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insegneIn vetro, in legno, in pietra naturale, in lamiera smaltata: sono davvero tante le proposte di insegne che provengono dalla Fabbrica delle Insegne, azienda marchigiana che rappresenta un punto di riferimento nel settore in tutta Italia. I materiali che vengono utilizzati per la produzione sono i più vari: si spazia dalle resine al polistirolo, dal poliuretano alle plastiche, dalla pietra naturale al legno, dalla latta con rilievi al corten, dalla lamiera smaltata al ferro battuto. Per saperne di più, è sufficiente esplorare il sito web lafabbricadelleinsegne.it, che permette anche di vedere le foto di molte delle creazioni più spettacolari.

Le insegne in vetro

La dimostrazione della qualità dei lavori realizzati dalla Fabbrica delle Insegne proviene, per esempio, dalle insegne in vetro. Non si tratta solo di decorare il vetro per creare delle targhe, ma anche di ricorrere al processo della vetrofusione, che prevede che il materiale venga modellato in modo da risultare plastico. A quel punto, possono essere immessi al suo interno i loghi e i testi, riprodotti attraverso i colori, grazie a cui si ottengono insegne tanto resistenti quanto eleganti. Le insegne in vetro sono consigliate per quelle attività che presuppongono la disponibilità di articoli di pregio: gli hotel e gli alberghi di lusso, per esempio.

Le insegne in metallo

Meritano di essere conosciute e scoperte da vicino anche le insegne e le targhe in metallo. In questo caso, è davvero vasto l’assortimento di materiali metallici tra cui è possibile scegliere, con il ferro e la lamiera, ma anche l’alluminio e l’acciaio, senza dimenticare il rame e l’ottone. Il corten, invece, può essere abbinato con materiali differenti, così che si possa dare vita a insegne classiche ma non per questo banali. Le targhe aziendali, le lettere scatolate e i cassonetti luminosi sono tutti esempi di prodotti in metallo che possono essere realizzati dalla Fabbrica delle Insegne, che a seconda dei casi provvede al taglio con il laser o all’impiego delle frese a controllo numerico per la fresatura.

Le caratteristiche delle insegne in pietra acrilica

Le incisioni a laser e le fresature sono tecniche che possono essere adoperate anche per la pietra acrilica, che si fa apprezzare per le sue proprietà di traslucenza e si presta anche a essere termoformata o colorata. La pietra acrilica è un materiale sintetico noto per la sua lavorabilità, con il quale è possibile creare delle insegne luminose se si approfitta dell’illuminazione a led. Vi si ricorre, tra l’altro, nel settore arredamento allo scopo di realizzare i banconi dei negozi e i top delle cucine. A seconda dei gusti, è possibile scegliere finiture che riproducono il granito o il marmo.

Quando scegliere le insegne in ferro battuto

Il catalogo della Fabbrica delle Insegne include, in oltre, quelle in ferro battuto, un materiale che viene adoperato da secoli per dare vita ad accessori che vengono usati nella vita di tutti i giorni o a prodotti per l’arredo. Il ferro battuto è consigliato anche quando devono essere create delle staffe di sostegno destinate alle insegne in poliuretano, in legno naturale o in lamiera smaltata a bandiera. Più in generale, è un materiale che si fa apprezzare per il suo tocco vintage.

Le qualità della Fabbrica delle Insegne

Tutti i prodotti che provengono dalla Fabbrica delle Insegne hanno la capacità di inserirsi in modo impeccabile negli arredi urbani, e di conseguenza diventano strumenti perfetti per rivalutare i centri storici dei borghi e delle città d’arte. In ogni contesto si può respirare un’atmosfera a misura d’uomo, grazie alla spiccata componente artigianale e al tocco artistico che caratterizza l’intera produzione, inclusi i led, gli scatolati luminosi, i neon e i totem.

Giampiero Giovanelli

Il creatore della Fabbrica delle Insegne è Giampiero Giovanelli, che si dedica alla progettazione delle insegne e alla loro realizzazione da ormai 30 anni. Che si tratti di dare vita a insegne artistiche o a insegne pubblicitarie, la passione che viene riversata nell’esecuzione dei lavori è sempre eccezionale. È per questo motivo che ogni prodotto è garanzia di qualità e sinonimo di eleganza, complice il ricorso a tecniche di lavorazioni speciali: tra queste, vale la pena di citare il sandblast sign, vale a dire la sabbiatura.

Pubblicato in Italia

La Corte d’Appello ha dichiarato inammissibile la richiesta di Pubbliemme Srl sulla sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza.

Ed ora il Comune di Cosenza avvierà tutte le necessarie azioni per ottenere il recupero di un milione e mezzo di euro

 

 

Si era conclusa lo scorso luglio la causa giudiziaria davanti al tribunale di Cosenza, tra il Comune di Cosenza, rappresentato dall’avvocato Benedetto Carratelli, e il gruppo Pubbliemme, concessionaria di pubblicità che aveva agito per vedere riconosciuta una presunta serie di inadempimenti da parte del Comune, con lo scopo di far dichiarare infondata la pretesa di circa un milione e mezzo di euro da parte dello stesso Comune di Cosenza. Il tribunale, già in quell’occasione, aveva riconosciuto la correttezza dell’operato del Comune.

La sentenza infatti (n. 1667/2019 del 28.07.2019 ) del Tribunale di Cosenza ha rigettato l’opposizione di Pubbliemme Srl proposta avverso l’ordinanza ingiunzione del Comune di Cosenza del maggio 2013, con la quale è stato ingiunto alla società Pubbliemme di pagare la somma di € 1.362.871,06.

La stessa Pubbliemme aveva poi richiesto la condanna del Comune di Cosenza al pagamento della somma di  2.366.611,23 €, a titolo di risarcimento danni per presunti quanto insussistenti inadempimenti del Comune di Cosenza, relativamente al servizio di affissione pubblicitaria svolto dalla stessa Pubbliemme Srl.

Contro la suddetta sentenza (nella quale la morosità della Pubbliemme viene definita persistente e grave), la società pubblicitaria ha proposto appello dinanzi la Corte di Appello di Catanzaro chiedendo la sospensione della provvisoria esecuzione dell’impugnata sentenza: la Corte di Appello ha già dichiarato inammissibile tale ultima richiesta e la causa dovrà ora essere decisa nel merito.

Ad oggi – spiegano dal Comune di Cosenza – la morosità di Pubbliemme, comprensiva di interessi, supera di gran lunga la somma di un milione e mezzo di euro, ed il Comune di Cosenza avvierà tutte le necessarie azioni per ottenere il recupero di tale somma.

Fin qui l’aspetto tecnico-giudiziario; ma il sindaco Mario Occhiuto sottolinea la contestuale “lettura politica dei fatti, considerando gli attacchi continui e continuativi che la testata giornalistica ‘La C News 24’, che fa capo alla concessionaria Pubbliemme, porta avanti contro il sindaco Mario Occhiuto e la sua candidatura a governatore della Regione Calabria”.

“Come sempre – dichiara il primo cittadino  – ho piena fiducia nella magistratura che sta facendo luce su un sistema purtroppo collaudato e molto poco chiaro.

Probabilmente lo stesso sistema che al Comune di Cosenza abbiamo denunciato alcuni anni fa attraverso un’azione giudiziaria che adesso ci dà ragione con le sentenze.

Non a caso, il blitz della Guardia di Finanza avvenuto nei giorni scorsi al Comune di Vibo avrebbe proprio nel mirino, maggiormente, il settore della pubblicità.

Non posso non evidenziare – conclude Occhiuto – con rammarico che l’aver denunciato tale sistema mi porta a essere bersaglio quotidiano di una testata giornalistica che, pur di ostacolarmi politicamente, pubblica fake news con lo scopo di inquinare l’immagine del sottoscritto anche sul piano nazionale”.

Pubblicato in Cosenza

Nel mirino della Guardia di Finanza una società attiva nel settore pubblicitario, che non avrebbe dichiarato quattro milioni e mezzo di euro di ricavi, evadendo le imposte per oltre un milione e 300mila euro

Due persone sono state denunciate dai finanzieri di Paola

 

che hanno scoperto una società attiva nel settore pubblicitario che avrebbe evaso il Fisco, non presentando dal 2013, alcuna dichiarazione dei redditi pur avendo conseguito ricavi per 4,5 milioni di euro.

L’impresa “fantasma”, dopo essere stata particolarmente attiva nel territorio cosentino ed aver cambiato negli anni diversi amministratori e sede, spostando quest’ultima da una città ad un’altra, dall’anno 2013 non ha più presentato le dichiarazioni fiscali ed è stata posta in liquidazione, così evadendo rilevanti imposte a danno dell’Erario pari ad oltre 1,3 milioni di euro.

Negli ultimi tre anni la società ha fatto anche importanti investimenti, tra cui l’acquisito di un immobile e di diverse autovetture, alcune di rilevante valore.

Nonostante la scarsa documentazione amministrativa e contabile a disposizione, i Finanzieri hanno ricostruito, grazie ad una mirata serie di riscontri effettuati nei confronti di numerosi operatori commerciali del settore, la reale posizione fiscale del contribuente, le vendite effettuate e gli utili conseguiti.

Al termine della verifica fiscale è stata rilevata, quindi, la mancata dichiarazione di ricavi per 4,5 milioni di euro e sono state calcolate imposte evase per oltre 1,3 milioni di euro.

Inoltre sono state denunciati due amministratori all’Autorità Giudiziaria, per la commissione dei reati di “Omessa dichiarazione” e “Occultamento o distruzione di documenti contabili”, i quali ora rischiano anche la reclusione fino a sei anni.

Pubblicato in Alto Tirreno

Ci scrivono di aver ricevuto un avviso di pagamento per la imposta comunale sulla pubblicità.

Si tratta di ben 2551,72 euro per il 2017 ed il 2018.

Praticamente 1275,86 euro per anno.

L’avviso non riporta la pubblicità soggetta al pagamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

Quasi come se si trattasse in una imposta standard applicabile solo per il fatto di avere un ufficio in Amantea .

La parte infatti sostiene di non aver alcuna pubblicità sottoponibile a tale tributo.

In sostanza sembrerebbe che si tratti di un errore se non di un vero e proprio abuso tributario.

Ovviamente dal bollettino sono stati eliminati gli elementi identificativi della azienda.

Si intende solo di cogliere la lamentela della azienda che, se vero quanto dichiarato, ha tutte le ragioni per esporla.

Siamo certi comunque che l’ufficio tributi coglierà questa opportunità per valutare quanto scritto ed eventualmente correggere l’avviso o chiarire ALMENO il perché della mancata indicazione della pubblicità soggetta a pagamento, una condizione questa sicuramente obbligatoria ai sensi di legge.

Leggiamo dalla nota del ministero dell’interno avente ad oggetto “Comune di Amantea. Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2017-2019. Rilievi e richieste istruttorie” acquisita al protocollo del comune di Amantea n 761 del 15 gennaio2018 che il ministero ha scritto:

“ Si chiede di indicare in maniera separata i proventi relativi all’imposta comunale sulla pubblicità da quelli sui diritti sulle pubbliche affissioni nel relativo quadro del modello F, per una migliore lettura dello stesso”.

E di seguito il ministero aggiunge:

“Nelle ipotesi di bilancio 2017 risulta un provento pari ad euro 151.257,50 e pari ad euro 180.000,00 per gli anni 2018 e 2019.

Poi conclude con la seguente chiosa finale “ Si chiedono indicazioni in merito a tali previsioni, ai fini della relativa attendibilità”

Non è dato sapere cosa il comune abbia risposto.

Ma notiamo la forte difficoltà degli uffici dell’ente se consideriamo che ad oggi la gara per la assegnazione del servizio di affissione non ha avuto ancora esito.

Eppure la gara è stata svolta il 16 aprile .

Come mai, ci chiediamo, dal 16 aprile ad oggi non è stato pubblicato il nome del soggetto affidatario?.

Ci sono forse problemi?.

Se ci sono perché non si risolvono?.

E fino ad ora come si è fatto ad affiggere i manifesti se il comune non ha un affissatore?.

Di chi ci si serve?.

Del buon Franco De Carlo che per oltre 20 anni ha servito l’ente comunale?.

Ed ancora.

Ma il comune ha un piano delle affissioni?.

Se c’è perché non viene pubblicato?.

Ed inoltre.

In che stato sono gli impianti pubblici per le affissioni?

A noi sembra che gli impianti versino in condizioni assolutamente precarie .

E c’è ancora altro. Molto altro.

Ma ne parleremo a giorni.

Intanto grazie per la attenzione.

I Carabinieri di Paola acquisiscono documenti in nove comuni del tirreno cosentino.

 

Esiste sempre più la speranza che la procura di Paola si ponga all’avanguardia della azione penale nei confronti della Pubblica amministrazione.

Quella Pubblica amministrazione che si è supposta onnipotente, intangibile, o quantomeno al di sopra della legge, se non peggio.

 

Un fenomeno che poi si è riverberato a cascata sul popolo che man mano si è considerato figlio della stessa logica e si è convinto che tanto anche lui sarebbe stato non emendabile.

 

In questa nuova visione della legge non sorprende che stamattina i Carabinieri della Compagnia di Paola, su disposizione della Procura della Repubblica di Paola, si siano recati in diverse sedi comunali ricadenti nella territorio della Compagnia al fine di acquisire della documentazione finalizzata a verificare l’affidamento del servizio pubblicitario e la regolarità nella costruzione di maxi impianti pubblicitari che insistono nei territori dei comuni interessati.

 

Si tratta del prosieguo investigativo dell’attività condotta dai carabinieri di Guardia Piemontese della Compagnia di Paola e relativa al sequestro preventivo d’urgenza, operato lo scorso 18 marzo, di tutti gli impianti pubblicitari che insistono nei territori dei Comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa e più specificamente di 17 impianti pubblicitari di grosse dimensioni (6 metri per 3 metri).

 

A seguito di tale attività d’indagine il sostituto procuratore presso il Tribunale di Paola, Anna Chiara Fasano, iscrisse nel registro degli indagati 12 soggetti tra i quali anche amministratori comunali, tecnici e funzionari comunali.

Il PM contestò i reati di : turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, depistaggio, concorso di abuso d’ufficio, rifiuto di atti d’ufficio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

Pubblicato in Paola

cartellone

Per poter far conoscere un prodotto, una determinata azienda o attività è fondamentale la pubblicità e su questo non ci sono dubbi.

Pubblicizzare al giorno d'oggi è fondamentale, non per niente da tempo si dice chela pubblicitàè l'anima del commercio,anche se oggi si preferisce dire che la pubblicità è il corpo e l'anima dell'azienda.

Ovviamente esistono vari modi per farpubblicità,ma secondo quanto riferito da alcuni esperti sembra essere sconsigliato scegliere di pubblicizzare la propria attività su carta, ovvero manifesti, locandine, volantini, in quanto questo tipo di pubblicità rappresenta il passato. Oggi esistono nuovi modi per far pubblicità e sembra che tra questi, quelli più efficaci ed apprezzati siano i cartelloni pubblicitari.

Sponsorizzare è un contratto atipico, oneroso, a prestazioni corrispettive che prevede delle prestazioni a carico di entrambe le parti, stipulato tra due parti ovvero lo sponsor e lo sponsee.

Qualsiasi cosa si voglia sponsorizzare, è necessario comprendere i comportamenti d'acquisto del target a cui rivolgere la propria offerta e dunque avere chiaro chi sono i destinatari della campagna pubblicitaria;questo può aiutare nel fare determinate scelte piuttosto che altre. Abbiamo parlato della pubblicità tramite cartelli pubblicitari che così come le insegne di esercizio e gli altri mezzi pubblicitari, sono degli ottimi mezzi per sponsorizzare un servizio, un prodotto o un'azienda. Secondo quanto sancito dall'articolo 23 del Codice e definiti nell'articolo 47, qualora questi cartelli vengano installati fuori dai centri abitati non devono necessariamente superare la superficie di sei metri quadrati, ad eccezione delle insegne poste parallelamente al senso di marcia dei veicoli che possono raggiungere la superficie di venti metri quadrati.

Per quanto riguardai cartelli pubblicitari installati all'interno dei centri abitati, questi sono soggetti alle limitazioni dimensionali previste dai regolamenti comunali. Solitamente la loro forma è rettangolare, proprio per evitare confusioni con la segnaletica stradale e solitamente vengono scelti determinati tipi di colori, quali verde e rosso, sempre allo stesso scopo, ovvero quello di non generare alcun tipo di confusione negli automobilisti. La pubblicità tramite cartelli pubblicitari, dunque, come abbiamo più volte anticipato, rappresenta uno dei miglior modi per poter sponsorizzare il proprio servizio o prodotto, visto che riescono a raggiungere davvero un gran numero di persone; i cartelloni pubblicitari si trovano ovunque,nelle stazioni di servizio, nei centri urbani, nelle aree di parcheggio, e proprio per questo motivo è davvero difficile che possano passare inosservati.

Pubblicato in Italia

Forse tra qualche tempo i sociologi ci diranno( a chi resterà, ovviamente) che oggi stiamo vivendo l’età della pubblicità.

 

Gli esoterici riconoscono un passato ‘ripartito’ in quattro Età:

Età dell’Oro in cui regnavano Verità e Giustizia (Krita Yuga)

Età dell’Argento la cui caratteristica è la scienza divina. (Treta Yuga)

Età del Bronzo caratterizzata dall’offerta dei sacrifici (Dwapara Yuga)

Età del Ferro (quella in cui ci troviamo)dedita alla violenza, alla vendetta e definitivamente staccata dalla spiritualità) (Kali Yuga).

 

Gli storici, invece, identificano nel passato dell'uomo una preistoria classificata nella Età della pietra , del bronzo e del ferro.

 

Sempre gli storici ripartiscono la più recente storia dell’uomo in:

Storia Antica: dall' invenzione della scrittura alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.)

Storia medievale: dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell'America (1492)

Storia moderna: dalla scoperta dell'America (1492) alla Rivoluzione Francese (1789) e alla Rivoluzione industriale

Storia contemporanea: dalla Rivoluzione Francese (1789) e dalla Rivoluzione industriale (fine XVIII secolo) al presente.

 

A tutto questo potremmo aggiungere che la storia contemporanea può essere a sua volta divisa in varie sub epoche e certamente che quella attuale potrà essere identificata come quella della pubblicità.

Una caratterizzazione che ad Amantea trova la sua più intensa espressione ed esemplificazione.

A cominciare dal bombardamento fonico, dagli autoveicoli di tutte le dimensioni recanti pubblicità e che occupano i pochi parcheggi esistenti, per continuare con i manifesti pubblicitari, con i grandi impianti pubblicitari , i grandi manifesti 6x3, i depliant e gli opuscoli pubblicitari ed infine con i volantini.

Una delle tante riprove di questo eccesso pubblicitario è nella foto.

 

Se nessuno abita in quella casa, se non c’è una cassetta per la pubblicità, possibile che si continui ad infilare i depliant nel maniglione della porta togliendo i vecchi e lasciandoli cadere a terra?

Nessuno vede niente?

Una ordinanza, no?

Beh, certo non siamo ancora al massimo.

Il massimo forse è quello nella foto grande ( viene dal Canadà) ed è pericoloso.

Pensate che davanti a questa foto c’è sempre gente che tenta di trovare la indicazione che gli interessa e per trovare la quale spende fino a mezza giornata!

Insomma quando si eccede non serve, nemmeno la pubblicità!

Pubblicato in Cronaca

Sicuramente ( almeno è augurabile) Scopelliti non ne sa niente.

Di cosa?

Ma del tabellone alle sue spalle dove è scritto :

“Conferenza stampa del residente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti” e poi sotto trenta quaranta pubblicità de “Il Borgo della Marinella.Grandi eventi Amantea (Cs)”.

Un Tabellone che sarebbe andato bene se la conferenza si fosse svolta presso il Borgo della Marinella ma che appare inaccettabile quando la conferenza si svolge nella Piazza Calavecchia con un palco e le sedie poste a disposizione GRATUITA da parte del comune di Amantea.

Ovviamente viene da chiedersi se il Borgo della Marinella ha pagato per questa pubblicità , quanto ed a chi.

Ma questo è un problema dell’entourage del presidente Scopelliti o della Guardia di Finanza.

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