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Il Giornalista era intento nel fotografare l'avvocato Gaetano, durante l'intervista del giornalista del programma di Michele Santoro "Servizio Pubblico" Sandro Ruotolo, nella centralissima piazza della città di Paola.

Paolo Orofino è un buon giornalista che ha fatto di una passione anche una professione ma che continua a cercare le verità soprattutto quelle nascoste, per poterle divulgare, convinto da un lato che il “giornalismo esiste solo nella misura in cui significa antipotere”, e dall’altro che “Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda”.

Per questo Orofino si reca sul posto, indaga, fa domande, anche insistenti, ascolta con molta attenzione, sta attento a ciò che vede, fotografa.

Ma non sempre gli è permesso. Come oggi a Paola quando ha tentato di fotografare l’avvocato Gaetano che mentre si trovava nella piazza della città insieme ad altri colleghi, tra i quali il giornalista televisivo Sandro Ruotolo, veniva intervistato.

Ma mentre cercava di fare il suo lavoro di cronista veniva aggredito da un energumeno che lo colpiva con un ceffone

Orofino non ha reagito.

Poi tutti, Ruotolo compreso, si recano dai carabinieri.

Orofino e chi era presente, tra cui i colleghi di Ruotolo e Pablo Petrasso, del Corriere della Calabria sono sentiti dai Carabinieri che identificano e denunciano l’aggressore. Si tratta di un pregiudicato trentenne di Paola.

Ecco cosa è la Calabria. Una regione piena di cose meravigliose e uomini di coraggio tra cui i “piccoli grandi cronisti” come dice Sandro Ruotolo che non deflettono dal proprio dovere di informare, che non accettano di piegarsi al potere, ai poteri, da chiunque espressi o detenuti.

La Calabria è quella regione dove sempre più fortemente nasce e cresce una certa stampa che non ha paura di raccontare, che non si inginocchia di fronte ai potenti, una regione dove davvero il giornalismo diventa una “Potentissima lente d'ingrandimento”, che “ Con l'aiuto di un "noi" e di un poco d'inchiostro trasforma lo squittio di un topolino nel ruggito di un leone editoriale, le cui dichiarazioni si presume la nazione segua con reverenza e fiato sospeso.”

Ed è per questo che Paolo Pollichieni scrive : “A Orofino va tutta la nostra più totale, completa e convinta solidarietà. Sarebbe una terribile infezione per il potere e per i questuanti dell’informazione se la “disobbedienza civile” cominciasse a farsi largo nelle redazioni. Sarebbe mortale per certi meccanismi di assoggettamento dell’informazione se la parte sana del giornalismo calabrese cominciasse a prendere coscienza del fatto che i giornali saranno pure degli editori ma se i giornalisti non piegano la schiena difficilmente gli inciuci tra editoria e potere continueranno ad avere buon gioco”

Ed è per questo che Sandro Ruotolo scrive “Perché non è accettabile che un cronista, un piccolo grande cronista, venga umiliato davanti a tutti. Non gli hanno perdonato qualcosa che ha scritto? Non volevano che il cronista di Paola raccontasse Paola, anche attraverso la foto di Nicola Gaetano. Non è perciò un piccolo episodio. "Cosa vuoi che sia uno schiaffo". No, questo schiaffo e' all'articolo 21 della Costituzione. E' uno schiaffo al diritto dei cittadini di essere informati e al dovere di noi giornalisti di informare. Con la schiena dritta.”

Ed è per questo che il CDR de Il Quotidiano di Cosenza scrive : “IL comitato di redazione del Quotidiano della Calabria, esprime la propria indignazione e la grande preoccupazione per l'aggressione subita oggi dal collega Paolo Orofino. Un energumeno lo ha schiaffeggiato in pubblico mentre era in compagnia del collega Pablo Petrasso e dell'inviato di "Servizio Pubblico", Sandro Ruotolo che era intento a intervistare l'avv. Nicola Gaetano sull'inchiesta delle parcelle d'oro all'Asp di Cosenza. 

Il comitato esprime la propria solidarietà al collega Orofino, cronista da sempre impegnato in prima linea, e sollecita le autorità ad individuare l'aggressore per i provvedimenti del caso. Purtroppo i casi di giornalisti aggrediti continuano a verificarsi e, senza voler fare retorica, il comitato ritiene che oltre alla repressione, sia necessaria anche un'opera di sensibilizzazione della pubblica opinione che miri ad isolare i violenti e alla massima solidarietà ai giornalisti che fanno il loro dovere di raccontare fatti e misfatti.”

Ed è sempre per questo che uniamo a tutte le altre grandi voci anche la nostra piccola e sommessa voce nell’onorare Paolo Orofino per il coraggio profuso giornalmente nel suo lavoro ricordando a tutti che la Calabria ha sempre più bisogno di questi uomini.

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Siamo a Paola. In Via Bernardino Telesio.

Parcheggiati l’uno vicino all’altro una Fiat Panda, una Fiat Multipla e due scooter.

Un unico proprietario , T.C., 59 anni, un incensurato.

Sono le 02,30 quando la sirena dei Vigili del Fuoco squarcia il silenzio notturno e si avvia a spegnere il fuoco che avviluppa i mezzi

Un fuoco partito ,sembra, dalla Panda per muovere verso la Multipla

Un gesto grave . Un gesto che presenta i parametri del dolo vista l’ora tarda.

Si spera comunque che il fatto non rientri nella serie di intimidazioni che sono state perpetrate nella città del Santo nelle ultime settimane e preoccupanoseriamente a preoccupare l’intera cittadinanza.

Sul posto una squadra dei vigili del fuoco di Paola.

Gli scooter sono stati danneggiati, uno in maniera non grave, mentre le due automobili sono andate completamente distrutte.

Lievi danni alle abitazioni limitrofe.

La pattuglia del Commissariato di pubblica sicurezza di Paola, diretta dall’ispettore capo Antonio Montagnese, ha eseguito i primi rilievi.

Successivamente è intervenuta anche la scientifica e la squadra giudiziaria, agli ordini dell’ispettore capo Giuseppe Sciacca, per esami più specifici sui mezzi dati alle fiamme e per l’inizio dell’attività investigativa specifica, mirata all’individuazione dei responsabili del gesto.

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Dappertutto in Calabria( e forse non solo) per sbarcare il lunario ci si improvvisa ambulanti di prodotti ittici.

E così che si vende pescato vario senza possedere le necessarie autorizzazioni commerciali e sanitarie , senza fatture, senza certificazioni che attestino la provenienza del prodotto.

E talvolta, addirittura, esitando pesce in cattivo stato di conservazione.

È successo nei giorni scorsi .

Due ambulanti, uno a Fuscaldo ed uno a Paola, sono stati denunciati per la detenzione e fini commerciali di circa 28 chilogrammi di prodotti ittici vari (del tipo gamberoni, cozze, vongole, sauri, gallinella, ecc) non idonei al consumo umano, così come attestato dai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale che hanno effettuato l’attività ispettiva congiuntamente a personale della Guardia Costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro .

Non è che l’ultima di una serie di contravvenzioni elevate nell’ultimo mese.

Sanzioni amministrative a venditori ambulanti nei Comuni di Cetraro, Belvedere Marittimo, Fuscaldo e Paola per circa 12.000 euro e sequestro di circa 80 chilogrammi di pescato.

Le infrazioni più rilevanti sono la mancanza della documentazione sulla tracciabilità dei prodotti ittici, l’assenza di autorizzazione sanitaria al trasporto di pescato mediante automezzo e l’omessa denuncia di inizio attività.

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Non solo Amantea approva il bilancio “preventivo” a fine 2013 ma anche gran parte degli altri comuni .

Come Paola.

E Paola aspetta che dalle tasse , anche se pagate, come al solito, in un percentuale contenuta, a metà o nei pressi, si riesca a procurare risorse “fresche” per corrispondere almeno 2 delle 4 mensilità di fine 2013.

Insomma una situazione difficile. Al punto che la tarsu è stata già inviata ed il consiglio ha approvato la Tares che a breve sarà inviata ai concittadini di San Francesco

Tasse, tasse, tasse.

La sola Tarsu ammonta a 3.897.422,24 euro.

Anche se fosse pagata al 50% le somme incassate potrebbero viaggiare intorno ad 1.948.711, 12 euro. Non poche.

È la tipica soluzione alla quale gli enti pubblici, dallo Stato ai comuni, si affidano, senza avvertire alcuna vergogna, senza remore, con la presunzione che il cittadino “possa pagare” e/o “voglia pagare”.

Inaccettabile che non si comprenda da parte dei politici che la pressione fiscale è diventata troppo alta per essere ancora rispettata. Assurdo che non si comprenda che ormai è maturato il tempo della resistenza fiscale, dopo la quale potrà essere il tempo anche di reazioni più forti, socialmente improprie ma indotte dalla impossibilità di pagare la politica e la sua sopravvivenza.

Ancora più inaccettabile è che non si comprenda che occorre tagliare, fortemente tagliare, le spese , le troppe spese che la politica pretende per garantirsi agi e comodità che la gran parte della popolazione non si sogna nemmeno

Vergognoso infine che il sistema Stato tolleri vessazioni e sperperi, illiceità e ruberie, senza sospettare che si sta avviando verso la fine della Democrazia e delle sue libertà.

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Nota stampa di Cambia Paola e Rifondazione-FDS 

Riceviamo e pubblichiamo:

La percezione che l'amministrazione Ferrari non avrebbe risollevato Paola dai guasti del (medio) evo perrottiano si era avuta subito, ma la realtà ha superato di molto la fantasia.

Negli ultimi mesi l'assoluta incapacità amministrativa, mescolata in salsa clientelare e con una spruzzatina di arroganza, ha ridotto il tessuto cittadino a brandelli.

Siamo tornati parecchie volte sulla crisi occupazionale innescata dalla cattiva gestione dei servizi e oggi la situazione pare al punto di non ritorno, visto che sembrano a rischio persino gli stipendi dei dipendenti comunali.

Ricordiamo tutti i proclami sul mare pulito lanciati urbi et orbi mentre la situazione ambientale della città precipitava fra cumuli di immondizia, lastroni di eternit abbandonati e spiagge al cobalto.

Abbiamo denunciato le "leggerezze" nel pagamento dei fornitori, i dietro front del sindaco sull'intitolazione di una piazza alle vittime della criminalità organizzata, le promesse non mantenute ai lavoratori delle cooperative, le indennità non pagate agli scrutatori, l'affossamento della raccolta differenziata, un dissesto che si poteva evitare, l'emergenza idrica.

L'amministrazione Ferrari polverizza tutto ciò che tocca, il sindaco si comporta come l'Orlando Furioso che abbatte tutto ciò che gli si para davanti, senza sentire le ragioni di chi cerca di riportarlo al buon senso: al massimo fa spallucce, digrigna un po' e poi prosegue dritto verso un obiettivo che ormai sono in pochi a vedere.

Sta accadendo in questi giorni in uno dei settori nevralgici della città: la scuola. Dopo lo scandalo dei libri di testo consegnati quando le lezioni erano cominciate da settimane, dopo essersi dimenticati di allestire il refettorio all'istituto comprensivo di Baracche, dopo aver lasciato sfumare un cospicuo finanziamento per la ristrutturazione di due istituti cittadini, dopo aver paventato il blocco degli scuolabus, il sindaco sta dando il peggio di sè nella gestione del servizio mensa. Tacendo per decoro sull'indegna bagarre scatenata dal sindaco con i genitori e un dirigente scolastico, di sicuro sappiamo che, a fine maggio, l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici consigliava al Comune di rescindere il vecchio contratto e bandire un nuovo affidamento. Ciò che davvero non riusciamo a capire è come mai siano stati necessari cinque mesi per procedere all'effettiva rescissione (eseguita solo il 22 ottobre)! Ci voleva molto a capire che questo servizio doveva essere approntato prima dell'inizio dell'anno scolastico? E quanto tempo ci vorrà per espletare le procedure? Pare che, nel frattempo, la refezione sarà comunque assicurata in via provvisoria e pare che, in questa fase, sarà interessato, fra gli altri, il ristorante di proprietà di un prossimo congiunto di un assessore comunale. Non sappiamo quanto sia fondata questa voce e speriamo che il Comune smentisca l’indiscrezione. Ma, se è vero, quali criteri e quali procedure sono stati usati per questa scelta? Di sicuro sarà tutto regolare visto che siamo in situazione di emergenza, ma perché attendere che l'emergenza si generasse? 

Intanto, stanno circolando nelle scuole dei moduli (foto sotto) per l'iscrizione al servizio mensa 2013-2014, firmando i quali i genitori si impegnano ad accettare le condizioni stabilite dal Comune. Ma di quali condizioni si parla, se ancora non si sa chi gestirà il servizio mensa, con quali modalità, quali costi per i cittadini, quali fasce di esenzione e con quali tabelle nutrizionali?

Infine, ma non per importanza, ci pare opportuno sollevare una nuova situazione di crisi: sul tetto dell'istituto di Via Baracche è stata da qualche anno installata un antenna radio per le trasmissioni a bassa frequenza della protezione civile. Visto che, nello stesso periodo, ben due allievi di quella scuola hanno evidenziato patologie tumorali, molti genitori hanno richiesto al Comune la rimozione del dispositivo. Pur in assenza di una prova scientifica sulla causalità, un criterio prudenziale di riduzione del rischio avrebbe dovuto suggerire all'amministrazione di farsi - quanto meno - carico del problema e di chiedere alla Presidenza del Consiglio una dislocazione dell'antenna. E invece no: il sindaco e il direttore dell'ufficio tecnico se ne sono lavate le mani, trincerandosi dietro un noncurante e beffardo "non è di nostra competenza". 

Signori cari, adesso basta. La misura è colma. Arrendetevi di fronte alla sfortuna o all'incapacità, poco importa. Tenete pure gli occhiali da sole, ma alzate bandiera bianca e fate i bagagli!

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Domani mattina 7 novembre il personale del comune di Paola ancora senza stupendi incontrerà il segretario generale del comune.

Che si intenda; il segretario non è come san Francesco; non può certamente fare miracoli.

Ma qualcosa può fare ed è quello che si aspettano tutti o dipendenti. E non solo loro, ma tutti i creditori del comune paolano.

La verità. La verità sulla situazione contabile e finanziaria del comune.

Peraltro il segretario generale è un esperto di comuni in dissesto o predisse sto.

E sembra che abbia già anticipato la linea obbligata di condotta.

Lo spending rewiew cioè la revisione della spesa pubblica.

A parole un vero e proprio miracolo atteso che “per spending review si intende quel processo diretto a migliorare l'efficienza e l'efficacia della macchina statale attraverso la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione, dei singoli atti all’interno dei programmi, dei risultati. Analizza più il come che il quanto: i capitoli di spesa vengono passati al vaglio per vedere cosa può essere tagliato, per scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza. La revisione della spesa pubblica investe anche gli acquisti delle amministrazioni pubbliche”

Il miracolo sta nel fatto che si pretenderebbe “la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati”.

La linea cioè è quella di un bilancio che non sopravvaluti le entrate sottovalutando nel contempo le spese, evitando, cioè, di creare disavanzi di bilancio che si riversano sui bilanci futuri, determinando debiti alle future generazioni.

Questa logica gestionale appare indispensabile se si vuole pagare il lavoro del personale dipendente sia interno che esterno.

Peraltro se non si farà così partiranno sicuramente scioperi a raffica creando gravi disservizi alla comunità della cittadina tirrenica.

In conclusione a Paola od altrove basta con gli sciali ( vedi foto), è tempo di verità e di correttezza contabile. Ma anche di responsabilità politica, contabile e penale.

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Tanto tuonò che piovve!

Così si dice che abbia commentato Socrate quando sua moglie Santippe gli rovesciò sulla testa un secchio d’acqua dopo aver brontolato a ripetizione.

E dopo i tanti brontolii tra la attuale e la precedente amministrazione della città di Paola, circa la sussistenza o meno dello stato di Default ecco che arriva il secchio d’acqua sulle testa degli incolpevoli( o quasi) dipendenti comunali.

Niente stipendio di ottobre.

Ed altri secchi potrebbero riversarsi sulle loro teste.

La situazione infatti sembra più che seria anche perché l’amministrazione attuale viste le dichiarazioni di Perrotta circa la inesistenza dello stato di fallimento ( o prefallimento) non ci sta a ridurre i servizi e quindi continua a creare debiti.

Eh si perché la vicenda sembra paradossale ma è esattamente qusta.

Se il comune di Paola come sembra certo (ma tanti scaramanticamente non vogliono crederci) è in dissesto allora diventa un obbligo contrarre i servizi ed aumentare le tasse, se non lo è, allora, è d’obbligo continuare a galleggiare anche se l’acqua entra dal fondo e la barca sta per affondare.

Intanto il personale si è riunito ed ha deciso di incontrare il segretario generale per avere la necessaria contezza della situazione economica dell’ente.

Non serve scioperare .

Il neo segretario ha il polso della situazione , incontrerà gli amministratori e poi sia quel che sia.

Ma che nessuno rida! Se Atene piange domani piangerà anche Sparta!

E chissà che il Santo paolano non faccia il miracolo di risolvere i problemi della città? Magari solo allontanando da Paola i tanti che per osare troppo come Icaro cadono al suolo, anzi fanno cadere al suolo la bella città tirrenica?

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Il canile- rifugio conteneva 109 animali .

Dopo il sequestro gli animali sono stati affidati al servizio veterinario dell’Asp.

Il sequestro è stato disposto con provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari di Paola a seguito di indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Paola e condotte dal personale del Comando Stazione della Forestale di Fuscaldo e Longobardi e dal Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia ambientale e forestale del Corpo forestale di Cosenza.

Gli uomini della Forestale hanno constatato uno stato di detenzione degli animali incompatibile con la loro natura.

La struttura, inoltre, è risultata fatiscente

Inadeguati i sistemi di raccolta e di scarico delle deiezioni degli animali. Dalle canalizzazioni e dalle vasche fuoriuscivano liquami solidi e liquidi che si sversavano sul terreno circostante. Insomma una vera e propria discarica di rifiuti e acque reflue a cielo aperto.

Da qui il sequestro del canile gestito dalla società “La quattro zampe srl”e la denuncia del socio amministratore.

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Ora che è finita l’estate possiamo parlare di Turismo! Quel Turismo che potrebbe salvare Amantea e la Calabria. Quel turismo che ha in Italia una estrema importanza al punto che si organizzano decine e decine di Borse e Fiere del Turismo. Parliamo di :

  1. Agri&Tour - Salone nazionale dell'agriturismo Arezzo,
  2. AGRITURISMOINFIERA Milano,
  3. Alpitec - Fiera internazionale della tecnologia alpina ed invernale Bolzano,
  4. ARTS AND EVENTS 100 ITALIAN CITIES - Borsa del Turismo delle 100 città d'arte in Italia Bologna,
  5. Balnearia - Salone professionale delle attrezzature balneari, outdoor design e benessere Marina di Carrara,
  6. BETA - Borsa Europea del Turismo Associato Cecina,
  7. Big Blu - Salone internazionale nautica da diporto Roma,(con il patrocinio di Assomarinas),
  8. BILC, Borsa internazionale delle Location e del Cineturismo Ischia,
  9. BIT 2012 – Borsa Internazionale del Turismo Milano,
  10. BITM - Borsa Internazionale del Turismo Montano Trento,
  11. BMT – Borsa Mediterranea del Turismo Napoli,
  12. BMTA - Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Paestum, con il patrocinio di Federturismo Confindustria,
  13. BTC International – Borsa del Turismo Congressuale Rimini,
  14. BTO - Buy Tourism Online Firenze,
  15. BTS - Borsa del turismo sportivo e benessere termale Montecatini Terme,
  16. BTS2 - Borsa del Turismo Scolastico e Studentesco Genova,
  17. Borsa del Turismo Sociale e Associato Viterbo,
  18. CHILDREN’S TOUR - Salone dei viaggi e delle vacanze 0-14 Modena,
  19. ECOTUR - Fiera e Borsa del Turismo Natura Chieti,
  20. Expo Riva Hotel Riva del Garda, Patrocinato da Federturismo Confindustria,
  21. FareTurismo Salerno, (con il patrocinio di Federturismo Confindustria),
  22. Thermalia - Salone del Turismo Termale Rimini, in collaborazione con Federterme,
  23. Tour.it - Salone del turismo itinerante Carrara,
  24. TTG Incontri – Workshop per la promozione del turismo in Italia Rimini,
  25. TTI Travel Trade Italia Rimini,
  26. Vacanze Weekend Turismo e attrezzature per il tempo libero Padova,
  27. Fiera del Turismo Sportivo Latina, (con il patrocinio di Federturismo Confindustria),
  28. Gitando - Salone del Campeggio, delle vacanze e del tempo libero Vicenza,
  29. HOST - Salone internazionale dell'Ospitalità Milano,
  30. Josp Fest - Journey of the spirit Roma,
  31. Liberamente - Salone del tempo libero, del divertimento e della vita all'aria aperta Ferrara,
  32. Matchpoint Tourism - Fiera del turismo e del Real Estate Milano,
  33. Mondo Mare Padova,
  34. MOTOR BIKE TRAVEL Fiera di Verona, all’interno di Motor Bike Expo, d
  35. Nissan SkiPass - Salone del turismo e degli sport invernali Modena,
  36. NoFrills Travel & Technology Expo Bergamo,
  37. Prowinter - Fiera internazionale del noleggio e dei servizi per gli sport invernali Bolzano,
  38. Tecno e Food, Salone biennale professionale per Bar Alberghi Ristoranti Padova,
  39. Tempo Libero - Salone per sport, hobby, vacanze e montagna Bolzano,
  40. VACANZE WEEKEND TASTEFiera di Brescia, all’interno di Golositalia,
  41. Borsa del Turismo Culturale “Viaggiandum Est” Villa Contarini di Piazzola sul Brenta (Padova), (Con il patrocinio di Federturismo Confindustria,
  42. AUREA – Borsa del Turismo Religioso e delle aree protette, Paola.

E non sono tutte! In Calabria se ne tiene soltanto una.

E la partecipazione calabrese alle fiere è fortemente ridotta se non praticamente nulla e fortemente inespressiva. Come può la Calabria avere risultati nel turismo, in tali condizioni?

Prendiamo il caso di Amantea, avete mai visto questi tipi di turismo? NO, vero? Ed infatti!

Forse è il caso di fare qualche riflessione e di avviarsi su percorsi COMPLETAMENTE DIVERSI da quelli attualmente intesi come “turistici”

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La situazione finanziaria di Paola era ed è talmente evidente che non si può sfuggire a qualche amara riflessione.

Una la fa Cambia Paola con una sua nota stampa sul mancato pagamento degli scrutatori:

“Scrutatori non pagati: Il Comune lascia, anzi raddoppia. Arrivano i decreti ingiuntivi.

Se l'amministrazione, anzichè tentare una puerile prova di forza, avesse ascoltato i cittadini e le forze politiche che, come Cambia Paola, chiedevano il pagamento degli scrutatori, adesso non andrebbe incontro al raddoppio del debito dovuto alle spese legali. E' vero che, finchè durerà il dissesto, questi crediti non potranno essere riscossi. Ma perchè fare di tutto per aumentare il passivo? La buona amministrazione prevede che i debiti si paghino in ordine di maturazione. E allora perchè, da mesi, il Comune si inventa sempre nuove occasioni di spesa, "dimenticando" gli scrutatori, i lavoratori di Lofram, Ecopa, Agorà e Cooperativa San Francesco? Perchè invece di aumentare a dismisura gli incarichi di consulenza esterna non mette mano al portafoglio per pagare puntualmente i dipendenti del municipio e per consentire ai bambini della scuola elementare di Baracche di mangiare nella loro sala mensa i pasti caldi cui hanno diritto? Davvero al Sant'Agostino pensano di aver esaurito il loro compito verso l'infanzia installando quattro giostrine al lungomare e gridando per un mese "W i bambini"? La casistica è ormai talmente ampia che non è più possibile parlare di inesperienza, incapacità o sfortuna: questi il Comune lo vogliono sfasciare deliberatamente! La giunta Perrotta è riuscita ad accumulare otto milioni di debiti. Di altri, proprio, non se ne sente il bisogno”.

La colpa è di uno Stato che non fa mai pagare ai politici ed ai tecnici i costi delle loro cattive gestioni economiche . Già ma se il primo cattivo pagatore è proprio lo Stato!

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