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Per avere il polso della situazione di questa estate 2018 basta recarsi alla stazione ferroviaria poco prima dell’arrivo dei treni che salgono verso il nord.

E’ il 21 agosto e sono circa le 17.00.

L’ampio parcheggio è pieno di auto.

Ed anche il terzo binario è pieno di turisti che lasciano Amantea per ritornare a casa.

Sono decine e decine.

Ed altri stanno arrivando.

Qualcuno dal lungomare accedendo direttamente sul terzo binario.

Ovviamente parliamo di chi è arrivato e riparte con il treno.

Altri usano l’aereo.

Altri ancora sono giunti e ripartono in auto.

Tutti comunque sono andati a leggere il manifesto che Amantea ha collocato sulle pareti della stazione ferroviaria per salutare e ringraziare chi è stato ospite della città, dei suoi alberghi, delle sue seconde case.

Parliamo del manifesto che si trova a fianco all’altro, quello che saluta tutti coloro che giungono ad Amantea per villeggiare.

Parliamo dei manifesti voluti dalla Pro Loco, dalla Amministrazione comunale, dalla associazione degli albergatori e dalle altre associazioni che amano e tutelano la nostra città.

E tutti hanno ritirato dalle apposite cassettiere il testo che riporta le informazioni sulle qualità turistiche e culturali di Amantea, non fosse altro che per ricordare quanto non ancora visto con un inespresso invito a ritornare.

Un sogno?

Forse, ma facile da realizzare se si volesse davvero un tantino bene a questa città e se si avesse ed usasse un tantino di intelligente altruismo.

Buon ritorno alle vostre città, alle vostre case, alle vostre famiglie

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.

Dal primo gennaio i biglietti ferroviari (abbiamo verificato i treni regionali) sono aumentati più del 15%.

Un biglietto Amantea-Gioia Tauro costava € 6,30 oggi costa € 7,40. Fra le motivazioni di tali aumenti vi è quella che i prezzi non erano conformi agli standard europei quindi di conseguenza è stato necessario adeguarli, almeno così è stato detto.

Chi viaggia sui treni regionali in Calabria verifica quotidianamente le condizioni di degrado nelle quali è costretto a viaggiare, su treni che nel migliore dei casi sono pezzi da museo, dismessi in qualche località del Nord Italia e naturalmente inviati nel sud Italia, in questo caso in Calabria, come rifiuti da smaltire.

Tutto questo avviene sistematicamente ormai da anni, nel silenzio assoluto e con la complicità dei politici nominati e della Regione Calabria, che nel caso dei treni regionali finanzia il servizio e di conseguenza dovrebbe pretendere per i cittadini calabresi uguali diritti rispetto al resto del paese.

In una terra dove i dati della crisi sono più rimarcati rispetto al resto del paese l'aumento considerevole dei trasporti (i treni regionali vengono utilizzati principalmente da lavoratori e studenti) non fa altro che aggravare la situazione, soprattutto quando si ha la consapevolezza che nonostante si faccia il proprio dovere (pagare gli aumenti ecc.) non si riceve in cambio alcun diritto, come ormai è prassi consolidata.

Partito del Sud Calabria

Pubblicato in Calabria

Gentili telespettatori, vi comunichiamo che domenica 26 maggio alle 22.30 su Rai3 andrà in onda Off The Report il programma di inchieste curato da Milena Gabanelli e realizzato da giovani video giornalisti. 

La puntata tratterà alcune problematiche del trasporto ferroviario e aeroportuale.


"LA TORINO - LIONE"Di Emanuele Bellano

Si parte dalla Tav con particolare riferimento al tratto Torino-Lione, che secondo le stime attuali, costerà almeno 24 miliardi di euro. Le previsioni di traffico merci elaborate negli anni e con cui si giustifica un'opera così costosa per le casse dello Stato, prevedono un aumento degli scambi commerciali tra Italia e Francia. Oggi i dati  però fotografano una situazione assai diversa: dal 2005 sulla direttrice Torino-Lione il trasporto merci è diminuito costantemente e la linea esistente è sfruttata solo per un quinto. Secondo la pianificazione europea, la Torino Lione deve essere un nodo cruciale del corridoio mediterraneo, la direttrice ferroviaria che unendo Lisbona a Kiev dovrebbe collegare l'Atlantico all'Est Europa. Ma Portogallo e Ucraina si sono già tirati fuori, e in Francia è in corso un acceso dibattito istituzionale. Alla fine rischiamo di essere gli unici a realizzare un tratto di questo corridoio.
 
"TRENI A NORDEST" Di Luca Chianca

Mentre si concentrato risorse e polemiche sulla Tav, le Ferrovie dello Stato hanno abbandonato le tratte internazionali che collegano l'Italia alla Slovenia, all'Austria e alla Germania. Il Friuli Venezia Giulia si ritrova senza collegamenti ferroviari con tutto l'est Europa. L'unico modo per arrivare in Slovenia sono le strade statali e l'autostrada ed è lo stesso se uno vuole andare da  Venezia a Vienna. Mentre il passaggio dal valico del Brennero, per andare a Monaco di Baviera, è gestito solo dall'azienda ferroviaria tedesca.

"TRENI A NORDOVEST"Di Claudia Di Pasquale
 
Le ferrovie dello Stato stanno pensando di eliminare la  tratta Cuneo-Ventimiglia, una linea storica che collega l'Italia alla Francia. Proprio in questi giorni ci sono manifestazioni e presìdi di cittadini italiani e francesi che protestano contro la possibile chiusura. Ormai da anni sono scomparsi anche il diretto Cuneo Nizza, gli Eurocity Milano Nizza ed il notturno Nizza Roma. Tutto questo mentre  in Liguria sono in corso i lavori per il raddoppio della linea ferroviaria che ha anche la funzione di migliorare i collegamenti con la Francia, un'opera che però rischia di essere l'ennesima incompiuta.


"IL BIGLIETTO INFLESSIBILE" Di Giorgio Mottola

I disagi per gli utenti che viaggiano con Trenitalia sono diversi. Per esempio non basta comprare il biglietto per essere certi di viaggiare in treno. Le tariffe e le regole imposte da Trenitalia sono tra le più farraginose e rigide d'Europa. Il titolo di viaggio che fornisce Trenitalia vale solo per un preciso orario, una precisa tariffa, una precisa categoria di treno. Se vuoi cambiare programma o arrivi in ritardo in stazione, rischi di pagare sovrapprezzi salatissimi oppure, in alcuni casi, sei addirittura costretto a ricomprare per intero il tuo biglietto. In Germania, ad esempio, la prenotazione dei treni, persino dell'alta velocità, non è obbligatoria, per cui con lo stesso biglietto si possono prendere treni diversi, senza essere multati o costretti a pagare di più.


"PIANO AEROPORTO" Di Antonino Monteleone

Anche il sistema aeroportuale italiano è da tempo in crisi. Ci sono troppi aeroporti e la presenza pubblica è considerata eccessiva. Per fare un esempio, sei aeroporti, in 4 diverse regioni, sono costati 300 milioni di euro. Secondo il presidente Enac, Vito Riggio, gli enti pubblici devono lasciare la materia aeroportuale, mettere tutto nelle mani del mercato e chi avrà i numeri resterà in piedi. Il Ministro Passera ha stabilito quali aeroporti sono da considerare strategici, quelli sostenibili, quelli indispensabili. Ma, soprattutto, quali aeroporti non sono più utili al paese. E chi vuole tenerli in piedi, ne sosterrà direttamente i costi.


"IL MUOS" Di Giuliano Marrucci

Dai trasporti dei passeggeri a quello delle informazioni. Off The Report tratterà anche le vicende del Muos, il controverso potentissimo centro di antenne satellitari che gli americani stanno costruendo in Sicilia.

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