la striscia continua di mezzeria .

Bene!

Ci siamo muniti, e lo consigliamo a tutti, di un App che segnala gli autovelox( e quindi i tutor) prima di arrivare sul posto

Ed abbiamo scoperto che sul territorio di Amantea ci sarebbero ben 5 autovelox-tutor.

Uno ad Acquicella nei pressi dello svincolo per Belmonte Calabro.

Uno al semaforo della SS18 con Via Garibaldi.

Uno al semaforo della SS18 con Via Baldacchino.

Uno al semaforo della SS18 con via Lava Gaenza.

Ed infine uno al semaforo di Campora San Giovanni.

Non sappiamo se siano attivi.

Non ci risulta in merito alcun comunicato dell’amministrazione comunale.

Tantomeno, se vero, ci risulta perché l’autovelox/tutor non sia attivo all’incrocio della SS18 con via Margherita.

Richiamiamo tutti i dubbi esternati sul nostro articolo ed evidenziamo di avere chiesto ad alcuni amici avvocati di pronunciarsi sulla legittimità di tali apparecchiature non fosse altro che per evitare un eccessivo ricorso al Giudice di Pace

Restando fortemente perplessi sulla legittimità di tali apparecchiature su una strada statale ed ancora più sul limite di velocità di 50 kmh applicato su tutta la SS18 riconfermiamo la nostra richiesta e ci dichiariamo disponibili a pubblicare il loro pensiero in merito.

Pubblicato in Primo Piano

Gli abitanti di Acquicella sono fortemente preoccupati per i rischi di incidenti stradali correlati all’alta velocità degli automezzi che circolano sul tratto di statale 18 che corrisponde al quartiere a nord di Amantea.

Non sono stati mai diffusi i dati reali degli incidenti al fine della percezione della supposta e denunciata alta incidenza.

E tantomeno le ragioni di tali incidenti.

Se, cioè, siano dovuti tutti o in gran parte alla velocità od anche al traffico talora eccessivo, od anche al modo di guidare, precario ed inaccettabile anche se non ha dato mai luogo a sanzioni “educative” , od alla distrazione, magari indotta dall’uso di cellulari, od all’eccesso di pubblicità che distrae chi guida, od agli accessi stradali palesemente incongrui per non dire fuori legge, eccetera

Il problema esiste. Eccome se esiste. In questo tratto di SS18, in modo particolare.

Ma non possiamo sottovalutare , solo per dare un esempio di quello che vogliamo segnalare, il problema dei TIR e dei grossi camion, anche con rimorchio, che usano la statale a dispetto delle ultraventennali ordinanze sindacali che lo vietano.

Né possiamo dimenticare che la SS18 era ed è, secondo il codice, una Strada extraurbana secondaria e che fuori dai centri abitati, come delimitati ai sensi dell’articolo 4 del codice, le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a 30 m, ben sufficienti per la realizzazione duna complanare ad uso specifico dei residenti .

Ed anche per una Strada extraurbana secondaria fuori dai centri abitati, ma all’interno delle zone previste come edificabili o trasformabili dallo strumento urbanistico generale, la distanza minima era ed è di 10 metri, anche essa sufficiente alla realizzazione di una complanare.

Ed invece sono ben poche le case realizzate con rispetto di tali distanze che avrebbero garantito piena scurezza agli abitanti di Acquicella e di altri luoghi della SS18.

Ora quello che è difficile capire è se l’uso dei tutor o degli autovelox sarà capace di garantire la invocata sicurezza.

Non bisogna essere un’arca di scienza per capire che non ci sarà questo effetto. Affatto.

Ma secondo voi un tutor od un autovelox la cui rilevazione è certamente immediata ma la contestazione differita di giorni e mesi può davvero indurre gli automobilisti a rallentare?

E peraltro a meno di 50 kmh?

O piuttosto appena avvertito il rischio di una contravvenzione salata si vedranno frenate improvvise e tali da creare possibili tamponamenti ripetuti?

Ma poi, e questa è da ridere, siamo andati sul posto ed abbiamo visto che l’ANAS ha installato la tabella di fine Amantea prima del tutor od autovelox , che dir si tratti, come se il tutor od autovelox siano posti nel comune di Belmonte Calabro e non in quello di Amantea.

Una apposizione coerente, comunque, con i gemelli segnali di velocità che sono esattamente dall’altro lato della stradae nei quali si legge fine limite 70 kmh inizio limite 50 kmh!

E questo fatto creerà un mare di ricorsi al giudice di pace!

Ma c’è di peggio.

Una delle disposizioni più disattese da parte delle Amministrazioni Comunali è quella della delimitazione del proprio centro abitato.
L’articolo 4 del decreto legislativo 30/04/1992 n° 285 (Codice della Strada) aveva previsto che entro il 30 giugno 1993 i comuni attuassero, con provvedimenti della giunta, una delimitazione del centro abitato o dei centri abitati presenti sul territorio comunale.
Per agevolare l’operato della giunta il Codice offriva una esauriente definizione del centro abitato e cioè:
“Insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada”.

E’ stata mai fatta?

Peraltro il Codice della Strada stabilisce che tutte le strade situate all’interno dei centri abitati relative a comuni con più di 10.000 abitanti( Amantea lo è!) ed indipendentemente da chi ne sia proprietario, sono considerate a tutti gli effetti comunali; il comune ha quindi l’obbligo per le stesse di curare la segnaletica, sia orizzontale che verticale.

Ma se è stata fatta e quindi la SS18 di località Acquicella è comunale perché i segnali stradali sono stati apposti dall’ANAS?

Ed infine se per aversi un centro abitato devono esserci “ non meno di venticinque fabbricati ed aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada”, ovviamente consecutivi e senza soluzione di continuità , perché mai dove non ci sono queste condizioni si insiste per riconoscere la strada ricadente in centro abitato con limite automatico di 50 kmh.

In siffatte condizioni sarà necessario esporre il tutto al sig Prefetto perché rimedi ed ove il Prefetto non intervenga segnalare il tutto al Ministero dei Lavori Pubblici, al quale spetta il compito istituzionale di vigilanza e di coordinamento sulla rete stradale italiana.

Peraltro proprio il Ministero è intervenuto con varie direttive per una corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione.

Ed il Ministero ha anche affermato testualmente che “numerosi sinistri stradali, infatti, derivano dall’assenza di segnaletica, dall’inadeguatezza della stessa rispetto alle condizioni della strada e del traffico, dalla sua tardiva o insufficiente percepibilità, dalla sua collocazione irregolare, dall’usura dei materiali o dalla mancata manutenzione, ovvero dall’installazione in condizioni difformi dalle prescrizioni del regolamento”.

Pubblicato in Cronaca

Fare il sindaco è davvero un mestiere difficile. Ogni giorno più difficile.

E lo diventa viepiù man mano che lo Stato abbandona i territori, il popolo e dimentica i suoi bisogni fingendo di essere europeista ed internazionalista, cioè indicando modelli auspicabili di diritti e di doveri che “lui” non è stato capace di realizzare o di imporre.

Una strage di distrazione di massa finalizzata solo alla conservazione del potere in testa ad un gruppo oligarchico di politici.

Nel piccolo anche i sindaci appartengono a questa classe.

La differenza tra loro ed i politici maggiori è che i sindaci hanno da un lato il popolo che ha sempre maggiori pretese e dall’altro un popolo che ha difficoltà da pagare i tributi, o che non vuole pagare i tributi che diventano viepiù ossessivi .

E così i sindaci, sorretti da suggeritori , salvifici hanno inventato i tributi extra comunali, i bancomat senza conto in banca.

Parliamo dei photored , degli autovelox e dei tutor.

Un business.

Per i comuni che succhiano soldi a chi transita sulle strade esistenti sul proprio territorio e soprattutto per chi formula le proposte, fornisce le apparecchiature e le gestisce.

Il problema vero è che ci sono sindaci “onesti” che non ricorrono a questi artifici “final contabili”

Ma sono , forse, fessi questi sindaci?

Ma ve l’immaginate tutta la SS18 tirrenica, cioè i 104 km tra Campora SG e Praia a Mare ( Google maps ) percorsa a 50 Km orari?

Ci vorrebbero almeno 2 ore ed 8 minuti, ai quali sommare i tempi di attesa ai semafori e gli altri tempi morti.

Ma la cosa vergognosa è che i sindaci( ben suggeriti) giustificano questi prelievi vessativi parlando di “contributo alla sicurezza”, il che in fondo è vero se si osserva che basta togliere le macchine ( magari ritornando ai calessi ed ai “traini”) e ci sarebbero meno incidenti, meno morti e meno feriti.

Oddio non è che bisogna distruggere le auto, basta lasciarle ferme, cosa non più difficile visto il prezzo dei carburanti sui quali ancora paghiamo, tra l’altro, il finanziamento della guerra d'Etiopia del 1935-1936; il finanziamento della crisi di Suez del 1956; la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963; ricostruzione dopo l'alluvione di Firenze del 1966; la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968; la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976; la ricostruzione dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980; il finanziamento della guerra del Libano del 1983; il finanziamento della missione in Bosnia del 1996; eccetera.

Ma quanto durano questi debiti?

Ma la crisi di Suez ancora dura?

La missione in Bosnia ancora dura?

Sono 50 anni che cacciano l’acqua a Firenze?

Ma ancora, dopo decenni e decenni ancora non è finita la ricostruzione del Vajont, del Belice, del Friuli e dell’Irpinia?

Di fronte a queste vergogne dello Stato ( le chiamo vergogne e non furti, NOTATE) il governo ed i suoi organi possono preoccuparsi di photored , degli autovelox e dei tutor?

Quello che, poi, resta vergognoso è che lo Stato autorizza i suoi agenti( compresi quelli municipali) a non fermare i contravventori, robotizzando il sistema delle contravvenzioni.

I ragazzi che vanno (davvero) veloci non verranno più guardati negli occhi dagli agenti. NO! Saranno guardati solo da un anonimo foglio di carta (ed al più da una foto) dove leggere l’ importo da pagare.

Se volete sorridere basta ricordare che la prima multa per eccesso di velocità di cui si ha notizia, infatti, risale al 1896 e fu comminata a Londra a un tale di nome Walter Arnold che, a bordo del sua Arnold Benz Motor Carriage, venne fermato da un poliziotto mentre percorreva a 13 km/h una strada cittadina sulla quale il limite era di 3 km/h( in città mentre fuori era di 6 kmh).Il poliziotto dovette inseguire l’auto con la sua bicicletta!

Non sappiamo quanti punti gli hanno tolto sulla patente.

Ridicolo, vero?

Ma Usain Bolt che detiene il primato di velocità massima a piedi di 45 km/h rischia di essere contravvenzionato?

Eppure la soluzione esiste ed è semplice.

Basta che le contravvenzioni elevate dai vigili urbani siano pagate allo Stato ed i sindaci diventerebbero tutte persone normali, non più sindaci “ fessi”, quelli che non attivano photored , autovelox e tutor, e spierti” quelli che li attivano per fare cassa!

Pubblicato in Cronaca
Pagina 1 di 2
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy